5bRimini, come va davvero il turismo (soldi, non presenze)

 

Nel triennio 2010-2012 il fatturato è cresciuto, ma la redditività è diminuita ed il risultato finale, una volta pagate le tasse, è stata una perdita.
Stiamo parlando delle società di capitale che gestiscono alberghi a Rimini e provincia. L’analisi di questo segmento rientra nel corposo volume sui bilanci delle società di capitale presentato nei giorni scorsi dalla Camera di Commercio.


È l’occasione - seppure per un segmento limitato – di considerare l’andamento del turismo non solo e non tanto sulla base delle variazioni delle presenze quanto sull’andamento dei bilanci.
Qui si tratta degli alberghi gestiti da società di capitale: società per azioni, ma soprattutto società a responsabilità limitata e società in accomandita per azioni. Probabilmente non è la formula che va per la maggiore negli alberghi (dove a colpo d’occhio sembrano prevalere le società di persone) ma è comunque uno spaccato interessante perché certamente riferito alla fascia alta dell’offerta alberghiera.


Vediamo qualche dato. Nel triennio 2010-2012 il fatturato delle imprese alberghiere è cresciuto di circa il 7 per cento. Sembrerebbe un buon risultato, ma se si prende in esame il ROE, ovvero l’indice che dice quanti euro di utile netto la società è riuscita a realizzare per 100 euro di capitale di rischio, la situazione cambia. Il 2010 si è chiuso con un -3,06%; sono andate un po’ meglio le cose nel 2011 ma sempre in negativo con un -1,59%; nel 2012 la situazione si è aggravata portando l’indice a -2,96%.


Se si osserva l’incidenza degli oneri finanziari e delle imposte sul risultato operativo delle società, vi vede che nel triennio è diminuita in entrambi i casi. Le imposte, per esempio, sono passate dal 54,18% del 2010 al 42,35 del 2012. Nonostante l’alleggerimento, il carico delle imposte porta ad una perdita media di 2.229 euro nel 2010, di 1.159 euro nel 2011 e di 2.153 euro nel 2012. Sono quindi bilanci che chiudono perennemente in rosso.


Ma non è questo l’unico elemento di preoccupazione, lo ha fortemente sottolineato il professor Giuseppe Savioli, presidente della Fondazione Dottori Commercialisti della provincia di Rimini.
Il motivo di maggiore preoccupazione è il seguente. Dall’esame dei bilanci risulta che il capitale investito proviene solo per il 26 per cento da mezzi propri, mentre per il resto si deve fare ricorso al debito. L’analisi parla di situazione di evidente squilibrio finanziario perché le liquidità correnti non riescono a far fronte alle passività correnti. Questo squilibrio è aggravato dal ricorso ad un debito a breve termine. Detto in parole semplici: se da un giorno all’altro le banche chiedessero il rientro immediato dei fidi (che sono “a vista”), molte società salterebbero in aria.


È una situazione davvero allarmante che non comprende il 2013, anno in cui le cose, stando all’andamento generale del settore turistico, non sono certo migliorate. E se questi sono i risultati delle società di capitali, viene da chiedersi come chiudano i bilanci le società di persone.

Lunedì, 09 Giugno 2014 09:28

Renata Tosi è il nuovo sindaco di Riccione

4bRenata Tosi è il nuovo sindaco di Riccione 

 

Per la prima volta dal dopoguerra la sinistra perde un feudo dove ha sempre vinto con percentuali bulgare. E’ il risultato più clamoroso emerso dalla tornata elettorale cominciata il 25 maggio. La geografia politica della provincia cambia sensibilmente: il capoluogo Rimini è stretto a nord e a sud dalla tenaglia di due amministrazioni di diverso colore. Se ieri sera il sindaco Andrea Gnassi è andato a letto preoccupato, ne aveva tutte le ragioni.


La vittoria di Renata Tosi è stata piena, senza ombre. In termini assoluti la portata della sua vittoria risulta ancora più evidente. Ieri ha ottenuto 8.695 voti mentre il 25 maggio si era fermata a 6.822, cioè dal primo turno a ieri ha guadagnato 1.873 voti. Viceversa Fabio Ubaldi che al primo turno aveva ottenuto 8.852 voti ne ha persi 1261 fermandosi a quota 7.591.


Il risultato del ballottaggio di Riccione conferma un elemento che già era emerso con chiarezza al primo turno e alle europee: l’elettorato, chi esercita il proprio diritto di voto e non si emargina nell’astensione, dimostra una solida capacità di lettura delle diverse situazioni locali e cambia il proprio voto seguendo questa diversità. A Riccione già si era visto che il boom del Pd alle europee non aveva riscontro nelle comunali. È un elettorato ormai libero da condizionamenti ideologici (probabilmente ha ragione chi sostiene che con questa tornata elettorale è definitivamente morta anche la cosiddetta Seconda Repubblica) e che manifesta un’enorme mobilità determinata dal diverso grado di credibilità dell’offerta politica in campo. Non ci sono più rendite di posizione per nessuno o, se rimangono, sono ridotte ai minimi termini. C’è invece il nuovo orizzonte di una politica dove chi più ha idee e proposte, chi sa indicare un percorso e una meta, chi mette in campo un personale politico che rifiuta le stanche liturgie del passato e parla un nuovo linguaggio, riesce a ottenere consenso.


Poiché l’elettorato ha sempre ragione (è la regola base della democrazia) è evidente che il Pd a Riccione non è risultato credibile. Dovrà fare una seria analisi al proprio interno perché una debacle simile probabilmente non se l’aspettavano nemmeno i suoi avversari. Candidato sbagliato? Quinquennio di Pironi disastroso? Da oggi il dibattito è aperto ed è prevedibile che scorra molto sangue. Per l’elettorato riccionese sono invece risultate credibili Renata Tosi e la vasta alleanza da lei messa in campo, alla quale si è ridicolmente sottratto il Ncd.


Il risultato di Riccione getta una luce nuova sulla sfida che fra due anni si aprirà a Rimini. La vittoria di Renata Tosi dice che nella fase nuova che si è aperta (ma attenzione, fra due anni – un’eternità con l’accelerazione politica di oggi che riguarda tutte le forze politiche – la situazione potrebbe essere nuovamente cambiata) non ci sono missioni impossibili. Tutto dipende dalla credibilità del candidato in campo e dalla sua capacità di aggregare intorno a sé un consenso che va molto oltre il recinto del voto di appartenenza dei partiti. Il punto su cui il centrodestra dovrebbe lavorare non è la somma algebrica dei vari partiti (come a volte sembra da certe dichiarazioni), ma l’individuazione di una prospettiva per la città e la preparazione di un personale politico capace di renderla vincente.
Valerio Lessi

3bRimini calcio, il presidente Fabrizio De Meis fa il punto sulla situazione biancorossa

 

Il presidente biancorosso Fabrizio De Meis torna a parlare dopo un silenzio durato circa un mese e fa il punto sia sulle questioni economiche sia sul progetto tecnico e di ricostruzione dell’organigramma societario. De Meis ha già gettato le basi per la rinascita della maglia a scacchi dopo le peripezie dell’ultimo periodo e l’amara retrocessione tra i dilettanti ma tutto è legato all’accordo con i vecchi soci per il contenimento del debito. “Siamo arrivati al dunque – attacca il presidente del Rimini - pensavamo di risolvere in minor tempo la parte burocratica ma finalmente i contratti per la ratifica dell’accordo sulla divisione dei debiti tra vecchia e nuova compagine societaria sono pronti. Tutta la documentazione sta per essere inviata ai legali dei vecchi soci e contiamo di arrivare alle firme entro la fine della prossima settimana”. Ridotto il debito, con la parte relativa al rosso con la banca che sarà a carico della vecchia gestione, e quella con dipendenti e fornitori che sarà onorata dal sodalizio di De Meis, il nuovo Rimini potrà prendere il largo. “Abbiamo individuato in Giuseppe Mangiarano e Ivano Pastore le due figure chiave per i ruoli rispettivamente di direttore generale e sportivo, con loro da qualche giorno abbiamo un accordo verbale che sarà formalizzato dopo la firma con i vecchi soci. Vogliamo dare alla Rimini Calcio una struttura professionistica e sarà compito di Mangiarano occuparsi dell'organizzazione gestionale e amministrativa, mentre Pastore ricostruirà il Rimini dal punto di vista tecnico”. Vicina anche la scelta del nuovo tecnico e De Meis conferma le indiscrezioni su Salvatore Campiolongo: “E’ l’allenatore che al momento abbiamo in cima alla lista ma ancora non ci sono stati incontri ufficiali, si tratta di un mister preparato con il curriculum giusto per guidare una squadra che avrà l’obiettivo di risalire immediatamente tra i professionisti. Campilongo non è però l’unico che teniamo in considerazione, verso la fine della prossima settimana avremo incontri decisivi”. De Meis ha anche bloccato la sede del possibile ritiro: “Abbiamo scelto Norcia, anche in questo caso però si tratta di un’opzione in attesa di risolvere le questioni societarie. La struttura è prenotata dal 27 luglio al 13 agosto, si tratta di un centro che ha tutto, campi, piscina, sabbia, percorsi misti, palestra e sono convinto che la squadra potrà svolgere al meglio la prima parte del ritiro. Dopo ferragosto – prosegue De Meis – il gruppo continuerà a lavorare sino alla fine del mese in una località più vicina a Rimini per favorire i nostri tifosi che così potranno seguire gli allenamenti”. Cantiere in corso anche per il settore giovanile: “Chiederemo la deroga per partecipare ai campionati nazionali e getteremo le basi per il nuovo settore giovanile biancorosso che partirà dalla Scuola Calcio del Rimini rivolta ai bambini più piccoli: crediamo sia fondamentale far percepire l’importanza della maglia a scacchi sin dai primi calci al pallone”. Già pianificato anche il rilancio dell’immagine biancorossa e del marchio Rimini Calcio: “Abbiamo in programma molte iniziative – conclude De Meis – e anche nella scelta dello sponsor tecnico ci stiamo orientando verso un partner che supporti la nostra ambizione di portare il marchio della Rimini Calcio in tutta Italia”.
Francesco Pancari

2bEconomia riminese ancora nel tunnel della crisi

 

L’economia riminese (al pari, del resto, a quella italiana) è ancora dentro al tunnel della crisi. I dati aggiornati sono stati resi noti nel corso della dodicesima edizione della Giornata dell’Economia, ultimo atto di Manlio Maggioli prima di lasciare la Camera di Commercio.


Per capire quanto siamo ancora dentro al tunnel, basta osservare il dato degli avviati al lavoro nel primo trimestre 2014: rispetto all’anno precedente il calo è del 18,8%. I contratti di lavoro che vengono siglati sono a stragrande maggioranza (60,9%) a tempo determinato, mentre i rapporti a tempo indeterminato si assestano intorno al 7,6% (nel primo trimestre 2013 rappresentavano l’8,4%9). Ancora più drammatico è l’indicatore della Cassa Integrazione: nel primo quadrimestre 2014 il suo utilizzo è cresciuto del 30,4% rispetto allo stesso periodo 2013. Andando nel dettaglio si vede che è diminuita l’ordinaria, mentre sono cresciute la straordinaria e quella in deroga.


A soffrire la situazione sono soprattutto i giovani, sia che si dedichino ad una attività imprenditoriale sia che cerchino un lavoro come dipendenti. Sono in costante diminuzione gli imprenditori under 30: in un anno -0,6% e addirittura -17,7% se si considera l’ultimo quinquennio. Il tasso di disoccupazione è all'11,5 ma per i giovani dai 15 ai 29 anni sale al 25,5%.


Nessuna buona notizia neppure sul fronte delle imprese attive: nel
primo quadrimestre del 2014 sono 34.923 contro le 35.633 dello stesso periodo dell’anno precedente, con un calo del -2,0%. Quanto a iscrizioni e cessazioni di impresa, nei primi quattro mesi del 2014 in provincia di Rimini le cessazioni, con 1.622 unità, hanno largamente superato le iscrizioni, arrivate a 1.153, determinando un saldo nati-mortalità delle imprese molto negativo (-469 imprese).


Le difficoltà del credito rappresentano l’altra faccia della medaglia. I dati della Banca d’Italia, aggiornati al primo trimestre 2014, evidenziano un calo degli impieghi alle imprese del 2,2% su marzo 2013, con la variazione peggiore nel settore edile (-21,9% di impieghi ). A questi si aggiungono i dati allarmanti sulle sofferenze bancarie che in provincia di Rimini al 31 dicembre scorso ammontavano a 1.365 milioni di euro (erano 927 milioni al 31/12/12), con un incremento del 47,2% rispetto all’anno precedente.


Anche dal settore trainante l’economia locale, ovvero il turismo, non c’è andamento positivo. Nei primi quattro mesi dell’anno a fronte di un lieve aumento di arrivi (+0,2%, distinti fra +2,1% di arrivi italiani e -6,1% di arrivi esteri) si registra una diminuzione di presenze del -3,1%; (-0,4% per le presenze italiane e -9,0% le presenze estere). Il dato più evidente è la forte diminuzione degli stranieri, che si registra per la prima volta negli ultimi anni.


Per fortuna le previsioni inducono ad un cauto ottimismo. Aggiornati al maggio 2014, gli scenari previsionali indicano in particolare la crescita del tasso medio annuo del valore aggiunto che toccherà +1,2%, inferiore al valore atteso medio annuo del +1,5% per l’Emilia-Romagna e uguale a quello previsto per l’Italia; e un incremento dell’export in misura media annua del 4,0%, presentando però una crescita inferiore rispetto al trend regionale (+5,3%) e nazionale (+4,5%). Rispetto al mercato del lavoro, nei prossimi due anni si evidenzierà una minima crescita degli occupati quantificabile in un +0,2% medio annuo, variazione inferiore a quella che si registrerà sia in ambito regionale (+0,5%) che in ambito nazionale (+0,3%); tale incremento, però, si verificherà solo a partire dal 2015 mentre nel 2014 si registreranno, purtroppo, valori ancora negativi (-0,6% rispetto al 2013).


La giornata dell’economia è stata anche l’occasione per presentare l’analisi degli ultimi tre bilanci depositati da parte di quasi 3.000 imprese della provincia di Rimini che hanno la forma giuridica della società di capitali (spa, srl o sas).
L’analisi mette in evidenza un andamento positivo del fatturato che mostra una generalizzata crescita in quasi tutti i macrosettori, con particolare riguardo all’Agricoltura e al Commercio, Tale crescita è però riferibile al biennio 2010-2011, mentre il biennio più recente 2011-2012 evidenzia una stasi e, in taluni casi, addirittura una contrazione. Perde invece il settore delle Costruzioni (-5,1%).


Per quanto attiene alla redditività delle imprese, l’analisi evidenzia invece una visibile contrazione nel rendimento del capitale proprio, misurato dall’indice ROE, che passa da +3,60% nell’anno 2010, a +3,42% del 2011, per scendere significativamente nel 2012 ad un valore negativo di -0,27%. Il settore che appare più in sofferenza è quello delle Costruzioni mentre il settore con maggiore stabilità e redditività sempre positiva è quello del Commercio, mentre gli altri settori sono molto prossimi allo zero. Occorre sottolineare che quando si parla di commercio ci si riferisce non tanto alla rete dei piccoli negozi (che notoriamente da anni è in sofferenza) quanto alle grandi imprese, dove spiccano le performance di aziende internazionali come la Teddy.

mattoneRimini | Economia, Ance: Non c'è ripresa per l'edilizia

 

Edilizia riminese: non si prevede il ritorno alla ripresa. Dal primo trimestre 2008 al primo trimestre 2014: imprese - 40%, lavoratori - 41%, ore lavorate - 51%, salari - 42%. Questo il succo dei numeri snocciolati oggi durante l'assemblea dell'Ance (l'associazione dei costruttori edili) della provincia di Rimini. Per l’edilizia il 2014 è ancora un anno in cui non si prevede un ritorno alla ripresa. Dopo 7 anni di progressiva il punto di non ritorno è sempre più vicino, lanciano l'allarme i costruttori.


I numeri. Nel territorio di Rimini le imprese attive iscritte alla Cassa Mutua Edile Ance passano da 788 del 2008 a 528 del 2013 con un calo di 179 aziende pari a - 33% e rispetto al 2012 in cui erano 609 si registra un calo del 13%.
Gli operai attivi passano da 4.572 del 2008 a 2.922 del 2013 con un calo di 1.650 addetti (-36%). Rispetto al 2012 il calo è di 656 addetti.
Le ore lavorate registrano un calo rispetto al 2008 del - 42% e rispetto al 2012 del -17%. Situazione analoga per il dato sul monte salari che è in calo rispetto al 2008 del -32% e rispetto al 2012 del -16% (nel 2008 37,5 mil di euro, nel 2012 -30 mil di euro e nel 2013 25,5 mil di euro).
I dati riferiti al primo trimestre 2014 confrontati con quelli del primo trimestre 2008, non sono migliori, anzi sono peggiori di quelli riferiti al 2013: si registra, infatti: aziende -40%, lavoratori -41%, ore lavorate -51% e monte salari -42%.
Per fare un esempio pratico, la produzione di calcestruzzo rispetto agli anni pre-crisi è calata dell’80%.


APPALTI: Nel corso del 2013 le gare di appalto aggiudicate nella Provincia di Rimini sono state 142 per circa 42 milioni di euro complessivi, di queste 50, per 28 milioni di euro, riguardano opere edili, mentre 92, per 14 milioni, riguardano opere infrastrutturali.
Nel 2013 le imprese riminesi, nonostante la crescita degli appalti nella nostra Provincia, fanno registrare un calo della relativa quota percentuale dei lavori acquisiti, pari a 18% del totale provinciale (era 29% nel 2012); anche le imprese extraregionali diminuiscono la loro presenza con il 19% (47% nel 2012); sono aumentate quindi le imprese di altre province dell’Emilia-Romagna la cui quota raggiunge il 62% (23% nel 2012).
Il ribasso medio degli affidamenti è stato del 15,5% (nel 2012 15,7%).


MERCATO IMMOBILIARE RESIDENZIALE: In provincia di Rimini, contro la diminuzione regionale del 7%, si registra un calo del 13%.
E le prospettive rimangono ancora incerte in ragione delle persistenti difficoltà economiche delle famiglie che, in questi anni, hanno sperimentato una riduzione del reddito disponibile e della propensione al risparmio. A ciò si aggiunge la difficoltà di accesso al credito.


CREDITO: In provincia i finanziamenti per il residenziale sono calati del 48%, 3 punti in più della media regionale e per i non residenziali del 47% quasi il triplo del livello regionale.
La fortissima restrizione del credito non ha risparmiato le famiglie: nei primi 9 mesi del 2013, infatti, è proseguita la contrazione delle erogazioni di mutui per l’acquisto di abitazioni, con un ulteriore -4% rispetto ai primi 9 mesi del 2012. Il dato risulta molto preoccupante in considerazione della fortissima restrizione di erogazioni registrata tra il 2007 e il 2012 nella regione, periodo in cui sono venuti a mancare alle famiglie oltre 9 miliardi di euro per l’acquisto di case (-70%).
In particolare il flusso dei nuovi mutui per l’acquisto della casa nella nostra Provincia si attesta su 130 milioni di Euro per il 2013, mentre nel 2012 era stato di 141 milioni di Euro e nel 2007 di 337 milioni con un calo percentuale rispetto al 2013 del 58%.

rossoRimini | Stupro fuori dalla disco, 21enne ai domiciliari

 

Avrebbe violentato una 19enne nel parcheggio di una discoteca, rubando alla sua vittima borsa e cellulare. Dopo 8 mesi di indagini, i Carabinieri hanno arrestato un 21enne di Rimini che da questa mattina, su ordine del Gip del Tribunale, è ai domiciliari per violenza sessuale, lesioni e rapina. L'aggressione risale alla notte del 27 ottobre scorso dopo che i due si erano conosciuti in discoteca e dopo un un tentativo di approccio sessuale del 21enne che la ragazza aveva respinto con forza. (Ansa)

tortora-chiaroMisano | Torna il Motomondiale, dal 22 al 22 giugno

 

Torna, sul finire di giugno il Mondiale Superbike, sul circuito di Misano Adriatico intitolato a Marco Simoncelli. Dal 20 al 22 giugno, sulla pista romagnola, si daranno battaglia i protagonisti della superbike internazionale: la novità 2014 è nella denominazione che diventa 'Riviera di Rimini Round'. Come tradizione alle gare sul circuito si aggiungeranno eventi collaterali che animeranno le giornate sulla Riviera di Rimini. (Ansa)

Giovedì, 05 Giugno 2014 20:00

premio nobel dell'economia a rimini

Il premio Nobel 2001 per l'economia Michael Spence sarà a Rimini lunedì 9 giugno, alle 18 al Centro congressi Sgr. Lo studioso statunitense sarà uno dei protagonisti della due giorni dedicata all'approfondimento delle economie mondiali, dei loro ritmi di crescita e delle criticità che si prevedono. La giornata è a cura del Centro di ricerca economica di Rimini e in ricordo di Luciano Chicchi, che volle fortemente questo luogo indipendente di studi economici, sostenendolo tramite UniRimini e Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini

Giovedì, 05 Giugno 2014 19:56

Testamento biologico, a Rimini si può

1bTestamento biologico, a Rimini si può

 

Testamento biologico. Questa mattina a Rimini è stata firmata la convenzione tra il Comune e il Consiglio notarile per le disposizioni anticipate di trattamento sanitario. Le firme in calce sono quelle dell’assessore Irina Imola e del notaio Rosa Menale, presidente del Consiglio Notarile Distrettuale di Forlì-Rimini. Da ora ai notai spetterà comunicare all'apposito Registro comunale l'esistenza, presso il proprio studio, di ‘Dichiarazioni anticipate di trattamento’ da parte di cittadini italiani e non, purché residenti, e l'inserzione dei dati di coloro che le hanno presentate.

tortora-scuroRimini | Alberghi: prezzi su nelle città di mare, ma a Rimini no

 

Aumentano i prezzi nelle città di mare, ma a Rimini no. La tendenza dell'ultimo mese è quella del rialzo per le città di mare e del ribasso per montagna e città d'arte. Se, però, la Sardegna sembra essere la più cara con Pula che domina la classifica con la media di 351 euro a notte per il mese di giugno (aumento del 32% rispetto a maggio) e con San Teodoro ovvero la meta con l’incremento maggiore cioè del 46%, ben altro segno si registra per Rimini e Porto Cesàreo che rimangono sotto i 100 euro a notte. In realtà la capitale della riviera romagnola con i suoi 90 euro in media è battuta anche nella classifica dell'economicità dagli 84 euro della cittadina pugliese.
Forti rincari, invece, anche a Positano (284 euro) e Capri (268 euro), entrambe con un aumento del 16%, Forte dei Marmi a 254 euro a notte (30%) e Amalfi a 232 euro (+25%). in più rispetto a maggio.