(Rimini) Rete Civica guarda "con attenzione a quelle realtà civiche e moderate con una storia alle spalle che possano vantare negli anni una costante presenza in città e lancia un appello affinchè si uniscano in un progetto comune". Così Marisa Grossi, referente riccionese della Rete, in vista del rinnovo dell'amministrazione comunale previsto il prossimo anno.

"Comunità d'intenti è la parola d'ordine fondamentale per la ricerca dell'interesse pubblico e non di quello di singoli privati. Gli elementi necessari alla costruzione di un progetto comune e credibile per un futuro di certezze a Riccione, passano proprio attraverso la ricerca delle realtà e dei soggetti che si impegnano e dedicano per una città che deve guardare avanti con l'ambizione di riunire finalmente la sua comunità", spiega Grossi. "Rete Civica, preso atto del clima di forte tensione in città, ritiene che il tempo dell'uno contro l'altro debba finire, così come l'improvvisazione di progetti inconcludenti o irrealizzabili creati al solo fine di mantenere il potere o peggio ancora nati "last minute" solo per "occupare" il potere". 
 
"Solo chi non guarda la realtà non si accorge che stiamo camminando tra le macerie di una stagione di veleni e di inutile odio. In un contesto cittadino così complicato può dare risposta solo un percorso di concreta passione e spessore umano che non ignori le esigenze di ogni singola parte della nostra città. Se saremo in grado di creare questa unità, potremo realizzare un progetto credibile ed attuabile eludendo i tentativi di tutti coloro che si presenteranno all' ultimo momento vantando diritti di discendenza o, peggio ancora, di possesso sul territorio. Se questo accadesse, la nostra comunità avrà perso una grande occasione.
Per questo motivo, Rete Civica non mette a tema la scelta del nome di un candidato sindaco ma il focus sarà la discussione del progetto da presentare ai riccionesi. In questo contesto, noi siamo pronti a sederci ad un tavolo che, ovviamente, non potrà che essere tondo".
 
 

(Rimini) L'accelerata nella ripresa dei contagi soprattutto in Europa e negli Stati Uniti, la scoperta della nuova variante con le inevitabili incertezze che questa si trascina dietro, l'inizio del periodo natalizio con il moltiplicarsi degli spostamenti e occasioni di incontro e di convivialità. per il sindaco di Rimini jamil Sadegholvaad sono "tutti fattori che ci devono invitare a vivere le settimane che abbiamo davanti senza farci bloccare dalla paura, ma con la prudenza che si deve alla fase. Prudenza significa prima di tutto fare le cose giuste senza farsi assalire dal panico o dall'impulso del momento, magari ancora prima delle verifiche necessarie. E prudenza significa anche, forse soprattutto, mettere in atto interventi omogenei, coordinati tra i diversi livelli istituzionali, in modo da evitare la pezza emotiva 'a macchia di leopardo' che sicuramente ha poca efficacia contro virus che non conoscono e non si fermano ai confini di due Comuni limitrofi".

Il 'super green pass' in vigore il 6 dicembre "confido possa rivelarsi uno strumento utile per contenere l'avanzata del virus, garantendo allo stesso tempo la possibilità alle attività economiche, alle industrie, ai negozi, ai pubblici esercizi, di continuare a lavorare senza nuove restrizioni, nel periodo più intenso dell'anno. Un nuovo lockdown sarebbe, insostenibile sotto ogni profilo. Al nuovo provvedimento si affianca la scelta, adottata negli ultimi giorni da alcuni sindaci in particolare delle grandi città, di reintrodurre – pur permanendo in zona bianca - l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto, limitato alle vie dello shopping o dove si registra il maggiore affollamento. Una misura che può essere di buon senso, ma di difficile gestione se, come avviene ora, resta applicata a spot, su base discrezionale".

"Non credo che questo 'municipalismo della mascherina', che riguarda peraltro aree e amministrazioni limitrofe, possa essere pienamente efficace, né in termini di contenimento del virus, né sul fronte della gestione dei necessari controlli degli organismi deputati. Meglio dunque una linea univoca, come già sottolineato oggi dal presidente Anci Antonio Decaro: se il Governo, anche sulla base delle indicazioni dalle autorità sanitarie, condivide l'opportunità di introdurre questa ulteriore misura di prevenzione, la applichi in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale, o perlomeno su scala regionale o per aree vaste sovra comunali o sovraprovinciali. Oltre a rappresentare un messaggio più forte, una tale misura applicata in maniera omogenea sarebbe di più semplice gestione ed eviterebbe l'insorgere di situazioni paradossali, con regole differenti in poche manciate di chilometri, a seconda del confine comunale. Anci e i sindaci su questo sono in linea".

(Rimini) Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 454.850 casi di positività, 1.223 in più rispetto a ieri, su un totale di 20.186 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 6%: un valore non indicativo dell'andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa a tutti i cittadini sopra i 12 anni di età. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 7.388.968 dosi; sul totale sono 3.554.607 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi sono 508.139.

Prosegue l'attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 566 sono asintomatici individuati nell'ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 347 erano già in isolamento al momento dell'esecuzione del tampone, 428 sono stati individuati all'interno di focolai già noti.

L'età media dei nuovi positivi di oggi è 41,4 anni.

Sui 566 asintomatici, 248 sono stati individuati grazie all'attività di contact tracing, 22 con lo screening sierologico, 24 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 4 tramite i test pre-ricovero. Per 268 casi è ancora in corso l'indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 272 nuovi casi, seguita da Rimini (178); quindi Modena (155), Reggio Emilia (122) e Ravenna (109 casi); poi Ferrara (89), Forlì (83), Cesena (74) e Parma (72); infine Circondario Imolese (49) e Piacenza (20 casi).  

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 10.059 tamponi molecolari, per un totale di 6.589.229. A questi si aggiungono anche 10.127 tamponi rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 396 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 420.782. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 20.287 (+820). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 19.558 (+785), il 96,4% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano sette decessi: due in provincia di Bologna (una donna di 83 anni e un uomo di 88 anni), uno in provincia di Ferrara (un uomo di 71 anni), uno in provincia di Ravenna (una donna di 96 anni), uno in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 57 anni residente nel forlivese), uno in provincia di Rimini (un uomo di 83 anni). Rientra tra i decessi anche un uomo di 82 anni residente fuori Regione, il cui caso è stato diagnosticato a Cesena.

In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 13.781.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 69 (+7 rispetto a ieri), 660 quelli negli altri reparti Covid (+28).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri); 4 a Parma (invariato); 4 a Reggio Emilia (-1 rispetto a ieri); 5 a Modena (invariato); 19 a Bologna (-1); 4 a Imola (+1); 10 a Ferrara (+2); 11 a Ravenna (+3); 3 a Forlì (+2); 2 a Cesena (invariato); 3 a Rimini (+1).

Questi i casi di positività sul territorio dall'inizio dell'epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 27.500 a Piacenza (+20 rispetto a ieri, di cui 10 sintomatici), 34.103 a Parma (+72, di cui 15 sintomatici), 53.199 a Reggio Emilia (+122, di cui 61 sintomatici), 75.494 a Modena (+155, di cui 61 sintomatici), 95.061 a Bologna (+272, di cui 165 sintomatici), 14.956 casi a Imola (+49, di cui 32 sintomatici), 27.556 a Ferrara (+89, di cui 20 sintomatici), 37.483 a Ravenna (+109, di cui 62 sintomatici), 21.128 a Forlì (+83, di cui 69 sintomatici), 23.753 a Cesena (+74, di cui 26 sintomatici) e 44.617 a Rimini (+178, di cui 136 sintomatici).

(Rimini) “Una lista equilibrata per genere, 5 donne e 5 uomini, per territorio comune capoluogo, comuni della costa, collina e aree interne e per ruoli istituzionali, con 4 Sindaci e 6 Consiglieri Comunali”. Così il presidente della provincia di Rimini Riziero Santi presenta la ‘Lista civica e democratica’ per il rinnovo del consiglio provinciale di Rimini. 

E’ composta da sindaci e consiglieri comunali di Rimini e dei comuni della provincia. In campo i sindaci di Maiolo Marcello Fattori, San Giovanni in Marignano, Daniele Morelli, Santarcangelo Alice Parma e Misano Adriatico Fabrizio Piccioni. in lista poi, alcuni consiglieri comunali di Rimini pescati sia nel pd sia nelle liste civiche del centro sinistra alle ultime elezioni amministrative: Daniela De Leonardis, Barbara Di Natal, Manuela Guaitoli, Serena Soldati e Giuliano Zamagni. Chiude il gruppo il consigliere comunale di Montescudo Monte Colombo Ruggero Goggi.

Santi parla di “lista fortemente coesa”, che soprattutto si ritrova nella condivisione delle due  linee programmatiche d”per una Provincia nuova, tonica, propositiva e "casa dei comuni".

(Rimini) Continua l’incomprensione tra gli onorevoli Matteo Morrone, deputato della Lega, e Antonio Barboni, senatore di Forza Italia. Questa volta l’occasione è offerta dalla presentazione delle liste per le elezioni provinciali (ricordiamo, di secondo grado: saranno gli amministratori locali a scgliere tra i colleghi candidati i nuovi consiglieri provinciali).

Nella lista resa nota dal coordinatore romagnolo della Lega, è infatti spuntato anche il nome di Greta Testa, attualmente consigliera comunale di Forza Italia a Riccione, ma a insaputa dei vertici locali del suo partito. 

“Forza italia ha individuato quale suo unico candidato Roberto Maggioli”, precisa Barboni. “Nonostante più volte si fosse ribadito agli “alleati” il sopracitato concetto, in palese spregio alle più elementari norme di galateo politico, è stata candidata Greta Testa”.

Il problema è che la consigliera starebbe pensando di cambiare maglia, e che, precisa Barboni, “mai ha contattato i responsabili, comunali e provinciali, del partito per comunicare l’intenzione di candidarsi”. Proseguendo nel racconto, il senatore spiega anche che Forza Italia “aveva intenzione di investire su di lei”, “nonostante fossero giunte, da autorevoli “gole profonde”, notizie circa un abbandono della stessa del partito”. L’occasione sarebbe stata una conferenza stampa in senato per promuovere un’iniziativa della riccionese il 17 novembre, che però sarebbe poi saltata “in quanto lo spazio opzionato è stato utilizzato dal presidente Tajani per presentare le proposte di Forza Italia sulla legge di bilancio”. 

Per Barboni sarebbe stato opportuno, in soldoni, che la consigliera Greta Testa, ancora azzurra, si fosse candidata dopo essersi dimessa o formalizzando il suo passaggio alla Lega. 

Dopo aver ribadito che “nessuno è in grado solamente con i propri voti (nel caso di specie ben 60) di garantirsi una qualsivoglia elezione”, il senatore Barboni torna nel suo comunicato al rapporto con la Lega sottolineando che “l’atto della candidatura di un eletto di un partito contro la volontà manifesta del partito stesso, è un atto apertamente ostile, già adeguatamente rappresentato ai vertici nazionali di Forza Italia che si sono riservati ogni azione nelle sedi opportune e la cui gravità, evidentemente ignota o ignorata, avrà, a tempo e luogo debito, adeguate e pesanti ripercussioni”.

La lista completa del centrodestra presentata da Morrone: Giancarlo Diotalevi, Valentina Guerra, Roberto Maggioli, Flavio Mauro, Caterina Nicodemo, Domenico Petito, Domenica Spinelli, Greta Testa, Matteo Zoccarato.

(Rimini) Neanche il Covid ha dunque cambiato le abitudini degli studenti internazionali e chi voleva o doveva cambiare città o nazione per frequentare l'università ha continuato a farlo, a prescindere che le lezioni fossero in presenza o a distanza. Dal 2019 a metà 2021, dunque periodo pandemico, è aumentato di circa il 15% il numero degli studenti internazionali al Campus di Rimini dell'Università di Bologna, che sono passati dai 600 del 2019 ai 678 del 2021. Lo rileva la vicesindaca con delega all'università del comune di Rimini, Chiara Bellini.

"Un dato importante che certifica la forte attrazione internazionale dei corsi di studio del Campus di Rimini, confermando un trend che negli ultimi anni, grazie anche all'apertura di nuovi corsi in lingua inglese, sta caratterizzando l'offerta universitaria riminese", commenta Bellini. "Sono invece poco meno della metà del totale degli iscritti, quelli provenienti da fuori regione; un trend costante e in linea con quello dell'ateneo bolognese. L'Emilia-Romagna, come sottolinea oggi il Sole 24 Ore in un interessante focus dedicato proprio a questo fenomeno, rimane la regione italiana che ospita, nei propri atenei, il maggior numero di studenti provenienti da fuori confine, seguita da Lombardia, Lazio e Piemonte".

Dati "che rinforzano la nostra scelta di sostenere il Campus di Rimini, che si dimostra essere sempre più polo di attrazione di studenti da tutto il mondo, risultando negli ultimi anni il Campus dell'Ateneo con il più alto tasso di studenti stranieri. A questa traiettoria di apertura al mondo corrisponde un'offerta formativa sempre più internazionale legata ai settori in grandissimo sviluppo della qualità della vita, del benessere, della cura, dell'alimentazione. Tutto ciò grazie a corsi come Pharmacy, Advanced cosmetic sciences (dal quale nel 2020 sono usciti i primi laureati), Fashion studies, Resource economics and sustainable development ed alla nuova Laurea Magistrale in lingua inglese di Wellness, sport and health, che va a irrobustire il campo di studi delle Scienze motorie".

Lunedì, 29 Novembre 2021 10:58

29 novembre

Incidente mortale | La bomba di San Clemente | E’ morta Adriana Neri

(Rimini) Sono 184 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini. Si tratta di 85 pazienti di sesso maschile e 99 pazienti di sesso femminile; 57 asintomatici e 127 sintomatici. E nel dettaglio: 69 per sintomi; 104 per contact tracing; 11 test per categoria. Si possono stimare in circa 67 le guarigioni. Oggi è stato comunicato 1 decesso: un paziente di sesso maschile di 56 anni di Misano Adriatico.

(Rimini) Avanti tutta con la somministrazione delle terze dosi di vaccino anti covid in Ausl Romagna che comincia ad inviare gli sms telefonici con data, orario e luogo di prenotazione della seduta vaccinale ai cittadini che ad oggi possono riceverla, cioè gli over 40 che abbiano completato il ciclo di vaccinazione primario da almeno cinque mesi, (due dosi con AstraZeneca, Pfizer, Moderna oppure dose unica con Johnson).

Si precisa che per ricevere la dose di richiamo a 5 mesi i cittadini di età inferiore ai 40 anni che hanno effettuato la vaccinazione con il vaccino monodose Johnson & Johnson (sono circa 5mila in tutta la Romagna) potranno continuare ad accedere direttamente senza prenotazione negli Hub vaccinali aziendali, così come avviene per i giovani di età compresa dai 12 ai 19 anni e alcune categorie professionali per le quali sono già previste fasce di accesso dedicate , tra queste sono ricomprese gli operatori sanitari operanti nelle strutture sanitarie e socio–sanitarie pubbliche e private. A tutti gli altri cittadini si ricorda che da lunedì 29 novembre non sarà più possibile l’accesso diretto ai punti vaccinali aziendali.

Da lunedì 29 novembre sarà inoltre possibile prenotare la terza dose del vaccino anti covid (o spostare l’appuntamento già fissato tramite sms dell’Azienda) anche nelle farmacie del territorio con il servizio FarmaCup. Rimangono comunque attive per i cittadini le possibilità di prenotare anche attraverso i Cup, Cuptel e Fascicolo sanitario elettronico.

I cittadini che ricevono l’sms ma hanno già fissato un appuntamento oppure già effettuato il richiamo della terza dose sono invitati a comunicarlo attraverso i consueti canali (Cup, CupTel, FarmaCup) oppure inviando un messaggio whatsapp al numero indicato nell’sms ricevuto. Si ricorda che indipendentemente dal vaccino utilizzato per il primo ciclo, per il richiamo saranno sempre utilizzati vaccini a m-RNA, cioè Moderna o Pfizer, a seconda della disponibilità.

 

(Rimini) E’ avvenuto oggi il rinnovo delle cariche dell’Azienda casa Emilia Romagna (Acer) della Provincia di Rimini, con la nomina del nuovo presidente, Tiziano Arlotti, e del consiglio di amministrazione. Arlotti, ex consigleire comunale, assessore e parlamentare del Pd, succede a Riccardo Fabbri, che si è dimesso tre settimane fa per andare a guidare l'ufficio del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad

A margine dell’assemblea odierna, il sindaco di Bellaria Igea Marina Filippo Giorgetti e l’Assessore ai Servizi Sociali Flaviana Grillo affidano le proprie considerazioni a una nota congiunta: “Esprimiamo le nostre congratulazioni al Presidente, figura verso la quale nutriamo stima personale ed apprezzamento professionale. A Tiziano Arlotti ed a tutti i componenti del nuovo cda., l’augurio quindi di un proficuo e collaborativo lavoro a vantaggio dell’edilizia residenziale sociale dei nostri territori e delle famiglie che ne beneficiano. Siamo tuttavia a rimarcare come ancora una volta la nostra provincia abbia assistito a una scelta avvenuta in ‘altre stanze’, quelle di un'unica compagine politica, diversamente rispetto a quanto richiederebbero le nomine di un ente partecipato, strategico e rappresentativo dell’intero territorio, della portata di Acer.”
 
“A maggior ragione, pertanto, riteniamo che questa fosse l’occasione giusta”, sottolineano, “per dare un segnale di discontinuità e per vedere tutte le forze in campo ragionare insieme in nome del bene comune e di orizzonti nuovi nella gestione della ‘res publica’. Anche in vista delle opportunità che il PNRR prevede per il comparto delle politiche abitative. Era ciò che la stessa Amministrazione Comunale di Bellaria Igea Marina aveva proposto: hanno tuttavia prevalso logiche vecchie e una visione miope che, pur rinnovando gli auguri di buon lavoro a tutti gli interpreti scelti, ci hanno indotto a un inevitabile voto di astensione.”
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