Spiagge, il consiglio di stato: concessioni azzerate dal 31 dicembre 2023
(Rimini) Le concessioni balneari potranno essere prorogate solo fino al 2023. Lo ha stabilito il consiglio di stato che ieri si espresso in merito all'udienza del 20 ottobre sul ricorso vinto da alcuni ccnessionati al Tar di Lecce. Secondo i giudici i due anni di tempo sono utili "evitare il significativo impatto socio-economico che deriverebbe da una decadenza immediata e generalizzata di tutte le concessioni in essere". Tuttavia, dal giorno successivo al 31 dicembre 2023, "non ci sarà alcuna possibilità di proroga ulteriore, neanche per via legislativa", il "settore sarà comunque aperto alle regole della concorrenza" e "tutte le concessioni demaniali dovranno considerarsi prive di effetto". I concessionari attuali "potranno comunque partecipare alle gare", spiega l'agenzia Ansa.
Il consiglio di Stato, pur riconoscendo "l'eccezionale capacità attrattiva del patrimonio costiero nazionale", ha dovuto riconoscere che il vuoto normativo perdurante in Italia sulle concessioni demaniali marittime ha generato una situazione che contrasta con le regole europee sulla concorrenza, consentendo proroghe automatiche e generalizzate. L'ultima in ordine di tempo è quela disposta dal ministro Gian Marco Centinaio al 31 dicembre 2033.
La concorrenza non è solo un valore imposto dall'Europa, ma anche un diritto "estremamente prezioso per garantire ai cittadini una gestione del patrimonio nazionale costiero e una correlata offerta di servizi pubblici più efficiente e di migliore qualità e sicurezza, potendo contribuire in misura significativa alla crescita economica e, soprattutto, alla ripresa degli investimenti di cui il Paese necessita", ribadisce il consiglio di Stato.
Secondo fonti del governo Draghi, riportate dall'Agenzia Ansa, l'esecutivo sarebbe stato pronto a intervenire sulle concessioni balneari non appena si si fosse pronunciato il consiglio di Stato. Per questo il dossier era stato stralciato dal decreto concorrenza della settimana scorsa. Il tema, inoltre, sarebbe "fuori dal perimetro del Pnrr".
In allegato il testo della sentenza del consiglio di Stato.
Sicurezza, il 18 consiglio comunale aperto a Riccione a prova di covid
(Rimini) Si terrà il 18 novembre alle 21 il Consiglio comunale aperto sulla tema della sicurezza e l'ordine pubblico. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo del Comune di Riccione questo pomeriggio. Il presidente del Consiglio comunale, Gabriele Galassi ha informato i consiglieri circa le modalità e le prescrizioni di legge per permettere uno svolgimento del Consiglio comunale aperto nel rispetto delle regole anti Covid. Ai capigruppo quindi è stato consegnato il protocollo, frutto di una consulenza tecnica e il recepimento dei decreti legge per la sicurezza, che prevede una serie di adempimenti da parte dell'Ente, dei consiglieri e dei cittadini che vorranno partecipare alla seduta del Consiglio comunale aperto.
In particolare il protocollo prescrive il numero massimo di persone presenti conforme alla capienza degli spazi individuati assicurando il distanziamento interpersonale di 1 metro: 24 posti riservati al pubblico; 37 posti riservati ai componenti del Consiglio. Per i membri del Consiglio si utilizzerà la mascherina facciale filtrante FFP2 senza valvola. L'accesso al pubblico è regolato con preiscrizione o iscrizione direttamente in fase di ingresso alla Sala. Una volta al posto questo non potrà essere cambiato in corso di svolgimento della seduta. L'accesso è consentito solo se i partecipanti sono dotati di almeno mascherina e Certificazione Verde in corso di validità, abbiamo compilato il modulo di assunzione di responsabilità ed igienizzato le mani.
Per poter intervenire si procederà chiedendo il permesso per alzata di mano, solo quando gli sarà indicato il soggetto potrà recarsi alla postazione dedicata, si raccomanda agli oratori di igienizzare bene le mani prima di recarsi al microfono e per quanto possibile di non toccare le superfici. Ad ogni cambio verrà sostituito il copri microfono usa e getta, e verrà smaltito in apposito contenitore. All'ingresso viene rilevata la temperatura corporea, impedendo l'accesso in caso di temperatura > 37,5 °C. Verrà favorito il ricambio d'aria negli ambienti interni.
In ragione dell'affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, che non dovrà superare in ogni caso tre ore, tutte le finestre e le porte apribili verranno mantenute aperte per tutta la durata della seduta, indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne. L'impianto di condizionamento dovrà rimanere spento in quanto dotato esclusivamente della funzione di ricircolo. Nel rispetto della privacy viene mantenuto un registro delle presenze per una durata di 14 giorni. Si specifica che anche se non essendo ancora chiaro da normativa l'utilizzo della Certificazione Verde per tale tipo di attività, poiché non sono pienamente soddisfatte le condizioni di areazione, si ritiene necessario applicare tale misura restrittiva. Vi è obbligo della Certificazione Verde per chiunque entri nei locali, compreso il pubblico.
"E' indubbio che un consiglio comunale aperto al pubblico e in presenza doveva essere organizzato in maniera mirata e con tutte le misure indicate dalla legge in fatto di prevenzione e di sicurezza della salute - dice il presidente del Consiglio, Gabriele Galassi -. Abbiamo quindi chiesto una consulenza specifica in materia al quale l'Ente pubblico deve attenersi visti anche i casi di possibili focolai avuti proprio in coincidenza di consigli comunali, l'ultimo di questi a Bolzano. E' ovvio che vanno osservate tutte le prescrizioni e mi appello quindi alla responsabilità individuale di ognuno affinché tutto si svolga nella maniera più corretta possibile. Si tratta di un consiglio comunale molto importante in cui si parlerà di sicurezza e si metterà ai voti l'Odg proposto dalle categorie economiche, visto che maggioranza e minoranza hanno ritirato i propri odg, ma la salute dei cittadini viene prima di tutto e va sempre salvaguardata".
Terza dose vaccino covid, come si ottiene la terza dose
(Rimini) Per tutti gli ultrasessantenni e anche per gli under 60 che hanno ricevuto il Johnson&Johnson la somministrazione della terza dose avverrà senza bisogno di prenotazione, secondo alcune modalità diffuse oggi dalla Asl Romagna.Le persone appartenenti a questa fascia di età che hanno effettuato la vaccinazione con il monodose Johnson sono state complessivamente in Romagna 8.578 così distribuite per ambito: Cesena 1515; Forlì 1717; Ravenna 3090;Rimini 2.256.
Vaccino covid, terza dose per gli over 60 anche senza prenotazione. Al fine di facilitare ulteriormente l’accesso alla somministrazione della dose di richiamo (booster) contro il coronavirus alle persone dai 60 anni in su, oltre alla già prevista modalità di prenotazione attraverso i consueti canali (Cup-Cuptel-Farmacup e Cupweb), è possibile anche accedere direttamente ai punti hub vaccinali senza prenotazione. Questa modalità è applicata anche ai cittadini con più di 60 anni che hanno eseguito la vaccinazione con Johnson&Johnson.
Vaccino covid, terza dose senza la prenotazione per gli under 60 vaccinati con il vaccino Janssen di Johnson&Johnson. I cittadini di età inferiore ai 60 anni che hanno effettuato la vaccinazione con il vaccino monodose Johnson & Johnson, possono recarsi direttamente senza prenotazione negli Hub vaccinali aziendali per ricevere la dose di richiamo con un vaccino a m-RNA (Pfizer o Moderna).
E' importante ricordare che per la somministrazione del richiamo, devono essere trascorsi sei mesi (180 giorni) dalla prima vaccinazione.
Il covid nelle scuole: 42 casi nel riminese
(Rimini) Nella settimana tra l'1 e il 7 novembre sono risultati 42 casi di positività al coronavirus nelle scuole della provincia di Rimini. A livello regionale, invece, i contagi hanno interessato a partire dal 13 settembre 2021, inizio delle scuole, fino al 7 novembre 2021, 3.202 casi tra studenti e alunni di servizi educativi di ogni ordine e grado:il 18,8% di quelli complessivi in regione nel periodo considerato (17.044). La situazione contagi fra docenti e personale scolastico parla di complessivamente 337 nuovi casi (2%).
Aggiornamento coronavirus: 42 positivi, muore 52enne malato di covid
(Rimini) Sono 42 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini. Si tratta di 23 pazienti di sesso maschile e 19 pazienti di sesso femminile; 9 asintomatici e 33 sintomatici. E nel dettaglio: 8 per sintomi; 29 per contact tracing; 1 test per categoria; 1 test per ricovero; 3 test per rientro da altra regione. Si possono stimare in circa 53 le guarigioni. Oggi è stato comunicato 1 decesso: un paziente di sesso maschile di 52 anni di Santarcangelo di Romagna.Dall'inizio dell'epidemia, in Emilia-Romagna si sono registrati 436.293 casi di positività, 458 in più rispetto a ieri, su un totale di 32.191 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell'1,4%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa a tutti i cittadini sopra i 12 anni di età. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 7.005.782 dosi; sul totale sono 3.511.896 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi sono 217.040.
Prosegue l'attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 168 sono asintomatici individuati nell'ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 203 erano già in isolamento al momento dell'esecuzione del tampone, 225 sono stati individuati all'interno di focolai già noti. L'età media dei nuovi positivi di oggi è 44,1 anni. Sui 168 asintomatici, 93 sono stati individuati grazie all'attività di contact tracing, 2 con lo screening sierologico, 17 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 7 con i test pre-ricovero. Per 49 casi è ancora in corso l'indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 138 nuovi casi, seguita da Cesena con 53; poi Rimini (42), Ferrara (38), Ravenna (37), Forlì (35) e Parma (34); quindi Modena (31), Reggio Emilia (25), Piacenza (20); infine il Circondario Imolese con 5 nuovi casi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 15.400 tamponi molecolari, per un totale di 6.266.992. A questi si aggiungono anche 16.791 test antigenici rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 302 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 413.850. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 8.814 (+154). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 8.436 (+154), il 95,7% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano due decessi: uno in provincia di Modena (un uomo di 90 anni) e uno in provincia di Rimini (un uomo di 52 anni). In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 13.629. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 40 (+3 rispetto a ieri), 338 quelli negli altri reparti Covid (-3). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (-1 rispetto a ieri); 8 a Parma (+2); 4 a Reggio Emilia (invariato); 3 a Modena (invariato); 11 a Bologna (+2); 2 a Imola (invariato); 1 a Ferrara (-1); 3 a Ravenna (invariato); 4 a Forlì (+1); 1 a Rimini (invariato). Nessun ricovero a Cesena (stesso dato di ieri).
Questi i casi di positività sul territorio dall'inizio dell'epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 26.775 a Piacenza (+20 rispetto a ieri, di cui 13 sintomatici), 33.299 a Parma (+34, di cui 1 sintomatico), 51.951 a Reggio Emilia (+25, di cui 22 sintomatici), 73.334 a Modena (+31, di cui 14 sintomatici), 91.534 a Bologna (+138, di cui 95 sintomatici), 14.027 casi a Imola (+5, di cui 4 sintomatici), 26.215 a Ferrara (+38, di cui 22 sintomatici), 35.265 a Ravenna (+37, di cui 27 sintomatici), 19.414 a Forlì (+35, di cui 24 sintomatici), 22.221 a Cesena (+53, di cui 35 sintomatici) e 42.258 a Rimini (+42, di cui 33 sintomatici).
Bassa percentuale di vaccinati, Grossi e il "caso Rimini"
(Rimini) "Sono 54 i medici della provincia di Rimini non vaccinati contro il Covid e sospesi dalla professione, su 2.200 iscritti all'Ordine, con una percentuale superiore al 2%: una media alta, doppia rispetto a quella nazionale che si attesta circa all'1%": lo riferisce l'agenzia AdnKronos il presidente dell'ordine dei medici della provincia di Rimini, Maurizio Grossi. Per Grossi Rimini è un caso: "abbiamo una copertura vaccinale per il Covid per il secondo ciclo che è del 75% della popolazione, rispetto al quasi 88% della popolazione emiliano-romagnola". Tuttavia i riminesi da sempre non brillano percentualmente se si parla di ricorso ai vaccini, anche in età pediatrica. Non a caso nel riminese, le associazioni no vax sembrano avere più presa rispetto alle altre province.
A quanto riferito dall'ordine, i medici non farebbero eccezione. "Si è osservato che nei territori dove maggiore è la popolarità delle medicine non convenzionali, l'adesione vaccinale è minore. E noi, a Rimini, abbiamo molti medici che esercitano in queste medicine. Ma, in realtà, il perché di questa alta concentrazione di non vaccinati ce lo stiamo chiedendo anche noi. Non è facile capirlo", afferma Grossi. Bisogna però ribadire che in provincia il 98% dei medici si è vaccinato. "Fa male vedere questo 2% di rifiuto: vorremmo essere al 100% di adesioni, perché abbiamo un obbligo deontologico oltre che l'obbligo civile" (AdnKronos).
McDonald's scarica Glovo, la Cgil: "inammissibile"
(Rimini) "E’ inammissibile che da un giorno all’altro dei lavoratori perdano l’occupazione fonte di sostentamento per se stessi e per le proprie famiglie". E' il commento di Massimo Bellini, segretario generale delle Filt Cgil di Rimini, alla notizia diffusa questa mattina dalla stampa locale: un ristorante del centro commerciale Le Befane ha smesso di affidare il suo delivery a Glovo, con il risultato che ora una cinquantina di rider rischiano il posto di lavoro. "Succede quando un’azienda come McDonald’s appalta il servizio di delivery ad una startup per la quale lavorano dei corrieri, i cosiddetti rider, che svolgono la loro attività senza alcuna tutela di tipo contrattuale. In assenza di obblighi McDonald’s da un giorno all’altro può decidere a chi affidare le proprie consegne e questo ha fatto al punto di ristoro delle Befane".
Prima, "a dividersi il servizio erano due startup: Just Eat e Glovo ma, per ragioni ancora da definire precisamente, Glovo con la sua cinquantina di corrieri, è stata estromessa". In realtà la cronaca locale racconta di un litigio, pare per ragioni personali, tra due corrieri avvenuto qualche giorno fa nel parcheggio delle Befane. "Ecco ciò che accade in questa giungla di “nuovi mestieri” quando associazioni datoriali e sindacati di comodo firmano accordi che non tutelano gli interessi di chi lavora".
Il punto principale "da cui scaturisce la confusione è se i corrieri sono da considerarsi lavoratori autonomi o lavoratori subordinati. Noi sosteniamo che si tratti di lavoro subordinato a cui vanno applicate tutte le coperture assicurative e previdenziali previste dalla legge in applicazione del contratto nazionale di lavoro della Logistica, Trasporto Merci e Spedizione. E’ qui che va inserita, infatti, questa nuova figura professionale, con le dovute specificità e flessibilità relative all’orario di lavoro e alla sicurezza sul lavoro, consentendo di non esporre più lavoratori e imprese a situazioni ambigue e alla completa assenza di tutele".
"Purtroppo, la gran parte delle startup del settore, tra cui anche Glovo, non applicano questo contratto preferendo che i corrieri mantengano la partita Iva e McDonald’s, stante la situazione attuale, è autorizzato ad appaltare il servizio a chi vuole. Tutto ciò per dire che il percorso per il riconoscimento del lavoro dei corrieri come lavoro subordinato a tutti gli effetti sta procedendo, pur con tutte le resistenze da parte datoriale, ma occorre anche una maggiore consapevolezza e conoscenza dei propri diritti da parte dei lavoratori".
Monopattini: ecco cosa cambierà
(Rimini) È attesa entro domani la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto infrastrutture, approvato lo scorso 4 novembre al Senato e che contiene modifiche ad oltre quaranta articoli del Codice della strada. L'intervento legislativo abbraccia vari ambiti, dalla sosta – in particolare con l'inasprimento delle sanzioni per chi parcheggia nei posti riservati ai disabili – ai monopattini, tema importante per una città come Rimini che ha fatto da apripista in per l'utilizzo e la promozione di questa forma di mobilità sostenibile.
Nel dettaglio, la nuova disciplina prevede tra le novità multe raddoppiate e punti sottratti dalla patente triplicati per chi parcheggia il proprio mezzo nei parcheggi riservati ai disabili. Le sanzioni quindi andranno da 168 a 672 euro (attualmente da 84 a 335 euro) e i punti decurtati, che oggi sono 2, diventeranno 6. Sarà introdotta inoltre dal primo gennaio 2022 la gratuità del parcheggio sulle strisce blu per le persone disabili. Previsti inoltre parcheggi 'rosa' per le donne in gravidanza. Il codice della strada diventa più preciso nell'elenco degli strumenti che non si possono utilizzare mentre si guida, citando espressamente smartphone, computer portatili, notebook e tablet e tutti i "dispositivi che comportino anche solo temporaneamente l'allontanamento delle mani dal volante".
Diverse le novità sul fronte dell'uso dei monopattini. Diventerà obbligatorio l'uso di indicatori di direzione, stop, e freni anteriori e posteriori. Non sarà introdotto l'obbligo del casco per i maggiorenni (resta obbligatorio per i conducenti dai 14 ai 18 anni), ma si abbassano i limiti di velocità: i monopattini dovranno viaggiare non oltre i 20 km/h (non più a 25) rimane il limite di 6 km/h sulle aree pedonali. Il codice inoltre dettaglia i requisiti che i monopattini elettrici devono possedere, prevedendo sanzioni da 100 a 400 euro e confisca del veicolo per chi trucca i mezzi. Durante le ore notturne o in caso di scarsa visibilità i monopattini potranno circolare solo se dotati di luce bianca o gialla fissa e posteriormente di luce rossa fissa. È vietata la circolazione dei monopattini sui marciapiedi, dove è consentita esclusivamente la conduzione a mano. Il decreto prevede infine che i Comuni possano individuare aree di sosta dedicate ai monopattini, che possono comunque sostare negli stalli riservati a velocipedi, ciclomotori e motoveicoli.
"Il Comune di Rimini sta lavorando al nuovo bando per l'affidamento del servizio di noleggio monopattini e biciclette elettriche in sharing, che recepirà tutte le nuove indicazioni introdotte nel codice della strada – è il commento dell'assessora alla mobilità del Comune di Rimini Roberta Frisoni – Novità che sono il frutto di un lavoro di concertazione del Governo con Anci e che raccoglie alcune delle richieste che come territori avevamo avanzato, a partire dall'abbassamento dei limiti di velocità al 20 km/h - parametro che per altro Rimini ha già introdotto per i mezzi in condivisione a noleggio - o il divieto circolazione marciapiedi. È un buon inizio per andare a regolamentare e innalzare la sicurezza per l'utilizzo di un mezzo ecologico che soprattutto nella nostra città ha avuto una crescita esponenziale, molto apprezzato oltre che dai turisti da tantissimi residenti che si approcciano al trasporto intermodale. Ecco perché anche attraverso il nuovo bando per lo sharing andremo a lavorare soprattutto sull'aspetto ad oggi più critico, quello della sosta dei mezzi. Con i gestori affidatari del servizio lavoreremo insieme per individuare nuove zone per il deposito dei mezzi, con l'obiettivo di rendere più ordinata la città e limitare il fenomeno della sosta indisciplinata, che oltre al decoro incide sulla sicurezza. Sempre di concerto con i gestori dovremmo avviare una massiccia campagna di informazione, per educare ad un corretto utilizzo dei monopattini, insistendo soprattutto sul divieto di far salire un secondo passeggero. Così come continueremo nei controlli su strada, a tutela della sicurezza di tutti".
"Questa più precisa regolamentazione dei monopattini rientra in un percorso di incentivazione della mobilità sostenibile ciclabile, pedonale e micromobilità elettrica – prosegue l'assessora Frisoni – che deve essere accompagnato da un generale ripensamento degli spostamenti all'interno delle aree urbane. La direzione da perseguire è quella dell'estensione delle "zone 30", iniziando dal comparto a mare della ferrovia, quale naturale estensione del Parco del Mare. L'idea però è di introdurre zone 30 diffuse nella città, a partire dalle aree dove sono presenti le scuole, per tutelare tutti i fruitori della strada, a partire da pedoni e ciclisti, e al contempo stimolare questa tipologia di spostamenti. Un lavoro importante che prevede una nuova riclassificazione delle strade della città, andando anche ad identificare i 'luoghi attrattori' per creare nei diversi quartieri specifiche zone 30".
"In tema di controlli infine – conclude l'assessora Frisoni – resterà alta l'attenzione sulla sosta irregolare negli stalli per disabili. Un fenomeno che lede i diritti dei più vulnerabili e su cui un giro di vite era doveroso".
San Martino, giovedì al via la fiera, domani l'anteprima
(Rimini) L’Anteprima della Fiera è l’appuntamento che permette di pregustare i sapori di San Martino. Dalle ore 16 di domani (mercoledì 10 novembre), infatti, gli stand dedicati all’alimentazione tipica, i punti ristoro, il cibo di strada, i food truck e la scalinata delle luverie, distribuiti nelle vie e nelle piazze del centro, saranno già in funzione. E chi frequenta solitamente la Fiera sa che il pomeriggio e la sera della vigilia sono fra i momenti più belli e intensi di San Martino, quando ancora fervono ovunque i preparativi.
I prodotti tipici della Romagna in piazza Ganganelli, la Casa dell’Autunno in piazza Marini con la 35a mostra mercato dell’alimentazione tipica delle Regioni, il grande punto ristoro di piazza Marconi dov’è montato il grande tendone della Casa della piadina e tutte le altre osterie all’aperto distribuite fra piazzetta del Lavatoio, via De Bosis, via Faini e via Giordano Bruno apriranno già nel pomeriggio. Il Food truck di Beck è riproposto in piazza Gramsci e in via Cavallotti, mentre la novità di quest’anno è l’Osteria delle tradizioni, il punto ristoro organizzato dalla Pro Loco nello spazio coperto del centro sociale Franchini (in funzione da giovedì).
Da mercoledì a domenica la scalinata di via Saffi si trasforma nella Scala delle luverie con castagne, dolci e golosità varie, mentre in piazza Marconi si potranno assaggiare le Castagne solidali proposte dai volontari della Caritas per raccogliere fondi destinate alle persone fragili o in difficoltà economica. Nel porticato e nel cortile del Municipio si potrà visitare la mostra mercato di prodotti artigianali e curiosità varie. A poca distanza, in via Cavallotti e sotto il porticato di via Garibaldi, i prodotti fatti a mano appositamente per la Fiera di San Martino.
Nel frattempo sta riscuotendo un successo straordinario il tour organizzato per il pomeriggio di sabato 13 novembre dalla Pro Loco alla scoperta della città sotterranea. Sono infatti quasi 300 le prenotazioni per visitare cinque tra le grotte più originali e misteriose, ricche di suggestive leggende. Al termine della visita guidata, della durata di circa due ore, è previsto un assaggio di vini della Romagna. Per partecipare è necessaria la prenotazione all’ufficio Iat (0541/624270, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) ed essere in possesso della Certificazione verde Covid-19 (green pass).
Pd, Sacchetti ottimista a fine mandato: il partito ora è coeso
(Rimini) Unità, rinnovamento e cura del territorio sono secondo Filippo Sacchetti la cifra di quello che definisce il “suo primo mandato da segretario” del Pd della provincia di Rimini. Si lascerebbe così intendere che ne inizierà un altro. Lunedì sera, Sacchetti ha presieduto l’ultima direzione provinciale cercando di fare il punto della situazione, in particolare cercando di valorizzare i risultati dell’ultima tornata elettorale.
“Non posso che essere soddisfatto dell’apprezzamento unanime manifestatomi per il lavoro svolto e i risultati importantissimi ottenuti nella recente tornata elettorale che ci ha visti ottenere una doppia affermazione dalle dimensioni nette a Rimini e Cattolica”, ha detto. “Un grosso successo figlio del progetto che ha caratterizzato questi anni di attività fondati su tre direttrici ben precise: in primis la necessità di ritrovare l’unità al nostro interno, in secondo luogo il rinnovamento della classe dirigente e infine la grande attenzione e cura del territorio attraverso progetti di crescita e un ritorno fra la gente”. E che l'unità nel Pd fosse tutt'altro che un valore scontato lo hanno dimostrato le lunghe discussioni per arrivare a un candidato sindaco condiviso.
Sempre lunedì, Sacchetti non ha mancato di guardare avanti. “Con questi tre capisaldi e un Pd di nuovo coeso siamo pronti ad affrontare le tante sfide che ci attendono: il mio appello finale è stato ed è quindi quello di andare avanti con questa condivisione piena in un momento di grandi partite da affrontare a ogni livello. Nel 2022 sarà infatti necessaria un’elaborazione importante per declinare in progetti strategici le risorse Pnrr e il partito sarà ancora una volta impegnato in prima linea con gli amministratori a progettare il futuro. Il prossimo anno sono inoltre in calendario le amministrative a Riccione, Coriano e Morciano, che faranno da preludio alle elezioni politiche del 2023”.