05 10 2015 | Rimini | Banda larga, Giudici: Rimini fuori dai piani di diffusione
Rimini | Banda larga, Giudici: Rimini fuori dai piani di diffusione
Rimini non è inserita nei piani di diffusione della banda larga. L’allarme lo lancia il consigliere comunale di minoranza Eraldo Giudici, che sul tema ha interrogato il sindaco Andrea Gnassi.
“Il 19 Ottobre 2015 nell’ambito di una verifica dell’ avanzamento delle procedure legate all' Agenda digitale Italia si sono attinte informazioni dal sito della società del Ministero dello Sviluppo economico, che si occupa dell'applicazione del programma di digitalizzazione del territorio italiano per banda larga e banda ultralalrga e servizi avanzati da cui si è appreso (cfr. www.infratelitalia.it ) che il 7 Dicembre 2015 ci sarebbe un’ importante scadenza legata alla presentazione da parte delle Pubbliche amministrazioni di osservazioni al “Piano nazionale di diffusione della banda ultra larga” per la realizzazione delle necessarie infrastrutture”, racconta Giudici.
“Nel sito www.infratelitalia.it - prosegue - é pubblicato l'esito delle consultazioni effettuate sulla realizzazione dei piani di diffusione della banda larga da cui risulterebbe (s.v. file “ esito consultazioni BUL 2015 - aree nere e grigie e aree bianche”) che Rimini non risulterebbe inserita e non se ne capisce il perché; non si è riusciti a capire se la nostra Amministrazione se ne sia interessata”.
Ricorda comunque Giudici che “d’altro canto risulterebbe la diffusione solo in parte della nostra città di cavi a fibra ottica mentre la copertura di banda larga sarebbe presente solo nelle zone di Rimini Stadio, Rimini centro e Viserba”.
05 11 2015 | Rimini | Ecomondo, 15 gli enti e le aziende locali presenti
Rimini | Ecomondo, 15 gli enti e le aziende locali presenti
Sono una quindicina fra aziende, enti ed associazioni, le realtà riminesi protagoniste ad Ecomondo e Key Energy, in corso fino a domani a Rimini Fiera. Così come è intensa l’attività del Comune di Rimini, presso lo stand ‘Città Sostenibile’. Qui il capoluogo è protagonista col progetto “La scuola che fa scuola” con gli interventi per valorizzare il patrimonio edilizio scolastico.
Presente a Ecomondo anche la Provincia con la Piazza dell’innovazione, nell’ambito del Progetto Europeo Ipa Smart Inno: esposizioni, eventi con ospiti illustri e incontri tra start up e finanziatori del campo ambientale ed energetico.
Tra le aziende presenti Petroltecnica, Rossi Oleodinamica, Società Italiana Gas Liquidi, F.lli Franchini, Celli Spa, Maggioli Editore, Nova Somor, Dronebase, Ecoarea, La Formica, Lav, Panta srl, Wwf.
05 11 2015 | Rimini | Tax credit, 3mila alberghi lo chiedono per riqualificare
Rimini | Tax credit, 3mila alberghi lo chiedono per riqualificare
Sono poco più di 3mila le domande per il ‘tax credit’ per la riqualificazione delle imprese del settore ricettivo stabilito nell’ambito dell’Art bonus. Lo rende noto il deputato Tiziano Arlotti (Pd).
Si tratta del 10 per cento delle imprese di tutta Italia, mentre erano state 1937 le istanze presentate per il tax credit per la digitalizzazione. L’ammontare totale del credito di imposta richiesto è pari a 77 milioni di euro su 20 milioni stanziati per l’anno in corso e in totale prevedrà nel prossimo quadriennio (2016-2019) 220 milioni di euro di stanziamento. Fra le domande pervenute, è prevalente il credito d’imposta richiesto per gli interventi di riqualificazione e ristrutturazione (49.815.203,42 euro), mentre quello per l’acquisto di mobili ammonta a 27.245.192,01 euro. Dato che il tax credit è concesso per il 30% delle spese sostenute fino ad un massimo di 200mila euro, è stimabile che gli interventi per cui le imprese ricettive hanno fatto richiesta ammontino a 300-400 mln di euro.
05 11 2015 | Rimini | Gal Valli, Moretti contesta scelta Coldiretti
Rimini | Gal Valli, Moretti contesta scelta Coldiretti
La Coldiretti, associazione di categoria che riunisce le imprese agricole, ha deciso di non partecipare alla costituzione del Gruppo di aziona locale (Gal) delle Valli del Marecchia e Conca. Il presidente della Camera di commercio di Rimini, Fabrizio Moretti, si chiede perché, ricordando anche che l’approvazione in Regione del progetto “consentirà di portare sui territori delle Valli, in base al bando regionale, risorse nel programma settennale da un minimo di 4 milioni di euro fino ad un massimo di oltre 10 milioni di euro, destinate all’innovazione, a favorire l’occupazione, alla valorizzazione ed allo sviluppo dei territori”.
Citando le motivazioni portate dall’associazione Moretti si domanda: “Quindi questa è una “mancanza di opportunità di sviluppo e crescita economica/sociale per i territori” rispetto alla precedente “esperienza positiva quando il Valconca (ed anche la bassa Valmarecchia) erano parte integrante del GAL L’Altra Romagna” ed hanno recepito risorse per soli circa 750.000 euro, quindi circa il 10% delle risorse gestite dal Gal L’Altra Romagna?”. Soprattutto, si domanda Moretti, “perché le altre due associazioni degli agricoltori Cia e Confagricoltura hanno partecipato al costituendo nuovo Gal, accettando e condividendo la strategia individuata “Cura e tutela del paesaggio, dell’uso del suolo e della biodiversità (animale e vegetale)” se “poco e nulla ci sarà per le imprese agricole”?”.
Spiega Moretti che “Cia e Confagricoltura hanno partecipato attivamente fin dall’inizio alla cabina di regia del costituendo Gal, quindi sanno che nella progettazione presentata in Regione ci sono progetti molto importanti incentrati sul mondo dell’agricoltura per favorirne lo sviluppo e l’innovazione, mentre Coldiretti scientificamente non ha voluto partecipare ai lavori, come mai? E perché la “Cura e tutela del paesaggio, dell’uso del suolo e della biodiversità (animale e vegetale)” sarebbe un ambito “troppo limitativo” senza “una visione strategica”? Come può affermare il presidente di Coldiretti Giuseppe Salvioli che non sono stati “privilegiati interventi innovativi”, quando non avendo partecipato ai lavori della Cabina di Regia di cui doveva fare parte, non conosce la progettazione che è stata sviluppata, tutta incentrata sull’innovazione”.
La cosa “che stupisce ancor di più è che ancora emerge questa affermazione “la politica Riminese ha optato per la costituzione del nuovo Gal”, ma come. Se proprio una certa area della politica riminese era fortemente contraria alla costituzione del nuovo Gal. Certamente altri rappresentanti politici del nostro territorio hanno dato un forte consenso ed anche un contributo operativo perché la comunità locale si adoperasse per la costituzione del nuovo Gal del nostro territorio, ma non per meri interessi e vantaggi politici di parte, ma per quello che deve essere il vero spirito della politica e delle istituzioni”.
Adoperarsi per “favorire la tutela e lo sviluppo della comunità, favorirne opportunità di miglioramento e di crescita sociale ed economica. Questo è lo spirito che ha animato tutti i partecipanti alla cabina di regia per la costituzione del nuovo Gal delle Valli del Marecchia e Conca, a cui hanno partecipato tutti i 20 Comuni delle due valli, le nove associazioni di categoria del territorio, insieme alla Camera di Commercio, insieme alla Fondazione ed ai principali istituti bancari del territorio, con il sostegno anche dell’Università di Bologna tramite il Campus Universitario di Rimini e l’Università di Urbino”. Solo la Coldiretti, rribadisce Moretti, “si è chiamata fuori, quando tutta la Comunità locale ci ha creduto e lavorato per realizzare questo progetto, quindi a questo punto chi è che manca di visione strategica? Ma quando il nuovo Gal delle Valli del Marecchia e Conca tra qualche mese si costituirà e comincerà a presentare progetti e risorse che andranno a beneficio anche delle imprese agricole, con un impatto economico decisamente più importante del trascorso settennato, le imprese del territorio associate alla Coldiretti, imprese agricole di tutto rispetto e valore, cosa ne penseranno della loro Associazione che scientemente non ha voluto aderire, quando le altre associazioni degli agricoltori ne sono state protagoniste?”.
adorazione eucaristica
giornalaio, 5 novembre 2015
Caritas: meno poveri, più povertà | Rimini nord: 18mln per il polo scolastico | Approvato il piano strutturale
Meno poveri e più povertà. In Caritas diocesana in 9 mesi sono state incontrate 1.804 persone contro le 1.958 dello stesso periodo nel 2014, a livello territoriale si è passati da 6.794 a 5.873. Ma il 60% delle persone incontrate è in una situazione di povertà da più di un anno, gli italiani sono aumentati arrivando al 34% a livello diocesano (LaVoce, Corriere). Intanto l’hotel Milton per il 15 novembre ha organizzato un pranzo per i senzatetto, certificati da Mensa Opera Sant’Antonio e Croce rossa (Corriere).
Venticinque milioni per tre scuole. Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi racconta gli investimenti della sua era in fatto di edilizia scolastica. C’è la scuola del Villaggio I Maggio, completata a settembre 2014, mentre in questo mese partiranno i lavori alla nuova scuola XX Settembre. E' in corso di progettazione il polo scolastico 'Fa bene' al servizio di Rimini nord, 18 milioni di investimento previsti. “In due anni troveranno posto tra i banchi 2mila scolari”, precisa il sindaco (LaVoce, Corriere, ilCarlino).
Urbanistica, il Piano strutturale è stato approvato ieri sera dal consiglio comunale di Rimini. “Uno strumento importante per la città, per il suo presente e, soprattutto, per il suo futuro”, ha detto in aula l’assessore Roberto Biagini. Sono state 1.249 le osservazioni presentate dai cittadini, contenenti 1.448 richieste, esaminate nelle ultime settimane dalla commissione (Corriere).
Anabolandia. Il Tribunale nazionale antidoping del Coni ha inibito a vita dalle società sportive il papà riminese che chiedeva al medico di dopare i suoi figli tennisti, all’epoca minorenni. L’uomo sarà processato dal tribunale di Rimini con altri quaranta imputati a partire dall’11 febbraio 2016 (Corriere, ilCarlino).
Lavoro. Nei primi nove mesi del 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014 nella provincia di Rimini aumentano gli occupati in agricoltura (+ 1,4%), industria (+8.8%), commercio (+9,3%) ed edilizia (+17,8%). Calano invece le assunzioni nel settore degli alberghi e della ristorazione (-5,5%). Lo dicono i dati del Bollettino pubblicato dal centro studi provinciale, resi noti ieri dal deputato Tiziano Arlotti (LaVoce, Corriere, ilCarlino).
“Sono incinta”. E’ quello che una 33enne dipendente di un call center che opera a Rimini ha detto ai suoi capi. Pochi giorni dopo l’hanno licenziata. Il racconto sul Carlino. “Cinquanta donne all’anno subiscono lo stesso trattamento”, conferma la Cgil locale.
Rifiuti. Nel 2014 la percentuale della raccolta differenziata nella provincia di Rimini è attestata al 61,6% e nei primi sei mesi del 2015 è già oltre al 62%, una media al di sopra di quella regionale che si ferma al 58,2%. Punte di diamante, i comuni di Santarcangelo di Romagna col 74,66% e Poggio Torriana col 73,04%, sottolinea il report provinciale presentato ieri a Ecomondo (LaVoce, ilCarlino).
Sicurezza senza mezzi. “Sono a disposizione solo tre telepass per tutta la Provincia. Sicché può capitare di aver bisogno di fare il biglietto per l’autostrada durante un servizio di scorta o durante un inseguimento”. E’ tra le cose venute fuori nel corso dell’incontro tra gli esponenti politici del Movimento 5 Stelle e i sindacati di polizia, a Rimini sabato scorso (LaVoce, Corriere).
Indagati per estorsione due giovani militari della Capitaneria di porto di Rimini. Di giorno controllavano gli esercizi commerciali e i bagnini sul demanio pubblico. Di notte chiedevano di bere gratis nei bar sulla spiaggia. La denuncia in procura è partita dalla polizia, dopo alcuni disordini causati una sera in un bar dai due alticci (ilCarlino).
Sono state una ventina le auto scassate nella notte tra lunedì e martedì tra via Argelli e via Pagliarani, parcheggiate in strada in zona Ina casa a Rimini. Finestrini spaccati e portiere forzate a scopo di furto, raccontano i derubati (ilCarlino).
Fiera di San Martino a Santarcangelo nel week end: come raggiungerla. Saranno 22 i parcheggi con 3.090 posti auto, due aree di sosta per camper e una per autobus. Due le navette che nel fine settimana collegheranno il centro della fiera con i parcheggi più grandi. Presentato il piano speciale della viabilità e della sosta (LaVoce, ilCarlino).
Cambio di guardia a Riccione. Alla guida della Polizia municipale sembra possa arrivare da Cattolica Claudia Rufer, che dovrebbe assumere l’incarico da dirigente ad interim, in attesa che si completi la costituzione del comando unico di Polizia municipale Riccione, Cattolica e Misano. A Cattolica Rufer si occupa di servizi demografici e parcometri. Tensione in comune a Riccione per le deleghe che stanno per essere tolte a Graziella Cianini (Corriere).
Malumori nella direzione del Pd riccionese. Martedì sera alla riunione era assente il capogruppo in consiglio comunale Fabio Ubaldi, assenti anche i ‘suoi’. “Contano i contenuti, non gli apparati”, dice. No comment da parte del segretario comunale Parmeggiani. Presenti in 25 su 50 aventi diritto (ilCarlino).
Il paladino dei disabili. Si è spento ieri all’età di 36 anni Simone Parma, riminese malato di distrofia muscolare, protagonista della campagna di sensibilizzazione ‘Firmo dunque sono’ per la validità della firma oculare negli uffici pubblici. Sabato alle 10 il funerale nella chiesa di Viserba Monte, dove venerdì alle 20,30 sarà recitato il rosario (LaVoce, Corriere, ilCarlino).
Commiato a Montescudo. Don Giuseppe Foschi si è spento a 92 anni, dopo 65 da parroco di Sant’Apollinare a Santa Maria del Piano, Montescudo. Lì oggi alle 15 il vescovo Francesco Lambiasi presiederà le esequie (LaVoce, ilCarlino).
04 11 2015 | Rimini | Poveri, Caritas: Diminuisce il numero, ma la situazione resta drammatica
Rimini | Poveri, Caritas: Diminuisce il numero, ma la situazione resta drammatica
“Il numero delle persone in stato di povertà che si sono rivolte alla Caritas diocesana e alle Caritas presenti in tutto il territorio diocesano è finalmente diminuito: in Caritas diocesana in 9 mesi sono state incontrate 1.804 persone contro le 1.958 dello stesso periodo nel 2014, e a livello territoriale si è passati da 6.794 a 5.873 (dato non preciso in quanto non tutti i volontari hanno già registrato tutti gli accessi)”. Lo scrive nero su bianco Isabella Mancino, responsabile dell’Osservatorio delle povertà e delle risorse della Caritas diocesana di Rimini. “Ma chi sono le persone in stato di povertà?”, si domandano alla Caritas, dandosi una risposta precisa. “Più italiani; più anziani, più disoccupati, più persone sole e senza casa”. È importante, per Mancino, “analizzare i dati per comprendere meglio la situazione attuale. Così facendo si scopre che in realtà la situazione è molto più drammatica di quella che ci si potrebbe aspettare data la diminuzione complessiva delle persone in stato di bisogno. Il 60% delle persone incontrate è in una situazione di povertà da più di un anno, gli italiani sono clamorosamente aumentati arrivando al 34% a livello diocesano e al 32,4% per quel che riguarda la Caritas diocesana sono aumentate le persone anziane in stato di povertà, gli over 65 hanno raggiunto il 19% degli assistiti sono aumentate notevolmente le persone che non hanno una casa: hanno raggiunto il 68,5% degli utenti, contro il 63,9% del 2013 sono aumentate le persone sole: hanno raggiunto il 57% delle persone in stato di povertà che si sono rivolte alla Caritas diocesana aumentate le persone prive di occupazione: 88,5% rispetto all’86,8% dello scorso anno rispetto agli stranieri si registra una diminuzione di 157 unità, diversi coloro che sono tornati in patria o che si sono spostati in altri territori. Tra le nazionalità più presenti abbiamo rumeni, marocchini, ucraini e tunisini”.
Quali le cause della povertà? “Famiglie disgregate; persone senza diritti Le cause che portano alla povertà sono indubbiamente i disagi economici dovuti all’ assenza o scarsa occupazione e poi, di conseguenza, l'impossibilità di sostenere le spese per l’abitazione. Oltre a questo c’è il problema delle relazioni intra familiari: la povertà provoca spesso disgregazione e, la mancanza di unità familiare, crea povertà. i disagi familiari sono tra le cause principali che portano alla povertà: quando i rapporti tra i familiari si incrinano, perdono di fiducia, quando un familiare ha gravi problemi di salute, quando sopraggiunge un lutto… diventa difficile superare le difficoltà, se a queste sussistono anche difficoltà economiche, occupazionali e abitative. un’altra situazione che sta diventando sempre più di difficile gestione è quella dell’impossibilità di far valere i propri diritti. Nel 2015 è aumentato il numero delle persone italiane sprovviste di residenza anagrafica e quindi non aventi diritto a forme di sussistenza come l’essere iscritte al Centro per l’impiego, richiedere assistenza sociale, avere un medico di base e tanto altro. Stessa situazione per gli stranieri che, nonostante siano sul territorio da tanti anni, non essendo più riusciti a trovare un lavoro, si trovano impossibilitati a rinnovare il permesso di soggiorno e vengono quindi a decadere tutte le possibilità che con fatica avevano raggiunto anche la solitudine è un fattore che incide sulla povertà. Due ricerche, svolte da alcuni tirocinanti universitari della facoltà di sociologia di Forlì, una sui senza dimora e una sulle famiglie in povertà, hanno dimostrato che più una persona/famiglia è sola più aumenta la sua permanenza in stato di povertà, mentre più riesce a mantenere salde le relazioni meglio riesce ad affrontare le difficoltà. anche le problematiche sanitarie incidono nelle situazioni di disagio: una famiglia su tre ha un componente affetto da qualche malattia o disabilità e lo stesso rapporto si è riscontrato tra le persone senza dimora. Chi ha problemi di salute non riesce a curarsi per motivi finanziari e chi vive in strada è nelle condizioni in cui anche malattie lievi, se non curate, rischiano di diventare croniche. Tra le problematiche emergono anche le situazioni di dipendenze e le scarcerazioni. Nel momento in cui una persona è riuscita a superare le sue difficoltà e a scontare la sua pena, fa comunque molta fatica a reinserirsi nella società, ricostruire l'autostima necessaria e riguadagnare la fiducia in se stessi e da parte degli altri”.
I poveri, quindi, sono sempre più poveri. “Le richieste d’aiuto sono incessanti Per quanto a livello numerico le persone che si sono rivolte alla Caritas siano diminuite, non sono invece calate le loro richieste. Nei primi nove mesi del 2015 la Caritas diocesana ha preparato 73.497 pasti contro i 71.888 dello stesso periodo nell’anno precedente Le docce sono passate da 1.868 a 2.323 La distribuzione degli abiti da 1.508 a 1.780 Sono state accolte a dormire 593 persone contro le 561 dell’anno precedente Distribuiti 357 farmaci contro i 298 Donato materiale scolastico a 59 famiglie contro le 54 dello scorso anno Incessanti anche le richieste di aiuto economico alle quali non sempre si riesce a dare risposta. Positiva la risposta del Fondo per il lavoro che ha ricevuto 475 domande (di cui 70% da parte di italiani e 30% di stranieri) ed ha trovato occupazione a 65 persone di cui 49 italiane e 16 straniere, tra queste 14 sono state assunte a tempo indeterminato”.
Cosa si può fare per le persone in stato di povertà? “In attesa di scelte economiche capaci di aggredire la povertà e di rimuoverne le cause, ognuno di noi è chiamato a mettersi in gioco in prima persona. Creare relazioni. Se conosci persone in stato di povertà la prima cosa che puoi fare è non lasciarle sole, l’affetto e l’amicizia sono i valori che danno il sostegno maggiore a qualsiasi essere umano. Creare reti e attivare le persone. È importante però non avere la presunzione di fare tutto da soli e di essere un mago merlino che sa risolvere tutti i problemi; prima di tutto è necessario partire dalla persona stessa, conoscerla, aiutarla a conoscersi e a valorizzare ciò che è e sa fare. Insieme provare a tracciare dei percorsi che vedano il coinvolgimento di altre persone: di amici, della parrocchia, dell’amministrazione locale, degli enti caritativi. Più si coinvolgono le persone e più si creano occasioni di aiuto. Condividere. Altre piccole cose, ma importanti, sono il condividere ciò che si ha: vestiti, medicine, giocattoli, materiali scolastici, mobili. La Caritas accetta di tutto, purché sia in buono stato e dignitoso per chi lo riceve”.
daverio a ecomondo
Philippe Daverio, noto storico dell’arte e volto tv, è intervenuto a Ecomondo alla tavola rotonda di Corepla sulle mille vite della plastica: “Un materiale assai recente – ha esordito - che ha cambiato la nostra vita nell’ultimo mezzo secolo e che ha cambiato, purtroppo, anche la faccia del pianeta nell’ultimo secolo: lo ha sporcato in un modo stabile. Ma alcune parti del mondo hanno cominciato ad affrontare intelligentemente il tema del recupero di materiale e del suo riutilizzo, dandogli così una seconda vita. Questo è uno dei temi che affrontiamo oggi. L’Italia in questo settore è un piccolo faro acceso, un’indicazione all’umanità. Gli italiani, che sono così poco civili in altre circostanze, lo sono stati in modo eccellente in questo campo, perché hanno capito che ne va dell’avvenire”
04 11 2015 | Rimini | Rifiuti, differenziata al 62% nel 2015
Rimini | Rifiuti, differenziata al 62% nel 2015
La Provincia di Rimini si conferma una provincia virtuosa nella raccolta differenziata con la percentuale più alta di tutta l’area dei comuni serviti da Hera, terza in Emilia-Romagna. Tanto risulta dall’annuale Report della Provincia, presentato oggi a Ecomondo.
I dati relativi alla raccolta differenziata confermano, anche per l’anno 2014, il trend di costante crescita della percentuale di rifiuti raccolti separatamente in ambito provinciale. L’anno scorso la percentuale di rifiuti raccolti separatamente si è attestata al 61,6% e nei primi sei mesi del 2015 è già oltre al 62%.
La media della provincia riminese è ampiamente al di sopra di quella regionale che si ferma al 58,2%.
La produzione dei rifiuti risulta sostanzialmente analoga a quella dell’anno precedente, con un lieve incremento pari al 1,55%.
Il rifiuto prodotto pro capite risulta essere pari a 698,10 chili, confermando ancora una volta la forte connotazione turistica del territorio provinciale come evidenziato dai picchi di produzione registrati durante i mesi estivi.
La Provincia di Rimini primeggia con il 61,6% nella raccolta differenziata di tutta l’area servita da Hera spa superando le province di Forlì-Cesena 52,5%, Ravenna 56,8%, Bologna 51,0%, Ferrara 53,7% e Modena 60,2%. Ed è a livello regionale la terza dopo Parma (69,1%) e Reggio Emilia (65,3%).
Sono inoltre già due i Comuni che hanno superato la soglia del 70% di raccolta differenziata: Santarcangelo di Romagna col 74,66% e Poggio Torriana col 73,04%.
Analizzando i dati relativi alle singole tipologie di rifiuti sul totale della raccolta differenziata, emerge come la nostra provincia possieda di gran lunga la percentuale maggiore per quanto riguarda la frazione organica (25,10%). Inoltre ci sono ottimi risultati di raccolta procapite. Vengono infatti superati i cento Kg/abitante/anno per quanto riguarda frazione organica (120,82) e carta (110,13).
La raccolta dei rifiuti organici ha superato per la prima volta le 40.000t, restando la frazione maggiormente raccolta in ambito provinciale precedendo carta (34.984t) e verde urbano(28.944).
04 11 2015 | Rimini | Lavoro, Arlotti: Boom di occupati in edilizia
Rimini | Lavoro, Arlotti: Boom di occupati in edilizia
“Nei primi nove mesi del 2015 aumentano gli occupati nei settori dell’agricoltura (+ 1,4%), dell’industria (+8.8%), del commercio (+9,3%) e delle costruzioni (un vero e proprio boom con +17,8%) nella Provincia di Rimini rispetto all’analogo periodo del 2014”. Il deputato del Pd Tiziano Arlotti rende noti i dati del Bollettino del lavoro appena pubblicato dal centro studi della Provincia di Rimini.
“Calano invece in modo significativo le assunzioni nel settore degli alberghi e della ristorazione (-5,5%), proprio in questo 2015 che ha registrato un ritorno significativo di turisti italiani sulla nostra Riviera. Un dato in controtendenza, visto che nei primi otto mesi del 2015 i turisti italiani sono aumentati del 6,5% negli arrivi e del 4,1% nelle presenze, mentre dall’estero gli arrivi si sono ridotti dell’11% (con il dimezzamento dei turisti russi). Nei primi nove mesi dell’anno gli avviamenti sono stati 77.158 contro i 78.548 del 2014 (-1.390)”.
Spiega Arlotti che “le assunzioni a tempo indeterminato sulla spinta del taglio dei contributi effettuato dal 1 gennaio 2015 con la Legge di Stabilità e il Jobs Act, da marzo 2015 raddoppiano passando dal 5,2% del 2014 al 10% dei primi nove mesi del 2015. Un dato che certifica la bontà delle scelte fatte dal Governo e dal Parlamento per combattere la precarietà e aumentare il lavoro a tempo indeterminato, che sono riproposte (seppur con una riduzione al 40% del taglio dei contributi) anche per il 2016”.
Cresce del 17,8% il dato dell’edilizia. “Non mi stupisce, perché - spiega Arlotti - dopo il drastico ridimensionamento anche nel nostro territorio stanno riprendendo significativamente le erogazioni dei mutui per acquisto di abitazioni e per l’effetto importante causato dal bonus per l’efficientamento energetico delle abitazioni e la loro messa in sicurezza sismica, che nella Legge di stabilità viene riconfermato anche per il 2016. Anche le opere pubbliche hanno terminato la caduta e dal prossimo anno, togliendo il patto di stabilità ai Comuni, aumenteranno significativamente gli investimenti nel settore”.