Astoria, fondi regionali per la "riapertura"
(Rimini) Le idee c'erano già, ora arrivano anche i finanziamenti della Regione Emilia-Romagna per il "Ritorno all'Astoria", grazie al buon esito finale della partecipazione del Comune di Rimini al bando "Partecipazione". Ora, il Comune di Rimini proseguirà per individuare, con le procedure già previste dalle linee guida approvate, i soggetti specializzati nella "progettazione partecipata di riuso temporaneo di beni pubblici e spazi dismessi", con cui co-progettare le azioni progettuali, in maniera tale da essere operativi già nelle prossime settimane.
Una sorta di laboratorio partecipativo attraverso cui immaginare nuove forme di partecipazione civile ai beni pubblici, in grado di allargarsi in futuro anche ad altri spazi e ambiti cittadini.
Emergenza abitativa, oltre 200 nuovi appartamenti nei prossimi anni
(Rimini) Incrementare e riqualificare l'intero patrimonio di edilizia popolare con l'obiettivo di contribuire a colmare l'emergenza abitativa. E' l'obiettivo per i prossimi anni dell'assessore del comune di Rimini Kristian Gianfreda che ribadisce: "La casa, ma più in generale l'abitare, e con esso intendo coprire le spese di manutenzione, utenze e affitti, è uno degli ambiti in cui le famiglie italiane, stremate dal protrarsi della pandemia sanitaria, sono entrate più in crisi".
Il quadro di emergenza "senza adeguati interventi da parte del Governo, rischia di esplodere. Se il blocco degli sfratti e delle esecuzioni immobiliari, varato dal Governo con il decreto legge "Sostegni", ha fino ad oggi tenuto sottotraccia il fenomeno, con la fine delle misure emergenziali, come il blocco degli sfratti, già da diversi mesi sono tornati a chiedere aiuto ai diversi sportelli cittadini già un centinaio tra famiglie e cittadini. Un numero che, nei fatti, è sicuramente più alto, perché quello della casa è un problema trasversale e può passare non solo da una esplicita richiesta ai servizi legata al sostegno all'abitare, ma essere una delle concause di problematiche legate, per esempio, alle responsabilità genitoriali con minori. Per questo sarebbe necessaria, a mio parere, una presa di coscienza da parte del legislatore, per interventi su scala nazionale e regionale, in grado di accompagnare questa difficile fase di passaggio, per altro in un contesto di emergenza sanitaria non ancora superata".
L'amministrazione comunale dal canto suo, "sta intervenendo direttamente per garantire una variegata serie di servizi (si va, appunto dall'emergenza abitativa, fino al sostegno al pagamento delle bollette, dai contributi affitti al sostegno alla morosità incolpevole). Investimenti consistenti che hanno permesso di arginare le conseguenze più estreme, anticipando in parte alcuni interventi specifici per affrontare le criticità legate all'abitare, già nel corso del 2021, con più di un milione di euro dedicati. Ma tutto questo, è evidente, non può essere sufficiente. L'emergenza in atto non può essere affrontata con interventi una tantum che, per quanto necessari e corposi, risultano utili più per tamponare fasi temporanee di disagio".
Gianfreda quindi propone "un piano pluriennale per l'edilizia residenziale pubblica". Quello che serve, spiega l'assessore, "è un vero e proprio piano per l'edilizia residenziale pubblica – che passa sia per la riqualificazione che per le nuove costruzioni - di ampio respiro e di portata pluriennale, senza tralasciare il rapporto con i privati per aumentare in maniera esponenziale gli accordi sugli alloggi sfitti. Sul primo elemento, sono in contatto continuo con l'Acer per gestire al meglio questo passaggio storico fondamentale per l'edilizia residenziale pubblica. Con loro sono già stati avviati programmi e bandi principalmente legati al PIERS del Comune di Rimini per l'area Stadio (36 alloggi, 24 in Erp e 12 in Ers) e al PINQUA nell'area dell'ex Mercato Ortofrutticolo e di via Balilla (52 alloggi, 12 in Erp e 40 in Ers). Una collaborazione specifica che si aggiunge a quella, più generale, che vedrà sul più ampio fronte della provincia riminese, l'immissione di quasi 150 nuovi alloggi popolari".
Giovedì preghiera per i cristiani perseguitati
(Rimini) Torna giovedì 20 gennaio alle ore 21 l'Appello all'umano, la preghiera e la solidarietà con i cristiani e altre minoranze religiose che patiscono persecuzioni, privazioni, discriminazioni, sofferenze e persino la morte a causa della loro fede. Con questo gesto intendiamo anche rispondere all'invito di papa Francesco a pregare in gennaio con questa intenzione: "...perché tutte le persone che subiscono discriminazioni e persecuzioni religiose trovino nelle società in cui vivono il riconoscimento dei propri diritti e della dignità che nasce dall'essere fratelli".
Alle ore 21 in piazza Tre Martiri reciteremo il rosario facendo attenzione alle norme che intendono tutelare la sicurezza delle persone e cioè indossando la mascherina e mantenendo le distanze. L'appuntamento è stato convocato con una frase di monsignor Luigi Negri deceduto recentemente che nell'ottobre 2014 ha detto: "E' necessario esprimere solidarietà ai cristiani perseguitati che testimoniano, in maniera esplicita di fronte al mondo, la loro fede che diventa martirio. Con questo gesto di solidarietà, religiosa ed umana, i credenti intensificano la loro fede, gli altri guadagnano l'unica cosa per cui vale la pena di vivere: la fede. L'intesa degli uomini di buona volontà, la fede testimoniata, aiutano l'uomo a combattere la disgregazione del presente perpetrata da consumismo, materialismo, follie integraliste". Il nostro modo di ricordare monsignor Negri, questa figura di vescovo che resse le diocesi di Ferrara e Comacchio e, in precedenza, di San Marino Montefeltro. Negri infatti è stato particolarmente vicino e amico della nostra iniziativa Appello all'umano.
Come di consueto, questo momento coinvolgerà una decina di altre città e qualche decina di comunità monastiche e religiose in città italiane e straniere.
18 gennaio
La stazione sbuca a mare | 300 sanitari contagiati | Autotampone
Aggiornamento coronavirus: 1.447 nuovi positivi, un decesso
(Rimini) Sono 1.447 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini, si tratta di 699 pazienti di sesso maschile e 748 pazienti di sesso femminile. Si possono stimare in circa 600 le guarigioni. Oggi è stato comunicato il decesso di un uomo di 82 anni di Misano Adriatico.
Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 816.613 casi di positività, 11.189 in più rispetto a ieri, su un totale di 38.705 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è quindi del 28,9%, un valore non indicativo dell'andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi è inferiore rispetto agli altri giorni e soprattutto i tamponi molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.
Questo il dato comunicato al ministero della Salute, a cui vanno aggiunti 1.429 nuovi casi registrati a Reggio Emilia e provincia da ieri, che per un problema di rilevamento non è stato possibile caricare. I dati verranno recuperati nei prossimi giorni. Il totale complessivo odierno sarebbe quindi di 12.618 casi.
I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 149 (invariato rispetto a ieri); l'età media è di 61,5 anni. Sul totale, 95 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 60,5 anni), il 63,7%, mentre 54 sono vaccinati con ciclo completo (età media 63,2 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna superano quota 3,6 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che non si sono ancora vaccinate: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.456 (+62 rispetto a ieri), età media 69,5 anni.
Rispetto ai 16.408 nuovi casi registrati ieri, i contagi oggi registrano un -31,8%. I ricoverati nei reparti Covid aumentano dell'2,6%, quelli delle terapie intensive sono invariati.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid.Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 9.135.927 dosi; sul totale sono 3.656.466 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 91%. Le terze dosi già fatte sono 1.915.147.
Nell'Open day regionale di ieri, domenica 16 gennaio, dedicato alla popolazione in età scolare (5-19 anni) organizzato da Regione e Aziende sanitarie sono state effettuate 6.707 vaccinazioni da Piacenza a Rimini: 3.596 dosi somministrate a bambini e bambine tra i 5 e gli 11 anni, 2.980 dosi a ragazzi e ragazze tra i 12 e 19 anni; a queste vanno aggiunte ulteriori 131 dosi nella fascia 5-19 anni somministrate nel camper vaccinale in piazza Maggiore a Bologna.
In particolare, a Piacenza sono state somministrate 370 dosi, di cui 120 ai bambini tra i 5 e gli 11 anni, 868 a Parma (di cui 565 ai bambini), 524 a Reggio Emilia (di cui 310 ai bambini), 801 a Modena (di cui 513 ai bambini), 1309 a Bologna (di cui 727 ai bambini) 368 a Imola (di cui 116 ai bambini); 306 a Ferrara (di cui 174 ai bambini), 717 a Ravenna (di cui 380 ai bambini), 451 a Cesena (di cui 180 ai bambini), 499 a Forlì (di cui 222 ai bambini), 494 a Rimini (di cui 289 ai bambini).
L'età media dei nuovi positivi di oggi è 35,6 anni.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 2.667 casi, seguita da Modena (1.968) e Rimini (1.447). Poi Cesena (991), Ravenna (966), Ferrara (959); quindi Piacenza (658), Forlì (647), Circondario Imolese (442) e Parma (427). Infine, Reggio Emilia (17 a cui saranno aggiunti 1.429 casi non ancora conteggiati).
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 16.275 tamponi molecolari, per un totale di 7.754.349. A questi si aggiungono anche 22.430 test antigenici rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.866 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 490.346. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 311.690 (+8.301). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 309.085 (+8.239), il 99,2% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 22 decessi: 1 in provincia di Piacenza (una donna di 80 anni); 4 in provincia di Parma (due donne, di 77 e 91 anni, e due uomini di 70 e 74 anni); 2 in provincia di Modena (un uomo di 77 anni e una donna di 100); 9 in provincia di Bologna (4 uomini, rispettivamente di 76,77 e 83 anni - questi ultimi registrati dall'Ausl Ferrara - e 94 anni; 5 donne, rispettivamente di 54, 74, 88, 90 e 95 anni); 2 a Ferrara (1 donna di 61 anni e 1 uomo di 80), 1 a Ravenna (una donna di 56 anni), 1 a Forlì-Cesena (1 uomo di 71 anni) e 1 a Rimini (un uomo di 82 anni). Infine, 1 caso riguarda un uomo di 68 anni residente fuori regione, il cui decesso è stato registrato dall'Ausl di Bologna. Nessun decesso in provincia di Reggio Emilia.
In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 14.577.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 6 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 20 a Parma (+1); 17 a Reggio Emilia (-1); 19 a Modena (invariato); 30 a Bologna (-2); 10 a Imola (+1); 19 a Ferrara (+1); 7 a Ravenna (-1); 2 a Forlì (invariato); 2 a Cesena (invariato); 17 a Rimini (+1).
Questi i casi di positività sul territorio dall'inizio dell'epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 45.850 a Piacenza (+658), 63.816 a Parma (+427), 88.782 a Reggio Emilia (+17, a cui andranno aggiunti ulteriori 1.429 casi non registrati), 130.341 a Modena (+1.968), 166.246 a Bologna (+2.667), 25.262 a Imola (+442), 52.191 a Ferrara (+959), 73.781 a Ravenna (+966), 38.398 a Forlì (+647), 46.837 a Cesena (+991) e 85.109 a Rimini (+1.447).
Covid, da mercoledì auto tampone per i vaccinati con terza dose
(Rimini) È disponibile sul canale Youtube, sul portale e sui canali social della Regione Emilia-Romagna il video tutorial che spiega la procedura per l'autotest di inizio e fine isolamento in caso di positività sul Fascicolo sanitario elettronico. In meno di due minuti sono illustrati i passaggi per comunicare o l'inizio della positività o la conclusione dell'isolamento.
Da mercoledì 19, infatti, i cittadini assistiti in Emilia-Romagna che hanno già ricevuto la terza dose di vaccino anti-Covid e sono asintomatici, possono verificare la propria eventuale positività facendo un tampone rapido antigenico per il self-testing (tra quelli autorizzati disponibili in farmacia, nei supermercati e nei negozi di vicinato) e avviare formalmente il periodo di isolamento, caricando il risultato in autonomia sul proprio Fascicolo sanitario elettronico. Con la stessa proceduta, dopo 7 giorni possono segnalare la negatività al virus e ottenere entro 24 ore la certificazione di fine isolamento.
Stazione, sottopasso sfondato su via Trieste
(Rimini) Con l'avvio formale dei lavori per lo 'sfondamento' del sottopasso centrale della stazione ferroviaria, prende il via oggi una serie di interventi destinati a rivoluzionare l'accessibilità, la qualità urbana e i collegamenti di una delle porte di accesso della città. Un momento storico per un intervento illustrato questa mattina dal sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, dagli assessori Roberta Frisoni e Mattia Morolli, alla presenza di Efisio Murgia Direttore Territoriale di Rfi Bologna. Le opere infatti sono inserite nel protocollo d'intesa tra Comune di Rimini, Rete Ferroviaria Italiana, FS Sistemi Urbani e Regione Emilia-Romagna e prevedono, oltre al prolungamento del sottopasso centrale, anche la riqualificazione del sottopasso ciclopedonale che collega a viale Principe Amedeo e la realizzazione del nuovo sottopasso lungo il percorso della ciclabile del Parco Ausa.
Lo 'sfondamento' del sottopasso centrale consentirà il superamento della separazione tra zona mare all'altezza viale Trieste e il rinnovato piazzale Cesare Battisti. Sarà un passaggio "a uso promiscuo", sia da parte dei cittadini che lo useranno come percorso di attraversamento monte - mare, sia dei viaggiatori che si recano sui binari, garantendo così un flusso diretto tra l'area di sosta della stazione ferroviaria e la marina. Le opere prevedono anche la riorganizzazione dell'atrio storico della stazione, con la predisposizione di nuovi percorsi pedonali e di sistemi automatizzati (scale mobili e ascensori) per garantire la piena accessibilità e funzionalità. I tempi di esecuzione dell'intervento di sfondamento del sottopasso sono valutati in circa 24 mesi.
"Abbattendo questo muro dimezziamo la distanza dalla stazione al mare – spiega il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad – basterà percorrere 650 metri lungo viale Trieste, contro il chilometro e mezzo attuale. Grazie all'intervento frutto del protocollo d'intesa con Rfi andiamo a superare definitivamente una frattura 'storica' della città, mettendo in connessione la zona turistica con il centro storico, attraverso un nuovo asse di collegamento funzionale per i riminesi, per i viaggiatori, per i turisti. L'opera sarà anche l'occasione per proseguire nella riqualificazione urbana dell'intero quadrante: dopo l'intervento sul piazzale Cesare Battisti, realizzeremo una nuova parco-piazza lato mare su via Carso, dando nuova luce e nuove funzioni ad un'area che così tornerà a splendere".
"L'opera a carico di Rfi si integra infatti con il lavoro di rigenerazione che l'Amministrazione sta portando avanti sul Parco del mare sud – spiegano gli assessori Roberta Frisoni e Mattia Morolli – Per i visitatori che arriveranno a Rimini il nuovo piazzale sarà una sorta di anticipazione di ciò che troveranno dopo pochi passi, arrivando sui lungomari riqualificati. Un parco-piazza in corso di progettazione che sarà realizzato coerentemente con le linee guida progettuali redatte dallo Studio Miralles Tagliabue per il Parco del mare, con sardine funzionali, isole giochi, spazi relax, nuova illuminazione per attendere l'arrivo del treno all'aperto, in un'area attrezzata".
Nel 2022 partiranno i lavori all'altro collegamento strategico verso la zona mare, il sottopasso ciclopedonale che collega a viale Principe Amedeo. Il progetto prevede il miglioramento dell'accessibilità sia lato monte sia lato mare, dove l'opera sarà integrata con un intervento di rigenerazione urbana. Infine, terminati i lavori per la realizzazione del sottopasso centrale, è prevista la realizzazione del nuovo sottopasso lungo il percorso della ciclabile del parco Ausa, in sostituzione di quello esistente. Sarà un'infrastruttura più ampia e confortevole in connessione con la rete di percorsi ciclopedonali esistenti.
Urbinati: 2022 anno nero per i consumatori
(Rimini) "I dati dei prezzi al consumo del mese di dicembre + 3,9% ( dato inflattivo generale) del territorio d Rimini apre le porte ad un anno molto amaro per i cittadini". E' il commento di Graziano Urbinati, presidente Federconsumatori Rimini. L'osservatorio della federazione ha calcolato, infatti, l’impatto che il 2022 avrà sui conti delle famiglie un aggravio stimato di + 1.228,80 euro annui. "Un andamento al rialzo trainato dall’aumento dei costi dei beni energetici + 13,9% che incidono fortemente sui costi di trasporto e produzione. Il rialzo del costo di energia elettrica e gas si stima durerà almeno fino al II trimestre 2022, pesando in maniera notevole sui costi delle famiglie Riminesi. In rialzo anche il settore alimentare + 2,2% e servizi ricettivi e ristorazione + 3,6% su cui, oltre all’aumento dei costi di produzione e trasporto + 8,4 % , incidono anche le forti tensioni sul mercato delle materie prime ed i maggiori costi degli imballaggi, che faranno sentire il proprio peso soprattutto nel corso del prossimo anno".
Attesi "gli aumenti nel settore del credito, con un rialzo dei costi dei conti correnti, da parte di alcuni istituti, soprattutto per i giovani. Preoccupano per inizio anno , infine, gli aumenti nel settore sanitario, che si aggiungono a quelli notevoli già registrati lo scorso anno, dovuti principalmente al ricorso alla sanità privata per visite, prestazioni ed esami (vista la situazione di forte emergenza delle strutture pubbliche), nonché al costo dei tamponi e per rilevare il Covid-19 e mascherine FFP2".
A peggiorare la situazione per il 2022 "vi è il permanere della situazione di grave difficoltà in cui si trovano molte famiglie a causa delle conseguenze della pandemia in una delle province più colpite del Paese. È necessario valutare, infatti, che tali aumenti avvengono in un contesto estremamente delicato e in molti casi non faranno altro che accrescere disuguaglianze e disparità all’interno del territorio. Per questo oltre ad un urgente intervento del Governo teso a ristabilire equità, modificando la manovra fiscale in modo da favorire realmente le fasce di reddito meno abbienti ed arginare in maniera efficace e duratura il caro energia per le famiglie è indispensabile predisporre anche a livello territoriale piani ed azioni strutturali di contenimento della povertà delle fasce più esposte, giovani coppie, anziani, donne, lavoratori precari".
Come Associazioni dei Consumatori "nei giorni scorsi abbiamo richiesto formalmente un incontro alla Amministrazione Comunale di Rimini quale capofila del distretto nord della provincia, in merito alle decisioni da prendere in contrasto con il caro bollette. Inoltre per Federconsumatori Rimini è necessario che le Autorità Competenti vigilino e mettano in atto un monitoraggio attento dei prezzi, specialmente nel settore dell’energia dei trasporti, dell’alimentazione e sanitario al fine di prevenire ogni intollerabile fenomeno speculativo. Il tempo degli annunci è terminato e bisogna agire concretamente perché oltre all’emergenza sanitaria sta arrivando prepotente l’ emergenza sociale".
Riccione, riqualificazione in vista per viale Verdi
(Rimini) Nuova vita per viale Verdi. La Giunta comunale ha infatti approvato il progetto di fattibilità tecnica-economica, definitivo ed esecutivo per i lavori in viale Verdi, nel tratto tra viale Ungaretti e viale D'Annunzio con un investimento complessivo di 360.000 euro. L'opera consiste principalmente nel rifacimento della pavimentazione dei marciapiedi del viale Verdi, che attualmente si presentano alterati dalla pressione delle radici degli alberi che in alcuni tratti hanno reso difficoltosa la transitabilità. "L'obiettivo finale è la continuità, l'uniformità e la fruibilità dei marciapiedi - ha detto l'assessore ai Lavori Pubblici, Lea Ermeti -, eliminando le barriere architettoniche esistenti, con indiscutibili vantaggi in termini di sicurezza per i pedoni, soprattutto per quelli con disabilità motoria. Come abbiamo già fatto per tanti quartieri della città, da Raibano a Spontricciolo, da Riccione 2 al Centro Studi e, per tanti viali importanti come San Martino, Torino e Tasso solo per citarne alcuni, anche per viale Verdi l'obiettivo è valorizzare le peculiarità del luogo, quale importante asse turistico commerciale, attraverso l'installazione di nuovi arredi ed il mantenimento degli elementi identitari (pini, spazi per la sosta, spazi all' aperto per le attività commerciali). Viale Verdi per le sue caratteristiche peculiari costituisce una importante via di collegamento tra la zona nord e la zona sud della città, è cuore del quartiere a vocazione residenziale, ma anche turistico perché si sviluppa da monte a mare fino a piazzale Azzarita. Insomma, per l'Amministrazione poter presentare una viale rinnovato, adeguato e abbellito per la primavera è stata una priorità. I lavori dureranno circa due mesi e partiranno a breve".
Nello specifico, la parte più consistente, delle opere da realizzare, riguarda la pavimentazione dei marciapiedi che saranno più larghi, l'ampliamento delle aiuole per gli alberi, il nuovo l'impianto di illuminazione stradale con tecnologia "Led" e l'inserimento di nuove panchine. Il viale sarà quindi predisposto con nuova rete di fibre ottiche. Inoltre nel tratto compreso tra via dante e via d'annunzio, nel marciapiede saranno realizzate altre 4 nuove aiuole e successivamente vi saranno piantate con delle piante alto fusto di Melia Azedarach.
Romagnoli, popolo di inventori: 62 domande nel 2020
(Rimini) La crescita dei brevetti a livello europeo, nell'anno di inizio della pandemia, rappresenta un buon auspicio per il rilancio dell'economia italiana. I brevetti infatti, da un lato, sono il principale strumento di protezione della proprietà intellettuale, dall'altro, sono uno dei principali indicatori dell'investimento in creatività, ricerca ed innovazione, e sono sempre più utilizzati come indicatore tecnologico – dichiara Roberto Albonetti, Segretario Generale della Camera di commercio della Romagna –. Anche a livello nazionale, la nostra regione, l'Emilia-Romagna, occupa una posizione di primissimo piano. Nel 2021 le proiezioni confermano per le province di Forlì-Cesena e Rimini il trend in crescita dei depositi di invenzioni, disegni e modelli. Il settore della proprietà industriale è attentamente presidiato dalla Camera di commercio della Romagna, sono tre i presidi territoriali nelle sedi di Forlì, Cesena e Rimini, con assistenza qualificata a supporto della procedura telematica di deposito".
Brevetti Europei: aggregato Romagna – Forlì-Cesena e Rimini. Nell'anno 2020 le domande di brevetto italiane pubblicate dall'EPO nell'area Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) sono state pari a 62 (8,8% del totale regionale), con un incremento del 18,6% rispetto al 2019; aumento che risulta essere superiore alla variazione, negativa, regionale (-5,1%) e a quella, positiva, nazionale (+5,3%).
Riguardo alla tipologia di richiedente, ben 55 brevetti europei sui complessivi 62 si devono alle imprese, 7 a soggetti privati e nessuno agli enti di ricerca.
Più della metà delle invenzioni riguarda il campo tecnologico "tecniche industriali e trasporti" (33 brevetti); seguono, nell'ordine, "necessità umane" (15 brevetti), "fisica" (6), "elettricità" (4), "costruzioni fisse" (3) e "meccanica, illuminazione, riscaldamento, armamenti e salvataggio" (1).
Risultano 26, invece, i brevetti europei che si riferiscono alle KET, ovvero le tecnologie che la Commissione Europea ha definito abilitanti a tutti gli effetti, tutti afferenti alla "manifattura avanzata" (automazione e robot).
Brevetti Europei: focus provinciale Rimini. Nell'anno 2020 le domande di brevetto italiane pubblicate dall'EPO in provincia di Rimini sono state pari a 35 (5,0% del totale regionale), con un incremento del 4,7% rispetto al 2019; aumento che risulta essere superiore alla variazione, negativa, regionale (-5,1%) ma inferiore a quella, positiva, nazionale (+5,3%).
Nel confronto con le altre province emiliano-romagnole, Rimini occupa il quinto posto per numerosità dei brevetti europei (dopo Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma); quarta posizione, invece, in termini di crescita annua (dopo, rispettivamente, Forlì-Cesena, Ferrara e Bologna), in un contesto dove solo quattro province su nove fanno registrare incrementi.
Riguardo alla tipologia di richiedente, ben 33 brevetti europei sui complessivi 35 si devono alle imprese, 2 a soggetti privati e nessuno agli enti di ricerca.
Proseguendo, la stragrande maggioranza delle invenzioni riguarda il campo tecnologico "tecniche industriali e trasporti" (29 brevetti); seguono, nell'ordine, "necessità umane" e "fisica" (2 brevetti per ciascuno), "elettricità" e "costruzioni fisse" (1 per ciascuno).
Risultano 20, infine, i brevetti europei che si riferiscono alle KET, ovvero le tecnologie che la Commissione Europea ha definito abilitanti a tutti gli effetti, tutti afferenti alla "manifattura avanzata" (automazione e robot).