Imprese femminili, in Emilia Romagna crescono
(Rimini) Nonostante lo scenario e le difficoltà che stanno affrontando con l'emergenza sanitaria ancora in corso, le imprese "rosa" hanno ricominciato a crescere. È quanto emerge dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna. Al 30 settembre 2021 le imprese femminili attive sono risalite a quota 85.410, pari al 21,3 per cento del totale delle imprese regionali. Dopo avere invertito la tendenza negativa nel primo trimestre, la consistenza delle imprese in rosa è progressivamente aumentata, fino a segnare, nel terzo trimestre 2021, un +1,1 per cento (+954 unità) rispetto alla stessa data del 2020. La tendenza positiva è leggermente più performante rispetto a quella del totale delle imprese (+0,5 per cento): quelle non femminili sono aumentate di 1.213 unità (+0,4 per cento).
Femminili: incidono di più le straniere che le giovanili. L'andamento è assai diverso se si considerano due sottoinsiemi non disgiunti: le imprese di giovani donne e di donne straniere. A fine settembre 2021 le imprese femminili giovanili erano 7.816 pari al 9,2 delle imprese in rosa regionali. La tendenza negativa iniziata nel secondo trimestre 2016 si è invertita nel corso di quest'anno e si è registrato un incremento dello 0,6 per cento (+50 imprese) nel terzo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020.
Alla stessa data le imprese femminili straniere sono risultate 12.065 pari al 14,1 del totale delle imprese rosa dell'Emilia-Romagna. In questo caso, la tendenza è di costante aumento dall'inizio della rilevazione statistica. Dopo esser stata solo più contenuto nel 2020, ha poi ripreso forza con l'inizio del 2021 e nel terzo trimestre ha fatto registrare una forte crescita (+4,8 per cento, +558 imprese). È stato quindi l'incremento delle imprese femminili straniere a determinare quasi il 60 per cento della crescita complessiva delle imprese femminili.
Nuove imprese femminili in crescita nei settori performanti. La crescita è frutto di una tendenza positiva diffusa a quasi tutti i macrosettori e le sezioni di attività, ma con ampie differenze di intensità. In particolare, le imprese del complesso dei servizi sono aumentate di 924 unità (+1,4 per cento) Sono stati i servizi diversi dal commercio a crescere in maniera decisamente più rapida (+775 unità, +1,9 per cento), anche se in modo non uniforme.
Esistono situazioni di minore dinamicità. Per l'aggregato delle altre attività dei servizi, solo un lieve recupero (+0,3 per cento), frenato dai servizi alla persona. Così come per alloggio e ristorazione (+0,3 per cento), sostenuti dalla ripresa del secondo ambito (+0,6 per cento), a fronte della tendenza ancora negativa per il primo (-1,1 per cento): entrambi che hanno risentito pesantemente delle conseguenze della pandemia. Al contrario, bene il settore noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (165 unità, +4,3 per cento), di supporto per le funzioni d'ufficio e alle imprese (+84 unità, +6,0 per cento).
Altro apporto rilevante è giunto dalle attività immobiliari (+153 unità, +2,6 per cento), favorito dalla ripresa del mercato. L'aumento è stato più contenuto per l'insieme del commercio (+149 unità, +0,7 per cento), a causa della minore dinamica del dettaglio, dove la ripresa è ancora contenuta (+0,4 per cento, +63 unità), mentre è più decisa per l'ingrosso (+1,7 per cento, +84 unità). Ancora, la dinamica delle imprese è risultata rilevante nelle attività professionali, scientifiche e tecniche (+145 unità, +4,4 per cento), determinata da un sensibile aumento dalle imprese con attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale (+83 unità, +8,8 per cento).
Da ricordare l'incremento delle imprese delle attività finanziarie e assicurative (+82 unità, +4,2 per cento) determinato dalle loro attività ausiliarie (+61 unità), ma sostenuto dal rapido incremento proprio dei servizi finanziari (+10,9 per cento). Un contributo positivo è giunto dalle costruzioni (+98 unità +3,2 per cento). L'aumento della base imprenditoriale appare più contenuto per le imprese manifatturiere femminili (+0,7 per cento, +53 unità), frenato dal nuovo calo tra le industrie tessili (-21 unità, -5,0 per cento), ma sostenuto dalla ripresa nell'industria alimentare (+34 unità, +3,4 per cento). Infine, l'insieme di agricoltura, silvicoltura e pesca è risultato l'unico macrosettore ad avere subito una diminuzione con la perdita di 121 imprese (-1,0 per cento) da attribuire esclusivamente al primo comparto (-147 unità) a fronte della continua crescita del secondo (+9,0 per cento).
La forma giuridica. Un aumento del 4,5% di queste nuove imprese guidate da donne (+714 unità), nasce come società di capitali, tipologia di azienda, di norma, più strutturata e "robusta" sotto il profilo organizzativo e gestionale, favorita anche dall'attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata semplificata. A fare da contraltare la riduzione delle società di persone (-240 unità, -2,0 per cento), mentre le ditte individuali hanno accelerato (+0,8 per cento, +435 unità). Infine, anche le cooperative e i consorzi hanno fatto registrare un notevole balzo (+3,4 per cento), ma con una consistenza limitata.
25 novembre
Stazione blindata | Nessun centro commerciale in via Bassi | A Maurizio Focchi il premio Iano Planco
Ristori alle guide turistiche, governo proroga richiesta a 27 novembre
(Rimini) Il ministro del Turismo ha decretato la proroga del termine finale per la presentazione, in via telematica, delle istanze per l’assegnazione ed erogazione dei ristori per le guide turistiche e accompagnatori turistici non risultati assegnatari del contributo con il precedente decreto. Il nuovo termine per la presentazione delle istanze scadrà alle ore 12 del 27 novembre.
Il senatore del movimento 5Stelle Marco Croatti si dichiara “soddisfatto, è il risultato di un positivo lavoro di confronto con le associazioni di categoria che ci hanno sollecitato in tal senso in seguito al malfunzionamento della piattaforma su cui vengono presentate le domande. Sono felice del fatto che centinaia di operatori, tanti anche nel nostro territorio romagnolo, potranno ottenere i ristori sperati, soprattutto tenendo conto delle enormi difficoltà che sta vivendo la categoria delle guide turistiche e accompagnatori turistici in questo periodo di pandemia”.
Vaccino anticovid, terza dose dopo 5 mesi: in ER si può
(Rimini) Terza dose di vaccino anticovid per i cittadini già dopo 5 mesi dal completamento del ciclo primario e non più, come previsto fino ad oggi, dopo sei. La Regione Emilia-Romagna recepisce le indicazioni del ministero della Salute e trasmette alle Aziende sanitarie le indicazioni operative per mettere a punto la macchina organizzativa.
L'anticipo della terza dose vale per tutti, compreso chi ha ricevuto (in un'unica dose) il vaccino Johnson & Johnson. In questo caso, la dose di richiamo sarà quindi la seconda, e non la terza. Indipendentemente dal vaccino utilizzato per il primo ciclo, per il richiamo saranno sempre utilizzati vaccini a m-RNA, cioè Comirnaty di Pfizer/BioNTech o Spikevax di Moderna.
Sul fronte organizzativo, in Emilia-Romagna le Aziende sanitarie invieranno un sms contenente la data, l'orario e il luogo di prenotazione della seduta vaccinale. Rimangono contestualmente attive per i cittadini le possibilità di prenotare anche attraverso i Cup e il Fascicolo sanitario elettronico. Il messaggio sms indicherà anche come richiedere il cambio o la disdetta della prenotazione fatta: inviato con congruo anticipo, permetterà in questo modo il riutilizzo di sedute lasciate libere, nel rispetto ovviamente dell'intervallo temporale dei 150 giorni dal completamento del ciclo.
Le prenotazioni per la terza dose in Emilia-Romagna sono aperte per tutti i cittadini con 40 e più anni e per chi, a prescindere dall'età, sia stato vaccinato con Johnson & Johnson. Prenotazioni aperte, a prescindere dall'età, anche per tutto il personale sanitario, sempre nel rispetto dei tempi previsti. Per tutti, la condizione per prenotarsi è di essere in prossimità della scadenza del periodo di almeno 5 mesi dal completamento del ciclo primario.
Dose di richiamo alle persone con alta fragilità e a maggior rischio di esclusione sociale. Nella comunicazione inviata alle Aziende sanitarie, la Regione le invita ad accelerare la somministrazione della terza dose per gli ospiti e gli operatori delle case residenze per anziani e nelle residenze sanitarie assistenziali, senza dimenticare chi è in assistenza domiciliare o è impossibilitato a muoversi da casa.
Andranno sensibilizzati anche gli stranieri non iscritti al Servizio sanitario Nazionale e le persone più fragili e maggiormente a rischio di esclusione sociale. Per loro occorrerà, se necessario, coinvolgere associazioni, servizi assistenziali territoriali, enti locali con l'obiettivo di garantire l'efficacia dell'offerta vaccinale.
Aggiornamento coronavirus: 183 positivi
(Rimini) Sono 183 i nuovi positivi al coronavirus nella provincia di Rimini, si tratta di 90 pazienti di sesso maschile e 93 pazienti di sesso femminile; 58 asintomatici e 125 sintomatici. E nel dettaglio: 74 per sintomi; 84 per contact tracing; 20 test per categoria; 2 test per ricovero; 2 test per rientro dall’estero; 1 test per rientro da altra regione. Si possono stimare in circa 44 le guarigioni. Oggi non è stato comunicato nessun decesso.
Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 448.368 casi di positività, 1.058 in più rispetto a ieri, su un totale di 36.505 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 2,9%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa a tutti i cittadini sopra i 12 anni di età. Il conteggio progressivo delle somministrazioni di vaccino effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all'argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/
Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 7.269.377 dosi; sul totale sono 3.545.230 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi sono 415.678.
Prosegue l'attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 398 sono asintomatici individuati nell'ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 385 erano già in isolamento al momento dell'esecuzione del tampone, 443 sono stati individuati all'interno di focolai già noti.
L'età media dei nuovi positivi di oggi è 40,5 anni.
Sui 398 asintomatici, 219 sono stati individuati grazie all'attività di contact tracing, 12 con lo screening sierologico, 44 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 4 tramite i test pre-ricovero. Per 119 casi è ancora in corso l'indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Rimini con 183 nuovi casi, seguita da Bologna e Ravenna (entrambe con 180 casi) e Forlì (120); poi Reggio Emilia e Cesena (82 casi ciascuna) e Ferrara (78); quindi il Circondario Imolese (51), Modena (44), Piacenza (32), e infine Parma con 26 casi.
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 21.851 tamponi molecolari, per un totale di 6.505.314. A questi si aggiungono anche 14.654 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 466 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 418.668. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 15.967 (+578). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 15.344 (+571), il 96% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano quattordici decessi: uno in provincia di Piacenza (una donna di 84 anni), due nella provincia di Parma (entrambi uomini, di 60 e 83 anni); tre nella provincia di Modena (due donne, rispettivamente di 89 e 91 anni, e un uomo di 73 anni); cinque in provincia di Bologna (tre donne di 76, 91, 94 anni, e due uomini di 73 e 85 anni); tre nella provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 86 anni, deceduto nel forlivese, e due donne di 85 e 96 anni decedute nel cesenate). Non si registrano decessi nelle altre province.
In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 13.733.
Invariato, rispetto a ieri, il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva (63); 560 quelli negli altri reparti Covid (+7).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 5 a Piacenza (-1); 4 a Parma (-1); 5 a Reggio Emilia (+1 rispetto a ieri); 6 a Modena (numero invariato rispetto a ieri); 17 a Bologna (invariato); 5 a Imola (invariato); 8 a Ferrara (invariato); 7 a Ravenna (invariato);1 a Forlì (invariato); 3 a Cesena (invariato); 2 a Rimini (+1).
Questi i casi di positività sul territorio dall'inizio dell'epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 27.322 a Piacenza (+32 rispetto a ieri, di cui 19 sintomatici), 33.799 a Parma (+26 di cui 10 sintomatici), 52.750 a Reggio Emilia (+82, di cui 73 sintomatici), 74.606 a Modena (+44, di cui 24 sintomatici), 93.711 a Bologna (+180, di cui 74 sintomatici), 14.675 casi a Imola (+51, di cui 28 sintomatici), 27.024 a Ferrara (+78, di cui 45 sintomatici), 36.819 a Ravenna (+180, di cui 112 sintomatici), 20.616 a Forlì (+120, di cui 92 sintomatici), 23.323 a Cesena (+82, di cui 58 sintomatici) e 43.723 a Rimini (+183, di cui 125 sintomatici).
Altini: i vaccini funzionano, accelerare terza dose
(Rimini) Nella settimana dal 15 al 21 novembrein merito ai casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo, si sono registrate 2.775 positività (6%) su un totale di 46.516 tamponi.Si registra un aumento dei nuovi casi in termini assoluti (+960). Rispetto alle previsioni del Piano aziendale si registra un tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da covid, che ci pone nel livello arancione. In totale sono ricoverati 136 pazienti, di cui 12 in terapia intensiva.
Nella provincia di Rimini, nella settimana di riferimento, sono stati 799 i nuovi positivi al coronavirus, 1.299 in totale le persone contemporaneamente positive. Rilevato un nuovo focolaio in una struttura per anziani, 42 classi in quarantena.
“Anche questa settimana - commenta Mattia Altini, direttore sanitario di Asl Romagna - i dati confermano una maggior circolazione del virus, che si traduce in un aumento delle nuove positività e dell’occupazione dei posti letto, in particolare nei reparti covid ordinari. In una fase di recrudescenza come quella a cui stiamo assistendo ora, ovunque, è necessario accelerare sulle terze dosi del vaccino ma anche insistere sulla somministrazione delle prime e seconde dosi perché i vaccini sono il modo migliore per frenare l’epidemia e metterci al riparo dallo sviluppo della malattia nella sua forma più seria”.
Continua il paragone 2020 e 2021, per dimostrare come i vaccini abbiano un effetto positivo sull’andamento dell’epidemia. “A chi avesse ancora dubbi sull’efficacia delle vaccinazioni, dico di osservare con attenzione i dati di oggi rispetto a quelli della stessa settimana dell’anno scorso, quando eravamo per di più in presenza di forti restrizioni. Un anno fa avevamo 3969 nuovi casi rispetto ai 2775 attuali, si contavano una media settimanale di ricoveri pari a 503 contro quella attuale che è di 112 e una media di ricoveri in terapia intensiva pari a 43 a fronte della media attuale che è 6. Non c’è dubbio, la differenza più significativa oggi è riscontrabile nella malattia grave grazie all’effetto della protezione del vaccino”.
Contano in ogni caso anche le misure di prevenzione individuali: “continuiamo ad osservarle con rigore, siamo in una fase delicata, in cui molto dipende da noi e dai nostri comportamenti. Il ritorno passo dopo passo alla vita di relazione pre-covid nella sua interezza è direttamente proporzionale alla percentuale di popolazione che aderirà alla campagna vaccinale. Di fronte alla sfida che la realtà ci propone dobbiamo comportarci come una comunità (l’apporto del singolo al valore per tutti)”.
Sicurezza, rinforzi alla stazione e movida videosorvegliata
(Rimini) Sarà rafforzata la sorveglianza alla stazione di Rimini e nel piazzale antistante, dove per altro è presente in maniera stabile un presidio di militari dell’Esercito Italiano impegnati nel progetto “Strade sicure”. Lo ha deciso il prefetto di Rimini Giuseppe Forlenza, dopo la riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza che si è rinito oggi e che ha avuto a tema l'omicidio di domenica sera. Vittima un 73enne di origini filippine a Rimini da decenni per lavoro. L'uomo pare sia stato aggredito alle spalle e accoltellato alla gola.
"A seguito di una compiuta valutazione si è deciso un ulteriore rafforzamento dei servizi di prevenzione generale, nell’ambito del controllo coordinato del territorio, anche attraverso l’intensificazione della frequenza dei “passaggi” delle Forze dell’Ordine già in atto per l’area in argomento", si legge nella nota inviata dalla prefettura alla stampa. Resterà ovviamente il presidio dell'esercito. Inoltre, "da domani sarà operativo sul territorio il Reparto Prevenzione Crimine dell’Emilia Romagna che agirà, attraverso specifici e mirati interventi, all’interno di un dispositivo multidisciplinare che prevede altresì controlli ai viaggiatori e agli esercizi commerciali. Tale contesto vedrà, tra le risorse in campo, l’impiego di unità cinofile".
Nel corso della riunione si è parlato anche di telesorveglianza, in quanto "efficace strumento di ausilio per l’attività delle Forze dell’Ordine e delle Polizie Locali". E' stata quindi approvata l’implementazione della video sorveglianza proposta dal Comune di Rimini nell’ambito delle iniziative di prevenzione e di contrasto alla vendita e allo spaccio di sostanze stupefacenti, come pure è stato dato l’assenso al progetto di video sorveglianza del Comune di Pennabilli".
E' stato espresso infine parere favorevole all’installazione di ulteriori telecamere, nei progetti presentati da Rimini e da Bellaria Igea Marina per l’impiego dello street tutor, figura disciplinata da legge regionale, con il compito di mediazione dei conflitti nelle aree adiacenti i locali della movida e i luoghi nei quali si svolgono eventi e con attività di monitoraggio su potenziali situazioni di rischio per la sicurezza urbana.
Bellaria, al via riqualificazione patrimonio immobiliare: 100mila euro di investimento
(Rimini) La giunta ha approvato i giorni scorsi un quadro di interventi di manutenzione straordinaria che interesseranno diversi edifici facenti parte del patrimonio immobiliare del Comune di Bellaria Igea Marina: tutte opere da realizzarsi nel prossimo periodo e ascrivibili al consolidamento della sicurezza e alla razionalizzazione degli spazi.
Porto, ok in commissione a riqualificazione
(Rimini) Ci sono progetti e traiettorie di sviluppo della marineria riminese, delle sue infrastrutture, dei collegamenti e della blue economy nell'accordo territoriale per la riqualificazione del "polo funzionale del porto" che lega Comune e Provincia di Rimini e che questa mattina ha ricevuto il parere favorevole dalla III commissione consiliare. Da qui ai prossimi dieci anni, si va dagli interventi di prossima realizzazione, come il nuovo centro servizi per la pesca, ad azioni di più ampio respiro, con l'obiettivo di "potenziare e ampliare l'offerta dei servizi e di funzioni del nostro porto", sottolinea l'assessore alla pianificazione del territorio Roberta Frisoni.
"Abbiamo definito una programmazione che delinea le strategie di sviluppo che tengono insieme esigenze di tipo ambientale, produttivo, economico ed urbanistico e che nei prossimi step vedrà anche il coinvolgimento della Regione. Partiremo con la realizzazione del centro servizi per la pesca, progetto di opera pubblica che grazie alla sottoscrizione di questo accordo potremo candidare ai finanziamenti previsti dal bando promosso dal Ministero delle politiche agricole. È un passo avanti di un lavoro che nel suo proseguo vedrà anche il coinvolgimento della Regione e altri soggetti per lo sviluppo di un'area strategica della città come questa", spiega Frisoni.
Il primo obiettivo a breve termine, la cui progettazione è già in fase avanzata, riguarda la realizzazione del nuovo centro servizi polivalente per la pesca e l'acquacoltura, che ospiterà anche il mercato ittico all'ingrosso, trasferendolo da quello attualmente attivo in via Leurini. L'area comunale dove si realizzerà il nuovo centro ha una superficie di circa 10.000 metri quadrati ed è sulla riva sinistra, non lontano dall'attuale sede del mercato ittico.
L'edificio si svilupperà su due livelli più un piano interrato per una superficie complessiva di circa 5.500 metri quadri e conterrà, oltre al mercato ittico, anche servizi e attività complementari come una sala interattiva e multimediale per la realizzazione del Museo della marineria o esposizioni, sale per la formazione degli addetti alla pesca e spazi didattici per le scuole, oltre a uno spazio per la degustazione dei prodotti ittici che non fungerà da semplice ristorazione ma sarà un veicolo di promozione e di conoscenza dei prodotti locali, della cucina riminese e della tradizione marinara romagnola.
Sempre tra gli obiettivi a breve periodo condivisi da Comune e Provincia c'è il completamento dell'avamporto per il potenziamento della sicurezza nell'accesso e nell'uscita delle imbarcazioni dal porto. In parte si è già intervenuti con il posizionamento di due tratti di scogliera, realizzati allo scopo di smorzare il moto ondoso e garantire l'ingresso in porto anche in condizioni meteo marine avverse. Il completamento prevede il prolungamento dei due pennelli della banchina del molo di levante e della darsena. L'intervento, su cui ad oggi è stata avviata la progettazione di fattibilità tecnico ed economica, consentirà maggiore possibilità di ormeggio e una ridistribuzione funzionale dei mezzi che operano per la salvaguardia della navigazione.
Terzo obiettivo per migliorare i servizi alla portualità e alla pesca è la riprofilatura della linea di sponda e la riqualificazione dell'area destinata alla cantieristica navale, con l'ammodernamento dell'attuale scalo d'alaggio in cui prevedere un travel lift adeguato al sollevamento dei pescherecci. L'accordo territoriale contiene inoltre una serie di obiettivi a medio e lungo termine, per promuovere lo sviluppo delle attività connesse alla pesca e i collegamenti veloci con i porti dell'alto adriatico e della costa slovena e croata. In previsione anche interventi per connessioni urbane e ciclopedonali tra le due rive per mettere in collegamento le due 'sezioni', nord e sud, del Parco del Mare.
"La marineria riminese è la più importante della costa regionale e tra i più importanti dell'intera costa adriatica – ricorda l'assessore alla Blue Economy Anna Montini – Conta oltre 330 persone imbarcate, per un totale 90 imbarcazioni ed è tra le poche a poter vantare numeri stabili, anzi in leggera crescita. La filiera ittica della blue economy della nostra provincia conta 450 imprese e grazie alla vocazione turistica del nostro territorio possiamo contare su una domanda di prodotto ittico sempre elevata ed un valore medio di vendita del prodotto importante per chi esercita la pesca. Tutti elementi che devono spingerci a continuare ad investire sulla riqualificazione del porto, con una serie di azioni a breve e medio raggio capaci di portare vantaggi sia per chi vive e produce grazie al mare, sia in termini ambientali e di difesa della costa".
Black friday, Federmoda: scarsi benefici
(Rimini) “Il Black Friday? Per i commercianti di prossimità è un evento che impone grandi sacrifici sui margini". Così Giammaria Zanzini, presidente di Federmoda-Confcommercio della provincia di Rimini. “In questo momento per i commercianti può essere una boccata d’ossigeno dal punto di vista della liquidità, ma il susseguirsi di periodi di sconti non è la soluzione ai problemi del commercio. Dal 5 gennaio infatti si aprirà anche la stagione dei saldi di fine stagione".
Mentre "noi svendiamo la merce, rimangono i 657mila negozi sfitti in Italia: un dato da far tremare i polsi che fotografa meglio di ogni altro le difficoltà dei negozi, incapaci di reggere l’urto delle multinazionali dell’on-line e delle grandi superfici di vendita che continuano a proliferare anche sul nostro territorio nonostante siano ormai anacronistiche sotto tanti punti di vista. A fronte di mille parole sulla rigenerazione urbana, sulla necessità di sostenere il commercio di prossimità per fare vivere i borghi e i centri cittadini, ma anche i piccoli quartieri di periferia, ogni giorno assistiamo a nuovi progetti della grande distribuzione. Nelle città il numero di negozi in sede fissa è sceso del 13,2%, mentre nelle periferie la percentuale è del 12,4".
Nel giorno del Black Friday 2021, "Federazione Moda Italia stima un incremento medio delle vendite del 50% rispetto al 2020, con un volume d’affari che si aggira solo per i prodotti di moda sui 500 milioni di euro. Una stima positiva, ma effettivamente ci voleva ben poco considerando le limitazioni dello scorso anno. Abbiamo importato questo evento dagli Stati Uniti, da dove avrei preferito che arrivasse, ad esempio, il loro regime fiscale. Se vogliamo scongiurare una perdita ulteriore di piccole imprese e di occupazione, le misure devono essere altre e non sicuramente il Black Friday che non è una panacea nei confronti di un male economico che sta attraversando le piccole imprese commerciali. Occorre un nuovo regolamento di pianificazione commerciale e di tutela, con un intervento deciso della politica sui territori".
Inoltre, "finché non ci sarà un regolamento univoco sui saldi nei negozi fisici e sul web, sarà sempre più complicato per le piccole imprese in sede fissa, che hanno costi enormi. Senza dimenticare che per sostenere e rilanciare il commercio al dettaglio non si può prescindere da quel patto di filiera tra commercianti e produttori, sostenuti dallo Stato che deve abbassare le tasse e dalle banche che devono erogare liquidità bypassano i paletti di Basilea 3 e 4: un patto da noi fortemente auspicato, ma che nemmeno il periodo di pandemia ha saputo far sbocciare. A noi non resta che alzare la serranda ogni giorno, indossare il nostro sorriso migliore e fare della qualità e della professionalità le nostre armi di battaglia. L’appello ai nostri clienti, quelli affezionati e quelli nuovi, è ovviamente quello di scegliere i negozi di vicinato per i propri acquisti scontati anziché le grandi multinazionali del commercio on-line”.