29 10 2014 | Rimini | Un giardino sboccerà all'ex vivaio Fabbri
Rimini | Un giardino sboccerà all'ex vivaio Fabbri
Da vivaio a giardino, il salto non è proprio da brividi, ma la notizia è lieta. È stata firmata questa mattina la convenzione tra il Comune di Rimini (che manterrà la titolarità) e il Consorzio Sociale Romagnolo (CSR), quale ente individuato tramite istruttoria pubblica, per la gestione dell'ex vivaio Fabbri. L'area interna al Parco XXV aprile sarà giardino didattico con spazi gioco e per attività ludico didattiche legate al verde e con tutti i servizi necessari.La convenzione avrà la durata di diciannove anni (tanto dura la concessione della Regione al Comune). Il progetto non richiederà oneri tipo economico per il Comune. A carico del CSR saranno sia la gestione delle attività che la manutenzione ordinaria e straordinaria del complesso immobiliare. Il consorzio dovrà provvedere anche agli interventi di adeguamento necessari ad ottenere l'agibilità dei fabbricati.
29 10 2014| Rimini | Fisco, al 9 posto in Italia per il recupero dell'evasione
Rimini | Fisco, al 9 posto in Italia per il recupero dell'evasione
Rimini è nona in Italia per il recupero dell’evasione fiscale. La notizia sui quotidiani economici questa mattina parla dei Comuni più attivi sul fronte del recupero dell’evasione fiscale e che dunque hanno ricevuto i ‘premi’ maggiori dal Ministero dell’Interno per le segnalazioni effettuate all’Agenzia delle Entrate nel corso del 2013. Rimini è al nono posto assoluto in Italia, con un ‘premio’ per l’evasione segnalata pari a 482.589,24 euro.
"Numeri - precisa l'assessore comunale al Bilancio, Gian Luca Brasini - che ci confortano, ma che non ci sorprendono: l’amministrazione comunale sin dal suo insediamento ha deciso di intraprendere la linea dura contro l’evasione fiscale, potenziando la collaborazione con l’Agenzia delle entrate e la Guardia di Finanza, affinché si intervenisse su un fenomeno che, sappiamo tutti, sul nostro territorio è più che radicato. Siamo i primi in Emilia Romagna (Regione che per altro risulta essere la più virtuosa in Italia con il 38,8% di entrate totali da lotta all’evasione) per numero di ‘segnalazioni qualificate’: al 31 dicembre 2013 sono state infatti 1.884 le segnalazioni inviate dal Comune di Rimini. E anche per l’anno in corso stiamo continuando con lo stesso trend positivo. Per questo devo ringraziare il grande lavoro svolto dall’ufficio tributi in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate e gli altri enti competenti. Un lavoro di squadra che sta dando risultati eccellenti, frutto di una strategia condivisa e non di un lavoro estemporaneo dettato dalla semplice volontà di lanciare un segnale".
Spiega l'assessore che "la lotta all’evasione fiscale è prima di tutto una questione di equità sociale: si tratta di recuperare risorse illegalmente sottratte alla collettività e ai servizi per la comunità. Un fenomeno odioso dal punto di vista etico che si traduce in un grave danno anche per il Comune. Basti pensare che quei 483 mila euro di ‘premio’ per l’evasione segnalata equivalgono a circa la metà delle risorse che il Comune investe per garantire il trasporto scolastico. Per questo motivo sono soddisfatto nel poter anticipare che grazie all’attività di recupero dell’evasione, anche in sede di assestamento di bilancio saremo in grado di coprire i tagli che lo Stato ha imposto ai Comuni, senza dover gravare sui contribuenti o incidere sui servizi".
29 10 2014 | Rimini | Aeroporto, 5Stelle: Perché Enac non ha nominato un commissario?
Rimini | Aeroporto, 5Stelle: Perché Enac non ha nominato un commissario?
Perché Enac non ha nominato un commissario per traghettare l'aeroporto dall'esercizio provvisorio alla gestione definitiva? Perché tra due giorni l'aeroporto di Rimini sarà inattivo? Il dubbio è venuto ai consiglieri comunali 5Stelle Carla Franchini, Luigi Camporesi e Gianluca Tamburini dopo essersi imbattuti in un pezzino del decreto 521 del 1997. All'articolo 13 si dice che al verificarsi di eventi da cui risulti che la societa' affidataria non si trova piu' nella capacita' di gestire l'aeroporto, il Ministro dei trasporti e della navigazione, con decreto motivato, dispone la revoca della concessione e contestualmente nomina un commissario per la gestione operativa dell'aeroporto".
In altre parole, "la legge dice che il Ministro dei trasporti nomina un commissario per la gestione operativa dell'aeroporto con decreto motivato. Essendo notoriamente novizi dell'attività politica, vorremo conoscere da Enac gli elementi giuridici che ostano in modo assoluto la mancata nomina prevista dalla legge", spiegano i consiglieri comunali.
29 10 2014 | Rimini | Qualità dell'aria, 15esimi in Europa per inquinamento
Rimini | Qualità dell'aria, 5Stelle: 15esimi in Europa per inquinamento
Il candidato riminese all'assemblea legislativa del movimento 5Stelle, Stefano Monti, è andato a spulciare tra i numeri di Istat e ha scoperto che "Rimini dal 2004 è tra le prime 15 città più inquinate d'Europa, nel caso del biossido di azoto o tra le prime 30 per il periodo 2004-2008, 2012, 2013.
Anche l'Arpa conferma i dati Istat dall'anno 2008 in poi. Studi del Dipartimento di Analisi e del laboratorio di Mutagenesi Ambientale e Genotossicità di Parma "mostrano un'aggravamento incessante della qualità dell'aria di anno in anno e una probabilità di mutazione genetica 30 volte oltre il limite di sicurezza".
A loro volta, la mutagenesi e genotossicità "spiegano l'innalzamento delle patologie nel nostro territorio riportato dall'Airtum (Associazione italiana dei registri tumori).
29 10 2014 | Rimini | Sette, il Gris lancia l'allarme 'vampirismo'
Rimini | Sette, il Gris lancia l'allarme 'vampirismo'
Nell'avvicinarsi della 'notte delle streghe', questa la metamorfosi commerciale dell'antica vigilia di Ognissanti, il Gris di Rimini (Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa) lancia un allarme, raccogliendo le preoccupazioni di alcuni genitori, attraverso il gruppo di ascolto Sos Sette. L'azione dei genitori, contro una serie televisiva prodotta da una casa di produzione torinese con "vampiri veri", dà il là a Elena Melis del Gris per puntualizzare alcune cose. "Già lo scorso anno avevamo denunciato la pericolosità di questo fenomeno ed ora, raccogliendo la sollecitazione di questi genitori e consapevoli che si tratta di una realtà che sta crescendo a causa dell’opportunismo di alcuni e dell’inerzia di altri, rilanciamo l’allarme ripetendo che il vampirismo è strettamente legato al satanismo da una parte e al disturbo psichico dall’altra", precisa subito Melis.
"Il vampirismo infatti - spiega Melis - è classificabile sia come pratica legata al satanismo sia come condotta che la psichiatria descrive come perversione di tipo sadico. Molti esponenti di spicco di questo movimento sono riconosciuti come appartenenti al movimento satanista e hanno tutto l’interesse di negare le implicazioni legate alla malattia psichica e alle conseguenze che tali pratiche possono avere sulle persone coinvolte. Suggeriamo quindi di diffidare di chi afferma che il fenomeno sia solo un’altra moda tanto sciocca quanto innocua. Noi ci opponiamo alla superficialità nutrita in materia. Ciò che certamente non è innocuo è sottovalutare i rischi di un fenomeno che innocuo non è ed assistere passivamente al suo diffondersi".
Rimini non è immune da episodi legati al fenomeno e "solo pochi giorni fa - racconta Melis - i vampiri hanno festeggiato la “notte delle tenebre” in un locale riminese, già noto per essere un loro frequente ritrovo, e si preparano a continuare i loro incontri e riti nelle prossime settimane per avvicinare nuovi giovani e giovanissimi al loro lugubre mondo. Qui la superficialità si rende complice di un’attività patogena e fuorviante. I vampiri quando parlano di sé affermano di non commettere nulla di illegale e di bere il sangue, dopo aver tagliato o morso il “donatore”, solo da maggiorenni consenzienti ma ciò che accade o può accadere è molto più complesso di come lo rappresentano".
La responsabile del Gris, al proposito, cita la legge sulla violenza privata, laddove tutela la libertà morale, per definire il rapporto tra 'vampiri', persone che bevono sangue umano, e i donatori 'consenzienti' di sangue. Fino a che punto consenzienti? "La giurisprudenza a questo proposito osserva che il concetto di violenza non può essere circoscritto al solo impiego di energia fisica ma deve necessariamente comprendere l’uso di qualunque mezzo idoneo a coartare la volontà del soggetto passivo", ricorda Melis. "Quando si parla di consenso bisogna perciò ricordare che questo concetto sottende il presupposto che si sia liberi di scegliere e la propria volontà non sia coartata. Come sostiene il criminologo e psicologo Mario Ruocco , il consenso non sarebbe libero, ad esempio, se motivato da un sentimento di timore o di soggezione tali da condizionare la libertà di scelta di una delle parti. A tal proposito ci possiamo chiedere se il vantarsi di possedere una natura e poteri sovraumani non sia un elemento che può creare questo tipo di soggezione e così agire in modo da coartare la volontà".
I donatori, inoltre, sono consapevoli di quello che fanno? Si domanda Melis. "Se io non sono a conoscenza di cosa rischio nel commettere un’azione della quale ho apparentemente espresso il consenso in una condizione di libertà, quel consenso evidentemente è viziato: la persona ha sì espresso il suo consenso, ma non sapeva a cosa andava incontro quando ha scelto. Anche in questo caso ci possiamo domandare se il far credere di poter acquisire vantaggi o poteri particolari dalla relazione instaurata con il “vampiro” e dall’accondiscendere alle sue richieste non sia paragonabile ad una truffa dal momento che si prefigurano vantaggi che non ci saranno mentre potrebbero non essere spiegate le implicazioni e i rischi cui si potrebbe andare incontro. E di rischi derivanti dal praticare il vampirismo e il satanismo ormai se ne conoscono diversi e di varia natura, da quelli di natura fisica a quelli psicologici e spirituali. La cronaca nera, anche italiana, purtroppo ormai da tempo ha confermato ciò che gli studiosi del settore avevano già dichiarato. Prenderemo finalmente sul serio questi fatti?".
giornalaio, 29 ottobre 2014
Aeroporto, ultime ore. Centro sgretolato. Sciopero ex Esa
Aeroporto. Dalla mezzanotte di venerdì, dopo aver messo le chiavi del Fellini nelle mani di Enac, Santini manterrà i panni di curatore fallimentare. Uno dei suoi compiti sarà quello di, spiega ilCarlino, incassare i soldi dovuti per lo scorso anno da tour operator e compagnie. Si parla di un milione di euro. Per questo gli uffici amministrativi, spiega il Corriere, resteranno aperti, a Miramare. Intanto il curatore spera affinché possa arrivare una soluzione anche per le attrezzature di Aeradria, quelle per cui ancora non si è capito se ci sarà o no una proposta da parte di Air Riminum, che sta studiando l’eventualità di mantenerle (InterVista).
Aeradria. Quattro gli ex amministratori di Riviera di Rimini promotion ad aver accettato l’accordo per pagare il buco della società satellite dell’ ex gestore del Fellini. Si tratta dell’allora presidente di Rdr, Iliana Baldelli, e dei consiglieri Cesare Ciavatta, Maurizio Cecchini e Pierluigi Gasperini. Sono rimasti, invece, fuori dall’accordo Massimo Vannucci ed Ennio Sanese. Il mio assistito non ha responsabilità, dice l’avvocato di Vannucci. Top secret la cifra, ma si parla di un milione. Risale a luglio una prima notifica di sequestro pari a 5,5 milioni (ilCarlino). Il curatore fallimentare di RdR ha chiesto e ottenuto anche il sequestro di beni per 7 milioni ad ex amministratori e revisori dei conti di Aeradria.
I responsabili del crac. L’ex amministratore Mario Pari analizza le mosse degli attori che hanno prodotto il fallimento dell’aeroporto. Provincia, Comune, Regione, i deputati, Enac, le categorie economiche. Pari scagiona solo la Prefettura (LaVoce).
Pennelli forzati. Convenzione tra Comune e carcere per l’impiego di detenuti nei lavori di manutenzione e decoro urbano. Non tutto è definito, ma da palazzo Garampi spiegano che si partirà con la ripulitura dei muri dalle scritte dei vandali (un lavoro per cui il Comune spende in media tra i 40 e i 50mila euro all’anno). Poi si potrebbe andare avanti con parchi e giardini (ilCarlino).
Il centro storico si sta sgretolando. Chiede più mostre e meno camion il presidente della cooperativa Rimini commercio due, Alberto Fabbri. I problemi sono sorti decentrando le funzioni, a partire dal palazzo di giustizia, e di conseguenza anche tutti gli studi professionali. A prendere il posto delle funzioni è stata la microcriminalità, spiega Fabbri che critica l’ennesimo colpo al cuore del centro storico: il trasferimento del mercato settimanale (Corriere).
Spiagge, il futuro a chi ha già investito. Vertice a Roma tra balneari e ministero sulle concessioni demaniali. Voci incontrollate quelle che parlavano di aste già nel 2017, hanno detto i sottosegretari Barracciu e Gozi. La proposta di regolamentazione delle concessioni, hanno assicurato, sarà condivisa e ‘politica’ (ilCarlino).
Querele per sedici alberghi. Tassa di soggiorno, mancano all’appello 300mila euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nei primi nove mesi del 2014 il comune ha incassato 6milioni, contro i 6,3 del 2013. La gran parte dei soldi che mancano è dovuta alla flessione dei flussi a causa della crisi e del maltempo. Centomila euro, invece, sono i soldi che l’assessore Brasini intende recuperare dagli ‘evasori’ (ilCarlino).
Fiera, Mac frut vicina a Rimini. Ieri riunione a Cesena del Pd. Sembra sia stata scartata l’ipotesi Bologna (Corriere).
Industriali, sarà tenuta a battesimo il 1 gennaio la neonata Confindustria Romagna. Favorevole ieri l’assemblea dei soci riunita a Castrocaro (LaVoce).
Ex Esa, quattro ore di sciopero oggi dalla 14 per scongiurare i licenziamenti collettivi programmati dalla proprietà del gruppo Teamsystem (Nuovo Quotidiano). A rischio per ora nella sede di via Draghi una ventina di dipendenti (InterVista).
La prima volta del nuovo consiglio provinciale, ieri a Rimini. Convalida degli eletti, giuramento e discorso del presidente Gnassi. Anche una Provincia bombardata dal fuoco amico (i tagli statali) deve mettersi in condizione di essere utile, ha detto il presidente (Corriere).
Miranda multata. Comminati oltre 10mila euro di multa a Serena Grandi da parte degli ispettori del lavoro. L’attrice, gestrice di un ristorante a Borgo San Giuliano, è rea di non aver pagato, o di averlo fatto in nero, sette dipendenti (LaVoce).
Leopolda o piazza San Giovanni? I democratici riminesi alle prese con i due Pd. Vince la sfida Renzi. Dalla sua i cattolichini Russomanno, Belluzzi e il sindaco Cecchini. A Rimini renziano della prima ora è Samuele Zerbini, così come l’attuale capogruppo in consiglio comunale Mattia Morolli. ‘Convertiti in tarda età’ il sindaco Gnassi e l’ex presidente della provincia Vitali, un po’ più veloce ad abbracciare l’ex sindaco di Firenze è stato il deputato Tiziano Arlotti. Tra i sindaci renziani ci sono anche quelli di Misano Giannini e Verucchio Sabba. Tra i candidati alle regionali: Pruccoli, Alvisi e Rossi.
La minoranza interna (sindacati, Cuperlo, Civati) a Rimini conta pochi nomi, ma ‘di peso’: l’assessore regionale Melucci, il deputato Petitti, il candidato alle regionali D’Andrea, l’ex assessore provinciale Soldati, il segretario provinciale Magrini, i consiglieri comunali Fraternali e Bertozzi, il sindaco di Santarcangelo Parma (ilCarlino).
Ieri visita elettorale del capolista renziano Bonaccini al mercato di Rimini e a San Patrignano (Corriere).
28 10 2014 | Rimini | Oggi prima seduta del consiglio provinciale
Rimini | Oggi prima seduta del consiglio provinciale
Voto unanime per la convalida degli eletti nel corso della prima seduta del nuovo Consiglio provinciale. Prima delle sue comunicazioni, il presidente Andrea Gnassi ha prestato giuramento.Presentati il nuovo regolamento e la proposta di riparto delle competenze, in via provvisoria, in capo ai nuovi organi dell’Ente.
"Questa è una seduta di carattere tecnico", a subito chiarito il presidente. "Prima di iniziare ad operare è necessario infatti avere un quadro chiaro di riferimento dell’ente (a partire da quello economico/finanziario).
Il regolamento del consiglio provinciale distribuito ai consiglieri sarà discusso nella prossima seduta di consiglio, mentre in merito alle competenze della Provincia, "in via provvisoria, in capo ai nuovi organi dell’ente fino all’approvazione del nuovo statuto, viene stabilito che il consiglio provinciale, quale organo di indirizzo e controllo, continuerà a svolgere, anche nella sua nuova veste, le competenze storicamente date ed elencate nell’articolo 42 del Testo Unico", che definisce le attribuzioni dei consigli comunali e provinciali.
I consiglieri: Belletti Cristina, Allegrini Massimo, Zoffoli Giovanna, Bonfini Ulrike, Giannini Stefano, Baldinini Ivana, Parma Alice, Santi Riziero, Ceccarelli Enzo, Tosi Renata, Ciotti Giorgio, Marcello Nicola.
28 10 2014 | Rimini | Confindustria, dal 1 gennaio sarà romagnola
Rimini | Confindustria, dal 1 gennaio sarà romagnola
Oggi le assemblee generali di Unindustria Forlì-Cesena, Confindustria Ravenna e Unindustria Rimini, per la prima volta riunite insieme, hanno sancito la nascita di Confindustria Romagna dall’1 gennaio 2015. E’ il primo passo di un percorso che nelle intenzioni porterà, nell’arco temporale di un biennio, all’integrazione delle strutture esistenti in un’unica realtà associativa, con articolazioni locali. Il percorso, già deliberato dai rispettivi Consigli Direttivi, ha l'obiettivo, da un lato, di migliorare la relazione con gli associati e la capacità di rappresentanza dei loro interessi, e dall’altro di contenere dei costi organizzativi. Confindustria Romagna rappresenterà circa 1500 aziende per quasi 70.800 dipendenti (dati al 31 dicembre 2013).
“La scelta di costituire l'unione federativa – spiegano i tre presidenti Vincenzo Colonna (Forlì-Cesena), Paolo Maggioli (Rimini) e Guido Ottolenghi (Ravenna) - è il risultato del dialogo e del confronto che le nostre tre realtà stanno portando avanti con impegno e convinzione. Ne siamo orgogliosi, e riteniamo che la strada dell'integrazione, della condivisione di competenze e dell'efficienza dei servizi istituzionali e di mercato, offra un'opportunità irrinunciabile per permettere alle nostre imprese di affrontare con più forza questo difficile momento e i profondi cambiamenti in atto. L'unione aumenterà le capacità del sistema di rappresentanza delle imprese industriali della Romagna, che potranno così portare avanti le loro istanze con un'unica voce, più forte ed incisiva".
28 10 2014 | Rimini | Aeroporto, Moretti: Il Pd dovrebbe stare zitto
Rimini | Aeroporto, Moretti: Il Pd dovrebbe stare zitto
"Che dinnanzi a questo disastro amministrativo, gli esponenti del Pd, dal primo all'ultimo (Gnassi, Melucci, Arlotti in particolare) abbiano ancora il coraggio e la faccia tosta di parlare così tanto senza vergognarsi è intollerabile", punta il dito il consigliere comunale di Ncd Giuliana Moretti. "Il Pd riminese ed emiliano romagnolo è l'unico responsabile del fallimento dell'aeroporto di Rimini. Il disastro è dipeso dal fatto che, essendo tutti i livelli amministrati dalla stessa compagine politica, la fiducia reciproca non ha portato all'approfondimento dei controlli, pur necessari? E' dipeso dal fatto che i soggetti si difendessero a vicenda?".
E' pazzesco, continua Moretti, "che un management a cui sono stati bocciati due bilanci (2010 e 2011) sia rimasto in piedi fino alla sua scadenza naturale e non sia stato fermato in corsa. Anzi dopo il fallimento delle società satellite di Areadria, Air e Riviera di Rimini, e la scoperta di un ulteriore ammanco celato in esse, c'è chi ha provato a rimediare, tant'è che il Presidente della provincia Stefano Vitali e il Sindaco Gnassi sono indagati oltre che per falso in bilancio e ricorso abusivo al credito anche per abuso d'ufficio", ricorda il consigliere del centrodestra.
"Qualsiasi sia la ragione che più ha pesato, poco importa, non c'è via di scampo l'aeroporto ha chiuso per l'incapacità dei dirigenti e dei politici del PD, loro hanno provocato questo disastro e almeno abbiano la decenza di starsene zitti", torna a sottolineare. "Chi sbaglia così pesantemente, mettendo in ginocchio l'economia riminese, non può continuare ad amministrare indisturbato. Il 23 novembre, giorno delle elezioni regionali, i riminesi non possono non tener conto di tutto ciò".
Aeroporto Rimini, i legali di Air Riminum studiano una proposta per i beni ex Aeradria
Aeroporto Rimini, i legali di Air Riminum studiano una proposta per i beni ex Aeradria
Mancano ormai solo 48 ore per uno degli appuntamenti decisivi per il prossimo futuro dell'Aeroporto di Rimini Federico Fellini.
Giovedì 30 ottobre si riunisce l'assemblea dei soci di Air Riminum, la società che si è aggiudicata la gara per la gestione dello scalo, per deliberare l'aumento del capitale sociale a 3,1 milioni (il minimo previsto dal bando di Enac). Sarà quindi anche l'occasione per conoscere nomi e cognomi degli imprenditori che hanno deciso di investire sul rilancio dell'aeroporto. Finora la società ha scelto la linea dello stretto riserbo e ciò ha finito per alimentare dubbi e dietrologie. Da giovedì si giocherà a carte scoperte. Anzi l'aumento di capitale del 30 ottobre è solo un primo passo, nei giorni seguenti, dopo l'aggiudicazione definitiva da parte di Enac, dovrebbe esserci un ulteriore aumento di capitale e quindi l'ingresso di nuovi soci. Pare che negli ultimi giorni siano in molti ad aver bussato nella compagine di Air Riminum per chiedere di entrare. Vedremo.
Una delle prime questioni che Air Riminum deve risolvere è quella dei beni mobili di Aeradria che fino ad oggi il curatore fallimentare Renato santini ha cercato inutilmente di vendere (la prima asta è andata deserta e solo la Novaport aveva fatto un'offerta). Risulta infatti che nelle settimane scorse alcuni rappresentanti di Baker Tilly Revisa S.p.A, società di revisione di Air Riminum, si siano presentati a Miramare per poterne prendere visione in vista di un'offerta economica ma che non sia stato loro concesso di poterlo farlo. In questi giorni lo studio legale NCTM sta studiando le procedure legali più appriate perché Air Riminum possa acquisire i beni mobili dell'ex Aeradria. E' chiaro che si dovrà arrivare ad una proposta di acquisto ma non è ancora chiaro in quale forma.
Comunque sia Baker Tilly Revisa che NCTM, nei rispettivi campi di competenza, sono due studi di dimensione nazionale e con agganci internazionali.