30 06 2015 | Rimini | Proroga Tari, la commissione dice sì. Stasera tocca al Consiglio
Rimini | Proroga Tari, la commissione dice sì. Stasera tocca al Consiglio
La quinta commissione consiliare di Rimini ha espresso parere favorevole (11 favorevoli e 1 astenuto) alla proposta di proroga della scadenza della prima rata per il pagamento della Tari. La tassa sui rifiuti, infatti, inizialmente era stata fissata al 30 giugno. Ora slitterà al 20 luglio. La decisione della commissione sarà discussa già questa sera in consiglio comunale, in modo tale da rendere effettiva la proroga già da domani.
“La proposta per un prolungamento dei tempi per il versamento della prima rata deriva dal ritardo con cui una ridottissima parte dei bollettini (circa il 3 per cento), è stata recapitata nei giorni scorsi ai contribuenti. Dopo la ratifica che arriverà questa sera dal Consiglio comunale, i contribuenti avranno tempo di regolarizzare la propria posizione entro il 20 luglio, senza incorrere in more o sanzioni”, spiegano dal Comune. Quest’anno l tariffa della Tari sarà maggiorata di olte l’8 per cento a causa del buco da 10 milioni di euro circa dovuta alla mancata riscossione della tassa nel 2013 e nel 2014.
Per informazioni e chiarimenti sul pagamento della Tari o per chi avesse necessità di avere copia del modello F24 è possibile rivolgersi agli uffici dedicati di via Ducale n. 7 lunedì, martedì, mercoledì, venerdì dalle 9,30 alle 13 e giovedì dalle 9,30 alle 15,30 (tel. 0541 704637 – 704639 – 704176). Si ricorda che il pagamento della Tari può essere effettuato presso qualunque sportello bancario, postale e per via telematica (home banking), utilizzando i modelli F24 già forniti.
29 06 2015 | Rimini | Anello verde, nuova pista ciclabile da piazzale Boscovich
Rimini | Anello verde, nuova pista ciclabile da piazzale Boscovich
Sarà lunga più di un chilometro e mezzo la pista ciclabile che da piazzale Boscovich arriverà fino a via Matteotti. La Giunta ha infatti approvato nell’ultima seduta il progetto esecutivo dell’intervento, primo stralcio dell’Anello verde già approvato nella fase preliminare nel febbraio scorso.
Quello approvato dalla Giunta è il primo dei tre stralci in cui è suddiviso l’intervento complessivo che avrà un costo totale su tre annualità di 1,6 milioni di euro.
Il primo stralcio avrà dunque un costo di 600.000 euro già finanziati nel bilancio 2015, mentre 500.000 euro sono invece stati messi a bilancio sia per il 2016 che per il 2017, per la rifunzionalizzazione della ZTL nel tratto su Via Marecchia, la manutenzione dei tratti da via Tiberio a Via Marecchiese e da Via Marecchiese a Via Acquario e per la realizzazione nuova pista ciclabile dal Via Acquario a Via Pomposa. Nel 2017 è prevista la rifunzionalizzazione di Via Bastioni Settentrionali, la realizzazione di una nuova pista ciclabile da Via Pomposa a Via Euterpe e la rifunzionalizzazione della pista ciclabile nei tratti all’interno dei parchi urbani nella zona sud del centro di Rimini.
“Attraverso questi interventi, la ‘circonferenza’ dell’Anello verde passerà dagli attuali 7,6 km a 10,7, mentre gli ‘assi di penetrazione’ passeranno da 2,3 a 7,8 chilometri”, hanno commentato il sindaco Andrea Gnassi e l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Biagini.
29 06 2015 | Rimini | Goletta verde, fortemente inquinate le acque del canale di Torre Pedrera
Rimini | Goletta verde, fortemente inquinate le acque del canale di Torre Pedrera
Sono stati undici i punti monitorati da Goletta verde lungo la costa emiliano-romagnola quest’anno. Tre sono risultati con una carica batterica superiore ai limiti consentiti dalla legge. Fortemente inquinate sono le acque alla foce del canale sulla spiaggia di Torre Pedrera/Bellaria - Igea Marina nel comune di Rimini, inquinate anche le acque alla foce del torrente Marano a Riccione e alla foce del fiume Uniti a Ravenna.
“Legambiente, è bene ribadirlo, effettua un’istantanea che non vuole sostituirsi ai monitoraggi ufficiali e non assegna patenti di balneabilità. È evidente, però, che i punti critici evidenziati dai nostri monitoraggi, alcuni dei quali si ripetono negli ultimi anni, meritano un approfondimento da parte degli enti competenti”, commenta Serena Carpentieri, portavoce di Goletta Verde. “Siamo in una regione che sicuramente ha fatto passi avanti sul fronte della depurazione, così come confermano i dati Istat (riferiti all’anno 2012) secondo i quali in Emilia Romagna confluiscono in impianti di depurazione (secondari o avanzati) il 67,1 per cento dei carichi urbani complessivi, rispetto ad una media italiana del 57,6 e delle regioni del Nord-Ovest del 61,5 per cento. Proprio per questo, soprattutto nei periodi di forti piogge, non è più tollerabile che scarichi non adeguatamente depurati finiscano nei fiumi e di conseguenza a mare”.
Entro i limiti di legge sono risultati i campioni prelevati a Comacchio (foce canale Logonovo), a Ravenna (foce canale in destra Reno, località Casal Borsetti), a Cervia (alla foce del canale Cupa Nuovo in località Lido di Savio e alla foce Porto Canale), a Cesenatico (spiaggia a sud della foce canale Tagliata, località Zadina-Pineta), a Gatteo (spiaggia riva sinistra del foce fiume Rubicone), a Bellaria (spiaggia a sud foce fiume Uso), a Cattolica (spiaggia a sud della foce del fiume Conca).
Goletta ha monitorato anche le spiagge rilevando come, nonostante gli interventi di ripascimento, tra il 25 e il 30 per cento sono a rischio erosione e il numero è in crescita.
Rimini Fiera, da Cagnoni via libera alla privatizzazione soft
Rimini Fiera, da Cagnoni via libera alla privatizzazione soft
“Un anno fa, a luglio, l’avevo detto che avrei trovato la soluzione al debito dei soci pubblici per il Palacongressi”. Lorenzo Cagnoni, facendo oggi il punto su Rimini Fiera e le prospettive di privatizzazione, torna almeno due volte alla conferenza stampa del 2014 quando il tema erano i debiti, l’incapacità di farvi fronte da parte di Comune, Provincia e Camera di Commercio, gli scenari apocalittici disegnati dal libro bianco di Dreamini, il conseguente dibattito sulla privatizzazione della quota di maggiorana. Erano i giorni in cui Cagnoni affermava che non voleva neppure sentire parlare di privatizzazione dettata da uno stato di necessità. Dopo un anno, il film che oggi ha proiettato è sensibilmente diverso. Si può parlare di una privatizzazione “possibile, realistica, non sgangherata come quella paventata da alcuni analisti” perché i conti sono in ordine e il bilancio di Rimini Fiera è più che mai solido.
Se queste sono le conclusioni, Cagnoni è partito fornendo alcuni dati per suffragar la sua vision. Nel 2014 il bilancio si è chiuso con un utile netto di 3,094 milioni, in netto miglioramento rispetto alle previsioni di 2,4 contenute nel business plan. I primi sei mesi del 2015 sono andati bene, le previsioni delle fiere del secondo semestre sono buone, e tutto lascia prevedere che si chiuderà con un utile di 3 milioni. “Siamo in cima alla graduatoria nazionale per redditività”, puntualizza Cagnoni, che ha ricordato l’acquisizione da Milano di Expo Dental e la prima edizione riminese di MacFrut a settembre.
Cagnoni non nasconde che i sette anni di crisi hanno fatto tremare anche Rimini Fiera, ma oggi, tirando le somme algebriche, si vede che comunque il bilancio finale è con il segno più. “Il gruppo è senza un euro di debito, l’investimento di 300 milioni per il nuovo quartiere è stato pagato. Ben diversa è la situazione dei nostri diretti concorrenti come Milano e Bologna. È stata veduta l’area di via della Fiera (dove sorgeranno Acqua Arena, il centro commerciale Conad e un tot di palazzine,ndr), un’operazione sulla quale solo un anno fa si nutrivano molti dubbi. Proprio in questi giorni Rimini Fiera ha liquidano il ricavo di 12,5 milioni fra soci pubblici e privati”.
Una lunga premessa per arrivare al nocciolo della questione, il debito per il Palacongressi (costato complessivamente 118 milioni) che grava sul groppone dei soci pubblici. Ci sono due mutui contratti per onorarlo. Il primo di 28 milioni con Monte dei Paschi, pagato dalla Società del Palazzo grazie all’affitto che Rimini Fiera paga per il Palacongressi (1,1 milioni) e con le royalties versate dagli albergatori per i congressi che portano presenze nei loro hotel. Il secondo mutuo, quello da 42 milioni contratto con Unicredit, è il lato debole della catena perchè Comune, Provincia e Camera di Commercio hanno dichiarato un anno fa di non riuscire a pagarlo. Cagnoni mette sul piatto della bilancia i 4 milioni di dividendo che a suo giudizio Rimini Fiera sarà in grado di distribuire dal 2016 in poi. “Una previsione ragionevole, in considerazione dei conti in ordine, delle prospettive di sviluppo e dell’ormai avvenuto pagamento dei debiti per la nuova Fiera”.
A ciò si aggiunge l’operazione di privatizzazione soft decisa dai soci pubblici sulla scorta del rapporto redatto dall’advisor Kpmg (leggere qui tutti i particolari). Una concomitanza di offerta pubblica di vendita e offerta pubblica di sottoscrizione, con quotazione nel mercato borsistico AIM, riservato alle piccole e medie imprese che mostrano un alto potenziale di crescita. Al termine i soci pubblici avranno una quota del 60 per cento e i privati del 40 per cento. La quotazione nel mercato AIM darà una boccata di ossigeno agli attuali soci privati (15 per cento) che da anni hanno le loro azioni immobilizzate.
È una privatizzazione soft che Cagnoni sposa in pieno perché “sostenuta dalla piena salute dei nostri conti e dalla credibilità sui mercati delle nostre visioni prospettiche e si è formalmente avviato dopo le recenti decisioni del nostro CdA e gli orientamenti del Socio di maggioranza”. I temi sono relativamente brevi: secondo Cagnoni il percorso potrebbe essere già concluso nel gennaio 2016.
Se Comune, Provincia e Camera di Commercio possono contare sugli introiti della privatizzazione e sugli utili promessi da Cagnoni, Rimini Fiera si dedicherà a consolidare e sviluppare il proprio business puntando soprattutto sui mercati internazionali. La società ha in mente alleanze strategiche con partner europei ed asiatici sui prodotti competitivi che ha in casa, ovvero Sigep, Wellness, Tecnargilla ed Ecomondo. L’obiettivo è aprire manifestazioni su questi segmenti in altre aree del mondo.
E la ipotizzato integrazione regionale? “Parteciperemo a tutti i tavoli, sperando che emerga qualcosa di concreto. Noi oggi siamo in una posizione di forza e non ci tireremo indietro”.
A margine Cagnoni ha fornito anche alcuni dati sul congressuale: “A fine maggio 2014 gli eventi programmati erano 83 e a fine dello scorso anno sono arrivati a 116. Oggi siamo a 102 eventi già confermati, con una crescita tendenziale del 23% e un aumento della domanda dell’11%. A fine 2015 avremo portato a Rimini 1.110.000 convegnisti, con un +10%, e raggiunto l’obiettivo di budget della BU congressuale: 9.100.000 euro”. Cresce anche l’internazionalizzazione del congressuale, + 4% rispetto al 2014.
giornalaio, 29 giugno 2015
Lampadario di Rimini più forte di Isis | Oltre 200mila per la Molo | Riccione: multato, ma il parchimetro è pagato
Oltre 200mila spettatori per la Molo street parade, 4mila i biglietti staccati per la ruota panoramica, ma anche 35 persone al pronto soccorso (in calo del 40% rispetto al 2014) di cui 27 con intossicazione da alcol. Il caso più grave è quello di un 25enne ricoverato per un mix di alcol e droghe, si è temuto per la sua vita. A una ragazza un ubriaco ha spaccato il naso. Cinquanta le persone ‘ricoverate’ nell’ospedale da campo della Croce rossa. All’indomani, strade piene di rifiuti e stabilimenti balneari devastati (ilCarlino, Corriere).
Entra in ospedale per un mal di stomaco, ma dopo dieci ore muore sulla barella del pronto soccorso. E’ successo a un 70enne riminese a febbraio. Ora i figli vogliono vederci chiaro e si sono rivolti a un avvocato, che ha pronta una denuncia da depositare in procura e sta per chiedere un risarcimento di 800mila euro in sede civile (ilCarlino).
Aeroporto. Nel giugno di quest’anno, secondo le previsioni dell’ex direttore di Aeradria Mario Pari, dovrebbero arrivare circa 98 voli e 14.450 passeggeri (LaVoce).
Vogliamo riaprire l’ufficio informazioni turistiche dell’aeroporto. Lo chiede Ivan Gambaccini di Rimini reservation. La società gestiva l’ufficio, ma ad oggi lamenta di non essere riuscita a incontrare Airiminum per trovare un accordo (Corriere).
Un lampadario più forte dell’Isis. Lo aveva appeso in cima alla cupola della moschea di al-Imam al- Sadeq in Kuwait l’architetto riminese Paolo Aluigi, che lo ha notato saldo al suo posto nelle immagini dei tg a seguito dell’attentato dei terroristi che ha provocato venerdì 27 morti. Uccisi da un’esplosione cha ha spazzato via tutto, meno il lampadario (ilCarlino).
Riccione. La multa per divieto di sosta è stata staccata dal blocchetto 12 minuti prima della scadenza del parchimetro pagato dall’automobilista con l’auto parcheggiata su via Cesare Battisti, che ora minaccia una denuncia se la sanzione non verrà ritirata (Corriere, LaVoce).
week end
Week end con deejay e bande. Arriva anche Paola Turci in attesa della Notte rosa
Continua nel week end la Molo extreme beach partita ieri in occasione dell’anteprima della Molo street parade. Per tre giorni, fino a domani, la spiaggia libera di Rimini sarà un’area dedicata alle esibizioni di skate, snowboard, sci freestyle, pattini in linea, bmx, fat bike e parkour. Questa sera, torna invece, la vera e propria 'Molo', alla quarta edizione. Dalle 18, 50 deejay, 100 pescatori e 10 locali mixeranno musica e tradizione marinara. Dieci pescherecci si trasformeranno in consolle galleggianti ospitando deejay di fama internazionale come Mike Candys, Rafael Ximenez e Mikio Gruschinske dei Plastik Funk e Stefano Fontana aka Stylophonic. Pesce azzurro sarà servito dai pescatori agli spettatori.
Festa anche in centro storico questa sera. Alle 21,15 a Castel Sismondo si esibirà la Banda di Imola.
In settimana, tornerà mecoledì la Shopping night, con i negozi del centro storico aperti fino alle 23, mercatini, dj set, cocktail. Giovedì parte ‘Percuotere la mente’, con il concerto della cantautrice Paola Turci alle 21,15 alla Corte degli agostiniani, anteprima della Notte Rosa di venerdì.
Sempre in attesa del ‘Capodanno estivo’, giovedì a Borgo San Giuliano, serata di intrattenimento e musica live anni ’60 – ’70 – ’80 con i Punt Acapo Band dalle 21 alle 24.
Melania Migliaccio, Imma Pellegrino, Roberta Sommella
Giornalaio, 27 giugno 2015
Proroga per la Tari | Tempo di bilanci in prefettura | Questa sera Molo street parade
L’aeroporto vola, ma la questura affonda. Tempo di bilanci per il prefetto Claudio Palomba che il 6 luglio lascerà Rimini alla volta di Lecce (a lui succederà Giuseppa Strano in arrivo da Pavia). Tra i fiori all’occhiello, la riapertura dello scalo di Miramare, dopo la gestione del fallimento della ex società di gestione Aeradria, e i tavoli anticrisi per salvare posti di lavoro (ilCarlino, Corriere, LaVoce).
Rammarico, Palomba, ha espresso per non aver risolto la questione della nuova questura di via Bassi. Chi è interessato all’acquisto dell'immobile si faccia avanti presto, sollecita il prefetto, ora che la società proprietaria è in liquidazione (ilCarlino, LaVoce).
Rifiuti, il Comune ammette i ritardi nell’invio di alcuni bollettini: il 3 per cento, spiegano gli uffici, del totale. E corre ai ripari ipotizzando una proroga dei tempi del pagamento: scadenza dal 30 giugno al 20 luglio. La cosa sarà votata dal Consiglio comunale (ilCarlino, Corriere).
Questa sera la Molo street parade. A vegliare sulla sicurezza della manifestazione saranno una cinquantina di uomini tra poliziotti e carabinieri, 40 agenti della municipale e agenti della Guardia di finanza, un centinaio di uomini della vigilanza privata assunti dagli organizzatori. Vietate le bottiglie di vetro (ilCarlino, Corriere).
Nuova occupazione per il Paz. Il centro sociale ieri è entrato illegalmente in villa Manzi, sul lungomare Toscanelli di Rivabella, alle 15,30 circa. Identificati dodici attivisti (ilCarlino, Corriere, LaVoce).
“Quando un portale promette il miglior prezzo, in realtà ha proibito all’albergo di offrire un prezzo più conveniente sul proprio sito internet”. Lo dice l’Associazione degli albergatori, annunciando il ricorso al Tar di Federalberghi per chiedere l’annullamento dei patti di parity rate, clausole contrattuali imposte dalle multinazionali (Corriere).
Gli sequestrano la Dyane. E’ successo a un commerciante di origini calabresi coinvolto in un giro di fatture false tra aziende italiane e sammarinesi. Avrebbe evaso redditi per quasi un milione di euro e la Guardia di finanza gli ha sequestrato beni per 278mila euro, tra cui la 'due cavalli' (ilCarlino, Corriere, LaVoce).
Riccione. Ricomincia il ping pong del Trc. Ieri Am ha accusato l’amministrazione di non aver rilasciato le ordinanze del traffico necessarie per consentire il completamento dei lavori alle fogne di via Portovenere. Il cantiere poteva essere chiuso in maggio ricorda Am, che scrive ai residenti per discolparsi dei disagi causati. Il cantiere doveva essere chiuso nel 2009, è la risposta del Comune (ilCarlino, Corriere, LaVoce).
Cattolica. Il tribunale di Rimini ha archiviato le accuse contro il sindaco Pietro Cecchini, a cui era contestato un abuso d’ufficio nell’ambito dell’assegnazione dei lavori per la costruzione dei parcheggi interrati al Parco della pace. Una ditta esclusa aveva fatto ricorso (ilCarlino, Corriere, LaVoce).
Santarcangelo. Locali chiusi alle 2 di notte, sabato e prefestivi. La giunta ha presentato le novità “per un centro storico vivibile” in un incontro pubblico con una quarantina di interessati. Fuori dal centro storico non esiste limite (ilCarlino, Corriere, LaVoce).
laSettimana
C’è a chi arrivano a casa i bollettini per il pagamento della tassa sui rifiuti e a chi no. La giunta ha quindi deciso che si voterà in Consiglio comunale una proroga dei tempi di scadenza. Si chiude così la settimana che ieri ha donato in cielo lo spettacolo delle nubi iridescenti, ma anche la notizia del dirigente disonesto dell’Unione Valconca: avrebbe incassato 100mila euro concedendo autorizzazioni false ad autonoleggi fittizi. Il sindaco mercoledì ha tagliato il nastro al nuovo depuratore di Santa Giustina, 28 milioni di costo. Il giorno prima è arrivata la brutta notizia. In Francia è morta Magali Noel, l’attrice che interpretò Gradisca in Amarcord.
26 06 2015 | Rimini | Tari, il Comune pensa a proroga
Rimini | Tari, il Comune pensa a proroga
Sarà esaminata martedì mattina dalla V Commissione Consigliare la proposta di proroga (avanzata dalla Giunta comunale) della scadenza della prima rata per il pagamento della Tari, attualmente fissata al 30 giugno. La proposta per un prolungamento dei tempi per il versamento della prima rata deriva dal ritardo con cui una ridottissima parte dei bollettini (circa il 3 per cento), è stata recapitata nei giorni scorsi ai contribuenti. Dopo il parere della Commissione, l’atto arriverà in Consiglio Comunale per la ratifica definitiva che permetterà a chi non ha ricevuto in tempi utili i bollettini di poter regolarizzare la propria posizione entro il 20 luglio, senza incorrere in more o sanzioni.
Per informazioni e chiarimenti sul pagamento della Tari è possibile rivolgersi agli uffici dedicati di via Ducale n. 7 nei seguenti orari: lunedì, martedì, mercoledì, venerdì dalle ore 9,30 alle ore 13,00 e giovedì dalle 9,30 alle 15,30. Si ricorda che il pagamento della Tari può essere effettuato presso qualunque sportello bancario, postale e per via telematica (home banking), utilizzando i modelli F24 già forniti.
26 06 2015 | Riccione | Trc, Am: Il Comune non rilascia le ordinanze
Riccione | Trc, Am: Il Comune non rilascia le ordinanze
“Il Comune di Riccione non ha rilasciato le ordinanze necessarie per regolamentare il traffico in prossimità dei cantieri di via Portovenere, dove è neessario completare i lavori alle fognature”. Lo dice Agenzia mobilità in una nota inviata alla stampa.
E’ ciò, spiega, Am che impedisce al cantiere di andare avanti e “prolunga il disagio per i residenti”. Am ricorda anche che il rilascio delle ordinanze è un atto dovuto e che i lavori sarebbero dovuto essere terminati in maggio. Am ha scritto ai residenti per spiegare la situazione.
26 06 2015 | Rimini | Prefettura, Palomba saluta : A Rimini un triennio intenso
Rimini | Prefettura, Palomba saluta : A Rimini un triennio intenso
“Un triennio intenso”, così il prefetto uscente di Rimini Claudio Palomba sintetizza i suoi tre anni e quattro mesi in rivera romagnola, che definisce “un luogo in cui io e la mia famiglia ci siamo sentiti come a casa nostra”, a partire dall’aprile del 2012. Il 6 luglio prossimo Palomba passerà le consegne a Giuseppa Strano, in arrivo da Pavia.
“Tre anni - ricorda Palomba - che ci hanno visti lavorare su vari campi, speriamo con risultati positivi per la comunità riminese, che saluto calorosamente. Tre anni importantissimi in un territorio che mi ha dato personalmente e professionalmente un grosso arricchimento”.
Tre anni in cui il prefetto ha scelto di far prevalere il suo metodo. “Sin dal primo momento abbiamo cercato di lavorare in sinergia con tutte le istituzioni locali partendo da un contesto economico che già dal 2012 era difficile per il territorio. Credo molto nel lavoro di squadra, nella collaborazione non solo tra istituzioni, ma anche tra pubblico e privato. Penso che anche gli ultimi interventi nascono dalla piena collaborazione tra Stato, istituzioni locali e associazionismo. In un momento di difficoltà delle amministrazioni pubbliche questo è l’unico metodo per arrivare a risultati positivi per il territorio”.
Tra le esperienze positive, Palomba parte citando quella del tavolo anticrisi. “Qui abbiamo tenuto tantissime riunioni per evitare crisi e fallimenti da parte di aziende del territorio. Il 31 dicembre 2013 eravamo qui per la Valleverde e lo ribadisco: pur di salvare anche un solo posto di lavoro avrei lavorato anche il 2, l’Epifania e Natale. In un momento come questo va garantita la solidarietà alle famiglie. Per questo la cabina di prevenzione è un fiore all’occhiello di questi tre anni”.
Punti forti della strategia di Palomba sono stati “sicurezza, legalità e lotta alle infiltrazioni. Abbiamo cercato di capire il fenomeno, per come poteva inserirsi nelle nostre attività economiche, che sono diverse da quelle del sud e sono anche diverse da quelle di Reggio Emilia o Modena”.
Il prefetto sottolinea come in questo triennio non si sia rilevata traccia di “infiltrazioni nell’ambito delle amministrazioni locali”. Rispetto alle infiltrazioni nelle attività economiche, invece, Palomba ricorda come il tessuto locale sia molto appetibile. “Il protocollo con l’associazione degli albergatori ci ha consentito di verificare nel dettalgio tutti i cambi di gestione dal 2012 ad oggi. Si sta concludendo la mappatura delle presenze criminali sul territorio”. Un buon passo in tal senso è stato, per Palomba, la chiusura degli accordi con San Marino per la collaborazione tra le autorità investigative”.
Tuttavia, importante è stato anche il percorso messo in atto contro la microcriminalità, tale da garantire un miglioramento della percezione della sicurezza da parte dei cittadini. “Stiamo completando
il sistema di videosorveglianza delle attività commerciali collegato a centrali di polizia e carabinieri. Consentirà un controllo soprattutto in tabaccherie e farmacie, tra le attività più colpite dai furti. Così potremo ottimizzare l’utilizzo delle forze di polizia anche nel contrasto a settori rilevanti, come traffico di stupefacenti”.
Palomba sottolinea come sia stato decisivo lavorare sia sul piano dell’ordine e della sicurezza pubblica sia su quello della sicurezza sociale. Al proposito cita il “distretto turistico che sta ripartendo dopo periodo di congelamento dovuto alla situazione in Regione. E’ il più grande in Italia, comprende quattro province, la più estesa zona a burocrazia zero in tutta la penisola, con il consenso di tutte le associazioni di categoria, perché vi si potranno attuare provvedimenti che agevoleranno le imprese”. Palomba spiega di aver “inteso” il suo ruolo “anche nell’ambito della sicurezza civile, che parte dall’assicurare la ripresa economica”.
Secondo Palomba, “il ruolo del prefetto va interpretato in modo diverso dai tempi addietro. Ho cercato di portare la prefettura e i suoi organismi sui territori. Sono stato spesso a Riccione, Cattolica e Bellaria. La sicurezza deve essere un concetto che si fa vicino ai territori. Cosa che ho sostenuto anche in qualità di presidente del sindacato”.
A questo punto Palomba rasserena Rimini “che non perderà i suoi presidi. La sicurezza a differenza di altre funzioni non si può fare a 200 chilometri di distanza dal territorio: io le problematiche di Rimini le posso conoscere se opero su Rimini e a distanza. Al momento - sottolinea Palomba - non ci sono segnali che Rimini possa essere assorbita in eventuali tagli. La particolarità estiva, con i milioni di turisti ospitati, non consente lo svolgimento di attività tanto delicate da fuori. Ritengo necessario il mantenimento dei presìdi. Ci credo fermamente, essendo stato tre anni qui posso confermare che sarebbe impossibile gestire la sicurezza a Rimini senza la prefettura”.
Ovviamente, anche per il prefetto il vero fiore all’occhiello del suo mandato è stato la gestione della risi dell’aeroporto. “Non solo per opera mia, ma per il protagonismo manifestato dal territorio col suo sforzo economico corale che ha permesso l’esercizio provvisorio in attesa del bando per la riassegnazione della gestione”.
Rispetto alla situazione attuale Palomba sottolinea come l’attività del Fellini stia lentamente riprendendo. “Siamo vicini ai numeri delle scorse estati e si stanno aprendo nuove fette di mercato oltre quella russa”.
Un rammarico Palomba lo ha. E’ quello di non aver risolto la questione della nuova questura, pur sottolineando come si sia ogni giorno più vicini a una soluzione. “Anche la scorsa settimana sono stato a Roma”, sottolinea. Nessuna strada è allo stato attuale esclusa, da quella di ripristinare la soluzione di via Bassi a quella di guardarsi attorno per cercare nuove possibilità per riunire le quattro sedi della polizia in una unica.
“Cinquanta milioni di debiti sono tanti - dice Palomba rispetto alla situazione della società Dama, proprietaria dell’immobile di via Bassi, in liquidazione - anche qui abbiamo avuto un tavolo con tutti i creditori. Se c’è, e mi sembra che ci sia, qualcuno interessato all’acquisto spero che si faccia avanti al più presto”. In questo senso, forse, per sciogliere velocemente il nodo della nuova questura potrebbe essere utile arrivare alla fine del procedimento di fallimento della società.
Il prefetto ricorda l’accordo con la diocesi per la ristrutturazione a spese del Ministero di vecchie canoniche per ospitare profughi, ma anche cittadini italiani in situazione di disagio abitativo. “Recupereremo circa 150 posti letto”, conferma Palomba ricordando come i richiedenti asilo ospitati in provincia siano allo stato attuale 355.
“Speriamo in soluzioni diverse con l’aiuto di tutti i sindaci - sottlinea Palomba - perché la solidarietà non deve avere colori. E’ in quest’ottica che il nostro progetto non è rivolto solo agli stranieri e proporrà soluzioni anche per il disagio lavorativo”.
Palomba conclude indicando nella volontà di “non nascondere, ma risolvere i problemi” il punto di froza dei riminesi e delle istituzioni locali. I nodi da sciogliere riguardano, invece, “il traffico di stupefacenti e l’abuso di alcol che aumenta nelle fasce più giovani, il contrasto al gioco d’azzardo. Terrei alta l’attenzione sulle infiltrazioni vista la vicinanza con San Marino. Noi non abbiamo grossi appalti, ma questa forma di attrazione economica di riciclaggio, contro cui essere spietati con controlli a tappeto. Queste sono le maggiori preoccupazioni, che se si sommano alla disoccupazione si incuneano nel pericolo delle infiltrazioni. Per questo occorre lavorare sia sulla sicurezza sia sul sociale”.