Fiera, oltre le aspettative i risultati del terzo trimestre
(Rimini) Il Consiglio di Amministrazione di Italian Exhibition Group S.p.A. (IEG) società quotata dal giugno 2019 sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2021.
Principali risultati consolidati del terzo trimestre 2021. Con il termine dei divieti imposti dal Governo per lo svolgimento del business caratteristico del Gruppo, a partire dal 15 giugno per l’attività fieristica e dal giorno 1 luglio per quella congressuale, si sono susseguite tutte le manifestazioni che normalmente popolano il calendario dei mesi estivi e autunnali e sono stati riposizionati alcuni appuntamenti del primo semestre quali Enada, RiminiWellness, T.Gold (tenutasi in contemporanea con Vicenzaoro September) e le manifestazioni ospitate Expodental e Macfrut. Complessivamente nelle strutture gestite da IEG si sono svolti 8 manifestazioni organizzate dal Gruppo, 25 congressi e 3 manifestazioni di organizzatori terzi. Sul fronte internazionale è ripresa l’attività fieristica negli Stati Uniti, sebbene fortemente limitata dalle restrizioni alla mobilità internazionale venute meno solo lo scorso 8 novembre.
Il mercato si è dimostrato decisamente reattivo alle riaperture, evidenziando ancora una volta l’importanza e la centralità dello strumento fieristico nelle strategie di promozione e marketing delle imprese. Anche la domanda di congressi è ripresa con vigore a testimonianza del valore degli eventi in presenza.
I ricavi totali del Gruppo IEG nel solo terzo trimestre 2021 si attestano a 35,5 milioni di euro (di cui 10,4 milioni di euro collegati a contributi incassati a ristoro delle perdite conseguite per la pandemia Covid-19), in aumento di 29,1 milioni di euro rispetto al medesimo periodo del 2020.
L’EBITDA del terzo quarter è di 11,6 milioni di euro, in aumento di 18,1 milioni di euro rispetto alla perdita di 6,6 milioni del medesimo periodo dell’anno precedente. Anche depurato dell’effetto delle partite non ricorrenti l’EBITDA rimane positivo per 1,3 milioni di euro grazie alla buona risposta del mercato agli eventi tradizionalmente calendarizzati nel trimestre o riposizionati in via eccezionale in questo periodo e all’effetto sui costi che le politiche di contenimento adottate hanno prodotto.
Il Risultato Operativo (EBIT) del Gruppo, a seguito degli effetti degli eventi sopra descritti, si attesta a 7,9 milioni di euro, in incremento di 18,5 milioni rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente.
Il Risultato netto del trimestre attribuibile al Gruppo, pari a 7,2 milioni, mostra un miglioramento di 15,7 milioni rispetto a quello dello scorso anno che beneficiava anche di imposte anticipate sulle perdite fiscali di 2,9 milioni di euro. Il Risultato del Periodo di pertinenza degli azionisti della Capogruppo ammonta a 7,6 milioni di euro contro una perdita di 8,2 milioni di euro del terzo trimestre dell’anno precedente.
Il terzo trimestre 2021 apporta risorse finanziarie per 15,3 milioni che derivano dalla gestione corrente per 17,0 milioni di euro (di cui 9,8 milioni relativi a ristori dei costi fissi non coperti da utili nel periodo dal 1° marzo 2020 al 31 dicembre 2020), da un assorbimento di disponibilità finanziaria per attività di investimento per 0,7 milioni di euro ed altri flussi in uscita per 0,9 milioni di euro relativi principalmente a oneri finanziari.
Risultati per area di attività del terzo trimestre 2021. I ricavi degli eventi organizzati del terzo trimestre 2021 ammontano a 11,1 milioni di euro, in crescita di 9,3 milioni di euro rispetto ai risultati conseguiti nel medesimo periodo dell’esercizio precedente.
Nel trimestre si sono riaperte le porte di Vicenzaoro September, affiancata, per la prima volta, da T.Gold September. I risultati conseguiti sono stati positivi oltre le attese, fornendo un chiaro riscontro da parte del settore circa l’importanza strategica dell’evento. Molto soddisfacente è stata anche la presenza di visitatori professionali, con afflussi complessivi non troppo distanti da quelli registrati nell’ultima edizione svolta (2019), soprattutto per quanto riguarda la provenienza dall’estero. Si ricorda che nel 2020, data la maggiore incertezza, la Società aveva organizzato VOICE, eventocon un format più semplice e con maggiore caratterizzazione digitale rispetto allo standard classico dell’eventoorafo.
Presso il quartiere fieristico di Rimini si sono invece svolte RiminiWellness ed Enada, entrambe riprogrammate rispetto al loro naturale calendario primaverile, al quale torneranno a partire dal 2022. Sempre in settembre, in contemporanea con Macfrut, si è tenuta con ottimi risultati la prima edizione riminese di Fieravicola, organizzata dalla controllata Fieravicola S.r.l..
Le manifestazioni gestite da organizzatori terzi, Expodental e Macfrut, che si svolgono usualmente nel mese di maggio, hanno trovato una nuova vetrina a settembre ed apportano 1,2 milioni di euro, mentre lo stesso periodo dell’anno precedente non aveva in calendario alcun evento ospitato.
Gli Eventi Congressuali accolgono i risultati derivanti dalla attività di concessione di spazi e sale per congressi ed eventi prevalentemente presso le strutture del Palacongressi di Rimini, del Quartiere Fieristico di Rimini e del Vicenza Convention Centre (VICC). Nel terzo trimestre 2021, queste “locations” hanno sviluppato 3,0 milioni di euro di ricavi con un miglioramento di 1,9 milioni rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente ed un incremento di circa 0,9 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2019.
Il business dei Servizi correlati ha consuntivato ricavi per 8,5 milioni di euro, in netto incremento (+6,1 milioni) rispetto al medesimo periodo dello scorso esercizio e non eccessivamente distanti dai 10 milioni del terzo trimestre 2019.
Principali risultati consolidati dei primi nove mesi del 2021
I ricavi totali del Gruppo dei primi nove mesi del 2021, che includono ricavi non ricorrenti per 10,6 milioni di euro collegati principalmente ai contributi a parziale ristoro delle perdite connesse alla pandemia, si attestano a 42,5 milioni di euro, in calo del 37,7% rispetto ai 68,2 milioni del medesimo periodo del 2020, anno nel quale il blocco dell’attività era intervenuto dopo la conclusione dei principali eventi di IEG che si svolgono nei primi mesi dell’anno.
L’EBITDA dei primi nove mesi, si attesta a -2,5 milioni di euro, in riduzione di 11,6 milioni rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. L’EBIT al 30 settembre 2021 evidenzia una perdita di 16,6 milioni di euro contro una perdita di 7,1 milioni dello stesso periodo del 2020.
Il Risultato Prima delle Imposte evidenzia una perdita di 18,6 milioni di euro contro quella del 2020 di 621 mila di euro. L’apporto delle partite non ricorrenti è simile nei due periodi oggetto di analisi ed è pari rispettivamente a 6,9 milioni di euro e 6,3 milioni di euro, ma quelle del 2020 hanno carattere prevalentemente non monetario.
Il Risultato del Periodo del Gruppo non beneficia, in via prudenziale, di alcuna stima delle “imposte anticipate” sulle perdite fiscali del periodo, e perciò si attesta ad una perdita di 19,0 milioni di euro – rispetto all’utile di 0,8 milioni del 30 settembre 2020 – positivamente influenzato da 1,4 milioni di imposte anticipate. Il Risultato del Periodo di pertinenza degli azionisti della Capogruppo mostra una perdita di 17,5 milioni di euro contro l’utile di 1,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2020.
La Posizione Finanziaria Netta al 30 settembre 2021 ammonta a 132,8 milioni di euro, evidenziando un aumento dell’indebitamento netto di 3,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020. La PFN “monetaria” – che quindi non tiene conto del debito di 22,4 di euro derivante dall’applicazione dell’IFRS 16, degli eventuali debiti finanziari per future put options pari a 3,5 milioni di euro e del mtm degli strumenti finanziari derivati per 5,8 milioni di euro – si attesta a 100,0 milioni di euro comportando un incremento dell’indebitamento per 6,7 milioni rispetto alla fine dell’esercizio 2020. Parallelamente le componenti non monetarie della PFN che al 30 settembre 2021 ammontano a 32,8 milioni, si sono ridotte di tre milioni rispetto al 31/12/2020.
Riguardo alle misure volte a garantire l’equilibrio finanziario, proseguono le azioni messe in atto relativamente alla gestione del circolante e alla massimizzazione delle disponibilità finanziarie. La Capogruppo ha richiesto ed ottenuto il “Finanziamento e Cofinanziamento per il miglioramento e la salvaguardia della solidità patrimoniale a supporto del sistema fieristico” promosso da Simest S.p.A. il cui importo complessivo è di 10 milioni di euro (di cui circa 525 migliaia di euro a fondo perduto); le controllate Pro.stand e Summertrade hanno ottenuto nuovi finanziamenti per 4,5 milioni di euro
Grazie alle iniziative svolte finora, alla data odierna il Gruppo dispone di scorte di liquidità a cui si aggiungono linee di credito accordate e non utilizzate per un ammontare complessivo non inferiore a 53 milioni di euro.
Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2021 ammonta a circa 74,4 milioni di euro in diminuzione, a causa della perdita di periodo, rispetto a quello del 31 dicembre 2020 che era pari a 93,0 milioni di euro.
Vanni: sentenza cdS calpesta categoria
(Rimini) La sentenza del Consiglio di Stato "sorprende e amareggia". Così Mauro Vanni, presidente di Confartigianato imprese demaniali. "Ci sono molti punti sui quali il giudizio calpesta gli interessi di una categoria che da anni si batte per arrivare ad una condizione di certezza ed equità. Sentenza da rispettare, certo, ma che contiene anche un sorprendente indirizzo, insolitamente preciso e dettagliato, sull’ambito di manovra per il Governo chiamato a legiferare in due anni. Se da una parte il Consiglio di Stato sgretola una Legge dello Stato che guarda al 2033, ritenendola ingiustamente generale, poi però applica lo stesso principio per fissare il termine a due anni prima delle gare".
"Due anni sono un periodo troppo breve per immaginare una Legge equa e stabile che riguardi l’ambito delle concessioni demaniali, così articolato e frammentato. Il Governo si è appena dato sei mesi per definire un quadro preciso sul quale intervenire. Siamo ormai in dirittura finale della legislatura e tutto questo lavoro sarà fra la fine di questa e l’avvio della prossima attività del nuovo esecutivo".
"La sentenza calpesta un settore che in questi decenni ha contribuito in maniera fondamentale a garantire al modello del turismo balneare uno standard qualitativo d’eccellenza. Il testo diffuso contiene riferimenti impropri come i giudizi superficiali sull’entità canoni, sulla redditività delle imprese. Un atteggiamento quasi politico, evidentemente condizionato da polemiche subdole. Gli operatori non hanno mai fatto battaglie sul costo delle concessioni, ma rifiutano che solo quello sia la base per giudicare la redditività e il valore dell’impresa, fra l’altro così diverse da territorio a territorio".
"L’evidenza pubblica a cui si richiama la sentenza è una tremenda sciabolata sul lavoro prodotto dalle imprese su ciò che abbiamo in concessione. Pare così ovvio considerare professionalità, investimenti, valore sociale ed economico dell’attività, esperienza e affidabilità. Compresa, si permetta, anche un po’ di riconoscenza per aver avuto in concessione sabbia e restituito un tassello decisivo per l’industria turistica balneare".
"Questa sentenza sradica un fondamento di ogni sentenza dell’Unione Europea, che ha sempre mirato alla tutela delle piccole e medie imprese. L’impostazione che il Consiglio di Stato offre abbastanza inspiegabilmente come soluzione al Governo, è una autostrada aperta all’intervento di grandi gruppi industriali. Non ci pare che le Amministrazioni stiano comprendendo appieno questo rischio. In definitiva si ritiene questa sentenza un vero e proprio atto ostile, inspiegabilmente privo di un’analisi obiettiva della realtà. Il Consiglio di Stato ha contribuito a creare ulteriore incertezza ed ora si profilano due estati all’insegna dell’immobilità degli investimenti su infrastrutture e risorse umane".
Coronavirus: 56 positivi, un decesso
(Rimini) Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 437.457 casi di positività, 617 in più rispetto a ieri, su un totale di 30.198 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 2%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa a tutti i cittadini sopra i 12 anni di età. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 7.037.978 dosi; sul totale, 3.517.865 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Terze dosi fatte arrivate a 240.151.
Prosegue l'attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 222 sono asintomatici individuati nell'ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 255 erano già in isolamento al momento dell'esecuzione del tampone, 321 sono stati individuati all'interno di focolai già noti.
L'età media dei nuovi positivi di oggi è 41,1 anni.
Sui 222 asintomatici, 139 sono stati individuati grazie all'attività di contact tracing, 10 con lo screening sierologico, 21 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 8 con i test pre-ricovero. Per 44 casi è ancora in corso l'indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 117 nuovi casi; seguono Forlì (70), Ravenna (69) e Bologna (63); poi Rimini (56), Reggio Emilia (55) e Cesena (53). Quindi Ferrara (45), Parma (37) e infine Piacenza e il Circondario Imolese con 26 casi ciascuna.
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 14.713 tamponi molecolari, per un totale di 6.296.657. A questi si aggiungono anche 15.485 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 264 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 414.444. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 9.369 (+346). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 8.966 (+334), il 95,7% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 7 decessi: 4 a Bologna (3 uomini rispettivamente di 98, 96, 90 anni e una donna di 85); uno a Imola (un uomo di 85 anni), uno a Modena (una donna di 84 anni) e uno a Rimini (un uomo di 89 anni).
In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 13.644.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 40 (-1 rispetto a ieri), 363 quelli negli altri reparti Covid (+13).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 6 a Parma (-1); 4 a Reggio Emilia (invariato); 3 a Modena (invariato); 13 a Bologna (+1); 2 a Imola (invariato); 2 a Ferrara (invariato), 2 a Ravenna (-1); 2 a Forlì (-1); 1 a Cesena (+1), 1 a Rimini (invariato).
Questi i casi di positività sul territorio dall'inizio dell'epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 26.831 a Piacenza (+26 rispetto a ieri, di cui 13 sintomatici), 33.349 a Parma (+37, di cui 15 sintomatici), 52.037 a Reggio Emilia (+55, di cui 47 sintomatici), 73.469 a Modena (+117, di cui 42 sintomatici), 91.683 a Bologna (+63, di cui 51 sintomatici), 14.099 casi a Imola (+26, di cui 16 sintomatici), 26.298 a Ferrara (+45, di cui 25 sintomatici), 35.443 a Ravenna (+69, di cui 38 sintomatici), 19.549 a Forlì (+70, di cui 61 sintomatici), 22.322 a Cesena (+53, di cui 37 sintomatici) e 42.377 a Rimini (+56, di cui 50 sintomatici).
Commercio, tutte assegnate le casette del villaggio di Natale a Riccione
(Rimini) Si è tenuta ieri pomeriggio la commissione comunale per l'aggiudicazione delle casette del Villaggio di Natale 2021-22. A breve sarà ufficializzata, attraverso comunicazione diretta e pubblicazione sul sito del Comune di Riccione, delle 20 strutture comunali, di cui una riservata alle associazioni di volontariato, montate a partire dal 15 novembre a cura della Geat, saranno quindi tutte assegnate. Sono state 31 le domande arrivate al Suap da parte di aziende, del territorio ma anche da fuori Regione, intenzionate a prendere parte al Villaggio di Natale di Riccione. Di queste 16 hanno la licenza per la somministrazione di cibi e bevande e 16 di varia merceologia sempre inerente e conforme alla vendita in periodo natalizio. Come per il Natale 2020-21, il prezzo di canone per le casette sarà calmierato e scontato (in esenzione Cosap) visto il perdurare dello stato di emergenza sanitaria. Il Villaggio di Natale come da bando comunale terminerà il 9 gennaio. Con il Villaggio di Natale l'amministrazione ha confermato anche quest'anno, a sostegno del tessuto economico riccionese e delle attività delle manifestazioni turistiche natalizie, in prosecuzione della sperimentazione avviata negli anni precedenti, l'apertura straordinaria delle attività di spiaggia e dei pubblici esercizi per l'intero periodo delle festività natalizie.
"Dal 15 novembre inizierà prendere forma il Villaggio di Natale che verrà poi ufficialmente inaugurato il 27 - spiega l'assessore alle Attività Economiche, Elena Raffaelli-. Dal 15 si inizierà anche a montare la pista di ghiaccio. Il Natale e tutte le festività fino a dopo l'Epifania, per il comparto economico della nostra città, sia quello legato strettamente all'ospitalità turistica, che commerciale, balneare e del settore dei servizi, ha avuto nella creazione del prodotto "Christmas" della Perla Verde un impulso decisivo per la destagionalizzazione e il consolidamento del brand tutto l'anno della nostra città. E' stata una serie ed energica iniziativa di questa amministrazione il Natale a Riccione e oggi è un capitale di know how oltre che economico riconosciuto a livello nazionale. Quest'anno infatti molte le domande di aziende del Nord Italia provenienti da mercatini invernali di località montane che hanno presentando domanda a Riccione scommettendo sul nostro prodotto "del mare d'inverno". Una sfida vinta che oggi ci dà la possibilità di avere una stagione lunga almeno da pasqua all'inizio di gennaio dell'anno successivo".
Amici del jazz, è morto Roberto Fabbrini
(Rimini) E’ venuto a mancare martedì all’età di 79 anni Roberto Fabbrini, presidente per un decennio a partire dal 2011dell'Associazione Culturale Riminese Amici del Jazz, organizzatrice del festival internazionale Rimini Jazz. In città Roberto era anche noto per la sua attività professionale, l'autoscuola che porta il suo nome.
L'associazione riminese lo ricorda come “uomo gentile, estremamente pacato e signorile, oltre che grande appassionato di musica jazz”. Sotto la sua presidenza “il festival riminese dedicato al jazz tradizionale e swing ha visto la partecipazione delle più rilevanti band italiane ed europee di questo genere musicale. Il suo ricordo resterà indelebile nei cuori di chi con lui ha condiviso la passione per la musica e l'organizzazione del festival”.
“L'importanza di salvaguardare la propria vita e quella degli altri è sempre stato l'insegnamento che Roberto ha trasmesso ai suoi ragazzi, da quelli che hanno frequentato la sua autoscuola, a quelli che lo hanno incontrato nelle scuole”, prosegue la nota degli Amici del jazz. “Roberto era instancabile nel portare avanti ogni iniziativa che avesse come tema l'educazione stradale. Insegnava ai suoi allievi a vivere la strada non come una sfida ma come un'opportunità, con senso di responsabilità e correttezza. Ecco perché chiunque lo abbia conosciuto non potrà non ricordarlo se non accanto a un allievo mentre lo accompagna in uno dei momenti più importanti della crescita che ognuno di noi si è trovato a vivere”.
Le esequie si celebreranno a Rimini, alla chiesa di San Girolamo, venerdì 12 novembre alle ore 15.
Scuola 4,7 milioni per l'inclusione degli alunni disabili
(Rimini) Un investimento in costante aumento negli ultimi 15 anni, frutto di precise scelte amministrative ma anche di bisogni crescenti che, per l'anno scolastico in corso raggiunge quota 4 milioni e 714 mila euro (+5,43% rispetto il 2020). Un aumento in linea con il trend storico, che fa segnare in un anno +5,86 di alunni in carico (488) e +5,38% nelle ore di assistenza totali, che arrivano a superare ampiamente quota 205 mila. Il fenomeno, pur avendo una rilevanza nazionale assume particolare rilevanza in Emilia-Romagna, con picchi rappresentati dall'esperienza riminese. Oltre alle materne, elementari e medie, il Comune di Rimini è subentrato alla Provincia di Rimini anche nelle scuole superiori.
Si tratta di risorse investite sulla base degli esiti dei tavoli tecnici per l'inclusione degli alunni con disabilità nelle scuole per l'infanzia, primarie e secondarie di primo grado statali, a cui partecipano oltre al Comune di Rimini, anche le direzioni scolastiche e l'Ausl. Grazie ad esse sarà possibile realizzare piani educativi individualizzati, in collaborazione tra l'Amministrazione scolastica e le Aziende Unità sanitarie locali, per garantire il supporto necessario per l'accesso e la frequenza al sistema scolastico e formativo.
"Includere e non solo assistere – commenta Chiara Bellini, Vice Sindaca con delega alle politiche educative del Comune di Rimini – questo è l'approccio con cui il Comune di Rimini imposta, sostiene e garantisce gli alunni con disabilità, sia aumentando le risorse a disposizione, sia attraverso un approccio pedagogico dedicato e condiviso. Anche di questo parlerò con le diverse associazione di famiglie attive a Rimini nel supporto alle disabilità, che a breve contatterò per alcuni incontri di conoscenza e approfondimento. È soprattutto attraverso il loro coinvolgimento e l'ascolto che possiamo prevedere azioni mirate non solo nell'ambito scolastico ma anche nel creare una città sempre più inclusiva è aperta".
Bus, a Rimini sono sanificati: il comune investe 170 euro
(Rimini) Ammonta ad oltre 170 mila euro l'investimento del Comune di Rimini per la sanificazione dei mezzi pubblici utilizzati per il trasporto locale sul territorio romagnolo. Con delibera di Giunta, l'amministrazione comunale ha infatti approvato un contributo, pari a 170.678 euro, destinato ad Agenzia Mobilità Romagnola per sostenere il progetto di pulizia e di sanificazione continua di un'ottantina di autobus in funzione sulla rete riminese. “Un progetto indispensabile per garantire agli utenti e agli stessi operatori di poter usufruire di un servizio in piena sicurezza, alla luce delle necessarie misure di prevenzione per il contagio da Covid 19 e che ad oggi consentono il riempimento dei mezzi adibiti al trasporto pubblico locale ed extraurbano fino all'80% dei posti consentiti”, spiegano dal comune.
Il processo di sanificazione adottato per gli autobus in dotazione è realizzato attraverso tecniche innovative, che consentono l'abbattimento quasi al 100% della carica virale durante l'esercizio dei mezzi, in maniera continuativa, riducendo al minimo le possibilità di trasmissione del virus. La sanificazione avviene tramite tecnologia di ossidazione foto catalitica (con lampada UVC) che permette tramite la produzione di radicali ossidrili, di attrarre e distruggere gli agenti inquinanti e i virus presenti nell'aria. Il progetto è finanziato attraverso le risorse del Fondo Covid, stanziate dal Governo a favore degli enti locali per far fronte alle conseguenze dell'emergenza sanitaria.
Guerra dei cieli, Albawings sceglie Forlì
(Rimini) Guerra dei cieli, Albawings sceglie Forlì. A dare la notizia oggi è Airiminum, società di gestione dell’aeroporto Fellini di Rimini. “A seguito della decisione di Albawings di interrompere i voli dall’aeroporto Fellini, ai sensi del contratto firmato l’1 novembre 2019 con scadenza 1 novembre 2023, è maturata una penale di circa 100 mila euro a favore di Airhandling a titolo risarcitorio per gli investimenti commerciali effettuati in questi anni per il consolidamento della rotta tra Tirana e la Romagna”.
La compagnia albanese, “arrivata per la prima volta in Romagna nel 2016, ha generato presso l’aeroporto Fellini circa 117 mila passeggeri complessivi (media annua di circa 30 mila passeggeri)”, ricorda Airiminum. “I voli, interrotti a settembre 2020 per le restrizioni Covid, sarebbero dovuti ripartire a fine ottobre 2021 e i relativi biglietti sono stati messi in vendita nella piattaforma web della compagnia fino al 5 ottobre 2021. In seguito, gli stessi sono stati cancellati e, in data 5 novembre 2021, la compagnia ha annunciato che li avrebbe ripresi presso un altro aeroporto distante circa 50 chilometri dal Fellini a partire dal 16 dicembre”, in pratica si tratta dell’aeroporto Ridolfi di Forlì.
“Tale decisione era inattesa considerando che, come già successo in passato, per andare incontro alla compagnia, gravata, come tutto il comparto turistico e aereo, dagli effetti della pandemia Covid, in data 25 febbario 2021, con un emendamento al contratto vigente, si era deciso di concedere alla compagnia l’azzeramento totale dei costi per il servizio di handling per l’intero 2021”.
Rimane da capire perché nonostante le facilitazioni concesse da febbraio e nonostante la penale da pagare, Albawings abbia comunque preferito emigrare a Forlì.
11 novembre
Spiagge: indennizzi o investimenti? | Covid: crescono i ricoveri | Arrivano gli hooligans
Stop rinnovi concessioni, la soddisfazione dei 5Stelle
(Rimini) “La sentenza del Consiglio di Stato mette fine alla situazione dì incertezza che da anni blocca gli investimenti del nostro litorale indebolendo la nostra offerta turistica". Così il senatore dei 5Stelle Marco Croatti sulla sentenza del consiglio di Stato in merito alle concessioni balneari. "È una data importante perché finalmente apre una fase nuova, un foglio bianco, su cui nei prossimi due anni potremo disegnare un grande futuro per le nostre spiagge con gare in grado di garantire equità, trasparenza, legalità e libera concorrenza e cancellare troppi anni di ingiusti privilegi su un bene prezioso e pubblico".
Tutto questo "potrà tradursi in nuovi servizi, maggiori spazi dedicati alle spiagge libere, un'attenzione al tema della sostenibilità ambientale e all’inclusione. Una strada che già diversi nostri imprenditori balneari, per altro, stanno tentando di seguire nonostante le incertezze che la politica ha creato con continue proroghe alle concessioni. Ora non perdiamo l’occasione per metterci subito al lavoro e creare gare capaci di consegnarci tutti quegli investimenti che una Riviera più forte richiede per essere sempre più competitiva”.