Musicista tra i più celebri e amati del jazz italiano, Paolo Fresu è quest'anno artist in residence della diciassettesima edizione del festival Crossroads. Dopo l'esibizione in duo con Daniele di Bonaventura che ha portato momenti di magia a Fusignano, sarà al teatro degli Atti di Rimini il 23 marzo alle 21,15 in un altro intenso duetto, questa volta col pianista Bojan Z

(Rimini) Industriali, albergatori, bagnini e commercianti si sarebbero messi insieme per dare una mano al sindaco uscente Andrea Gnassi, e candidato del Pd, alle prossime elezioni amministrative, a Rimini il 12 giugno.
La regia è del deputato di Area popolare Sergio Pizzolante, intervistato oggi da Manuel Spadazzi per il Carlino. All’iniziativa, secondo il giornale, partecipa “una buona parte di quella Rimini che, in questi anni, non è stata propria tenera (per usare un eufemismo) con Andrea Gnassi, e che ora ha invece deciso di sostenerlo con una propria lista alle comunali”. I nomi sono quelli presenti all’ultima riunione: “personaggi di spicco come Mauro Vanni, presidente dei bagnini di Rimini sud, Gianni Indino e Gaetano Callà, rispettivamente numero uno della Confcommercio e della Fipe, e ancora Eugenio Angelino di promozione alberghiera e Ulisse Pesaresi, pezzo da novanta di Confindustria e presidente di Ance”.
Di mezzo c’è anche Lino Gobbi, ex segretario del Pd a cui è stato dato il compito di organizzare le liste a sostegno di Gnassi, che al Carlino spiega: “Oggi le forze politiche sul territorio riminese sono quasi scomparse, il Pd ha bisogno di ampliare il consenso. Per questo ci siamo rivolti al mondo economico e della società civile, per coinvolgere imprenditori e professionisti”. Tra gli esponenti politici anche Maurizio Nanni dell’Udc.

Mercoledì, 16 Marzo 2016 17:58

A Rimini il 19 e il 20 marzo le Giornate Fai

Le Giornate di primavera del Fai, che ogni anno propongono l’apertura straordinaria di monumenti e luoghi storici e culturali solitamente chiusi al pubblico, quest’anno a Rimini saranno dedicate ai palazzi di piazza Cavour, aperti a tutti i visitatori che lo vorranno dalle ore 15 alle 18 di sabato 19 marzo e dalle ore 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 nella giornata di domenica 20. Il banchetto con i volontari del Fai sarà posozionato sotto la galleria del teatro Galli, i cui foyer e cantiere saranno al centro delle due giornate oltre a Palazzo del podestà, Palazzo dell'arengo, palazzo Garampi. I visitatori saranno accompagnati da 142 ‘ciceroni’, ragazzi delle scuole superiori che si sono formati in questi mesi in incontri coi volontari Fai e alcuni funzionari del Comune

(Rimini) Da qualche mese diverse parrocchie stanno riflettendo su come realizzare il progetto ‘Parrocchia accogliente, proposto dal vescovo di Rimini Francesco Lambiasi come una delle ‘opere segno’ per l'anno della misericordia e della missione. Il progetto prevede l'accoglienza da parte della comunità parrocchiale di un piccolo numero di profughi.
La Caritas diocesana di Rimini, in collaborazione con l’Ufficio diocesano per la Pastorale della famiglia, accogliendo la proposta della Caritas italiana, lancia un nuovo progetto che si affianca al primo. Si chiama ‘Protetto. Rifugiato a casa mia’ e si propone l’accoglienza di un profugo beneficiario di protezione internazionale all’interno di una famiglia.


La Caritas cerca quindi sei famiglie disponibili ad aprire la propria casa a sei ragazzi profughi (uno per famiglia) e a sperimentarsi nell’accoglienza di persone provenienti da contesti e culture diverse. Coloro che vengono proposti per l’accoglienza sono già stati accolti e seguiti dalla Caritas e ora sono al termine del loro progetto. Per aiutarli maggiormente nel loro cammino di integrazione e di raggiungimento di una maggiore autonomia, si è pensato che l’esperienza di crescita più efficace fosse quella all’interno di un contesto familiare, luogo privilegiato di relazione e di crescita.
Il progetto prevede un periodo di accoglienza di 6 mesi (eventualmente prorogabile), durante il quale la Caritas accompagnerà la famiglia nell’attività di accoglienza con momenti di verifica e supporto continui.


Non si tratta, sottolineano dalla Caritas, di offrire solo una soluzione a problema del vitto e dell’alloggio, ma di accompagnare le persone accolte in casa a diventare autonome e a inserirsi gradualmente nel contesto sociale. Contemporaneamente, la casa che accoglie diventa segno tangibile di integrazioni possibili e a misura di ogni persona.
L'iniziativa sarà presentata il 22 marzo alle 21 al Palazzo del podestà di piazza Cavour a Rimini. Per informazioni: Caritas Diocesana (0541/26040), chiedere di Luciano o Cesare o Anna Lucia.

(Riccione) Una maggiore presenza delle forze dell’ordine garantirà la sicurezza degli eventi turistici a Riccione. E’ quanto concordato oggi nel corso del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che di è riunito nella ‘perla verde’.
“E' stato inoltre affrontato il tema - spiegano dal Comune - dell'implementazione dei sistemi di videosorveglianza e video allarme e dei collegamenti con le centrali operative dei Carabinieri e centrali operative della Polizia,utili sia a livello preventivo che, ai fini delle indagini, a livello repressivo”.
Dall'incontro “sono state poste le basi per promuovere l'apertura anticipata del posto di Polizia estivo fisso, contestualmente alle forze di polizia disponibili, rispetto ai primi giorni di luglio”.

(Riccione) Un 26enne e un 36enne di Foggia sono finiti in manette perché ritenuti responsabili della violenta rapina del 22 febbraio scorso alla gioielleria Baldacci di viale Dante a Riccione. I rapinatori si erano dileguati con un bottina da circa 70mila euro, questo il valore indicativo dei gioielli presi dagli espositori, dopo aver aggredito la titolare, finita al pronto soccorso. A incastrarli è stata la videosorveglianza. Oggi i carabinieri hanno diffuso le immagini.

(Riccione) Dal 24 marzo entrano in vigore le nuove tariffe per sostare nei parcheggi interrati e a raso della città. Sostanzialmente, rimangono invariate le tariffe dei parcometri comunali con un adeguamento delle tariffe per parcheggi ed abbonamenti nelle aree blu.
La giunta comunale ha stabilito di bloccare, rispetto allo scorso anno, le tariffe per la sosta con ‘grattino’ a validità diurna a 2,50 euro, dalle 8 alle 20 per quattro ore e di introdurre quest'anno un ‘grattino’ di 24 ore, valido 12 mesi l'anno e per tutte le aree blu, al costo di dieci euro.
Rispetto al precedente tagliando di controllo, valido solo nei mesi di marzo, aprile, maggio e giugno al costo di quattro euro per 24 ore “abbiamo deciso di estenderne la validità - dichiara il vice sindaco con delega alla polizia municipale Luciano Tirincanti - per andare incontro alle esigenze dei titolari delle attività turistiche, commerciali e dei pubblici esercizi che chiedevano, per i propri clienti, la possibilità di parcheggiare senza limiti di orario in ogni mese dell'anno. Al contempo non c'è stato alcun ritocco alle tariffe dei parcometri, mentre nell'ottica di definire una prospettiva di carattere strutturale, abbiamo apportato degli aggiustamenti alle tariffe dei parcheggi e degli abbonamenti nelle aree blu”.

Mercoledì, 16 Marzo 2016 16:02

Cocaina, arrestati due albanesi

(Rimini) La squadra mobile della questura di Rimini ha arrestato due albanesi di 28 e 30 anni sorpresi nella disponibilità di un considerevole quantitativo di cocaina, pronta per essere ulteriormente “distribuita” tra spacciatori e consumatori e di una considerevole somma di denaro contante. Sanzionato un terzo uomo, sempre albanese, per possesso di droga per uso personale.
Gli uomini della questura di Rimini hanno notato qualche tempo fa lungo una strada di Riccione un’utilitaria sulla quale avevano ricevuto alcune segnalazioni in merito ad attività di spaccio.
Controllando il veicolo infatti si sono accorti che il conducente portava un involucro formato con della pellicola per alimenti, con all’interno tre contenitori di plastica bianca termosaldati con dentro della cocaina. La perquisizione personale e dell’autoveicolo ha permesso di trovare e sequestrare un altro involucro termosaldato identico a quelli individuati in precedenza. Nel portafogli dell’uomo c’erano mille euro e quindici centesimi (34 banconote da 20 euro, 4 da 50, una da 100 euro) sequestrati poiché ritenuti essere il provento dell’attività di spaccio.
Gli uomini della squadra mobile hanno successivamente individuato l’appartemento dello straniero, a Rimini, da cui hanno notato uscire altri tre uomini e salire in due auto. I poliziotti li hanno pedinati fino a un parcheggio dove ad attenderli c’erano altri due uomini.
Dei cinque, i poliziotti ne hanno bloccati tre, risultati essere in possesso di due dosi di cocaina da 0,7 grammi ciascuna e di una somma in contanti di oltre 5mila euro.
Nell’appartamento dell’uomo fermato a Riccione inoltre è stata sequestrata cocaina sufficiente a confezionare oltre 300 dosi, confezionata con della pellicola per alimenti, avvolta con del nastro adesivo di colore marrone, pressati in maniera tale da formare una palla.
La droga era nascosta dentro un barattolo in ceramica con coperchio, su una mensola sopra la cappa della cucina. Vicino al barattolo, un bilancino elettronico di precisione.

(Riccione) “Ha proprio ragione il sindaco Tosi dovremmo essere noi riccionesi (quelli veri) a chiedere conto dei ritardi del cantiere del Trc”, lo sostiene l’ex sindaco di Riccione Daniele Imola. “Noi più di tutti abbiamo bisogno di quel collegamento, noi più di altri potremmo sfruttare i benefici di quel trasporto veloce. Quindi, noi più di altri siamo penalizzati dai ritardi anche perché da noi più che a Rimini il cantiere interferisce con la viabilità cittadina causando disagi che potevano essere molto più ridotti nel tempo”.
Imola individua le responsabilità. “Purtroppo però il sindaco Tosi ci ha messo nelle condizioni non solo di non poter protestare per quei ritardi ma addirittura di dover forse pagare delle penali per quei ritardi. E’ veramente paradossale, ed è anche molto grave che si metta a rischio anche il sottopasso di via Bellini che offrirebbe una ulteriore opportunità di collegamento tra mare e monte della ferrovia”. Il Comune di Riccione, per esempio, “invece di battersi in questi ultimi anni per migliorare quel progetto, si trova a vedere messo in discussione anche l’unico nuovo sottopasso che verrà realizzato”.
Imola, invece, dice si sarebbe “battuto fino in fondo per ottenere anche lo sfondamento di via Romagna che avrebbe dato un aiuto consistente per decongestionare l’asse di via Emilia–Verdi potenziando la permeabilità mare–monte nella zona centrale favorendo il collegamento tra la zona alberghiera e gli impianti sportivi”.
Il tutto sull’esempio del comune di Rimini che “ha potenziato notevolmente i sottopassi ha migliorato le aree vicine alle stazioni e le stazioni stesse del Trc e noi invece ci siamo chiusi in una battaglia cieca che non ha prodotto un solo risultato positivo per i riccionesi. Non siamo riusciti ad ottenere né la mitigazione dell’impatto ambientale, né l’insonorizzazione della ferrovia e nemmeno la ripiantumazione nei parchi cittadini di tutti i pini abbattuti dal cantiere del Trc e questo era il minimo sindacale da poter rivendicare.Ma ormai la voce di Riccione è sempre più inesistente”.

(Rimini) Nel 2015 sono stati presi in carico 29 casi. Lo riferisce la consigliera di parità della Provincia di Rimini, Carmelina Fierro. “Nel dettaglio si tratta di una richiesta di informazioni, due molestie sul luogo di lavoro, diciassett situazioni di rischio di discriminazione al rientro dalla maternità (si rientra dalla maternità e non si trova più il proprio posto di lavoro, si trasformano gli orari di lavoro o addirittura si trasferiscono in sede spesso molto più lontane e scomode), sei risoluzioni (licenziamenti dopo l'anno dalla maternità e appena finito il periodo di tutela in cui vige il divieto di licenziamento per neo mamme e papà), tre richieste di aiuto per esigenze di conciliazione dei tempi di cura familiare e lavoro non legati alla maternità ma a esigenze di donne cinquantenni che seguono genitori anziani”.
Rispetto all'anno precedente quando si registrarono 22 richieste, sono aumentati del 30% i casi seguiti (tutte donne nel 2015, mentre nel 2014 erano stati seguiti anche i casi di 3 uomini). Il 60% dei casi è stato definito con la promozione di buone pratiche all'interno delle aziende.


“Questo dato - fa notare la consigliere - è rilevante, poiché le azioni positive evitano l'inasprimento delle conflittualità all'interno delle organizzazioni con conseguente licenziamento: licenziamento che significa non solo estromissione delle donne dal mondo del lavoro, ma anche perdita di risorse qualificate da parte delle aziende (le donne licenziate hanno in media un'esperienza pluriennale di lavoro nella stessa azienda)”.
Questo 60% dei casi risolti con la promozione di buone pratiche all'interno delle aziende “è il risultato non solo dell'intervento della consigliera di parità ma anche e soprattutto di quello dei sindacati con i quali ogni giorno viene reso operativo il Protocollo di intesa di prevenzione e rimozione della discriminazione prima della risoluzione, evitando licenziamenti”.
E' “significativo” il ricorso alla consigliera da parte di “donne cinquantenni (il 25% dei casi) che riguardano situazioni di disagio e di rischio di perdita del posto di lavoro perché considerate più onerose rispetto a stagisti o stagiste giovani senza impegni familiari. Questo delle donne cinquantenni è un fenomeno da monitorare e prevenire con interventi di informazione e promozione rivolti alle aziende. La maggior parte delle aziende con cui la Consigliera si è confrontata ha riconosciuto la stretta correlazione tra benessere aziendale del proprio personale e produttività. Sanno che la legge pone in capo alla loro direzione la responsabilità della salute e della sicurezza dei propri dipendenti, tra cui l'attenzione alle esigenze di conciliazione dei tempi e il clima lavorativo, e non rifiutano di sperimentare una organizzazione più flessibile e attenta alle esigenze delle donne puntando su motivazione e soddisfazione, quindi benessere e produttività”.
Le organizzazioni sindacali e le lavoratrici “si sono mosse ai primi segnali di disagio e di bisogno per porsi non solo in una posizione di rivendicazione di tutele, ma anche e soprattutto di promozione di buone pratiche. I professionisti, soprattutto i consulenti del lavoro che rappresentano le aziende, sempre più riconoscono una nuova visione della responsabilità aziendale, sostenendo a volte anche cambiamenti organizzativi in grado di conciliare le esigenze di produzione con la valorizzazione delle risorse femminili”.