giornalaio, 13 febbraio 2015
Crac Aeradria: 5 anni di bilanci manipolati, e i politici sapevano | Airiminum: basso, ma si vola
Cinque anni di bilanci manipolati. Secondo i pm, tra il 2008 e il 2013, grazie a società colllegate e create con l'unico scopo di poter avere l'autorizzazione Enac per il volo, la pratica più in voga tra gli indagati, perlomeno quelli eccellenti, era quella di alterare i bilanci. In quello del 2008 il patrimonio netto prospettato da Aeradria sfiorava i 7,9 milioni, mentre gli inquirenti hanno riscontrato un ammontare effettivo di poco più di 4,4 milioni. Andò così avanti fino al 2013, quando per la prima volta si parlò di un passivo di oltre 17milioni mentre era di 23 milioni e 321mila euro (Nuovo Quotidiano, ilCarlino).
Associazione a delinquere. Il procuratore Giovagnoli: Sono state aggirate delle regole, commettendo dei reati pur di tenere in vita l'aeroporto e facendo accumulare sempre più debiti ad Aeradria. Associazione a delinquere significa che più persone attraverso un accordo hanno commesso una serie di reati protratti nel tempo e non è necessariamente sempre di stampo mafioso, non bisogna confondere, aggiunge Giovagnoli in merito alle perplessità di alcuni indagati sull’accusa (ilCarlino). E ancora: Gli indagati avrebbero potuto inviarci una memoria difensiva. Le regole dei processi sono chiare: fino a quando non vengono formalmente contestati i reati, chi indaga non può interrogare, spiega anche Giovagnoli (Corriere, LaVoce, NQ).
Il ‘regista’ e il ‘complice’. Secondo i magistrati a guidare il meccanismo era l’ex presidente Nando Fabbri, ma lui rigetta le accuse: Hanno preso una cantonata, dice.
L’ex sindaco Ravaioli: Accusa non aderente alla realtà dei fatti. L’Europa ha riconosciuto in passato e recentemente che le società aereoportuali, con meno di un milione di passeggeri, non possono sostenersi con introiti autonomi e possono necessitare di aiuti di Stato per il loro esercizio, ricorda (ilCarlino, Corriere, LaVoce, NQ).
Gli eredi. Secondo gli investigatori, il sindaco di Rimini Gnassi e l’ex presidente della Provincia Vitali sapevano che certi contributi pubblici messi periodicamente a bilancio di Aeradria erano in realtà inesistenti, ma al momento dell’approvazione in assemblea dei soci non sollevavano obiezioni. Cioè: la colpa di Gnssi e Vitali è quella di non aver interrotto il ‘meccanismo criminale’ (Corriere). Anzi: “si procedeva nelle identiche scelte, confermando contributi pubblici che ben si sapeva non erano stati autorizzati, usando delle cariche istituzionali non solo al di fuori dei poteri e delle funzioni correlate, ma con la convinzione di una intangibilità derivante dalla posizione di potere”.
Il ruolo di RdR. La Società Riviera di Rimini promotion è stata creata per gestire le operazioni di ‘co-marketing’, cioè l’acquisto di biglietti dalle compagnie low-cost per poi rivenderli a prezzi decisamente scontati ai passeggeri. Una società creata a tavolino per ‘schermare’ i finanziamenti pubblici (Corriere). Una ‘scatola vuota, secondo gli inquirenti, che serviva a tenere in piedi Aeradria attraverso “pratiche illecite”. Secondo l’ex amministratore di Aeradria, Vannucci, RdR era stata voluta dall’ex presidente del cda Masini e dal presidente di Federalberghi Giorgetti. Alle riunioni per la costituzione della società avrebbero partecipato Fabbri in rappresentanza della Provincia e Melucci per il Comune di Rimini. Nel corso dell’interrogatorio, Vannucci dice che Masini avrebbe gestito tutta l’operazione in rapporto diretto con Provincia, Comune e Fiera. Cioè con “con Vitali, Gnassi e Cagnoni. Aggiungo anche Maggioli e Melucci”. Giorgetti invece nel corso del suo interrogatorio si tira fuori: Per le cose finanziarie ho sempre fatto riferimento al ‘piano di sopra’, avrebbe detto il presidente di Federalberghi e di Air, cioè a Masini (Corriere).
Il meccanismo non è tipico di Miramare. Rimini non è un’eccezione, né in Italia, né in Europa. Lo dice Lucio Laureti, vicepresidente di Airiminum. Quasi tutti i piccoli aeroporti, quelli sotto un milione per intenderci, e con la maggioranza detenuta dagli enti pubblici, hanno sempre stanziato soldi alle compagnie aeree, sia come contributi che come azioni di promozione e marketing, spiega il nuovo amministratore dell’aeroporto Fellini (ilCarlino). Se una delle principali colpe dei politici riminesi è stata quella di destinare soldi all'aeroporto, credo che sia da difendere la loro posizione, aggiunge Laureti.
“Siamo una società privata, non ce lo possiamo permettere di pagare contributi alle compagnie per farle volare a Rimini”, spiega il presidente di Airiminum, Laura Fincato, ai giornalisti in visita guidata a Miramare. Ma una bella mano di vernice, quella sì, la si può dare. In attesa che il 4 marzo atterri il primo volo da Mosca, bisognerà migliorare le aree per i passeggeri, troppo strette, e quelle commerciali, spiega il presidente. Bisognerà lavorare alle luci e alla pista, ma la vera e propria ristrutturazione arriverà alla fine dell’estate. Il 2015, quindi, conferma Airiminum, sarà un anno sottotono, da 300mila passeggeri (ilCarlino, Corriere, LaVoce). Saranno 61 i dipendenti aeroportuali della gestione Airiminum (Corriere).
Ottenute le certificazioni dell’Enac, ad Airiminum per poter volare adesso manca qualcos’altro, però. “Serve infatti anche il decreto interministeriale, firmato dai dicasteri dell'Economia e dei Trasporti, per potere concedere il passaggio dei beni demaniali da Enac alla nuova società di gestione” (Nuovo Quotidiano).
Danni per 15 milioni. Ha visitato ieri la riviera e fatto il punto in Provincia, il presidente della Regione Stefano Bonaccini. La Provincia annuncia che la stima dei danni pubblici complessivi (strade, frane, fiumi, porti, erosione costiera ecc.) che invierà oggi alla Regione ammonta a 15,2 milioni. Alla cifra bisogna aggiungere i conti del Consorzio di bonifica che ammontano a oltre 5 milioni. Nel dettaglio: Rimini 6-7 milioni di danni, Bellaria 4, Riccione 2,8 (ilCarlino). I danni subiti dai privati potrebbero ammontare a due o tre volte in più rispetto a quelli pubblici, per loro non è semplice prevedere rimborsi dallo Stato, avvisa Bonaccini. E infatti un po’ tutti, a partire dai cittadini di Vergiano, una delle frazioni maggiormente colpite, stanno affilando le armi legali (Nuovo Quotidiano). Qualcuno ha già denunciato il Consorzio di bonifica e la Provincia (ilCarlino).
La polizia di frontiera di Rimini ha smantellato un'organizzazione internazionale dedita all'immigrazione clandestina di caucasici da trasferire nel territorio europeo. Ogni emigrante sborsava 1.500 euro, mentre l’intermediario ne incassava 100. Arrestate tre persone, due ceceni e una ucraina, con l'accusa di associazione per delinquere e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina (Nuovo Quotidiano).
12 02 2015| Rimini| Maltempo, il presidente Bonaccini in ricognizione in riviera, danni per 15mln
Rimini | Maltempo, il presidente Bonaccini in ricognizione in riviera, danni per 15mln
Maltempo, domani la Provincia di Rimini, sulla base dei dati forniti dai Comuni, invierà ufficialmente alla Regione la stima dei danni che ammontano complessivamente a 15.207.000 euro, cifra che è stata già riferita al presidente della giunta regionale Stefano Bonaccini, oggi in ricognizione nel riminese.
Questo pomeriggio, il presidente ha incontrato i sindaci in Provincia a Rimini, insieme al Sottosegretario Rossi e agli Assessori Petitti, Corsini e Gazzolo. “Ce l’abbiamo fatta a risollevarci dal terremoto, ce la faremo anche questa volta: la stagione turistica non è minimamente a rischio, partirà esattamente come deve partire”, ha detto Bonaccini, nel corso di quella che è stata l’occasione per i sindaci di rendere note le situazioni di ‘disagio’ causate dal maltempo e i danni provocati al tessuto del territorio e per sollecitare laiuto della Regione.
Bonaccini ha precisato che le situazioni più critiche sono quelle della costa e che si interverrà in ordine alle priorità e laddove c’è più necessità e urgenza. Dopo aver raddoppiato a 5 milioni di euro il fondo per gli interventi di massima urgenza (buona parte dei quali per la Romagna), la Regione Emilia-Romagna, sulla base della stima dei danni effettuata insieme alle Province e ai Comuni, invierà domani al Governo la richiesta formale per lo stato di emergenza. In ogni caso la Regione, ha anticipato Bonaccini, nel suo programma quinquennale inserirà investimenti importanti in prevenzione del dissesto idrogeologico e difesa della costa.
12 02 2015 | Rimini | Crac Aeradria, Renzi (FdI) va alla Corte dei conti
Rimini | Crac Aeradria, Renzi (FdI) va alla Corte dei conti
“Appunto perché strategico l’aeroporto non doveva essere condotto al fallimento”, fa notare il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Gioenzo Renzi, rileggendo le dichiarazioni rilasciate ieri dal sindaco di Rimini Gnassi. “Ci rivolgeremo alla Corte dei conti - annuncia Renzi - per l’accertamento degli eventuali danni arrecati ad Aeradria Spa e al Comune di Rimini relativi ad atti emessi dal 2009 al 2013 da amministratori, controllori, soci”.
Secondo consigliere dell’opposizione, “la buona fede non basta, non può essere un alibi per sottovalutare le pesanti e crescenti perdite degli ultimi tre anni (complessivamente 35 milioni), la crescita abnorme dell’indebitamento, fino all’insolvenza della società”. La lettera di patronage, “per chiedere una anticipazione di 1,2 milioni ad una banca a favore di Aeradria, a fronte di una incerta operazione di project financing, sottoscritta dal sindaco mantenendo all’oscuro del Consiglio comunale, non concilia con la trasparenza”, aggiunge Renzi.
“Neppure basta più - conclude - la verifica delle eventuali responsabilità nell’amministrazione e controllo di Aeradria Spa e di una eventuale azione legale per il risarcimento dei danni affidata con un incarico solo il 7 novembre 2014 ad uno studio professionale. Una azione di responsabilità chiesta da noi il 13 giugno2013.Anche le responsabilità dei soci pubblici, infine, vanno verificate, visto che si sono i perduti soldi pubblici”.
12 02 2015 | Rimini | Crac Aeradria, Mignani (FI): Non siamo giustizialisti
Rimini | Crac Aeradria, Mignani (FI): Non siamo giustizialisti
Dagli indagati eccellenti nell’inchiesta sul fallimento di Aeradria ad Airiminum, il nuovo coordinatore provinciale di Forza Italia, Giulio Mignani, commenta l’analisi sul crac dell’aeroporto di Marco Lombardi, dalla quale “si evincono le responsabilità politiche delle Amministrazioni riminesi che non hanno saputo evitare al Fellini una fine diversa. Su questo punto non possiamo che condividere una posizione politica: gli errori ci sono stati e le responsabilità (politiche) sono chiare e indiscutibili”.
In merito alla rilevanza penale delle condotte degli amministratori locali, da ieri prepotentemente alla ribalta, “teniamo fede alla linea che Forza Italia da sempre sostiene: siamo garantisti, ma senza coprirci gli occhi. Gli imputati dell'inchiesta scaturita dal crac Aeradria avranno modo di spiegare le loro ragioni nelle opportune sedi. Non saremo mai giustizialisti perchè siamo convinti che la condanna di un amministratore non rappresenti una vittoria per nessuno, ma confidiamo che la giustizia faccia il suo corso”.
In merito ai nuovi gestori, Mignani aspetta di giudicare i fatti. “Airiminum è stata da subito guardata con sospetto, per la sua composizione (si annoverano imprenditori seminascosti da società terze, politici e affaristi), per avere stravinto un bando con un punteggio record di punteggio e per non avere nonostante tutto ancora offerto concrete certezze dal punto di vista industriale e dei lavoratori. Vorremmo potere condividere l'ottimismo di Lombardi, il quale ha inteso rassicurare la platea circa l'adeguatezza di Airiminum come gestore del Fellini, ma al momento non ci è possibile: poche rassicurazioni, pochi fatti e un aeroporto ancora chiuso. Airiminum verrà valutata per i fatti concreti: quando vedremo un aeroporto efficiente, il traffico tornato a livelli consoni e si potranno tornare a toccare con mano gli importanti ritorni in termini di indotto, daremo il nostro giudizio”.
12 02 2015 | Rimini | Turismo, taglio del nastro oggi per la Bit
Rimini | Turismo, taglio del nastro oggi per la Bit
Taglio del nastro oggi per la Borsa internazionale del turismo (Bit) di Milano. Fino a sabato, incontri di lavoro e presentazioni anche per la riviera. Apt servizi presenterà Rimini come punto d’approdo della via Emilia verso Expo 2015, “con l’obiettivo - spiegano dal Comune - di convogliare i flussi turistici diretti all’Expo nei territori ad altissima vocazione di accoglienza, anche attraverso alcune sue manifestazioni (‘Al Meni’, ‘La Notte Rosa’, il wellness) che sanno amplificare il tema di un’esposizione universale i cui benefici non possono ricadere sui soli dintorni di Milano”.
La Bit sarà anche l’occasione per presentare alla stampa alcuni progetti turistici che vedono Rimini e la Regione Emilia Romagna protagonisti dell’offerta turistica nazionale come il progetto interregionale ‘Le Terre di Piero della Francesca’ e il progetto ‘Wellness Valley Romagna Benessere’.
“Pur in contesto di sistema complesso – dice il Sindaco Andrea Gnassi - le indicazioni che ci arrivano dai tour operator, che ci segnalano il mercato italiano come privilegiato rispetto alle altre destinazioni europee, ci danno fiducia. Il nostro sistema turistico si presenta a questa importante fiera con la consapevolezza della propria forza e comunicando quello che siamo, una terra con forti radici e identità, dove la vacanza non è omologata, ma fatta di relazioni e incontri. Dove arte e cultura, eventi, entroterra, wellness e bike si tengono insieme alla nostra vocazione turistica”.
12 02 2015 | Rimini | Crac Aeradria, Arlotti (Pd) rinfresca la memoria agli “sciacalli”
Rimini | Crac Aeradria, Arlotti (Pd) rinfresca la memoria agli “sciacalli”
"E’ singolare, ma ormai non me ne stupisco, che esponenti politici o rappresentanze politiche colgano maldestramente il dipanarsi dell’attività della Procura della Repubblica di Rimini per richiedere le dimissioni del sindaco di Rimini. Lo fanno pur riconoscendo il principio della presunzione di innocenza, il che è ancora più paradossale”. Lo dice il deputato del Pd Tiziano Arlotti, all’indomani delle notifiche dell’obbligo di dimora e dei sequestri ad esponenti politici locali, tutti di area Pd, nell’ambito delle indagini della Procura di Rimini sul fallimento di Aeradria, la ex società di gestione dell’aeroporto di Miramare.
“Ricordo tra l’altro che i pubblici amministratori non hanno ancora avuto la possibilità di essere ascoltati dagli inquirenti. Le parole pronunciate dal procuratore Paolo Giovagnoli, che ha attestato che nessuno degli amministratori pubblici ha intascato un euro per sé, sono la conferma dell’onestà intellettuale con cui gli amministratori stessi hanno trattato la vicenda dell’aeroporto di Rimini, infrastruttura fondamentale e strategica per il territorio”, ribadisce Arlotti. “Sappiamo - ammette il deputato - che la politica ha spesso corta memoria e vive purtroppo anche del peggior sciacallaggio. E qualcuno sembra dimenticare in questo frangente che l’intero territorio, in tutte le sue componenti sociali, economiche, politiche, dieci anni fa e oltre chiese con determinazione alle amministrazioni locali di prodigarsi per mantenere e rafforzare il ruolo e la funzione del Fellini per la nostra economia e il nostro turismo. E’ sufficiente una veloce rassegna stampa per rinfrescare la memoria ai ‘voltagabbana’ di oggi”. Infine, quindi, Arlotti, ribadisce “ancora una volta” la sua “piena vicinanza, solidarietà e riconoscenza nei confronti degli amministratori pubblici che in questi anni hanno permesso di fare raggiungere all’aeroporto di Rimini il milione di passeggeri e di essere inserito a tutt’oggi, nonostante le vicissitudini della società di gestione, fra i 26 scali di interesse nazionale. Non a caso il Fellini sta ripartendo, dopo un bando di gara che ha raccolto la manifestazione di interesse di molteplici soggetti, a conferma ulteriore dell'importanza e del valore dell'infrastruttura".
12 02 2015 | Rimini | Crac Aeradria, Rossi (Pd): Non è una storia criminale
Rimini | Crac Aeradria, Rossi (Pd): Non è stata una storia criminale
“Gli sviluppi dell'indagine sull'aeroporto lasciano certamente sconcertati”, dichiara il consigliere regionale del Pd Nadia Rossi. “Già la configurazione del reato associativo mi era sembrata abnorme; ora si procede con i sequestri sui beni. Continuo a mantenere uno stato d'animo fiducioso, ma inizio a provare un certo fastidio proprio per come tutto il tessuto amministrativo, economico e imprenditoriale degli ultimi 15 anni viene raffigurato dall’indagine".
Rossi, quindi, ribadisce che “questa non è stata una storia criminale. E’ bene ribadirlo con forza ogni volta. Chi agisce per salvaguardare un'infrastruttura fondamentale e l'indotto economico della stessa ha evidentemente a cuore gli interessi del territorio: non si può ammettere che l'azione politica sia descritta come se fosse stata informata ad uno spirito e ad un disegno criminoso. Come ha sottolineato la stessa Procura, nessuno si è appropriato di denaro pubblico. Mi è pertanto ancor più difficile riconoscere ed accettare il quadro complessivo della stessa indagine. Non posso quindi che auspicare almeno un rapido svolgimento del procedimento, ribadendo la vicinanza ai nostri amministratori la cui onestà non è in discussione”.
12 02 2015 | Rimini | Crac Aeradria, Lega Nord Romagna chiede elezioni anticipate
Rimini | Crac Aeradria, Lega Nord Romagna chiede elezioni anticipate
“Gnassi faccia un passo indietro: obbligo di elezioni anticipate. Dalla Giunta Bonaccini pretendiamo un segnale forte di distacco e una presa di posizione nei confronti del sindaco riminese. Incompatibili le accuse con il ruolo che riveste. Un danno di immagine per tutto il comprensorio riminese”. Lo dice la Lega nord della Romagna a seguito delle notifiche di ieri da parte della Guardia di finanza dei divieti di dimora e di sequestri di beni per circo 34 milioni, agli indagati eccellenti nell’inchiesta della procura di Rimini sul crac Aeradria, la ex società di gestione dell’aeroporto Fellini.
“Dimissioni subito e senza riserve. Da Bonaccini un richiamo all'ordine immediato e una pulizia repentina a palazzo Garampi”, chiede il consigliere regionale leghista Massimiliano Pompignoli che sollecita al contempo una presa di posizione del Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. “Sulle spalle del sindaco riminese gravano accuse pesantissime, tra le quali associazione a delinquere finalizzata alla truffa di erogazioni pubbliche, inconciliabili non soltanto con il ruolo istituzionale che riveste ma anche con l’immagine pubblica di primo cittadino e Presidente della Provincia riminese. Uno tsunami giudiziario al quale Gnassi non può sottrarsi e rispetto al quale riteniamo che il collega di partito Bonaccini debba prendere un chiara e risolutiva posizione”.
giornalaio, 12 febbraio 2015
Aeradria, obbligo di dimora e maxisequestro da 34milioni per gli indagati eccellenti
Obbligo di dimora. E’ scattata ieri alle 8,30 l’operazione Icaro della Guardia di finanza di Rimini, che, su mandato del procuratore Paolo Giovagnoli, ha notificato cinque obblighi di dimora nell’ambito dell’inchiesta sul fallimento di Aeradria. Sono per l'ex presidente di Aeradria, Massimo Masini, il vice presidente Massimo Vannucci, l'ex presidente della società collegata Air, Alessandro Giorgetti, il commercialista Santo Pansica e l'ex contabile di Aeradria Fabio Rosolen (ilCarlino, Corriere, LaVoce, NQ). Per loro la procura aveva chiesto i domiciliari, ma il gip ha giudicato sufficiente tenerli dentro ai confini del comune di residenza.
Potrebbero inquinare le prove e reiterare i reati, sottolinea Giovagnoli, giustificando il provvedimento. Pesantissime le accuse, variano dalla bancarotta fraudolenta all'abuso d'ufficio, a false comunicazioni all'accesso fraudolento al credito oltre all'associazione a delinquere (ilCarlino). Il meccanismo è raccontato nel dettaglio dalle 150 pagine del fascicolo delle indagini (Corriere).
Sequestri per 34 milioni. Per nove dei 34 indagati per il fallimento della ex società di gestione del Fellini, è scattato il sequestro, preventivo, di 749mila euro ciascuno. Colpiti il sindaco Andrea Gnassi, il suo predecessore, Alberto Ravaioli, gli ex presidenti della Provincia, Stefano Vitali e Nando Fabbri, il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni, l'ex presidente della Camera di commercio, Manlio Maggioli, gli ex presidente e vice presidente di Aeradria, Massimo Masini e Massimo Vannucci, l'ex presidente di Air, Alessandro Giorgetti. A Vannucci, Masini e Giorgetti sono stati anche sequestrati nove milioni di euro, che avrebbero ‘incassato’ dalle bancarotte (ilCarlino, Corriere, LaVoce, NQ).
Sigilli al motorino. Setacciati conti correnti, eventuali cassette di sicurezza, tutte le disponibilità patrimoniali rintracciabili, quote societarie, azioni comprese. Non sono stati risparmiati immobili, terreni, automobili e motorini (ilCarlino).
Il lungo elenco. Nella lista degli indagati anche Mario Formica, Enzo Fabbri, Elisabetta Lazzari, Andrea Magnani, Roberta Merlini, i sammarinesi Giovanni Conti e Corrado Carattoni, Gabriele Bucci, Massimo Gottifredi (il referente riminese per Airiminum), Antonia Barnabè, Iliana Baldelli, Cesare Ciavatta, Ennio Sanese, Maurizio Cecchini, Pierluigi Gasperini, Eugenio Pacassoni e Stefano Fabbri. Esclusi, invece, i revisori dei conti (ilCarlino, Corriere, LaVoce, NQ).
Il meccanismo ‘criminale’. Secondo le accuse, gli indagati, spinti dal prestigio personale, avrebbero “dato corso, pur in presenza di un gravissimo stato di dissesto di una società come Aeradria partecipata da enti pubblici a “trucchi” contabili e condotte illecite per sovvenzionare sottobanco alcune compagnie aeree in violazione delle regole europee sulla libera concorrenza, oppure ricorrendo abusivamente al credito attraverso la “garanzia” delle lettere di “patronage” degli amministratori in assenza delle relative delibere (per poi avallare nell’assemblea dei soci, crediti inesistenti)”. Una condotta definita “criminale”, in cui le due società satelliteAir e RdR. sarebbero “nate ad hoc e gestite come un tutt’uno, al solo scopo di assicurare lo “sviluppo” dell’aeroporto, scaricando indebitamente i costi sulle finanze, sempre meno rosee, degli enti locali. Soldi che avrebbero potuto e dovuto essere utilizzati per migliorare i servizi al cittadino o per combattere le povertà venivano così sistematicamente dirottati in favore dei soli operatori turistici che, senza assumersi in proprio il rischio imprenditoriale, potevano contare sul costante aumento dei viaggiatori, grazie alla vendita “drogata” di biglietti a costi ribassati” (Corriere).
Le indagini partite già prima del fallimento. Il fascicolo è stato aperto dalla Procura due anni fa. Nel 2001, inoltre, la Corte dei conti aveva segnalato probabili violazioni tra società, Rynair in testa, ipotizzando l'uso illegittimo di soldi pubblici, diventati degli autentici aiuti di Stato: i debiti di Aeradria continuavano a crescere e i soci pubblici di anno in anno ripianavano (ilCarlino, Corriere, NQ).
Inaccettabile e umiliante, per il sindaco Gnassi, l’accusa rivolta dalla Procura. “Il mio stato d'animo è quello di chi si sente a posto con la propria coscienza, avendo sempre e costantemente agito con atti e iniziative alla luce del sole per tutelare e salvaguardare un'infrastruttura strategica per il nostro territorio come l’aeroporto” (ilCarlino, Corriere, LaVoce, NQ). Si chiama fuori da ogni responsabilità, annunciando battaglia legale, anche l’ex presidente della Camera di commercio, Maggioli (Corriere, LaVoce).
Il sindaco si dimetta. Lo chiedono a gran voce le opposizioni, da Ncd ai 5Stelle. “La bocciatura mi fa pensare si sia voluto tutelare Gnassi”, sottolinea Renzi di FdI riferendosi al no della maggioranza in consiglio comunale alla sua proposta di costituire il Comune di Rimini parte civile nell’eventuale processo a seguito dell’inchiesta. Pazzaglia: Abbiamo inviato noi alla Corte dei conti la delibera che avrebbe voluto approvare il quarto bilancio in rosso consecutivo per Aeradria (ilCarlino, Corriere, LaVoce, NQ).
Presunti innocenti. “La sete di giustizia non deve essere placata da un titolo, un'inchiesta finisce quando la sentenza è passata in giudicato”. Per commentare i fatti, il segretario del Pd Juri Magrini usa le stesse parole pronunciate poche ore prima dal presidente del consiglio Renzi all’inaugurazione dell'anno accademico della scuola dei carabinieri (ilCarlino, Magrini).
Sorpresi i creditori di Aeradria. Nonostante i sequestri milionari a noi arriveranno solo le briciole, dichiara Boschetti della Cbr (ilCarlino). L’unica possibilità per noi sarebbe stato il concordato che avevamo proposto al tribunale; oppure la vendita delle attrezzature, ma dal prezzo iniziale di 10milioni si è scesi a quello effettivo di 300mila euro, aggiunge Boschetti.
Maltempo, la stima dei danni, tutta da verificare, è di 20 milioni. Santarcangelo, Misano, Saludecio, Gemmano, Montegridolfo e Mondaino hanno già stilato un conto da oltre 7 milioni, ma mancano all’appello altre realtà molto colpite come Rimini, Riccione e Bellaria (ilCarlino). Colpa dei fossi insufficienti l’alluvione a Vergiano, ha spiegato ieri ai cittadini danneggiati il dirigente della Protezione civile Venturelli.
Università, il faentino Gianluca Fiorentini, attualmente prorettore, si candida alla guida dell’ateneo bolognese. C’è già chi vede in lui un difensore dei poli romagnoli (ilCarlino).
11 02 2015 | Rimini | Incidenti falsi, truffa a assicurazioni
Rimini | Incidenti falsi, truffa a assicurazioni
Truffa ai danni di cinque compagnie di assicurazione per un valore stimato intorno al milione. Ne è venuta a capo la polizia stradale di Rimini che sta valutando una trentina di fascicoli e ha denunciato ventiquattro persone tra periti di assicurazione, carrozzieri, clienti e noleggiatori di auto di lusso. Sono tutti riminesi, fra i 25 e i 50 anni, che simulavano incidenti per trarne un vantaggio economico. In alcuni casi i periti scaricavano da internet le foto delle auto incidentate (Ansa).