Riccione, approvato all'unanimità l'ordine del giorno sulla sicurezza
(Rimini) Approvato all'unanimità l'ordine del giorno sulla sicurezza proposto dalle categorie economiche di Riccione. Il consiglio comunale di Riccione, indetto nella formula di consiglio comunale aperto e nelle modalità previste dal protocollo anti Convid, ha visto in apertura l'intervento del presidente di Federalberghi, Bruno Bianchini, che ha letto l'ordine del giorno e di seguito Diego Casadei (coop. Bagnini), Fabrizio Vagnini (Confesercenti), Giancarlo Copioli (Bagnini Adriatica), Roberto Corbelli (CNA), Mauro Bianchi (Riccione Intrattenimento) poi gli interventi di Piero Orsoni, la Sovrintendente Capo della Polizia di Stato Monica Staurenghi, rappresentante del SIULP, sindacato italiano unitario dei lavoratori della polizia, Anna Bisulli del sindacato autonomo di polizia SAP e infine il comandante del corpo della Polizia Locale di Riccione, Achille Zechini.
"Il Siulp è stato da sempre promotore dell'apertura di un commissariato di polizia nel comune di Riccione - ha detto Staurenghi - che per una molteplicità di motivi non ha mai trovato soluzione. Il Siulp è stato molto critico all'inizio dell'estate rispetto ad un'incomprensibile decisione di chiusura dei posti di polizia stagionali che sono stati sempre sicuri punti di riferimento per cittadini e turisti. Quest'anno purtroppo abbiamo trovato una situazione completamente diversa. I rinforzi estivi delle forze dell'ordine non sono stati adeguati: solo 46 unità della polizia di Stato in tutta la provincia. Solo Riccione ha avuto 6 unità della polizia ferroviaria per poco più di un mese. Bisognerà insistere ed aprire una trattativa nuova per la riapertura dei posti di polizia stagionale. Le responsabilità ricadono sicuramente sul nostro ministero chiediamo perciò anche in questa circostanza il forte impegno di tutte le forze politiche ad accompagnare l'azione del Siulp su questo versante".
Quest'anno "più degli altri anni siamo stati in sofferenza per la mancanza di invio di personale adeguato e la mancata apertura dei posti estivi di polizia - ha detto Bisulli -. Vorrei precisare cosa si intende per gestione dell'Ordine Pubblico, forse c'è su questo punto una visione un po' confusa, perché è una facoltà degli organi preposti Prefetto e Questore che ne sono anche i garanti per l'applicazione di tutte quelle direttive che diano al cittadino una maggiore percezione di sicurezza nella città"
Al 30 ottobre la polizia locale di Riccione "ha effettuato 3622 pattuglie, 950 nelle ore notturne e serali terminate alle 3 e alle 6 del mattino, e 311 di ordine pubblico in supporto a carabinieri e polizia di Stato come da ordinanze di del Questore di Rimini - ha precisato il comandante Zechini -. Ringrazio l'Arma dei Carabinieri per l'impegno profuso non paragonabile rispetto alle forze che aveva. La polizia di Stato ha contribuito nella misura che poteva visto le misure ridotte che sono state messe in campo da Roma. Vorrei ricordare che sono stato dal Capo della Polizia dove è stato garantito un intervento cospicuo e numeroso. Sono arrivati dei rinforzi che per struttura non potevano operare, allievi marescialli dei carabinieri che devono avere un maresciallo effettivo per poter agire. Questo non significa che non sono stati utili ma più semplicemente erano limitati nelle possibilità operative e che il personale della polizia di Stato non poteva prendere neanche una denuncia qui su Riccione. Sono stati presi degli accorgimenti tecnici per contenere alcune situazioni, come l'ordinanza sul servizio solo al tavolo per evitare gli assembramenti davanti ai locali. Ci sono locali che richiamano tante persone e nonostante questo non succede nulla e locali di minore entità che però per struttura e modo di agire hanno creato delle problematiche. Si può agire ma le normative vigenti impongono dei tempi tecnici e l'avvio di procedimenti che spesso terminano dopo l'estate. La polizia locale c'è e potrà esserci in misura maggiore, ma potrà fare quello che la legge le consente di fare. Dal 2018 la polizia locale è stata riformata, tutti voi sapete bene quelli che sono i compiti specifici del corpo nel rispetto delle istituzioni e delle attitudini ma anche rispetto a quelle che sono le prerogative nazionali e locali".
"Ieri sera è stata una grande prova di democrazia - commenta il sindaco Renata Tosi - perché si è affrontati insieme un tema di estrema importanza della città, nella maniera più seria, più scrupolosa e sicura per i cittadini. Abbiamo dovuto tener presente il dato attuale ed ufficiale degli aumenti dei contagi e produrre norme stringenti per poter ospitare voci preparate ed autorevoli sull'argomento della sicurezza. I cittadini che hanno voluto, stando ai numeri dei posti disponibili, hanno preso parte in sala ai lavori del Consiglio. Ma questo è solo un dato tecnico. La verità è che andando oltre le polemiche e le schermaglie politiche, la città ha risposto compatta, il Consiglio all'unanimità ha votato un ordine del giorno che costituisce la base delle future mosse dell'Ente per garantire alla città di Riccione un maggiore senso di sicurezza per i cittadini e i turisti. Come sindaco ho portato le esigenze della città di Riccione in tutte le sedi istituzionali, allertato anzitempo la Prefettura e la Questura, il Capo della Polizia e infine il ministro degli Interni. Con i cittadini c'è stato un ascolto costante, e dove vi erano criticità siamo intervenuti in maniera decisa con regole e protocolli controllati e fatti rispettare. Come Amministrazione, con una maggioranza compatta, abbiamo portato molto tempo prima dell'estate la questione della sicurezza in Consiglio. Ieri sera si è tracciata una linea unica, condivisa in maniera democratica da cui iniziare il lavoro per la prossima stagione".
San Martino d'oro, Lodola firma il premio
(Rimini) Porta la firma di Marco Lodola l'opera d'arte scelta per la prima edizione del premio San Martino d'Oro Città di Riccione. Il conferimento dell'onorificenza si terrà l'8 dicembre con una cerimonia ufficiale alla sala Concordia del Palazzo dei Congressi, aperta alla cittadinanza e alla presenza delle massime autorità civili e militari. In occasione delle celebrazioni e iniziative avviate per il Centenario della nascita del Comune di Riccione, il premio è stato volutamente dedicato dall'amministrazione comunale al patrono della città, San Martino, vescovo di Tours, e Marco Lodola, artista tra i più innovativi a livello nazionale e internazionale, ha appositamente ideato a quattro mani con l'artista Giovanna Fra la scultura in plexiglass, rappresentante San Martino, dalle sfumature e lievi passaggi di colori, omaggiata a coloro, come previsto dal regolamento del Premio, che nei vari campi si adoperino o si siano adoperati per lo sviluppo e la crescita della città. Tra questi: persone, enti, associazioni e organismi che si sono particolarmente distinti in campo culturale, scientifico, industriale, lavorativo, sportivo e filantropico o per atti di coraggio in nome dei valori della solidarietà umana.
"Sono onorato di far parte di questo progetto che mi vede ancora una volta impegnato per la città di Riccione - dichiara Marco Lodola in videocollegamento questa mattina - , una località in cui sono di casa, sempre nel mio cuore e che mette allegria ogni volta che vedo il cartello di ingresso in autostrada. Tra mostre, gallerie private, e la realizzazione della statua Hippo, nel piazzale di fronte alla stazione e mia figlia più piccola che viene spesso a Riccione, il mio rapporto con la città è di lunga data seppur manchi da un po' di tempo. Conto di tornarci presto per viverla anche nel periodo invernale".
La scultura luminosa che verrà collocata a Villa Franceschi direttamente tratta dall'immagine del logo del Comune di Riccione e rappresentato come un'icona dai contorni netti e cristallini, è costituita da plexiglass trasparente, della grandezza di cm 120 per 130. "Il rosso del mantello, il verde e l'azzurro - spiega Lodola - sono i colori di Riccione, trasparenti ed immediati che ci ricordano le vetrate di chiese. L'oro della trascendenza è stato scelto per l'aureola e per la spada santificata da gesti di carità. Il Santo a cavallo e avvolto dal mantello rosso diviso a metà, come fosse un gesto di Lucio Fontana. La sua spada di fede e pace taglia il mantello per farne dono all'uomo povero e bisognoso. Il mendicante è raffigurato come un'ombra sul dorso del cavallo, una forte luce interna alla scultura illumina personaggi e simboli, investendo lo spettatore di rinnovato misticismo."
il premio sarà consegnato nella serata dell'8 dicembre. Per l'occasione si esibirà la Banda Musicale dell'Arma dei Carabinieri diretta dal Tenente Colonello Massimo Martinelli. La Banda che costituisce una struttura complessa in grado di interpretare le più celebri composizioni, negli anni ha tenuto concerti in tutti i principali Paesi europei, negli Stati Uniti, in Israele, in Palestina e perfino in Cina e Giappone, facendosi ovunque apprezzare per la varietà del repertorio, per la perfezione formale delle esecuzioni e per il fascino che suscitano i suoi orchestrali, con le loro splendide uniformi, la magnifica compostezza e la profonda vocazione musicale.
In allegato foto della presentazione odierna con il sindaco Renata Tosi, gli assessori al turismo, Stefano Caldari e con delega al Centenario, Alessandra Battarra
Basta cantieri insieme a grandi eventi: il piano del comune per evitare il caos traffico
(Rimini) Armonizzare le tempistiche dei cantieri della città con i principali eventi cittadini in programma fino alla prossima primavera, per contenere il più possibile i disagi per automobilisti e residenti. Con questo obiettivo il comune di Rimini ha iniziato ieri un lavoro insieme a Hera. La strategia ipotizzata è quella di evitare di sovrapporre i cantieri ai grandi eventi, contenendo il più possibile il congestionamento del traffico e gli eventuali disagi per automobilisti e cittadini.
"L'auspicato ritorno delle grandi fiere – spiegano Morolli e Magrini – e degli eventi, rende ancora più importante la programmazione dei cantieri in città. I tavoli serviranno per aggiornarci reciprocamente e in tempo reale, con Hera, sullo sviluppo dei cantieri e per ottimizzare l'organizzazione del traffico. Fare in modo, in sintesi, che il grande flusso di turisti e operatori economici che siamo contenti di tornare ad ospitare a Rimini, sia assorbito nel migliore dei modi. Certo, sono già previsti per questi momenti il potenziamento dei turni e degli agenti di Polizia locale dedicati esclusivamente alla viabilità, ma l'obbiettivo è quello di prevenire il più possibile, evitando le chiusure delle arterie cittadine importanti nel corso delle giornate di traffico più intenso".
Concessioni balneari, 5Stelle chiedono mappatura
(Rimini) “Proponiamo da subito un tavolo di confronto tra tutte le forze politiche per mettere ordine al sistema degli stabilimenti balneari e al governo Draghi chiediamo che la mappatura, prevista nel ddl Concorrenza, abbia tempi rapidi al fine di consentire chiarezza e garantire trasparenza sulle concessioni, i canoni, i metri quadri; soltanto poche regioni infatti hanno un albo dedicato che metta ordine sul tema". Così in una nota il senatore del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti.
Per il MoVimento 5 Stelle "il rinnovo delle concessioni tramite gara è un’opportunità che dovrà necessariamente centrare alcuni importanti obiettivi: tutelare le imprese virtuose che investono e creano lavoro; consentire anche ai giovani di diventare concessionari senza dover ereditare la concessione; salvaguardare i consumatori, affinché possano fruire di servizi migliori e a costi calmierati ed equi; preservare e valorizzare il patrimonio demaniale attraverso innovazione e tutela dell’ambiente".
Una riforma c"he garantisca competitività è necessaria anche alla luce di alcuni dati pubblicati in questi giorni che indicano come le entrate complessive previste dai canoni demaniali del nostro Paese siano solo di 105 milioni di euro e che, ulteriore beffa, ne vengano versati solo 80. In questo 25% non versato ci sono evidentemente attuali concessionari che meritano l’esclusione dalle gare".
"Non c’è ulteriore tempo da perdere, dobbiamo cancellare troppi anni di incertezza per il settore, rilanciare gli investimenti e guardare al futuro del turismo balneare. In questo senso risultano ancora più incomprensibili le dichiarazioni di alcuni politici regionali dell’Emilia Romagna che continuano a prendere tempo, raccontando e illudendo i balneari nonostante la sentenza del Consiglio di Stato sia stata chiara e puntuale”.
Ex nuova questura, i proprietari chiedono d'incontrare il comune
(Rimini) "Con l'acquisizione da parte di Ariminum Sviluppo Immobiliare Srl della proprietà dell'area ed il perfezionamento della cessione al Comune di Rimini delle aree per dotazioni pubbliche richieste in base alla parziale attuazione del vecchio Piano integrato, ci auspichiamo si siano creati i presupposti per una pianificazione congiunta con la Pubblica Amministrazione". Sono le parole di Piero Aicardi, amministratore unico Ariminum Sviluppo Immobiliare.
"L'obiettivo è operare sul quartiere in modo integrato, per aumentare la qualità della vita degli abitanti, favorire l'inclusione e valorizzarne le risorse, invertendone l'attuale immagine e restituire alla città un patrimonio a servizio della stessa e dei suoi cittadini. Si intende avviare da subito lo sviluppo di un progetto di assetto e una strategia di attuazione pienamente fattibili e condivisi con l'Amministrazione stessa, che riguardi l'attuazione di opere di rilevante interesse pubblico, riattivando l'intero comparto con una 'marcata matrice verde' in cui saranno inserite ed integrate nuove funzioni miste".
Aicardi rileva, "la situazione di forte degrado in cui versano i vecchi edifici dell'ex Questura e l'importanza urbanistica dell'area oggetto di trasformazione", e "considerato anche il momento in cui si definisce e si attua", si augura "che un progetto così concepito possa rappresentare un intervento pilota di rigenerazione urbana, esemplificativo della strategia e delle modalità attuative del nuovo PUG, e come tale affiancarne la formazione, d'intesa con l'Amministrazione, anticipandone in modo concreto e visibile gli esiti più qualificanti".
infinde, confida che "l'amministrazione, quale attore principale, possa valutare l'opportunità di riavvolgere il nastro per favorire un ulteriore nuovo potente contributo alla sua immagine di città sostenibile. A tal proposito è stata comunicata all'Amministrazione la nostra volontà di organizzare un incontro operativo con la struttura tecnica e amministrativa. Sarà un privilegio per A.S.I avere un ruolo nel processo di rinnovamento già avviato. L'obiettivo è eliminare quello che oggi è indiscutibilmente un problema del territorio urbano e trasformarlo in una preziosa opportunità, a vantaggio della comunità e del tessuto economico cittadino".
Fusione fiere Rimini-Bologna, Sadegholvaad: un tentativo va fatto
(Rimini) Un'eventuale fusione delle Fiere di Rimini e di Bologna dovrà tenere conto del valore delle "manifestazioni di proprietà". Lo ha ribadito il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad a margine della presentazione del progetto Romagna Next. il lavoro di “Rimini e Cesena per fortificare le rispettive fiere e le loro manifestazioni, ospitate a Rimini, è riuscito”. In merito al rapporto con Bologna “comprensibile che ci siano dei temporeggiamenti”, dovuti a perplessità da parte di associazioni di categoria e della fiera stessa di Bologna. Per Sadegholvaad, invece, il Tentativo di creare il primo polo fieristico italiano e il terzo a livello europeo ha senso e va fatto".
Nodo centrale resta “il tema della governance e di dove si svolgono le manifestazioni”. La fiera di Rimini infatti, ricorda il sindaco, non solo ospita, ma "produce anche eventi di successo". Tra tutti si possono ricordare il Sigep, ma anche i recenti TTg, Ecomondo e Riminiwellness. Per Sadegholvad tutto ciò è da "da considerare adeguatamente nella trattativa sulla fusione”, anche in termini di "governance".
Aggiornamento coronavirus: 133 positivi, due decessi
(Rimini) Sono 133 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini. Si tratta di 63 pazienti di sesso maschile e 70 pazienti di sesso femminile; 64 asintomatici e 69 sintomatici. E nel dettaglio: 38 per sintomi; 76 per contact tracing; 17 test per categoria; 1 test per rientro dall’estero; per 1 caso la pratica non è ancora conclusa. Si possono stimare in circa 33 le guarigioni. Oggi sono stati comunicati 2 decessi: due pazienti di sesso maschile di Rimini di 78 e 80 anni. Dall'inizio dell'epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati 442.422 casi di positività, 929 in più rispetto a ieri, su un totale di 35.121 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 2,6%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa a tutti i cittadini sopra i 12 anni di età. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 7.155.013 dosi; sul totale sono 3.534.822 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale (88% della popolazione vaccinabile). Le terze dosi sono 325.583.
Prosegue l'attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 384 sono asintomatici individuati nell'ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 353 erano già in isolamento al momento dell'esecuzione del tampone, 453 sono stati individuati all'interno di focolai già noti. L'età media dei nuovi positivi di oggi è 41,7 anni. Sui 384 asintomatici, 199 sono stati individuati grazie all'attività di contact tracing, 4 con lo screening sierologico, 69 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 4 con i test pre-ricovero. Per 108 casi è ancora in corso l'indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 145 nuovi casi e Rimini con 133; seguono Forlì (107) e Ravenna (99); poi Modena (86), Ferrara (80); quindi Reggio Emilia (69), Parma (67), Cesena (64 casi) e Piacenza (44); infine il Circondario Imolese con 35 nuovi casi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 19.719 tamponi molecolari, per un totale di 6.402.847. A questi si aggiungono anche 15.402 test antigenici rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 343 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 416.703. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 12.030 (+577). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 11.529 (+576), il 95,8% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 9 decessi: 2 in provincia di Piacenza (un uomo di 87 anni e un uomo di 81 anni residente fuori regione), 2 in provincia di Modena (un uomo di 80 anni e una donna di 74), uno a Bologna (un uomo di 78 anni), uno in provincia di Ravenna (un uomo di 95 anni), uno in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 90 anni), 2 a Rimini (2 uomini di 78 e 80 anni). In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 13.689.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 45 (+4 rispetto a ieri), 456 quelli negli altri reparti Covid (-3). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Piacenza (invariato rispetto a ieri); 4 a Parma (invariato); 4 a Reggio Emilia (-1); 4 a Modena (invariato); 14 a Bologna (+1); 4 a Imola (invariato); 8 a Ferrara (+3); 2 a Ravenna (invariato); 1 a Cesena (invariato); 2 a Rimini (+1). Anche oggi nessun ricovero in terapia intensiva a Forlì.
Questi i casi di positività sul territorio dall'inizio dell'epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 27.064 a Piacenza (+44 rispetto a ieri, di cui 27 sintomatici), 33.608 a Parma (+67, di cui 11 sintomatici), 52.379 a Reggio Emilia (+69, di cui 57 sintomatici), 73.962 a Modena (+86, di cui 36 sintomatici), 92.639 a Bologna (+145, di cui 74 sintomatici), 14.325 casi a Imola (+35, di cui 27 sintomatici), 26.634 a Ferrara (+80, di cui 44 sintomatici), 36.052 a Ravenna (+99, di cui 71 sintomatici), 20.051 a Forlì (+107, di cui 81 sintomatici), 22.785 a Cesena (+64, di cui 48 sintomatici) e 42.923 a Rimini (+133, di cui 69 sintomatici).
Fondi europei, il Piano Strategico si allarga: ecco Romagna Next
Come si può giocare da protagonisti la sfida dei fondi del Next generation Eu e dei fondi strutturali europei? Ci vuole visione d’insieme e strategia; anche perché la cassa da cui attingere è particolarmente ricca. Guardando esclusivamente a Fondo sociale europeo e Fondo per lo sviluppo rurale, per l’Emilia Romagna si parla di 1.024 milioni di euro (fonte Camera di commercio). Con l’obiettivo primario di non perdere quest’occasione, si è ufficialmente insediato oggi il tavolo istituzionale di Romagna Next, e il 25 novembre inizierà a lavorare anche un board tecnico.
Cosa faranno? Da qui al settembre 2022 sono in programma: una diagnosi territoriale, la definizione di "vision e indirizzi di lavoro”, la formazione dei dipendenti delle amministrazioni, per arrivare infine alla definizione di un progetto pilota su salute e benessere. Il tutto in 10 mesi. Il progetto si chiama appunto Romagna Next e sarà finanziato per la precisione con il bando MediAree ‘Next Generation City’ di Anci. L’idea è quella di allargare all’area vasta l’esperienza del Piano strategico di Rimini e sarà infatti l’Agenzia del piano strategico a coordinare tecnicamente i lavori.
“E' un salto di qualità amministrativo, politico, soprattutto culturale: non si tratta più di un tentativo ma di una infrastruttura progettuale condivisa che ha l'obiettivo di superare campanili e forze inerziali per programmare un futuro di comunità su standard qualitativi altissimi, degni dell'Europa più innovativa di cui certamente la Romagna è un territorio a tutti gli effetti appartenente”, è il commento del sindaco di Rimini, capofila, Jamil Sadegholvaad.
Gli obiettivi a lungotermine, un po’ più nel dettaglio, sono stati defintiti direttamente dalla Regione: creare un nuovo modello di competitività e attrattività territoriale; rafforzare le pubbliche amministrazioni e la loro capacità di accedere ai finanziamenti; sperimentare modelli innovativi di governance; consolidare policy e servizi di area vasta. Gli strumenti da produrre, invece, sono: un piano strategico, uno studio di fattibilità in tema salute, corsi di formazione, laboratori di coprogettazione con Comuni e stakeholder, il bilancio di sostenibilità, azioni partecipative.
Le istituzioni coinvolte sono i comuni di Rimini (capofila di progetto), Forlì, Cesena e Ravenna, i comuni di Santarcangelo di Romagna, Misano Adriatico, Cattolica, Cesenatico, Bertinoro, Predappio, Tredozio, Cervia, Russi, le Unioni dei Comuni Bassa Romagna, Romagna Faentina, Valle del Savio, Rubicone e Mare, le Province di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna, le Camere di Commercio della Romagna e di Ravenna, la Regione Emilia-Romagna e i campus romagnoli dell’Università di Bologna.
Perché si è deciso di puntare sul tema, per altro molto attuale della salute?. “Il tema salute è da intendere ad ampio spettro, non è la salute o sanità in senso stretto”, spiega l’amministratore unico del Piano Strategico Maurizio Ermeti. “Parliamo infatti di ‘Salute, benessere, ambiente’. L’obiettivo è creare luoghi di vita che siano qualitativamente alti e ciò contempla anche la qualità della relazione tra uomo e ambiente”. Un raggio d’azione quindi ampio che potrebbe non escludere il tema dei collegamenti e delle infrastrutture per esempio, o quello delle nuove energie, all'insegna di uno sviluppo sostenibile e degli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'Onu, per esempio. “Su come la fattibilità del progetto prenderà forma sarà il lavoro dei prossimi mesi a rivelarcelo”, conclude Ermeti.
La storia | Cristiana, dal tumore alla maratona di Ravenna
(Rimini) Sei ore, 20 minuti e 19 secondi: è il tempo che ci ha impiegato Cristiana Di Pietrantonio, runner del Club SuperMarathon e paziente oncologica, a tagliare il traguardo di Maratona di Ravenna, arrivando con dieci minuti di anticipo rispetto al tempo massimo imposto dalla manifestazione. Può sembrare un dettaglio in una impresa del genere, anche perché gli organizzatori della corsa avevano già dichiarato da tempo che all’esempio che voleva portare per tutti coloro che affrontano una diagnosi di tumore, ovvero che nulla è impossibile anche nella malattia, non si sarebbero applicate le regole ufficiali: ma questa è una storia di determinazione, coraggio e una buona dose di testardaggine, per cui l’atleta che per l’occasione vestiva una divisa col logo dell’Istituto Oncologico Romagnolo aveva imposto ai suoi compagni di viaggio, Liliana Farronato e Marco Mannucci, i runner che l’hanno accompagnata e sostenuta nei momenti di difficoltà, un’andatura che le permettesse di guadagnarsi la medaglia e percorrere i 42,195 km della gara entro la deadline imposta a tutti i partecipanti. Perché, come afferma la stessa Cristiana, «siamo malati, non siamo diversi».
La sfida proposta dallo IOR a questa paziente residente a Rimini era più che altro simbolica: visto che il 2021 rappresenta un po’ l’anno della ripartenza anche per le manifestazioni sportive come “Maratona di Ravenna”, che hanno subito lo stop causato dalla pandemia, l’idea di portare una runner affetta da adenocarcinoma polmonare avrebbe donato alla manifestazione che da anni sostiene la lotta contro il cancro un ulteriore profondo significato di rinascita e di resilienza. La preparazione di Cristiana Di Pietrantonio ha reso questa iniziativa una grande festa, oltre che una dimostrazione di quanto la forza di volontà possa portare una persona al di là dei limiti fisici che una patologia seria ci impone. «Quando l’Istituto Oncologico Romagnolo mi ha proposto la Maratona di Ravenna sono rimasta prima sorpresa, poi commossa: è una corsa a cui sono molto legata ma a cui non credevo avrei mai più potuto prendere parte a causa delle mie condizioni di salute. Questa è stata la 150° volta che ho tagliato il traguardo dei 42,195 km: probabilmente sarà anche l’ultima, fino ad ora ho voluto provare a cambiare il meno possibile nella mia vita ma non è prudente per me continuare con questa passione. Domenica 14 ho tagliato il traguardo a Ravenna: due giorni dopo mi sono sottoposta alla mia 28° chemioterapia». Per questo motivo la medaglia che le ha messo al collo il Presidente di Ravenna Runners Club all’arrivo, Stefano Righini, ha un sapore molto particolare. «Ho voluto mandare un messaggio a tutti i pazienti che affrontano la mia stessa esperienza – aggiunge – si può essere malati senza dover per forza rinunciare a quello che ci fa stare bene. Per me il running è libertà e condivisione: la Maratona costa sacrifici e fatica, però che bella sensazione quando arrivi a tagliare quel traguardo lontano!».
Per Cristiana, chiusa questa bella avventura, è tempo di pensare al futuro. «So che per il tipo di patologia che ho le statistiche prevedono una sopravvivenza di massimo 5 anni: ne sono trascorsi uno e mezzo dalla diagnosi, peraltro giunta due giorni prima dello scoppio della pandemia in Italia. Vivrò altri tre anni? Non lo so, non mi importa: voglio farlo comunque e sempre col sorriso, come mi ha insegnato il mio papà». Una bella lezione per tutti, a partire dai runner che l’hanno accompagnata. «La malattia non cambia il nostro essere né il nostro valore – spiega Liliana Farronato – Cristiana ci ha insegnato che nessun ostacolo è insormontabile se affrontato con fiducia e speranza. Sono stata onorata di aver corso al suo fianco e di aver imparato questo atteggiamento da lei: pur nelle difficoltà insisteva per non godere di alcun trattamento speciale e raggiungere il traguardo entro il tempo massimo». Anche Marco Mannucci conferma quanto sia stata speciale questa esperienza: «Da pacer correre per gli altri è sempre stata la mia grande passione, ma questa volta abbiamo dato una mano a dare una spinta ai sogni di chi, come Cristiana, vuole continuare a vivere la propria vita al di là del tumore. Penso sia una lezione importante per tutti: possiamo cadere ma dobbiamo rialzarci ogni volta e non arrenderci mai».
«La bellezza di questa esperienza e dell’impresa che ha portato a termine Cristiana si commenta da sola – afferma il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi – quando le abbiamo proposto la sfida abbiamo avuto mille remore ed accortezze, essendo consapevoli del fatto che si trattasse di uno sforzo considerevole per una paziente oncologica. Ma Cristiana ci ha sempre rassicurato: sapevamo che se una persona poteva portare a termine la “Maratona di Ravenna” al di là dell’adenocarcinoma polmonare che l’ha colpita, quella persona era lei. Ringrazio gli amici del Ravenna Runners Club per la collaborazione che ci hanno dimostrato in questo progetto e per il sostegno che non è mai mancato in questi anni: è anche grazie al loro contributo se possiamo continuare a garantire ai pazienti del territorio tutti quei servizi d’assistenza gratuiti che rendono un percorso di cura un po’ più agevole, e che fanno sentire i malati oncologici un po’ meno soli».
Sulla stessa lunghezza d’onda Stefano Righini, Presidente di Ravenna Runners Club che ha voluto premiare personalmente Cristiana all’arrivo, mettendole la medaglia al collo. «La collaborazione che da anni portiamo avanti con lo IOR ci ha permesso questa volta di porre l’attenzione verso una singola persona, una runner, che si trova a dover fronteggiare un avversario terribile e che deve sentire il sostegno del suo mondo in questa sfida. Cristiana, con la sua forza di volontà incredibile, è un esempio per tutti e un insegnamento per chi pensa di arrendersi davanti alle difficoltà. La sua prova a Ravenna è stata un capolavoro assoluto di sport e umanità, di tenacia e volontà. La nostra Maratona è già di per sé un grande contenitore di storie che vanno raccontate, dalla prestazione tecnica coi record dei runner fino alle prove che mettono in risalto aspetti della nostra vita che spesso rimangono, ingiustamente, più nascosti. Cristiana è una donna talmente forte che merita le copertine e i riflettori, i grandi palcoscenici e l’applauso di tutti. Una persona così rappresenta davvero il massimo esempio di come la volontà possa avere la meglio su tutto ed aiutarci ad affrontare sempre la vita col sorriso e a fronte alta»
Teatro Galli, arriva Lella Costa con 'Intelletto d'amore'
(Rimini) Una delle signore del teatro italiano affronta l'universo femminile di Dante Alighieri con il consueto sguardo ironico e la raffinata intelligenza che ne ha contraddistinto la lunga carriera. Lella Costa, presenza costante della stagione di prosa riminese, torna a Rimini venerdì 19 novembre (ore 21) con il suo nuovo spettacolo Intelletto d'amore. Dante e le donne, lavoro firmato a quattro mani con Gabriele Vacis che ne cura anche la regia. Ad accogliere Lella Costa un Teatro Galli già tutto esaurito e che vedrà seduti in platea e sui palchi una nutrita rappresentanza di ragazzi delle scuole, che dall'inizio della stagione stanno rispondendo con affetto ed entusiasmo alle proposte del cartellone riminese.
Per i giovani e meno giovani, lo spettacolo di Lella Costa rappresenta l'occasione per addentrarsi e scoprire i personaggi femminili ritratti dal Sommo Poeta nelle pagine della Divina Commedia. Nel capolavoro di Dante le donne, seppur poche, sono determinanti. Basti dire che ad accompagnare Dante nel paradiso è una donna, Beatrice: una scelta coraggiosa, affidando a questa figura femminile un ruolo sacerdotale, guida spirituale che precede un uomo nel cammino verso la salvezza. Uno scandalo per il medioevo del sommo poeta.
Il racconto scritto da Gabriele Vacis e Lella Costa sceglie alcune tra le donne di Dante e le fa parlare direttamente al pubblico, in modo confidenziale, da prospettive "insolite". Oltre a Beatrice, ideale dell'amore puro del poeta, c'è Francesca da Rimini che finalmente spiegherà perché Dante l'ha mandata all'inferno insieme al suo Paolo. Ci sarà Taibe, la prostituta delle Malebolge, costretta ad annaspare nel letame per un motivo ben diverso da quella che è stata la sua "professione". E Gemma Donati, la moglie del poeta, madre dei suoi figli, che spiegherà come si convive con l'ideale amoroso di tuo marito, se non sei tu. La narrazione delle protagoniste della vita artistica e privata del poeta si muove tra gioco e ironia, tenendosi sempre fedele al vero storico e alla larga dalla parodia.