07 01 2015 | Rimini | Gnassi su Coopsette
Rimini | Gnassi su Coopsette
"Il dubbio esiste, se in un ragionamento generale l’aver detto che diverse aziende, anche strutturate, hanno avuto difficoltà e problemi, in un 2014 per Rimini di crisi potente e dunque completamente ‘italiano’, diventa motivo di un attacco spropositato, quasi da lesa maestà", dichiara il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi. Un passo indietro: il dubbio è che "i toni fuori dalle righe e il nervosismo immotivato che tracimano da ogni riga del comunicato di Coopsette" (ovvero la notizia data due giorni fa dall'azienda di avere l'intenzione di querelare Gnassi per alcune dichiarazioni percepite dalla coop come lesive della propria immagine) siano "altro rispetto a una pur comprensibile richiesta di precisazione. Forse un pretesto? Magari in qualche modo legato alla procedura di arbitrato, avviata in estate dal Comune di Rimini per contestare una ipotizzata inadempienza di Coopsette nell’ottemperare ai termini della convenzione per la riqualificazione del ‘Polo del benessere’?", si domanda il sindaco. "Mi fermo qui, naturalmente felice per essere venuto a conoscenza di risultati di bilancio di Coopsette (‘ha chiuso il 2014 con un volume di affari di 300 milioni di euro per un Ebitda positivo di circa cinque milioni’) in forza dei quali, sicuramente, l’azienda potrà completare l’intervento sul Polo del benessere, così come da convenzione sottoscritta ormai da diversi anni. O no?", conclude Gnassi.
omaggio a de andrè
Andrea Scanzi, giornalista, autore teatrale e scrittore, e Giulio Casale, cantautore e attore, presentano al teatro Novelli lo spettacolo dedicato alla carriera del cantautore e poeta genovese, nel giorno esatto in cui ricorre l’ anniversario della sua scomparsa, avvenuta l’11 gennaio del 1999. Appuntamento domenica 11 gennaio alle 21
domenica al seminario
Domenica 11 gennaio, alle ore 16,30, presso il Seminario vescovile “don Oreste Benzi” di Rimini (via Covignano 259), Elvis Spadoni presenterà in anteprima il dipinto della serie Biblia Pauperum dedicato al “Colpo di Lancia”
giornalaio, 7 gennaio 2015
Sindaci e Regione uniti contro il cemento | Airiminum sbarca al Fellini | Il vescovo: Bisogna accogliere gli immigrati
La battaglia anticemento del sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, raccoglie l’appoggio della Regione. Il consigliere Nadia Rossi interviene annunciando la riforma della legge urbanistica entro la fine della legislatura. Il presidente Bonaccini, ha riferito Rossi, in uno dei punti programmatici ha inserito la tutela del territorio e la riduzione del consumo del suolo, con idonei strumenti fiscali e politiche urbanistiche orientate verso la rigenerazione (Corriere).
Una betoniera ci seppellirà. Gnassi c’è o ci fa? La domanda se la fa in prima sul Carlino Carlo Andrea Barnabè. Oggetto dell’interrogativo è il sindaco di Rimini che lunedì ha rivelato di aver subito minacce nel 2012 per le sue politiche anticemento. Quello che l’editorialista del Carlino si chiede è: ma Gnassi ha rivelato il fattaccio in ritardo solo per guadagnarsi i riflettori puntati sul sindaco di San Lazzaro (che qualche giorno fa ha denunciato le minacce subite da alcuni palazzinari ai carabinieri) oppure per dare una spallata finale alla lobby del ‘mattone’? Le fortune e disgrazie di un sindaco sono ancora “generate da una betoniera”?
Intanto da San Lazzaro il sindaco Conti dichiara: Io e Andrea porteremo avanti la battaglia contro il cemento in Emilia Romagna.
Il sindaco non era l’unico ad essere nel mirino, rivela il consigliere comunale Mattia Morolli. Siamo stati accusati di essere dei delinquenti, aggiunge il consigliere Massimo Allegrini (Nuovo Quotidiano).
Airiminum sbarca oggi a Rimini. La nuova società di gestione del Fellini nelle prossime ore prenderà possesso dello scalo, avviando le procedure per riprendere le relazioni con i tour operator e affrontando le questioni legate al personale. Intanto continuano le proteste di Aeroclub. Abbiamo investito 20mila euro per tenere aperto l’aeroporto per due mesi senza ricevere l’aiuto di nessuno, ribadisce il presidente Falsetti che non ci sta ad essere ritenuto responsabile per il mancato rinnovo delle polizze assicurative, causa della attuale chiusura totale ai voli dello scalo (Nuovo Quotidiano).
Agenzia mobilità. Il 16 gennaio in Comune a Rimini le commissioni ‘Affari generali’ e ‘Controllo’ si riuniranno per verificare se e quali benefici porterà al territorio e ai cittadini riminesi l’unificazione delle agenzie provinciali. Da settimane le amministrazioni e i consiglieri comunali di centrodestra manifestano dissenso rispetto all’operazione (LaVoce).
Economia, il tribunale boccia il concordato del concessionario Vernocchi: il piano industriale non soddisfa i creditori privilegiati e, soprattutto, l’imprenditore ha dimenticato di segnalare ai magistrati la richiesta di risarcimento dello scorso aprile da 1,8 milioni di banca Carim nei confronti degli amministratori. Vernocchi presenterà un nuovo concordato, intanto è stata già creata da tempo una nuova società, la Vernocchi zero, che ha preso in affitto l'attività di quella vecchia (ilCarlino).
Nuova crociata contro i centri commerciali. Questa volta il dissenso parte dalla Valmarecchia, l'occasione è offerta dalla chiusura di uno storico negozio di alimentari di Novafeltria. A farsi portavoce del settore è il direttore della Confcommercio, Amerigo Varotti. La crisi ha certo avuto il suo peso nella chiusura del negozio, ha ammesso Varotti, ma il merito è da attribuire anche ad alcune scelte scellerate da parte delle amministrazioni, che hanno favorito la nascita di troppi ipermercati e centri commerciali (LaVoce).
Spiaggia: il Pd è per la vendita oppure no? La domanda la fa a tutto il suo partito l’assessore comunale al demanio, Roberto Biagini, già cosciente di quella che è la posizione del sindaco Gnassi (contrario alla vendita delle zone urbanizzate dell’arenile), che tra l’altro dice di condividere. Gli operatori balneari, bagnini, ristoratori e chioschisti, la pensano differentemente, spiega Biagini, che torna a chiedere al Pd una posizione definitiva e univoca sulla questione (Nuovo Quotidiano).
Bisogna accogliere i poveri e gli immigrati. E’ l’appello del vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, in occasione dell’Epifania. Non è umano (prima ancora che non essere cristiano) dire: tornino a casa loro. Lo spirito di accoglienza dei riminesi non deve limitarsi ai turisti, ma deve contemplare anche gli immigrati e gli stranieri, il vescovo ha richiamato così la città. Non basta dire no all’esclusione, ha ribadito Lambiasi, bisogna dire no anche alla “semplice assistenza” (Corriere).
Caritas, assessori e consiglieri comunali hanno servito alla mensa dei poveri per l’Epifania. E’ trasversale la schiera dei politici camerieri: il vicesindaco Gloria Lisi, gli assessori Jamil Sadegholvaad, Sara Visintin, Roberto Biagini e Gianluca Brasini, la consigliera regionale Nadia Rossi e i consiglieri comunali Nicola Marcello, Mattia Morolli e Savio Galvani. Menu speciale a cura dello chef Roberto 'Bubana' Filippi (ilCarlino).
Unioni omosessuali, Arcigay chiede a Gnassi di passare dalle promesse ai fatti. Dopo la mozione sul registro delle unioni civili approvata in consiglio comunale il mese scorso e la presa di posizione favorevole del sindaco di Rimini rispetto alla trascrizione dei matrimoni sanciti all’estero, il presidente riminese dell’associazione, Marco Tonti, chiede l’impegno di trasformare le buone intenzioni in realtà (Corriere).
Decine di furti in via Pascoli. L’escalation va avanti da due mesi a questa parte. Alcuni residenti segnalano ciascuno anche 2 o addirittura 3 visite da parte dei ladri. Poche sere fa è stata narcotizzata una donna di 86 anni. Il metodo usato per entrare nella abitazioni è quello del buco con il trapano nelle finestre (ilCarlino).
Continua a mettere a segno colpi anche il ‘nonno rapinatore’. L’ultrasessantenne, già segnalato per aver assaltato con successo alcune farmacie, ha colpito la Carim di viale Catania, fuggendo a piedi con un bottino di 2.600 euro (Corriere).
05 01 2015 | Rimini | Arlotti, un anno in parlamento: presente al 99,59%
Rimini | Arlotti, un anno in parlamento: presente al 99,59%
Presente al 99,59% (e a oltre 7mila votazioni) in aula, il deputato riminese del Pd Tiziano Arlotti traccia ilo bilancio di un anno a Montecitorio. "L’anno appena iniziato - spiega - vedrà completarsi l’iter legislativo di provvedimenti importanti, che avranno naturalmente ricadute anche sul territorio. In primo luogo la riforma costituzionale e la riforma del Titolo V, che disegna le autonomie locali (con particolare attenzione alle Unioni dei comuni e alle nuove Province), poi la nuova legge elettorale, la riforma della Giustizia, quelle del Terzo Settore, della scuola e della pubblica amministrazione. Sul fronte economico, il ministero dell’Economia sta lavorando su ulteriori misure di sostegno alle imprese oltre a quelle inserite nella Legge di stabilità, individuando provvedimenti e risorse specifiche".
Il deputato, che risulta primo firmatario per sette disegni di legge, cofirmatario per 109 e relatore per 3, si sofferma anche sul turismo, settore che "vede aperta la partita delle concessioni demaniali, per cui va trovata una soluzione in sede europea che tenga conto delle specificità della nostra impresa balneare, e l’attuazione delle leggi Art bonus e Destinazione Italia (su cui ho sollecitato il ministro Dario Franceschini affinché si emani il decreto con i criteri per lo stanziamento dei 500 milioni di euro per progetti di Comuni e Unioni legati a Expo 2015). Occorre continuare la politica di sostegno al turismo, puntando su una vera politica industriale per il settore. Strettamente legato a questo tema è quello dell’ambiente e della sostenibilità. Per Rimini significa in primo luogo andare avanti con il Piano di salvaguardia della balneazione ottimizzato, reperendo a livello nazionale ed europeo ulteriori risorse".
Altra questione aperta è quella dei rapporti con San Marino. "Dopo la firma del decreto ministeriale per il definitivo ingresso del Titano nella white list avvenuta proprio a fine 2014, vanno ora attuati gli accordi ratificati da inizio legislatura e resta da ratificare l’accordo su Rtv. L’ingresso nella white list ha rappresentato la piena integrazione tra i sistemi economici di Italia e San Marino e la normalizzazione finale dei rapporti fra i due stati. In particolare si dovrà andare ora avanti con il progetto del Polo scientifico e tecnologico e con la messa in sicurezza della Statale 72 (una prima fase di lavori per 5 milioni di euro partirà in questo mese con la sostituzione degli spartitraffico e altre opere), per un totale di 22 milioni di euro per cui si attende la conclusione della progettazione definitiva", incalza Arlotti.
05 01 2015 | Rimini | Sindaci anticemento, Gnassi: Anch'io minacciato
Rimini | Sindaci anticemento, Gnassi: Anch'io minacciato
Isabella Conti è il sindaco di San Lazzaro di Savena, che ha ricevuto minacce per le sue politiche anticemento e che adesso vive sotto scorta, dopo aver denunciato le intimidazioni ricevuti a seguito del taglio di 500 appartamenti dal piano regolatore, una cittadella da 260mila metri quadrati. "Sembra me due anni fa", ha pensato il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. "Ho perfettamente presente - spiega Gnassi - quel che in questi giorni si può agitare nell’animo di Isabella Conti, il sindaco di San Lazzaro di Savena oggetto di intimidazioni pesanti per la sua decisione di dire basta al consumo di suolo".
Secondo il sindaco di Rimini, "le informazioni che emergono sul caso disegnano un quadro, se non identico, molto simile a quello che vide Rimini come scenario due anni fa. Quel che accade oggi e quel che accadde allora dimostra a mio parere due cose. La prima, e più importante: sta davvero cambiando una stagione sul fronte di quello che per troppo tempo era da tutti considerato un bancomat cui attingere senza neanche digitare il codice, e cioè il mattone che tutto fa girare e che mai nei ‘secoli dei secoli’ avrebbe esaurito la sua forza. La seconda, e più pericolosa: contrapporre la vecchia impostazione de ‘la crisi si supera dando un altro giro al mattone’’ o di ‘non si può fermare una economia per un’impostazione ambientalista’ all’urgenza del cambiamento circa un nuovo modo di considerare il territorio rischia di produrre un clima malato e potenziali germi deleteri".
Gnassi parte da qui per raccontare uno dei suoi "ricordi più amari dell’esperienza amministrativa a Rimini", ovvero "quanto accade all’alba del 2012 quando ricevetti lettere anonime che contenevano esplicite e pesanti minacce per la battaglia contro il cemento che l’amministrazione stava impostando. Eravamo, in quel momento, nella fase di elaborazione del Masterplan, dell’archiviazione definitiva dei mega project financing riguardanti il lungomare, di richieste di presunti danni milionari, del dibattito su tutta una serie di piani particolareggiati che ‘dovevano’ essere approvati perché ‘i diritti acquisiti sono intoccabili’, di una bolla immobiliare già esplosa con la sua eredità di 15 mila alloggi sfitti in provincia. In quel contesto caldo, polemico, in cui si determinava la qualità e l’autorevolezza del governo locale all’indomani di elezioni che avevano dato un chiarissimo mandato in tal senso, ecco ‘quelle’ lettere. Non l’ho dimenticato e non ho dimenticato il clima di quei giorni. Nel frattempo Rimini è andata avanti, e ha vinto nelle sedi deputate, molte delle sue battaglie contro un uso non più tollerabile del territorio. Con la schiena dritta e facendo quello che si doveva fare a difesa della comunità".
Il lato positivo. Spiega il sindaco di Rimini come "l’elemento paradossalmente positivo della storia di Isabella Conti è che stia via via emergendo un movimento collettivo a favore di un rispetto più alto di ciò che si chiama territorio, per alimentare una direzione nuova del fare economia, legata alla rigenerazione, al paesaggio, alla tecnologia e non ai retini e alle aree di espansione. Non servono albi dei ‘sindaci anti cemento’, serve semmai che le istituzioni, gli amministratori non siano lasciati soli, nel silenzio che a volte ‘parla’ più di mille discorsi. E servono politiche vere, che incentivino sistematicamente i programmi e i progetti di riqualificazione e di rigenerazione sul modello europeo, per lasciarci alle spalle l’era del mattone. La nuova era della nuova Regione ha la possibilità di premiare e destinare risorse, a partire dai fondi europei, per chi percorre questa direzione. Non ci sono più alibi. Da qui si vedrà se i sindaci, oltre ala solidarietà, potranno essere sostenuti nelle scelte concrete a tutela del territorio".
l'arrivo dei magi
giornalaio, 5 gennaio 2014
Alberghi aperti per l’Epifania | Coopsette vs Gnassi | Rimini campione d’inverno
Alberghi aperti per l’Epifania: alle circa 300 strutture attualmente operative a Rimini se ne aggiungerà un’altra trentina. Non si parla delle percentuali di occupazione del Capodanno dal 70 per cento in su, avvisano gli esperti del settore, ma comunque un 25 per cento di prenotazioni anche per l’ultima festa si registra (ilCarlino). E poi c’è il last minute.
Viene viene la Befana…e niente ‘scarpe tutte rotte’. Dal mare, dal cielo sui pattini: tutti gli appuntamenti nel riminese con la vecchina più attesa dell’anno (Corriere). A Rimini domani dalle 9 alle 12,30 la Befana dei pompieri si calerà dal teatro Galli, mentre alle 14,30 approderà al porto. A Riccione appuntamento domani alle 14,30 in piazzale Ceccarini.
Spese pazze in Regione: congelare le indennità per i consiglieri coinvolti (41 su 50, la cifra contestata è pari a 2milioni di euro). E’ la proposta grillina, anche tra le loro file risultano indagati, ma Lombardi di FI (a cui risulterebbe congelata l’indennità assieme a Piva del Pd, per una cifra pari a 60mila euro ciascuno) attacca: I 5Stelle fanno i furbi su un tema dal forte impatto mediatico, ma nessuno per ora è stato condannato (Corriere).
Intervista al neoassessore al Bilancio, Emma Petitti (Nuovo Quotidiano).
Coopsette querela Gnassi, o almeno questa è l’intenzione. Il presidente Davoli ha dato mandato ai legali di studiare la faccenda: 2014 chiuso con4 con un volume di affari di 300 milioni di euro per un Ebitda positivo di circa 5 milioni; Coopsette sta lavorando ad alcune delle più importanti infrastrutture ed opere del Paese, quali la Tangenziale Est Esterna di Milano e la nuova Torre della Regione Piemonte a Torino. Altro che cooperativa saltata o fallita, come avrebbe detto il sindaco nel suo discorso di fine anno (Nuovo Quotidiano).
E’ sceso da 950 a 820 nel giro di pochi anni il numero dei geometri iscritti all’albo riminese (ilCarlino). La situazione si ripete pari pari anche per architetti (850 iscritti, un terzo dei quali esercita, mentre i restanti insegna, o lavora negli enti pubblici), ingegneri (1.140), commercialisti (poche cancellazioni tra i 750 iscritti ma cassa integrazione e licenziamenti in vari studi) e avvocati (75 cancellazioni nel 2014, 150 nell’ultimo triennio, 1.124 i superstiti). Chi resta, in pratica, lascia a casa i dipendenti e tira avanti fino all’età pensionabile.
Mezza Rimini in vendita sul web. C’è chi ha pubblicato l’annuncio della kebbabberia sulla spiaggia, in vendita per 49mila euro (più 750 euro di affitto mensile) e chi cede il bar da 100 posti su viale regina Elena a 55mila. In vendita anche alberghi, ristoranti e tabaccherie (LaVoce).
Saldi, non si raggiungeranno i livelli del 2014, si sente la mancanza dei russi, ma almeno i negozi iniziano ad essere nuovamente popolati da clienti, grazie a sconti che per ora si aggirano attorno al 30 per cento (Nuovo Quotidiano).
Quattro colpevoli. Chiuse le indagini per gli omicidi di Silvio Mannina e Lidia Nusdorfi, il pm chiede il rinvio a giudizio per Dritan Demiraj, Monica Sanchi, lo zio di Dritan Sadik Dine e l’ospite 17 di Dritan (ilCarlino).
Campioni d’inverno. Vince uno a zero in casa il Rimini contro il Formigine. La rete al 36esimo di Torelli vale i tre punti che mantengono i biancorossi in vetta (Nuovo Quotidiano). De Meis: Pressing sul Comune per riqualificare l’impianto.
Capodanno di Rimini e dintorni: l'enfasi sui numeri e un primato in crisi
Capodanno di Rimini e dintorni: l'enfasi sui numeri e un primato in crisi
A proposito dell’indubbio successo della notte di San Silvestro, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ha dichiarato: “L'evento clou del Capodanno è Rimini. Siamo passati dalla logica del 'grande evento' a quella della 'grande destinazione'”.
È un’affermazione che vale la pena di sottolineare e di verificare se regge alla prova dei fatti.
Il primo fatto è che il Capodanno ideato dal sindaco ha incontrato il favore del pubblico. Su questo non può esserci discussione. Si potrà osservare che in tutta Italia, complice la crisi, hanno riscosso grande successo tutti i capodanni organizzati in piazza, anche quando ad intrattenere il pubblico non c’erano artisti di grido ma semplicemente qualche cover band locale. Questo è vero, ma è altrettanto scontato che la formula riminese (che non è solo la musica in piazza) ha avuto la capacità di attrarre residenti, turisti e pendolari del divertimento.
Eravamo in 130 mila, come dichiarato dal sindaco? Ci sono molti dubbi. A Riccione un dirigente del Pd si è preso la briga di misurare le dimensioni della piazza, di calcolare una persona ogni 80 centimetri quadrati, per concludere che al massimo potevano esserci 1.500 persone e non le 5.000 dichiarate dall’amministrazione comunale. Se tanta precisione chirurgica fosse stata applicata al Capodanno di Rimini, probabilmente anche le 130 mila persone di Gnassi si sarebbero alquanto ridotte. D’altra parte basta immaginare se è possibile che un numero pari a tutta la popolazione di Rimini, compresi neonati, vecchi e malati, si sia riversata nel giro di sei ore fra piazzale Fellini e piazza Cavour. Il buon senso dice che non è possibile. Ma basta fare anche un altro calcolo. È stato detto che c’erano 400 hotel aperti a Rimini. Calcolando 50 camere ciascuno (e non tutti le hanno) e due persone per camera, fanno 40 mila persone, arriviamo pure a 50 mila. Innanzitutto non è detto che poi tutti siano stati in piazza, ma mancherebbero all’appello altre 80/90 mila persone.
In questi particolari, in questo sparare numeri roboanti, si rivela l’ansia da prestazione del sindaco. Deve dimostrare che le sue idee sono vincenti, che sono in grado di attirare pubblico, e allora per farlo capire si sparano i numeri grossi, che fanno colpo e che nessuno (come invece succede a Riccione) si prende la briga di verificare. Inoltre, per il capodanno 2014 erano state dichiarate 100 mila persone: mica si poteva tornare indietro o restare alla pari! È la stessa logica che spinge a sparare numeri da kolossal per la Notte Rosa e la Molo Street Parade.
In realtà si può tranquillamente affermare che il Capodanno 2015 è stato un successo senza dover ricorrere all’enfasi sui numeri. Fra l’altro, va rilevato che è stato il primo senza Tv, a conferma del fatto che il presunto valore aggiunto portato dalle telecamere andava molto meglio valutato negli anni della gestione Melucci.
Cosa ha convinto? Non tanto le star sul palco, non tanto Rimini in quanto tale, ma come abbiamo già anticipato la formula: un concerto con nomi di richiamo, e poi tante iniziative diffuse nel centro storico, tutte con capacità di richiamo e suggestione. Così anche tanti riminesi hanno fatto il cenone in casa, hanno stappato lo spumante a mezzanotte, e si sono riversati in piazza. Così tanti giovani da Bologna in giù non hanno prenotato alcun albergo, ma semplicemente sono venuti a passare la notte per poi tornarsene a casa.
Siamo passati dall’evento alla destinazione? Per rispondere bisognerebbe avere i numeri certi, e quelli sulle presenze turistiche li avremo solo fra un mese.
Intanto però si può osservare per Rimini un fenomeno preoccupante. A proposito delle perfomances elettorali della sinistra, è diventata un’abitudine citare Pietro Nenni quando parlava di piazze piene e urne vuote. Per Rimini siamo di fronte alle piazze piene e alle presenze in calo. Se si rileggono tutte le dichiarazioni di Gnassi dopo la Notte Rosa, dopo la Molo Street Parade, e adesso dopo il Capodanno, si vede che è tutta un’esaltazione del primato di Rimini ancora una volta confermato anche in tempi difficili.
Se si guardano i numeri reali, quelli delle statistiche della Provincia, si scopre che in questo 2015, fino a novembre, Rimini è la località con le performances peggiori. Rispetto al 2014, ha perso il 4,3% di presenze e l’1% di arrivi. Per gli altri Comuni della Riviera le cose sono andate meglio. Cattolica e Misano Adriatico addirittura hanno un saldo positivo: rispettivamente +0,6 e +5% di presenze. Anche Bellaria Igea Marina e Riccione perdono presenze, ma solo l’1,8 e il 2,3%. Con la differenza, molto importante, che gli arrivi sono comunque aumentati: del 4,9% a Bellaria e del 3,3% a Riccione.
L’anno di Rimini è tutto negativo. La cosiddetta destagionalizzazione sembra scomparsa: febbraio -21,4%, marzo – 31%, ottobre -17,9%, novembre -15,2%. Sull’esito finale incidono poi i mesi estivi che a Rimini sono stati particolarmente poco brillanti, a partire dal -4,6% in luglio, il mese della Notte Rosa.
Come si fa, con questi risultati, a parlare di successo di una destinazione? Gli eventi hanno contribuito ad arrestare un calo che altrimenti sarebbe stato ancor più clamoroso? Allora significa che il capoluogo soffre di una “malattia” che non è sufficiente curare con la tachipirina degli eventi del sindaco.
giornalaio, 2 gennaio 2015
Pienone di Capodanno e festival dei numeri | Aeroporto sempre più chiuso
Il Capodanno dà i numeri. Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, per sostenere che il capodanno riminese è stato il primo in Italia, parla di 130 mila persone coinvolte tra la Marina e il centro storico. A Riccione si accontentano di parlare di 5.000 persone. Il cronista del Carlino, non convinto dalle stime del Comune, osserva a proposito di Rimini: "Difficile dare i numeri, ma il colpo d'occhio era davvero impressionante". (Carlino)
Rimini ha sconfitto la buriana.E' l'espressione usata dal sindaco per dire che il freddo e il gelo non hanno fermato le migliaia di persone che si sono riversate in piazza. La conclusione è che "non siamo solo un evento ma una grande destinazione" (Corriere)
C'è anche l'orso panda. Il cronista in mezzo alla folla segnala: "le note di colore vengono dal seguito, soprattutto mogli e compagne degli artisti con codazzo di amici: copricapo enormi, un tale in arancione, un'altra vestita da orso panda". La moglie di Fabi è descritta co un pastrano rosso fino ai piedi e in testa qualcosa che arriva dalle steppe (LaVoce)
Gli albergatori esultano. Sono raccolte anche le valutazioni del presidente degli albergatori Patrizia Rinaldis, come sempre in linea con il sindaco: "anche quest'anno Rimini ha vinto la sfida e lo ha fatto grazie al nostro programma ricco di eventi, il nostro format sempre più conosciuto e aprrezzato del Capodanno più lungo del mondo, ma ancora di più alla forza della destinazione in sè, che si conferma insieme alla Riviera fra le più amate d'Italia e non solo". (NuovoQuotidiano)
Capodanno quanto mi costi. Il concerto del trio Fabi Gazzè Silvestri in piazzale Fellini è costato alle casse del Comune 181 mila euro, da pagare a metà se lo spettacolo non si fosse tenuto a causa del maltempo. Fra le clausole, l'impegno del Comune ha garantire l'incolumità degli artisti con il divieto di vendita di alcolici e bevande in bottiglie di vetro (Corriere)
E il Capodanno di Riccione?. Rudy Zerby ne porta oltre 5000. Radio Deeay fa ballare tutti fino alle 3 del mattino. Il sindaco Tosi augura "solo cose belle e tanto coraggio per affrontare insieme le fside che ci aspettano" (LaVoce)
Tutto esaurito per il capodanno di Cattolica. Il sindaco Cecchini: molto soddisfatto, l'evento si è ormai consolidato (NuovoQuotidiano)
E Bellaria rivendica il caldo. Il Capodanno si è tenuto al Palacongressi con eventi per tutte le età e concerto finale di Noemi. Il sindaco Ceccarelli: con la sruttura a disposizione del Comune il pubblico non ha patito il freddo (Corriere)
Aeroporto sempre più chiuso. L'Enac ha disposto la chiusura totale per dieci giorni dell'aeroporto di Rimini perchè nessuno ha provveduto a rinnovare la polizza assicurativa globale (LaVoce)