Privatizzazioni: Gnassi ci metta la faccia, chiede Gambini
Privatizzazioni: Gnassi ci metta la faccia, chiede Gambini
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Dov’è il sindaco di Rimini Andrea Gnassi nella partita della privatizzazione di Fiera e Palacongressi? Esca allo scoperto e ci metta la faccia, se davvero crede nell’ingresso dei privati.
È la provocazione politica lanciata ieri da Sergio Gambini, ex parlamentare ancora iscritto al Pd, nel corso della conferenza stampa di presentazione del Libro Bianco sulla Fiera realizzato da Dreamini. Accanto a lui il presidente dell’Associazione, Bruno Sacchini, Mario Ferri, estensore del documento insieme ad Andrea Bellucci, e il parlamentare di Ncd Sergio Pizzolante.
L’invito a Gnassi ad uscire allo scoperto è arrivato al termine di un ragionamento nel quale è stato sottolineato il rischio che il gran ragionare di privatizzazioni delle ultime settimane sia “fuffa” usata solo per ottenere dalle banche una rinegoziazione del debito. Gambini è convinto che le infrastrutture oggi possano essere gestite dai privati ed è conveniente che ricchezze e risorse congelate nelle grandi opere debbano essere liberate per fare investimenti in altri settori dove l’apporto dei privati è più difficile, come la banda larga, il mare d’inverno, il sistema delle fogne. L’ex parlamentare ha messo in guardia la classe dirigente locale dal pensare che la sfida del mercato si vinca con soluzione endogene (come quando si sono chiuse le porte della Riviera ai grandi tour operator) mentre invece bisogna aprirsi al mercato internazionale. Nè può essere una soluzione il ripetuto richiamo ad un sistema regionale: al massimo servirebbe a dare una boccata d’ossigeno ma non a rilanciare il settore che ha bisogno, per vivere e svilupparsi, di stare dentro a reti nazionali e internazionali.
E così Gambini, dopo aver ricordato che adesso siamo davvero con l’acqua alla gola, si è chiesto se il processo di privatizzazione messo in atto corrisponda ad una volontà reale o non sia un modo per pararsi di fronte a eventuali future chiamate di responsabilità. Sembrano crederci i tecnici, a partire da Maurizio Temeroli e Umberto Lago, sembrava crederci il presidente della Provincia Vitali, ma dov’è il Comune di Rimini con il suo sindaco Gnassi? Rompa finalmente il silenzio, altrimenti avvalora l’impressione – ha concluso Gambini – che le delibere approvate in consiglio provinciale e che saranno presto esaminate dal consiglio comunale siano lo strumento per poter andare dalle banche a rinegoziare il debito, con tanti saluti alla privatizzazione.
Rispondendo quindi ad una domanda sulla latitanza della politica, Gambini ha rincarato la dose. Ha sostenuto che il sistema si è retto perchè ci hanno mangiato tutti: partiti, associazioni di categoria, organi di stampa grazie agli introti pubblicitari. E' quindi arrivato il momento di creare una rottura, una discontinuità.
Non è andato sul leggero nemmeno l’onorevole Pizzolante, il quale ha voluto precisare che mettere in evidenza le criticità del sistema fieristico e congressuale non significa andare contro gli interessi della città. Pizzolante ha puntato il dito contro i business plan e i piani finanziari falsati costruiti ad arte per sostenere la necessità delle opere. Con il risultato che prima di aver due Palacongressi in Provincia avevamo 600 alberghi aperti tutto l’anno fra Rimini e Riccione e adesso ne abbiamo solo qualche decina, Lo stesso piano falsato è quello che sostiene la costruzione del Trc per il quale si sono ipotizzati cinque milioni di passeggeri all’anno. E’ cambiata un’epoca – ha concluso, e si deve capire che non si governa più con una spesa pubblica ridondante.
In apertura della conferenza stampa, Bruno Sacchini ha ricondotto la vicenda Fiera e Palacongressi alla più generale politica degli eventi del sindaco Gnassi realizzata “con un protagonismo in prima persona che un po’ disturba, trattandosi non d’un dato caratteriale ma d’una concezione sistemica del rapporto pubbliico-privato, in cui è il pubblico a esondare e debordare ai danni d’un privato stretto in un ruolo marginale.
Perché è vero che i tempi sono cambiati e non son più gli anni 90’, quando fu la stessa società civile, nelle sue componenti ludiche e festivaliere, a rilanciare la riviera con l’invenzione del popolo della notte.
Ma che oggi sia addirittura il sindaco a promuovere e finanziare l’effimero, fa venire in mente quei preti che, oltreché dir Messa (loro compito istituzionale), cantano al microfono dall’inizio alla fine non insieme ai fedeli, ma al loro posto.
Insomma: sarà pure un segno dei tempi, ma che dirigismo e centralismo istituzionale, dopo aver distrutto l’aeroporto, dopo aver ridotto Fiera e Palas nella condizione in cui sono, battano la stessa strada anche per quanto riguarda un divertimentificio che dovrebbe essere demandato a gestori privati, beh, tutto questo a me pareper lo meno inquietante”.
il giornalaio, 12 luglio 2014
Criminalità evasiva: sequestrato locale vip a Riccione. Trc: Red Ronnie gira un film sul cantiere e sbeffeggia Gnassi. La 'maledizione' dei teatro Galli, la Cesi è in liquidazione
Criminalità evasiva. Confiscato il Green bar di viale Ceccarini a Riccione (assieme a un appartamento con garage e auto parcheggiata dentro, per un totale di oltre 5 milioni di euro). La Guardia di finanza ha agito perché il titolare, Salvatore Castaldo (già condannato a due anni per estorsione nei confronti di un avvocato), ha evaso le tasse. Ad incastrare il 45enne partenopeo è stata la nuova legge antimafia col suo raggio d'azione al di là delle effettive azioni criminali, in questo caso la sproporzione milionaria tra i redditi dichiarati e il patrimonio (ilCarlino).
I dubbi del sostituto procuratore Bertuzzi. "Castaldo si era comprato il Green Bar con i soldi che non aveva dichiarato al fisco. Nel 2002, l’acquisto delle quote della società Gebar srl che gestisce il locale, gli è costato la bellezza di 944mila euro, a fronte, dicono, di un reddito familiare dichiarato di meno di 59mila euro" (ilCarlino).
Selfie 'rubati'. L'adrenalina dei turisti che hanno assistito in diretta all'operazione delle fiamme gialle, alle 10,30 in pieno centro a Riccione, si è sfogata in selfie e video girati sul luogo e al momento del 'delitto' (ilCarlino).
Il trc ha partorito nuove alleanze. Da un lato Pd e 5Stelle, il sogno di Bersani che diventa realtà nella piccola Perla verde per mano di un renziano, dall'altro il sindaco Tosi che incassa l'endosement anti trc di Red Ronnie. Il giornalista girerà un film, come annunciato la scorsa settimana su twitter, sul cantiere dell'opera "anti-turistica" (ilCarlino). Anche Vittorio Sgarbi sembra aver raccolto l'appello del sindaco di Riccione (Corriere).
"Gnassi, dov’è il sindaco di Rimini? Non c’è? E’ davvero difficile trovarlo, mi dicono che non risponde nemmeno al telefono", è l'attacco di Red Ronnie ricoperto di applausi lungo via Portovenere a Riccione (Corriere).
Contro i venditori abusivi in spiaggia ci vuole coraggio e passione, qualcosa di prezioso da difendere. Ieri, mentre l'assessore Sadegholvaad presentava (Carlino, Corriere, Voce) i cartelli di divieto di acquisto, pena la multa da 200 euro, per i turisti, una bambina di 11 anni ha 'arrestato' la nomade che le ha rubato la paghetta del nonno. La bambina, 11 anni, se ne è accorta, la ha rincorsa, le è saltata addosso, letteralmente immobilizzzandola, e ha urlato fino a quando due poliziotti in servizio antiabusivismo non l'hanno sentita e raggiunta (ilCarlino).
La 'maledizione' del teatro Galli. La Cesi, cooperativa imolese che si è aggiudicata la gara, e ha da qualche mese iniziato i lavori, è in liquidazione, con centinaia di milioni di euro di buco. Ieri, il sindaco di Rimini Gnassi ha avvisato i riminesi che intende incontrare il liquidatore della coop per ribadire sopra ogni cosa la priorità della ricostruzione del teatro di piazza Cavour (Corriere).
Aeradria, facchini in agitazione scrivono al prefetto. In campo la Uil trasporti romagnola. La questione riguarda almeno 23 lavoratori che non vengono pagati sin dal 2012 (Corriere).
Emergenza casa. Nei primi tre mesi del 2014 sono 621 gli sfratti in provincia di Rimini (LaVoce).
Succi & debiti. Il concertone di mezz'agosto a piazzale Fellini sarà una bomba. Dopo Morricone la società riminese, per il terzo anno organizzatrice dell'evento (che lo scorso anno aveva traslocato a Santarcangelo), porterà in riviera Gloria Gaynor. Ma c'è chi alza il dito. Uno tra i creditori della Succi&partners. Mario Formica di Alfad: "Dobbiamo ancora avere 122.450 euro da due anni, credito già certificato dal Tribunale con un decreto ingiuntivo", ha rivelato (Nuovo Quotidiano).
Mauro è a capo del gruppo. Novità in minoranza in comune a Rimini. Dopo le dimissioni di Eraldo Giudici, capogruppo degli ex Pdl è Gennaro Mauro (Corriere).
11.07.2014 | Rimini | Ricostruzione Galli, Gnassi chiede incontro a liquidatore Cesi
Rimini | Ricostruzione Galli, Gnassi chiede incontro a liquidatore Cesi
Ricostruzione del teatro Galli, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi chiede un chiarimento con il commissario liquidatore della Cesi, ovvero della ditta che si è aggiudicata i lavori e che però è in liquidazione, come confermano del resto i sindacati, già da qualche giorno mobilitati in difesa dei lavoratori.
"Siamo molto preoccupati per la difficile situazione aziendale in cui versa la cooperativa imolese", scrive il sindaco su Facebook. "Comprendiamo la complessità della situazione della cooperativa ma, d’altra parte, non possiamo non ribadire come la realizzazione dell’intervento nei tempi programmati sia una priorità per la città di Rimini, essendo il teatro parte di quel disegno complessivo di rilancio e sviluppo a partire dai contenitori culturali che questa amministrazione ha posto in cima alla propria visione programmatica".
Con urgenza, quindi, l'ufficio di Gnassi si è mobilitato per contattare il liquidatore della coop per un "incontro urgente". "Certezze e rispetto degli impegni contrattuali assunti è quello che chiediamo oggi e che chiederemo nell’incontro. Siamo certi comunque che l’azienda avvierà tutte le azioni indispensabili a mantenere gli impegni contrattuali, sapendo che tra i tanti cantieri che ha avviato in giro per l’ Italia il teatro Galli è la priorità", conclude il sindaco.
gloria gaynor per the best disco in town
THE BEST DISCO IN TOWN
Sabato 16 agosto la rotonda di piazzale Fellini a Rimini
si trasforma nel tempio della disco music anni '70-'80
con Gloria Gaynor, The Trammps
e la Ensemble Symphony Orchestra
I biglietti sono in prevendita nei circuiti TicketOne e OffertOne, presso gli sportelli di tutte le filiali di Banca Malatestiana e a San Marino presso Music Store. Prezzi promo da 23 euro (area dance and party) a 53 euro (seduti numerati). Infoline: 345/4072700 – 329/8490900; Web www.succiandpartners.com – www.audiotre.com
11.07.2014 | Riccione | Finanza sequestra locale vip
Riccione | Finanza sequestra locale vip
Il Green Bar di viale Ceccarini a Riccione sotto sequestro da parte della Guardia di Finanza. E' finito tra i beni sottoposti dal Tribunale di Rimini a sequestro e confisca perché riconducibile al patrimonio di un 45enne di Napoli con alle spalle una pena patteggiata per tentata estorsione e "un'abitudine" a evadere le tasse. Applicato il Nuovo Codice Antimafia per un pregiudicato. Per le Fiamme gialle, l'acquisizione del Green Bar è stata fatta con soldi non dichiarati al fisco (Ansa).
11. 07.2014 | Rimini | Ricostruzione Galli: la Cesi è in liquidazione
Rimini | Ricostruzione Galli: la Cesi è in liquidazione
La Cesi, cooperativa imolese che sta lavorando alla ricostruzione del teatro Galli di Rimini, è stata messa in liquidazione coatta amministrativa, l’equivalente del fallimento per le cooperative. La notizia, molto temuta a palazzo Garampi, arriva da fonti sindacali. La coop da 400 lavoratori ha debiti per 375 milioni di euro con le banche. Sul da farsi, l'ipotesi più accreditata, e caldeggiata anche dalla Legacoop regionale, è l’ingresso delle bolognesi Coop Costruzioni e del Ccc, per non perdere le commesse.
Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil regionali chiedono "che urgentemente vi sia l'apertura del confronto con il commissario liquidatore perché non possiamo permettere che i lavoratori della Cesi siano privi di qualunque ammortizzatore sociale e quindi senza reddito. Chiediamo infine che, alla luce dell'impegno già assunto dal presidente Errani (quasi ex, ndr), la Regione Emilia Romagna confermi il proprio impegno per la convocazione di un tavolo nazionale sulla crisi delle cooperative edili che veda il coinvolgimento del Ministero delle Infrastrutture, del Ministero del Lavoro e del Ministero dello Sviluppo Economico".
Per i sindacati si è di fronte alla crisi di un modello, per cui "una sottovalutazione della situazione o un atteggiamento di semplice attesa produrrebbe effetti drammatici sui livelli occupazionali per migliaia di lavoratori in questa regione".
11.07.2014 | Rimini | Comune, Gennaro Mauro nuovo capogruppo degli ex Pdl
Rimini | Comune, Gennaro Mauro nuovo capogruppo degli ex Pdl
"Ringrazio della fiducia che i colleghi consiglieri del gruppo hanno riposto in me, sono consapevole dell'importanza e delicatezza dell'incarico", annuncia Gennaro Mauro. Il consigliere comunale di centro destra dopo le repentine e strane dimissioni di Eraldo Giudici, con altrettanto repentina e irrevocabile uscita dal gruppo che presiedeva, ne ha preso il posto. La decisione degli ex Pdl (con esponenti sia di Forza Italia sia di Ncd) in seno al consiglio comunale di Rimini è arrivata ieri al tardo pomeriggio. "Svolgerò il mio mandato come rappresentante di entrambi i movimenti politici e non di uno solo", assicura Mauro in quota Ncd.
Mauro dentro l'opposizione tende la mano alle altre forze di centro destra. "Sono convinto che sarà possibile costruire insieme ai colleghi Renzi, Giudici e Casadei una forte intesa, affinché il centrodestra con determinazione e perseveranza possa svolgere nei prossimi due anni un’opposizione forte e decisa, ma responsabile e costruttiva. Lo faremo tenendo un rapporto continuativo e organizzato con i cittadini, e dialogando con tutte le realtà associative della nostra città", spiega.
Il neo capogruppo bacchetta prima la maggioranza ("ci aspettiamo un riconoscimento del nostro ruolo istituzionale da parte di una maggioranza di centrosinistra e della sua giunta comunale, che ci è apparsa troppe volte indisponibile ad un sereno confronto, e a far proprie tantissime validi proposte elaborate dalla minoranza") e poi passa al sindaco.
Gnassi è colpevole, dice Mauro, di aver "aumentato la pressione fiscale dei tributi comunali", non essersi "esposto contro il potere politico economico bolognese che ha penalizzato il nostro territorio", essersi piuttosto "impegnato ad interpretare il ruolo del grande comunicatore di suggestioni".
Il programma del capogruppo "Noi del centrodestra porremo la nostra attenzione sulla riduzione delle tasse, l'eliminazione degli sprechi e spese improduttive comunali, la riduzione della burocrazia della macchina comunale". Altri temi a cuore del nuovo capogruppo degli ex Pdl sono la 'prima casa' ("quasi sempre frutto di tantissimi sacrifici familiari, non può essere oggetto di tantissimi tributi locali come avviene oggi") e l'emergenza lavoro, con le aziende alle prese con la crisi e la difficoltà di accedere al credito, con la stagione balneare che offre sempre meno opportunità. "È compito della politica comprenderne le ragioni e rimuovere gli ostacoli insieme alle associazioni che rappresentano il mondo delle imprese", sottolinea.
Mauro annuncia quindi un'opposizione dura, rivendicando il ruolo del consiglio. "Non faremo sconti a questa amministrazione comunale sulle tematiche cruciali per il futuro della città, dalla riqualificazione della nostra marina alla riqualificazione del centro storico e delle nostre periferie troppo spesso dimenticate, alla viabilità, alle infrastrutture, all'ambiente, alla sanità e al welfare". Temi su cui, conclude, "ci confronteremo nei prossimi mesi all'interno delle istituzioni e tra la società civile".
11.07.2014 | Fiera e palas, la presentazione del libro bianco di Ferri e Bellucci
Fiera e palas. Domani la presentazione del libro bianco di Ferri e Bellucci
E’ giudizio molto diffuso che le società partecipate da Regioni, Provincie e Comuni siano il vero cancro delle finanze locali, sia per il clientelismo che le pervade sia per l’irresponsabilità di spesa che le contraddistingue, causa prima di situazioni di default amministrativo che si stanno allargando a macchia d’olio.
Il caso di Rimini Fiera, tra le realtà più importanti a livello nazionale nel settore fieristico-congressuale, col corollario delle sue 20 partecipate, appare emblematico.
L’associazione Dreamini presenta un libro bianco su "una gestione dell’ente Rimini Fiera (compreso il nuovo Palacongressi) che sembra destinata ad avviarsi verso lo stesso default finanziario e gestionale dell’aeroporto “Federico Fellini”. Default che, per le sue dimensioni (più di 100 milioni di deficit), minaccia di trascinare con sé l'intera città. Compromettendo, così, un tessuto socio-economico che ha avuto momenti di grande splendore ma che, da un certo momento in poi, i responsabili della cosa pubblica non sono più riusciti a promuovere, preoccupati solo di anestetizzare o inglobare tutto ciò che poteva disturbare il manovratore".
"La nostra proposta è semplice: Fiera e Palacongressi vanno privatizzati, non regionalizzati con procedure centraliste e dirigiste solo dal nome diverso, da comunali a regionali. Non serve a nulla tentare di parare il colpo con espedienti politicisti (come potrebbe essere il caso di una eventuale fusione con la Fiera di Bologna), occorre che il pubblico smetta di fare l’imprenditore limitandosi a quel ruolo di controllore d’una imprenditorialità vera, cioè privata, la quale, opportunamente stimolata, controllata e regolata, unica può rilanciare un fieristico-congressuale altrimenti destinato o al default o all’aborrita 'bolognesizzazione'. Secondo un copione che sarebbe lo stesso di Hera: presidenze e posti in consigli di amministrazione a quadri locali che in tal modo, come al solito, ne guadagnerebbero in prebende, non certo in prestigio, a danno d’una città a quel punto espropriata di tutto".
Di qui, da questa analisi e dalle conseguenti proposte, il libro bianco ‘Società partecipate, debito pubblico, rischio default: il caso della Fiera di Rimini’, firmato Mario Ferri e Andrea Bellucci che, ricostruendo la vicenda su documenti contabili a partire dal 2004 (ben prima dell’inizio della crisi dei subprime), sarà presentato domani alle 11 all’Embassy (viale Vespucci 33, Marina Centro, Rimini).
Interverranno Bruno Sacchini, Mario Ferri, Sergio Pizzolante, Sergio Gambini. Il testo del libro bianco sarà disponibile sulla pagina Facebook dell'associazione Dreamini dal pomeriggio di domani.
bruno bozzetto sarà oggi a rimini
Bruno Bozzetto, il più grande regista d'animazione italiano e tra gli ideatori di Cartoon club, sarà a Rimini oggi, nonostante un imprevisto ne avesse messo in dubbio la partecipazione all'inaugurazione della sua mostra al Museo della città alle 18. L'uomo davanti al quale anche la Pixar non lesina standing ovation, quindi, riceverà dalle mani dell'assessore Massimo Pulini il premio della città. Appuntamento alle 21,30 in piazzale Fellini, dove a seguire sarà proiettata la selezione di suoi corti e lungometraggi
giornalaio, 11 luglio 2014
Aeradria: tutta colpa di Deloitte. Palas, Cagnoni avvisa gli illusi della privatizzazione. Errani dimesso, a rischio i fondi della Rimini gnassiana. Camera di commercio, Moretti attacca Renzi
Aeradria, strategia difensiva. Adesso i sindaci chiamano in causa Deloitte. La mossa è dei legali dei revisori dei conti. "Siccome al collegio sindacale le contestazioni mosse vertono sulla non veridicità delle scritture contabili, gli avvocati “evidenziano” come le firme dai componenti del collegio siano state apposte solo dopo l’accurata analisi e l’avvallo dei professionisti della Deloitte" (Corriere).
Palas (non è una novità), Cagnoni contro la privatizzazione. "Nessuno si deve illudere che qualche privato possa investire nel Palazzo dei Congressi di Rimini. Perché queste strutture non rendono. Sono fatte per essere sostenute dal pubblico", ha dichiarato a Tele Romagna il presidente della Fiera (Nuovo Quotidiano).
Errani dimesso, saltano le rotonde sulla statale 16? Sì, secondo il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. "Non nascondo la mia preoccupazione", ha detto (ilCarlino). A rischio anche le fogne, il lungomare, la fiera.
Addio fondi europei. I timori del sindaco riguardano il fatto che la debolezza del sistema, con la regione acefala, possa far perde milioni di finanziamenti europei. "Solo per il piano fogne sono in ballo 50/60 milioni di euro di investimenti, altri 20 per la Statale 16, mentre per il progetto del lungomare di Marina centro si parla di altri 30 milioni. In totale almeno 100 milioni di soldi europei e regionali che rischiano di bloccarsi" (ilCarlino).
Primarie sì, o primarie no? Il dubbio amletico del Pd riminese è risolto dal decisionismo, ma non troppo, del segretario regionale Stefano Bonaccini, tra i papabili alla successione di Errani alle prossime elezioni previste in autunno. Se infatti, dopo anche l'esperienza di Riccione, il segretario provinciale Juri Magrini preferirebbe evitare le primarie e raggiungere un'intesa politica sui candidati della riviera, da Bologna arriva il dictat. Nessuno tema le primarie, e comunque sono nello statuto, taglia la testa al toro Bonaccini. Ma, ammette anche, non sono obbligatore "in quei casi in cui Pd e alleati trovino convergenza piena su una candidatura" (ilCarlino).
Anche i renziani vogliono le primarie. "I renziani cosiddetti “della prima ora” scrivono a Matteo Renzi via Facebook. Le primarie le aveva chieste già subito l’ex sindaco di Forlì Roberto Balzani. Ieri lo hanno fatto anche l’ex vicepresidente della Provincia di Bologna Giacomo Venturi, i consiglieri regionali vicini a Matteo Richetti, Damiano Zoffoli e Beppe Pagani, e soprattutto il consigliere comunale bolognese Benedetto Zacchiroli" (Corriere).
Cambio di vertice alla Camera di commercio. Fabrizio Moretti taglia il nastro della sua presidenza incalzando il premier Renzi sul taglio del 50 per cento dei diritti camerali: le salate quote versate dagli iscritti su cui si basa, dice, gran parte del bilancio che l'ente investe nello sviluppo del territorio (LaVoce).
Lotta agli abusivi in spiaggia: multe da 200 euro ai clienti, ovvero i bagnanti. Pugno duro dell'assessore Sadegholvaad che pur lo scorso anno aveva scongiurato di dover arrivare a una soluzione simile: la capitale del turismo che multa i turisti. Ma gli scontri in spiaggia tra vigili e venditori ambulanti sono sempre più duri e sembra non ci sia proprio altra strada, dopo la disfatta dei vigilante dello scorso anno e l'arrivo dei rinforzi lunedì (Nuovo Quotidiano).
Teatro Galli, l'assessore ai lavori pubblici è preoccupato. Le parole di Roberto Biagini entrano nel merito dell'imminente sentenza di fallimento (ma nulla è ancora detto) attesa dalla imolese Cesi, la ditta che si è aggiudicata i lavori, in serie difficoltà economiche (Nuovo Quotidiano).
Stefano Vitali missionario. Il presidente (fino a settembre) della Provincia di Rimini partirà in agosto per lo Zambia, dove è nata la prima missione dell'associazione. "La Papa Giovanni mi ha chiesto di occuparmi di ‘Condivisione tra i popoli’. Si tratta dell’organizzazione non governativa che mantiene i contatti con tutte le zone di missione, coordina i progetti, promuove la raccolta dei fondi necessari per realizzare gli interventi, forma le gli operatori che poi vanno all’estero", ha spiegato l'ex segretario di don Benzi (ilCarlino).
Moria degli hotel a Riccione. I numeri della Perla parlano chiaro: scendono da 800 a 396 dal anni Novanta a oggi. A chiudere sono state perlopiù le pensioni dopo che i turisti europei hanno preferito altri lidi (ilCarlino).