04 11 2014 | Rimini | Fogne, aggiudicato a Cbr impianto idrovoro di via Zavagli
Rimini | Fogne, aggiudicato a Cbr impianto idrovoro di via Zavagli
E’ stato aggiudicato in via provvisoria alla Società Cbr (Cooperativa braccianti riminese) la realizzazione dell’impianto idrovoro di sollevamento di via Carlo Zavagli, nell’ambito del risanamento fognario Rimini Isola.
“Si tratta – spiega l’assessore all’Ambiente Sara Visintin – di un’opera fondamentale per risolvere i problemi di allegamento della zona bassa di San Giuliano, conosciuta da tutti come la Barafonda. Non è un segreto che sia una di quelle zone che più di altro è soggetta ad allagamenti e disagi in occasioni di piogge abbondanti o di fenomeni temporaleschi di grande intensità, purtroppo sempre più frequenti. La realizzazione dell’impianto di sollevamento di via Carlo Zavagli servirà dunque a completare il quadro degli interventi di risanamento fognario dell’intero quartiere, che sarà dunque migliorato non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sotto il profilo strettamente idraulico”.
L’intervento riguarda solo le acque meteoriche, che saranno allontanate direttamente nel Fiume Marecchia.
L’importo complessivo dell’appalto, interamente a carico dell’amministrazione comunale, è di circa 1.050.000 euro. La ditta aggiudicataria ha proposto una riduzione dei tempi di esecuzione di 2 mesi rispetto ai 10 mesi previsti in progetto. I lavori dovrebbero partire tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio per concludersi entro 8 mesi e riguarderanno la zona di Via Zavagli posta a mare del ponte di Via Coletti fino all’incrocio con via Ortigara. Via Carlo Zavagli sarà interessata dai lavori esclusivamente nel tratto compreso tra l’area verde in fregio al Deviatore Marecchia e l’inizio di via Ortigara (zona piazzetta della balena) in cui sarà comunque garantito il transito veicolare per tutta la durata dei lavori.
Turismo a Rimini, settembre nero, effetto Motogp solo a Misano
Turismo a Rimini, settembre nero, effetto Motogp solo a Misano
Il mese di settembre è stato particolarmente negativo per il turismo in provincia di Rimini. Lo si era già capito mentre il mese era in corso di svolgimento, ma ora arrivano a confermarlo anche i dati statistici su arrivi e presenze.
Complessivamente a livello provinciale gli arrivi sono calati del 12,3 per cento e le presenze del 7,3. In particolare sofferenza appare il mercato italiano, diminuito del 10,7 per cento, mentre il calo delle presenze straniere è stato solo dello 0,5.
Come sempre la situazione non è omogenea in tutte le località della Provincia.
A Rimini il calo delle presenze è del 7,2, in linea con la media provinciale; a Riccione sale addirittura al 12,5; a Cattolica è ridotto al 3,5, a Bellaria Igea Marina si attesta su un 6,4, mentre Misano Adriatico è l’unico Comune a godere del segno positivo: +9,2 per cento di presenze pur avendo in calo gli arrivi del 2,3.
Il maltempo certamente ha fatto la sua parte ma dai numeri pare di notare anche una preoccupante restrizione della stagione turistica che ha anche altre ragioni.
Settembre è stato anche il mese della Motogp a Misano Adriatico. Dell’evento sportivo pare averne beneficiato solo il Comune che lo ospita, che pure ha un’offerta alberghiera limitata. La vicina Riccione, come abbiamo visto, ha avuto un crollo di presenze a due cifre, l’altro Comune confinante, Cattolica, è sceso “solo” del 3,5, ma è comunque un bilancio negativo.
Un risultato che dovrebbe far riflettere sull’efficacia della Motogp come moltiplicatore di presenze. Nelle settimane scorse è stato detto e ribadito che la Riviera non può perdere un evento del genere, ma non si capisce in base a quali dati. Sembra più un’affermazione di principio legata all’impatto mediatico di cui indubbiamente la manifestazione gode che non da un’analisi dell’effettivo indotto economico che produce. È stata mai fatta una indagine di mercato sulle abitudini del pubblico della Motogp? È davvero interessato a soggiornare per una o due notte o è invece un pubblico che arriva da località limitrofe che fanno il viaggio di andata e ritorno in giornata?
I dati forniti dall’ufficio statistica sono ancora provvisori, ma al momento non sono rassicuranti.
A volte, quando si precisano, addirittura peggiorano. È il caso, per esempio, delle presenze nel mese di luglio che dall’iniziale -2 per cento sono passate adesso a -2,9 per cento. Il Comune di Rimini si è attestato adesso a -4,3 per cento, confermando un luglio molto problematico.
Complessivamente il turismo in provincia di Rimini chiude i primi nove mesi dell’anno con un + 1,9% di arrivi e un -1,8% di presenze. Sei mesi dell’anno hanno un segno negativo per i pernottamenti, con il segno positivo solo gennaio (+2,4%), aprile (17%) e giugno (2,2%).
04 11 2014 | Riccione | Riciclaggio, nuovo sequestro al gestore del Green bar
Riccione | Riciclaggio, nuovo sequestro al gestore del Green bar
Nuovo sequestro, questa volta di oltre 3 milioni, al gestore del Green bar di Riccione, nell’ambito del progetto EmmePi. L’operazione è stata coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Rimini, Luca Bertuzzi, e ha consentito di recuperare ingenti capitali individuati in banche sammarinesi che, originariamente aggrediti penalmente, erano stati poi dissequestrati dal gip del Tribunale di Rimini, in quanto nonostante sicuramente riconducibili all’indagato, sono stati qualificati frutto di “autoriciclaggio” e quindi restituiti in quanto tale fattispecie di reato non è ancora prevista dalla legislazione italiana. Sono state inoltre individuate altre società e beni mobili e immobili da sottoporre a sequestro.
Il sequestro si va ad aggiungere a quello precedente di 5 milioni di euro.
Come noto, attraverso una capillare attività di intelligence e analisi operativa nel settore delle iniziative turistico-commerciali sulla costa romagnola, nei mesi scorsi era stato individuato C.S., 45enne originario di Napoli, che, attraverso una srl a lui interamente riconducibile, gestiva il prestigioso “Green Bar” ubicato in viale Ceccarini a Riccione. Gli approfondimenti eseguiti avevano fatto emergere una profonda discrepanza (pari a circa un milione di euro) tra reddito dichiarato e patrimonio posseduto e che tale disvalore si era formato anche attraverso plurime condotte di evasione delle imposte perpetrate attraverso dichiarazioni dei redditi non rispecchianti i reali introiti incamerati.
04 11 2014 | Rimini | AiRiminum: i nomi dei soci
Rimini | AiRiminum: i nomi
Sono sette i soci che compongono la compagine societaria di AIRiminum 2014, suddivisi in 4 categorie: il socio fondatore (Armonie), i soci finanziari (Synergie 4 Airiminum), i soci industriali (Syncronie, EDS Infrastrutture, Free Energia, Sweet Home) e i soci esponenti del territorio (Rimini Partecipazioni). La quota sottoscritta è così suddivisa: Armonie srl 310mila euro pari al 9,98%, Synergie 4 Airiminum srl 640mila euro (20,61%), Syncronie srl a socio unico 350mila euro (11,27%), EDS Infrastrutture spa 475mila euro (15,30%), Sweet Home srl 285mila euro (9,18%), Free Energia spa 95mila euro (3,06%), Rimini Partecipazioni srl a socio unico 950mila euro (30,60%). Il tutto per arrivare ai 3.105.000 euro. Vediamo nel dettaglio i soci.
ARMONIE SRL Due i soci. Syncronie srl all’80% e Ambromobiliare spa al 20%. Leonardo Corbucci è l’amministratore unico. E’ il socio fondatore e si occuperà di Piano industriale e dei rapporti con gli istituti bancari e finanziari al fine di supportare lo stesso Piano industriale. E’ entrata nel capitale dei nuovi soci fino a 12 milioni di euro entro il 31 ottobre 2016.
SYNERGIE 4 AIRIMINUM srl. C’è sempre Corbucci come amministratore unico, ma i soci sono sei: VIncenzo Pompa al 31,250%, Valerio Castellani al 18,75%, Domenico Procacci 15,525% (trattasi del noto produttore cinematrografico che ha prodotto anche il film di Ligabue Da zero a dieci ambientato proprio a Rimini), Roberto Nicoletti 12,50%, Giorgio Paglioni 12,50% e Syncronie srl 9,375%. Scopo favorire sinergie per il supporto del Piano industriale di natura finanziaria, industriale e aeroportuale.
SYNCRONIE SRL. Socio e amministratore unico Leonardo Corbucci. Trattasi di una società di consulenza. Dovrà garantire ad AIRiminum un livello di servizi adeguato per dare esecuzione a quanto dichiarato nel Piano industriale.
EDS INFRASTRUTTURE spa. Tre i soci: Sebastiano Buglisi 50%, Giuseppe Cicciari 25%, Natale Cicciari 25%. Il cda è composto dal presidente Sebastiano Buglisi, da Giuseppe Cicciari e Giuseppe Gatto. Gruppo attivo in diversi settori (trasporti, energia, energie rinnovabili, telecomunicazioni, engineering, global service, real estate). Assumerà il ruolo di coordinatore del Piano di investimenti infrastrutturali previsti dal Piano 2015-2044
SWEET HOME srl. Socio unico Sifir. Amministratore unico Alex Bacchilega. Sta portando a compimento un’acquisizione insieme ad Armonie di una delle società leader di mercato nel settore dei servizi aeroportuali sotto la vigilanza dell’Enac. Fornirà servizi aeroportuali ad AIRiminum FREE ENERGIA spa Dal 21 ottobre il 96,64% è in capo a Terni Energia spa società multiutility quotata nel mercato STAR della Borsa. IL cda è composto da Umberto Paparelli (presidente e amministratore delegato), Salvatore Pelleriti (Amministratore delegato e direttore generale), Pierluigi Cernieri (consigliere). Il ruolo di questo azionista è di sviluppare una strategia di efficientamento energetico per AIRiminum con interventi di consulenza mirata e la realizzazione di impianti atti a garantire l’indipendenza energetica.
RIMINI PARTECIPAZIONI srl a socio unico Massimo Gottifredi, ex assessore provinciale a Rimini è l’amministratore unico. E’ il veicolo che raccorda una serie di eccellenze imprenditoriali espressione del territorio che hanno ritenuto di partecipare al progetto. In questa prima fase svolge il ruolo di pivot. A breve, a comimento delle ultime formalità, saranno comunicati i nominativi definitivi dei soggetti che entreranno nel capitale e, si specifica, nulla hanno a che fare con la vecchia gestione dell’aeroporto.
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giornalaio, 4 novembre 2014
AiRiminum toglie i veli | Cassa integrazione per 5mila | Pantani, distrutti i reperti
AiRiminum 2014 toglie il velo, un po’. Sono sette i soci dell’aggiudicatario provvisorio dell’aeroporto di Rimini, che sottoscrive capitale sociale pari a 3milioni 105mila euro, versandone solo il 25% come previsto dalla legge (lo conferma l’amministratore Corbucci al Nuovo Quotidiano) e deliberando di arrivare a 12 milioni entro il 2016 (Corriere, LaVoce).
Il produttore cinematografico tra i soci. A tirare le fila sarà Leonardo Corbucci con il 41,86% delle quote, pari a 1,3milioni, grazie ad Armonie e alle sua partecipazioni in Synergie 4 AiRiminum e Syncronie. Tra i soci di Synergie ci sono Vincenzo Pompa, ad di Postecom, e Domenico Procacci della casa di produzione cinematografica Fandango (Corriere, LaVoce). Poi ci sono Eds infrastrutture, Sweet home, Free energia e i riminesi.
I riminesi. La società locale è Rimini partecipazioni. A tirarne le fila è Massimo Gottifredi, amministratore unico di T-Consulting, cattolichino ex vicesindaco del Pd, ex presidente di Apt Rimini, attuale presidente di Legacoop Rimini. Rimini partecipazioni ha messo 950mila euro, piazzandosi come peso subito dopo Corbucci, e detiene il 30,60% delle quote (Corriere).
Qui Miramare. Intanto in pista da oggi scende l’Aeroclub. Siamo già in contatto con alcuni uomini d’affari che ci hanno chiesto di poter atterrare a Rimini, spiega il presidente Falsetti. Serviranno sui 20mila euro per la gestione privata e l’Aeroclub è pronto ad autotassarsi, sembra (Corriere).
Crisi e lavoro. Chi si riorganizza con meno personale, difficilmente torna indietro. Ed è così che 5.500 dipendenti in cassa integrazione, per oltre 6milioni di ore, rischia di non vedersi reintegrato, spiegano dalla Cgil, che porta tra l’altro l’esempio della Scm con una riduzione del fatturato del 30%, da 650 a 450 milioni di euro, con la necessità di mettere in mobilità 530 persone poi ridotte a 315, perché in molti si sono dati da fare cercando altro (Corriere). Tra le ultime crisi aziendali Cgil segnala Giorgi casa, Ipir, Mobilificio Olivieri, l’hotel Continental, Auto Pronti e Vernocchi, Esa software. E ancora liberi professionisti, associazioni di categoria, la grande distribuzione alimentare. Molti lavoratori preferiscono essere licenziati per prendere il tfr e fare fronte ai mutui, per esempio, con quei soldi, che spesso, però il datore di lavoro non ha (LaVoce).
Condhotel. Il cruccio del sindaco di Rimini Gnassi, fermo sul problema della rendita, è che ci sia sempre qualcuno che dietro alla necessità di riqualificazione e innovazione del sistema turistico della riviera se ne voglia approfittare per speculare. E che ci sia ancora una classe politica che non sia in grado di programmare se non in questi termini (Corriere).
Legge di stabilità, nonostante i tagli dello Stato, il comune di Rimini si attesta su un saldo positivo con 3,2 milioni, 23 euro per abitante. Lo studio è del Sole 24 ore. Così si allenta il patto di stabilità, spiega l’assessore Brasini, per 7,7 milioni da destinare a interventi strategici (Corriere).
Pantani, i reperti prelevati dalla salma a suo tempo dal professor Fortuni non ci sono più. Lui li ha restituiti e alla fine del processo sono stati distrutti. Si potranno però recuperare, grazie alle indicazioni di Fortuni, il medico che fece l’autopsia sul corpo del Pirata, alcuni vetrini utilizzati per gli esami tossicologici, che il nuovo medico incaricato, Tagliaro, potrà utilizzare (LaVoce).
A Riccione una lettera particolare è arrivata sulla scrivania del sindaco. Una coppia di turisti milanesi ha chiesto il trc. Impieghiamo più tempo a percorrere il tratto da Rimini a Riccione che per arrivare da Milano, dicono i due che hanno casa nella Perla e arrivano facilmente a Rimini grazie all’alta velocità, ma poi impiegano anche due ore per raggiungere l’abitazione in viale Galli (Corriere).
Marano 2.0. Locali chiusi all’1,30 tutte le notti e in spiaggia solo sport. Le discoteche dovranno emigrare in collina. Sta per partire la rivoluzione del vicesindaco di Riccione Tirincanti (Corriere).
A Bellaria, minacciato e rapinato per una catenina d’oro il 67enne assicuratore in pensione. Il fatto alle cinque del pomeriggio nella sua villa di via Teano. Due i malviventi tra i 30 e i 35 anni, sul volto un fazzoletto, come nel far west (Nuovo Quotidiano).
La Voce pubblica la classifica della produttività dei deputati riminesi. Emma Petitti è al 106esimo posto, Tiziano Arlotti, con solo 29 assenze, è al 197esimo, Sergio Pizzolante all'88esimo, ma con oltre il migliaio di assenze su circa 6mila sedute.
03 11 2014 | Rimini | Pantani, distrutti reperti autopsia
Rimini | Pantani, distrutti reperti autopsia
I reperti anatomici prelevati durante l'autopsia sul corpo di Marco Pantani effettuata dieci anni fa dal prof.Fortuni su ordine della procura di Rimini sono stati distrutti. "La distruzione dei reperti anatomiciprecisa la procura romagnola- è prevista dal codice di procedura penale quando il processo è terminato.Così come in questo caso che si è arrivati dopo 10 anni ad una sentenza della Cassazione".Per gli inquirenti,visto l'espoposto della famiglia, si sarebbe potuto anche chiedere la conservazione (www.rainews.it).
03 11 2014 | Rimini | La legge di stabilità premia Rimini
Rimini | La legge di stabilità premia Rimini
Legge di stabilità. Il Sole 24 ore ha provato a stimare gli effetti sui conti comunali, in riferimento ai presunti tagli aggiuntivi in arrivo nel 2015, all’obbligo di accantonamento nel fondo crediti (ovvero una quota di risorse da ‘congelare’ proporzionale alle mancate riscossioni degli ultimi 5 anni) e allo ‘sconto’ sul Patto di stabilità, che in teoria dovrebbe consentire ai Comuni di liberare risorse importanti per gli investimenti. L’analisi combinata di questi tre fattori, secondo l’assessore al bilancio Gian Luca Brasini, premierebbe Rimini che, al pari delle principali città del nord Italia e dell’Emilia Romagna, risulta tra i capoluoghi meno penalizzati.
“Un risultato che arriverebbe - spiega Brasini - nonostante i quasi 4,5 milioni di euro di tagli aggiuntivi ipotizzati dai ricercatori del ‘Sole’ e che graveranno sul prossimo bilancio, aggiungendosi agli altri 22 milioni di tagli ai trasferimenti subìti negli ultimi tre anni. Il virtuale saldo positivo infatti (+3,2 milioni, 23 euro per abitante) è principalmente dovuto al fatto che Rimini è un Comune cosiddetto ‘virtuoso’. Anche se il ‘Sole’ non tiene conto dell’accantonamento del fondo di garanzia (che non sarà nullo come risulta dalla classifica, ma di cui ancora non si è in grado di prevederne l’entità), l’aspetto positivo è l’allentamento dei vincoli del patto di stabilità, che per Rimini non significherebbe avere maggiori risorse a disposizione, ma bensì la possibilità di poter spendere 7,7 milioni di risorse già nelle casse dell’ente per investimenti strategici per la città. E il vincolo meno rigido del patto di stabilità discende, come è ovvio, proprio da politiche di bilancio rigorose e ben monitorate. Il paradosso è che nonostante politiche corrette e bilanci sani, ancora si continui a tagliare senza un criterio equo, finendo per penalizzare anziché premiare”.
Troppo presto, comunque, per cantare vittoria. “Senza entrare troppo nel merito della graduatoria - precisa Brasini - ‘sulla carta’ pubblicata dal quotidiano economico, la realtà dice che è davvero ancora troppo presto per avere una reale consapevolezza degli effetti concreti della manovra sui conti dei Comuni italiani. Troppe ancora le incognite e i condizionali. Così come accolgo con la dovuta cautela e senza facili entusiasmi anche l’annuncio del Governo sulle spese per gli uffici giudiziari, che dal 1° settembre del 2015 dovrebbero essere sostenute direttamente dal Ministero della Giustizia e non più dai Comuni, come avviene ora a prescindere dalle competenze di legge. Si tratterebbe finalmente di porre fine ad una situazione paradossale, che fino ad ora ha visto i Comuni farsi carico di spese per la gestione e manutenzione di edifici ad uso di enti sovraordinati, e che per Rimini si tradurrebbe in un risparmio di quasi 1,3 milioni. Ricordo che ancora il Comune di Rimini deve vedere rimborsate in parte le spese 2011 e 2012 e totalmente l’anno 2013 per un totale di 3 milioni di euro. Mi auguro che questa promessa del Governo non resti tale”.
03 11 2014 | Rimini | Strade nuove per il forese, 650mila euro di finanziamento
Rimini | Strade nuove per il forese, 650mila euro di finanziamento
Sono undici le strade del forese su cui nelle prossime settimane si interverrà con un intervento di manutenzione straordinaria per una spesa di 650.000 euro.
La Giunta comunale di Rimini ha infatti approvato i progetti esecutivi per interventi sulle pavimentazioni stradali della viabilità comunale a monte della nuova circonvallazione ovvero in via Belvedere (un tratto), via Casalecchio (traversa), via Cotignola (un tratto), via Fattori Emilio, via Mercatale, via Montechiaro (un tratto), via Montecieco, via San Lorenzo Monte (un tratto), via Santa Cristina (il tratto comunale), viale delle Grazie (tratto), via Casareccio.
In particolare nel corso degli interventi saranno rifatti gli strati di collegamento (bynder), i tappeti di usura e, dove necessario, nuove sottofondazioni stradali, per poi procedere all’approfondimento e pulizia dei fossi di guardia nonché al rifacimento della segnaletica orizzontale.
03 11 2014 | Rimini | Peschereccio imbarca acqua a largo
Rimini | Peschereccio imbarca acqua a largo
Il peschereccio Zefiro ha rischiato di affondare questa mattina a largo di Rimini. La richiesta di soccorso, tramite telefono, è arrivata alla Sala operativa della Capitaneria di porto, dopo che il comandante dell’imbarcazione, un 18 metri, si è accorto di stare imbarcando acqua. Tre le persone a bordo a quattro miglia dalla costa, due le unità mandate in soccorso all’imbarcazione, su una anche una squadra dei figli del fuoco.
Dopo aver accertato il buono stato di salute dell’equipaggio e lo stato di galleggiabilità del peschereccio, le unità hanno prima bloccato la falla da cui entrava l’acqua, poi hanno svuotato lo scafo e successivamente lo hanno rimorchiato fino in porto. Sembra che a causare l’emergenza sia stata la rottura di una condotta di bordo.
03 11 2014 | Rimini | Gnassi e i Condhotel: Ma il Pd in questa partita dov’è?
Rimini | Gnassi e i Condhotel: Ma il Pd in questa partita dov’è?
Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi sui Condhotel. Pubblicato oggi su Facebook un intervento sul provvedimento inserito nel decreto ‘sblocca Italia’ con lo scopo di favorire la riqualificazione delle strutture alberghiere della riviera. “Cosa serve a una vera politica industriale del turismo? Ci facciamo bastare i Condhotel e via andare? Oppure proviamo a definire una disciplina complessiva?”, si domanda il sindaco che di queste cose è esperto e su cui avanza delle ipotesi.
“I distretti turistici maturi, Rimini ad esempio, hanno la priorità assoluta di individuare risorse per rigenerare i lungomari e la fascia turistica di costa. Ciò anche per salvaguardare gli alberghi, ‘circondandoli’ con contesti urbani riqualificati e attrattivi”.
Affinché ciò possa avvenire, però, sono necessarie alcune condizioni. “La Regione dica, senza imporre e calando dall’alto obiettivi di qualche dirigente inamovibile, se metterà a disposizione della riqualificazione urbana e dei sistemi turistici parte delle ingenti risorse dei fondi che l’Europa destina alle città per il 2014/2020”, osserva innanzitutto Gnassi. Ma non basta. Secondo il sindaco è necessario anche applicare “la procedura dell’accordo di programma tra pubblico e privato per rigenerazione di comparti individuati” ed è necessario che “il Parlamento si impegni per dare al Paese una agenda urbana che dia risorse alle città che riqualificano e rigenerano. Salvaguardare e dare possibilità e risorse agli alberghi per riqualificarsi significa fare norme con le quali 2 o 3 o 4 o 5 alberghi possono accorparsi liberando spazi e strutture per servizi, dalla ristorazione a spa- wellness a parcheggi”.
Il sindaco, quindi, tornando all’applicabilità dei Condhotel, parla di “defiscalizzazione per investimenti, nuove norme su distanze, premialità per superfici e volumi”, chiede di “individuare un fondo di rotazione, garantito da Cassa depositi e prestiti, per investimenti di medio/lungo periodo e accordi con il credito locale per tassi agevolati prevedere la defiscalizzazione della vendita di alberghi per agevolare il passaggio dall’affitto alla proprietà”. In questo contesto si cala l’“individuazione dei Condohotel come una delle possibilità all’interno di comparti urbani definiti dove sussiste un progetto d’insieme di rigenerazione urbana”. E quindi propone le sue modifiche costruttive al decreto ‘slocca Italia’. “Nello specifico il Condhotel, in un progetto d insieme, può riguardare una sola unità immobiliare e la percentuale di appartamenti è definita non dall’alto di una norma nazionale ma dalla programmazione e strumentazione urbanistica locale”, così come era previsto da una prima formulazione dell’articolo 31.
Gnassi poi tira in ballo la questione generazionale. “Nella discussione, anche riminese, sulla direzione in cui va il turismo c’è un tema chiaramente generazionale. L’impressione netta è che un’intera stagione di politici o ex politici, parlamentari o ex parlamentari, consulenti o ex consulenti non sappia né staccarsi né vedere oltre quegli anni Ottanta e Novanta che, per molti di loro, hanno rappresentato l’età dell’oro. Si spiega anche così il tentativo, legittimo seppur gravemente monco, di legare il cambio di modello turistico alla classica leva immobiliare, classica quanto la colpevolezza del maggiordomo in un altrettanto classico romanzo giallo. E’ una generazione che, molto probabilmente, fatica già nell’approccio a sintonizzarsi sui cambiamenti in atto e lo stesso accanimento nei toni sulla visione dei Condhotel (formula che peraltro nasce negli anni Novanta e già oggi mostre le sue crepe in diverse parti del mondo) quale ‘terra promessa di tutto e di più’ ne è palese dimostrazione”.
Fuori sincrono, secondo il sindaco, “il modo in cui alcuni di quella generazione stanno conducendo la discussione sui Condhotel a Rimini. Più che da analisti dei problemi qui siamo dalle parti dei ‘piazzisti di paese’. Con tutto il rispetto per i piazzisti di paese, naturalmente”.
Gnassi ne ha anche per Pizzolante e chiama in soccorso il suo partito democratico, che a Roma governa con Ncd. “Manca un protagonista che, almeno per quanto mi riguarda, attendo come Godot: il PD in tutte le sue articolazioni, nazionali, regionali, locali. Se ho capito bene quello che vuole per il turismo italiano il parlamentare dell’NCD- vendita delle spiagge, sport dell’Italia affidato alla voce di Berlusconi, condo hotel in ogni angolo della costa e dell’entroterra- ancora è troppo flebile la voce del Partito Democratico sullo stesso, nevralgico tema. La legge 106/2014, oltre che una buona legge, è la bussola; dunque cerchiamo tutti di non perderla per timore, timidezza o presunti ‘interessi diffusi’, tutti da dimostrare”.