23 02 2016 | Rimini | Viabilità , da oggi si ‘Fila dritto’ in quattro corsie anche a Miramare
Rimini | Viabilità , da oggi si ‘Fila dritto’ in quattro corsie anche a Miramare
Apre il prolungamento di via Roma a Miramare, l’asse viario che, parallelo alla statale Flaminia, dal cuore della città conduce al centro di Riccione, ora a quattro corsie anche nel tratto tra via Stoccolma e via Giubasco. Questa mattina i tecnici dei Lavori pubblici hanno dato disposizione per la rimozione del cantiere, partito nell’estate del 2014.
La nuova sede stradale realizzata ha una lunghezza poco superiore ai 1.100 metri, con banchine asfaltate su tutti e due i lati e a fianco i marciapiedi e le piste ciclabili. Sono stati inoltre realizzati interventi sul sottopasso pedonale di via Parigi, sul parcheggio della scuola media, sulla rotatoria di via Costantinopoli e sulla rotatoria Roncasso. Il costo dell’intero intervento è stato di 6.723.761 euro circa, di cui 2.285.924 solo per l’acquisizione di aree e immobili.
L’apertura di questa mattina è avvenuta in modo anticipato in attesa di concludersi definitivamente prossimamente con la realizzazione delle opere di finitura, opere a verde, arredi.
23 febbraio 2016
Gioielliera picchiata e rapinata | Su internet il traffico dei ricambi rubati | Ergastolo per Demiraj
Anniversario di don Giussani. Cosa abbiamo di più caro? Omelia del vescovo Lambiasi
Anniversario di don Giussani. Cosa abbiamo di più caro? Omelia del vescovo Lambiasi
Cosa abbiamo di più caro? E' il titolo dell’omelia del vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, per la concelebrazione eucaristica nell'11esimo anniversario della morte di don Luigi Giussani e nel 34esimo anniversario del riconoscimento pontificio della Fraternità di Cl. La concelebrazione si sta svolgendo in cattedrale a Rimini
Cosa abbiamo di più caro?
Omelia del Vescovo nella s. Messa per C.L.
Rimini, Basilica Cattedrale, 22 febbraio 2016
Una sola domanda. Una sola risposta. Le trovo entrambe sulla copertina dell'ultimo numero di Tracce. La domanda, tutt'altro che retorica, ma di struggente dolcezza, recita: Cosa abbiamo di più caro? La risposta, basilare e capitale, è affidata alla riproduzione del Volto, quello del Cristo del Masaccio, volto di una bellezza semplicemente sublime. Ogni anno, nel caro ricordo del "santo viaggio" del vostro Fondatore, la liturgia della festa della Cattedra di san Pietro ci fa rileggere il vangelo della professione di fede di Pietro, in cui Gesù rivolge al primo dei Dodici quelle parole che "possiedono la fragranza assolutamente inimitabile di una grande ora storica" (K. Adam): "Tu sei Pietro e su di te, come su una pietra, edificherò la mia Chiesa" (Mt 16,18).
1. Quest'anno, più che parlare io del messaggio e dell'opera di don Giussani, vorrei far parlare proprio lui su questo frammento di versetto evangelico, che ci è stato appena proclamato: "la mia Chiesa". Per questo mi servo del primo volume della sua trilogia, Perché la Chiesa, regalatomi da un comune amico nell'ormai lontano Natale 1990. Nelle primissime righe del primo capitolo - "Come introdursi all'intelligenza della Chiesa" - Don Gius scriveva testualmente:
La Chiesa non solo è espressione di vita, qualcosa che nasce dalla vita, ma è una vita. Una vita che ci raggiunge da molti secoli a noi precedenti. Chi si accinga a verificare una propria opinione sulla Chiesa deve tener presente che per l'intelligenza reale di una vita come la Chiesa occorre adeguata convivenza (p. 11).
Un fattore decisivo compone l'iniziale quadro degli elementi essenziali, portanti, del fenomeno cristiano così come si presenta alla ribalta della storia secondo le indicazioni che ci pervengono dai documenti primitivi. C'è una parola con cui veniva definito il tipo di vita alla quale quella comunità animata dallo Spirito si destava: è in greco la parola koinonia. è una parola che, di suo, non allude ad esperienze particolari - spirituali o psicologiche - bensì a qualcosa di usuale nella vita degli uomini. Questa accezione normale e comune è riflessa anche nel vangelo. Quando Luca parla di alcuni pescatori della Galilea che erano comproprietari di una flottiglia di pescherecci, dice: "Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone..." (Lc 5,10) e usa la parola koinonoi, in latino communicantes: il termine allude a qualcosa che noi chiameremmo i soci di una cooperativa. Indica cioè i rapporti reciproci tra persone che hanno un fine condiviso e possiedono qualcosa in comune. Perciò vigeva tra di loro una concreta solidarietà, che si esprimeva non in una semplice coordinazione di attività, ma in una comunione affettiva ed effettiva di membri e di beni, e in una reale e tangibile cooperazione non solo tra i ruoli, ma prima ancora tra le persone. Pertanto, se si fosse chiesto al gruppo dei primi cristiani di Gerusalemme, che erano soliti vedersi sotto il portico di Salomone: "Ma voi, che cosa avete di più caro?" avrebbe potuto rispondere per loro don Gius: "Possediamo in comune un'unica ragione di vita, la ragione della vita, cioè Gesù Cristo" (p. 120). La comproprietà dei primi cristiani è il mistero di Cristo, come senso della vita, e concludeva Don Gius: "Se si ha in comune il senso della vita, si ha in comune tutto della vita". E questa è la radice e la sorgente della comunione ecclesiale. Scriveva Paul Claudel:
Nessuno dei nostri fratelli, quand'anche lo volesse, è capace di venirci meno, e nel più gelido avaro, nel cuore della prostituta e del più sudicio ubriacone, c'è un'anima immortale che è santamente occupata a respirare. (...) Le ricevo tutte, le comprendo tutte, non ce n'è una sola di cui non abbia bisogno e di cui sia capace di fare a meno! (...) Ci sono molte anime, e non ce n'è una sola con cui io non sia in comunione per mezzo di quella parte sacra in essa, che dice Padre nostro.
2. Diverse sono le connotazioni principali che la koinonia o comunione porta con sé. Ne richiamo due. La prima è un ideale etico: proprio perché hanno Cristo in comune, i primi cristiani sentono come legge della loro convivenza la tendenza a mettere in comune le risorse materiali e quelle spirituali. Qui don Gius sottolinea in particolare l'alta considerazione, all'interno delle prime comunità cristiane, dell'ospitalità e la definisce come "vertice della condivisione, perché in essa si mette in comune tutta la vita della persona" (p. 124).
Un altro fattore è quello che don Giussani chiama "fattore gerarchico", e di cui abbiamo fatto esperienza diretta l'anno scorso il 7 marzo, quando il Papa, con stima e grande affetto, vi ha detto:
Dopo sessant'anni, il carisma originario non ha perso la sua freschezza e vitalità. Però, ricordate che il centro non è il carisma, il centro è uno solo, è Gesù, Gesù Cristo! (...) Non dimenticatevi mai di questo, di essere decentrati! E poi il carisma non si conserva in una bottiglia di acqua distillata! Fedeltà al carisma non vuol dire "pietrificarlo" - è il diavolo quello che "pietrifica", non dimenticate! Fedeltà al carisma non vuol dire scriverlo su una pergamena e metterlo in un quadro. Il riferimento all'eredità che vi ha lasciato don Giussani non può ridursi a un museo di ricordi, di decisioni prese, di norme di condotta. Don Giussani non vi perdonerebbe mai che perdeste la libertà e vi trasformaste in guide da museo o adoratori di ceneri. Tenete vivo il fuoco della memoria di quel primo incontro e siate liberi! Così, centrati in Cristo e nel Vangelo, voi potete essere braccia, mani, piedi, mente e cuore di una Chiesa "in uscita". La strada della Chiesa è uscire per andare a cercare i lontani nelle periferie, a servire Gesù in ogni persona emarginata, abbandonata, senza fede, delusa dalla Chiesa, prigioniera del proprio egoismo. "Uscire" significa anche respingere l'autoreferenzialità, in tutte le sue forme; significa saper ascoltare chi non è come noi, imparando da tutti, con umiltà sincera. Quando siamo schiavi dell'autoreferenzialità finiamo per coltivare una "spiritualità di etichetta": "Io sono Cl". Questa è l'etichetta. E poi cadiamo nelle mille trappole che ci offre il compiacimento autoreferenziale, quel guardarci allo specchio che ci porta a disorientarci e a trasformarci in meri impresari di una Ong.
Fratelli e Sorelle di C.L., che il Signore vi benedica mille e mille volte!
+ Francesco Lambiasi
22 02 2016 | Riccione | Rapina alla gioielleria di viale Dante
Riccione | Rapina alla gioielleria di viale Dante
Sembra sia stata una banda formata da quattro italiani, sembra dall’accento meridionale, quella che oggi alle 16,45 circa ha messo a segno una rapina alla gioielleria Baldacci di viale Dante a Riccione.
I rapinatori sono entrati violentemente nel negozio e aggredito la titolare per evitare che desse l’allarme. Poi hanno arraffato i gioielli esposti e sono fuggiti a folle velocità su un’auto. Stanno indagando i carabinieri. Sul posto sono arrivati anche i sanitari del 118 per soccorrere la titolare.
22 02 2016 | Rimini | San Nicolò, domani in funzione nuova rotatoria
Rimini | San Nicolò, domani in funzione nuova rotatoria
Entrerà in funzione domani la nuova rotatoria realizzata davanti alla chiesa di San Nicolò, tra piazzale Cesare Battisti, via Graziani, via Ravegnani e corso Giovanni XXIII a Rimini.
Nella mattina sarà spento l’impianto semaforico e sarà avviata la circolazione a rotatoria nell’incrocio. “Rispetto agli altri interventi di fluidificazione dell’asse mediano realizzati, l’ampiezza dell’incrocio - spiegano dal Comune - permette un’organizzazione del cantiere più agevole e non richiede quindi l’esecuzione dei lavori in orario notturno”.
La nuova rotatoria avrà un diametro di 34 metri, con la corsia di transito di 8, un anello sormontabile pavimentato in cubetti di pietra tipo selce del Marecchia di 2 e un’aiuola centrale con arredo verde del diametro di circa 7 metri.
La corona della nuova rotatoria verrà realizzata inizialmente con delle barriere mobili in plastica bianche e rosse, che saranno poi sostituite nelle successive due settimane dall’aiuola definitiva. Durante questo periodo di lavori, verrà anche smontata l’esistente torre faro posta al centro dell’attuale incrocio semaforizzato: si tratterà di un’operazione abbastanza complessa che potrà richiedere anche la temporanea interruzione della circolazione, per evidenti ragioni di sicurezza. Il progetto prevede infatti l’installazione di una nuova illuminazione di arredo in tutta l’area interessata dal cantiere.
Al centro della nuova rotatoria verrà messa a dimora una grande palma recuperata dall’area verde di piazzale Kennedy, interessata del cantiere del piano per la salvaguardia della balneazione, che dall’inizio dei lavori era stata temporaneamente stoccata nel giardino verso la ferrovia. Si provvederà anche alla riqualificazione del verde delle aiuole adiacenti alla nuova rotatoria.
L’intervento prevede che il lungo attraversamento pedonale che collega il sottopasso di Viale Principe Amedeo (la zona Mare) con Corso Giovanni XXIII (il centro città), sia colorato di rosso per renderlo maggiormente visibile e quindi più sicuro. L’incrocio verrà completamente riasfaltato e si provvederà anche al rifacimento della carreggiata stradale di corso Giovanni XXIII. L’intervento, dal costo di 190mila euro.
22 02 2016 | Rimini | Posta a giorni alterni, Arlotti interroga Guidi
Rimini | Posta a giorni alterni, Arlotti interroga Guidi
Anche Rimini è nella sperimentazione di Poste italiane, che vede pioniere Sicilia ed Emilia Romagna, della consegna della posta a giorni alterni. Il deputato Pd riminese Tiziano Arlotti ritiene la sperimentazione penalizzante e ha presentato un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, chiedendo che intervenga urgentemente, per continuare a garantire il servizio postale universale.
“Complessivamente, in base al piano reso noto lo scorso anno, il cambiamento colpirebbe – evidenzia Arlotti – in 3 tranche il 25 per cento dei comuni italiani sotto i 30 mila abitanti e sotto i 200 abitanti di densità km/q, coinvolgendo oltre 5.200 comuni su poco più di 8.000 e oltre 15 milioni di cittadini. Nella sola provincia di Rimini, a titolo di esempio, sarebbero interessati 14 comuni su 26, ovvero tutta l'alta Valmarecchia e la Valconca con i comuni già più svantaggiati. Con l'adozione di questo nuovo piano da parte di Poste, l'Italia rischierebbe tra l’altro una procedura d'infrazione da parte dell'Unione europea, come anticipato a Poste e all'Agcom in una lettera informale del giugno dello scorso anno, il cui contenuto è stato diffuso dai media”.
La posta a singhiozzo danneggerebbe anche la consegna di giornali e periodici a casa degli abbonati. “Senza il servizio universale (la consegna a domicilio 5 giorni su 7) vi sarebbero conseguenze pesanti sulla consegna dei quotidiani e di periodici a casa degli abbonati, con la penalizzazione dei giornali quotidiani e settimanali, spediti via posta, che basano il loro rapporto con gli abbonati proprio sulla puntualità del recapito domiciliare”.
igor pellicciari e andrea gnassi
Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, ha incontrato oggi a palazzo Garampi il console onorario della Federazione russa a Bologna, Igor Pellicciari, per esaminare le prospettive e le azioni da mettere in atto già nelle prossime settimane al fine di potenziare le relazioni tra Rimini e la Russia, con un’attenzione particolare al turismo
22 02 2016 | Rimini | Cariromagna, negativo di 13,1 mln nel 2015
Rimini | Cariromagna, negativo di 13,1 mln nel 2015
Il consiglio di amministrazione di Cariromagna, presieduto da Adriano Maestri, ha deliberato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2015 con un risultato netto d’esercizio negativo di 13,1 milioni di euro. Il progetto verrà sottoposto all’assemblea dei soci convocata per il 14 marzo prossimo.
Altri numeri. Il totale dei crediti alla clientela ha raggiunto i 4 miliardi, in crescita dell’1,4% (4,6 miliardi +2,5% se consideriamo gli impieghi allargati, effettuati tramite altre società del Gruppo), conseguenza di una certa vivacità dell’attività di prestito alla clientela.
In un contesto contraddistinto ancora da volatilità e incertezza, Cariromagna, la banca del territorio del Gruppo Intesa Sanpaolo fortemente radicata nelle tre province romagnole con 84 filiali al servizio di oltre 151.000 clienti, ha proseguito per tutto il 2015 a finanziare con un flusso costante l’economia romagnola registrando una forte crescita: 1.225 milioni di euro di nuovi crediti a medio lungo termine erogati (+70%), di cui il 72% alle imprese e il 28% agli investimenti, per lo più immobiliari, delle famiglie.
Le attività finanziarie della clientela presso la banca sono cresciute a 5,4 miliardi (+3,5%), nel cui ambito il risparmio gestito è in aumento a 2,2 miliardi (+12,4%), segnali di crescita che ben indicano il grado di fiducia e di credibilità di cui gode la banca.
I coefficienti patrimoniali, in crescita rispetto a dicembre 2014, si sono mantenuti su livelli superiori ai limiti regolamentari di Basilea 3 (Common Equity Ratio, Tier 1 Ratio e Total Capital ratio al 10,9%).
I proventi operativi netti raggiungono i 170,1 milioni, con una forte crescita delle commissioni nette (+11,4%), per la dinamica del risparmio gestito. Sull’andamento dei proventi hanno concorso anche gli oltre 3,3 mln di oneri contributivi derivanti per circa 0,5 milioni dal sistema di garanzia dei depositi (Deposit Guarantee Schemes Directive) e per 2,8 milioni dalla partecipazione ai meccanismi di risoluzione Europea (Bank Recovery and Resolution Directive).
Gli oneri operativi, gestiti sempre con estrema attenzione, si attestano a 87,7 milioni in linea con il dato del 2014. In evidenza la diminuzione del 5% delle spese amministrative.
Positivo il risultato della gestione operativa che ha raggiunto gli 82,3 milioni, a dimostrazione dell’attenta politica commerciale della banca e dell’elevata efficienza, attestate da un cost/income ratio al 51,6%.
Le rettifiche nette su crediti a 98,8 milioni (+46,9%) riflettono un quadro economico generale ancora fragile e le prudenti politiche di valutazione dei crediti deteriorati adottate, confermate anche da un grado di copertura delle sofferenze del 61,3%.
22 02 2016 | Rimini Elezioni 2016 | Giudici: Trc per il trasporto ecologico delle merci
Rimini Elezioni 2016 | Giudici: Trc per il trasporto ecologico delle merci
Propone la realizzazione di un ‘polo logistico riminese’, il consigliere comunale del gruppo misto Eraldo Giudici. In vista delle prossime elezioni amministrative Giudici ha aderito a Insieme per Rimini, un progetto che ha ideato insieme a Pierluigi Pollini.
Giudici propone di “favorire la nascita di un polo logistico all’uscita del casello autostradale sulla dorsale A14 a Rimini nord” in quanto “base infrastrutturale sulla quale può poggiare tutta la progettazione della città futura”. Per Giudici “la città ne ha bisogno per il proprio funzionamento che è fatto di movimentazione di merci in ingresso per il consumo, e di merci in ingresso per la produzione locale”.
Per il consigliere del centrodestra, il ‘fila dritto’ (un percorso senza semafori dalla fiera fino ai confini con Riccione) non risolve traffico e smog perché “la distribuzione delle merci all’interno della città necessita di un efficace piano della mobilità che preveda la redistribuzione puntuale delle merci con veicoli elettrici, per contrastare in origine il traffico urbano”. Anche il Trc può essere utile allo scopo. “Occorre pensare ad un uso diversificato del Trc per il trasporto, pulito ed ecologico, di merci, per ridurre effettivamente una miriade di mezzi rumorosi ed inquinanti, che sono utilizzati per la distribuzione di merci alle nostre strutture ricettive e commerciali”.
22 02 2016 | Rimini | Trapianto di cornea al palas il congresso
Rimini | Trapianto di cornea al palas il congresso
Si terrà al Palacongressi di Rimini, dal 25 al 27 febbraio, la ventesima edizione del congresso nazionale organizzato da Sitrac (Società italiana trapianto di cornea), tra le più importanti associazioni scientifiche monotematiche europee dell'oftalmologia: si tratta di uno degli eventi cruciali del ramo, che vedrà coinvolti alcuni dei maggiori specialisti del settore. Due i temi principali che verranno affrontati durante i lavori: ampio spazio sarà dato alla diagnosi e del trattamento delle infezioni corneali erpetiche, una delle patologie più gravi, oltre alle moderne tecniche di trapianto selettivo dell'endotelio corneale, operazione altamente specialistica che permette di trattare le patologie di questa membrana di appena 20 micron di spessore che riveste internamente la cornea (Agi).