tortora-scuroRimini | Piazza Malatesta, domani protesta degli ambulanti davanti al consiglio comunale

 

Approda domani in consiglio comunale a Rimini la delibera della variante al prg per piazza Malatesta. L'atto, contestato dalle associazioni di categoria, prevede lo spostamento entro le prime settimane del 2015 di tutti i banchi del mercato settimanale per permettere i lavori di riqualificazione della piazza, che sarà dunque pedonalizzata e che quindi non ospiterà più, nelle intenzioni che la giunta vuole definitive domani, le bancarelle e i furgoncini. Fiva Confcommercio e Anva Confesercenti hanno dato appuntamento ai loro associati alle 17,30 in piazza Cavour per protestare contro una decisione del Comune che arriva con una fretta eccessiva, per dire no al trasferimento del mercato di piazza Malatesta.
"Avevamo comunicato all'amministrazione che l'assemblea in cui ci saremmo confrontati con i nostri associati e in particolare con gli ambulanti del mercato settimanale sarebbe stata a fine mese. Qui avremmo definito la nostra posizione e la nostra eventuale controproposta. Noi non possiamo decidere per i nostri associati senza prima confrontarci con loro. L'altro ieri, invece, abbiamo preso atto che la deliberà andrà domani in consiglio, rendendo del tutto inutile ogni nostra ulteriore successiva riunione", spiega Nicola Angelini della Fiva.
"Questa fretta da parte del Comune proprio non ce la spieghiamo - sottolinea Angelini - e ribadiamo l'insufficienza delle aree che il Comune intende destinarci per il futuro. Qui si tratta di spostare 430 attività, per un giro di circa mille lavoratori. Non è certo una scelta che può essere fatta in quattro e quattr'otto nel giro di tre o quattro mesi. C'è bisogno di un periodo maggiore di tempo per valitare al meglio tutte le variabili".

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Aeroporto di Rimini: si discute a Roma se resterà aperto

 

 

Ma dal 1 novembre si vola dall’aeroporto Fellini di Rimini? La domanda non è peregrina e, quel che purtroppo conta, non ha al momento una risposta. Nonostante la riunione dei giorni scorsi a Rimini e il comunicato finale pieno di ottimismo emanato dalla Prefettura, certezze non ci sono.

 

In queste ore è in corso a Roma l’ennesima riunione per vedere se è possibile trovare una via di uscita. L’Enac si era detta a Rimini disponibile a nominare un commissario ad acta per garantire l’apertura dell’aeroporto dopo la fine della gestione della curatela fallimentare di Aeradria, prevista per il 31 ottobre.

Tuttavia a corredo di questa disponibilità c’è bisogno di un soggetto imprenditoriale che si assuma la responsabilità del rischio economico. E Air Riminum, la società arrivata prima nel bandi dell’Enac, non ha ancora i titoli giuridici per poter intervenire.

 

C’è chi osserva che con un’oculata gestione per due mesi i conti potrebbero rimane sere in pari, ma se invece c’è uno sforamento chi se ne assume il costo?

Problema di difficile soluzione e ragione per cui, dopo il comunicato ottimista della Prefettura, di fatto no è ancora successo nulla.

Le compagnie che in questo momento volano su Rimini, come la russa Transeuro, stanno già guardando ad Ancona come possibile alternativa dal 1 novembre.

 

Domani, inoltre, deve riunirsi il consiglio d’amministrazione dell’Enac per prendere atto dell’esito della gara per la concessione dell’aeroporto di Rimini. Per il 30 ottobre è invece convocata l’assemblea di Air Riminum per deliberare l’aumento di capitale. Sarebbero previste due fasi. Un primo aumento fino a 3,1 milioni come previsto dalla normativa, in seguito un secondo corposo aumento fino a 10-12 milioni. Dopo questo atto sarà possibile conoscere i reali imprenditori – finora avvolti dal mistero, a parte indiscrezioni e smentite - che hanno deciso di investire sullo scalo di Rimini.

 

L’aggiudicazione definitiva di Enac dovrebbe avvenire entro il 31 dicembre. L’aeroporto ha bisogno di restare aperto in questi due mesi per non perdere i contratti in essere. Vedremo a a Roma riusciranno a trovare la via di uscita.

1Rimini | Turismo, prezzi al rialzo per la riviera romagnola, ma non a Rimini

 

Il 2014 risulta un anno orientato, in linea generale, al rialzo delle tariffe (+4%) da parte delle strutture ricettive della riviera romagnola malgrado la congiuntura economica negativa, fa notare il sito Prontohotel.it.
Nel 2014, infatti, il dato medio dei prezzi fa emergere come città più cara tra le principali destinazioni della riviera romagnola Milano Marittima dove si segnalano tariffe intorno ai 162 euro in crescita del +6% secondo il PHPI (ProntoHotel Price Index, indice sui prezzi medi per camera doppia a notte) rispetto al 2013.
Un andamento, in crescita, che coinvolge anche la città di Riccione dove gli albergatori applicano tariffe medie sui 131 euro (+8%) seguita da Cesenatico dove emerge rispetto alle altre localita la crescita più alta in termini di prezzo (+12%), con una media annuale sui 120 euro.
Lievemente più basse le tariffe applicate a Cattolica e a Bellaria Igea Marina, con prezzi, rispettivamente intorno ai 108 euro (-3%) e 105 euro (-7%). Le strutture ricettive di Cervia registrano una media prezzi sui 104 euro mentre Rimini risulta la località con i prezzi più bassi rispetto alle altre destinazioni in riviera (95 euro).

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Barnabè (Carlino) sul video di CL: “Una sorpresa scoprire i ciellini missionari”

 

 

“Un video sorprendente. – osserva subito Carlo Andrea Barnabé, vice capo cronista del Carlino Rimini , testimone attento della realtà locale – Mi ha sorpreso scoprire questo aspetto internazionale di Comunione e Liberazione. Non sapevo che fosse una realtà così diffusa in tutto il mondo, in contesti sociali così diversi e in ambienti dove acuto è il bisogno umano. C’è una dimensione missionaria di CL che non conoscevo e che mi ha colpito”.

Barnabè ha accettato di guardare per Inter-Vista il video La strada bella, allegato al numero di ottobre di Tracce, la rivista di CL. Si tratta di un filmato lungo più di un’ora e realizzato in occasione dei primi sessant’anni di vita del movimento fondato da don Luigi Giussani nel 1954. Anche a Rimini in questi gironi i ciellini lo hanno diffuso in ogni angolo. Il video si sofferma molto sulla presenza del movimento a New York, in Brasile, in Africa, in Asia, secondo modalità originali, dettate dall’incontro del carisma di don Giussani con quelle realtà così diverse dalla nostra Italia.

“Penso – aggiunge Barnabè - che questa dimensione missionaria sia ignota ai più, non solo qui a Rimini ma in tutta Italia. In certi momenti avevo l’impressione di guardare un filmato della Papa Giovanni XXIII, tanto è radicata in me l’immagine che loro si occupino di certe cose e vivano nei luoghi più poveri del mondo. Vedo invece che anche in CL è forte questo impeto missionario”.

 

E’ sorprendente ciò che sottolinea Barnabè, soprattutto tenendo conto che da 35 anni a Rimini c’è un Meeting che, specialmente da tre lustri a questa parte, documenta esperienze e rapporti che i ciellini vivono nelle periferie del mondo. “Certamente – conviene Barnabè – però il Meeting ha questo tallone d’Achille che è la prevalenza nella comunicazione della presenza dei politici. Capisco che l’informazione è più sensibile ad enfatizzare gli aspetti politici, però a volte ho avuto l’impressione che sia stata una distorsione voluta per catturare l’attenzione dei media. E quindi anche con il Meeting non ci si accorge del grande ruolo che CL ha in questi paesi alle estremità del mondo”.

 

Barnabè è inoltre rimasto colpito dalle parole di don Juliàn Carròn che riconosce gli errori del movimento. “Questa non è un’ammissione nuova, era già stata compiuta sui giornali, però quest’uomo che riconosce che qualche volta i ciellini sono usciti dal seminato stride molto con l'atteggiamento di chi crede di stare sempre dalla parte del giusto, di essere custode unico di una verità superiore. È un atteggiamento che finisce per allontanare la gente. Questa percezione di CL come una setta chiusa, non aperta ad alcuna forma di dialogo, non è campata per aria, non mi pare sia stato fatto ancora molto per estirparla. Normalmente i ciellini che incontro tendono a non mettersi mai in discussione, a dire io sono dalla parte del giusto, sei tu che sbagli”.

 

Secondo Barnabè questo atteggiamento alimenta un pregiudizio nei confronti di CL che è molto più forte di quello provocato dalla villa di Formigoni in Sardegna. “Ciò che nuoce è questo apparire come una setta, non aperta al resto del mondo. Sia chiaro: c’è una diversità umana che il filmato documenta e che è evidente. Non tutti vivono con quella dedizione agli altri che il video ben illustra. Però questa positiva diversità a volte non emerge, ha la meglio il senso di chiusura. Quando ho deciso di iscrivere i miei figli alle scuole della Karis, ho visto la reazione di amici e colleghi: ma in quelle aule li indottrinano! Mi ero avvicinato a queste scuole con qualche scetticismo, ma devo dire che l’esperienza smentisce i pregiudizi: non solo non c’è alcun indottrinamento, anzi c’è molta libertà. Queste scuole sono frequentate anche da molti non ciellini e ognuno è libero di pensarla come vuole. Soprattutto in queste scuole vedo un’attenzione al singolo studente, al singolo ragazzo che cresce per diventare uomo, non rintracciabile da altre parti. Per cui spesso agli iper-critici di CL dico: non fermatevi ai vostri pregiudizi, provate a vedere cosa c’è dietro”.

 

Barnabè si è ritrovato con i figli che frequentano GS, il livello giovanile del movimento: “Non fa nessun problema, anzi sono contento. Anche se a volte mi sembra eccessivo che tutto si debba fare fra di loro: gli amici, le vacanze, le uscite. La realtà è fatta di molte altre cose. In questo caso la famiglia può avere un ruolo di equilibrio. L’importante è che loro siano contenti. Nel video ci sono due ragazzi australiani che con grande entusiasmo mettono insieme sole, surf e scuola di comunità. Questo è bello. Anche i miei figli quando vanno lavorare al Meeting ci vanno perché si divertono, non perché qualcuno glielo ordina. Si vede che sono entusiasti di partecipare a qualcosa di più grande di loro. Sono ammirato del rapporto che hanno con i preti che li seguono e mi dico “lo avessi avuto io ai miei tempi”. Sono questi aspetti che devono emergere di più. Vedo per esempio la fatica che rappresenta mettere in scena ogni anno il presepe vivente, eppure è fatto con tanta passione da gente che ci crede profondamente. È una realtà quella di CL che a volte non mi sembra adeguatamente comunicata”.

2Rimini | Asl Romagna, i rischi per la sanità riminese

 

C'è stato un incontro, ieri in consiglio comunale a Rimini, promosso dagli enti locali del riminese in cui il direttore generale della Asl Romagna, Andrea Des Dorides ha riferito sul "nuovo modello della sanità romagnola" e di cui oggi da Ravenna (dalla stessa sede Asl che martedì si è vista piombare i carabinieri 'in casa' per portare via quattro faldoni di documenti relativi in particolare ai bilanci nell'ambito di un'inchiesta aperta dalla procura locale sulle assunzioni di 23 'direttori strategici', su un buco da 20 milioni e su spese legali per centinaia di migliaia di euro) non vogliono parlare.


Des Dorides ha presentato ieri agli amministratori locali un documento, richiesto alla Asl dalla Regione, attraverso cui si riprogetta su scala 'vasta' la sanità romagnola, un documento per cui il direttore ha chiarito ai consiglieri comunali di non doversi confrontare a livello locale, sembra, semmai solo a livello regionale.
"Ritengo incomprensibile il mancato coinvolgimento degli Enti Locali sulle decisioni che saranno adottate, ad oggi tenute nel più stretto riserbo, e che saranno calate sui cittadini solo all'indomani delle elezioni regionali di novembre", attacca il capogruppo dell'Ncd in consiglio comunale a Rimini, Gennaro Mauro. "Alla mia richiesta di un sereno confronto nella commissione consiliare di verifica e controllo sul "nuovo modello di sanità" che si ritiene di adottare nell'ambito della provincia di Rimini, il direttore generale si è elegantemente negato", aggiunge Mauro in qualità di vicepresidente della commissione citata.


I dubbi attorno alla proposta blindata, per cui è dato sapere agli amministratori locali quali siano gli obiettivi della nuova Asl unita, ma non attraverso quali mezzi si intenda perseguirli, sono diversi. A partire dagli ospedali a rischio nel riminese, tra cui quelli di Santarcangelo e Novafeltria. "Ho impressione - spiega Mauro - che il nuovo modello della sanità disegnato da Des Dorides non troverà facile accoglienza tra i cittadini riminesi e quindi è meglio far passare le elezioni senza contraccolpi per il centrosinistra romagnolo. È facile prevedere che le logiche che si intendono adottare vedranno un ridimensionamento della spesa, un taglio dei posti letto e una diversa funzione degli ospedali di Novafeltria, Santarcangelo e Cattolica.


Ai consiglieri è stato riferito che le esigenze dei tagli nascono, tra l'altro, dalla constatazione che l'85 per cento dei posti letto negli ospedali romagnoli è occupato da anziani ultrasettantacinquenni. Da qui l'esigenza di diversificare e specializzare l'offerta sanitaria potenziando residenze protette e centri per le cure primarie e, di conseguenza, tagliare tra gli ospedali tradizionali.
"Riteniamo dal centrodestra che sia prioritario definire con chiarezza le relazioni tra assistenza ospedaliera e l'assistenza territoriale, fatta di strutture di cure primarie, esistenti solo sulla carta a Rimini, di Case di cura, di ospedali di comunità", sottolinea in conclusione Mauro che precisa: "Non ci sfugge che per costruire una rete di assistenza sanitaria territoriale che non gravi sulle strutture ospedaliere che resteranno operative dopo la "cura" imposta dal direttore generale dell'Usl, devono essere garantiti immobili adeguati, attrezzature diagnostiche e naturalmente la disponibilità dei medici di famiglia, che ricordo non sono dipendenti dell'Usl e quindi autonomi nelle loro decisioni".

Mercoledì, 22 Ottobre 2014 16:14

tromba d'aria a largo di rimini

Una tromba d'aria marina a largo di Rimini poche ore fa, da Meteo Web

tortora-scuroRimini | Consob, gruppo Sgr detiene il 2% di Hera

 

Dallo scorso 14 ottobre, Gsgr detiene una partecipazione del 2,001% nel capitale del gruppo Hera. E' quanto si legge negli aggiornamenti odierni della Consob relativi alle variazioni delle quote rilevanti, dai quali si apprende anche che tale partecipazione e' controllata indirettamente attraverso Gruppo Società gas Rimini Spa (MF-DJ).

Mercoledì, 22 Ottobre 2014 10:14

giornalaio, 22 ottobre 2014

giornalaioSpiagge all’asta dal 2017? Condhotel, a Federlaberghi piacciono. E’ morto ‘Titta’ Benzi

 

Spiagge all’asta già dal 2017 (e non nel 2020 come da ultima proroga). Sarebbe questo il contenuto del disegno di legge a firma del cesenate Sandro Gozi, sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri, e del ministro Lanzetta. La nuova proposta del governo toglierebbe dai criteri per l’assegnazione delle aree demaniali il punteggio per gli investimenti già effettuati. L’allarme arriva dal deputato Sergio Pizzolante che oggi incontrerà il vice ministro Luigi Casero e il sottosegretario Pier Paolo Baretta e annuncia voto contrario rispetto al disegno, se non ci saranno modifiche (ilCarlino).

 

Condhotel, chi è a favore. A spezzare una lancia per l’articolo 31 dello ‘sblocca Italia’, quello che prevede la possibilità di cambiare la destinazione d’uso in residenziale degli alberghi, è Alessandro Giorgetti (Federalberghi): Non è speculazione, ma un modo di fare turismo che consentirà di far partire la riqualificazione. Necessari, aggiunge Giorgetti, dei limiti (tipo quelli previsti dagli emendamenti bocciati al deputato Emma Petitti), come per esempio il tetto del 40 per cento di superficie trasformabile e la distanza non superiore ai 500 metri tra due strutture diverse dello stesso proprietario, sottolinea Giorgetti (ilCarlino).

L’ideatore. Aureliano Bonini di Trademark ai Condhotel ci lavora da quattro anni. Il modello è mutuato dagli Stati uniti d’America, spiega, e si basa sulla possibilità (per chi è affezionato a una precisa località turistica e può permettersi soggiorni lunghi) di fare un investimento che va a finanziare l’albergo. Possibilità indispensabile per la riqualificazione, aggiunge il consigliere comunale Alessandro Ravaglioli (ilCarlino).

 

Grandi incompiute. Il Nuovo Quotidiano fa il punto sulle colonie di Miramare. Si sarebbero dovute trasformare in hotel di lusso, ma sono vittime delle difficoltà economiche delle imprese che ci avrebbero dovuto investire su. La Novarese al centro della realizzazione del polo benessere è ferma al palo a causa dei problemi di CoopSette, la Bolognese è di proprietà della Cmv (che l’ha messa in vendita). Desolante lo spettacolo davanti agli occhi di riminesi e turisti, nota il consigliere comunale Eraldo Giudici.

 

Escalation criminale. Vittorio Fabbri titolare degli Spendibene di via Saffi e dell’Arco d’Augusto è stato rapinato due sere fa sotto casa rientrando da lavoro. Il ladro gli ha puntato una pistola tra gli occhi e gli ha infilato le mani nella tasca destra dei pantaloni, dove d’abitudine Fabbri tiene l’incasso della giornata, oltre 5mila euro. L’identikit: italiano, sulla trentina, accento pugliese (LaVoce).

 

Parcheggi a via Turchetta. La decisione del Comune di Rimini di vietare la sosta su entrambi i lati della strada a Viserba, dopo l’incidente che a settembre ha provocato il decesso di una signora, ha fatto infuriare i residenti, che lunedì sera hanno incontrato l’assessore Nadia Rossi, strappandole una promessa: saranno individuate aree da destinare a parcheggio (LaVoce). I residenti avrebbero preferito che si fosse arrivati prima alla realizzazione dei parcheggi e successivamente ai divieti di sosta sulla via (Nuovo Quotidiano).

 

Invitato a scommettere sul fatto che Pantani non avrebbe portato a termine il Giro d’Italia. Successe quindici anni fa nel carcere di Novara a Renato Vallanzasca. Il capo della mala milanese ha raccontato i fatti alla mamma del ciclista, al giornalista Davide De Zan e ieri anche ai carabinieri che lo hanno sentito nell’ambito dell’inchiesta recentemente riaperta dalla procura di Forlì su presunte irregolarità che avrebbero interessato il Giro d’Italia del 1999 (Corriere), un giro di scommesse illegali controllato dalla camorra di cui il Pirata sarebbe stato vittima.

 

Asl unica, la procura di Ravenna indaga attorno a 23 nomine avvenute in estate per la direzione strategica e al buco da 20 milioni di euro con cui la sanità ravennate è entrata nella Asl Romagna, miracolosamente assorbito in pochi mesi. Nel mirino della procura anche 440mila euro spesi dal 2010 al 2013 in avvocati (Corriere).

 

Ebola, mancano formazione e protezioni. Il sindacato Nursind scrive al direttore della Asl Romagna Des Dorides per porre il problema. Per la Romagna, è quello dell’Infermi di Rimini ad essere stato indicato come il reparto adeguato al trattamento dei casi sospetti. Qualche giorno fa la Asl ha inviato alcune indicazioni sul trattamento dei casi, giudicate dal sindacato inadeguate e incongruenti rispetto alla sicurezza del personale (Corriere). Nella formazione, per esempio, non verrà coinvolto tutto il personale, ma solo alcune tipologie e saranno esclusi molti infermieri. Non bastano camici e guanti monouso, aggiungono dal sindacato, ma servono attrezzature per l’isolamento e il trasporto dei pazienti.

 

Inceneritori, ci sono dei ‘paletti’ per arginare le potenzialità dell’articolo 35 dello ‘sblocca Italia’ (quello che permette l’arrivo negli impianti di rifiuti da fuori regione). Ha contribuito a ‘piantarli’ il deputato Tiziano Arlotti. Vanno dal trattamento prioritario dei rifiuti urbani al risarcimento economico per i territori più virtuosi, ovvero quelli che raccoglieranno i rifiuti degli altri (Nuovo Quotidiano).

 

E’ arrivato Attila. Tirano venti forti fino a 90 chilometri in riviera. Soffieranno, a intermittenza, fino alla mezzanotte di oggi. Spiegano da Arpa che ci sarà un notevole calo di temperature, pari a 4-5 gradi, temporali locali in mattinata, mare mosso e agitato al largo, poi parziale attenuazione fino a giovedì mattina, quando è previsto un altro passaggio di maltempo, con una nuova attenuazione e intensificazione verso sera. Tutto sarà finito entro venerdì. La Protezione civile regionale lancia l’allerta meteo, e sono pronti ad agire 34 volontari in tutta la provincia (ilCarlino).

 

Un grande riminese. E’ morto a 94 anni l’avvocato penalista Luigi Benzi, detto ‘Titta’, amico fraterno di Federico Fellini che ispirò Amarcord e fu costretto, a causa del film, a difendere il regista premio Oscar dalla denuncia che si beccò dalla vera ‘Gradisca’. Da un mese era ricoverato all’Infermi. La notizia è in prima su tutti i quotidiani locali e occupa diverse pagine interne. I funerali domani alle 9 nella parrocchia di San Fortunato. Un grande riminese, lo ricorda il deputato Tiziano Arlotti.

1Rimini | Pantani, Vallanzasca sentito dai carabinieri 

 

L'ex capo della mala milanese, Renato Vallanzasca, è stato ascoltato oggi dai carabinieri come teste dai carabinieri nell'ambito delle indagini della procura di Forlì su presunte irregolarità al Giro d'Italia del 1999, da cui l'epilogo tragico, cinque anni dopo per il campione di ciclismo Marco Pantani. Vallanzasca, in una lettera alla madre del Pirata, ha raccontato di aver sentito, in carcere, voci riguardanti un presunto complotto organizzato ai danni del Pirata e aveva riferito. Delle stesse voci scrive anche in un libro.


"Non so come, ma il pelatino non finisce la gara", avrebbe detto a Vallanzasca in carcere un ergastolano che successivamente, dopo il 5 giugno 1999, ovvero quando Pantani fu squalificato, lo riavvicinò. "Hai sentito? Il pelatino è stato fatto fuori, squalificato", avrebbe detto a Vallanzasca l'ergastolano. Da qui l'ipotesi presentata dai legali della famiglia di Pantani alla procura di Forlì che ha ripreso a indagare attorno a quei fatti.


Il ciclista, secondo le ipotesi investigative, sarebbe stato squalificato a seguito dell'alterazione del sangue, da cui l'ematocrito a 51,9, quasi due punti sopra il limite massimo di 50. Sembra anche che negli stessi giorni, a Cesenatico, mentre si correva l'undicesima tappa, minacciato di morte da chi aveva interesse a che non finisse la gara.

Superato il valore limite giornaliero del PM10 sul territorio regionale è confermato il blocco della circolazione per giovedì 23 ottobre, dalle ore 8,30 alle ore 18,30. Come si può vedere dalla mappa, il blocco della circolazione è disposto nell'area urbana circoscritta da deviatore Marecchia, Statale 16, via Settembrini, via Chiabrera, ferrovia Ancona/Bologna, e riguarda i veicoli a benzina Euro 0, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3; veicoli diesel Euro 0, Euro 1 ed Euro 2; veicoli diesel Euro 3 non dotati di sistemi di riduzione della massa di particolato; ciclomotori e motocicli Euro 1. Rimane comunque garantito il transito nelle arterie di collegamento ai parcheggi autorizzati e alle postazioni di bike sharing. Permane fino al 6 gennaio 2015 il divieto della circolazione stradale dinamica privata dei mezzi più inquinanti (veicoli benzina Euro 0; veicoli diesel Euro 0 ed Euro 1; veicoli diesel Euro 2 non dotati di sistema di riduzione della massa di particolato; ciclomotori e motocicli a due tempi non conformi alla normativa Euro 1) dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle ore 18,30, su tutta la zona urbana a mare della statale 16. Le ordinanze e tutte le informazioni sulle limitazioni e i blocchi del traffico, sono disponibili sui siti www.riminiambiente.it e www.liberiamolaria.it