10 febbraio 2016
Crac Aeradria, il 20 aprile l’udienza | Blitz antispaccio, decine di arresti | Am taglia il contributo a Start
09 02 2016 | Rimini | Aeradria, udienza preliminare il 20 aprile
Rimini | Aeradria, udienza preliminare il 20 aprile
E’ stata fissata al 20 aprile l’udienza preliminare per i 19 indagati nell’inchiesta sul fallimento di Aeradria, la ex società di gestione dell’aeroporto di Rimini e San Marino. A comparire davanti al giudice saranno il sindaco di Rimini Andrea Gnassi e il suo predecessore Alberto Ravaioli, gli ex presidenti della provincia Stefano Vitali e Nando Fabbri, l’ex presidente della Camera di Commercio Manlio Maggioli, il presidente di Riminifiera Lorenzo Cagnoni, l’ex presidente di Aeradria Massimo Masini, l’ex vicepresidente Massimo Vannucci, Alessandro Giorgetti presidente della società collegata Air, l’ex sindaco di Riccione Massimo Pironi, e altri ex membri del cda Mario Formica, Cesare Ciavatta, Iliana Baldelli, Ennio Sanese, Maurizio Cecchini, Pierluigi Gasperini, Fabio Rosolen, Santo Pansica e Stefano Fabbri.
Le pesanti ipotesi di reato vanno dall’associazione per delinquere finalizzata a falsare i bilanci, ma solo per i nove indagati eccellenti, bancarotta e connessi reati fallimentari, abuso d’ufficio e truffa. Il rinvio a giudizio era stato chiesto dalla procura in novembre.
A fine aprile, pochi giorni dopo l’udienza, sarà sciolto il consiglio comunale di Rimini.
09 02 2016 | Riccione | Trc, la Corte dei conti indaga sulla perizia Del Greco
Riccione | Trc, la Corte dei conti indaga sulla perizia Del Greco
Il vice procuratore regionale della Corte dei conti, Quirino Lorelli, ha chiesto al Comune di Riccione, in una lettera datata oggi 9 febbraio, una dettagliata relazione circa i criteri di utilità e di assenza di professionalità interna che hanno sostenuto il conferimento dell’incarico all’ingegner Henry Del Greco per un parere sulla variante del Trc.
A settembre dello scorso anno, infatti, il Comune aveva chiesto all’ingegner Del Greco un parere che prendesse in considerazione l’ipotesi di una variante migliorativa dal punto di vista economico ed ambientale del Trc e alcune migliorie al progetto. Parere che era stato portato a conoscenza del Ministero e di ogni avente diritto.
“Non mancheremo certo di dare alla Corte dei Conti - ha detto il sindaco di Riccione Renata Tosi - ogni dettaglio plausibile che favorisca la verifica avviata. Naturalmente prendo atto ancora una volta che nonostante lo stesso Ministro Delrio, nella sua risposta all’interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole Arlotti, abbia affermato che l’incarico, se pur ritenuto inopportuno, era normativamente corretto, la Corte dei Conti voglia, in legittimità, verificare la procedura di conferimento dell’incarico e la sua effettiva necessità”.
09 02 2016 | Rimini | Spaccio, operazione Kebab2 87 arresti
Rimini | Spaccio, operazione Kebab2 87 arresti
Sono state 87 le misure cautelari disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari Sonia Pasini a conclusione delle indagini, condotte dagli operatori della Polizia municipale di Rimini e coordinate dalla Procura della Repubblica, sullo spaccio di sostanze stupefacenti in alcune zone della città.
L’operazione, che dalle prime ore di questa mattina ha visto impegnati 115 operatori tra ufficiali e agenti di Pm, ha portato al fermo di quasi tutti gli indiziati sottoposti al provvedimento portando alla completa esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare e costituisce la naturale prosecuzione dell’operazione conclusa sempre dalla Polizia municipale di Rimini nel dicembre 2013 denominata “Kebab connection”. Allora furono 53 le persone che furono arrestate per spaccio di sostanze stupefacenti al termine d’un’intensa attività investigativa, caratterizzata dall’uso delle telecamere posizionate in città per la videosorveglianza.
Un’attività che anche dopo l'esecuzione delle misure cautelari non è mai cessata da parte della Polizia Municipale di Rimini, che oltre alle riprese video che avevano caratterizzato la precedente indagine ha affiancato altre tecniche investigative, dalle intercettazioni telefoniche e ambientali ai servizi di osservazione e pedinamento.
E’ stato proprio grazie a questa attività d’indagine diretta sul campo che è emerso un quadro inedito dello spaccio nella città dove emergevano nuovi soggetti dediti allo stesso tipo di reati che agivano, spesso in complicità, con gli indagati della prima operazione “Kebab”. Anche il territorio su cui svolgevano la propria attività criminale non riguardava più solo una zona della città ma si estendeva nel territorio comunale, suddiviso in aree d’influenza a seconda della regione d’origine del paese di provenienza della banda di spacciatori.
Mentre una zona di spaccio andava dal centro città fino al quartiere di Bellariva ed era prevalentemente sotto il controllo di stranieri provenienti dalla città di Tunisi, quella dal quartiere di Bellariva fino a Miramare, era prevalentemente presidiata da stranieri provenienti dalla regione tunisina di Sfax, così come una terza zona - quella di San Giuliano, Rivabella e Viserba – era territorio di spaccio di nord africani di varia provenienza. Tre gruppi quindi che, pur agendo in maniera autonoma, mantenevano comunque tra loro dei rapporti di scambio della sostanza stupefacente o degli stessi acquirenti, ed erano stati in grado di allargare l’attività di spaccio anche alle provincie di Ravenna e Forlì – Cesena.
Lo scambio di sostanze stupefacenti avveniva per lo più all’interno dei parchi cittadini o, per le zone più periferiche, tra le cabine della zona a mare. Luoghi più facili da indicare ed essere raggiunti dagli acquirenti che in molti casi giungevano da altre località. Un intenso commercio avveniva anche nei pressi della stazione ferroviaria e nei giardini prossimi alle vie e piazze più centrali. Un’azione criminosa in cui gli indagati erano supportati anche dalle proprie compagne-conviventi italiane.
L’attività investigativa ha anche consentito di individuare nel Bar Arcobaleno di Corso d’Augusto – oggi chiuso - un ulteriore luogo di incontro e di spaccio. All’interno del locale, nel piano superiore, alcuni clienti preparavano e cedevano sostanze stupefacenti.
I servizi di pedinamento hanno documentato che i soggetti sottoposti a indagine o usufruivano della dimora delle compagne o, per la maggior parte, di strutture ricettive quali residence e alberghi che periodicamente cambiavano al fine di rendere più difficoltoso il proprio rintraccio. Anche strutture abbandonate, come ex colonie o ex alberghi, sono stati utilizzati dagli spacciatori come ricovero.
Tutta l’attività d’indagine, che ha visto 69 linee intercettate con oltre 50.000 conversazioni telefoniche raccolte, 60.000 ore di registrazione audio, 3.000 ore di registrazione con video telecamere, 3.000 ore ascolto audio, 14 sequestri amministrativi, 10 arresti in flagranza, si è svolta sotto il coordinamento del Procuratore della Repubblica Dr. Paolo Giovagnoli e Dr. Marino Cerioni, Sostituto Procuratore della Repubblica.
L’ordinanza del Giudice per le indagini preliminari Sonia Pasini compendia in oltre 1.500 pagine le motivazioni che hanno indotto a disporre le misure cautelari nei confronti degli indagati.
In particolare col provvedimento è stata disposta la custodia cautelare in carcere per 45 indagati (36 tunisini, 6 marocchini, 1 italiano, 1 palestinese, 1 albanese; in maggioranza già destinatari dello stesso provvedimento due anni fa); l’obbligo di dimora e divieto di uscire dalla abitazione nelle ore serali e notturne per 14 indagati (11 italiani, di cui 4 donne , e 3 albanesi); il divieto di dimora nel territorio provinciale per 27 indagati (in prevalenza marocchini e tunisini), l’obbligo di firma presso la Stazione Carabinieri per una indagata (italiana). Tredici inoltre le denunce a piede libero e un minore deferito alla Procura della Repubblica per i minorenni, che portano così a 101 i soggetti complessivamente coinvolti dall’operazione “Kebab 2”.
09 02 2016 | Cattolica Elezioni 2016 | Gambini (Pd) incontra la Confcommercio: Tassa sull’ombra vincolata ad eventi
Cattolica Elezioni 2016 | Gambini (Pd) incontra la Confcommercio: Tassa sull’ombra vincolata ad eventi
“E' stato un confronto di oltre due ore e mezzo con la partecipazione di circa ottanta tra nostri associati e cittadini interessati all’iniziativa”, commenta Giacomo Badioli, presidente di Confcommercio Cattolica. L’associazione ieri sera ha incontrato l’ex parlamentare Sergio Gambini, candidato alle primarie del Pd per scegliere su chi puntare come sindaco alle prossime elezioni amministrative.
“Il primo dovere di chi si candida a rappresentare la comunità – spiega Sergio Gambini – è la serietà. Tra i cittadini e chi fa politica deve ricostruirsi un patto di fiducia, che si basa in primo luogo sul dire le cose come stanno, sul fare proposte realizzabili, sull'affrontare i temi con la dovuta concretezza. Per questo la mia prima proposta è stata una lotta alla burocrazia e alle norme inutili: un'operazione di semplificazione in cui le categorie dovranno essere parte attiva”.
Da qui il pacchetto ‘Cattolica Subito’, una serie di “provvedimenti tempestivi” con i quali “introdurre anche a Cattolica cose semplici che possono fare la differenza”. Un esempio, è “introdurre la segnaletica elettronica per indicare dove sono situati i parcheggi esistenti e quanti posti liberi hanno disponibili in un dato momento, lavorare per una navetta capace di collegare le varie aree della Città e i parcheggi con il Centro”. Rientra in ‘Cattolica Subito’ anche la delibera sui “buchi neri” della città: “VGS in primis che è da mettere in sicurezza e “in decoro”, ma anche il parcheggio nell'area ex OM, il canale Ventena (di cui si auspica la realizzazione dell'annunciato dragaggio), aree sportive come il circolo tennis Leoncavallo, la stazione delle corriere”.
Accanto alle piccole cose, Gambini in programma ha anche “i sogni per la Cattolica Futura”, azioni per “creare le condizioni affinché la città assuma un ruolo centrale nella scacchiera del territorio più ampio che la comprende”. Un esempio? Far diventare la Regina “un comune più grande e forte, attraverso la fusione con San Giovanni in Marignano e grazie a sinergie con Gabicce Mare e Gradara. Serve contare ai tavoli in cui si decidono i finanziamenti e per farlo servono credibilità e prestigio”.
Nell’agenda di Gambini non mancano riferimenti alle opere pubbliche: dal “decoro, decoro e decoro” con cui rifare l’ordinaria manutenzione della città e che viene posto quale priorità numero uno; ai progetti su cui veicolare entrate straordinarie, come quelle da dismissioni di patrimonio, che devono servire esclusivamente ad investimenti strategici e non all'ordinario: il “mare d’inverno” e “città dello sport”, per implementare il settore del turismo sportivo in ottica di destagionalizzazione e dare impianti più moderni anche ai cittadini. Come realizzarli? “Se da un lato quindi è possibile sfruttare una quota di mutui, nonché di risorse già esistenti”, dall’altro lato Gambini punta “alla trasparenza nel bilancio comunale e alla sinergia tra pubblico e privato. Ogni soldo incassato dal comune per un dato scopo deve essere in maniera trasparente utilizzato per quello stesso scopo e non finire nel calderone del bilancio comunale”.
Sulla efficienza amministrativa, Gambini dichiara: “Quante volte ci siamo sentiti dire che questa o quella scelta non è stata attuata perché gli amministratori hanno le mani legate e i tecnici non firmano? Troppe volte. Spesso però dietro a questa usuale litania, c'è l'incapacità della politica di assumersi le proprie responsabilità, scaricando sui dirigenti della macchina pubblica compiti che non appartengono loro. Allora: indirizzi politici chiari assunti anche sulle questioni più spinose, procedure amministrative certe, tempistiche vincolanti sono la garanzia per i tecnici di avere le "spalle coperte" da una politica che non ha paura del confronto in campo aperto perché non ha nulla da nascondere. È così, tra l'altro, che si può verificare la vera efficienza dei singoli componenti della macchina pubblica e premiare i più meritevoli”.
Gambini un po’ di attività amministrativa la sta già svolgendo grazie alla collaborazione con alcuni consiglieri comunali, come nella questione della pista ciclabile su via Fiume, con conseguente perdita dei parcheggi. “Credo che già nel prossimo Consiglio comunale ci sarà una proposta in tal senso: personalmente avrei preferito che una pista ciclabile collegasse Torconca, Macanno o Ventena tra loro e al Centro città. Ma su via Fiume occorre evitare di impattare su un nucleo commerciale esistente”, spiega Gambini.
Tra le altre proposte: quella relativa all’Irpef che “non c'è bisogno di promettere di abolire perché è già stato previsto nel bilancio precedente. Anzi, secondo me per chi ha redditi sopra i 50/100.000 euro sarebbe giusto reintrodurla come “contributo di solidarietà” e destinare le risorse, fossero anche poche, a politiche a vantaggio dei nostri giovani disoccupati”. Segue quella, già nota, sul 5x1000 destinato al Comune: “L'ho detto e lo ripeto: sarà gestito dalle associazioni del territorio, e faremo un'opera di convincimento forte affinché questi soldi di Cattolica non finiscano a Roma ma si trasformino in uno strumento a favore della comunità”.
Conclusione con una promessa, stipulata con una stretta di mano tra Gambini e Badioli: la tassa sull'ombra, balzello inviso agli operatori, non sarà abolita, ma se ne vincolerà l'entrata alla realizzazione di eventi. “Mi sembra una buona soluzione – spiega Gambini - e sono davvero felice che dalle categorie economiche venga proposto qualcosa di serio e fattibile con questo gettito. Credo che per ripartire, uniti nello sforzo di cambiare pagina, sia un primo ottimo segnale”.
09 02 2016 | Rimini | Tentano di rubare cibi e bevande al distributore, arrestati
Rimini | Tentano di rubare cibi e bevande al distributore, arrestati
Condannati a 4 mesi di reclusione e divieto di dimora in provincia di Rimini i tre uomini arrestati dalla polizia ieri in tarda serata a Rimini. Si tratta di due cittadini italiani di 21 e 35 anni e di un 29enne tunisino, tutti senza fissa dimora. Il reato contestato è quello di tentato furto aggravato in concorso.
Verso le 21,45 di ieri, i tre hanno tentato di scassinare un distributore automatico di cibi e bevande all’esterno del distributore di benzina Eni di via Roma per rubare il contenuto. Sono stati però notati da alcuni passanti che hanno avvisato la Questura. Sul posto sono quindi arrivate due volanti. I ladri hanno tentato la fuga, ma sono stati tutti fermati e perquisiti dai poliziotti. Nella borsa a tracolla di uno dei tre è sono stati trovati cacciaviti e punteruoli usati nel tentativo di scasso.
09 02 2016 | Rimini | Polveri sottili, allarme rientrato
Rimini | Polveri sottili, allarme rientrato
Negli ultimi sette giorni la concentrazione di polveri sottili (pm10) nell’aria è talmente diminuita che il comune di Rimini ha deciso di far rientrare, a partire da domani, le misure di emergenza in vigore dal 10 gennaio scorso. I dati elaborati da Arpa evidenziano come nella settimana dal 2 febbraio a oggi non vi siano stati sforamenti nel territorio comunale.
9 febbraio 2016
Super colpo alla tabaccheria | A lavoro in bici con la paghetta | Rimini romana al Tg2
08 02 2016 | Riccione | Accertamenti Imu e Ici, trenta concessionari nel mirino del Comune
Riccione | Accertamenti Imu e Ici, trenta concessionari nel mirino del Comune
Sono una trentina i concessionari demaniali, bagnini e gestori di stabilimenti, che a fine 2015 si sono visti recapitare dal Comune di Riccione accertamenti Imu e Ici per il recupero di Ici e Imu pari a una cifra che si attesta tra 1,5 e 2 milioni di euro. A breve scadranno i termini per il ricorso in commissione tributaria e dal Pd si chiede chiarezza.
Gli accertamenti si baserebbero su “alcune vertenze, inerenti al fatto che bagnini e titolari di concessioni demaniali hanno apportato modifiche nell'accatastamento delle casette e cabine, presenti sulla zona spiaggia, conseguenti alle opere di ristrutturazione eseguite con cambio di destinazione d'uso. Un incremento della rendita quindi, che ha fatto aumentare i conteggi per la liquidazione dei tributi in questione”.
Tanti i dubbi, per il Pd. “Primo fra tutti l'estensione di tale applicazione a tutti i titolari di zone di concessioni demaniali, anche per gli anni passati, senza che sull'argomento fossero intervenuti ufficialmente gli uffici del Catasto, ma solo argomenti interpretativi degli organi dell'Agenzia delle Entrate datati 2014, interpretazioni che in eventuale sede contenziosa, in assenza di alcuna norma di legge come in questo caso, risulterebbero opinabili”.
Tante le incongruenze, “fra le quali spicca il fatto che gli accessi sono stati eseguiti dalla Finanza navale ed accertati poi dal comune di Riccione”.
I tributi, “come è stato riferito ad alcuni operatori, andranno all’Agenzia delle Entrate, mentre i tributi in questione sono i capisaldi del bilancio di ogni ente locale e servono a finanziare tutta la spesa corrente delle amministrazioni”.
A detta di altri operatori “che hanno già pagato l'accertamento, non è stata applicata alcuna sanzione, ma se la norma è stata violata perché il Comune non applica la sanzione disattendendo così le norme giuridiche? Le sanzioni verranno applicate ed estese agli anni passati? Tale operatività riguarderà poi anche i ristoratori sulle aree demaniali? Come si devono comportare gli operatori che non sono stati ancora accertati? E i comuni limitrofi che posizione prenderanno a riguardo?”.
Il sospetto. “In tutto questo bailamme ci auguriamo solo che questa non sia una manovra, simbolo di un’amministrazione che non riesce a far quadrare i conti”.
08 02 2016 | Rimini Elezioni 2016 | Mauro chiede le primarie del centrodestra
Rimini Elezioni 2016 | Mauro chiede le primarie del centrodestra
“C'è ancora tutto il tempo per indire le primarie del centrodestra, e mi appello pubblicamente al senso di responsabilità dei leader locali di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, e anche alle realtà civiche di centrodestra”. L’appello è di Gennaro Mauro, capogruppo in consiglio comunale a Rimini degli ex Pdl. A tema le elezioni amministrative attese in primavera. Il Pd, salvo sorprese giudiziarie, ha puntato sull’attuale sindaco, Andrea Gnassi. Il centrodestra totalmente frammentato. Poi ci sono grillini ed ex grillini, che propongono tre sindaci: Davide Grassi, Fabio Lisi e Luigi Camporesi. Camporesi avrebbe il sostegno di parte del centrodestra, che non è riuscito a raggiungere una candidatura condivisa tra tutte le forze in campo, partiti e civiche. I più decisi sono quelli della Lega, che già da tempo hanno schierato Marzio Pecci.
“L'elettorato di centrodestra - commenta Mauro - ha tutte le ragioni per sentirsi disorientato e sconcertato dal protrarsi di un dibattito politico inconcludente, intriso di veti incrociati, opportunismi e tatticismi esasperati, che sta allontanando la possibilità di una candidatura a sindaco unitaria, condivisa ed autorevole da contrapporre a Gnassi”.
Per Mauro “è sempre più concreto il rischio che all'appuntamento elettorale il centrodestra si presenterà diviso, con la conseguenza che a fronteggiare il centrosinistra sarà l'anti politica rappresentata dal movimento grillino”.
Per l’ex An, ex Fi, ex Pdl, ex Ncd, che non si rassegna, “ci sono ancora le condizioni per costruire una forte coalizione di centrodestra in grado di fronteggiare ad armi pari la coalizione guidata dal sindaco Gnassi. Oggi Gnassi è più debole di quanto si pensi, non raccoglie più i consensi di ampie fette dell'elettorato di sinistra grazie alle politiche intraprese dal governo Renzi”.
Il Movimento cinque stelle riminese, poi, “non vive un momento felice, diviso all’interno e orientato politicamente a sinistra. Sono convinto che i nominativi finora avanzati siano tutti autorevoli, non ho preclusioni per i vari Pecci, Fregni, Camporesi e altri, ma per vincere bisogna ripartire dai cittadini, coinvolgendoli direttamente attraverso le primarie del centrodestra. Lasciamo scegliere ai nostri elettori, i partiti facciano un passo indietro, non si individua il miglior candidato mostrando i muscoli e scontrandosi all'interno delle segreterie dei partiti”.