Aggiornamento coronavirus: 42 positivi
(Rimini) Sono 42 i nuovi positivi al coronavirus tracciati domenica 7 novembre nella provicnia di Rimini, si tratta di 14 pazienti di sesso maschile e 28 pazienti di sesso femminile; 11 asintomatici e 31 sintomatici. E nel dettaglio: 7 per sintomi; 31 per contact tracing; 1 test per categoria; 2 test per ricovero; 1 test per rientro dall'estero. Si possono stimare in circa 22 le guarigioni.Non sono stati comunicati decessi. Dall'inizio dell'epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati 435.301 casi di positività, 565 in più rispetto a ieri, su un totale di 20.866 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 2,7%
Prosegue l'attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 224 sono asintomatici individuati nell'ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 151 erano già in isolamento al momento dell'esecuzione del tampone, 258 sono stati individuati all'interno di focolai già noti. L'età media dei nuovi positivi di oggi è 43,2 anni. Sui 224 asintomatici, 127 sono stati individuati grazie all'attività di contact tracing, 10 con lo screening sierologico, 6 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 3 con i test pre-ricovero. Per 78 casi è ancora in corso l'indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 119 nuovi casi, Modena e Ravenna (77 ciascuna), Cesena (55), Forlì e Rimini (entrambe con 42 casi ), Ferrara (38), Parma (37), Reggio (36). Infine Imola con 24 e Piacenza con 18 nuovi casi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di ieri sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 10.201 tamponi molecolari, per un totale di 6.245.432. A questi si aggiungono anche 10.665 test antigenici rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 283 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 413.222. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 8.458 (+279). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 8.093 (+268), quasi il 95,7% del totale dei casi attivi.
Purtroppo si registrano tre decessi: due in provincia di Bologna (due uomini di 74 e 86 anni),uno in provincia di Ravenna (un uomo di 85 anni). In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 13.621.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 36 (dato invariato rispetto a ieri), 329 quelli negli altri reparti Covid (+11). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 5 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 6 a Parma (invariato); 4 a Reggio Emilia (invariato); 2 a Modena (invariato); 9 a Bologna (-1); 3 a Imola (invariato); 1 a Ferrara (invariato); 2 a Ravenna (+1); 3 a Forlì (invariato); 1 a Rimini (invariato). Nessun ricovero a Cesena (stesso dato di ieri).
Questi i casi di positività sul territorio dall'inizio dell'epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 26.748 a Piacenza (+18 rispetto a ieri, di cui 12 sintomatici), 33.238 a Parma (+37, di cui 26 sintomatici), 51.895 a Reggio Emilia (+36, di cui 30 sintomatici), 73.203 a Modena (+77, di cui 46 sintomatici), 91.274 a Bologna (+119, di cui 51 sintomatici), 13.981 casi a Imola (+24, di cui 15 sintomatici), 26.152 a Ferrara (+38, di cui 14 sintomatici), 35.172 a Ravenna (+77, di cui 41 sintomatici), 19.344 a Forlì (+ 42, di cui 32 sintomatici), 22.125 a Cesena (+55, di cui 43 sintomatici) e 42.169 a Rimini (+42, di cui 31 sintomatici)
Spiagge, i 5Stelle vogliono le aste
(Rimini) “La questione balneari non può più attendere". Così in una nota il senatore del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti in merito al testo del provvedimento sulla concorrenza attualmente sul tavolo del governo Draghi. "Procedere a strappi, senza un piano chiaro e in linea con l'orientamento europeo, è del tutto fallimentare", attacca. "Il Governo Draghi, che si ispira ai valori dell'Ue, non può non contrastare la procedura di infrazione per inerzia di intervento su un oligopolio all'italiana sulle spalle dei consumatori. L'attesa pronuncia del Consiglio di Stato, chiamata a esprimere un parere sulla validità della legge che proroga le concessioni demaniali marittime al 2033, non c'è ancora stata. Eppure questo 'vuoto' parla chiaro: la politica smetta di appaltare ad altri decisioni che spettano principalmente a lei. Da anni il nostro territorio riminese, più di altri, sta pagando questo atteggiamento pavido che ha creato confusione, incertezza, frustrazione e che ora rischia di far pagare a tutti il prezzo, salato, di una infrazione europea. Basta prendere tempo o gettare la palla nel campo dei tribunali, la partita si deve giocare subito in Parlamento e al Governo".
Il comparto "va regolamentato una volta per tutte e senza ricorrere a cavilli. Lo dobbiamo ai 'vecchi' operatori, che hanno bisogno di certezze, e ai nuovi, che hanno bisogno di futuro. Ecco perché riteniamo da sempre che il sistema delle evidenze pubbliche per un bene così prezioso e pubblico, come le spiagge, è l'unico in grado di garantire equità, legalità, trasparenza e libera concorrenza. Noi vogliamo incoraggiare gli investimenti e valorizzare le specificità del nostro territorio, non penalizzare le imprese. Attraverso le evidenze pubbliche possiamo costruire il futuro della nostra offerta turistica, arricchendo i nostri servizi, rendendo più forte, più sostenibile e moderno il settore balneare. Deludente la decisione del governo Draghi di far saltare la questione balneari sul ddl Concorrenza e di prendere ancora tempo, protraendo ulteriormente la condizione di incertezza di un comparto strategico per la Riviera. con gravi ripercussioni per il Paese e in particolare per territori turistici come il nostro. Insieme al mio gruppo valuterò eventuali emendamenti al ddl”.
Aggiornamento coronavirus: 49 nuovi positivi
(Rimini) Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 434.177 casi di positività, 618 in più rispetto a ieri, su un totale di 28.456 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 2,2%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa a tutti i cittadini sopra i 12 anni di età. Il conteggio progressivo delle somministrazioni di vaccino effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all'argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/
Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 6.947.522 dosi; sul totale sono 3.498.820 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale, oltre l'87% degli emiliano-romagnoli con più di 12 anni. Quasi il 90% ha invece ricevuto la prima dose.
Prosegue l'attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 190 sono asintomatici individuati nell'ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 254 erano già in isolamento al momento dell'esecuzione del tampone, 294 sono stati individuati all'interno di focolai già noti.
L'età media dei nuovi positivi di oggi è 42 anni.
Sui 190 asintomatici, 136 sono stati individuati grazie all'attività di contact tracing, 3 con lo screening sierologico, 20 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 4 con i test pre-ricovero. Per 27 casi è ancora in corso l'indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 111 nuovi casi e Modena con 99; seguono Cesena (68), Ravenna (64) e Imola (53); poi Rimini (49), Forlì (47), Reggio Emilia (44), Ferrara (37), Piacenza (24); infine Parma con 22 nuovi casi.
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 14.123 tamponi molecolari, per un totale di 6.221.491. A questi si aggiungono anche 14.333 test antigenici rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 330 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 412.710. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 7.849 (+284). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 7.507 (+276), il 95,6% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano quattro decessi: due in provincia di Bologna (due uomini di 73 e 93 anni) e due in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 74 e una donna di 87 anni, entrambi del cesenate).
In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 13.618.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 40 (+2 rispetto a ieri), 302 quelli negli altri reparti Covid (+6).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 5 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 6 a Parma (+1); 3 a Reggio Emilia (invariato); 3 a Modena (-1); 12 a Bologna (invariato); 4 a Imola (+1); 1 a Ferrara (+1); 1 a Ravenna (invariato); 3 a Forlì (-1); 2 a Rimini (invariato). Nessun ricovero a Cesena (stesso dato di ieri).
Questi i casi di positività sul territorio dall'inizio dell'epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 26.711 a Piacenza (+24 rispetto a ieri, di cui 15 sintomatici), 33.162 a Parma (+22, di cui 7 sintomatici), 51.812 a Reggio Emilia (+44, di cui 31 sintomatici), 73.041 a Modena (+99, di cui 50 sintomatici), 91.046 a Bologna (+111, di cui 76 sintomatici), 13.927 casi a Imola (+53, di cui 35 sintomatici), 26.084 a Ferrara (+37, di cui 21 sintomatici), 35.037 a Ravenna (+64, di cui 47 sintomatici), 19.248 a Forlì (+47, di cui 41 sintomatici), 22.029 a Cesena (+68, di cui 63 sintomatici) e 42.080 a Rimini (+49, di cui 42 sintomatici).
Santarcangelo, al via domani la fiera di San Martino
(Rimini) Ci siamo, è ormai tutto pronto per il ritorno della Fiera di San Martino, che torna dall’11 al 14 novembre dopo la sospensione del 2020 a causa della pandemia. Questa mattina (venerdì 5 novembre) la Fiera è stata presentata in conferenza stampa dalla sindaca Alice Parma insieme agli assessori Angela Garattoni (Attività economiche) e Filippo Sacchetti (Politiche per la sicurezza), accompagnati dai rappresentanti della società Blu Nautilus e dell’associazione Pro Loco Santarcangelo. Particolarmente denso, come di consueto, il programma delle iniziative legate alla tradizione che si svolgeranno nei giorni della Fiera, riportato integralmente di seguito.
Imprese, saldo positivo nel terzo trimestre
(Rimini) Saldo positivo tra nuove iscrizioni e cessazioni nel terzo trimestre 2021. In crescita il numero delle imprese attive e delle localizzazioni attive. Aumentano le imprese del settore Costruzioni, Alloggio e ristorazione, Attività immobiliari e quelle dei Servizi (in particolare per le attività professionali, i servizi di supporto alle imprese e i servizi di ICT). Continua l'incremento del numero delle società di capitale, ma tornano a crescere anche le ditte individuali e le imprese artigiane. Le elaborazioni della Camera di commercio della Romagna su dati Infocamere-Movimprese, relative al sistema imprenditoriale della Romagna (Forlì-Cesena e Rimini), confermano anche l'elevata e diffusa imprenditorialità rispetto al livello regionale e nazionale.
"Il miglioramento della situazione economica e il conseguente miglioramento del clima di fiducia generale hanno influenzato positivamente anche le vocazioni a "fare impresa" e, quindi, attualmente, nascono più imprese di quante ne chiudono. I dati "Movimprese", per il terzo trimestre del 2021, infatti, confermano una crescita dell'avvio di nuove attività che tornano ai livelli medi pre-pandemia – dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna –. Le cancellazioni, invece, restano ancora mediamente inferiori rispetto al periodo pre pandemia. Tutto ciò costituisce un buon segnale in in termini di riduzione della mortalità, ma va considerato anche l'effetto positivo delle misure di sostegno messe in atto dal Governo. La nostra consueta cautela consiglia, dunque, di ipotizzare l'esistenza di una "platea nascosta" di imprese che, in circostanze diverse e senza le citate provvidenze, avrebbero cessato le proprie attività. Una citazione particolare va poi dedicata al forte incremento del Settore delle Costruzioni, soprattutto per effetto dei "bonus" per le ristrutturazioni".
Sistema imprenditoriale: focus provinciale Rimini. In base alle elaborazioni dell'Ufficio informazione economica della Camera di commercio della Romagna, al 30 settembre 2021 in provincia di Rimini si contano 39.944 imprese registrate, delle quali 34.720 attive L'imprenditorialità è particolarmente diffusa: 103 imprese attive ogni 1.000 abitanti (90 imprese a livello regionale e 88 a livello nazionale).
Nel terzo trimestre 2021 si sono verificate 420 iscrizioni e 271 cancellazioni (al netto di quelle d'ufficio), con un saldo positivo di 149 unità (nel medesimo periodo del 2020 il saldo fu pari a +73); +0,37% è il tasso di crescita trimestrale delle imprese registrate, in linea con il dato nazionale (+0,37%) e superiore a quello regionale (+0,30%).
La comparazione dei flussi di iscrizioni e cessazioni del trimestre in esame con la media 2019-2017 dei medesimi mostra come le prime siano superiori del 4,0% ai livelli pre-pandemia, mentre le seconde risultino inferiori del 25,8%.
Nel confronto con il terzo trimestre del 2020 si riscontra una crescita delle imprese attive pari all'1,5%, superiore al dato regionale (+0,5%) e nazionale (+0,9%).
La dinamica delle imprese attive a livello sub provinciale e nelle principali aggregazioni territoriali presenta questi aspetti: Comune di Rimini (+1,4%, dove si concentra il 43,7% delle imprese attive in provincia), Comuni marittimi +1,5% (coprono il 73,4% delle imprese provinciali), area del Basso Conca (+1,3%, pari al 13,4% delle imprese attive totali della provincia).
Riguardo ai principali settori economici si trovano, nell'ordine, il Commercio (25,0% incidenza sul totale delle imprese attive) in aumento dello 0,4%, le Costruzioni (14,5%) in aumento del 3,4%; Alloggio e ristorazione (13,8%) in crescita dell'1,3% e le Attività immobiliari (9,8%) in crescita del 2,5%. Le imprese attive nel settore Manifatturiero (7,3% del totale) sono stabili, quelle agricole (7,0% del totale) si sono ridotte dello 0,3%. Si segnala la positiva dinamica dei settori "Attività professionali, scientifiche e tecniche" (incidenza del 3,8%, +5,2% la variazione), "Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese" (incidenza 3,4%, +3,4% la dinamica) e i servizi di ICT (2,3% l'incidenza, +5,0% la dinamica degli ultimi 12 mesi); stabilità per le "Altre attività di servizi" (incidenza del 4,3% sul totale); in flessione, invece, le imprese del comparto "Trasporto e magazzinaggio" (-1,1%), che costituiscono il 2,7% del totale.
Con riferimento alla natura giuridica, sono maggioritarie le imprese individuali (51,8% sul totale, in crescita dello 0,8% negli ultimi 12 mesi), seguite dalle società di persone (24,2% l'incidenza, in flessione dello 0,5%) e dalle società di capitale (22,2%) in aumento del 5,5%.
Le imprese artigiane attive sono pari al 27,7% del totale e in crescita dell'1,2% in termini tendenziali.
Le localizzazioni registrate (sedi e unità locali) alla data in esame sono 49.698, delle quali 44.160 attive (+1,9% rispetto al 30/09/2020).
Pnrr, ufficiale il finanziamento per il Metromare fino alla fiera
(Rimini) C'è anche la realizzazione del secondo stralcio del tratto del Metromare, che collegherà la stazione di Rimini al quartiere fieristico, tra i progetti ammessi a finanziamento in attuazione al Pnrr. La conferenza Stato-Regioni e la Conferenza Unificata hanno approvato ieri lo schema di riparto tra le Regioni dei 3,6 miliardi che il governo ha destinato a interventi di sviluppo e potenziamento del trasporto rapido di massa (metropolitane, filobus e tramvie). Per il Comune di Rimini arriva quindi la conferma e l'ufficialità del finanziamento di 49 milioni di euro che consentirà di realizzare un'infrastruttura fondamentale non solo per snellire la circolazione nei periodi delle grandi manifestazioni fieristiche, ma al servizio tutto l'anno di cittadini, pendolari e turisti che si spostano nella nostra città. Un prolungamento verso nord di oltre 4 chilometri che si svilupperà in sede propria lungo la via Emilia, la via XXIII Settembre, il viale Matteotti fino a Piazzale Battisti, e consentirà di connettere in 16 minuti la Stazione di Rimini con Rimini Fiera. Saranno utilizzati i veicoli filoviari full electric, in funzione dalla scorsa settimana sull'attuale percorso che oggi collega Rimini a Riccione.
"Il progetto, nella sua estensione complessiva dalla fiera alla stazione, consentirà quindi di connettere in meno di mezzora gran parte della città, con un servizio veloce, comodo e sostenibile, in linea con gli obiettivi del Pnrr – commenta l'assessora alla Mobilità Roberta Frisoni – facendo della fermata Rimini stazione uno snodo fondamentale per lo sviluppo della mobilità pubblica intermodale. Il prolungamento verso la Fiera sarà strategico per potenziare l'accessibilità ad uno dei principali attrattori del nostro territorio, andando anche a intercettare i flussi provenienti dalla via Emilia. Siamo quindi pronti per far calare il finanziamento del ministero in opere: PMR, in qualità di soggetto attuatore come stabilito dallo schema di convenzione sottoscritto con il Comune a settembre, sta lavorando alla progettazione definitiva di un'opera che rappresenta un tassello fondamentale del ridisegno complessivo del sistema di mobilità".
Osservatorio turistici, sindaco Tosi: ospitalità fiore all'occhiello di Riccione
(Rimini) Questo pomeriggio il sindaco di Riccione, Renata Tosi, ha partecipato all'assemblea di Federalberghi Riccione in cui sono stati analizzati i dati emersi dall'Osservatorio turistico Luigi Montanari. "Con grande interesse ho accolto l'invito di Federalberghi di Riccione - ha detto il sindaco Tosi - e apprezzo la vicinanza da parte della Regione, con la presenza dell'assessore al Turismo, Andrea Corsini, a quello che è il maggiore comparto imprenditoriale della nostra città. L'hospitality è il grande fiore all'occhiello di Riccione e come tale merita tutta l'attenzione che l'amministrazione in questi anni ha sempre dimostrato. Il contenimento dell'emergenza Covid, la spinta alle aperture per garantire a tutti di vivere un'estate il più possibile normale e ripartire ci ha visto compatti e uniti. Ma è soprattutto sulla visione della città del futuro che questa amministrazione si sente completamente in linea e anticipatrici delle esigenze del comparto alberghiero. Distretto Ceccarini affidato a Boeri, il porto che ha già il suo progetto e sul quale metteremo mano a breve, una nuova vita per i quartieri e i parcheggi sono opere che stiamo portando avanti. Così come la viabilità, con i lavori per un nuovo ponte sul Rio Melo e due nuove strade in arrivo entro il 2023 come lavori complementari alla terza corsia dell'A14 e l'apertura di viale XIX Ottobre renderà la città percorribile in maniera fluida ed efficiente. L'ottimismo è ciò che ci distingue da sempre a Riccione e vorrei ringraziare tutta la categoria degli albergatori perché hanno capito il lavoro intenso dell'amministrazione sul territorio e hanno deciso di investire, riqualificare le strutture e scommettere ancora sulla nostra città. Infine sono certa che grandi soddisfazioni ci attendono a partire dal prossimo Natale, un evento che si annuncia dagli ottimi numeri aprendo la stagione importante del Centenario".
Aggiornamento coronavirus: 26 positivi
(Rimini) Sono 26 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini. Si tratta di 14 pazienti di sesso maschile e 12 pazienti di sesso femminile; 8 asintomatici e 18 sintomatici. E nel dettaglio: 5 per sintomi; 14 per contact tracing; 4 test per categoria; 3 test per rientro dall’estero. Si possono stimare in circa 18 le guarigioni. Oggi non sono stati comunicati decessi. Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 433.560 casi di positività, 328 in più rispetto a ieri, su un totale di 29.677 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 1,1%.
Prosegue l'attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 130 sono asintomatici individuati nell'ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 137 erano già in isolamento al momento dell'esecuzione del tampone, 187 sono stati individuati all'interno di focolai già noti.
L'età media dei nuovi positivi di oggi è 42,7 anni.
Sui 130 asintomatici, 79 sono stati individuati grazie all'attività di contact tracing, 3 con lo screening sierologico, 24 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 3 con i test pre-ricovero. Per 21 casi è ancora in corso l'indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 68 nuovi casi, Ravenna con 46, seguite da Cesena (37). Poi Forlì (29), Reggio Emilia (27), Rimini (26), Modena (24), Piacenza (23), Ferrara (22), Circondario imolese (21), infine Parma con 5 nuovi casi.
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 15.134 tamponi molecolari, per un totale di 6.207.368 . A questi si aggiungono anche 14.543 test antigenici rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 253 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 412.380. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 7.566 (+ 69). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 7.231 (+79), il 95,5% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano sei decessi: uno a Parma (un uomo di 88 anni), uno nel Modenese (una donna di 59 anni), uno in provincia di Bologna (una donna di 94 anni), uno nel Ferrarese (un uomo di 75 anni), uno in provincia di Ravenna (una donna di 83 anni) e una donna di 87 anni deceduta nel Cesenate.
In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 13.614.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 38 (+8 rispetto a ieri), 297 quelli negli altri reparti Covid (-18).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (quattro in più rispetto a ieri), 5 a Parma (+1); 3 a Reggio Emilia (+1); 4 a Modena (+1); 12 a Bologna (+1); 3 a Imola (invariato); 1 a Ravenna (invariato); 4 a Forlì (invariato); 2 a Rimini (invariato). Nessun ricovero a Ferrara e Cesena (lo stesso dato di ieri).
Questi i casi di positività sul territorio dall'inizio dell'epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 26.687 a Piacenza (+23 rispetto a ieri, di cui 13 sintomatici), 33.140 a Parma (+5, nessuno sintomatico), 51.768 a Reggio Emilia (+27, di cui 24 sintomatici), 72.942 a Modena (+24, di cui 4 sintomatici), 90.936 a Bologna (+68, di cui 36 sintomatici), 13.874 casi a Imola (+21, di cui 12 sintomatici), 26.047 a Ferrara (+22, di cui 11 sintomatici), 34.973 a Ravenna (+46, di cui 29 sintomatici), 19.201 a Forlì (+29, di cui 27 sintomatici), 21.961 a Cesena (+37, di cui 24 sintomatici) e 42.031 a Rimini (+26, di cui 18 sintomatici).
Concessioni fuori dal decreto concorrenza. I bagnini cantano vittoria, il sindaco dubita
Il governo italiano ha deciso di non introdurre il tema delle concessioni demaniali all’interno del decreto sulla concorrenza in discussione domani, prenendosi tempo sei mesi per fare un aricognizione del settore. Il decreto è un documento ritenuto importantissimo per la piena applicazione del Piano nazionale di ripartenza e resilienza in cui convergono gli ingenti fondi messi a disposizione dall’Unione Europea.
La Confartigianato Imprese Demaniali ha accolto in maniera molto positiva la decisione del governo. Cerchiamo di capire perché. “Normare superficialmente su un tema come questo”, spiega il presidente Mauro Vanni, comporta il rischio di “adottare provvedimenti iniqui. Bisogna rendersi conto che la realtà delle concessioni demaniali è molto articolata”.Sono circa 30mila le concessioni in tutta la penisola e non sono tutte uguali. “Spesso generalizziamo pensando che riguardino tutte il tipico stabilimento balneare. Invece molte sono legate ad alberghi, campeggi, bar o ristoranti, discoteche, affitto di natanti, sfruttamento di specchi acquei per la pesca. Il tema è molto complesso”. Si tratta in pratica di licenze diverse che hanno valori diversi. Ben venga quindi per i bagnini di Confartigianato l’esigenza del governo di fare chiarezza prima di prendere una decisione in merito. “Avere un quadro chiaro della situazione permette al governo di fare una normativa che sia più equa e giusta, rispondente alla realtà”.Vanni cita l’esempio dei porti o altre aree con durata delle concessioni di 50 e 90 anni, quello delle piccole concessioni lacustri o marittime “rilasciate per attività minimali, hanno peso relativo, sulle quali non sono stati fatti investimenti”. Poi ci sono concessioni precedenti il 2010, anno in cui (a seguito della direttiva eurpea Bolkestein del 2006) sono stati eliminati dal codice della navigazione gli articoli che garantivano il rinnovo automatico delle concessioni e il dirittto di prelazione per i vecchi concessionari. “Quando ho preso la mia concessione, negli anni Novanta”, ricorda Vanni, “c’era una legge dello Stato che diceva che quella concessione sarebbe stata mia per tutta la vita. Io ho fatto un investimento affidandomi a una legge dello Stato. Questo dovrà contare”.Non solo. “C’è una sentenza della Corte europea che oltre al legittimo affidamento, ritiene opportuno nel caso di perdita della concessione il risarcimento del valore d’impresa per il concessionario. Su questo noi puntiamo molto perché permetterebbe di fare investimenti sullo stabilimento fino all’ultimo giorno di concessione. E' inoltre importante riconoscere anche la professionalità, fattore che mantiene alto lo standard degli stabilmenti balneari”.
Oltre alla sentenza della Corte europea, in soccorso ai concessionari è arrivata anche una sentenza del Tar di Lecce: ha stabilito che una legge dello Stato non va subordinata a una direttiva europea, non essendo essa né legge né trattato. In merito a questa sentenza si è in attesa di un pronunciamento del consiglio di Stato.Il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, oltre alla possibilità ben spiegata dai bagnini, manifesta qualche dubbio. "Calendario alla mano, il semestre di censimento scade proprio a ridosso dell'estate 2022", fa notare il sindaco. Il dubbio maggiore è che scaduti i sei mesi e arrivati a ridosso dell'estate 2022, le questioni più scottanti si ripresentino proprio come sono adesso. "E' chiaro che questo temporaneo 'congelamento', seppur motivato da una dichiarata e comprensibile volontà di trasparenza, non aiuta a risolvere lo scenario confuso e precario sul tema delle spiagge, che si protrae ormai da tempo e che lascia nudi gli stessi Enti locali nella gestione della cosa", spiega Sadegholvaad.
Concessioni balneari fuori dal decreto concorrenza, Sadegholvaad: "resta tanta confusione"
(Rimini) "Sono di oggi le notizie, riportate dalla stampa specializzata nazionale, circa la scelta del Governo di stralciare dal Disegno di Legge sulla concorrenza la parte riguardante le gare per stabilimenti balneari e commercio ambulante", commenta il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad. "Si è preferito imboccare una strada di compromesso: attivare per 6 mesi una ricognizione e un censimento aggiornato delle concessioni, anche rispetto agli incassi, orientandosi in questa fase verso la trasparenza".Questa sospensione semestrale, va avanti Sadegholvaad, "figlia di una dialettica tra partiti nazionali, può essere letta in 2 modi".
Il primo è "l'attenzione con la quale evidentemente l'Esecutivo si vuole muovere su una materia delicatissima e cioè con un quadro chiaro e attualizzato di una situazione molto complessa e frastagliata anche a livello territoriale. Sei mesi per avere un quadro completo con il quale e grazie al quale poi assumere la decisione definitiva, in dialogo con l'Europa. Ma è chiaro che questo temporaneo 'congelamento', seppur motivato da una dichiarata e comprensibile volontà di trasparenza, non aiuta a risolvere lo scenario confuso e precario sul tema delle spiagge, che si protrae ormai da tempo e che lascia nudi gli stessi Enti locali nella gestione della cosa".
"Conosciamo bene il 'tutti contro tutti' tra legge di proroga al 2033 e eterogenei pronunciamenti dei vari livelli di giustizia circa la liceità o meno della stessa. Nessuno o quasi, in queste condizioni di incertezza, potrebbe/vorrebbe investire sulla riqualificazione del bene in gestione. Che occorra fare chiarezza immediatamente, lo chiedono gli stessi operatori balneari. Ora, voglio pensare che la mossa del Governo vada nella direzione di 'spogliare' il dibattito da posizioni semi ideologiche per stare sul pezzo, e cioè sul merito, del problema. Se tra 6 mesi le decisioni serviranno a sgomberare il campo dalle nebbie, allora non sarà stato tempo perduto. Vediamo. Certo è che, calendario alla mano, il semestre di censimento scade proprio a ridosso dell'estate 2022".