Lunedì, 27 Luglio 2015 12:49

scavi al romeo neri

Stamattina, alla presenza dei tecnici del Comune e degli assessori Roberto Biagini e Gian Luca Brasini, le gru hanno iniziato a rimuovere il vecchio manto dello stadio Romeo Neri, usurato dopo 54 anni di attività. I lavori, dal costo complessivo di 650 mila euro, sono stati affidati attraverso un bando alla ditta Panton srl, che per la fornitura del manto sintetico si appoggerà ad Italgreen. Secondo il programma stilato dai tecnici, al termine delle operazioni di scavo, che dureranno circa una settimana, si procederà alla realizzazione dei drenaggi prima e del sottofondo drenante poi. Seguirà la realizzazione dell’impianto di irrigazione, prima dell’ultima fase, che prevede la posa in opera del manto in sintetico

tortora-scuroRimini | Fermo pesca, primo stop da Trieste a Rimini

 

Fermo pesca, bloccate da ieri le attività della flotta italiana lungo l’Adriatico da Trieste a Rimini. Il provvedimento, commenta Coldiretti Impresapesca cade “in un momento difficile per le marinerie, le quali negli ultimi 30 anni hanno perso il 35% delle imbarcazioni e 18mila posti di lavoro, mentre si è progressivamente ridotto il grado di autoapprovvigionamento del pescato”.
Il fermo delle attività prevede un calendario che scatta il 26 luglio per l’alto Adriatico, nel tratto da Trieste a Rimini, con il blocco per 43 giorni, delle barche che hanno sistemi a traino, fino al 6 settembre. Il 16 agosto stop alle attività per il centro e sud Adriatico, da Pesaro a Bari, che riprenderanno il 27 settembre. Il 19 settembre si fermeranno i pescherecci a partire da Brindisi, Ionio e Tirreno (fino al 18 ottobre), mentre Sardegna e Sicilia decideranno autonomamente, con uno stop di almeno 30 giorni nel rispetto dei periodi previsti dai piani di gestione.
Con il fermo biologico, avvisa Coldiretti, “aumenta peraltro anche il rischio di ritrovarsi nel piatto per grigliate e fritture, soprattutto al ristorante, prodotto straniero o congelato, se non si tratta di quello fresco made in Italy proveniente dalle altre zone dove non è in atto il fermo pesca (dagli allevamenti nazionali o dalla seppur limitata produzione locale dovuta alle barche delle piccola pesca che possono ugualmente operare).
Per effettuare “acquisti di qualità al giusto prezzo, il consiglio di Coldiretti Impresapesca è dunque di verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere l’area di pesca (gsa)”.
Lista gsa da preferire: 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro-meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale). Oltre che le attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica), 15 (Malta).

 

pescherecci

Lunedì, 27 Luglio 2015 12:24

matteo salvini a riccione

Sarà Matteo Salvini il prossimo personaggio ospite della rassegna d’attualità R-Incontra mercoledì 29 luglio a Villa Mussolini alle 21

Lunedì, 27 Luglio 2015 09:24

giornalaio, 27 luglio 2015

giornalaioLotta allo sballo, 250 uomini in campo | Vigilessa denunciata per bilocale sovraffollato | Mika, tutto esaurito

 

Chiude o non chiude? Oggi gli interrogatori per valutare se ci siano state responsabilità dei gestori del Cocoricò nella morte di Lamberto. Sabato si è dimesso l’amministratore del locale Fabrizio De Meis. Il questore Maurizio Improta sta studiando il fascicolo prodotto da carabinieri e municipale di Riccione. “Devo leggere le carte per valutare se ci sono state omissioni o leggerezze da parte della gestione e lo farò senza alcun pregiudizio nei confronti del locale”, spiega Improta al Carlino. “Qualora ci sarà la chiusura, sarà ovviamente solo temporanea. In più, fino ad ora è stato accertato dai fatti che il ragazzo aveva acquistato la droga tre giorni prima nel suo paese”, sottolinea.

 

In 3mila firmano per salvare il Cocoricò. La petizione per evitare la chiusura del locale è pubblicata sul sito change.org ed è indirizzata al questore Improta e al sindaco di Riccione, Renata Tosi. Obiettivo raggiungere 5mila firme (ilCarlino).

 

Duecentocinquanta uomini a presidiare la notte riminese. Da Bellaria a Cattolica, sabato notte blindato contro abuso di alcool e droghe. Presidiate le stazioni di Rimini e Riccione, con uso di unità cinofile. Tre spacciatori svizzeri arrestati in flagranza a Marina centro (dove si svolgeva il Corona Sunset Festival), dieci giovani tra i 19 e i 27 anni fermati tra i bagni 8 e 17 mentre consumavano droga e diversi grammi di sostanze stupefacenti ritrovate nascoste anche al Marano (Corriere, LaVoce, ilCarlino).

 

Rimpasto in giunta? E’ l’ipotesi avanzata dal Corriere a due mesi dalla dimissioni di Sara Visintin. L’assessore all’ambiente, in rotta con il sindaco,dopo aver sostenuto l’occupazione illegale di alcuni edifici da parte del centro sociale Paz, due mesi fa, ha lasciato e non è stata ancora sostituita (Corriere).

 

Centrodestra, chi sarà il candidato a sindaco nel 2016? Il Corriere intervista Gioenzo Renzi, che non lancia apertamente la sua candidatura, ma nemmeno si butta via.

 

“Presto a Rimini per salvare il mercato”. La promessa di Matteo Salvini agli ambulanti, che lo hanno incontrato a Cervia in occasione della festa della Lega nord Romagna e gli hanno raccontato del trasloco da piazza Malatesta decretato dal consiglio comunale (ilCarlino).

 

Vigilessa denunciata: nel suo bilocale diciotto vu cumprà bengalesi. dormivano in letti matrimoniali a castello e in scarse condizioni igienico-sanitarie. La dipendente del Comune di Rimini era stata multata lo scorso anno per aver stipato dieci abusivi nell’appartamento, ma aveva fatto ricorso (ilCarlino).

 

Cattolica. In 6mila per il concerto di Mika sabato. Qualche malore tra le fan, qualcuna appostata in attesa dell’apertura dei cancelli già da venerdì sera (ilCarlino, Corriere).

mattoneRimini | Mobilità, incontro in Regione su Agenzia unica

 

Dalle tre attuali (Ambra di Ravenna, Atr di Forlì-Cesena e Am di Rimini) a un’unica Agenzia per la mobilità della Romagna. Un primo passo verso l’aggregazione di queste tre realtà è avvenuta durante l’incontro, in Regione, in cui l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti Raffaele Donini, con agli amministratori locali, ha presentato ai sindacati i dettagli del progetto. “Abbiamo raggiunto un primo obiettivo importante – ha commentato con soddisfazione Donini, al termine dell’incontro – che ci consentirà di procedere nel percorso verso una maggiore ottimizzazione nella gestione del trasporto pubblico locale in Romagna e una semplificazione nei processi decisionali”. Il progetto prevede che l’iter si concluda a fine 2015, con la costituzione di un unico soggetto con sede a Cesena. “Una struttura snella, ma in grado – ha sottolineato Donini – di svolgere puntualmente le attività di programmazione e controllo”.
Il processo di aggregazione (previsto dalla legge regionale 30 del ’98, ribadito dalla legge sul riordino e dal nuovo Atto di indirizzo triennale sul trasporto pubblico locale, attualmente in discussione) riguarderà tutte le Agenzie per la mobilità dell’Emilia-Romagna, che dovranno passare da nove (attualmente, una per ogni bacino provinciale) a quattro.

 

start romagna autobus

Sabato, 25 Luglio 2015 09:52

giornalaio, 25 luglio 2015

giornalaioHotel chiuso a Viserba | I funerali di Lamberto | Autopsia per Enea

 

Ieri a Città di Castello in migliaia commossi per i funerali di Lamberto, il 16enne morto a Riccione per un’overdose da ecstasy, assunta in occasione di una serata al Cocoricò. “Possiamo fare di più come educatori, senza giudicare nessuno, ma occorre distinguere il bene dal male”, ha detto nell’omelia il vescovo Cancian. “Tenere aperto il Cocoricò nel giorno dei funerali è una cosa di cattivissimo gusto”, ha commentato l’avvocato della famiglia Lucaccioni, Roberto Bianchi (ilCarlino, Corriere, LaVoce). Cartelli 6 metri per 3 campeggiano da ieri attorno al locale, che vuole ribadire il suo no alla droga (Corriere).

 

Lunedì autopsia e mercoledì, probabilmente, funerali per Enea De Carolis, il pallavolista 19enne stroncato da un attacco cardiaco in mare a Rimini (si era diplomato all’Alberti dopo aver frequentato tre anni il Da Vinci). L’intervista alla madre sul Carlino, quella all’allenatore della Softer volley Forlì sul Corriere, quella a un amico sulla Voce. A Riccione ieri un turista 17enne ha rischiato di annegare. E’ stato tirato fuori dall’acqua in extremis dagli amici e rianimato dal salvataggio (ilCarlino, Corriere, LaVoce).

 

Hotel chiuso in piena estate. Il Comune ha messo i sigilli al Nicaragua di Viserba. Dopo la chiusura lo scorso anno per un giro di prostituzione, ora la motivazione riguarda le condizioni di degrado già riscontrate da Asl e polizia municipale in aprile e non ancora risolte dai gestori (ilCarlino, Corriere, LaVoce). “Di alberghi così possiamo farne a meno”, commenta il presidente di Aia, Patrizia Rinaldis (Corriere).

 

"Lui mi copia". Gennaro Mauro (Ncd-Pdl) e Gioenzo Renzi (FdI) protagonisti del teatrino andato in scena ieri in seconda commissione. In ballo il nome del prossimo candidato sindaco del centrodestra. Mauro avrebbe ripreso da Renzi senza citare la fonte alcune riflessioni sulla riqualificazione di piazza Malatesta. “L’accusa non è veritiera”, ribatte Mauro. “Ho la sola colpa di aver chiesto per le prossime elezioni un volto nuovo come candidato a sindaco”, rincara (Corriere, LaVoce). La commissione era dedicata all’Asp Valloni.

 

Il Fulgor costa caro. Il piano di investimenti da oltre 6 milioni di Asp è quasi tutti assorbito dal Fulgor, i cui lavori si sono allungati per via degli scavi archeologici da poco terminati. Tre varianti in corso d’opera hanno fatto lievitare i costi di oltre mezzo milione di euro, da 7 a 7,5 milioni. I ricorsi per l’aggiudicazione dei lavori hanno generato spese legali da 80mila euro (Corriere).

 

Bilancio in pari per Asp. “L’Asp ha approvato il bilancio 2015 in pareggio, per circa 5 milioni così come il consuntivo 2014 anch’esso in pari dopo il rosso del 2013”, ha riferito il presidente Giancarlo Ferri sempre nell’ambito della seconda commissione di ieri (Corriere).

 

Saranno dodici le canoniche della Diocesi di Rimini ad essere restaurate per ospitare i profughi nell’ambito del progetto coordinato dalla prefettura e finanziato dal ministero. Si trovano soprattutto in Valmarecchia e Valconca (ilCarlino). La diocesi è pronta ad andare avanti dunque con l’accordo, precisando che non ne trarrà alcun vantaggio economico (ilCarlino, Corriere, LaVoce).

 

Un gesto simbolico per unire sport e solidarietà. Il prossimo campionato i giocatori della Crabs avranno sulla maglia il logo dell’associazione Papa Giovanni. Ovviamente, si cercherà anche di organizzare eventi di sensibilizzazione per favorire la conoscenza di tutte le opere sul territorio degli eredi di don Oreste Benzi (ilCarlino).

 

Sempre più presenti in Romagna ‘ndrangheta e camorra, con i Casalesi in prima fila, come risulta anche dalla mappatura presentata dall’osservatorio della Provincia di Rimini. A rendere interessante la riviera è la vicinanza con San Marino (Corriere, LaVoce).

 

Cattolica. Buco da 875mila euro nelle casse del Comune. Tra il 2011 e il 2014: in totale i contribuenti cattolichini (privati cittadini e imprese) hanno evaso la Tarsu (sui rifiuti urbani) per 755mila euro, e l’Ici per circa 120mila. Somma che ora il Comune cercherà di riscuotere (ilCarlino).

 

Bellaria. Verbali a chi vende il pesce nella vecchia pescheria. Le prime multe sono già scattate nelle scorse settimane. La struttura non esiste più e chi la usa ancora per vendere il pesce lo fa in modo illegale (ilCarlino, Corriere, LaVoce).

 

Santarcangelo. Continua a far discutere il ballerino canadese che al Festival del teatro, dopo aver ballato nudo in piazza, si è fatto la pipì in faccia. “Lunga vita al festival, ma simili episodi rischiano di squalificarlo”, commentano i parroci don Giancarlo Del Bianco e don Ugo Moncada. La direttrice artistica Silvia Bottiroli interviene chiedendo scusa a chi possa essersi “sentito urtato”, ma precisando che “il danzatore” ha portato “le mani al sesso, come a nasconderlo, e lasciar uscire un getto di pipì pronunciando la frase Je suis Fontainè. Chi paragona questo gesto a quello di chiunque decida di orinare in un luogo pubblico fa finta di non vedere il gesto del danzatore” (ilCarlino, Corriere, LaVoce).

 

Montescudo. “Profanato un luogo di culto”. Il parroco di Trarivi, don Roberto Battaglia interviene sul caso del fotografo Giorgio Augelli, che nella chiesa della Pace ha immortalato immagini di baci tra finte suore benedetti da finti preti. Il Comune ha denunciato il fotografo. “Augelli non è mai venuto chiederci l’autorizzazione, che comunque non avremmo potuto concedere perché la chiesa non dipende dal municipio”, spiega il vicesindaco Ruggero Gozzi (Corriere).

 

San Marino. “Anche noi possiamo accogliere i migranti”. L’apertura alle parole del vescovo Andrea Turazzi arriva al segretario alla Cultura Giuseppe Morganti, che appoggia oggi anche l’idea lanciata dal direttore della Caritas Giovanni Ceccoli. Si avanza l’ipotesi di poter ospitare “qualche decina di profughi nella Casa San Michele e in immobili che lo Stato potrebbe mettere a disposizione”, spiega Morganti (ilCarlino).

 

laSettimana
Inizia e chiude nel segno di Lamberto Lucaccioni, il 16enne umbro morto a Riccione per overdose di ecstasy. Domenica la notizia della morte. Oggi quella dei funerali di ieri. Nel mezzo voglia di giustizia, polemiche, disperazione e buoni propositi. L’altro lutto è stato quello di Enea De Carolis, 19enne promessa del volley romagnolo, colto da un attacco di cuore in acqua con gli amici, tra i bagni 11 e 12.
L’altro tema caldo è stato quello dei profughi. La Prefettura ha pubblicato un bando per cercare soggetti interessati ad ospitarli. Tra essi molti albergatori, ma l’Aia frena: niente immigrati in fascia turistica.

tortora-scuroCittà di Castello | Funerali Lucaccioni, il vescovo: Tragedia che chiama in causa ognuno

 

“Una tragedia del genere chiama in causa tutti noi”. Lo ha detto monsignor Domenico Cancian, vescovo di Città di Castello, nell’omelia del funerale di Lamberto Lucaccioni, il diciassettenne ucciso dall’ecstasy lo scorso 18 luglio a Riccione. Celebrando oggi le esequie in cattedrale, il presule ha osservato che Dio, “dopo aver dato a Gesù la forza di morire per salvare tutti gli uomini, l’ha risuscitato dalla morte. Così il Signore ha vinto ogni male”. Per questo, ha aggiunto, “il Signore, in modo misterioso, sa trasformare il male in bene. Ravviviamo questa certezza centrale della fede cristiana”. Ma insieme a questa verità della fede, il monito del presule, “occorre anche richiamare le nostre responsabilità umane. Una tragedia del genere chiama in causa tutti noi; uomini e donne liberi e perciò responsabili del bene e del male. Senza giudicare nessuno e senza alimentare sentimenti negativi, noi adulti - dobbiamo dircelo - possiamo fare di più e meglio come educatori”. Secondo mons. Cancian, “le agenzie educative e formative, compresi i media, hanno il dovere di segnalare le situazioni di pericolo per evitarle, facendo chiaramente sapere che alcune sono senza ritorno e altre incidono in maniera negativa”.
Ma soprattutto, l’esortazione di mons. Cancian, “tutti insieme dovremmo, con gli esempi accompagnati dalle parole giuste, mostrare che ci si può divertire in modo bello e costruttivo. Ognuno secondo il proprio compito ha il dovere di promuovere il vero bene e prestare l’aiuto giusto nel momento e nel modo giusto”. Un appello ai ragazzi e ai giovani: “Prendetevi le vostre responsabilità per custodire la vostra vita, il bene più prezioso per voi e per gli altri. Se volete, potete distinguere le esperienze veramente belle (e sono tante) e le esperienze negative e pericolose”. “Nessuno di noi - il monito del presule - può ignorare o sottovalutare gli effetti disastrosi di certe sostanze” (Sir).

lucaccioni lamberto

2Rimini | Profughi, l’accordo tra diocesi e prefettura va avanti

 

L’accordo tra diocesi e prefettura di Rimini per l’accoglienza dei profughi nelle canoniche inutilizzate è ancora valido, anche dopo il passaggio di consegne tra Claudio Palomba a Giuseppa Strano in prefettura. Lo ribadisce la curia con una nota stampa in cui ripercorre i capidaldi dell’accordo.
“Di fronte ad una precisa richiesta della Prefettura, la Diocesi non poteva non prendere in seria considerazione e sentire come dovere morale la necessità di contribuire con una risposta positiva ad una emergenza drammatica, impellente e continua”, spiegano dalla curia.
“La Diocesi - si entra nel dettaglio - ha presentato alla Prefettura un elenco di strutture disponibili, che però, essendo non utilizzate da diverso tempo, non sono immediatamente agibili, ma necessitano di lavori di manutenzione, più o meno consistenti”.
Ma non è un problema. “Poiché il Ministero degli Interni ha messo a disposizione della Prefettura dei fondi esigui per questi interventi, la Diocesi stipulerà una convenzione con la Prefettura, concedendo in comodato gratuito quegli edifici che i funzionari riterranno più idonei allo scopo”.
Ad eseguire i lavori potranno essere direttamente la Prefettura o la Diocesi, nel caso un intervento diretto possa servire ad accelerare i tempi di esecuzione. In questo caso, al termine dei lavori la Diocesi presenterà regolare e dettagliata documentazione degli interventi svolti e strettamente necessari alla riapertura delle case individuate”.
Per quanto riguarda la gestione di queste strutture, “quando saranno accolti i profughi, sarà direttamente la Prefettura a stabilire accordi con le Associazioni o le Cooperative con le quali essa già opera in convenzione”.
La Diocesi, quindi, “non viene coinvolta dunque in alcun modo nella gestione economica dei profughi e non ha nessun ritorno finanziario da questo intervento di natura puramente umanitaria. Sarà invece sua cura contattare preventivamente i parroci interessati per territorio e vedere assieme come aiutare le comunità parrocchiali ad un atteggiamento di accoglienza e di integrazione. Non ci nascondiamo i problemi: ma i bisogni e le necessità devono avere il sopravvento sugli ostacoli”.
Ricordano dalla diocesi come la cronaca del cammino dei migranti abbia regalato, in questi giorni, immagini e storie diverse: “il pianto di una ragazza palestinese, Reem, in Germania, per il diniego (poi ritirato) alla richiesta d’asilo; il pianto dei genitori di Raghad, la bambina siriana diabetica morta su un “barcone della speranza”; la fatica dell’accoglienza a Treviso; la strumentalizzazione della paura a Roma. Quattro istantanee che invitano a non guardare altrove, a non dimenticare la tragedia dei migranti forzati”. Da qui l’esigenza di un’accoglienza che “non nasce semplicemente da un dovere di ospitalità, - dice il direttore generale Migrantes Gian Carlo Perego - ma è la sola strada per costruire il nostro domani, per progettare ancora una volta il futuro”.

tortora-scuroRimini | Rissa in spiaggia, 4 arresti

 

Rissa in spiaggia a Rimini davanti ad alcuni turisti. I carabinieri, impegnati in un servizio antiborseggio sono intervenuti questa mattina all'alba presso il bagno 98. Coinvolti nella zuffa quattro stranieri con diversi precedenti penali: tre marocchini ed un algerino poi arrestati per rissa. Uno dei quattro è stato medicato in ospedale per una ferita alla testa e successivamente dimesso con una prognosi di cinque giorni. Dopo il processo, questa mattina, due di loro sono stati condannati a dieci mesi di reclusione (pena sospesa) con l'obbligo della firma in caserma. Gli altri due stranieri sono stati condannati a sei mesi di reclusione (pena sospesa) con il divieto di dimora nella provincia di Rimini (Agi).

spiaggia rimini 2

spiaggia rimini 2

neroRimini | Provincia: La camorra presenza strutturata in Romagna

 

La ‘ndrangheta calabrese sta colonizzando l’Emilia Romagna, ma in riviera e a San Marino si sta diffondendo sempre più la camorra, secondo la Mappatura delle mafie in Emilia Romagna pubblicata oggi dall’Osservatorio provinciale sulla criminalità organizzata e per la diffusione di una cultura della legalità (www.legalita.rn.it). Secondo l’osservatorio quella delle mafie è “una penetrazione purtroppo ormai accertata (e confermata dall’indagine Aemilia, che ha evidenziato quanto radicate siano talune organizzazioni nel territorio regionale)”.
L’analisi ha rivolto “particolare attenzione a quanto successo negli ultimi anni (dal 2010 al 2015) non tanto, e non solo, per scattare una fotografia della presenza mafiosa nel territorio regionale ma soprattutto per cogliere le linee di tendenza e analizzare l'evoluzione passata per cercare di comprendere quale potrebbe essere quella futura. Il quinquennio esaminato ha visto sempre più profilarsi l’ipotesi di una sorta di colonizzazione, nel segno di una autonomia organizzativa, per la ’ndrangheta (vedi indagine Aemilia), mentre per la camorra e per la mafia siciliana, le analisi compiute profilano scenari diversi”.
Secondo il rapporto “il soggiorno obbligato viene molto spesso utilizzato come spiegazione per la presenza mafiosa in Emilia-Romagna. In linea con la letteratura scientifica sul tema, questo fenomeno può dirsi al più una concausa tra le altre (un mercato florido dell’edilizia, nonostante la crisi del settore, il crocevia delle rotte per lo spaccio di stupefacenti, una domanda stabilmente alta di droghe, specie nei periodi estivi sulla Riviera, ecc.) che hanno contribuito alla penetrazione della criminalità organizzata nel territorio”.
Passando all’analisi delle singole organizzazioni si può verificare come, “in primo luogo, le ’ndrine calabresi dimostrano di essere le più attive nel territorio, in particolare nell’Emilia occidentale e nell’area bolognese. La presenza strutturata di Grande Aracri, una volta conclusasi, con la morte dei principali rivali, la faida interna con i Dragone, ha permesso un radicamento nel tessuto economico-sociale che non ha eguali nel resto della regione”.
Per ciò che concerne la “Camorra, la presenza è molto radicata, anche se non ai livelli della criminalità calabrese, nel territorio dell’Emilia Occidentale con una netta predominanza del clan dei casalesi, in particolare le fazioni Schiavone e Zagaria. Negli ultimi anni si assiste ad un processo di strutturazione della presenza anche nella zona romagnola e nella Repubblica di San Marino: a testimonianza di ciò, le indagini svolte dagli inquirenti che hanno portato alla luce l’interesse sulla zona, nella quale erano già fisicamente stanziati esponenti della criminalità organizzata campana (clan dei casalesi)”.
Infine, per Cosa Nostra “si attendono le risultanze investigative di cui ha scritto recentemente la Direzione Nazionale Antimafia: sono quattro le indagini su cui stanno lavorando magistrati e forze dell’ordine. Al di la di questo, la resilienza della mafia siciliana in Emilia-Romagna è un dato ormai acquisito, sebbene la presenza nel territorio sia scemata, probabilmente anche a causa delle azioni di contrasto che hanno interessato Cosa Nostra a livello nazionale nei due decenni precedenti”.