rossoRimini | Piazza Malatesta, passa la variante di Gnassi. Ambulanti pensano a prossime mosse

 

Nello sconforto più totale, ieri, gli ambulanti hanno lasciato la sala del consiglio comunale dopo il voto favorevole all’adozione della variante al PRG per la riqualificazione di piazza Malatesta (17 i voti favorevoli, 10 i contrari). Allo stato attuale i banchi da gennaio 2015 devono sloggiare.


"L'esito era scontato", racconta Nicola Angelini della Fiva Confcommercio. "Abbiamo comunque capito che c'è una classe politica che non ha compreso le esigenze della categoria. I consiglieri comunali, pur sostenendo nei loro interventi di tenerne conto, alla fine hanno votato per la variante. Non è stato molto intelligente". Gli ambulanti si sono presentati in consiglio chiedendo una cosa semplice, "che si spostasse la decisione di pochissimo tempo, in attesa dell'esito dell'assemblea programmata per il 31 ottobre. Da quel giorno partirà il nostro percorso ufficiale. Vale a dire che se i nostri colleghi decideranno di non scendere a compromessi noi seguiremo la loro volont". Ed è probabile che sarà così. "Noi a queste condizioni non ci spostiamo".


Critico verso l'atteggiamento degli amministratori anche Vincenzo Celli del consorzio Cocap. Più volte, anche ieri sera, dal Comune hanno ribadito di aver intrapreso un confronto con gli operatori da un anno e mezzo almeno. Falso, risponde Celli. "Questa cosa, che ci e arrivata tra capo e collo, noi l'abbiamo appresa solo l'8 di agosto. E' vero che in linea generale se ne parlava da un po' di tempo, si è parlato un anno fa, per esempio, dei primi trenta banchi che sono già stati spostati a piazzale Gramsci, per dare posto al cantiere del Galli. Ma di tutto il resto, dell'accelerazione ai lavori, noi non sapevamo nulla prima di quel giorno di agosto".

1Rimini | Aeroporto, le mosse del sindaco Gnassi

 

Premesso che "non possiamo fare finta che nulla sia accaduto", spiega il sindaco di Rimini Andrea Gnassi intervenendo nel dibattito sulla chiusura dell'aeroporto Fellini, adesso non è tempo né per il "campionato dell’apocalisse sfascista in chiave personale", né per "campagne elettorali permanenti" o per "l’albo dei professionisti della politica che oggi si vestono dei panni dell’anti politica". Occorre essere "lucidi" e agire.


"Per me - spiega quindi Gnassi - gestire una fase delicata significa fare le cose più lucide possibili e cioè 1) chiedere a Enac che completi in tempi rapidissimi la procedura di certificazione e assegnazione definitiva; 2) questa mattina ha significato contattare, tra Mosca e l’Italia, i tour operator russi che agiscono su Rimini per mantenere i rapporti e le relazioni, ora che gli stessi sono potenzialmente ‘aggredibili’ dalla concorrenza; 3) chiarire ai tour operator il quadro della situazione circa la tempistica di un percorso ormai in fase conclusiva per la individuazione di un nuovo gestore che restituirà all’aeroporto una solidità strutturale, dopo l’ultimo, difficilissimo biennio; 4) verificare la possibilità che i voli dei vettori russi possano verosimilmente atterrare presso scali vicini (es. uno di questi potrebbe essere Ancona, distante 86 chilometri da Rimini), eventualmente affiancati da navette e transfer per la nostra Riviera, per l’arco di tempo necessario per l’assegnazione definitiva dell’aeroporto al nuovo gestore".


Non tutto è nero quello che sta al buio. "I riscontri avuti dai tour operator stati positivi", annuncia il primo cittadini riminese. "E’ un lavoro che va perfezionato e alimentato nelle prossime ore e nei prossimi giorni, utilizzando come strumento il tavolo istituzionale coordinato dal Signor Prefetto che ha consentito la gestione di una fase forse ancor più difficile di quella odierna, garantendo per un anno l’attività aeroportuale a Rimini".

tortora-scuroRimini | Aeroporto, Pizzolante: Non onesto ridurre tutto a coro antipolitico

 

"La chiusura dell'Aeroporto, seppur per un periodo, speriamo, breve, è un problema enorme per Rimini", il deputato Ncd, Sergio Pizzolante, esordisce, attraverso il suo profilo Facebook, del dibattito attorno alla chiusura, tra una settimana dell'aeroporto di Rimini. "In queste ore - spiega - si sono alzati molti cori, mi permetto di iscrivermi a nessuno di essi. Ho un'opinione più articolata".
Secondo il deputato del centrodesta, "c'è' un prima e un dopo, la gestione dei governi locali della Sinistra dell'Aeroporto è stata disastrosa ed è alla base di tutto ciò che è successo dopo. La loro gestione e non della politica in generale".
non è la prima volta che Pizzolante entra nel merito delle infrastrutture riminesi. "Il sottoscritto sostiene, insieme ad altri, da anni, che tutta la politica delle infrastrutture a Rimini, dall'Aeroporto al Palas alla Fiera al TRC à fallimentare. Dal fallimento della società dei creditori in poi gli attori in campo sono stati invece molti e le responsabilità, in positivo ed in negativo sono più articolate. Ridurre tutto ad un coro anti politico o a qualche responsabilità specifica non è onesto. La situazione è molto grave e non è questo il tempo della polemica. E' necessario adoperarsi, e sono sicuro che l'Enac lo farà per la sua parte, per accelerare e ridurre al minimo i tempi di chiusura".

2Rimini | Aeroporto, Fossati (Cisl): L'occasione mancata della Regione

 

Il sindacato Cisl "esprime forte preoccupazione per le sorti dell’aeroporto riminese, in quanto lo sospensione delle attività aeroportuali, rischia di tradursi in un colpo mortale all'economia locale, già sotto stress per la lunghezza e la profondità della crisi, che colpisce duramente le aziende e le famiglie del territorio Riminese".


In attesa dell'affidamento definitivo, "chi ha l'assegnazione provvisoria - chiede Massimo Fossati - ha il dovere di rendersi trasparente e farsi conoscere dichiarando il proprio progetto e la propria compagine sociale. Quello che serve oggi è una manifestazione concreta di interesse, mettendoci la faccia e le risorse necessarie per ricercare quelle collaborazioni e progetti che possono determinare il minor danno possibile per una ripartenza di una infrastruttura indispensabile come quella dell’aeroporto riminese. In questo senso riaffermiamo la nostra piena fiducia nella magistratura affinché venga fatta chiarezza e giustizia sulle eventuali responsabilità dei soggetti che hanno governato questa importante infrastruttura".


Preoccupante anche la "ricerca delle responsabilità, incominciata con il gioco del cerino, tra politica, Istituzioni, gestione commissariale, e tribunale. Siamo assolutamente consapevoli delle difficoltà esistenti, ma anche della necessità di non recedere dalla ricerca di ogni possibile spiraglio per mantenere in attività l’aeroporto. Una cosa è certa in questo frangente, ancora una volta i lavoratori rischiano di pagare il prezzo più alto, dopo aver fatto la propria parte fino in fondo, con riduzioni di stipendio/cassa integrazione, sacrifici fatti per “sostenere” la continuità produttiva dell'aeroporto Riminese".


Il fallimento dell’aeroporto, secondo la Cisl, è "l’occasione mancata dalla Regione, che non è stata in grado di svolgere una forte regia per la creazione di un sistema regionale aeroportuale, insieme alla incapacità delle istituzioni romagnole di dialogare per costruire momenti e percorsi di collaborazione tra gli scali della Romagna – distanti pochi km uno dall’altro- hanno generato questo stato di cose".

1Rimini | Aeroporto, Indino (Confcommercio) "sbigottito": Si può sapere chi è Air Riminum?

 

“Siamo tutti sbigottiti per quanto sta accadendo sulla vicenda aeroporto", esordisce così a mente fredda il presidente della Confcommercio di Rimini, Gianni Indino, in merito alla notizia diffusa da Enac ieri circa il fatto che non esistono le condizioni perché l'aeroporto di Rimini possa proseguire la sua attività dopo il 31 ottobre. "Da quando la notizia della chiusura dello scalo ha iniziato a circolare in città abbiamo ricevuto decine e decine di telefonate dai nostri associati che chiedevano spiegazioni, conferme, ipotesi di scenari futuri. Tanta la rabbia, ma ancor più lo smarrimento di imprenditori consapevoli che gli effetti nefasti di tale decisione non tarderanno ad arrivare, con effetti dirompenti sull’economia del territorio. Molte le telefonate, poi, di quegli imprenditori nostri associati che hanno sostenuto, anche finanziariamente, l’aeroporto durante l’esercizio provvisorio: bar, ristoranti, pub, concessionari auto, discoteche, parchi e attrazioni turistiche che hanno dimostrato non solo a parole, ma anche con i fatti, la volontà di contribuire per una giusta, giustissima, causa".


Guardare avanti. "Nella drammaticità del momento - sottolinea Indino - ritengo sia inutile guardare al passato, lo conosciamo bene e sappiamo che si è sbagliato tanto. E’ arrivato invece il momento di cambiare pagina, di iniziare un nuovo percorso ma questa volta con il piede giusto".
E' per questo che dalla Confcommercio chiedono di fare chiarezza sull'esito del bando Enac per la gestione dello scalo di Miramare. "Da quando è stata ufficializzato il nome dell’aggiudicatario provvisorio del bando del Fellini, non passa giorno senza che qualche associato chieda chi è Air Riminum e che idea abbia per l’aeroporto. E’ pretendere troppo chiedere che Air Riminum renda nota la sua composizione societaria, la presenza o meno di imprenditori locali, il progetto per Rimini e per il suo turismo? Basterebbe poco per tranquillizzare un territorio che è in fibrillazione, attraverso rassicurazioni sui contratti, i rapporti e le collaborazioni commerciali in essere e che verranno sviluppati in futuro con Paesi esteri, sul piano industriale presentato, sugli investimenti programmati.Non sappiamo a chi è stato affidato il futuro del nostro territorio e delle nostre aziende, questo silenzio assordante deve finire".

neroRimini | Aeroporto, Cgil: Chiude per colpa della politica locale

 

La Cgil di Rimini non ha dubbi. "L’aeroporto chiude per responsabilità del gruppo dirigente e della politica locale e regionale che lasciano alla collettività tutto il peso delle ricadute economiche, occupazionali e di immagine con conseguenze negative enormi per tutto il territorio", denuncia il sindacato che in tutta questa storia salva solo un nome, quello di Claudio Palomba sottolineando come "anche la convocazione del tavolo permanente, voluta strenuamente dal prefetto a cui va tutto il nostro unico plauso per l’impegno profuso, ci sembra un disperato tentativo o meglio la definitiva presa d’atto del fallimento del tentativo di tenere aperto, con una gestione straordinaria, l’aeroporto Fellini. La Cgil domani al tavolo permanente ci sarà e "valuterà assieme ai lavoratori dell’Aeroporto Fellini (che nel frattempo sfileranno in corteo a Roma nell'amabito della manifestazione nazionale contro il Jobs act, ndr) le opportune e necessarie iniziative di mobilitazione".


Nel frattempo analizza i fattori che hanno prodotto l'irreparabile. Sono tre. Primo: "Una eccessiva rigidità del Tribunale mostrata nel non concedere una proroga di esercizio decidendo di chiudere in maniera perentoria lo scalo riminese al 31 di ottobre 2014". Secondo: "Il mancato versamento di una cifra utile a mantenere l’esercizio provvisorio fino al 31 dicembre, da parte del vincitore del bando, Airiminum, vista la precaria situazione gestionale in essere al Fellini. Infatti, se avesse provveduto al versamento, come ci si attendeva visto che gli era stato assegnato il massimo punteggio a conclusione del bando di gara, le cose forse potevano andare diversamente". Terzo: "La mancata trasparenza rispetto all’identità del soggetto gestore a garanzia di tutti ma in particolare dei lavoratori areoportuali del Fellini e per non incorrere in ulteriori slittamenti e/o eventuali ricorsi da parte di altri concorrenti".


A questo punto La Cgil ritiene "indispensabile che si continuino a fare tutti i tentativi e gli sforzi necessari per non disperdere un patrimonio vitale per il nostro territorio", e chiede "una chiara prospettiva per l’Aeroporto Fellini con una decisa accelerazione nell’assegnazione della gestione dell’Aeroporto" e "l’impegno da parte del potenziale assegnatario a intraprendere i necessari contatti con le compagnie per scongiurare il loro spostamento su altri scali, inoltre a rispettare gli adempimenti previsti dal bando e a garantire gli attuali livelli occupazionali".


Questa mattina, inoltre, i sindacati hanno incontrato il "curatore fallimentare, che a seguito della nostra richiesta si è impegnato a prorogare di 6 mesi la cassa integrazione in scadenza il 26 Novembre. Una disponibilità che apprezziamo anche perché, al momento è l’unico strumento in grado ti tutelare i lavoratori dal licenziamento e di fornire la possibilità di un futuro occupazionale".

1Rimini | Sociale e crowdfunding, oggi il primo clik per Eticredito.it

 

Un portale su cui presentare progetti e raccogliere fondi per realizzarli. Ovviamente aperto alle onlus di chiara fama e a proposte di evidente pubblica utilità. E' questo uno dei primi figli della fusione tra Eticredito e Carim. E muoverà i primi passi proprio oggi alle 17 con un workshop a palazzo Agolanti a Rimini dal titolo 'Il crowdfunding per il non profit: il modello Eticarim', con la partecipazione di Sido Bonfatti (presidente di Banca Carim), Valerio Melandri (direttore master in Fundraising e presidente Festival del Fundraising) in diretta streaming dalla Columbia University di New York, Gloria Lisi (vicesindaco di Rimini), Silvia Maraschio (vicepresidente Volontarimini), don Renzo Gradara (direttore Caritas Rimini).


"Oggi – commenta il presidente Bonfatti - compiamo un altro passo significativo nella direzione di caratterizzare il radicamento di Banca Carim sul territorio, anche per la vocazione ad essere riferimento e connessione fra clienti e mondo del non profit Eticarim.it non è uno strumento commerciale, non compete sul mercato dell’offerta dei servizi bancari, piuttosto aggiunge un’opportunità innovativa per il sostegno ai progetti di valenza sociale e con esso opera concretamente in loro aiuto. Il territorio esprime straordinarie esperienze che la Banca ha voluto assecondare ponendosi al loro servizio".


Non nasconde un pizzico di orgoglio Maurizio Focchi, presidente del Comitato Etico di Banca Carim. "Si realizza un sogno – dice – perché il portale Eticarim.it mette a disposizione del sistema del non profit uno strumento nuovo e in grado di stringere le maglie di una rete altrimenti difficile da rappresentare complessivamente. Il progetto Eticarim è anche l’approdo dell’intreccio di relazioni costruito in sei anni dall’esperienza di Banca Eticredito, inoltre trasmette alle realtà del Terzo Settore lo stimolo a produrre progetti ed a comunicarli al meglio per garantirne pieno successo".
Ma attenzione, sottolinea Focchi. "Perché il progetto funzioni non basterà solo pubblicarlo sul portale. Sarà necessario che ogni associazione ci metta del suo promuovendo la campagna di fundraising attraverso tutti i mezzi di comunicazione di cui dispone, a partire dai social".


Eticarim.it è il primo strumento di questa natura sul territorio romagnolo "ed entra nel mondo del crowdfunding per alimentare la consapevolezza che la responsabilità sociale deve impattare sempre più il bisogno del singolo, della comunità, del territorio, coinvolgendo i cittadini e responsabilizzando le Associazioni nella messa a punto di progetti articolati e stimolanti". Il crowdfunding (letteralmente ‘finanziamento dalla folla’) è un processo collaborativo che vede le persone protagoniste nell’utilizzo in comune del proprio denaro, allo scopo di sostenere progetti di persone e organizzazioni in cui crede.
Eticarim.it, ideato e realizzato da Banca Carim in collaborazione con partner del territorio, è appunto una piattaforma per la raccolta di donazioni online a favore di progetti di utilità sociale, ideati e gestiti da soggetti senza scopo di lucro, accuratamente selezionati e seguiti durante tutto il percorso dal comitato etico di Banca Carim.

tortora-scuroRimini | Aeroporto e mercato, Lombardi catechizza Pd e M5s

 

La chiusura dell’aeroporto e il trasferimento del mercato ambulante secondo il candidato al consiglio regionale per Forza Italia, Marco Lombardi, "sono due questioni di drammatica attualità, apparentemente distanti, ma emblematiche per capire il clima di questa città. Da un lato emerge l’evidente incapacità dell’ Amministrazione nel governare problematiche complesse e importanti per Rimini, dall’altro si rafforza l’atteggiamento strumentale e populista dei Grilli".


Partiamo dall'attuale amministrazione riminese. "Finché si tratta di immaginare piste ciclabili, raggi verdi e rossi, panorami bucolici e feste da sballo, l’Amministrazione se la cava, quando deve affrontare questioni in cui occorre capacità di ascolto e di mediazione si blocca tutto", è il succo in sintesi.
"Sull’Aeroporto - spiega Lombardi - oltre alle colpe iniziali per aver mandato allo sbaraglio gli amministratori di Aeradria, è poi emersa una preoccupante assenza di autorevolezza nel dialogare con i soggetti istituzionali e privati coinvolti nella vicenda, assenza che il Prefetto ha provato sino all’ultimo a sopperire. Sul mercato ambulante, è stato veramente imbarazzante sentire dire in Consiglio Comunale dall’Assessore al commercio che si era dialogato con tutti i soggetti interessati in vari momenti di confronto perché la presenza non proprio amichevole di oltre duecento ambulanti di tutte le associazioni era lì a dimostrare il contrario". Non si capisce poi la fretta. "Nel merito poi una variante che risale alle previsioni datate del PRG non aveva alcuna necessità di essere discussa in fretta prima della assemblea pubblica degli ambulanti fissata per il i prossimi giorni, per cui l’impressione dei commercianti di una azione di forza del Sindaco era e resta fondata".


Di contro l'atteggiamento dei 5Stelle. "Sull’aeroporto - ritiene Lombardi - i mille sospetti e le continue minacce di denunce, non hanno certo aiutato a superare un clima già difficile. Poi non ha certo aiutato il comportamento dei pentastellati teso ad avversare la compagine che si è aggiudicata l’asta e che dovrebbe avere tra i protagonisti importanti imprenditori locali, per appoggiare la cordata Russa certamente importante ma meno legata al territorio e quindi in astratto con interessi meno centrati su Rimini".
Guardando allo spostamento del mercato ambulante, "l’accorato e condivisibile intervento della Franchini in Consiglio, stride un po’ con l’atteggiamento strumentale e cavilloso che l’ha portata a rimettere in discussione la concessione alla COCAP della gestione del mercato. L’Amministrazione riminese deve cominciare ad affrontare i problemi reali di questa città con più pragmatismo e capacità di dialogo; gli amici del Movimento Cinque Stelle devono iniziare a capire, e dove governano l’hanno già capito, che l’opposizione urlata e con le carte bollate, va bene fino a quando si deve sfruttare la rabbia e la frustrazione della gente, ma poi si scontra con la realtà quando bisogna passare a risolvere i problemi delle persone e delle aziende. Mi ha fatto piacere sentire che anche molti ambulanti presenti in consiglio comunale la pensavano esattamente come me".

2Rimini | Aeroporto, Petitti e Arlotti: Air Riminum verifichi sostenibilità del piano industriale

 

Velocizzare i tempi per l'affidamento definitivo e la sostenibilità del piano industriale presentato da Air Riminum, garantire le tutele necessarie ai dipendenti di Aeradria e un "sentito ringraziamento" al prefetto di Rimini. Questi i temi dell'intervento dei deputati Pd riminesi Tiziano Arlotti ed Emma Petitti alla notizia della chiusura dell'aeroporto di Rimini a partire dal 1 novembre
"Di fronte alla comunicazione del Cda di Enac riguardo all'impossibilità di una gestione provvisoria dell'aeroporto Fellini in attesa dell’immissione con decreto interministeriale del soggetto aggiudicatario del bando di gara, auspichiamo che, come annunciato, la stessa Enac si impegni ora ad accelerare l'iter per l’affidamento definitivo delle gestione totale ad Air Ariminum. Ferme restando tutte le verifiche relative alla fase di aggiudicazione provvisoria, è opportuno che Air Ariminum provveda al più presto a contattare i vettori affinché il piano industriale abbia una reale sostenibilità.
Occorre inoltre che tutti gli sforzi siano mirati a dare garanzie e tutele di ammortizzatori sociali ai lavoratori del Fellini nel tempo che trascorrerà fino all'aggiudicazione finale, quando la nuova società di gestione sarà chiamata a mantenere l'impegno, preso dalla stessa, di riassumere tutti i dipendenti.
Come parlamentari rivolgiamo ancora una volta il nostro più sentito ringraziamento al prefetto di Rimini Claudio Palomba, che tanto ha lavorato e si è impegnato a sostegno del presente e del futuro dell'aeroporto. Consapevoli della strategicità di questa infrastruttura per il nostro territorio e per il suo tessuto socioeconomico, come già ricordato nella nostra interrogazione, continueremo a prodigarci affinché tutto possa risolversi in tempi rapidissimi e il Fellini torni il prima possibile pienamente operativo".

1Rimini | Aerporto, Bonfatti (Carim): Disposti a tutto, pur di salvare il Fellini

 

"Dal miracolo in giù siamo disposti a sostenere qualsiasi azione, a questo punto estrema, di salvataggio dell'aeroporto di Rimini". Lo dice il presidente di Banca Carim, tra i maggiori creditori della fallita Aeradria, ma esclusa dal comitato dei creditori accreditati dal curatore fallimentare.


La notizia diffusa ieri da Enac della chiusura dello scalo dal 1 novembre è "infausta", dice Bonfatti, perché il Fellini è un'infrastruttura "indispensabile a tutte le aziende del territorio".
Della caccia ai responsabili, aperta ieri da Enac che ha puntato il dito contro il Tribunale di Rimini reo di aver negato la proroga dell'esercizio provvisorio, dice: "Non è il modo più costruttivo per risolvere il problema. Ma aggiunge: "Il tribunale in questa storia è solo uno dei coprotagonisti, assieme a Enac, al curatore fallimentare, al comitato dei creditori. Comitato dei creditori che è stato invitato assieme al curatore fallimentare ad esprimersi rispetto all'eventualità della proroga".


E, in effetti, l'11 di ottobre il tribunale ha chiamato il curatore fallimentare e il comitato dei creditori per sentire cosa ne pensassero. Il curatore aveva da tempo spiegato le ragioni della suo no: non ci sono i soldi. Dei cinque creditori ammessi davanti al giudice Talia se ne sono presentati tre: due a favore della proroga e uno contrario. Qualche giorno dopo, il 15 ottobre, il tribunale ha reso nota la sua decisione: lo stop all'esercizio provvisorio che ha scatenato la maratona senza sosta del prefetto Claudio Palomba per scongiurare la chiusura dello scalo. Lavorio instancabile che sembrava aver sbrogliato la matassa. E invece no.


"Noi, esclusi ad arte dal comitato dei creditori, se ci fosse stato chiesto, avremmo senza dubbio risposto sì alla continuità aeroportuale", sottolinea Bonfatti. "Perché se anche vi fossero stati dei risultati negativi per uno o due mesi, la valutazione complessiva dell'esercizio sarebbe stata certamente positiva. Ed è per questo motivo che qualsiasi soluzione alternativa sarà valutata nelle prossime ore, Carim, nelle sue vesti di Banca del territorio, non si sottrarrà al proprio ruolo. A patto, però, che tutti gli altri attori coinvolti facciano altrettanto".


Secondo Bonfatti è reale il pericolo che una volta chiuso lo scalo e dirottati i voli su altri aeroporti, le compagnie aeree preferiranno non tornare a Rimini perché quello che è successo una volta potrebbe succedere ancora, e volare su lidi che garantiscono una più solida continuità aziendale.