neroRiccione | Arcuri: La Notte Rosa è un rave party

 

“La Notte Rosa a Riccione non va”, dopo giorni di polemiche prende posizione anche il segretario di Noi riccionesi Natale Arcuri. La manifestazione, spiega Arcuri attraverso il suo profilo Facebook, “è per tutti una logora opportunità che si è trasformata in un problema. Come ogni anno siamo ogni volta qui a discuterne, incazzati, gli effetti e le conseguenze con il solito bollettino di guerra di cui la città farebbe davvero a meno. Non c’è niente da fare. E’ arrivato il momento di dire basta. A nulla vale mettere un qualche freno. La Notte Rosa dello sballo non può avere regole. Con la marea di giovani che vengono a consumare la notte degli eccessi, saltano tutti i buoni propositi. E non basta dire che è un ottimo veicolo di promozione per tutta la riviera”.
Secondo Arcuri la Notte Rosa non è più un veicolo promozionale. “Basta guardare chi attira. A chi si rivolge. Che mercato turistico aggrega. Questo non è turismo giovanile, non è turismo di relazione. E’ solo un rave party. Una scazzottata con la notte. Ed a prenderle è solo la città. Riccione per questi giovani con questa festa è un “non luogo”, un approdo, una terra di nessuno. Sono ormai anni che il “giorno dopo” si dice che la Notte Rosa va ripensata, rivista e aperta ai nuovi modelli di intrattenimento che hanno prodotto eventi di buone prassi in giro per il paese. Sono anni che si richiama l’originale spirito e la vincente filosofia della manifestazione che per la verità è durato ben poco per il provincialismo sborone di chi, vittima del proprio autoerotismo di prestazione, ne ha voluto fare un evento muscolare, dai grandi (inutili) numeri. La Notte Rosa è un evento miope. Avrebbe bisogno di un intervento radicale di chirurgia refrattiva che gli aprisse la possibilità di guardare o meglio di vedere che là di fuori si sono aperti nuovi orizzonti ed anticiparne la formula. Ma non sarà certo il sindaco di Rimini che ne è stato il padre ed oggi ne è diventato il becchino, a farlo. E allora, fa bene il sindaco Tosi a dichiarare che da questa Notte Rosa, Riccione se ne starà fuori”.

 

notte rosa riccione

2Rimini | Palazzina via Campana, approvato progetto per l’utilizzo a scopi sociali

 

Approvato dalla giunta del Comune di Rimini il progetto per l'utilizzo a scopi sociali dell’ex archivio dei vigili del Fuoco di via Dario Campana, fino a qualche settimana fa occuoata illegalmente dal centro sociale Paz.
“Il progetto - spiegano dal Comune - sarà realizzato con il coinvolgimento dei soggetti del terzo settore (come previsto dall’articolo 43 della Legge Regionale 2/2003) operanti sul territorio del Comune di Rimini e che hanno manifestato il loro interesse a partecipare ad istruttorie pubbliche”.
Nella scelta del progetto “si terrà conto delle qualità delle soluzioni proposte (in relazione all’impostazione socioculturale ed educativa, al piano di lavoro, alle metodologie di lavoro e monitoraggio, nonché della capacità di fare rete) e della quantità/qualità di risorse proprie da attivarsi da parte dei proponenti”.
Nel dettaglio, gli spazi messi a disposizione consistono in un appartamento di tre locali e bagno al primo piano, per i quali l’amministrazione ha già stanziato quarantamila euro per la ristrutturazione e messa a norma. Tutte le spese per la gestione dei locali saranno invece a carico del soggetto affidatario.

 

casa occupata paz

tortora-scuroRimini | Il mercato a San Giuliano, l’emendamento di Brunori e Giudici 

 

“Il posto naturale dove ricollocare i banchi del mercato è a San Giuliano, nelle aree della via Tiberio, del parcheggio Tiberio e del nuovo parcheggio Conad, di via San Giuliano, di via Bissolati fino alla nuova porta di accesso di piazzale Vannoni che andrebbe a costituire un ideale anello di passeggiata, anche all'interno del borgo e con la valorizzazione del parco Marecchia. Con la possibilità di utilizzare anche un tratto di corso d’Augusto, quando la questura venisse trasferita”. E’ l’emendamento di Stefano Brunori, abbracciato anche da Eraldo Giudici, alla delibera per il trasloco del mercato settimanale da piazza Malatesta che sarà votata domani in consiglio comunale.
“Una proposta - commenta Giudici - che si coniuga perfettamente con l’idea di città del sindaco Gnassi, che parte dalla viabilità, e con il ponte di Tiberio pedonalizzato, che rimane un nodo cruciale per il collegamento funzionale fra i diversi borghi, e che con un piano d’interventi coordinati ed integrati, a partire dalla “fluidificazione dell’asse mediano”, in stato di avanzata realizzazione, e la “rifunzionalizzazione” della circolazione urbana prevede, tramite la riorganizzazione della circolazione veicolare sulle strade della cintura viaria attorno all’edificato storico, percorsi in senso antiorario a senso unico e, quando possibile, percorsi in senso inverso per navette dei mezzi pubblici”.

1Rimini | Crisi edilizia, presidio dei sindacati alla Murri

 

“Lavorare con dignità e riqualificare il territorio” è la parola d’ordine del presidio degli edili di Cgil, Cisl e Uil che si terrà nella mattinata di venerdì al parco Murri a fianco della ex colonia, a cui le organizzazioni invitano la cittadinanza “a sostegno dei lavoratori delle costruzioni del territorio e dei tanti disoccupati e cassaintegrati del settore”.
La scelta del luogo non e’ casuale. “La ex colonia Murri è il simbolo di ciò che si potrebbe fare e non si fa. Simbolo di quella riqualificazione e recupero, a consumo del suolo zero, che tanto bene farebbe al nostro settore, all'economia del nostro territorio e alla vivibilità delle nostre città Gli effetti della crisi nel settore delle costruzioni nella provincia di Rimini sono devastanti, e l'indicatore occupazionale lo conferma: nel periodo 2008/2015 gli operai edili che hanno lavorato nel territorio provinciale sono passati dai 7000 addetti dell’anno 2008 agli attuali 4800, con un saldo negativo pari a 2200 addetti che rappresenta, pertanto, oltre il 30% di perdita di posti di lavoro”.
Secondo i sindacati per fare fronte alla crisi “si può e si deve fare con un nuovo approccio al “sistema” costruzioni. Un approccio che sia rispettoso dell’ambiente, con la cessazione del consumo del territorio e della sua cementificazione, che riqualifichi e rigeneri l’esistente”.

 

colonia murri

Mercoledì, 08 Luglio 2015 09:44

giornalaio, 8 luglio 2015

giornalaioDimissioni polemiche del garante dei detenuti | Mercato, si chiede un referendum | E’ arrivato il nuovo prefetto

 

Un referendum sullo spostamento del mercato di piazza Malatesta. Lo chiede il comitato degli ambulanti Comar. Motivazione: le scelte importanti che esulano dalle linee di mandato del sindaco vanno sottoposte al giudizio popolare. Domani la delibera sarà discussa in consiglio comunale. Confesercenti e Confcommercio si appellano ai consiglieri affinché non votino (Corriere, LaVoce).

 

Lascia in polemica il garante dei detenuti del Comune di Rimini, Davide Grassi. “Per me nemmeno una sede, per i pannelli di Cattelan 35mila euro”, questo il succo della nota ai giornali con cui il garante rinuncia dopo 9 mesi all’incarico (Corriere, ilCarlino, LaVoce). La campagna ‘Saluti da Rimini’, comunque, raccoglie la promozione di Oliviero Toscani sul Carlino e il commento non polemico di Marco Lombardi sulla Voce.

“Pressing per avere soldi”. Dall’amministrazione è il vicesindaco Gloria Lisi a rispondere a Grassi. “Nonostante il regolamento approvato dal consiglio comunale non lo prevedesse, ad eccezione dei rimborsi spese, il dottor Grassi ha cominciato istantaneamente un “pressing” sotto forme diverse per avere somme in denaro che l’assise comunale non aveva concesso a larghissima maggioranza”, contrattacca Lisi a cui Grassi promette una querela (Corriere, ilCarlino, LaVoce).

 

Sarà un “prefetto tra la gente” Peg Strano Materia, dal 6 luglio a Rimini. “La mia priorità sarà quella di studiare in maniera attenta il territorio, in modo da comprenderne meglio esigenze e problematiche”, promette. Incalzata sulle infiltrazioni criminali aggiunge: “La mafia è un cancro dell’anima, una mentalità che può essere sconfitta solo con la collaborazione di tutti i cittadini” (Corriere, ilCarlino, LaVoce).

 

Arrestato Billy, il nuovo boss dei venditori abusivi. Senegalese, 27 anni, diversi precedenti tra cui uno per resistenza a pubblico ufficiale, è destinato all’espulsione (ilCarlino, LaVoce).

 

Blackout telefonico a Miramare per 600 utenze. Gli operai della Cbr hanno tranciato lunedì un cavo nel cantiere ‘Fila dritto’ di via Losanna. Tra le vittime anche la società di gestione dell’aeroporto Fellini, che chiederà i danni (Corriere, ilCarlino).

 

‘Guardiani’ a Sant’Agostino. Sono state attivate le telecamere tra via Sigismondo e via Cairoli richieste dai residenti e dai commercianti, stanchi dei ripetuti notturni atti vandalici (Corriere).

 

Un milione e mezzo di risarcimento. E’ quanto chiede l’ex capitano dei Pirati Filippo Crociati, a cui è stata amputata una gamba a seguito di un incidente, che secondo lo sportivo è stato causato dalla manovra azzardata di un automobilista albanese. Crociati era in moto al momento dell’impatto. Ieri mattina l’apertura del processo (Corriere, ilCarlino, LaVoce).

 

Curiosità. L'erede dei salvatori di Rimini. Il nuovo ministro delle Finanze greco, Euclid Tsakalotos, è nipote del cugino del liberatore ufficiale di Rimini, il colonnello Thrasyvoulos Tsakalotos, comandante della terza brigata di montagna greca, la formazione che entrò a Rimini il 21 settembre 1944. Lo conferma Andrea Montemaggi, presidente del Centro internazionale di documentazione sulla Linea gotica ‘Amedeo Montemaggi’ (ilCarlino).

 

Il circo a Covignano. L’editore Mario Guaraldi ospiterà nella sua casa di Covignano il ‘Creativity summer festival’ il 25 e il 26 luglio. Nel giardino sarà montato, dicono, un vero tendone da circo. Ospiti annunciati il mago danese Karl Stets e il marionettista bulgaro Teodor Borisov . La promozione dell’evento sarà affidata a tante barchette di carta che saranno distribuite sin da oggi a Rimini (LaVoce).

 

Riccione. Notte Rosa sì, Notte Rosa no. Il Carlino intervista il sindaco Renata Tosi che promette di far uscire la Perla Verde dalla manifestazione se le altre città coinvolte non cambieranno programmazione e slogan promozionali.
Confesercenti, invece, è dispiaciuta per come l’evento è stato gestito. “Se questa amministrazione non vuole più la Notte Rosa bisogna che lo dica e soprattutto bisogna che metta in campo proposte alternative”, dichiara il presidente Fabrizio Vagnini. E aggiunge: “Da luogo di convivenza siamo diventati luogo di divieti. Turisticamente parlando è giusto che una città sia viva, che ci sia musica e divertimento, per un turismo che sia recepito a 360 gradi e che possa accontentare tutte le categorie” (Corriere).

1Rimini | Fusioni, referendum in vista per Montescudo e Monte Colombo

 

Nel prossimo autunno i residenti di Montescudo e Monte Colombo saranno chiamati ad esprimersi sulla fusione dei due Comuni. Oggi, infatti, l’Assemblea legislativa ha deliberato l’indizione del referendum.
“La Giunta regionale sostiene fortemente le fusioni di comuni – ha detto in aula l’assessore regionale al Riordino territoriale Emma Petitti – e con soddisfazione rileviamo il fermento che proviene dal riminese, che ha scelto di cimentarsi nuovamente in un percorso di fusione. In Valconca nello specifico si sta ripensando in termini molto costruttivi ad un ruolo attivo delle Unioni”.
Se davvero si voterà in autunno, quindi, il progetto potrebbe portare alla costituzione di un nuovo Comune nella Valconca riminese già dal 1 gennaio 2016, con quasi 7 mila abitanti e un territorio di circa 30 chilometri quadrati, che godrebbe di un contributo regionale di oltre 1,7 milioni di euro e di uno statale di circa 2 milioni.

 

scheda elettorale

2Rimini | Montecopiolo e Sassofeltrio presto in Emilia Romagna

 

La Commissione Affari costituzionali della camera ha esaminato oggi in sede referente le proposte di legge per il distacco dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla regione Marche e loro aggregazione alla regione Emilia-Romagna, nell'ambito della provincia di Rimini.
“Il presidente Francesco Paolo Sisto - spiega il deputato Tiziano Arlotti - invierà al presidente del Consiglio della Regione Marche entro questa settimana la richiesta formale di parere sul passaggio dei due Comuni, che il Consiglio marchigiano dovrà comunicare in tempo ragionevole, al massimo quindici giorni. In caso di ulteriore diniego procederemo comunque con l’approvazione del testo: il capogruppo Pd in Commissione Emanuele Fiano e le altre forze politiche hanno chiesto di votare la proposta di legge in Commissione stessa, senza necessità di passare dal’Aula”.
Dopo otto anni dall’inizio dell’iter e il referendum del 2007, “quello di oggi è un passo avanti notevole, e ne condivido la soddisfazione con i colleghi Gianluca Pini e Giulia Sarti, con cui c’è piena sintonia e accordo su questo obiettivo”, conclude Arlotti.
“Come Movimento 5 Stelle - spiega Giulia Sarti - collaboreremo e ci batteremo insieme alle altre forze politiche affinché i diritti dei cittadini di Montecopiolo e Sassofeltrio vengano rispettati. Hanno atteso fin troppi anni nel limbo di una macchina burocratica che li ha penalizzati notevolmente, vogliamo aiutare a scrivere la parola fine a questa triste attesa che li ha visti isolati e soli per tutti questi anni”.

 

montecopiolo sassofelrio

tortora-scuroRimini | Detenuti, Grassi si dimette da garante

 

L’avvocato riminese Davide Grassi ha rinunciato alla carica di Garante dei detenuti del Comune di Rimini. Si tratta di un addio polemico. “Non sono stato messo nelle condizioni - spiega Grassi - di gestire con serenità l’incarico”.
Grassi punta il dito contro l’amministrazione comunale riminese, rea di essere l’origine di “ostacoli ‘paradossalmente’ insormontabili”. Il primo dei problemi è quello della mancanza di una sede fisica e strumentazioni adeguate.
“Da subito mi resi conto - spiega il legale - dal momento che conoscevo il funzionamento della figura del garante in altri Comuni, che la nostra amministrazione non avesse ben chiaro quali fossero gli strumenti e le prerogative dell'attività istituzionale del garante. Primo fra tutti l’apertura di uno spazio adeguato che garantisse la privacy dei familiari delle persone private delle libertà personale e infine tutti quegli strumenti (posta elettronica, carta intestata, linea telefonica dedicata etc…) che avrebbero avuto un’esclusiva funzione di servizio all’ufficio del Garante. Quando feci presente all’assessore Gloria Lisi che il regolamento comunale del Garante fosse incompleto ed estrapolato parzialmente da quello di un altro Comune e quindi di per sé inattuabile non ebbi alcuna risposta. Al contrario, le osservazioni che venivano fatte dai miei interlocutori, ogni volta che io rappresentavo le difficoltà strumentali dello svolgimento del mio incarico, ricadevano sulla mancanza di fondi per quell’ufficio”.
Grassi sostiene che “il Comune non era in grado di sopportare ulteriori spese, oltre a quelle previste come budget annuale pari a mille euro, per tutte le attività del garante. E ciò senza che io chiedessi un’indennità come prevista peraltro nel regolamento degli altri Comuni d’Italia. Ora, è stato per me inevitabile aver provato una profonda delusione quando sono venuto a conoscenza del costo dei pannelli pubblicitari commissionati all’artista Cattelan (per inciso, non sono stato dalla parte dei critici verso questa modalità di promozione dell'immagine della città). Da tempo la Casa Circondariale di Rimini, anche mio tramite, lamentava le carenze strutturali di alcune aree (vedi il cortile esterno dedicato all’incontro con i figli dei detenuti) che non potevano essere ripristinate per mancanza di fondi; una nuova palestra per i detenuti come valvola di sfogo e magari altri interventi e collaborazioni con il Comune. All’epoca (mi riferisco a pochi mesi fa) il Comune non poteva intervenire con delle donazioni? E ancora, davvero il Comune non ha o non aveva finanze da investire per attrezzare una sede per l’ufficio del Garante dei detenuti e dare dignità a questa figura istituzionale così importante per la città? Sarebbe bastato un piccolo sforzo. Ritengo perciò giunto il momento di rassegnare le mie dimissioni, che presenterò formalmente al Consiglio Comunale di Rimini, senza le quali il mio incarico avrebbe dovuto concludersi nel 2017. Non credo, purtroppo, che l'Amministrazione di Rimini abbia una cognizione progettuale e organizzativa dei problemi propri di una comunità carceraria”.
A Grassi dall’amministrazione risponde il vicesindaco Gloria Lisi.“Non si tratta di una sorpresa - spiega Lisi - perché sin dai giorni successivi al suo insediamento, avvenuto con l’approvazione dell’apposito regolamento da parte del Consiglio comunale di Rimini il 30 ottobre 2014, il dottor Davide Grassi non ha fatto altro che cercare ogni pretesto per aprire un contenzioso con l’amministrazione comunale, che non ha mai avuto ragion d’esser nei fatti. Basta sfogliare una rassegna stampa degli ultimi mesi per rendersene conto: il dottor Grassi, o chi per lui, ha immediatamente cominciato a lamentare ‘problemi logistici’ ma soprattutto a soffermarsi sul problema dell’indennità economica. Proprio così. Nonostante il regolamento approvato dal Consiglio comunale non la prevedesse, ad eccezione dei rimborsi spese, il dottor Grassi ha cominciato istantaneamente un ‘pressing’ sotto forme diverse per avere somme in denaro che l’assise comunale non aveva concesso a larghissima maggioranza solo pochi giorni prima”.
Da parte sua Lisi chiarisce anche che “ho personalmente proposto, sollecitato e seguito l’iter amministrativo per la istituzione della figura del garante, l’amministrazione comunale ha subito garantito la massima operatività, volendo però definire e formalizzare da subito le modalità di attuazione, proprio per evitare spiacevoli incomprensioni, l’amministrazione comunale ha provveduto immediatamente a mettere a disposizione una sede adeguata, funzionale e riservata, all’interno dell’Ufficio relazioni con il pubblico del Comune di Rimini, in Piazza Cavour, per una giornata a settimana; d) l’amministrazione comunale e gli stessi responsabili della Commissione comunale 4. avevano comunque cercato di venire incontro alle sollecitazioni, proponendo due soluzioni alternative per la sede degli incontri settimanali (una al ‘Marvelli’, l’altra negli spazi comunali), entrambe rifiutate dal dottor Grassi; inoltre, un funzionario del Comune di Rimini era messo a disposizione del dottor Grassi (che non ha mai usufruito di questa opportunità logistica) per il ruolo di supporto al Garante in modo da gestire gli appuntamenti ed eventuali pratiche amministrative ed è in corso di ultimazione la procedura di attivazione della mail dedicata”.

 

carcere rimini

1Rimini | Telefoni guasti a Miramare, anche all’aeroporto

 

Aeroporto senza telefoni per un giorno. Le linee dati della nuova società di gestione del ‘Fellini’ sono infatti tra quelle interrotte a causa di un danno a un gruppo di cavi che collega la cabina 5 Miramare di Telecom, cabina che serve 400 utenze di Rimini e Riccione. L’incidente sarebbe avvenuto durante lavori di scavo in un vicino cantiere.
Nel pomeriggio di oggi le linee sono tornate a funzionaregrazie al lavoro dei tecnici di Airiminum 2014, che richiederà i danni.

 

Aeroporto Rimini-Miramare

2Rimini | Peg Strano si presenta: “Sarò un prefetto in mezzo alla gente”

 

La prima persona che ha visitato a Rimini è stato il sindaco Andrea Gnassi, questa mattina, in quanto “primo cittadino”. Poi il nuovo prefetto Giuseppa Strano, Peg per i nuovi concittadini riminesi, ha incontrato gli organi d’infomazione.
“Sono la vostra novità, so che prima di me non c’è stato qui a Rimini un prefetto donna”, esordisce Peg Strano. A chi la sollecita sui problemi riminesi, dall’abusivismo commerciale alla prostituzione, dallo spaccio alla questione della nuova questura, lei risponde senza imbarazzo. “I ponti si attraversano quando ci sono davanti. Non mi sento di esprimere un giudizio ora sulla realtà riminese, sarebbe condizionato da ciò che mi è stato raccontato. La prima cosa che farò, di sicuro, sarà quella di studiare la vostra realtà in maniera approfondita”. E aggiunge: “Sarò un prefetto in mezzo alla gente”.
Incalzata sulle infiltrazioni mafiose in riviera, il prefetto spiega che la mafia è un problema da affrontare “con i cittadini, perché è una mentalità”. In curriculum, comunque, vanta dieci anni come corrispondente dell’Alto commissario per il coordinamento della lotta contro la delinquenza mafiosa.
Di seguito la lettera del prefetto strano ai riminesi.


“Sono venuta a Rimini da bambina, turista in ‘erba’, accompagnata dai miei genitori alla scoperta dell’Italia.
Sono felice di tornarci oggi, da cittadina.
Vengo da una terra circondata dall’acqua, ma ho vissuto a lungo nella pianura padana.
Amo il sole implacabile di questa regione che non sembra tramontare mai nelle lunghe sere d’estate, la sua luce ora abbagliante ora velata di mistero, la sua a volte incompresa profonda bellezza: amo le intime e raccolte nebbie, che lasciano intravedere l’improvviso apparire di mura e castelli, simbolo e vestigia di storia e tradizione, la morbidezza delle colline e soprattutto il mare con i suoi sempre mutevoli colori, i suoi odori, il suo rumore ora sommerso ora fragoroso.
Ma amo anche le sfide della speculazione intellettuale, soprattutto quando la sua vivacità e forza si fonda su di una millenaria tradizione resa frizzante dalla capacità imprenditoriale.
Le mie radici sono in una terra lontana, ma altrettanto ricca di cultura e diversa bellezza, il mio passato più prossimo è un po’ più a nord: da oggi in poi allargherò i miei orizzonti, approfondendo la conoscenza di questa terra, calandomi nella vostra realtà, che d’ora in poi è anche la mia.
Sono qui per mettermi al vostro fianco, a lavorare con voi, per cercare di contribuire a costruire un futuro comune, e continuare a rinsaldare sempre più il rapporto tra le istituzioni locali e quelle centrali che con orgoglio rappresento.
Sarò una di voi, accanto a voi, saprò ascoltare le vostre voci e se mi delegherete sarò la fedele interprete dei vostri bisogni e delle vostre aspirazioni; gioiremo insieme per i traguardi che riusciremo a raggiungere e dividerò le vostre pene e sofferenze se dovessimo essere chiamati ad affrontare eventuali difficoltà.
Essere prefetto in questa provincia di cultura, tradizioni millenarie, capacità di innovazione e impresa è per me occasione di sprone, sono infatti stimolata a dare il meglio di me stessa, e non perché temo il vostro giudizio, ma perché voglio essere degna della stima e dell’affetto di voi riminesi.
Il vostro prefetto
Peg Strano Materia

 

prefetto strano