Mercoledì, 09 Luglio 2014 14:54

i segreti della domus

mattonetortora-scuroRimini | Fogne, domani via al cantiere per la 'dorsale sud'

 

L'intervento è da 2,5 milioni. Il cantiere à in corrispondenza dell’incrocio tra via Tripoli e via Roma a Rimini. Domani partono i lavori per la realizzazione della 'dorsale sud', l’intervento numero 5 del piano di salvaguardia della balneazione, 'ottimizzato' dal sindaco Andrea Gnassi.


Da palazzo Garampi assicurano l'utilizzo di tecnologie avanzate (il sistema microtunnelling che permetterà ai tecnici lavori di grande precisione limitando scavi e cantieri) per l'intervento che consiste nella realizzazione di un collettore fognario di tipo misto di 160 centimetri di diametro che avrà lo scopo di ridurre la portata di acque reflue convogliate allo scarico Colonnella I, in località Bellariva e contenere l’impatto ambientale di questi fenomeni. Spiegano dal Comune che, grazie al nuovo collettore e agli interventi collegati, anche in caso di forti piogge le acque continueranno ad essere convogliate a depurazione senza quindi dover ricorrere più agli scolmatori.


L’intervento dovrebbe essere ultimato nell’arco di 13 mesi. I finanziamenti sono quelli del piano città dell'ex ministro Corrado Passera. Si ricorderà che il progetto di riqualificazione presentato dal Comune di Rimini (tra i 28 selezionati dal Ministero, a fronte di 457 domande) è stato finanziato dal governo con 7,5 milioni e comprende, oltre alla dorsale sud, anche la realizzazione della vasca di laminazione dell’ospedale.

tortora-chiaro 210Rimini | Lucciole, cartelli 'dissuasori' da oggi sui viali

 

Da oggi niente alibi. A Rimini chi intralcia il traffico (magari per intrattenersi con una prostituta sul ciglio della strada) rischia fino a 500 euro di multa. E' scritto nero su bianco sui cartelli che gli operai di Anthea stanno alzando sui viali Regina Margherita e Principe di Piemonte, da Piazzale Gondar a viale Cavalieri di Vittorio Veneto. Nulla di nuovo, solo quanto previsto in questi casi dal codice della strada. L'iniziativa è prevista dall'ordinanza del sindaco Andrea Gnassi del 27 giugno scorso, in vigore fino a ottobre.

Mercoledì, 09 Luglio 2014 12:05

freestyle al 105

Il 150 Stadium si trasformerà in una vera e prorpia arena dove si sfideranno i migliori stuntman italiani e internazionali a colpi di trick ed evoluzioni aeree. L'appuntamento è per domani alle 22. Ospite d'eccezione di FX Tour Notte Freestyle sarà lo stuntman romagnolo Roberto Poggiali. Si esibiranno i “top rider” italiani Massimo Bianconcini e Vanni Oddera e gli spagnoli Navas, Roky e Pinol su moto da cross, mentre sul quad ci sarà Luca Bertola, Simone Cesare sul motorino Sì, Jason Cesco su motoslitta. Roberto Poggiali e Patrick Mammoli si esibiranno su quad

Mercoledì, 09 Luglio 2014 11:39

giornalaio, 9 giugno 2014

giornalaioCrack Errani, condannato e dimesso. Trc, vinco le ruspe. Aeradria, parla Vannucci. Lotta alla criminalità, Gnassi chiama in squadra papa Francesco

 

La condanna del presidente. Ieri la Corte d'appello di Bologna ha condannato Vasco Errani, presidente della Regione Emilia Romagna, a un anno per falso ideologico nell'ambito del procedimento Terremerse. La sentenza ribata totalmente quella emessa in primo grado nell'ambito della vicenda dei finanziamenti concessi dalla regione a Giovanni Errani, fratello di Vasco, per la sua cantina (Quotidiano Nazionale).
Le dimissioni del presidente. Errani alla notizia della condanna ha annunciato le dimissioni, che per essere valide adesso vanno formalizzate. Cosa succederà? Dopo le dimissioni effettive toccherà al governo stabilire tramite decreto prefettizio quando si andrà al voto: o a novembre o in primavera (Quotidiano Nazionale).
L'incognita. Le normative parlano di tre mesi tempo per decidere il destino della Regione acefala, ma non definiscono se i tre mesi sono il tempo massimo per andare alle elezioni o il tempo del governo per decidere il da farsi. A mandare avanti la baracca nel frattempo sarà la "Consulta di garanzia statutaria, presieduta dal professore e avvocato Flavio Peccenini, che si incontrerà con la presidente dell’Assemblea, Palma Costi, e la vice presidente Simonetta Saliera, le quali consegneranno la loro proposta di atti urgenti da approvare in regime di ordinaria amministrazione. La Consulta deciderà poi in autonomia cosa, di quella proposta, sarà sottoposto al voto di giunta o Assemblea" (Quotidiano Nazionale).
Gli eredi. A Bologna il Pd è indeciso: primarie sì o primarie no? "Qualora si decidesse di non fare le primarie, il favorito Pd alla candidatura diventerebbe il segretario regionale uscente, Stefano Bonaccini, l’unico capace di tenere insieme il partito. Sia perché gode della fiducia di Renzi, sia perché ha un passato bersaniano". Ma se le resistenze interne nel Pd ottenessero le primarie la rosa dei candidati potrebbe essere allargata al deputato Matteo Richetti e all’ex sindaco di Forlì, Roberto Balzani. In corsa anche il sindaco di Imola, Daniele Manca, e l’attuale vice presidente Simonetta Saliera (svantaggiati dall'essere troppo vicini ad Errani). Per la vicinanza a Matteo Renzi, gli ultimi rumors avanzano la candidatura del sottosegretario Graziano Delrio (Quotidiano Nazionale).
Il protagonista della vicenda, Vasco Errani, ha subito annunciato, appena un attimo dopo le sue dimissioni, che ricorrerà in Cassazione dichiarandosi ancora una volta innocente (Corriere).
Il grande accusatore. "Era stato proprio un riminese, l’allora consigliere regionale di An Gioenzo Renzi, a portare il caso in tribunale. Renzi, nel gennaio 2010, presentò un esposto alla Procura di Bologna e un altro alla Corte dei conti, dopo che nel novembre 2009 aveva chiesto una commissione d’inchiesta sui finanziamenti concessi alla cooperativa del fratello di Errani. «Se Errani mi avesse ascoltato – canta vittoria Renzi – e non avesse bocciato la mia proposta di una commissione d’inchiesta, oggi non ci troveremmo in questa situazione. La Corte d’Appello ha confermato le mie ragioni: Errani doveva sapere delle irregolarità nel finanziamento alla cantina di Imola»" (ilCarlino).


Trc, vincono le ruspe. Teatro di una sconfitta dei riccionesi contro l'odiata metro di costa ieri è stato il cantiere di via Portovenere. La scorta prefettizia è lievitata da 20 a 70 unità che hanno permesso alle ruspe di andare avanti, sfasciati 12 pini, a dispetto delle proteste della popolazione. "L’unico tentativo d’invasione del cantiere è stato fatto da Gianni Piacenti, esponente di spicco di Forza Italia e della Fiera, che ha tentato di scavalcare la recinzione (ilCarlino). Afferrato dai poliziotti, ha dovuto gettare la spugna. Sono stati attimi di altissima tensione, tra gente urlante e bambini sotto choc" (ilCarlino).
Non ci resta che piangere, è il commento di don Giorgio Dell'Ospedale (ilCarlino).
Trc show, tra i manifestanti hanno fatto capolino anche le 'peperine'. Ma la loro presenza non è servita a distrarli.
Sindaci 2.0. Mentre il peggio andava in scena sul cantiere Tosi e Ubaldi si sono insultati virtualmente. Renata Tosi è additata dal Pd di comportarsi come un capo ultras, i suoi sostenitori mandano cancri a Ubaldi. Lei risponde con un "vi adoro" (ilCarlino).


Aeradria, Roberto Serrentino a processo.Aperto il procedimento contro del funzionario di Enac e a suo tempo revisore dei conti della società di gestione del Fellini. La verità sulle consulenze per 70mila euro affidategli da Aeradria la racconta l'ex amministratore Massimo Vannucci (ilCarlino). L'interrogatorio. "Il pagamento, dice, era stato preceduto da una consultazione con Massimo Masini, e «insieme abbiamo deciso che era meglio pagare per evitare che, dati gli incarichi che rivestiva, sia in collegio sindacale di Aeradria che in Enac, potesse indisporci e metterci il bastone tra le ruote, anzi potesse farci qualche problema... Mi ero anche incontrato con lui proprio per lamentarmi che la cifra che aveva chiesto era esagerata anche a fronte del contenuto della relazione. Io ho anche contestato che non mi sembrava un gran lavoro. Lui mi ha risposto che ormai l’aveva fatto e che noi avevamo gli albergatori come soci di Rdr e che quindi potevano affrontare il pagamento... E così è stato... »" (ilCarlino).
La consulenza 'rubata'. "Chi cercasse una tesi di laurea sulla “usabilità dei siti web” la troverebbe con una semplicissima interrogazione al motore di ricerca, sotto il nome dell’autore Daniele Ziggiotto che la presentò in università nel 2000. E chi avesse bisogno di una “guida al posizionamento dei siti web nei motori di ricerca”, troverebbe altrettanto facilmente un manuale spalmato su un intero sito internet (Motoricerca.info), autore Enrico Altavilla, risalente al 2001. E’ ciò che avrebbe fatto, secondo la tesi accusatoria, il professor Roberto Serrentino" (LaVoce).
Arte all'asta per salvare l'aeroporto. Tra gli arredi messi in liquidazione dal curatore fallimentare Renato Santini ci sono anche le opere donate da artisti con la clausola che sarebbero rimaste per sempre esposte a Miramare. Non si può, dice lo scultore Stefano Roselli. "Questa storia non finisce: ora chi ha preso questa decisione se la vedrà con i miei avvocati", precisa (ilCarlino).
Ma i primi a pagare saranno gli albergatori. "Il 17 luglio, invece, davanti al tribunale delle Imprese di Bologna si terrà il contraddittorio sulla richiesta di sequestro beni a carico anche dell’Associazione albergatori di Rimini, richiesta avanzata dal curatore fallimentare di Aeradria Renato Santini" (Corriere).


Gnassi e papa Francesco. Merito del sommo pontefice è la scomunica ai mafiosi. "Insieme a noi, e alle tante realtà italiane che come Rimini stanno ingaggiando una lotta corpo a corpo contro quello che come il cancro c’è ma spesso non si vede, c’è papa Francesco. E da ieri anche gli esponenti della criminalità organizzata che hanno Rimini nel mirino sanno di non meritare neanche il silenzio, ma solo una scomunica", ha scritto il sindaco di Rimini su Facebook (Corriere). Che dopo l'avvicinamento a Matteo Renzi, attualmente premier, al suo amico imprenditore Oscar Farinetti, che ne ha porposto la nomina ministro del turismo, e ai vari boss dell'Expo 2015, adesso Gnassi miri direttamente al papa come 'papabile' tra gli alleati autorevoli in grado magari di farlo trasferire al momento giusto a Roma in zona Montecitorio?

tortora-scuroRimini | Terremerse: Errani condannato. Il presidente si è dimesso 

 

Terremerse, il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, è stato condannato dalla seconda sezione penale della Corte di appello di Bologna a un anno di reclusione per falso ideologico in atto pubblico. La sentenza, con sospensione della pena, ha ribaltato l'assoluzione in primo grado a favore di Errani. La Corte d'appello ha inoltre condannato a un anno e due mesi i due dirigenti regionali Filomena Tersini e Valtiero Mazzotti.
Il processo è collegato alla presunta truffa sul finanziamento di un milione di euro concesso alla cooperativa Terremerse all'epoca dei fatti guidata dal fratello di Errani, Giovanni, ricorda l'AdnKronos.


A seguito della della condanna Errani si è dimesso da governatore della Regione Emilia Romagna. "Non si faccia nessuna confusione: quanto subisco io personalmente non diventi fango per l'istituzione per questo intendo rassegnare subito le mie dimissioni, e nel farlo rivendico il mio impegno e la mia onestà lungo tutti questi anni. E la mia piena innocenza anche in questo fatto specifico. Piena innocenza", ha dichiarato Errani annunciando un ricorso "affinché prevalga questa semplice verità".


A sostegno di Vasco Errani sono intervenuti, tra gli altri, anche il presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali, e il sindaco, Andrea Gnassi. "Lo diciamo con estrema chiarezza: Vasco Errani è una persona onesta e perbene. Chiunque lo conosca - sottolineano Gnassi e Vitali - sa che Vasco Errani ha sempre messo avanti nella sua attività politica, amministrativa e nella sua vicenda umana il rispetto delle istituzioni, la competenza, la passione, l’impegno, un grande rigore etico. Le sentenze si devono rispettare, ma è altrettanto vero che il corso della giustizia deve essere compiuto fino in fondo affinché emerga, come peraltro è avvenuto durante il primo grado di giudizio, l’assoluta correttezza del suo operato".

1bFiera Rimini e privatizzazioni: un gioco al rinvio?

 

Si va verso una reale privatizzazione del polo fieristico e congressuale riminese? Se si dovesse rispondere a questa domanda sulla base del dibattito svolto questa mattina nella quinta commissione consiliare, la risposta sarebbe negativa. Certo, il dibattito si è concluso con un voto favorevole alla delibera che autorizza il sindaco ad esprimersi in modo favorevole alla privatizzazione in tutte le sedi (ovvero nelle assemblee delle società partecipate, in cui sarà chiamato ad esprimersi). Ma il tono della discussione non era quello di chi sta per prendere una decisione storica per l’economia della città.


Forse per neutralizzare le anime della sinistra che hanno mal di pancia al solo udire la parola privatizzazione si è scelto un basso profilo. Si insiste sul fatto che la privatizzazione e l’eventuale quotazione in borsa erano state decise da tempo, salvo omettere che quel processo di privatizzazione è stato subito bloccato e che era limitato dal vincolo della maggioranza pubblica delle azioni, che ora è stato tolto. Si aggiunge poi che in fondo si vota solo per autorizzare un advisor a fare una ricerca di mercato. Poi quando l’advisor ci farà sapere se c’è qualcuno interessato a investire in Rimini Fiera, il consiglio comunale dovrà di nuovo esprimersi e dire la parola definitiva. Insomma, una delibera di ordinaria amministrazione.


Viene da pensare che forse lo scenario più plausibile è quello evocato dal consigliere di minoranza Gennaro Mauro. I tre soci pubblici (Comune, Provincia e Camera di Commercio) hanno chiesto e ottenuto da Unicredit una moratoria sul pagamento delle rate 2013 e 2014 sia per quanto riguarda gli interessi che il rimborso del capitale. La quota di capitale si pagherà a fine mutuo, aggiungendo una rata, gli interessi, un milione e 500 mila euro, vanno invece pagati il 30 giugno 2015. Nel 2015 va inoltre pagata anche la rata del mutuo pari a 3 milioni e 600 mila euro. Per il 30 giugno 2015 si avranno le idee chiare sulla privatizzazione? È difficile dare una risposta positiva. Il responso dell’advisor dovrebbe arrivare fra novembre e dicembre e su quello deve esprimersi il consiglio comunale. È immaginabile che probabilmente in quel momento si scateni un dibattito più vivace rispetto a quello di oggi. Se si deciderà per la privatizzazione, dovrà essere messo un bando pubblico, si dovrà dare un termine, si dovranno esaminare le proposte pervenute… E’ realistico che tutto questo si definisca entro il 30 giugno 2015? No, non è realistico. Che si fa allora? Si chiede una nuova proroga alla banca? Ed ecco allora lo scenario ipotizzato da Mauro: si tira la corda fino a quando è possibile in attesa che ritornino i dividendi di Rimini, promessi dal presidente Lorenzo Cagnoni per il 2017. Se invece la banca non volesse concedere una nuova proroga, come si troveranno i soldi per la rata 2015? Su questo si è preferito glissare, si naviga a vista.


Va segnalato peraltro, il dinamismo di Rimini Fiera. Per il 16 luglio, in piena estate, è stata convocata una conferenza stampa per annunciare il business plan della società per il triennio 2014-2016. Proprio quel business plan che dovrebbe invertire la situazione di crisi degli ultimi anni. Un’anticipazione i consiglieri comunali l’hanno avuta nella documentazione fornita a supporto delle loro decisioni. È il documento dello Studio Boldrini messo sotto top secret perché, scrive lo stesso nell’avvertenza, non ha avuto modo di verificare l’accuratezza e la completezza delle informazioni con le quali è stato redatto. Il 16 luglio sarà lo stesso Cagnoni a dire in che modo Rimini Fiera tornerà presto a produrre utili per i suoi soci.


Intanto c’è si appresta a fargli il controcanto: è l’associazione Dreamini che ha annunciato un Libro Bianco su Fiera e congressi predisposto da Mario Ferri e Andrea Bellucci.

tortora-scuroRiccione | Tari, 5Stelle: Perché 8mila euro per calcolarla?

 

Continua l'opposizione serrata dei 5Stelle al sindaco di Riccione Renata Tosi. Questa volta, l'oggetto delle critiche è un atto per l'affidamento di una consulenza. "Riccione ha bisogno di certezze e persone con l'esperienza necessaria per governare", attaccano i grillini. "Con 450 dipendenti comunali e un numero imprecisato di dirigenti c'è bisogno di spendere 8mila euro per calcolare quanto i cittadini dovranno pagare di tari?".


L'amministrazione di Riccione si è infatti affidata a una società esterna, la ditta GF ambiente srl (che ha inviato un preventivo protocollato il 24 giugno scorso), per il calcolo della tari. L'atto dirigenziale è stato affisso all'albo lunedì. Si tratta di una determina dirigenziale prevede l'impegno di una spesa pari a 6.500 euro più iva (7.930 euro, cioè quasi 8mila) per affidare alla ditta l'attività di progettazione, elaborazione e verifica della congruità dei coefficienti tari. La motivazione della richiesta di consulenza è, dall'atto, nei tempi brevi per "definire il passaggio dal contributo tares, in vigore al 31 dicembre 2013, alla tari, con particolare riferimento alla verifica tecnica di congruità dei coefficienti di produzione dei rifiuti".


L'atto precisa, inoltre, tutte le richiese del Comune a GF ambiente: l'elaborazione di un piano finanziario e l’articolazione della tariffa secondo le prescrizioni di legge, l'individuazione delle categorie di utenza e dei coefficienti di produttività da applicare per il calcolo, elaborazioni che consentano di attestare e verificare la validità della scelta dei coefficienti e/o degli indici scelti, la commisurazione della tari secondo i criteri di legge o in base alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie in relazione agli usi e alla tipologia delle attività svolte nonché al costo del servizio sui rifiuti.


La cosa non è proprio andata già ai 5Stelle. In campagna elettorale, ricordano, Tosi "ha detto di noi: sono inesperti e inadeguati a governare. Noi abbiamo il progetto e le professionalità. Siamo un passo avanti anzi 20 anni avanti". Adesso però, inesperti o no, danno proprio l'impressione di non volergliene lasciare passare una al sindaco.

neroRimini | Tari, ritardi nell'invio delle bollette

 

Sono 73mila i contribuenti riminesi chiamati a pagare la tari, la nuova tassa sui rifiuti, la cui gestione è stata riportata in casa dal Comune. Quasi tutti stanno ricevendo a casa la bolletta. In 3mila, invece, dovranno aspettare un po'. A causa dei problemi verificatisi nel corso della fase di passaggio "della corposa banca dati dal precedente gestore, Hera, all’amministrazione comunale". Il ritardo, precisano dal Comune, non peserà economicamente sugli utenti.


E' stato "notevole" lo sforzo da parte degli uffici comunali, "che stanno mettendo in campo tutte le azioni di verifica necessarie per garantire che non ci siano errori o discrepanze nelle fatturazioni. Per questo motivo, a massima tutela dei contribuenti, una parte di bollette (circa tremila) saranno recapitate a casa in un secondo momento, solo dopo aver effettuato le opportune verifiche", precisano da palazzo Garampi.


Nel frattempo, l'assessore al bilancio Gian Luca Brasini, spiega che "grazie all’internalizzazione della tari infatti il Comune prevede di risparmiare all’incirca 450mila euro: questa contrazione di spesa ha consentito di non aumentare le tariffe per il 2014, se non nel limite del solo tasso di inflazione dell’1,5%, sia pur in presenza di nuovi servizi".


Scadenze. Per l’anno in corso sono state mantenute le stesse scadenze dello scorso anno e cioè 31 luglio 2014, 30 settembre e 16 dicembre. Dal 2015 le scadenze saranno uniformate a imu e tasi, con la prima rata fissata per il 16 giugno (le altre due confermate al 30/09 e 16/12). E’ possibile scaricare i propri modelli F24 già precompilati e visualizzare gli inviti al pagamento accedendo alla piattaforma linkmate, collegandosi all’indirizzo http://sportellotel.servizienti.it/rimini ed usando le credenziali riportate sulla bolletta (comunicare all’ufficio il proprio indirizzo mail o pecC (posta elettronica certificata).
Per supportare i cittadini e chiarire ogni dubbio è stato istituito, in via Ducale 7, un apposito ufficio dedicato, aperto al pubblico tutti i giorni tranne sabato dalla 10 alle 13,15, giovedì dalle 9 alle 17, che fornirà chiarimenti e dichiarazioni relative all’anno di imposta 2014. Per informazioni: 0541.704637/704639/704176.

tortora-chiaroRimini | Riforma titolo v, Cisl Romagna scrive ai sindaci: Il futuro è l'area metropolitana

 

La Cisl Romagna , preoccupata per gli esiti ancora incerti della riforma del Titolo V della Costituzione, chiama i componenti della già area vasta Romagna a fare 'quadrato' per ottenere l'area metropolitana romagnola. Questo il senso della lettera inviata dal sindacato ai 75 sindaci romagnoli. "I nostri territori devono parlare con una sola voce: solo così potranno contare di più su temi strategici quali i trasporti, le infrastrutture, la mobilità, l’economia", sottolinea il segretario Massimo Fossati.


Se in una fase intermedia la riforma prevede la creazione di tre aree vaste territoriali, corrispondenti alle vecchie province con competenze ristrette, da Cisl spiegano che "lo strumento, forse l’unico a disposizione degli enti locali, è allora la creazione di un coordinamento tra queste tre aree vaste o amministrazioni". Allo scopo serve però un atto politico.


Del resto, "in Romagna – prosegue Fossati – non siamo all’anno zero sul tema dell’area vasta: Romagna Acque ed Hera, il 118, il laboratorio analisi di Pievesestina e ora la creazione dell’Ausl unica sono esperimenti ben riusciti e dimostrazioni del fatto che insieme, si cresce . Per questo insistiamo per definire una agenda di priorità per la Romagna su infrastrutture, sistema industriale, turistico, fieristico, porti e aeroporti. Anche perché questa è l’unica strada percorribile per difendere la nostra identità e contrastare la tendenza all’accentramento delle risorse nelle grandi aree metropolitane. Il rischio è che la rappresentanza della Romagna finisca nelle mani del sindaco più originale o più mediatico".