14.07.2014 | Rimini | Scuola, sostegno disabili: il bando comunale lo vince la seconda in graduatoria
Rimini | Scuola, sostegno disabili: il bando comunale lo vince la seconda in graduatoria
Nella vicenda dell'affidamento del servizio di operatore educativo-assistenziale per l’integrazione scolastica degli alunni portatori di handicap il Comune di Rimini cambia idea. "Nell’ambito della verifica dei requisiti, preliminare all’aggiudicazione definitiva del bando, è stata rilevata una incongruenza sostanziale fra l’offerta tecnica e l’offerta economica presentata dalla ditta risultata prima nella graduatoria. Vista l'anomalia riscontrata, a norma di legge, si è dovuto procedere all'esclusione della stessa e al trasferimento della aggiudicazione provvisoria alla ditta seconda in graduatoria".
L'esito del bando, in favore di una ditta di fuori provincia aveva destato le perplessità dei genitori dei ragazzi che avevano comunicato le proprie rimostranze al Comune. "Al termine di una attenta analisi, che ha incluso anche i chiarimenti, le precisazioni e gli elementi forniti direttamente dalla ditta, sia nella corrispondenza intercorsa che nel corso dell’audizione diretta, sono state riscontrare infatti anomalie nel rapporto tra il prezzo nelle sue diverse compone economiche (orario di servizio, coordinamento, formazione.....), e il funzionamento delle diverse attività, così come presentate nell'offerta tecnica e progettuale. Vista la delicatezza del servizio in questione si è infatti proceduto ad una controllo scrupoloso, in grado di offrire le adeguate garanzie qualitative e quantitative per l'effettivo svolgimento del servizio a bando".
14.07.2014 | Rimini | Economia, Rimini 15esima tra le province più colpite dalla spending review
Rimini | Economia, Rimini 15esima tra le province più colpite dalla spending review
Nella graduatoria stilata dal Sole 24 ore sui gli effetti di sette anni di spending review (dal 2007 al 2013) Rimini risulta al 15esimo posto tra le 103 province più colpite dalla crisi. Tra i dati più significativi per la capitale della riviera si trova la contrazione dei consumi con un sesto posto tra le province in cui si è registrata la contrazione maggiore nella spesa per beni durevoli, mobili, elettrodomestici, informatica.
Se nel 2007 una famiglia a Rimini spendeva 1.198 euro, nel 2013 ha speso 903 euro, per un calo del 23,9%. Se è vero che la spesa a Rimini è più alta che in molti altri territori (ad Aosta, dove si è registrato il calo dei consumi minori, nel 2013 si spendeva 856 euro) e comunque sopra la media nazionale (da 1062 del 2007 a 864 euro del 2013), la spending review applicata dai riminesi appare netta. Spending review applicata – e questo preoccupa – anche alla salute: secondo la classifica del Sole negli ultimi sette anni a Rimini si è registrata una variazione di 7 punti percentuale (11° pos.) nella spesa pro capite in farmacia (medicinali e cosmetici), da 451,1 euro del 2007 a 419,4 del 2013 (la media italiana è passata da 431,3 a 429,2 euro).
Altro dato che balza agli occhi, in controtendenza, è il costo della casa: Rimini infatti risulta uno dei territori dove la crisi ha pesato meno sul calo dei prezzi, che si attesta a -8,5% (100° pos.), passando da una media di 2.950 euro a metro quadro del 2007 a 2.700 del 2013. Per farsi un’idea grandi città come Roma (-7,5%) e Milano (-7,1%) hanno registrato cali simili.
Secondo il sindaco di Rimini Andrea Gnassi siamo di fronte a "una fase di assestamento necessaria, che però deve coincidere con la scelta di una nuova prospettiva, con l’accelerazione in quel processo di cambiamento necessario per uscire dalla situazione difficile più forti e più consapevoli di prima". Bisogna cioè essere risoluti "per scegliere su cosa investire e puntarci con convinzione, per abbandonare definitivamente un modello di sviluppo che ha fatto il proprio tempo, che dopo aver garantito per anni benessere si è trasformato nell’esatto contrario e ora non ha più niente da dare, e virare su un nuovo modello di sviluppo".
Secondo Gnassi Rimini lo sta facendo. "Come amministrazione comunale abbiamo cercato in questi ultimi tre anni di aggressione della congiuntura economica di fornire strumenti e coordinate per una svolta: abbiamo seminato e stiamo continuando a farlo - sul fronte della pianificazione urbanistica, dei motori culturali, della trasformazione urbana, di un nuovo welfare, di un’attenzione finalmente vera a quanto sta sotto la città e non solo sopra (ad esempio i 154 milioni di euro investiti sulle fogne) - e lo continueremo a fare di qui a fine mandato".
14.07.2014 | Rimini | Turismo, Trivago incorona la capitale della riviera
Rimini | Turismo, Trivago incorona la capitale della riviera
Rimini al top delle località balneari. Perlomeno secondo gli italiani che prenotano le vacanze su Trivago, importante motore di ricerca ricettiva. Rimini è risultata "al vertice delle scelte della maggior parte dei visitatori provenienti dalle altre regioni del Paese per i mesi di luglio e agosto, confermandola come prima scelta assoluta per ben 10 regioni su 17".
In particolare, Rimini è al primo posto per molti fra cui abruzzesi, marchigiani, laziali, liguri, piemontesi e toscani. Al secondo posto c’è Lido di Jesolo (preferito da veneti e trentini), mentre siciliani e calabresi puntano su Taormina. Per sardi e siciliani il massimo è a poca distanza rispettivamente con Alghero e Taormina al vertice. Fra le mete più gettonate rimangono Ischia per i campani e Vieste, nel Gargano, per i pugliesi.
giornalaio, 14 luglio 2014
Aeroporto, il giorno del giudizio: alle 13 chiude il bando per la gestione. Grignani arrestato a Riccione
Aeroporto Fellini. Oggi alle 13 scade il bando per la gestione. Le voci dicono di cinque interessati e in ogni caso di due cordate date per certe. "La prima è quella guidata da Robert Halcombe, l’americano amministratore del gruppo Sovereign, che ha già fatto l’offerta anche per l’aeroporto di Forlì. Halcombe, in questi giorni a Rimini, ha fatto sopralluoghi al ‘Fellini’. Nonostante i suoi avvocati qualche settimana fa avessero smentito". Non dovrebbe poi mancare l'offerta di "Riccardo Colacito, amministratore delegato della Teamairport, società per i servizi di assistenza a terra dell’aeroporto di Torino. Colacito, dieci giorni fa, ha fatto un sopralluogo in incognito" (ilCarlino).
Si sono mossi anche i russi. "Dai rumors, pare che sul piatto possano esserci due offerte di due distinte cordate di imprenditori russi, di cui una facente capo a un imprenditore già attivo nel settore aeroportuale in Russia e Ucraina" (Nuovo Quotidiano).
I russi fanno la differenza. Approfondimento della Voce sull'importanza del mercato dell'est per lo scalo di Miramare. Un mercato importante, conquistato con un paziente lavoro sostenuto dall'Ice e su cui la concorrenza è sempre più competitiva.
Grignani show. Il cantautore romagnolo, in vacanza con la famiglia a Riccione, ha 'dato di matto' in preda all'alcol e alla cocaina. Dopo un toccata in caserma e una visita in ospedale, "alle 3 Gianluca Grignani viene formalmente arrestato per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale e stamattina, difeso dall’avvocato Mastracci, comparirà davanti al giudice. E per tutta la giornata di ieri è rimasto a casa, agli arresti domiciliari" (ilCarlino).
Il Meeting riparte da Rimini
Il Meeting riparte da Rimini
Il Meeting è tornato a Rimini. Sì, d’accordo non se n’era mai andato. A tornare a Rimini è stata la presentazione ufficiale dell’evento che da una ventina d’anni, e forse più, si teneva a San Marino.
Un ritorno storico, dall’alto valore simbolico, che è stato ampiamente sottolineato dal presidente Emilia Guarnieri in apertura dell’incontro che si è svolto sabato pomeriggio nella Sala Arengo del Palacongressi. “Tornare a Rimini significa riaffermare una identità. Il Meeting è un evento che parla di noi riminesi, parla della nostra città. Continua ad esistere a Rimini grazie al contributo di tanti che lo sostengono”. Un ritorno che poi è stato marcato anche dal vice presidente di Rimini Fiera Maurizio Ermeti, dal presidente della Provincia Stefano Vitali, che insieme al vice sindaco Lisi e al vescovo monsignor Francesco Lambiasi hanno portato i saluti delle autorità.
Il Meeting 2014 si apre con un evento che parla riminese e che racconta ciò che c’è al fondo del cuore di ogni uomo. Nella lunga intervista concessa al direttore di Civiltà Cattolica, Antonio Spadaro (che sarà ospite del Meeting) papa Francesco ha rivelato che La strada di Federico Fellini è stato il film della sua vita. La pluripremiata opera del grande regista riminese è uscita nel 1954 e quest’anno compie dunque sessant’anni. Un capolavoro che ha commosso e entusiasmato tante generazioni e che sarà riproposto con l’esecuzione della suite di Nino Rota da parte dell’orchestra del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, in collaborazione con Emilia Romagna Festiva. Mentre i 60 elementi dell’orchestra suoneranno i celebri motivi, sullo schermo rivivranno le immagini del film. Alla presentazione di sabato era presente la nipote del regista, Francesca Fabbri, che introdurrà anche la serata inaugurale del Meeting, svelando alcuni aneddoti legati allozio e alla pellicola. Ieri ha sottolineato cole il film sia perfettamente in sintonia con il tema del Meeting: la solitudine, il bisogno dell’altro e la certezza del valore infinito diogni persona.
I sette giorni del raduno riminese hanno un tema che riecheggia un motivo ricorrente del magistero di papa Francesco: Verso le periferie del mondo e dell’esistenza. Il destino non ha lasciato solo l’uomo.
Come ormai da tradizione, la presentazione è stata anche un saggio di ciò che si potrà incontrare entrando dal 24 al 30 agosto nei padiglioni della Fiera. Due studenti egiziani e il professor Wael Farouq (ormai uno amico storico del Meeting, che ne ha promosso una versione egiziana al Cairo) hanno raccontato come è nata la mostra Egitto. Quando i valori prendono vita. Tutto è nato da una studentessa musulmana che a Rimini aveva ascoltato una conferenza di Farouq rimanendone fortemente impressionata. Tornata all’Università Cattolica di Milano, scopre che il professore insegna lì, lo contatta e, per farla breve, nasce il gruppo Swap(Share With All People), l’amicizia fra un gruppo di ragazzi cristiani e musulmani, che al Meeting presenta la mostra che getta uno sguardo nuovo sull’Egitto (nel senso di popolo egiziano) di oggi. Come ha sottolineato il professor Farouq: “ Lo spirito giusto è quello dell’incontro, del Meeting appunto. Altrimenti si rischia di costruire società parallele fra occidentali e immigrati”.
Il professor Andrea Simoncini, docente di diritto costituzionale a Firenze, ha esemplificato il percorso di una serie di incontri, quelli di cui lui sarà uno dei protagonisti al Meeting. È partito dal titolo (andare verso le periferie), che è l’invito di papa Francesco, con quel “aprite le finestre” che è stato il ripetuto invito di Benedetto XVI. Cosa li lega: il non aver paura della libertà. Ed è il recupero del significato della parola libertà che è il filo conduttore del dialogo con il professor Joseph Weiler, del confronto sulla secolarizzazione fra Brad Gregory, autore di una monumentale storia della Riforma e il sociologo Mauro Magatti, dl dibattito fra due giuristi (uno italiano, l’altro americano) sul destino del diritto nell’epoca della rivendicazione dei diritti.
E’ solo un assaggio. Il Meeting in questa edizione porta più che mai il mondo a Rimini, attraverso la presenza di persone impegnate in primo piano nelle periferie geografiche e in quelle esistenziali.
Fiera e Congressi: per Dreamini quasi un film dell’horror
Fiera e Congressi: per Dreamini quasi un film dell’horror
Ci sono due fantasmi agitati nelle prime pagine del libro bianco su Fiera e Palacongressi presentato oggi dall’associazione Dreamini: quello del fallimento di Aeradria e quello del dissesto del Comune di Alessandria.
Il libro racconta di una riunione svolta in Aeradria il 16 settembre 2001 per esaminare il bilancio. “C’è Stefano Vitali, presidente della Provincia, l’assessore Gianluca Brasini in rappresentanza del Comune di Rimini, Lorenzo Cagnoni con le quote della Fiera e del Palazzo dei Congressi, Maurizio Temeroli per la Camera di commercio, i rappresentanti delle quote minori detenute da associazioni di categoria, La Regione con il suo7,48% è rappresentata dal delegato Francesco Saverio Di Cimmo. Ci sono anche i componenti del consiglio di amministrazione che esprimono le principali forze dell’economia riminese, Confindustria e Associazione albergatori, e poi ci sono quelli dello Studio Skema, i nuovi professionisti di riferimento degli enti locali riminesi”. Cosa si dice in quella riunione? Secondo il libro bianco il presidente di Aeradria, Massimo Masini, dipinge uno scenario rassicurante. Sappiamo poi come è andata a finire. “Quello che più inquieta – si legge – è che la stessa foto sorridente e ottimista è stata scattata qualche tempo dopo anche nella sala della Fiera di Rimini. I protagonisti sono più o meno gli stessi. La Fiera non è Aeradria, è vero; Cagnoni non è Masini ma anche lui, di fronte a difficoltà ormai conclamate, preferisce raccontare le mirabilie delle sue società e i piani finanziari che… “oggi non ci fanno guadagnare ma domani…”. Osserva Dreamini: “Il rischio che denuncia questo libro bianco è che questo scatto sia stato il ciak di inizio di un altro film horror per la città”.
L’altro fantasma, si diceva, è quello del Comune di Alessandria, finito in default a causa del dissesto delle partecipate, un rischio che, secondo Dreamini, Rimini corre seriamente.
La fiera delle previsioni sballate
L’antefatto della situazione odierna è, come noto, la costruzione di un Palazzo dei congressi che ha portato a un indebitamento complessivo di 100 milioni di euro. Un Palacongressi voluto di quelle dimensioni sulla base di previsioni sbagliate. “Ciò che qui si contesta – rileva il libro bianco - non è l’errore d’una singola previsione o business plan, ma il fatto che sono dieci anni che tali errori si replicano con il risultato di continui, pesanti sacrifici imposti alla collettività”.
Vade retro Bologna
Tralasciando i vari passaggi per cui si è arrivati all’allarme attuale (su Inter-Vista ne abbiamo ripetutamente parlato), ci soffermiamo sul tema delle prospettive. La prima è l’ipotetica alleanza fra le Fiera di Rimini, Bologna e Parma. “L’integrazione fra le Fiere - sostiene Dreamini – costituirebbe un vantaggio, a prescindere dal peso politico, per Bologna Fiere. Infatti Parma forte del suo bacino agro alimentare e dell’alleanza con due importati fiere tedesche è in grado di competere in assoluta tranquillità. Anche Rimini, a prescindere dalla situazione creata dalla costruzione del centro congressi, con la propria diversificata attività e con la capacità di accoglienza del territorio, dimostra anche in un periodo di crisi generale, di resistere alla concorrenza. Al contrario Bologna è in difficoltà e soffre più delle altre fiere emiliane la concorrenza di Milano; l’integrazione, fortemente desiderata dalla Regione, le consentirebbe non solo di definire il calendario delle manifestazioni, ma anche il luogo di attuazione.
L’ipotetica fusione fra Bologna, Rimini e Parma avrebbe certamente , anche per ragioni territoriali, il suo baricentro a Bologna, ove sarebbe posta la testa pensante”.
Privatizzazione, ma fatta bene
Per Dreamini l’unica risposta alla crisi attuale è una seria privatizzazione. Da questo punto di vista vengono formulate non poche critiche alla delibera recentemente approvata dal consiglio provinciale e che sarà adottata in fotocopia anche dal consiglio comunale. Non va bene la possibilità di procedere con aumento di capitale (specialmente dopo il caso Aeradria); non è indicato chiaramente l’oggetto della vendita; nella vendita devono essere coinvolti anche i soggetti privati, se consenzienti; il documento dei consulenti (Studio Boldrini) non ha niente a che vedere con la lamentata “situazione di emergenza che richiede un percorso alternativo strategico e funzionale”; non è stata contemplata l’eventualità di chiedere a Unicredit una ulteriore moratoria sulla rata del debito.
In conferenza stampa Mario Ferri ha anche aspramente criticato le modalità indicate per l’individuazione dell’advisor.
La strada della privatizzazione è giusta ma bisogna procedere con maggiore precisione. Il libro bianco indica tutti i passaggi necessari per arrivare all’obiettivo.
Privatizzazioni: Gnassi ci metta la faccia, chiede Gambini
Privatizzazioni: Gnassi ci metta la faccia, chiede Gambini
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Dov’è il sindaco di Rimini Andrea Gnassi nella partita della privatizzazione di Fiera e Palacongressi? Esca allo scoperto e ci metta la faccia, se davvero crede nell’ingresso dei privati.
È la provocazione politica lanciata ieri da Sergio Gambini, ex parlamentare ancora iscritto al Pd, nel corso della conferenza stampa di presentazione del Libro Bianco sulla Fiera realizzato da Dreamini. Accanto a lui il presidente dell’Associazione, Bruno Sacchini, Mario Ferri, estensore del documento insieme ad Andrea Bellucci, e il parlamentare di Ncd Sergio Pizzolante.
L’invito a Gnassi ad uscire allo scoperto è arrivato al termine di un ragionamento nel quale è stato sottolineato il rischio che il gran ragionare di privatizzazioni delle ultime settimane sia “fuffa” usata solo per ottenere dalle banche una rinegoziazione del debito. Gambini è convinto che le infrastrutture oggi possano essere gestite dai privati ed è conveniente che ricchezze e risorse congelate nelle grandi opere debbano essere liberate per fare investimenti in altri settori dove l’apporto dei privati è più difficile, come la banda larga, il mare d’inverno, il sistema delle fogne. L’ex parlamentare ha messo in guardia la classe dirigente locale dal pensare che la sfida del mercato si vinca con soluzione endogene (come quando si sono chiuse le porte della Riviera ai grandi tour operator) mentre invece bisogna aprirsi al mercato internazionale. Nè può essere una soluzione il ripetuto richiamo ad un sistema regionale: al massimo servirebbe a dare una boccata d’ossigeno ma non a rilanciare il settore che ha bisogno, per vivere e svilupparsi, di stare dentro a reti nazionali e internazionali.
E così Gambini, dopo aver ricordato che adesso siamo davvero con l’acqua alla gola, si è chiesto se il processo di privatizzazione messo in atto corrisponda ad una volontà reale o non sia un modo per pararsi di fronte a eventuali future chiamate di responsabilità. Sembrano crederci i tecnici, a partire da Maurizio Temeroli e Umberto Lago, sembrava crederci il presidente della Provincia Vitali, ma dov’è il Comune di Rimini con il suo sindaco Gnassi? Rompa finalmente il silenzio, altrimenti avvalora l’impressione – ha concluso Gambini – che le delibere approvate in consiglio provinciale e che saranno presto esaminate dal consiglio comunale siano lo strumento per poter andare dalle banche a rinegoziare il debito, con tanti saluti alla privatizzazione.
Rispondendo quindi ad una domanda sulla latitanza della politica, Gambini ha rincarato la dose. Ha sostenuto che il sistema si è retto perchè ci hanno mangiato tutti: partiti, associazioni di categoria, organi di stampa grazie agli introti pubblicitari. E' quindi arrivato il momento di creare una rottura, una discontinuità.
Non è andato sul leggero nemmeno l’onorevole Pizzolante, il quale ha voluto precisare che mettere in evidenza le criticità del sistema fieristico e congressuale non significa andare contro gli interessi della città. Pizzolante ha puntato il dito contro i business plan e i piani finanziari falsati costruiti ad arte per sostenere la necessità delle opere. Con il risultato che prima di aver due Palacongressi in Provincia avevamo 600 alberghi aperti tutto l’anno fra Rimini e Riccione e adesso ne abbiamo solo qualche decina, Lo stesso piano falsato è quello che sostiene la costruzione del Trc per il quale si sono ipotizzati cinque milioni di passeggeri all’anno. E’ cambiata un’epoca – ha concluso, e si deve capire che non si governa più con una spesa pubblica ridondante.
In apertura della conferenza stampa, Bruno Sacchini ha ricondotto la vicenda Fiera e Palacongressi alla più generale politica degli eventi del sindaco Gnassi realizzata “con un protagonismo in prima persona che un po’ disturba, trattandosi non d’un dato caratteriale ma d’una concezione sistemica del rapporto pubbliico-privato, in cui è il pubblico a esondare e debordare ai danni d’un privato stretto in un ruolo marginale.
Perché è vero che i tempi sono cambiati e non son più gli anni 90’, quando fu la stessa società civile, nelle sue componenti ludiche e festivaliere, a rilanciare la riviera con l’invenzione del popolo della notte.
Ma che oggi sia addirittura il sindaco a promuovere e finanziare l’effimero, fa venire in mente quei preti che, oltreché dir Messa (loro compito istituzionale), cantano al microfono dall’inizio alla fine non insieme ai fedeli, ma al loro posto.
Insomma: sarà pure un segno dei tempi, ma che dirigismo e centralismo istituzionale, dopo aver distrutto l’aeroporto, dopo aver ridotto Fiera e Palas nella condizione in cui sono, battano la stessa strada anche per quanto riguarda un divertimentificio che dovrebbe essere demandato a gestori privati, beh, tutto questo a me pareper lo meno inquietante”.
il giornalaio, 12 luglio 2014
Criminalità evasiva: sequestrato locale vip a Riccione. Trc: Red Ronnie gira un film sul cantiere e sbeffeggia Gnassi. La 'maledizione' dei teatro Galli, la Cesi è in liquidazione
Criminalità evasiva. Confiscato il Green bar di viale Ceccarini a Riccione (assieme a un appartamento con garage e auto parcheggiata dentro, per un totale di oltre 5 milioni di euro). La Guardia di finanza ha agito perché il titolare, Salvatore Castaldo (già condannato a due anni per estorsione nei confronti di un avvocato), ha evaso le tasse. Ad incastrare il 45enne partenopeo è stata la nuova legge antimafia col suo raggio d'azione al di là delle effettive azioni criminali, in questo caso la sproporzione milionaria tra i redditi dichiarati e il patrimonio (ilCarlino).
I dubbi del sostituto procuratore Bertuzzi. "Castaldo si era comprato il Green Bar con i soldi che non aveva dichiarato al fisco. Nel 2002, l’acquisto delle quote della società Gebar srl che gestisce il locale, gli è costato la bellezza di 944mila euro, a fronte, dicono, di un reddito familiare dichiarato di meno di 59mila euro" (ilCarlino).
Selfie 'rubati'. L'adrenalina dei turisti che hanno assistito in diretta all'operazione delle fiamme gialle, alle 10,30 in pieno centro a Riccione, si è sfogata in selfie e video girati sul luogo e al momento del 'delitto' (ilCarlino).
Il trc ha partorito nuove alleanze. Da un lato Pd e 5Stelle, il sogno di Bersani che diventa realtà nella piccola Perla verde per mano di un renziano, dall'altro il sindaco Tosi che incassa l'endosement anti trc di Red Ronnie. Il giornalista girerà un film, come annunciato la scorsa settimana su twitter, sul cantiere dell'opera "anti-turistica" (ilCarlino). Anche Vittorio Sgarbi sembra aver raccolto l'appello del sindaco di Riccione (Corriere).
"Gnassi, dov’è il sindaco di Rimini? Non c’è? E’ davvero difficile trovarlo, mi dicono che non risponde nemmeno al telefono", è l'attacco di Red Ronnie ricoperto di applausi lungo via Portovenere a Riccione (Corriere).
Contro i venditori abusivi in spiaggia ci vuole coraggio e passione, qualcosa di prezioso da difendere. Ieri, mentre l'assessore Sadegholvaad presentava (Carlino, Corriere, Voce) i cartelli di divieto di acquisto, pena la multa da 200 euro, per i turisti, una bambina di 11 anni ha 'arrestato' la nomade che le ha rubato la paghetta del nonno. La bambina, 11 anni, se ne è accorta, la ha rincorsa, le è saltata addosso, letteralmente immobilizzzandola, e ha urlato fino a quando due poliziotti in servizio antiabusivismo non l'hanno sentita e raggiunta (ilCarlino).
La 'maledizione' del teatro Galli. La Cesi, cooperativa imolese che si è aggiudicata la gara, e ha da qualche mese iniziato i lavori, è in liquidazione, con centinaia di milioni di euro di buco. Ieri, il sindaco di Rimini Gnassi ha avvisato i riminesi che intende incontrare il liquidatore della coop per ribadire sopra ogni cosa la priorità della ricostruzione del teatro di piazza Cavour (Corriere).
Aeradria, facchini in agitazione scrivono al prefetto. In campo la Uil trasporti romagnola. La questione riguarda almeno 23 lavoratori che non vengono pagati sin dal 2012 (Corriere).
Emergenza casa. Nei primi tre mesi del 2014 sono 621 gli sfratti in provincia di Rimini (LaVoce).
Succi & debiti. Il concertone di mezz'agosto a piazzale Fellini sarà una bomba. Dopo Morricone la società riminese, per il terzo anno organizzatrice dell'evento (che lo scorso anno aveva traslocato a Santarcangelo), porterà in riviera Gloria Gaynor. Ma c'è chi alza il dito. Uno tra i creditori della Succi&partners. Mario Formica di Alfad: "Dobbiamo ancora avere 122.450 euro da due anni, credito già certificato dal Tribunale con un decreto ingiuntivo", ha rivelato (Nuovo Quotidiano).
Mauro è a capo del gruppo. Novità in minoranza in comune a Rimini. Dopo le dimissioni di Eraldo Giudici, capogruppo degli ex Pdl è Gennaro Mauro (Corriere).
11.07.2014 | Rimini | Ricostruzione Galli, Gnassi chiede incontro a liquidatore Cesi
Rimini | Ricostruzione Galli, Gnassi chiede incontro a liquidatore Cesi
Ricostruzione del teatro Galli, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi chiede un chiarimento con il commissario liquidatore della Cesi, ovvero della ditta che si è aggiudicata i lavori e che però è in liquidazione, come confermano del resto i sindacati, già da qualche giorno mobilitati in difesa dei lavoratori.
"Siamo molto preoccupati per la difficile situazione aziendale in cui versa la cooperativa imolese", scrive il sindaco su Facebook. "Comprendiamo la complessità della situazione della cooperativa ma, d’altra parte, non possiamo non ribadire come la realizzazione dell’intervento nei tempi programmati sia una priorità per la città di Rimini, essendo il teatro parte di quel disegno complessivo di rilancio e sviluppo a partire dai contenitori culturali che questa amministrazione ha posto in cima alla propria visione programmatica".
Con urgenza, quindi, l'ufficio di Gnassi si è mobilitato per contattare il liquidatore della coop per un "incontro urgente". "Certezze e rispetto degli impegni contrattuali assunti è quello che chiediamo oggi e che chiederemo nell’incontro. Siamo certi comunque che l’azienda avvierà tutte le azioni indispensabili a mantenere gli impegni contrattuali, sapendo che tra i tanti cantieri che ha avviato in giro per l’ Italia il teatro Galli è la priorità", conclude il sindaco.
gloria gaynor per the best disco in town
THE BEST DISCO IN TOWN
Sabato 16 agosto la rotonda di piazzale Fellini a Rimini
si trasforma nel tempio della disco music anni '70-'80
con Gloria Gaynor, The Trammps
e la Ensemble Symphony Orchestra
I biglietti sono in prevendita nei circuiti TicketOne e OffertOne, presso gli sportelli di tutte le filiali di Banca Malatestiana e a San Marino presso Music Store. Prezzi promo da 23 euro (area dance and party) a 53 euro (seduti numerati). Infoline: 345/4072700 – 329/8490900; Web www.succiandpartners.com – www.audiotre.com