Lunedì, 16 Giugno 2014 17:22

Rimini, il bilancio preventivo 2014

7bRimini, il bilancio preventivo 2014 

 

Ogni riminese ha sul groppone un debito di 761 mila euro, per un totale di circa 112 milioni di euro. Ma in questo anno le cose sono migliorate: nel 2012 il debito pro-capite era di 825,84, nel 2011 di € 944 e nel 2010 di € 1.019. Rispetto al triennio 2011-2013 sono stati eliminati oltre 34 milioni di debito, un risultato ottenuto prevalentemente grazie al rimborso della quota capitale per oltre 28 milioni di euro.


Sono dati che emergono dal bilancio preventivo 2014, presentato in consiglio comunale giovedì scorso e discusso questa mattina in commissione per ciò che riguarda la parte straordinaria. “Un bilancio - sottolinea l’assessore Gian Luca Brasini - che ha dei punti fermi, che si basano sulla nostra volontà di dare certezze e fare chiarezza nell’ambito di un quadro normativo quanto mai confuso e di un contesto di crisi economica di cui non possiamo non tenere conto”.
“Il primo punto fermo del nostro bilancio è la prosecuzione della politica di estinzione del debito. - prosegue l’assessore Brasini - Una politica che ci permetterà di rilanciare sul fronte degli investimenti, una risposta fondamentale che il Comune di Rimini può dare alla crisi economica. Dai poco meno di 17 milioni del 2012, siamo passati ai 38 milioni del 2013, per crescere nel 2014 a 43,3 milioni che investiremo su opere e settori strategici, quali la viabilità, il sistema fognario e la manutenzione del patrimonio stradale”.


Secondo l’assessore Brasini “altro punto fermo del nostro bilancio è la riduzione della spesa. A fronte di risorse sempre in calo, tra tagli ai finanziamenti statali ed entrate in diminuzione, la nostra scelta è stata quella di rispondere riducendo le spese del Comune e non pesando maggiormente sui contribuenti”. Nelle tabelle allegate al bilancio si può vedere che il Comune pensa di ricavare da Imu e Tasi 53 milioni 100 mila euro, poco più di 100 mila euro in meno rispetto alla previsione iniziale dell’Imu ad inizio 2013. Anche per la Tari, che sostituisce la Tares, è previsto un aumento di entrate di oltre due milioni e mezzo di euro. Non si vede quindi la diminuzione della pressione fiscale sottolineata dall’assessore, il quale rimarca che “abbiamo ampliato la fascia d’esenzione dell’Irpef, di cui gioveranno 63.000 riminesi di cui l’80% pensionati e dipendenti”.


Altro capitolo importante è la spesa corrente. L’assessore afferma: “Abbiamo quindi lavorato sulla spesa corrente, che calerà di 1.733.246 nel 2014 rispetto al 2013. Tutto questo non andando a toccare la spesa per il welfare e confermando le agevolazioni messe in campo lo scorso anno”. Sempre dalle tabelle allegate al bilancio si evince che in realtà il risparmio rispetto al consuntivo 2013 è di 1 milione e 300 mila euro. Nella relazione si specifica che essendo la principale voce di spesa il personale, poco si può agire su questo fronte. “Le possibilità di ulteriore, significativa riduzione sarebbero inevitabilmente correlate alla riduzione dell’erogazione dei servizi all’utenza o alla modifica radicale delle formule gestionali, per le quali, ad oggi, non sussistono le condizioni”, si legge nel documento. Oltretutto l’entrata in vigore della legge Fornero sulle pensioni ha diminuito sensibilmente le richieste di cessazione dal servizio: solo 15 nel 2014 contro le 58 del 2012.
Il Comune ha confermato il rimborso TARI ai cittadini più bisognosi per 150 mila euro, lo stanziamento di 380.000 euro del Fondo Badanti, il Fondo Anticrisi destinato ai lavoratori e oltre 3,3 milioni per il sostegno all’handicap.


“Nei prossimi tre anni più del 65 per cento degli investimenti è legato alle voci viabilità e parcheggi, fognatura e pubblica illuminazione – spiega l’assessore ai lavori pubblici Roberto Biagini illustrando il piano triennale dei lavori pubblici – Oltre ai sei milioni di euro in tre anni (tra parte corrente e parte straordinaria) destinati alla manutenzione del nostro patrimonio stradale. Stiamo parlando di interventi capillari su tutto il territorio, da Torre Pedrera a Miramare. Per il triennio contiamo anche di veder partire le opere compensative dell’A14 sulla statale 16. Alla lettera del presidente del consiglio Matteo Renzi nella quale chiedeva di segnalare quelle procedure ferme a causa di ‘blocchi burocratici’, abbiamo risposto evidenziando come la nostra priorità siano proprio queste opere. Il capitolo più importante degli investimenti riguarda il Piano di salvaguardia della balneazione, al quale dedichiamo 16 milioni di euro nel triennio, senza dimenticare l’edilizia scolastica (vedi scuola Conforti e XX Settembre) e l’edilizia sportiva. Ci rendiamo conto che ci sono e ci saranno ancora tanti cantieri – conclude l’assessore Biagini – ma chiediamo ai cittadini di avere pazienza: stiamo lavorando per la città”.

Lunedì, 16 Giugno 2014 10:44

Giornalaio, 16 giugno 2014

giornalaioBomba d'acqua, a un anno le ferite ancora aperte. Am, il Comune non paga. Abusivi? Non più: 100 senegalesi ora sono regolari. Ristoratori vs teppisti albanesi, botte da orbi a piazzale Kennedy

 

Bomba d'acqua. Tra un po' sarà un anno e ancora le ferite del nubifragio che lo scorso anno si è abbattuto su Rimini a san Giovanni sono ancora visibili. Non solo. "UN CANTIERE per sistemare le fogne. Infinito. Doveva terminare il 20 settembre dello scorso anno e invece è ancora lì. Non è un luogo qualsiasi. A venti metri di distanza c’è una casa sulla quale poco meno di un anno fa si abbattè un’onda d’acqua che scendeva dal colle di Covignano. Le fogne non furono in grado di ricevere l’enorme quantità d’acqua, e il muro che contiene le carceri diventò una sorta di argine. Si formò un lago tra le case, alto oltre un metro, e in una di queste morì l’89enne Florida Bernabè, per annegamento" (ilCarlino).


Agenzia mobilità in bolletta. Il Comune non paga il conto. "Agenzia mobilità ha chiesto a Palazzo Garampi di avere un milione 469mila e 767 euro per l’anno 2011 e un milione 613mila e 754 euro per il 2012. Peccato per Am che le fatture inviate siano state controllate: al Comune sarebbero stati chiesti 363mila e 179 euro in più. In che settori? 119mila per “oneri finanziamenti Trc”; 235mila per “acconti fornitura primo veicolo”; 1.700 per “consulenza tecnica primo veicolo”; 6.400 per ulteriori “oneri finanziamento”. Spese queste che «non rientrano nel quadro economico dell’opera o il finanziamento non è previsto a carico del Comune»" (Corriere).


Sembra quasi politica. Almeno una parte della soluzione all'abusivismo commerciale in spiaggia c'è. Alcuni venditori regolari senegalesi hanno chiesto al comune delle aree dove poter vendere. La proposta è arrivata attraverso l'assessore Gloria Lisi dopo un incontro con Papa Seck Modou, responsabile dell’Associazione senegalese, che la scorsa estate ha aiutato a sedare la protesta dei senegalesi (divenuti un tantino violenti a causa della stretta esercitata a un certo punto dalle forze dell'ordine) e che nel corso dell'inverno ha aiutato molti suoi connazionali a mettersi in regola. "Sarebbero un centinaio in totale e da loro è arrivata la richiesta con i seguenti punti dove potere vendere nel periodo estivo: in zona Rimini sud, altezza fermata 23 del bus e del parco Murri; andando verso Riccione la richiesta punta sulle fermate dalla 25 alla 27 a Rivazzurra e 28 a Miramare. Infine, sempre nelle proposte dei venditori senegalesi ma spostandosi in zona nord, ci sono anche Rivabella, altezza fermata 12 del bus e il cuore di San Giuliano, dove gli spazzi potrebbero essere quelli in prossimità dell’ingresso della darsena" (Corriere).


Su altri fronti accade questo. Sabato notte a piazzale Kennedy residenti e ristoratori si sono dovuti difendere spranghe alla mano da cinque ragazzi albanesi ubriachi che, vistisi negare l'ingresso a un locale ("erano troppo fuori") hanno inviato a rompere gli specchietti delle auto in sosta. Le forze dell'ordine poi sono arrivate, ma gli albanesi erano già andati via (LaVoce).


Sette giorni, cinque morti. Il bilancio delle vittime della strada nell'ultima settimana, utenti su potenti scooter. L'ultimo in ordine di tempo è stato il cestista Sandro Bucchi (Nuovo Quotidiano).
Brahim Maarad intervista il sindaco di Santarcangelo, Alice Parma, tra diffidenza e gossip. "Terminerò il mio percorso di studi e mi dedicherò alla professione. Mi sono prestata alla politica perché penso di potere dare un importante contributo. Ed è bello poterlo fare per la mia città. Non tutta la vita però. Anche perché nella politica non ci devono essere interessi privati" (Nuovo Quotidiano).


Previsioni meteo sbagliate, parla un 'Bernacca' fuori dal coro. "Sono dalla parte degli albergatori — esordisce Pierluigi Randi, meterologo e direttore di Meteocenter — Il problema delle previsioni purtroppo sta nell’offerta che negli ultimi anni è davvero troppo estesa. La diffusione di applicazioni per telefonini e siti di natura commerciale hanno creato queste situazioni. Mi spiego: la applicazioni sono facili da consultare, ma forniscono previsioni meteo automatiche senza commenti da parte dei meteorologi. L’attendibilità è scarsa e possono essere male interpretate dagli utenti. Ci sono poi molti siti meteo di natura commerciale, che hanno l’obiettivo di essere cliccati. E per farlo hanno politiche ‘aggressive’" (ilCarlino).

Sabato, 14 Giugno 2014 10:19

GIORNALAIO (14 GIUGNO 2014)

giornalaioNapolitano sul Titano fissa l'agenda delle Repubbliche. Giunta formato familiare a Santarcangelo. Il Trc sono "soldi buttati via". Da Aeradria al palacongressi, Gemma Gualdi lascia la procura

 

Il presidente Napolitano a San Marino definisce l'aeroporto Fellini asset strategico e fissa le linee di lavoro comune per le due Repubbliche: expo, parco tecnologico e turismo (Corriere).


In giunta a Santarcangelo il sindaco Alice Parma alla fine il suo fidanzato Filippo Sacchetti l'ha messo. Speriamo le liti coniugali non influiscano sugli affari amministrativi, è l'augurio che si fa Carlo Andrea Barnabè in prima sul Carlino.


"IL TRC? «Soldi buttati via». L’aeroporto? «Rimini non se lo può permettere». Ma ne ha anche per il Palas, perché «è stato un errore farlo lì. Andava costruito vicino alla stazione». Così Mauro Moretti, l’ingegnere riminese ora a capo di Finmeccanica dopo una vita passata alla guida delle Ferrovie, stronca le infrastrutture principali di Rimini. Dichiarazioni che Moretti ha rilasciato ieri, ospite all’assemblea di Unindustria Rimini. Lapidario il giudizio di Moretti sul metrò. «Non ho mai capito perché si sia voluto fare il Trc. L’ho sempre detto, sono soldi buttati via. Oltre ai costi di produzione, ci sono quelli di gestione da sostenere»", (ilCarlino).


Da Aeradria al palacongressi l fascicoli più scottanti della procura di Rimini li ha aperti lei, ma adesso va via. Gemma Gualdi lascia il suo posto da sostituto procuratore ed entra nella commissione esaminatrice del concorso per coprire i 365 posti di magistrato ordinario. Dovrà stare via per almeno un anno e mezzo (ilCarlino).


Con la Provincia in chiusura sono a rischio i fondi per il MotoGp, perlomeno se si guarda ai prossimi due anni. L'ente di corso d'Augusto fino ad ora si è fatto carico di un terzo dei finanziamenti, il resto spetta ai Comuni e alla Repubblica di San Marino. E proprio dal Titano arrivano altre news poco rassicuranti: i finanziamenti sono tutt'altro che scontati (Corriere).

6bAssemblea Industriali Rimini | Moretti: ma a cosa serve il TRC?

 

Sul palcoscenico offerto dall’assemblea degli industriali della provincia di Rimini, ognuno ha recitato la sua parte. A partire dal sindaco Andrea Gnassi, che ha svolto un lungo intervento per rivendicare le linee su cui si sta muovendo la sua amministrazione, dalla ricucitura del tessuto urbano alla frenata sullo sviluppo edilizio, dal Master Plan agli interventi per fluidificare il traffico cittadino. Approfittando infine della presenza del presidente regionale di Confindustria, il sindaco ha voluto lanciare un messaggio preciso a quanti (ad esempio il presidente di Unindustria Bologna Alberto Vacchi) hanno caldeggiato investimenti regionali sulla Fiera del capoluogo: Gnassi ha detto sì ad alleanze per competere nel mondo ma no all’eventuale egemonia bolognese.


Sul palcoscenico è poi giunto Mauro Moretti, alla prima uscita pubblica a Rimini nella nuova veste di amministratore di Finmeccanica. Una bella lezione, la sua, sul momento economico attuale e sulle condizioni per una ripresa, durante la quale si è lasciato scappare una vera e propria stroncatura del Trc, osservando di non aver mai capito a cosa serva.


Non potendo essere presente fisicamente, il presidente della provincia Stefano Vitali si è fatto vivo con una nota scritta per sottolineare che «i PSC, i POC servono come e quanto i piani strategici: l'uno non esaurisce o sostituisce l'altro, l'altro non esaurisce o sostituisce l'uno. Gli strumenti operativi devono essere a servizio di una vision ambiziosa, certamente: al territorio riminese serve un processo di riqualificazione che segni la differenza, in grado di farci fare un salto simile a quello che dai telefonini ci ha portato agli smartphone».


Il presidente degli industriali Paolo Maggioli, che giusto qualche mese fa aveva avuto una polemica con il sindaco sull’inconcludenza del Piano strategico, ieri è tornato sul tema riconoscendo «l’importanza e l’alto valore creativo e di progettualità legata all’innovazione che è il nostro Piano Strategico». Tuttavia ha rimarcato che «uno dei primi cambiamenti che dobbiamo attuare è quello di accorciare i tempi tra ideazione e completamento dell’opera perché, in caso contrario, rischiamo di realizzare interventi sfasati e superati rispetto alle motivazioni che avevano suggerito la loro costruzione». Maggioli ha pure fatto l’elenco delle opere arrivate in ritardo, con inevitabili conseguenze negative per l’economia: «Per realizzare la Darsena abbiamo impiegato alcuni decenni: non possiamo ripeterci. Per il TRC solo adesso lo stiamo costruendo dopo un paio di decenni di gestazione: forse era meglio dimenticarlo! Il Centro Congressi l’abbiamo ultimato quando il mercato aveva cambiato intonazione rispetto al momento della sua ideazione».


Se il sindaco Gnassi aveva più volte ricordato come suo merito il superamento delle politiche premianti la rendita immobiliare, Maggioli ha voluto rimarcare che anche gli imprenditori sono contrari all’uso dissennato del territorio, nello stesso tempo chiedono che «si possa agire per risanare, rigenerare l’esistente per dare nuove prospettive all’economia del nostro territorio».


Tre obiettivi il presidente Maggioli ha indicato all’amministrazione: abbattere il mostro della burocrazia per dare risposte rapide e certe; rinnovare il lungomare di Rimini «dando incentivi reali a chi vorrà investire, naturalmente nel rispetto della conservazione dell’ambiente e nella sostenibilità del suo utilizzo»; la ricucitura tra centro storico e la zona mare che passa attraverso la valorizzazione dell’area della stazione.
Tanto Maggioli che Gnassi e Vitali hanno citato il fallimento di Aeradria come pagina nera per l’economia riminese: viene da osservare che dopo mesi a livello di istituzioni e associazioni non è stata compiuta un’analisi seria sulle ragioni di quel fallimento.


Da ieri l’associazione degli industriali, dopo l’unificazione fra Confindustria e Api, si chama Unindustria Rimini. L’assemblea ha anche eletto la nuova giunta: Alessandro Andreini, Alessandro Annibali, Andrea Aureli, Massimo Colombo, Alessandro Formica, Marco Gorino, Orfero Grossi, Patrizia Leardini, Davide Masini, Bruno Morandi, Bruno Tani, Giacomo Vernocchi, Riccardo Zannoni.

Venerdì, 13 Giugno 2014 13:11

GIORNALAIO (13 GIUGNO 2014)

giornalaioAeroporto Fellini, russi 'dirottati' a Venezia. Sul Titano arriva il presidente Napolitano. Dividendi pubblici, Hera riempie le casse del Comune di Rimini. Riqualificazione, in centro storico parte dalle piazze. Week end, aria artica in arrivo in riviera

 

Passeggeri russi dirottati a Venezia. Il Fellini è rimasto chiuso causa bomba ieri fino alle 14 di ieri. "Tutto vero. Infatti mercoledì mattina verso le 9,30 era arrivata al «Fellini» una nota dalla Prefettura di Pesaro che richiedeva la chiusura dell’aeroporto di Rimini per evitare qualsiasi problema mentre veniva fatto esplodere, in mare aperto, il grande ordigno, residuo bellico della seconda guerra mondiale" (ilCarlino).
Ma anche arrivi presidenziali per lo scalo di Miramare. Sbarcato alle 10 circa di stamani a Rimini il presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano. Ad attenderlo il prefetto Claudio Palomba e il segretario del Titano Pasquale Valentini, il presidente è diretto a San Marino per celebrare i 75 anni di amicizia tra Italia e Titano (ilCarlino).


Dividendi pubblici. "A Rimini Holding, che possiede 24.085.208 azioni di Hera, spetta una contropartita in denaro pari a 2.167.668,72 euro". "I dividendi che
Rimini Holding incassa dalle sue partecipate dovrebbero ammontare, per il 2014, a 3.293.000 euro", spiega l'assessore al bilancio Brasini. Da Romagna acque ne arrivano 893mila (Corriere).


Riqualificazione del centro storico. Si parte dalle piazze per un importo di 4,5 milioni di euro. Si parla di 24 aree rimesse a nuovo entro il 2015. "L’intervento di riqualificazione in corso si caratterizza generalmente per l’impiego di conglomerato bituminoso colorato con un rosso acceso e la realizzazione di banchine stradali in conci di selce. Seguirà l’installazione dei nuovi arredi urbani che sono stati oggetto di un progetto di armonizzazione, realizzato in collaborazione con la Soprintendenza, che ha definito un vero e proprio “abaco” per gli arredi fissi (lampioni di illuminazione pubblica, segnaletica stradale, dissuasori di sosta, pensiline fermata bus, panchine, plance, affissioni funebri, rastrelliere biciclette, insegne a bandiera) che per gli arredi temporanei o mobili (cestini portarifiuti, fioriere, totem informativi, targhe monumentali)" (Nuovo Quotidiano).


Economia positiva, se ne è parlato ieri a San Patrignano con Jaques Attali, presidente di PlaNet Finance Group e ideatore del movimento per l’Economia Positiva, e l’imprenditore Renzo Rosso, fondatore di Diesel e presidente della Only the brave foundation (ilCarlino).


Aria artica in arrivo in riviera nel week end. "Con crollo delle temperature massime anche di 10-12 gradi, temporali anche di forte intensità e persino rischio di grandinate e nubifragi. La protezione civile del tempo dell'Emilia Romagna ha già lanciato l'allerta meteo per il fine settimana. La pioggia, accompagnata da colpi di vento anche forti, è attesa già da questa sera" (Nuovo Quotidiano).

Giovedì, 12 Giugno 2014 12:15

GIORNALAIO (12 giugno 2014)

giornalaioWhatsapp salverà la spiaggia dai vu' cumpra'. Imu sulle cabine, Oasi non paga. Infiltrazioni, la camorra preferisce il divertimento. Scendere dal Trc costa 60milioni

 

Whatsapp salverà la spiaggia dai vu' cumpra'. Gli agenti della municipale di Rimini hanno creato una chat inserendo bagnini, operatori balneari e i poliziotti della squadra nautica. Così si scambieranno in tempo reale informazioni, segnalazioni e foto sui venditori abusivi attraverso i telefonini, per poter intervenire ancora più velocemente. A giorni anche l'arrivo in servizio dei 20 agenti assunti ad hoc per pattugliare la spiaggia (ilCarlino).


Imu sulle cabine: Oasi non paga. Le concessioni sono a termine e questo ci esclude, dice il presidente Mussoni. Dicono i bagnini: la notizia l'abbiamo letta sui giornali, ma dal comune non ci hanno ancora detto nulla (Corriere).


Infiltrazioni mafiose, il rapporto di Legambiente sulle ecomafie. "L’Emilia Romagna è la seconda regione in Italia per numero di segnalazioni di matrice ‘ndranghetista (50 contro le 55 della Lombardia) e la quarta per quantità di operazioni bancarie sospette (5.192, il 20% in più dell’anno precedente)". "In Romagna opera invece so- prattutto la camorra, in particolare i casalesi in Riviera. “Stabilmente inseriti in traffici illeciti sono anche i clan Sacco e Stolder, entrambi napoletani”. Gli affari in Romagna si fanno con la droga, spiega ancora Legambiente, e col riciclaggio nel settore immobiliare e nel ciclo del cemento, sfruttando hotel, ristoranti, discoteche e pub. Praticamente tutto l’indotto" (LaVoce).


Scendere dal Trc? Costa sui 60 milioni di euro. 28 sono i milioni già spesi e 19 ne saranno da spendere per scendere, di cui 2milioni in oneri derivanti da cause legali, 300mila per la risoluzione di mutui, e ancora: "3,5 milioni per la risoluzione del contratto di appalto principale, altri 3,5 per i costi di management e rimborso spese sostenute, 2 milioni per completare lo spostamento dei sottoservizi affidati, 1,9 milioni per il primo veicolo già acquistato, 3,2 milioni per la risoluzione delle interferenze delle Ferrovie e altro ancora" (Nuovo Quotidiano).


Alberghi, recensioni online false a pochi euro. Aia pubblica la lettera di un associato. "In un momento di crisi come questo aumentano le società di marketing specializzate nel fornire giudizi favorevoli on line… Questa è una fattiva dimostrazione della non coerenza nei giudizi, che si possono trovare su vari siti di recezioni, a livello nazionale stiamo aspettando l’esito dall’Autory, ma nonostante le nostre battaglie i furbetti delle recensioni non si fermano". Ogni recensione costa sui 20 euro circa, ne bastano cinque per schizzare su. Per tre si paga 50 euro, prezzi molto lontani dai pacchetti a 500 euro di qualche tempo fa (Corriere).


Turismo, il brand Rimini è forte, ma "le visite dei siti istituzionali legati al turismo danno dei risultati positivi in termini di accessi che però poi non si concretizzano", dice il presidente di Aia, Rinaldis. Ma Rimini non è più mito. Lo dice anche Wikipedia: "L’offerta non si rinnova, ripropone prodotti-vacanza ormai superati. Anche la mancata attenzione all’ambiente si fa sentire. Si verificano contemporaneamente due fenomeni negativi: l’aumento della cementificazione e l’aumento dell’inquinamento atmosferico. Ne risente la qualità dell’acqua" (Corriere).


Spendig review. Anno nuovo sede nuova per Volontarimini. Il comune ha deciso di trasferire l'associazione all'ultimo piano dell'ex seminario in via Covignano, mille metri quadri. Da Gennaio 2015, infatti, palazzo Garampi non pagherà più l'affitto di 120mila euro alla diocesi per l'ufficio di via IV Novembre (Corriere).


Ex Waldorf, il comune di Rimini cerca un gestore per l'area sportiva: un campo da calcio a cinque e uno a doppio uso, calcetto e tennis, un chiosco. La scadenza per presentare le offerte è il 30 giugno alle 13. Il centro potrebbe essere inaugurato il 5 agosto. Il canone di concessione stimato a base d'asta per l’intera durata contrattuale di due anni e cinque mesi è di 24.167 euro, 10mila l'anno, iva esclusa. La scadenza dell'appalto è il 31 dicembre 2016 (Nuovo Quotidiano).


Delfinario, ultimo atto in ordine di tempo la dichiarazione dell'assessore Sadegholvaad: "Gli uffici comunali non hanno ancora ricevuto la documentazione necessaria da parte degli organismi preposti, ovvero il Ministero dell'Ambiente e l'Asl e dunque non è possibile al momento alcuna decisione né in un verso né nell'altro" (Nuovo Quotidiano).


Effetto Riccione, Lombardi alla conquista di Rimini. Due anni passano in fretta, dice il consigliere regionale di forza Italia, intervenendo sul tema dell'unità del centrodestra. "Partiremo da qui - incalza - Rinnovamento di Forza Italia con coraggio ma senza epurazioni, alleanza organica con gli altri partiti del centrodestra dopo un’attenta analisi delle responsabilità passate e degli errori commessi partendo dai nostri, grande apertura a chi da sinistra dimostra di aver superato le ideologie, guardando al bene delle città e a quelle istanze civiche radicate che si pongano però chiaramente contro l’attuale amministrazione senza ambiguità ed incertezze" (LaVoce).


Gossip attorno alla giunta santarcangiolese. Tra gli assessori, la lista non è stata ancora rivelata, anche il fidanzato del sindaco alice Parma. Filippo Sacchetti è stato già assessore al bilancio nella giunta di Morri (ilCarlino).


Agnese Renzi al mare a Rimini. Il sindaco Gnassi l'ha incontrata al bagno 62. Cordiale e alla mano, ha apprezzato la nostra spiaggia per i servizi e le possibilità di divertimento che offre, ha detto Gnassi. Una brava persona, spero di rivederla presto, ha aggiunto (ilCarlino).


Fischi al sindaco di Rimini martedì prima del concerto degli Spandau ballet in piazza Marvelli a Rimini. Non una contestazione contro di me, dice Gnassi, alla fine mi hanno applaudito lungamente. Solo un modo per far capire l'attesa per il concerto, dice Di Angelo (ilCarlino).

5bRimini, come va davvero il turismo (soldi, non presenze)

 

Nel triennio 2010-2012 il fatturato è cresciuto, ma la redditività è diminuita ed il risultato finale, una volta pagate le tasse, è stata una perdita.
Stiamo parlando delle società di capitale che gestiscono alberghi a Rimini e provincia. L’analisi di questo segmento rientra nel corposo volume sui bilanci delle società di capitale presentato nei giorni scorsi dalla Camera di Commercio.


È l’occasione - seppure per un segmento limitato – di considerare l’andamento del turismo non solo e non tanto sulla base delle variazioni delle presenze quanto sull’andamento dei bilanci.
Qui si tratta degli alberghi gestiti da società di capitale: società per azioni, ma soprattutto società a responsabilità limitata e società in accomandita per azioni. Probabilmente non è la formula che va per la maggiore negli alberghi (dove a colpo d’occhio sembrano prevalere le società di persone) ma è comunque uno spaccato interessante perché certamente riferito alla fascia alta dell’offerta alberghiera.


Vediamo qualche dato. Nel triennio 2010-2012 il fatturato delle imprese alberghiere è cresciuto di circa il 7 per cento. Sembrerebbe un buon risultato, ma se si prende in esame il ROE, ovvero l’indice che dice quanti euro di utile netto la società è riuscita a realizzare per 100 euro di capitale di rischio, la situazione cambia. Il 2010 si è chiuso con un -3,06%; sono andate un po’ meglio le cose nel 2011 ma sempre in negativo con un -1,59%; nel 2012 la situazione si è aggravata portando l’indice a -2,96%.


Se si osserva l’incidenza degli oneri finanziari e delle imposte sul risultato operativo delle società, vi vede che nel triennio è diminuita in entrambi i casi. Le imposte, per esempio, sono passate dal 54,18% del 2010 al 42,35 del 2012. Nonostante l’alleggerimento, il carico delle imposte porta ad una perdita media di 2.229 euro nel 2010, di 1.159 euro nel 2011 e di 2.153 euro nel 2012. Sono quindi bilanci che chiudono perennemente in rosso.


Ma non è questo l’unico elemento di preoccupazione, lo ha fortemente sottolineato il professor Giuseppe Savioli, presidente della Fondazione Dottori Commercialisti della provincia di Rimini.
Il motivo di maggiore preoccupazione è il seguente. Dall’esame dei bilanci risulta che il capitale investito proviene solo per il 26 per cento da mezzi propri, mentre per il resto si deve fare ricorso al debito. L’analisi parla di situazione di evidente squilibrio finanziario perché le liquidità correnti non riescono a far fronte alle passività correnti. Questo squilibrio è aggravato dal ricorso ad un debito a breve termine. Detto in parole semplici: se da un giorno all’altro le banche chiedessero il rientro immediato dei fidi (che sono “a vista”), molte società salterebbero in aria.


È una situazione davvero allarmante che non comprende il 2013, anno in cui le cose, stando all’andamento generale del settore turistico, non sono certo migliorate. E se questi sono i risultati delle società di capitali, viene da chiedersi come chiudano i bilanci le società di persone.

Lunedì, 09 Giugno 2014 09:28

Renata Tosi è il nuovo sindaco di Riccione

4bRenata Tosi è il nuovo sindaco di Riccione 

 

Per la prima volta dal dopoguerra la sinistra perde un feudo dove ha sempre vinto con percentuali bulgare. E’ il risultato più clamoroso emerso dalla tornata elettorale cominciata il 25 maggio. La geografia politica della provincia cambia sensibilmente: il capoluogo Rimini è stretto a nord e a sud dalla tenaglia di due amministrazioni di diverso colore. Se ieri sera il sindaco Andrea Gnassi è andato a letto preoccupato, ne aveva tutte le ragioni.


La vittoria di Renata Tosi è stata piena, senza ombre. In termini assoluti la portata della sua vittoria risulta ancora più evidente. Ieri ha ottenuto 8.695 voti mentre il 25 maggio si era fermata a 6.822, cioè dal primo turno a ieri ha guadagnato 1.873 voti. Viceversa Fabio Ubaldi che al primo turno aveva ottenuto 8.852 voti ne ha persi 1261 fermandosi a quota 7.591.


Il risultato del ballottaggio di Riccione conferma un elemento che già era emerso con chiarezza al primo turno e alle europee: l’elettorato, chi esercita il proprio diritto di voto e non si emargina nell’astensione, dimostra una solida capacità di lettura delle diverse situazioni locali e cambia il proprio voto seguendo questa diversità. A Riccione già si era visto che il boom del Pd alle europee non aveva riscontro nelle comunali. È un elettorato ormai libero da condizionamenti ideologici (probabilmente ha ragione chi sostiene che con questa tornata elettorale è definitivamente morta anche la cosiddetta Seconda Repubblica) e che manifesta un’enorme mobilità determinata dal diverso grado di credibilità dell’offerta politica in campo. Non ci sono più rendite di posizione per nessuno o, se rimangono, sono ridotte ai minimi termini. C’è invece il nuovo orizzonte di una politica dove chi più ha idee e proposte, chi sa indicare un percorso e una meta, chi mette in campo un personale politico che rifiuta le stanche liturgie del passato e parla un nuovo linguaggio, riesce a ottenere consenso.


Poiché l’elettorato ha sempre ragione (è la regola base della democrazia) è evidente che il Pd a Riccione non è risultato credibile. Dovrà fare una seria analisi al proprio interno perché una debacle simile probabilmente non se l’aspettavano nemmeno i suoi avversari. Candidato sbagliato? Quinquennio di Pironi disastroso? Da oggi il dibattito è aperto ed è prevedibile che scorra molto sangue. Per l’elettorato riccionese sono invece risultate credibili Renata Tosi e la vasta alleanza da lei messa in campo, alla quale si è ridicolmente sottratto il Ncd.


Il risultato di Riccione getta una luce nuova sulla sfida che fra due anni si aprirà a Rimini. La vittoria di Renata Tosi dice che nella fase nuova che si è aperta (ma attenzione, fra due anni – un’eternità con l’accelerazione politica di oggi che riguarda tutte le forze politiche – la situazione potrebbe essere nuovamente cambiata) non ci sono missioni impossibili. Tutto dipende dalla credibilità del candidato in campo e dalla sua capacità di aggregare intorno a sé un consenso che va molto oltre il recinto del voto di appartenenza dei partiti. Il punto su cui il centrodestra dovrebbe lavorare non è la somma algebrica dei vari partiti (come a volte sembra da certe dichiarazioni), ma l’individuazione di una prospettiva per la città e la preparazione di un personale politico capace di renderla vincente.
Valerio Lessi

3bRimini calcio, il presidente Fabrizio De Meis fa il punto sulla situazione biancorossa

 

Il presidente biancorosso Fabrizio De Meis torna a parlare dopo un silenzio durato circa un mese e fa il punto sia sulle questioni economiche sia sul progetto tecnico e di ricostruzione dell’organigramma societario. De Meis ha già gettato le basi per la rinascita della maglia a scacchi dopo le peripezie dell’ultimo periodo e l’amara retrocessione tra i dilettanti ma tutto è legato all’accordo con i vecchi soci per il contenimento del debito. “Siamo arrivati al dunque – attacca il presidente del Rimini - pensavamo di risolvere in minor tempo la parte burocratica ma finalmente i contratti per la ratifica dell’accordo sulla divisione dei debiti tra vecchia e nuova compagine societaria sono pronti. Tutta la documentazione sta per essere inviata ai legali dei vecchi soci e contiamo di arrivare alle firme entro la fine della prossima settimana”. Ridotto il debito, con la parte relativa al rosso con la banca che sarà a carico della vecchia gestione, e quella con dipendenti e fornitori che sarà onorata dal sodalizio di De Meis, il nuovo Rimini potrà prendere il largo. “Abbiamo individuato in Giuseppe Mangiarano e Ivano Pastore le due figure chiave per i ruoli rispettivamente di direttore generale e sportivo, con loro da qualche giorno abbiamo un accordo verbale che sarà formalizzato dopo la firma con i vecchi soci. Vogliamo dare alla Rimini Calcio una struttura professionistica e sarà compito di Mangiarano occuparsi dell'organizzazione gestionale e amministrativa, mentre Pastore ricostruirà il Rimini dal punto di vista tecnico”. Vicina anche la scelta del nuovo tecnico e De Meis conferma le indiscrezioni su Salvatore Campiolongo: “E’ l’allenatore che al momento abbiamo in cima alla lista ma ancora non ci sono stati incontri ufficiali, si tratta di un mister preparato con il curriculum giusto per guidare una squadra che avrà l’obiettivo di risalire immediatamente tra i professionisti. Campilongo non è però l’unico che teniamo in considerazione, verso la fine della prossima settimana avremo incontri decisivi”. De Meis ha anche bloccato la sede del possibile ritiro: “Abbiamo scelto Norcia, anche in questo caso però si tratta di un’opzione in attesa di risolvere le questioni societarie. La struttura è prenotata dal 27 luglio al 13 agosto, si tratta di un centro che ha tutto, campi, piscina, sabbia, percorsi misti, palestra e sono convinto che la squadra potrà svolgere al meglio la prima parte del ritiro. Dopo ferragosto – prosegue De Meis – il gruppo continuerà a lavorare sino alla fine del mese in una località più vicina a Rimini per favorire i nostri tifosi che così potranno seguire gli allenamenti”. Cantiere in corso anche per il settore giovanile: “Chiederemo la deroga per partecipare ai campionati nazionali e getteremo le basi per il nuovo settore giovanile biancorosso che partirà dalla Scuola Calcio del Rimini rivolta ai bambini più piccoli: crediamo sia fondamentale far percepire l’importanza della maglia a scacchi sin dai primi calci al pallone”. Già pianificato anche il rilancio dell’immagine biancorossa e del marchio Rimini Calcio: “Abbiamo in programma molte iniziative – conclude De Meis – e anche nella scelta dello sponsor tecnico ci stiamo orientando verso un partner che supporti la nostra ambizione di portare il marchio della Rimini Calcio in tutta Italia”.
Francesco Pancari

2bEconomia riminese ancora nel tunnel della crisi

 

L’economia riminese (al pari, del resto, a quella italiana) è ancora dentro al tunnel della crisi. I dati aggiornati sono stati resi noti nel corso della dodicesima edizione della Giornata dell’Economia, ultimo atto di Manlio Maggioli prima di lasciare la Camera di Commercio.


Per capire quanto siamo ancora dentro al tunnel, basta osservare il dato degli avviati al lavoro nel primo trimestre 2014: rispetto all’anno precedente il calo è del 18,8%. I contratti di lavoro che vengono siglati sono a stragrande maggioranza (60,9%) a tempo determinato, mentre i rapporti a tempo indeterminato si assestano intorno al 7,6% (nel primo trimestre 2013 rappresentavano l’8,4%9). Ancora più drammatico è l’indicatore della Cassa Integrazione: nel primo quadrimestre 2014 il suo utilizzo è cresciuto del 30,4% rispetto allo stesso periodo 2013. Andando nel dettaglio si vede che è diminuita l’ordinaria, mentre sono cresciute la straordinaria e quella in deroga.


A soffrire la situazione sono soprattutto i giovani, sia che si dedichino ad una attività imprenditoriale sia che cerchino un lavoro come dipendenti. Sono in costante diminuzione gli imprenditori under 30: in un anno -0,6% e addirittura -17,7% se si considera l’ultimo quinquennio. Il tasso di disoccupazione è all'11,5 ma per i giovani dai 15 ai 29 anni sale al 25,5%.


Nessuna buona notizia neppure sul fronte delle imprese attive: nel
primo quadrimestre del 2014 sono 34.923 contro le 35.633 dello stesso periodo dell’anno precedente, con un calo del -2,0%. Quanto a iscrizioni e cessazioni di impresa, nei primi quattro mesi del 2014 in provincia di Rimini le cessazioni, con 1.622 unità, hanno largamente superato le iscrizioni, arrivate a 1.153, determinando un saldo nati-mortalità delle imprese molto negativo (-469 imprese).


Le difficoltà del credito rappresentano l’altra faccia della medaglia. I dati della Banca d’Italia, aggiornati al primo trimestre 2014, evidenziano un calo degli impieghi alle imprese del 2,2% su marzo 2013, con la variazione peggiore nel settore edile (-21,9% di impieghi ). A questi si aggiungono i dati allarmanti sulle sofferenze bancarie che in provincia di Rimini al 31 dicembre scorso ammontavano a 1.365 milioni di euro (erano 927 milioni al 31/12/12), con un incremento del 47,2% rispetto all’anno precedente.


Anche dal settore trainante l’economia locale, ovvero il turismo, non c’è andamento positivo. Nei primi quattro mesi dell’anno a fronte di un lieve aumento di arrivi (+0,2%, distinti fra +2,1% di arrivi italiani e -6,1% di arrivi esteri) si registra una diminuzione di presenze del -3,1%; (-0,4% per le presenze italiane e -9,0% le presenze estere). Il dato più evidente è la forte diminuzione degli stranieri, che si registra per la prima volta negli ultimi anni.


Per fortuna le previsioni inducono ad un cauto ottimismo. Aggiornati al maggio 2014, gli scenari previsionali indicano in particolare la crescita del tasso medio annuo del valore aggiunto che toccherà +1,2%, inferiore al valore atteso medio annuo del +1,5% per l’Emilia-Romagna e uguale a quello previsto per l’Italia; e un incremento dell’export in misura media annua del 4,0%, presentando però una crescita inferiore rispetto al trend regionale (+5,3%) e nazionale (+4,5%). Rispetto al mercato del lavoro, nei prossimi due anni si evidenzierà una minima crescita degli occupati quantificabile in un +0,2% medio annuo, variazione inferiore a quella che si registrerà sia in ambito regionale (+0,5%) che in ambito nazionale (+0,3%); tale incremento, però, si verificherà solo a partire dal 2015 mentre nel 2014 si registreranno, purtroppo, valori ancora negativi (-0,6% rispetto al 2013).


La giornata dell’economia è stata anche l’occasione per presentare l’analisi degli ultimi tre bilanci depositati da parte di quasi 3.000 imprese della provincia di Rimini che hanno la forma giuridica della società di capitali (spa, srl o sas).
L’analisi mette in evidenza un andamento positivo del fatturato che mostra una generalizzata crescita in quasi tutti i macrosettori, con particolare riguardo all’Agricoltura e al Commercio, Tale crescita è però riferibile al biennio 2010-2011, mentre il biennio più recente 2011-2012 evidenzia una stasi e, in taluni casi, addirittura una contrazione. Perde invece il settore delle Costruzioni (-5,1%).


Per quanto attiene alla redditività delle imprese, l’analisi evidenzia invece una visibile contrazione nel rendimento del capitale proprio, misurato dall’indice ROE, che passa da +3,60% nell’anno 2010, a +3,42% del 2011, per scendere significativamente nel 2012 ad un valore negativo di -0,27%. Il settore che appare più in sofferenza è quello delle Costruzioni mentre il settore con maggiore stabilità e redditività sempre positiva è quello del Commercio, mentre gli altri settori sono molto prossimi allo zero. Occorre sottolineare che quando si parla di commercio ci si riferisce non tanto alla rete dei piccoli negozi (che notoriamente da anni è in sofferenza) quanto alle grandi imprese, dove spiccano le performance di aziende internazionali come la Teddy.