Martedì, 21 Dicembre 2021 20:54

Infortuni sul lavoro, Rimini maglia nera

(Rimini) Si parla di infortuni sul lavoro. Gli ultimi dati disponibili (su uno studio condotto dalla Cisl Romagna relativamente ai dati sugli infortuni accertati pubblicati da Inail per l'anno 2020) dicono che, con 3018, la provincia di Rimini mantiene alto il suo indice di rischio infortuni, passando dal sesto al quarto posto in regione. Il dato romagnolo è ancora peggiore se si guarda la media nazionale: mentre in Italia l'indice di rischio infortunio è del 1,6 ogni 100 lavoratori, in Romagna (e a Rimini) il rischio sale arrivando al 2,1 ogni 100 lavoratori. Il trend non cambia nemmeno se si guardano i dati relativi agli infortuni mortali, un ambito in cui Rimini vede purtroppo peggiorare dal 2018 il suo indice di rischio, passando dall'ultimo posto in regione, quando registrò il numero più basso di infortuni mortali, al quinto nel 2020. Infatti, mentre nel 2018 la provincia di Rimini registrava un indice di rischio molto basso, del 0,7 ogni 100 mila abitanti, nel 2019 è aumentato a 1,3 fino ad arrivare a 2,7 nel 2020.

"Numeri che certificano, nero su bianco, una problematica su cui è doveroso intervenire, da subito, perché le tragedie sul lavoro a cui stiamo assistendo sono intollerabili e devono trovare una fine, rafforzando la cultura della legalità e della prevenzione. Un monito che ha lanciato recentemente anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella rimarcando come la Costituzione nell'articolo riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto", commenta il vicesindaco di Rimini Chiara Bellini.
" A Rimini si sono avviate negli anni diverse esperienze al riguardo, come linee guida e protocolli territoriali o di singoli settori lavorativi. Si sono sviluppate esperienze di sensibilizzazione nelle scuole e con i ragazzi, coinvolgendo le categorie e le istituzioni. Bene, ma non basta, perché sul lavoro è necessario un nuovo patto sociale di tutto il territorio. L'amministrazione comunale, come dichiarato la scorsa settimana, intende fare la sua parte, con la convocazione di un consiglio comunale aperto alla cittadinanza e la creazione di un tavolo sul lavoro permanente con i diversi attori territoriali servirà per rimettere al centro la cultura del lavoro e della legalità. Tutto il lavoro, non solo una sua parte, un suo settore o una singola problematica.  La consapevolezza dei ruoli e delle responsabilità che, sul tema lavorativo, afferiscono in particolare allo Stato e alle Regioni, non deve infatti essere una scusa per delegare un protagonismo che il territorio deve invece tornare a rivendicare e a ricostruire, a partire dal concetto stesso di cultura del lavoro".

In parallelo "abbiamo già avviato, sin dalle prime settimane di insediamento della nuova giunta, una serie di incontri con singole categorie economiche, lavoratori, associazioni, per approfondire i bisogni, le richieste ma anche le disponibilità. Ultimo in ordine di tempo, questa mattina, l'incontro con i marinai di salvataggio in vista della prossima stagione estiva. Proprio loro ci hanno ricordato, commossi, Cristian Pellegrini, un collega morto l'anno scorso il primo giorno di lavoro, a Torre Pedrera. Ma ci hanno anche trasmesso la passione per la loro attività e l'impegno per migliorarne la sicurezza, insieme a quella dei bagnanti e dei turisti. Più in generale, quello che sto apprendendo, con grande piacere, è un dinamismo da parte del mondo del lavoro riminese, e una voglia di sentirsi partecipi attivi della vita comunitaria della nostra città, attraverso le proprie esperienze, i propri ruoli, le competenze. Trovo sia questo lo spirito da cui partire per cercare di dare attuazione concreta, anche a livello locale, a quei principi sanciti dalla carta costituzionale e dalle leggi nazionali, attraverso la spinta a un'azione comune di istituzioni, associazionismo e categorie, per garantire finalmente il diritto al lavoro in un ambiente sano e sicuro".

(Rimini) 

Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 494.201 casi di positività, 2.179 in più rispetto a ieri, su un totale di 42.713 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 5,1%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Il conteggio progressivo delle somministrazioni di vaccino effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all'argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 8.105.359 dosi; sul totale sono 3.591.676 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi sono 1.091.409.

Prosegue l'attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 990 sono asintomatici individuati nell'ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 553 erano già in isolamento al momento dell'esecuzione del tampone, 500 sono stati individuati all'interno di focolai già noti.

L'età media dei nuovi positivi di oggi è 37 anni.

Sui 990 asintomatici, 432 sono stati individuati grazie all'attività di contact tracing, 33 con lo screening sierologico, 109 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 8 tramite i test pre-ricovero. Per 408 casi è ancora in corso l'indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 421 nuovi casi e Bologna con 395; seguono Reggio Emilia (250), Parma (229) e Rimini (217); quindi Ferrara (171), Piacenza (141) e Ravenna (119); poi Cesena (90) e il Circondario Imolese (87), infine Forlì (59 casi).

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.

È poi disponibile il report quindicinale sull'andamento dell'epidemia in Emilia-Romagna riferito all'ambito scolastico al link https://bit.ly/3EiylSf . I dati sono relativi a tutti i contagi che, sul territorio regionale, hanno interessato a partire dal 13 settembre 2021, inizio delle scuole, fino al 19 dicembre 2021, studenti/alunni di servizi educativi 0-3 anni, scuole per l'infanzia, scuole primarie di I grado, scuole secondarie di I e II grado: 12.192 casi tra studenti e alunni, il 17,1% di quelli complessivi in regione nel periodo considerato (71.408). Inoltre, il report fotografa la situazione contagi fra docenti e personale scolastico: complessivamente 1.474 nuovi casi (2,1%).

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 24.378 tamponi molecolari, per un totale di 7.038.459. A questi si aggiungono anche 18.335 tamponi rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.132 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 435.788. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 44.364 (+1.028). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 43.173 (+1.024), il 97,3% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 19 decessi: uno in provincia di Piacenza (un uomo di 88 anni), due nella provincia di Parma (entrambe donne, di 83 e 87 anni); uno nella provincia di Modena (un uomo di 88 anni); cinque in provincia di Bologna (due donne, rispettivamente di 81 e 96 anni, e tre uomini: di 78, 80 e 95 anni); cinque nella provincia di Ferrara (due donne, rispettivamente di 83 e 85 anni, e tre uomini: di 72, 78 e 85 anni); uno nella provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 74 anni, nel cesenate) e quattro nel riminese (tre uomini, due dei quali di 92 anni e uno di 82; una donna di 82 anni). Nessun decesso nelle province di Reggio Emilia e Ravenna.

In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 14.049.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 107 (+6 rispetto a ieri), 1.084 quelli negli altri reparti Covid (-2).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 6 a Parma (numero invariato rispetto a ieri); 14 a Reggio Emilia (+3);12 a Modena (+2); 28 a Bologna (-1); 7 a Imola (+1); 11 a Ferrara (invariato); 17 a Ravenna (+1); 1 a Forlì (invariato); 2 a Cesena (invariato); 9 a Rimini (invariato). Nessun ricovero a Piacenza (come ieri).

Questi i casi di positività sul territorio dall'inizio dell'epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 29.055 a Piacenza (+141 rispetto a ieri, di cui 81 sintomatici), 36.292 a Parma (+229, di cui 85 sintomatici), 57.805 a Reggio Emilia (+250, di cui 157 sintomatici), 80.993 a Modena (+421, di cui 164 sintomatici), 103.117 a Bologna (+395, di cui 245 sintomatici), 16.224 casi a Imola (+87, di cui 50 sintomatici), 30.545 a Ferrara (+171, di cui 61 sintomatici), 41.505 a Ravenna (+119, di cui 68 sintomatici), 23.242 a Forlì (+59, di cui 53 sintomatici), 26.147 a Cesena (+90, di cui 56 sintomatici) e 49.276 a Rimini (+217, di cui 169 sintomatici).

(Rimini) Info Job Point nasce da un progetto finanziato da RivieraBanca che ha consentito la creazione, all'interno della sede del Centro di Solidarietà (Cds) di Rimini, di uno spazio digitale dedicato a chi cerca lavoro.

"L'idea - spiega il presidente del Cds Massimo Tamburini - nasce dalla constatazione che cercare una occupazione non è più come era solo pochi anni fa, soprattutto non è più come era prima che il covid rendesse necessario cambiare molte delle abitudini e delle attività umane. Non è più scontata la consegna di un curriculum a mano o via posta all'azienda a cui ci si propone. Sempre più spesso lo si carica su piattaforme online o si invia tramite e-mail. Non è più scontato che il colloquio si svolga in presenza, spesso anche qui si preferisce appoggiarsi a piattaforme di conference call. Se da un lato, cresce la platea di chi cerca lavoro, dall'altro l'uso del computer, del web e degli strumenti digitali in genere, è diventato indispensabile, se non irrinunciabile".

È però un dato di fatto, che tra chi cerca lavoro, molti hanno poca o nessuna dimestichezza con i nuovi mezzi di comunicazione. C'è chi, per esempio, nemmeno possiede l'indirizzo e-mail da cui inviare il proprio curriculum. Come fare? È la domanda che ha portato il Cds di Rimini e RivieraBanca a mettersi insieme per ideare e fornire una risposta concreta. "Prenotandosi, le persone potranno usare un pc con connessione ad Internet e telefono per cercare lavoro sui principali siti di ricerca (Monster, Indeed, Infojobs, Cercolavoro.com ecc..), oppure su Linkedin, dove le aziende ricercano personale. Dalla postazione potranno seguire corsi di formazione, consultare bandi e inserzioni, aprire un proprio account di posta elettronica, accreditarsi sui vari portali regionali, consultare elenchi di aziende e banche dati suddivisi per settore a cui poter inviare la propria candidatura. Avranno anche accanto un tutor che li guiderà nelle operazioni, nell'ottica di contribuire ad una loro autonomia in tali dinamiche", spiega Sabrina Bonopera, coordinatrice del Cds.

"Ho sempre affermato – sostiene il presidente di RivieraBanca, Fausto Caldari - che RivieraBanca, quale banca locale di Credito Cooperativo, debba pensare, oltre ai numeri fine a se stessi, anche al territorio, con una funzione economica e sociale, che di questi tempi assume un aspetto ancora più rilevante. Come RivieraBanca ricerchiamo una forte sinergia con tutti i soggetti attivi e operiamo ogni giorno, con impegno e professionalità, mettendo a disposizione risorse che consentono di mantenere il nostro ruolo, sia economico che sociale, a beneficio di imprese, famiglie e giovani. Sono convinto e orgoglioso di questo progetto, che va proprio in questa direzione, a sostegno del territorio".

Le postazioni attualmente attivate sono due e saranno disponibili due mattine a settimana a partire da gennaio 2022. Per tale data contattare il Cds al numero 0541-782964, da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 13.

(Rimini) "Ora che l’Anas ha il controllo della strada e che per le prime idee servono sette mesi, si capisce perché quello sottoscritto a febbraio con la regia della Provincia era il ‘protocollo del nulla’". E' la reazione del comitato Valmarecchia Futura alla notizia diffusa oggi dal Corriere Romagna seconod cui la provincia ha ingaggiato l'architetto Edoardo Pregerper lavorare a un'idea che migliori la funzionalità, e la sicurezza, della via Marecchiese. Dovrà consegnarla entro l'estate del 2022, poi l'Anas lavorerà alla progettazione nel 2023 .

"Va a finire che per avere una viabilità migliore in Valmarecchia ci voleva il Covid. La cascata di milioni di euro in arrivo dal Pnrr è diventata il contenuto per immaginare una soluzione ai tanti problemi. Va bene, ma ci vorrebbe anche un po’ di misura negli annunci, perché nel conto ci vanno pure decenni di pregiudiziale emarginazione delle comunità e delle imprese che in tante ormai hanno abbandonato i territori". Commenta il Comitato che torna sull'accordo del nulla.

"In quel documento non c’erano idee, c’era scritto che i progetti di non si sa cosa sarebbero arrivati entro l’anno. Invece erano fuori gioco la Regione, l’Anas non era un interlocutore e invece di lì a poco sarebbe diventata ‘proprietaria’ della strada, il nostro invito ad affidare all’Arch. Preger un mandato immediato veniva bollato come indebita ingerenza, si continuava (e si continua) a porre l’accento maggiore sul collegamento fra l’Alta Valmarecchia e la E45. S’è perso un altro anno, questa la verità dei fatti".

Nulla contro il super eseprto ingaggiato dalla Provincia. "Accogliamo certamente con favore il coinvolgimento di un professionista del livello di Preger, a cui avevamo pensato da subito. Peraltro ascoltiamo solo da lui l’interesse ad un confronto anche coi cittadini e le imprese che compongono il Comitato Valmarecchia Futura. Siamo disponibili da subito", spiega il cocmitaot che annuncia a gennaio la diffusione degli esiti "di un sondaggio popolare sulla Marecchiese, durante un evento pubblico. Vi hanno partecipato un numero considerevole di persone e fotografa la realtà vera".

Secondo il Comitato all'architetto Preger non è stato affidato l'obiettivo più importante per chi vie e lavora lungo la strada: "imezzare i tempi di percorrenza della Marecchiese. È preoccupante che manchi questo fattore fondamentale. Temiamo molto che alla normale manutenzione annunciata, si aggiungano marginali interventi. Continua a mancare l’idea di cosa serva a far recuperare alla Valmarecchia decenni di boicottaggio".

Martedì, 21 Dicembre 2021 15:39

Esportazioni, nel 2021 +20%

(Rimini) Nel periodo gennaio-settembre 2021, nell'area Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, si registra un deciso incremento annuo dell'export, sostenuto dalla forte ripresa della domanda estera, come logica conseguenza del rafforzamento del commercio a livello mondiale, avvenuto soprattutto nel secondo trimestre dell'anno. Aumento che risulta superiore alla variazione regionale, ma minore di quella nazionale, e che ha il merito, grazie alla performance del forlivese, di compensare la perdita verificatasi nei primi nove mesi del 2020, rispetto a gennaio-settembre 2019. In crescita il valore esportato dei principali prodotti, così come le esportazioni verso i principali Paesi, eccezion fatta di quelle verso il Regno Unito, qui con differenze nelle due province.

"I dati confermano la forte crescita dell'export per le imprese dei nostri territori, con un valore che raggiunge livelli superiori di quelli dei primi tre trimestri del 2019. Un risultato importante, considerato che gli scambi commerciali con l'estero, non solo generano nuovo valore, ma sono anche una grande opportunità per promuovere l'apertura e l'attrattività dell'intero sistema territoriale – commenta Roberto Albonetti, Segretario Generale della Camera di commercio della Romagna –. L'export rappresenta, infatti, un fattore competitivo di portata strategica che, però, riguarda principalmente un numero limitato di imprese più strutturate, che sono anche quelle maggiormente in grado di cogliere le opportunità offerte dai mercati esteri. È quindi necessario operare affinché alla crescita del valore dell'export, si accompagnino anche l'aumento delle imprese esportatrici e il rafforzamento delle filiere, a partire da quelle più innovative. Per questi motivi la Camera di Commercio della Romagna supporta le imprese (anche attraverso la rete del Sistema Camerale) ad approcciare i mercati esteri in modo competitivo, con azioni mirate che consentano di sfruttare al meglio anche le nuove tecnologie, e fornisce servizi informativi, formazione, risorse e semplificazione attraverso la digitalizzazione. Tra le attività realizzate nel corso del 2021, la Camera ha organizzato 10 seminari su temi di interesse a cui si aggiungono gli incontri e le attività di supporto e sostegno all'export per le PMI, con il coinvolgimento diretto degli imprenditori. Quest'anno la Camera ha erogato circa 197.000 euro attraverso il bando regionale per la preparazione delle PMI ai mercati internazionali e 120.000 euro di contributi alle imprese delle nostre province per la partecipazione a eventi fieristici. Anche i numeri dell'attività amministrativa testimoniano la vivacità degli scambi con l'estero nei nostri territori: gli uffici hanno risposto a oltre 100 quesiti diretti da parte delle imprese, e sono stati rilasciati quasi 28.000 certificati e documenti per l'esportazione".

Export delle imprese: aggregato Romagna – Forlì-Cesena e Rimini. Nei primi nove mesi del 2021 le esportazioni del territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) sono state pari a 4.894 milioni di euro, con un incremento del 19,2% rispetto ai primi nove mesi del 2020, superiore alla variazione regionale (+18,7%) ma inferiore al dato nazionale (+20,1%); positivo è il recupero della perdita verificatasi tra gennaio e settembre 2020 (-14,1% sullo stesso periodo dell'anno precedente), con un valore dell'export che raggiunge livelli superiori di quelli dei primi tre trimestri del 2019 (+2,4% la variazione gennaio-settembre 2021-2019).

In termini tendenziali, rallentano le esportazioni nel terzo trimestre (luglio-settembre 2021): +8,7% su luglio-settembre 2020, dopo il +47,4% registrato nel secondo trimestre (su aprile-giugno 2020); trend che, comunque, risulta superiore al risultato conseguito nei primi tre mesi dell'anno in corso (+7,8% su gennaio-marzo 2020).

Nei nove mesi complessivi del 2021 aumentano in modo deciso le esportazioni dei principali prodotti: +17,1% i macchinari e gli apparecchi meccanici (21,0% del totale), +10,0% i prodotti tessili, dell'abbigliamento e delle calzature (14,1%), +19,7% i prodotti in metallo (10,7%), +25,8% i mezzi di trasporto (9,4%), di cui +24,3% le navi e imbarcazioni (8,2%), +6,0% i prodotti alimentari e le bevande (7,7%), +35,2% gli apparecchi elettrici (7,3%), +20,9% i prodotti dell'agricoltura (6,2%), +42,6% i mobili (6,0%) e +15,4% gli articoli in gomma e materie plastiche (5,8%).

I principali Paesi di destinazione delle esportazioni risultano, nell'ordine, la Francia (13,5% del totale), la Germania (11,0%), gli Stati Uniti (9,4%), il Regno Unito (5,1%), la Polonia (4,4%) e la Spagna (4,4%); sono gli Stati Uniti a registrare la maggiore variazione annua (+42,6%), a cui segue la Polonia (+29,6%), la Francia (+26,9%), la Spagna (+17,4%) e la Germania (+15,3%), mentre risulta in diminuzione l'export verso il Regno Unito (-6,4%).

Positivo, infine, il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) registrato nei primi nove mesi dell'anno e pari a +2.582 milioni di euro, in crescita del 13,8% rispetto a quello del periodo gennaio-settembre del 2020.

Export delle imprese: focus provinciale Rimini. Nei primi nove mesi del 2021 le esportazioni in provincia di Rimini sono state pari a 1.947 milioni di euro, con un incremento del 19,9% rispetto ai primi nove mesi del 2020, superiore alla variazione regionale (+18,7%) ma inferiore, seppur lievemente, al dato nazionale (+20,1%); tale incremento, però, non recupera la perdita verificatasi tra gennaio e settembre 2020 (-18,8% sullo stesso periodo dell'anno precedente), con un valore dell'export che si attesta su livelli inferiori di quelli dei primi tre trimestri del 2019 (-2,6% la variazione gennaio-settembre 2021-2019).

In termini tendenziali, rallentano le esportazioni nel terzo trimestre (luglio-settembre 2021): +11,1% su luglio-settembre 2020, dopo il +53,0% registrato nel secondo trimestre (su aprile-giugno 2020); trend che, comunque, risulta superiore al risultato conseguito nei primi tre mesi dell'anno in corso (+4,1% su gennaio-marzo 2020).

Nei nove mesi complessivi del 2021 aumentano in modo deciso le esportazioni dei principali prodotti: +23,3% i macchinari e gli apparecchi meccanici (28,6% del totale), +40,7% i mezzi di trasporto (11,6%), di cui +37,9% le navi e imbarcazioni (10,9%), +15,3% i prodotti alimentari e le bevande (9,0%), +8,5% i prodotti in metallo (6,9%), +59,8% gli apparecchi elettrici (6,2%) e +21,0% gli articoli in gomma e materie plastiche (5,4%). L'eccezione è rappresentata dagli articoli di abbigliamento (14,4% dell'export), in calo del 2,5%.

I principali Paesi di destinazione delle esportazioni risultano, nell'ordine, gli Stati Uniti (14,0% del totale), la Francia (9,4%), la Germania (8,5%), il Regno Unito (6,2%), la Spagna (4,4%) e la Polonia (4,1%); sono gli Stati Uniti a registrare la maggiore variazione annua (+60,6%), a cui segue la Spagna (+33,7%), la Francia (+21,7%), la Polonia (+20,5%), il Regno Unito (+13,6%) e la Germania (+13,5%).

Positivo, infine, il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) registrato nei primi nove mesi dell'anno e pari a +1.105 milioni di euro, in crescita del 15,0% rispetto a quello del periodo gennaio-settembre del 2020.

Martedì, 21 Dicembre 2021 15:38

21 dicembre

Sigismondo, premiate le associazioni | Marecchiese, arriva il super esperto | Riccione, 28 milioni in opere

(Rimini) Chi ha paura del “privato”? Non il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad. Lo ha sottolineato nel suo primo discorso di fine anno, che cade a poco più di soli due mesi dall’elezione. L’occasione è la consegna del Sigismondo d’oro, la più alta onirificenza conferita dalla municipalità riminese “per tributare a nostri concittadini riconoscimento e gratitudine per l'impegno speso a favore della crescita della nostra Comunità”, ha detto Sadegholvaad. “

“Ognuno ha una propria storia individuale, ognuno contribuisce alla storia collettiva. Senza eccezioni”, ha detto precisando però la sua diffidenza verso “la cultura del genio solitario, del deus ex machina: la storia insegna che tutto quello che è attesa salvifica, speranza riposta su un solo elemento per quanto capace o efficiente, alla lunga provoca un danno culturale a un sistema più vasto, a quel punto passivo perché deresponsabilizzato”. Siamo invece “in una fase in cui non possiamo permetterci di perdere alcuna parte, anche minuscola, di quello che siamo”. Prendendo a spunto la rigenerazione urbana degli ultimi anni, “dobbiamo certamente continuare su questa traiettoria”, ha ribadito. “ Dobbiamo però fare in modo che essa diventi volano di contributi, di investimenti, di idee che provengono dalla comunità intera, recuperando e rilanciando con gli strumenti più attuali e innovativi il metodo che io chiamo 'Piano Strategico’".

Per il sindaco quindi “indispensabile e centrale” è “abbattere quelle diffidenze o vere e proprie barriere che provengono da categorie novecentesche. Il secondo tempo di questo cambiamento che fa di Rimini una straordinaria case history a livello internazionale deve essere caratterizzato dal passaggio dalla disponibilità al protagonismo”. Di chi? “Le persone, le imprese economiche, le imprese sociali, il mondo delle professioni, hanno bisogno di ancora più fiducia, sostegno, libertà, partecipazione. Bisogna superare definitivamente la diffidenza, la distanza, anche il pre-giudizio alcune volte, della macchina pubblica, verso ciò che è privato. Con una comune progettazione del futuro, pubblico e privato insieme. Il privato è ricchezza. L'iniziativa privata, se sana, è ricchezza, lavoro, sviluppo”. L'associazionismo economico e quello sociale e solidale “sono la sostanza di un riformismo che non lascia indietro nessuno e spinge in avanti tutti”. Lo dimostrano per il sindaco le esperienze e i risultati ottenuti dai premiati di quest’anno: ‘Rimini autismo’ e ‘Basta merda in mare’.

“La vita di una città, di una comunità, non coincide con i progetti e le realizzazioni di una amministrazione comunale. C'è molto altro fuori da qualsiasi palazzo comunale per non essere considerato elemento essenziale allo sviluppo e al benessere delle persone che abitano in quel luogo”.   

Il ruolo della politica e dell'ente pubblico “non può mai essere quello del bambino protagonista, semmai della levatrice che aiuta la nascita. Solo così si alimenta il protagonismo civico e civile, solo così si annaffia il senso di responsabilità e di solidarietà”. “Dobbiamo organizzare i migliori strumenti e allestire le migliori condizioni affinché ogni riminese sia libero e incentivato a esercitare il proprio senso di responsabilità, migliorando la città e dunque la vita di tutti. Un Comune deve essere moderno, organizzato, aperto, trasparente. E prima di ogni cosa trovare soddisfazione se la comunità realizza un progetto o una cosa bella e non se lo fa esclusivamente quel sindaco o quell’amministrazione".   

Guardando al futuro, Sadegholvaad lo immagina in un’ottica di area vasta romagnola. Soprattutto in fatto di collegamenti e mobilità. “Tra queste azioni evidenzio l'aeroporto di Rimini. Dobbiamo tornare a pensarci e a pensarlo nell'ottica della sua strategica importanza per il nostro territorio. Pubblico e privati assieme. E' ormai il tempo di lasciarci alle spalle polemiche e problemi per approntare quella operazione ufficiale e trasparente che dia sostanza e sostegno al turismo, alle fiere e ai congressi, all'industria, tutte componenti di una città in procinto di un definitivo salto nella dimensione di una capitale europea. Su questo tema e, in generale, su ogni altro tema, la nostra disponibilità a un lavoro sinergico e collaborativo con la Romagna, con la Regione, con Bologna è piena e totale. Non a caso la grande piattaforma progettuale strategica chiamata RomagnaNext e che mette assieme i Comuni dell'area romagnola, vede Rimini tra i suoi promotori più entusiasti e convinti. Su accessibilità, mobilità, alta velocità, economia, cultura saremo chiamati a scelte decisive e forti”. 

L’area vasta romagnola di Sadegholvaad è internazionale, comprendendo San Marino. “Con questo medesimo spirito vogliamo approcciarci alle relazioni e ai progetti con i Comuni della provincia di Rimini e con la Repubblica di San Marino. Ai primi dico: non facciamone questioni di appartenenza politica se possiamo collaborare a progetti e iniziative che migliorino e promuovano il nostro territorio. Al secondo dico: Rimini ha tutta l'intenzione di aprire una fase nuova con la repubblica di San Marino in ordine allo sviluppo dell'aeroporto, alla viabilità, ai progetti comuni di promozione del turismo e della cultura.  Ma con pacatezza e assoluta serenità, sono per la chiarezza: se, ad esempio, tutte le annunciate scelte strutturali che deve compiere la Romagna fossero confutate da iniziative e fatti opposti, non avrei problemi a passare la mano”.  

Poi ritorna sulla metafora. “L'epoca straordinaria che viviamo ci impone di alzare lo sguardo. Dobbiamo essere levatrice e non neonato. Dobbiamo tornare a credere negli altri, nell'organizzazione collettiva dell'intelligenza, nella comunità (...) L'altruismo, la solidarietà, l'affetto, il senso di responsabilità non sono ereditari. Ereditari sono gli esempi. Come neo sindaco so bene che sarò giudicato esclusivamente per quello che farò e non per quello che dirò o prometterò”. Il sindaco conclude con un appello per le vaccinazioni e con gli auguri di “buon Natale e un felice 2022”.

(Rimini) ’Basta merda in mare’ e ‘Rimini autismo’ sono le due associazioni che hanno rivevuto al teatro Galli il Sisismondo d’oro, l’onorificenza cittadina attribuita al valore orale di cittadini e gruppi di cittadini “che abbiano onorato con la propria attività la Città di Rimini”. 

“Una parolaccia nell’albo d’oro del comune, chi l’avrebbe mai detto!” ha commentato l’attuale presidente presidente di Bmim Luca Randi, fondatore insieme a Sergio Giordano, allo scomparso Aleardo Cingolani e a tanti attivisti. “Per il nostro nome siamo stati anche oggetto di studia da parte del linguista Vito Tartamella. Un “primato” linguistico, quello di Basta merda in mare che è servito a puntare i riflettori senza giri di parole sul problema degli scarichi fognari in mare e ha contribuito alla risoluzione, attraverso l’incontro con l’ex sindaco Andrea Gnassi e la svolta data al piano per la salvaguardia della balneazione. Un modello di protagnismo civico che negli anni è stato esportato anche in altre città italiane alle prese con la stessa problematica. “Siamo sicuri che senza quella provocazione lessicale e sostanziale, la classe dirigente riminese tutta avrebbe abbracciato quella sfida?”, è la domanda che si fa al propostito il sidnaco Jamil Sadegholvaad nel suo discorso iniziale.

Tre le motivazioni che sono valse il riconoscimento a Bmim. La prima proprio di carattere linguistico, per avere cioè “posto al centro della propria ‘ragione sociale’ l’urgenza del tema ambientale e della salute del mare, recuperandolo dalla marginalizzazione cui era stato sin lì costretto e facendolo diventare protagonista del dibattito pubblico”. C’è poi l’intuizione in tempi non sospetti di una questione che sarebbe esplosa nei decenni successivi, e quindi “per avere avviato, in tempi pionieristici, un modello di partecipazione alimentato dalla coscienza civile e dall’amore per la Città, in relazione con la comunità e capace di individuare strade innovative per giungere all’obiettivo”. Infine, la capacità di esportare un sistema e quindi “per la scelta di continuare il proprio cammino, con lo stesso fine e con le medesime modalità informative e propositive, uscendo dai confini locali e quindi diventando punto di riferimento per una decisiva questione ambientale che riguarda l’Italia intera”. “In questo caso, Rimini è arrivata prima”, sottolinea con orgoglio il presidente Randi che riceve il premio da Sadegholvaad e dalla presidentessa del consiglio comunale Giulia Corazzi.

Subito dopo tocca a Rimini autismo. “Rimini è fatta 150 mila abitanti, 150 mila storie da raccontare”, ricorda Sadegholvaad. “Tra queste, vi racconto quanto riferitomi tempo fa da uno dei genitori, uno di questi magnifici genitori che compongono l’universo di Rimini Autismo: il figlio è riuscito a uscire dall’isolamento di casa propria, grazie alla rete sociale e di volontariato cittadina, accumulando quelle relazioni che adesso al mattino lo portano a essere riconosciuto e accolto da tanti ‘buongiorno’ nel tragitto quotidiano per strada. Quei saluti vogliono dire tanto: vogliono dire “tu sei parte di questa comunità, sei parte della nostra forza, sei parte di noi”. E’ una straordinaria gratificazione per il ragazzo e allo stesso tempo per il genitore”. A ricevere il premio da Sadegholvaad e dalla vicesindaca Chiara Bellini è la presidentessa di Rimini autismo, Chiara Urbinati, che lo condivide con le famiglie e i ragazzi dell’associazione in platea. “La nostra - spiega - è stata una rivoluzione culturale, un lavoro focalizzato sull’abbattimento di stereotipi”. Perché le famiglie e i ragazzi autistici non “fossero lasciati soli” e potessero “vivere con serenità la quotidianità” era necessaria un’azione di sensibilizzazione per una città “più inclusiva”. “Noi facciamo la nostra piccola parte”, spiega Urbinati.

Tre le motivazioni del riconoscimento anche a Rimini autismo. Per avere “ideato, organizzato e continuamente accresciuto, un originale esempio di partecipazione civica e volontariato, incentrato sul valore della persona, sull’amore totale e sulla piena fiducia, donati alle famiglie dalle famiglie stesse”. Per “avere contribuito a far crescere sul territorio una cultura sull’autismo, attraverso un coinvolgimento fatto di continue relazioni e iniziative, condotte con il solo fine di sostenere le capacità, l’integrazione, i diritti di tante ragazze e ragazzi”. Per avere “sensibilizzato la Città e il territorio su un argomento ancora poco conosciuto e su un problema che spesso lasciava sole le famiglie ad affrontarlo, portando il tema su un piano di positiva concretezza, grazie a un prezioso spirito di comunità e di mutua solidarietà”.

Lunedì, 20 Dicembre 2021 19:45

San Marino verso i 100mila tamponi eseguiti

(Rimini) A San Marino il numero totale di persone contagiate individuate dall’inizio della pandemia fino alla mezzanotte di ieri è di 7.160 di cui: 862 positivi attivi (età media 38 anni, 454 femmine e 408 maschi), 96 decessi e 6.202 guarigioni. Si segnala purtroppo, il decesso, avvenuto in Ospedale, di un sammarinese di 76 anni positivo al Covid-19. L’Istituto, a nome dei suoi operatori e della Segreteria di Stato per la Sanità, esprime profondo cordoglio e vicinanza ai familiari, parenti e amici. Sono 20 le persone ricoverate in Ospedale, di cui 7 in Terapia Intensiva e 13 nelle stanze di isolamento, mentre sono 842 le persone seguite a livello domiciliare. Sono inoltre 332 le persone in quarantena. I tamponi totali eseguiti sono 99.475, di cui 28.455 su singole persone.

Nella settimana dal 13 al 19 dicembre 2021, sono stati eseguiti 3.690 tamponi, a fronte di 558 nuovi casi (tasso di positività su base settimanale al 15,12%), 220 guarigioni e 20 ricoveri (di cui 5 in Terapia Intensiva). Nello stesso periodo del 2020 (settimana dal 14 al 20 dicembre 2020) a fronte di 184 nuovi casi rilevati, i ricoverati erano 22 (di cui 5 in Terapia Intensiva).

Il totale delle vaccinazioni registrate a San Marino dall’inizio della Campagna è di 57.036 di cui 23.398 persone vaccinate con la prima dose e 25.414 con la seconda dose o con la dose unica. Il 51,4% dei vaccinati sono femmine e il 48,6% sono maschi. Ha completato il ciclo di immunizzazione primario l’84,05% della popolazione vaccinabile residente. Sono 8.224 le persone che hanno ricevuto la dose di richiamo (booster), pari al 27,2%.

(Rimini) Approvato dalla Giunta comunale il Dup, il documento unico di programmazione 2022-2024 e lo schema di Bilancio di previsione finanziario 2022 -2024 che verrà portato all'approvazione del consiglio comunale il prossimo giovedì 23 dicembre.

"Si tratta del documento più importante di programmazione economica dell'Ente e per i cittadini - ha spiegato l'assessore al Bilancio, Luigi Santi -. Non vi saranno aumenti di tasse, imposte o tariffe per i cittadini. Alle famiglie con figli verrà garantita il mantenimento calmierato delle rette degli asili. Nel 2022, l'Amministrazione comunale ha previsto un anno eccezione di investimenti in tutti settori che arriverà a 28 milioni e mezzo di euro, di questi ben 21 milioni sono stati previsti per il Triennale delle opere pubbliche, quasi raddoppiato rispetto al 2019. Si completano le scuole, c'è un nuovo piano asfaltature, si mette mano al porto, al museo e si completa il nuovo Teatro. Le entrate tributarie diminuiscono perché diminuisce la pressione sul contribuente di quasi 5 milione di euro nonostante la spesa del Comune per sostenere l'emergenza Covid sia aumenta a 20 milioni di euro nel 2020. Abbiamo investimenti nella sicurezza urbana con nuove attrezzature e sicuramente più personale per il corpo di Polizia Locale. Sono oltre 100 i capitoli di investimenti che intervengono nel settore ambientale, stradale e sui siti culturali e sportivi della nostra città come ad esempio la realizzazione del sentiero naturalistico del Rio Melo e del Torrente Marano al rifacimento del manto al campo da gioco dello Stadio Comunale. Vengono completate le riqualificazioni del quartiere Spontricciolo e altri interventi manutentivi quali Finale Ligure, Tagliamento, San Martino, Viale Verdi, Porto Canale, Viale Venezia".

"Il piano triennale conta oltre 28 milioni di euro di spesa nel 2022, 19 milioni nel 2023, e 14 milioni nel 2024 – ha dichiarato il Dirigente dei Servizi Finanziari Dott.ssa Cinzia Farinelli - la spesa corrente si mantiene ai livelli storici intorno ai 62 milioni di euro, scendono gli oneri relativi alle rate dei mutui. Si contiene la spesa di personale ai livelli storici, pur nell'ambito di un ricambio generazionale che prosegue con l'effettuazione in corso e prevista di molti concorsi (funzionario Cat.D, istruttore educativo Cat. C, agenteD di polizia municipale, cuoco, assistente sociale). Degna di rilievo da un punto di vista metodologico anche una particolare attenzione alla semplificazione amministrativa e all'utilizzo della leva tecnologica ed all'innovazione, che ad esempio ci ha permesso di predisporre il bilancio con software innovativi e con modalità decentrate in condivisione con i settori".

 "Tutti i principali indicatori economici dal 2015 al 2021 ci confermano il quadro di una comunità sana, efficiente e produttiva che sa anche come ridistribuire le risorse sul territorio - ha concluso il sindaco di Riccione, Renata Tosi -. Oggi dobbiamo dare una lettura politica dei nostri conti pubblici che prendano in esame la realtà stessa in cui la nostra amministrazione ha lavorato negli anni. Un esempio su tutti: a Riccione dal 2015 ad oggi abbiamo avuto un buona espansione delle attività immobiliari che in sei anni sono cresciute del 9%, così come sono cresciute addirittura del 13,3% le attività sportive ed artistiche. Dal 2015 sul quinquennio, assistiamo anche ad una crescita delle attività dei servizi e degli alloggi e ristorazione del 5,8%. In tutti questi ambiti c'è stata una scelta precisa e ponderata dell'amministrazione nell'indirizzare le politiche economiche e finanziarie dell'Ente. Un esempio su tutti possono essere le spese finanziate con i proventi delle concessioni edilizie, visto che il Comune di Riccione ha recepito ed applicato l'innovativa legge regionale procedendo con gli accordi operativi. Nel 2022, saranno 3 milioni e 900 mila gli oneri di urbanizzazione e di questi due milione e 140 mila euro sono destinati alla manutenzione e alla realizzazione di opere pubbliche, un milione e 700 alla tutela dell'ambiente e del paesaggio. Insomma Riccione in questi anni è cresciuta grazie ai cittadini che hanno contribuito a farla splendere e per noi è stato giusto e logico restituire alla comunità alzando sempre più l'asticella degli investimenti pubblici".

Pagina 240 di 1908