12 02 2015 | Rimini | Crac Aeradria, Arlotti (Pd) rinfresca la memoria agli “sciacalli”
Rimini | Crac Aeradria, Arlotti (Pd) rinfresca la memoria agli “sciacalli”
"E’ singolare, ma ormai non me ne stupisco, che esponenti politici o rappresentanze politiche colgano maldestramente il dipanarsi dell’attività della Procura della Repubblica di Rimini per richiedere le dimissioni del sindaco di Rimini. Lo fanno pur riconoscendo il principio della presunzione di innocenza, il che è ancora più paradossale”. Lo dice il deputato del Pd Tiziano Arlotti, all’indomani delle notifiche dell’obbligo di dimora e dei sequestri ad esponenti politici locali, tutti di area Pd, nell’ambito delle indagini della Procura di Rimini sul fallimento di Aeradria, la ex società di gestione dell’aeroporto di Miramare.
“Ricordo tra l’altro che i pubblici amministratori non hanno ancora avuto la possibilità di essere ascoltati dagli inquirenti. Le parole pronunciate dal procuratore Paolo Giovagnoli, che ha attestato che nessuno degli amministratori pubblici ha intascato un euro per sé, sono la conferma dell’onestà intellettuale con cui gli amministratori stessi hanno trattato la vicenda dell’aeroporto di Rimini, infrastruttura fondamentale e strategica per il territorio”, ribadisce Arlotti. “Sappiamo - ammette il deputato - che la politica ha spesso corta memoria e vive purtroppo anche del peggior sciacallaggio. E qualcuno sembra dimenticare in questo frangente che l’intero territorio, in tutte le sue componenti sociali, economiche, politiche, dieci anni fa e oltre chiese con determinazione alle amministrazioni locali di prodigarsi per mantenere e rafforzare il ruolo e la funzione del Fellini per la nostra economia e il nostro turismo. E’ sufficiente una veloce rassegna stampa per rinfrescare la memoria ai ‘voltagabbana’ di oggi”. Infine, quindi, Arlotti, ribadisce “ancora una volta” la sua “piena vicinanza, solidarietà e riconoscenza nei confronti degli amministratori pubblici che in questi anni hanno permesso di fare raggiungere all’aeroporto di Rimini il milione di passeggeri e di essere inserito a tutt’oggi, nonostante le vicissitudini della società di gestione, fra i 26 scali di interesse nazionale. Non a caso il Fellini sta ripartendo, dopo un bando di gara che ha raccolto la manifestazione di interesse di molteplici soggetti, a conferma ulteriore dell'importanza e del valore dell'infrastruttura".
12 02 2015 | Rimini | Crac Aeradria, Rossi (Pd): Non è una storia criminale
Rimini | Crac Aeradria, Rossi (Pd): Non è stata una storia criminale
“Gli sviluppi dell'indagine sull'aeroporto lasciano certamente sconcertati”, dichiara il consigliere regionale del Pd Nadia Rossi. “Già la configurazione del reato associativo mi era sembrata abnorme; ora si procede con i sequestri sui beni. Continuo a mantenere uno stato d'animo fiducioso, ma inizio a provare un certo fastidio proprio per come tutto il tessuto amministrativo, economico e imprenditoriale degli ultimi 15 anni viene raffigurato dall’indagine".
Rossi, quindi, ribadisce che “questa non è stata una storia criminale. E’ bene ribadirlo con forza ogni volta. Chi agisce per salvaguardare un'infrastruttura fondamentale e l'indotto economico della stessa ha evidentemente a cuore gli interessi del territorio: non si può ammettere che l'azione politica sia descritta come se fosse stata informata ad uno spirito e ad un disegno criminoso. Come ha sottolineato la stessa Procura, nessuno si è appropriato di denaro pubblico. Mi è pertanto ancor più difficile riconoscere ed accettare il quadro complessivo della stessa indagine. Non posso quindi che auspicare almeno un rapido svolgimento del procedimento, ribadendo la vicinanza ai nostri amministratori la cui onestà non è in discussione”.
12 02 2015 | Rimini | Crac Aeradria, Lega Nord Romagna chiede elezioni anticipate
Rimini | Crac Aeradria, Lega Nord Romagna chiede elezioni anticipate
“Gnassi faccia un passo indietro: obbligo di elezioni anticipate. Dalla Giunta Bonaccini pretendiamo un segnale forte di distacco e una presa di posizione nei confronti del sindaco riminese. Incompatibili le accuse con il ruolo che riveste. Un danno di immagine per tutto il comprensorio riminese”. Lo dice la Lega nord della Romagna a seguito delle notifiche di ieri da parte della Guardia di finanza dei divieti di dimora e di sequestri di beni per circo 34 milioni, agli indagati eccellenti nell’inchiesta della procura di Rimini sul crac Aeradria, la ex società di gestione dell’aeroporto Fellini.
“Dimissioni subito e senza riserve. Da Bonaccini un richiamo all'ordine immediato e una pulizia repentina a palazzo Garampi”, chiede il consigliere regionale leghista Massimiliano Pompignoli che sollecita al contempo una presa di posizione del Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. “Sulle spalle del sindaco riminese gravano accuse pesantissime, tra le quali associazione a delinquere finalizzata alla truffa di erogazioni pubbliche, inconciliabili non soltanto con il ruolo istituzionale che riveste ma anche con l’immagine pubblica di primo cittadino e Presidente della Provincia riminese. Uno tsunami giudiziario al quale Gnassi non può sottrarsi e rispetto al quale riteniamo che il collega di partito Bonaccini debba prendere un chiara e risolutiva posizione”.
giornalaio, 12 febbraio 2015
Aeradria, obbligo di dimora e maxisequestro da 34milioni per gli indagati eccellenti
Obbligo di dimora. E’ scattata ieri alle 8,30 l’operazione Icaro della Guardia di finanza di Rimini, che, su mandato del procuratore Paolo Giovagnoli, ha notificato cinque obblighi di dimora nell’ambito dell’inchiesta sul fallimento di Aeradria. Sono per l'ex presidente di Aeradria, Massimo Masini, il vice presidente Massimo Vannucci, l'ex presidente della società collegata Air, Alessandro Giorgetti, il commercialista Santo Pansica e l'ex contabile di Aeradria Fabio Rosolen (ilCarlino, Corriere, LaVoce, NQ). Per loro la procura aveva chiesto i domiciliari, ma il gip ha giudicato sufficiente tenerli dentro ai confini del comune di residenza.
Potrebbero inquinare le prove e reiterare i reati, sottolinea Giovagnoli, giustificando il provvedimento. Pesantissime le accuse, variano dalla bancarotta fraudolenta all'abuso d'ufficio, a false comunicazioni all'accesso fraudolento al credito oltre all'associazione a delinquere (ilCarlino). Il meccanismo è raccontato nel dettaglio dalle 150 pagine del fascicolo delle indagini (Corriere).
Sequestri per 34 milioni. Per nove dei 34 indagati per il fallimento della ex società di gestione del Fellini, è scattato il sequestro, preventivo, di 749mila euro ciascuno. Colpiti il sindaco Andrea Gnassi, il suo predecessore, Alberto Ravaioli, gli ex presidenti della Provincia, Stefano Vitali e Nando Fabbri, il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni, l'ex presidente della Camera di commercio, Manlio Maggioli, gli ex presidente e vice presidente di Aeradria, Massimo Masini e Massimo Vannucci, l'ex presidente di Air, Alessandro Giorgetti. A Vannucci, Masini e Giorgetti sono stati anche sequestrati nove milioni di euro, che avrebbero ‘incassato’ dalle bancarotte (ilCarlino, Corriere, LaVoce, NQ).
Sigilli al motorino. Setacciati conti correnti, eventuali cassette di sicurezza, tutte le disponibilità patrimoniali rintracciabili, quote societarie, azioni comprese. Non sono stati risparmiati immobili, terreni, automobili e motorini (ilCarlino).
Il lungo elenco. Nella lista degli indagati anche Mario Formica, Enzo Fabbri, Elisabetta Lazzari, Andrea Magnani, Roberta Merlini, i sammarinesi Giovanni Conti e Corrado Carattoni, Gabriele Bucci, Massimo Gottifredi (il referente riminese per Airiminum), Antonia Barnabè, Iliana Baldelli, Cesare Ciavatta, Ennio Sanese, Maurizio Cecchini, Pierluigi Gasperini, Eugenio Pacassoni e Stefano Fabbri. Esclusi, invece, i revisori dei conti (ilCarlino, Corriere, LaVoce, NQ).
Il meccanismo ‘criminale’. Secondo le accuse, gli indagati, spinti dal prestigio personale, avrebbero “dato corso, pur in presenza di un gravissimo stato di dissesto di una società come Aeradria partecipata da enti pubblici a “trucchi” contabili e condotte illecite per sovvenzionare sottobanco alcune compagnie aeree in violazione delle regole europee sulla libera concorrenza, oppure ricorrendo abusivamente al credito attraverso la “garanzia” delle lettere di “patronage” degli amministratori in assenza delle relative delibere (per poi avallare nell’assemblea dei soci, crediti inesistenti)”. Una condotta definita “criminale”, in cui le due società satelliteAir e RdR. sarebbero “nate ad hoc e gestite come un tutt’uno, al solo scopo di assicurare lo “sviluppo” dell’aeroporto, scaricando indebitamente i costi sulle finanze, sempre meno rosee, degli enti locali. Soldi che avrebbero potuto e dovuto essere utilizzati per migliorare i servizi al cittadino o per combattere le povertà venivano così sistematicamente dirottati in favore dei soli operatori turistici che, senza assumersi in proprio il rischio imprenditoriale, potevano contare sul costante aumento dei viaggiatori, grazie alla vendita “drogata” di biglietti a costi ribassati” (Corriere).
Le indagini partite già prima del fallimento. Il fascicolo è stato aperto dalla Procura due anni fa. Nel 2001, inoltre, la Corte dei conti aveva segnalato probabili violazioni tra società, Rynair in testa, ipotizzando l'uso illegittimo di soldi pubblici, diventati degli autentici aiuti di Stato: i debiti di Aeradria continuavano a crescere e i soci pubblici di anno in anno ripianavano (ilCarlino, Corriere, NQ).
Inaccettabile e umiliante, per il sindaco Gnassi, l’accusa rivolta dalla Procura. “Il mio stato d'animo è quello di chi si sente a posto con la propria coscienza, avendo sempre e costantemente agito con atti e iniziative alla luce del sole per tutelare e salvaguardare un'infrastruttura strategica per il nostro territorio come l’aeroporto” (ilCarlino, Corriere, LaVoce, NQ). Si chiama fuori da ogni responsabilità, annunciando battaglia legale, anche l’ex presidente della Camera di commercio, Maggioli (Corriere, LaVoce).
Il sindaco si dimetta. Lo chiedono a gran voce le opposizioni, da Ncd ai 5Stelle. “La bocciatura mi fa pensare si sia voluto tutelare Gnassi”, sottolinea Renzi di FdI riferendosi al no della maggioranza in consiglio comunale alla sua proposta di costituire il Comune di Rimini parte civile nell’eventuale processo a seguito dell’inchiesta. Pazzaglia: Abbiamo inviato noi alla Corte dei conti la delibera che avrebbe voluto approvare il quarto bilancio in rosso consecutivo per Aeradria (ilCarlino, Corriere, LaVoce, NQ).
Presunti innocenti. “La sete di giustizia non deve essere placata da un titolo, un'inchiesta finisce quando la sentenza è passata in giudicato”. Per commentare i fatti, il segretario del Pd Juri Magrini usa le stesse parole pronunciate poche ore prima dal presidente del consiglio Renzi all’inaugurazione dell'anno accademico della scuola dei carabinieri (ilCarlino, Magrini).
Sorpresi i creditori di Aeradria. Nonostante i sequestri milionari a noi arriveranno solo le briciole, dichiara Boschetti della Cbr (ilCarlino). L’unica possibilità per noi sarebbe stato il concordato che avevamo proposto al tribunale; oppure la vendita delle attrezzature, ma dal prezzo iniziale di 10milioni si è scesi a quello effettivo di 300mila euro, aggiunge Boschetti.
Maltempo, la stima dei danni, tutta da verificare, è di 20 milioni. Santarcangelo, Misano, Saludecio, Gemmano, Montegridolfo e Mondaino hanno già stilato un conto da oltre 7 milioni, ma mancano all’appello altre realtà molto colpite come Rimini, Riccione e Bellaria (ilCarlino). Colpa dei fossi insufficienti l’alluvione a Vergiano, ha spiegato ieri ai cittadini danneggiati il dirigente della Protezione civile Venturelli.
Università, il faentino Gianluca Fiorentini, attualmente prorettore, si candida alla guida dell’ateneo bolognese. C’è già chi vede in lui un difensore dei poli romagnoli (ilCarlino).
11 02 2015 | Rimini | Incidenti falsi, truffa a assicurazioni
Rimini | Incidenti falsi, truffa a assicurazioni
Truffa ai danni di cinque compagnie di assicurazione per un valore stimato intorno al milione. Ne è venuta a capo la polizia stradale di Rimini che sta valutando una trentina di fascicoli e ha denunciato ventiquattro persone tra periti di assicurazione, carrozzieri, clienti e noleggiatori di auto di lusso. Sono tutti riminesi, fra i 25 e i 50 anni, che simulavano incidenti per trarne un vantaggio economico. In alcuni casi i periti scaricavano da internet le foto delle auto incidentate (Ansa).
11 02 2015 | Rimini | Maxi sequestro Aeradria, Maggioli: Provvedimento infondato
Rimini | Maxi sequestro Aeradria, Maggioli: Provvedimento infondato
Manlio Maggioli conferma di aver ricevuto oggi la notifica del sequestro (preventivo) emesso dal gip del Tribunale Rimini per la somma di 749mila euro, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Rimini sul fallimento di Aeradria. All’epoca dei fatti, Maggioli era presidente della Camera di commercio di Rimini e avrebbe, secondo il provvedimento, avallato “una supposta truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche”. Il sequestro, spiega Maggioli, “per il medesimo importo viene riferito ad altri 8 soggetti e pertanto da suddividere tra loro”. Maggioli precisa che il suo ruolo “è sempre stato improntato all’esercizio del mandato per il lecito perseguimento dei fini propri dell’ente”. Maggioli, quindi, respinge “in modo netto ogni addebito in ordine a tutti i fatti contestati”. La sua difesa è stata affidata all’avvocato Moreno Maresi di Rimini che “procederà quanto prima ad esaminare la complessa vicenda proponendo impugnazione avverso il predetto provvedimento cautelare reale, che si ritiene infondato sotto diversi profili”.
11 02 2015 | Riccione | Trc, il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del Comune
Riccione | Trc, il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del Comune
La quinta sezione del Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del Comune di Riccione alla sentenza del Tar dell’Emilia Romagna che, il 30 ottobre scorso, ha bocciato la richiesta del Comune di variare il tracciato del metrò di costa, proponendo una soluzione diversa da quella approvata dal Cipe. Per questa ragione il Comitato di coordinamento del trc, pochi mesi prima, aveva respinto le varianti del Comune.
Nelle motivazioni della sentenza, depositata oggi, “il Consiglio di Stato - spiega Agenzia mobilità - ha giudicato inammissibili tutti i motivi del ricorso, avanzati dal Comune di Riccione, dalla richiesta di varianti progettuali alla recessione dall’Accordo di programma. Oltre alla sentenza avversa, il Comune di Riccione è stato condannato a rifondere le spese legali a favore di Agenzia mobilità Provincia di Rimini, Regione Emilia Romagna e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”.
11 02 2015 | Rimini | Inchiesta Aeradria, Mauro: Gnassi sapeva
Rimini | Inchiesta Aeradria, Mauro: Gnassi sapeva
Gnassi sapeva. Sapeva che la situazione di Aeradria era difficile. Lo sostiene il consigliere comunale di Ncd Gennaro Mauro. “E’ ormai un fatto acclarato che gli amministratori comunali del centrosinistra riminese hanno avvallato le scelte gestionali di Aeradria, che suggestionate dal raggiungimento del "milione di passeggeri" hanno portato al fallimento della società”, dichiara Mauro.
“Vorrei ricordare - aggiunge il capogruppo degli ex Pdl - come Gnassi appena insediato, ai primi di luglio del 2011, all'insaputa dell'organo istituzionale che doveva eventualmente approvare (il consiglio comunale), scrive una lettera di "patronage" che poi viene portata come garanzia alla Cassa di risparmio di Rimini. È la palese dimostrazione che era al corrente delle acque agitate in cui navigava Aeradria, e della "regia comune" tra lui e il suo predecessore Ravaioli con il coinvolgimento di altri sindaci del riminese e dei presidenti della provincia Fabbri e Vitali”.
Mauro ssi augura “che il nostro sindaco esca pulito dall'inchiesta penale, ma sono dell'avviso che non possa continuare a governare la città. Da questa inchiesta ne esce fortemente indebolito e non più credibile agli occhi della cittadinanza. Rimini ha bisogno di un segnale di forte discontinuità”.
Il consigliere del centrodestra registra che “le irregolarità commesse dagli amministratori di Aeradria, pur non conoscendole nello specifico, erano così gravi da non dare credito al tentativo di "concordato preventivo di continuità" tanto sponsorizzato da Gnassi, ma bocciato dal tribunale. A mio avviso dare la proprietà di Aeradria ai suoi creditori, e quindi oltre alla Cassa di risparmio alle decine di imprese riminesi sarebbe stata la soluzione migliore per il rilancio dell'aeroporto, oltre a garantire un rientro di parte del credito vantato”.
Con Aeradria, conclude Mauro, “fallisce un sistema di potere basato su un intreccio pubblico-privato, basato sul clientelismo, sull'inefficienza e sullo sperpero di risorse pubbliche.Questa è la ragione per cui dal centrodestra vogliamo che il Comune di Rimini venda tutte le sue partecipate, dalla Fiera ad Hera, e vogliamo vederci chiaro sulla compagine societaria di Airiminum, l'attuale presenza come socio maggioritario della rete delle cooperative rosse è troppo ingombrante”.
11 02 2015 | Rimini | Maxisequestro Aeradria, Pazzaglia: L’avevamo detto
Rimini | Maxisequestro Aeradria, Pazzaglia: L’avevamo detto
Inchiesta Aeradria, il consigliere comunale Fabio Pazzaglia (FareComune) fa un po’ di cronistoria e ricorda di quando, nel febbraio del 2013, inviò alla Corte dei conti una lettera porre all’attenzione del procuratore regionale “la delibera che la Giunta voleva fare approvare in quei giorni al Consiglio comunale in riferimento alla società partecipata Aeradria. Il Consiglio comunale - spiega Pazzaglia - veniva chiamato ad aderire all’ennesimo aumento di capitale per una società che già si avvaleva di una procedura di concordato in continuità e che negli ultimi tre esercizi aveva conseguito rilevanti perdite”.
In pratica si chiedeva alla Corte dei conti, “di verificare che sulla delibera non vi fossero dei profili di illeggitimità tali da cagionare, con la sua approvazione, ipotesi di danno erariale per il Comune di Rimini. Di lì a poco l'avvio delle indagini”.
Arriviamo ad oggi con i clamorosi sviluppi dell'operazione ‘Icaro’. “Ci viene spontaneo reagire con la più classica delle affermazioni: "Noi ve l'avevamo detto". Non intendiamo entrare nel merito della vicenda giudiziara, ci interessa però la messa in discussione dell'intero sistema politico ed economico riminese. Le persone coinvolte hanno rappresentato fino a ieri, alcune tutt'ora, il sistema di potere economico e politico nei suoi gangli più importanti: Comune, Provincia, Fiera, Camera di commercio e Albergatori. La maggior parte di queste persone sono già uscite di scena e non appartengono più alla sfera pubblica, altre invece sono ancora in "sella". Per quanto tempo ancora non è dato sapere. L'unica cosa certa è che da un pò di tempo a Rimini si respira un'aria da fine impero”.
11 02 2015 | Rimini | Aeradria, i 5Stelle: Gnassi si dimetta
Rimini | Aeradria, i 5Stelle: Gnassi si dimetta
“Desideriamo ribadire, come già fatto nelle opportune sedi istituzionali, la nostra richiesta di un’assunzione di responsabilità politica da parte del sindaco”, dichiarano i consiglieri comunali Gianluca Tamburini, Carla Franchini, Gilberto Martinini, il deputato Giulia Sarti, l’eurodeputato Marco Affronte e il consigliere regionale Raffaella Sensoli. Da diverso tempo, in merito alla vicenda del fallimento e dell’inchiesta sull’ex società di gestione dell’aeroporto di Rimini, i 5Stelle chiedono le dimissioni del sindaco di Rimini, Andrea Gnassi.
“Le sentenze giudiziarie - precisano i 5Stelle - non sono nostro compito, né ci permettiamo di anticiparle, è indubbio però che l’attuale posizione del primo cittadino, pur non rappresentando certezza di colpevolezza, inibisce il corretto svolgimento del suo compito come amministratore e come guida della sua maggioranza in Consiglio comunale”.
Pr fare un esempio, i 5Stelle ricordano la “recente discussione sul Fellini, nella quale la maggioranza ha votato contro la richiesta di costituire il Comune parte civile nel procedimento contro Aeradria. La sola ragione plausibile di tale rifiuto è il coinvolgimento in prima persona di Gnassi”, spiegani i 5Stelle che quindi ribadiscono anche sul finale: “Le dimissioni non sono un’ammissione di colpevolezza, ma possono essere, al contrario, azione onorevole”.