19 09 2014 | Rimini | Commissione controllo, Franchini mette d'accordo tutti: la vogliono sfiduciare
Rimini | Commissione controllo, Franchini mette d'accordo tutti: la vogliono sfiduciare
E' stata rinviata al 10 ottobre, alle 16, la seconda commissione consiliare con a tema il trasloco del mercato bisettimanale di piazza Malatesta a Rimini. Voto unanime della maggioranza (Pd, Rifondazione e Rimini per Rimini) e della minoranza (ex Pdl e FdI). Contro il rinvio Stefano Brunori (Idv?) e Carla Franchini, presidente a 5Stelle della Commissione pianificazione e controllo del Comune di Rimini.
Motivo del malumore serpeggiante il fatto che non fossero state convocate in audizione tutte le associazioni di ambulanti di Rimini, ma solo il consorzio Comar, che raccoglie circa 300 ambulanti del mercato. "In scena l'ennesimo show teatrale", commenta Franchini ormai abituata ad attacchi simili dopo tre anni in consiglio comunale. "Pd e Pdl sono entrati in aula dopo aver concordato le mosse".
Un qui pro quo tra uffici, la causa del disguido in commissione, secondo il presidente. "Ho mail e messaggini che dimostrano la mia buona fede", racconta. "Prima della convocazione ho cercato in ogni modo, attraverso l'ufficio di supporto della commissione e quello dell'assessorato di competenza, di convocare tutte le associazioni coinvolte". Si parla di Anva Confesercenti e Fiva Confcommercio, in particolare.
"Tuttavia, pur essendomi mossa per tempo, non ho avuto modo di vedere soddisfatta la mia richiesta - racconta il presidente - e alla fine ho dovuto convocare la commissione lo stesso altrimenti non la facevamo più. Ho deciso quindi di invitare in audizione, per questa volta, il presidente del consorzio Comar, Pier Paolo Mazzotti, che è colui che ci ha contattati e ha sollevato per primo il problema del trasloco del mercato. Avremmo potuto ascoltarlo oggi e poi riconvocare la commissione per ascoltare gli altri, una volta fossimo riusciti a contattarli. Non è stato possibile".
Ma così facendo Franchini ha fatto arrabbiare proprio tutti. E adesso il suo vice Gennaro Mauro la vuole sfiducia. Si sa lui, è un uomo di peso e mezza poltrona gli sta stretta. Meglio una intera. "L’utilizzo 'personale' della seconda commissione è una questione che abbiamo posto da tempo, e credo che sia ormai giunto il tempo di una riflessione politica anche per individuare una nuova figura di presidente che utilizzi tale organismo 'di controllo' nell’interesse della totalità dei consiglieri comunali e dei cittadini riminesi", tuona Mauro, capogruppo di Ncd.
Gli fanno eco dall'altra sponda i capigruppo Mattia Morolli del Partito democratico, Bertino Astolfi di Rimini per Rimini e Savio Galvani di Rifondazione, inviando ai giornali un comunicato unitario. "Patetiche - dicono - le scuse scuse della presidente Franchini a motivare il mancato invito ai referenti delegati, e il fatto che sulle bizzarre modalità della seduta non si fosse neanche confrontata con il vice presidente Gennaro Mauro". A ciò si aggiunge "il modo in cui Carla Franchini interpreta il ruolo di presidente di commissione", "chiaramente mirato a enfatizzare le dinamiche politiche del Movimento 5 Stelle, a scapito della natura dell’organismo e della regolarità dei lavori".
Per la maggioranza la questione è anche economica. Franchini, dicono, "è stata la sola dei consiglieri a dichiarare di non rinunciare al gettone di presenza, nonostante la sospensione immediata della seduta. Probabilmente ci sarebbe materiale per interessare della cosa la Corte dei Conti. Sicuramente c’è materiale per discutere da subito in sede dei gruppi rappresentati in consiglio comunale dell’opportunità di confermare a presidente di Commissione un consigliere che interpreta il suo ruolo esclusivamente ‘pro domo sua’ e in maniera non serena".
Rispetto al problema reale degli ambulanti, tornando alla minoranza, Mauro annuncia che "il centro destra lavorerà per un progetto che non veda il trasferimento del mercato ambulante dal centro storico, e ne tantomeno per una pluralità di localizzazione dello stesso".
Le prossime commissioni in programma per il presidente Franchini sono (vista la situazione viene da dire 'forse'): 26 settembre, stato di avanzamento dei lavori pubblici; 3 ottobre, il punto sul Trc con Roberta Frisoni, presidente di Am; 10 ottobre, mercato settimanale.
19 09 2014 | Rimini | Sel, primarie per alleanza con Pd
Rimini | Sel, primarie per alleanza con Pd
L'appuntamento è per il 25 settembre. Gli elettori di Sel saranno chiamati a esprimersi in merito all'alleanza per le regionali del 23 novembre con il Pd. La cosa ha già creato delle ripercussioni in consiglio comunale a Rimini. Qui Fabio Pazzaglia, fino ad oggi capogruppo di Sel (anche se non iscritto), non parlerà più a nome del partito di Vendola.
"La posizione di Sel Rimini viene espressa dalla volontà degli iscritti a Sinistra ecologia e libertà nella nostra provincia. Pertanto le dichiarazioni dei giorni scorsi del consigliere comunale di Rimini, Fabio Pazzaglia, aventi attinenza, diretta o indiretta, con il prossimo voto regionale, esprimono giudizi ed opinioni personali che non rappresentano Sel", precisano dal partito. "Il consigliere Pazzaglia sta svolgendo all’interno del consiglio comunale di Rimini, sostenuto da Sel e dalla lista civica Fare Comune, un utilissimo e validissimo lavoro, portando avanti istanze di alto profilo ma, come già ampiamente noto, è, per sua volontà, indipendente".
19 09 2014 | Rimini | Jobs act?Una nefandezza colossale. Urbinati (Cgil) attacca il governo
Rimini | Jobs act? Una nefandezza colossale. Urbinati (Cgil) attacca il governo
"Una nefandezza colossale", questo è il 'jobs act' emendato del presidente del Consiglio del ministri, Matteo Renzi, secondo il segretario provinciale della Cgil, Graziano Urbinati che richiama i sindacati ad "una mobilitazione unitaria (alla quale la Cgil sta lavorando) che veda coinvolto anche il nostro territorio", a partire da politici e imprenditori. Perché, attacca Urbinati, "non è dalla deregolamentazione, dalla mancanza di tutele sociali, che nasce il lavoro. La Cgil lo sa e lo sa anche Renzi che sta conducendo una battaglia totalmente ideologica sulla scia dei Governi targati Berlusconi e Monti".
Le pecche del 'jobs act'. "Abbassa ancora una volta i diritti dei lavoratori che ancora un lavoro ce l’hanno e cancella quelli dei giovani che si affacciano oggi al mercato del lavoro; cancella l'art.18 (quel che resta), ma soprattutto elimina qualsiasi deterrente ai licenziamenti ingiusti, come quelli discriminatori; introduce il controllo a distanza con audiovisivi (questo perché, a parer suo, i lavoratori sono tutti fannulloni, i lavoratori naturalmente e non i politici); rende praticabile il demansionamento, in sostanza la possibilità di abbassare il salario (viste le retribuzioni così alte …)".
Altro che "riforme epocali per far ripartire il Paese", commenta Urbinati. "Dopo che i falchi della Commissione europea gli hanno detto che è finita la stagione degli annunci e che bisogna fare le riforme concretamente, il cuor di leone Matteo Renzi, anziché fare le riforme necessarie (quella Fiscale, una patrimoniale vera, la lotta all'evasione e alle mafie ecc.) per recuperare risorse e fare i necessari investimenti di cui il Paese ha bisogno (Scuola, Politiche industriali, innovazione, reddito alle fasce basse) e far ripartire l'economia, cosa fa? Prosegue nel solco dei governi Berlusconi e Monti che hanno portato alla rovina prima gli italiani e adesso l'Italia lasciando inalterate, anzi peggiorando tutte le storture del nostro Paese".
Ma il sindacato avverte: "Non staremo a guardare". E fa appello, prima ai politici. "Chiediamo, come Cgil, che la 'politica' tutta, ad iniziare da quella locale, dica come la pensa. Dica se in questa crisi, attualmente senza prospettiva se si guarda alle politiche del Governo, umiliare i lavoratori, renderne ancora più incerto il futuro, azzerare le norme minime che rendono civile un Paese, possa favorire la ripresa, e non, come noi abbiamo sostenuto nel Piano del Lavoro, occorrano, invece, innovazione, cura e affidabilità dei prodotti e di conseguenza anche alte professionalità e competenze e non manodopera usa e getta".
Poi chiama in campo gli imprenditori. "Chiediamo agli stessi imprenditori locali che operano nel settore dell’edilizia, della meccanica, dei servizi, se le difficoltà che incontrano oggi sono determinate dal lavoro che non c’è o dall’art.18 e dall’impossibilità di licenziare. Una domanda di fatto inutile se si guardano i dati della nostra provincia, il saldo negativo di 1.600 posti di lavoro tra attivazione e cessazione nella nostra provincia, i preoccupanti 5 milioni di ore di cassa integrazione consumate fino ad agosto".
19 09 2014 | Rimini | Hotel, occupazione agosto all'86,8%, -2% rispetto al 2013
Rimini | Hotel, occupazione agosto all'86,8%, -2% rispetto al 2013
Rimini, con Venezia, Pesaro, Firenze, Como, San Marino, Roma, Siena, Ravenna e Messina, è in testa alla classifica mensile dell'occupazione delle stanze degli alberghi. Il mese di riferimento è agosto 2014 che, secondo l'Italian monitor hotel, indice di Trademark, ha fatto registrare per queste località tutte oltre il 70 per cento di occupazione. In particolare, Rimini ha registrato un 86,8 per cento, pari comunque a una flessione del 2 per cento rispetto al dato del 2013.
Come era logico aspettarsi in agosto Milano è scesa al 52,5 per cento. Vale a dire che in flessione sono state le città d'affari, mentre sono cresciute quelle balneari. Italian Hotel Monitor, osservatorio della performance alberghiera nei 45 maggiori capoluoghi di provincia italiani in termini di movimento alberghiero, elaborato mensilmente da Trademark Italia grazie alle risposte di oltre 550 albergatori, gestori e dirigenti, nel mese di agosto 2014 consente quindi di "prevedere un mese di settembre positivo, in un clima di equilibrato ottimismo degli operatori".
Karis, al via l'anno scolastico
Educare per crescere è il titolo scelto per l'inaugurazione dell'anno scolastico delle scuole della Fondazione Karis, sabato 20 settembre alle 9, presso il 105 Stadium di Rimini. Prevista la partecipazione di 1.500 alunni, insieme alle loro famiglie e insegnanti, in occasione del 40esimo anno della Fondazione: era infatti il 1974 quando iniziò la prima classe di asilo (nella foto). Programma: ore 9:00 Santa Messa presieduta da S.E. Mons. Francesco Lambiasi; ore 10:00 Presentazione studenti maturandi; ore 10:30 Colazione insieme ad insegnanti, genitori e studenti; ore 11:30 Liceo Classico "D. Alighieri" - Liceo Scientifico "G. Lemaitre". Partita di calcio presso il Campo Sportivo Lagomaggio
19 09 2014 | Rimini | Aeroporto, Arlotti e Petitti: Gravi dichiarazioni presidente Sab
Rimini | Aeroporto, Arlotti e Petitti: Gravi dichiarazioni presidente Sab
"Le dichiarazioni rese pubblicamente dal presidente di Sab Enrico Postacchini, così come riportate oggi dalla stampa, sono di una gravità inaudita". I deputati riminesi del Pd, Tiziano Arlotti ed Emma Petitti, intervengono sulle parole dette dal nuovo presidente della società di gestione dell'aeroporto Marconi di Bologna. "Con esse - spiegano i deputati - vengono dati giudizi sull'aeroporto di Rimini e viene apertamente riferito che vi sarebbe stata nei mesi scorsi un'attività di confronto con alcune delle imprese e gruppi che partecipano al bando di gestione del Fellini. Ricordiamo che le procedure di gara per il bando per la gestione totale dell'aeroporto di Rimini sono attualmente ancora in corso, con la valutazione da parte della commissione Enac, soggetto titolato ad individuare il nuovo gestore".
Secondo Arlotti e Petitti "è grave inoltre che nelle affermazioni del presidente di Sab vengano evidenziate relazioni con il curatore fallimentare del Fellini Renato Santini, che anche recentemente aveva reso dichiarazioni pubbliche. Ci pare che siano andate ben oltre il ruolo che un curatore fallimentare deve rivestire, e crediamo non possa sfuggire alla presidente del tribunale di Rimini la gravità di queste affermazioni"; presidente, Rossella Talia, che, ricordano i deputati, ha dichiarato "di non avere pregiudizi nella valutazione di un eventuale prolungamento dell'esercizio provvisorio del Fellini per garantire la continuità delle attività aeroportuali, strategiche per l'economia locale".
I deputati ricordano anche la disponibilità del Ministero a fare da garante della correttezza, brevità e legalità nello svolgimento della gara Enac, in corso, per la gestione dello scalo di Miramare, mentre "a Postacchini vogliamo ricordare, se non avesse avuto informazioni corrette, che il curatore si trova a gestire una situazione in cui i conti sono in ordine, grazie al direttore individuato dagli stessi creditori. Non vorremmo, infine, male interpretare le comuni radici bolognesi dei soggetti che hanno fatto le affermazioni a cui ci riferiamo sopra".
19 09 2014| Rimini| Lombardi sulle promesse di Bonaccini:Per mantenerle dovrebbe cambiare pelle
Rimini | Lombardi sulle promesse di Bonaccini: Per mantenerle dovrebbe cambiare pelle
Bello il programma di Stefano Bonaccini, candidato alle primarie del Pd per il presidente della Regione. Ricco di tanti "buoni propostiti", fa notare il consigliere regionale di FI Marco Lombardi aspirante candidato presidente per il centrodestra. "Ma" Bonaccini, "essendo uno di quelli che hanno pesantemente condizionato la politica di questa Regione negli ultimi anni, doveva anche dire perché fino ad ora non è stato così".
Per esempio, se l'obiettivo è di "portare il Pil del settore turistico dal 9% al 12%", "in questi anni quali investimenti aggiuntivi rispetto alla solita consolidata “routine” sono stati fatti? E per il futuro ci si propone di incrementare l’economia turistica con le pacche sulle spalle o con robusti investimenti?", domanda Lombardi, il cui vero cruccio, però, è un altro.
"La legge 40 sul rinnovo delle strutture turistiche per anni non è stata finanziata, la famosa legge 7 ha avuto negli ultimi esercizi qualche briciola in più ma nulla di importante, l’assessore Melucci ha teoricamente inserito il turismo all’interno del comparto industriale ma nei fatti l’industria manifatturiera ha continuato a farla da padrone ed il distretto turistico della costa ancora non è decollato. Il turismo della costa ha poi dovuto pagare un prezzo politico a quello delle terme ed in parte anche a quello delle città d’arte e l’ondivaga politica regionale delle Fiere e degli Aeroporti ha portato più danni che utilità. Persino alcune norme regionali sull’apprendistato hanno creato disagi ai nostri giovani impedendogli “di fare la stagione”", ricorda Lombardi mettendo al primo punto la legislazione regionale.
"Oggi - spiega - con l’uscita di scena di Errani, si parla di cambiare la legge 7 che io ho criticato nel mio primo mandato oltre 10 anni fa, ma fino ad ora nonostante le tante perplessità degli operatori del settore ed i risultati non sempre brillati di questa politica regionale, la Legge Errani non si poteva toccare ed il turismo regionale continuava a non esprimere a pieno le sue potenzialità".
La promessa. "L’assessore regionale al turismo di Rimini è poi una recente conquista dopo anni in cui il Pd riminese veniva accontentato con la presidenza della Commissione Turismo, e nonostante le rassicurazioni di Bonaccini gli equilibri interni al Pd possono sempre riservare delle sorprese", fa notare Lombardi.
Per concludere, fermo restando che "il turismo è una risorsa fondamentale della nostra economia e che per noi costituisce a tutti gli effetti un comparto industriale, bisogna far seguire alle parole i fatti".
Servono "corposi interventi pubblici per rinnovare il prodotto e rilanciare l’immagine dei nostri territori all’estero, ed il bilancio della Regione ha le potenzialità per intervenire purché si passi dalle parole a i fatti e dai “caminetti” autoreferenziali a vere politiche di sviluppo".
Serve una metamorfosi. "Per farlo la sinistra deve cambiare pelle ed accettare di perdere il controllo sul settore limitandosi a sostenere le iniziative di chi è protagonista vero dell’economia turistica. Per loro certamente si tratterebbe di un trauma. Per noi, che consideriamo da sempre il ruolo della Regione in questo modo sarebbe la normale applicazione dei nostri consolidati principi di buon governo".
19 09 2014 | Rimini | Regionali, Sel va col Pd e molla Pazzaglia
Rimini | Regionali, Sel va col Pd e molla Pazzaglia
La notizia dell'alleanza Sel-Pd per le elezioni regionali del 23 novembre crea un piccolo caso in consiglio comunale a Rimini. Il partito di Vendola non vuole che il nome del consigliere comunale di minoranza Fabio Pazzaglia, fino ad oggi capogruppo di Sel-FareComune, sia associato alla sua sigla, avendo Pazzaglia aderito alla creazione di una lista unitaria di sinistra in alternativa proprio al Pd e usanti dure parole verso il candidato a premier del Pd, molto probabilmente Stefano Bonaccini, indagato nell'ambito dell'inchiesta sulle spese pazze in Regione.
"Quando in politica le strade si dividono c'è sempre un po' di tristezza. Ma la politica, per chi la vive in modo disinteressato, è un po' come la vita e a volte ti mette difronte anche a questi bivi", racconta Pazzaglia. "Personalmente continuo a provare vicinanza e rispetto nei confronti delle compagne e dei compagni di Sel ma, da indipendente quale sono, ritengo sia una scelta totalmente sbagliata, dettata solo dalla paura".
Secondo Pazzaglia è sbagliato non "proseguire il percorso cominciato alle europee con la lista Tsipras. Ma per farlo bisognava avere un po' di coraggio. Purtroppo il gruppo dirigente regionale di Sel ha dimostrato di non avere questo requisito. Davvero un grande peccato".
Avanti con Tsipras. "Noi però andiamo avanti. noi inteso come le compagne e i compagni che qualche mese fa hanno creduto nel progetto della lista Tsipras e che lo stanno portando avanti, nonostante tutti i problemi, anche alle regionali di novembre. Un progetto aperto a tutte le persone che alla domanda se in Emilia Romagna occorra una sinistra indipendente e autonoma dal Pd, rispondono sì".
andrea pucci al cabaret club
Andrea Pucci e Alessandro Politi saranno protagonisti della seconda serata di Cabaret club 2014, domani alle 21 alle Befane, ingresso libero
19 09 2014 | Rimini | Aeroporto, sindacati: Santini contro proroga esercizio provvisorio
Rimini | Aeroporto, sindacati: Santini contro proroga esercizio provvisorio
Il curatore fallimentare di Aeradria, la fallita società di gestione dell'aeroporto di Rimini 'Federico Fellini', secondo la Cgil, Cisl e Uil non sarebbe favorevole alla tanto agognata proroga dell'esercizio provvisorio. Vale a dire che per lui, dal 31 ottobre, sarebbe meglio che lo scalo di Miramare chiudesse. E' questo il resoconto sindacale della riunione che la curatela a avuto mercoledì con le organizzazioni. E' questo quanto "ha dichiarato" "lo stesso curatore", dicono da Cgil.
"Ciò significa - spiegano, se ancora ce ne fosse bisogno, i sindacati - che, se l’Enac, per quella data, non avrà stabilito a chi aggiudicare la futura gestione, il curatore consegnerà le “chiavi” ad Enac e l’aeroporto interromperà l’attività con tutto ciò che ne potrà conseguire e che come sindacato abbiamo più volte denunciato, visto che si tratta di una infrastruttura strategica per l’industria turistica locale e non solo".
Da qui nascono sia la sollecitazione a Enac "a valutare nel più breve tempo possibile quale delle quattro proposte presentate è quella da ritenersi più idonea", sia soprattutto la richiesta al al curatore fallimentare "affinché l’Aeroporto continui a rimanere attivo. In caso contrario metteremo in campo tutte le iniziative di protesta a nostra disposizione". E questo non solo nei confronti della curatela, ma "anche nei confronti di tutti i soggetti istituzionali e politici che hanno responsabilità diretta o indiretta sul come si è venuto a determinare il fallimento. Non ci pare infatti che l’attenzione di questi stessi soggetti sia stata fino ad oggi adeguata alla gravità della situazione".
Intanto, il curatore più puntuale di un orologio svizzero rende noti, con cadenza bimestrale, i flussi dell'aeroporto. Dal 5 al 18 settembre 2014 il Fellini "ha registrato 418 voli in atterraggio e partenza, 36.123 passeggeri in transito e 36.993 chili di merce".