(Rimini) L’assemblea dei soci di Rimini Fiera ha approvato nella convocazione di oggi il bilancio d’esercizio e nominato il nuovo cda. Presidente è stato riconfermato Lorenzo Cagnoni. Sette i numero dei componenti del consiglio di amministrazione che resteranno in carica fino all’approvazione del bilancio 2018, la scadenza è fissata in tre esercizi. Oltre a Cagnoni, sono nel cda Barbara Bonfiglioli, Daniela Della Rosa, MAurizio Ermeti, Lucio Gobbi, Catia Guerrini, Simona Sandrini.
Il fatturato consolidato del Gruppo Rimini Fiera al 31 dicembre 2015 è pari a 74,9 milioni di euro, in crescita del 10,1% rispetto ai 68 milioni di euro al 31 dicembre 2014. Il margine operativo lordo (Ebitda) al 31 dicembre 2015 è pari a 12 milioni di euro, mantenendosi sui livelli dello scorso anno nonostante l’annualità “dispari” senza Tecnargilla e Ibe. L’utile netto al 31 dicembre 2015 è pari a 3,7 milioni di euro (+8,8% sui 3,4 milioni di euro dell’esercizio 2014). Al 31 dicembre 2015 la posizione finanziaria netta del Gruppo Rimini Fiera è positiva per 4,8 milioni di euro in miglioramento rispetto al debito di 4,7 milioni registrato al 31 dicembre 2014.
La capogruppo Rimini Fiera spa, registra al 31 dicembre 2015 un fatturato pari a 58,4 milioni di euro, in crescita del 3,5% rispetto ai 56,4 milioni di euro al 31 dicembre 2014. Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) al 31 dicembre 2015 è pari a 11,4 milioni di euro, in linea con gli 11,5 milioni di euro dell’esercizio precedente. L’utile netto al 31 dicembre 2015 è pari a 3,9 milioni di euro (+ 25,8% rispetto ai 3,1 milioni di euro dell’esercizio 2014).
Nel corso della seduta odierna, l’assemblea dei soci di Rimini Fiera spa ha deliberato la distribuzione di dividendo ordinario pari a 9,46 centesimi per ciascuna delle azioni della società che ammontano a 42.294.067 (6,5 centesimi furono il dividendo ordinario dell'anno precedente) con pagamento il 31 maggio 2016.
Riunitosi in prima seduta subito dopo l’assemblea dei soci, il nuovo consiglio d’amministrazione di Rimini Fiera spa ha proceduto, secondo il nuovo statuto, alle nomine di sua competenza e ha deliberato la conferma di Lorenzo Cagnoni presidente; gli ha inoltre riconfermato le deleghe operative di amministratore delegato.
“Ringrazio per la fiducia rinnovatami - ha detto il presidente Cagnoni - e voglio evidenziare la composizione di questo Consiglio di Amministrazione che vede un alto livello dei curricula dei consiglieri. Consiglieri che sono in maggioranza di genere femminile, un segnale importantissimo che si contestualizza ottimamente nel buon operato che ci apprestiamo a condurre. Procederemo spediti nei percorsi societari in essere, confidenti in una piena riuscita. Tra tutti, quello prioritario e sul quale proseguiremo senza alcuna esitazione, è il progetto di quotazione”.

(Rimini) «“Eccomi Gesù, sono tuo”. Con queste parole don Giuseppe ci ha invitato ad unirci alla sua preghiera, trascinandoci nella profonda e semplice immedesimazione con Cristo che ci ha testimoniato». Così la comunità riminese di Comunione e liberazione ricorda un amico, don Giuseppe Maioli, scomparso due giorni fa dopo un lungo periodo di malattia.
«Uno dei compagni di stanza dell’ultimo ricovero ospedaliero - racconta chi ha trascorso con lui le ultime settimane - ha riconosciuto stupito e commosso: “Quest’uomo mi ha cambiato la vita”. Come può un uomo bloccato su un letto d’ospedale cambiare la vita di un compagno al suo fianco? Come l’avrà guardato? Noi desideriamo non perdere quello che è accaduto in questi “giorni pieni di una grazia sconosciuta” (Mounier), che hanno mostrato come la presenza del nostro don Beppe abbia segnato così profondamente la vita della Fraternità di CL e di tutti coloro che sono stati affidati al suo ministero sacerdotale».
In questi ultimi giorni, «vissuti attorniato dai familiari e dagli amici sacerdoti e accompagnato dall’incessante preghiera del suo popolo, abbiamo riconosciuto nel suo volto sofferente e lieto l’estremo gesto della sua paternità nei nostri confronti: “figli miei, che io di nuovo partorisco nel dolore finché Cristo non sia formato in voi!” (Gal 4,19)».
Alla comunità riminese è anche arrivato il saluto di don Julian Carrón, presidente della Fraternità di Cl, che «telefonando per testimoniare la sua vicinanza a don Giuseppe negli ultimi momenti della sua vita» ha detto: «la questione decisiva è immedesimarci con lui, per avvicinarci anche noi al traguardo: siamo amici solo per questo. Lo stesso don Giuseppe, riflettendo su queste parole, ha sottolineato che “questa immedesimazione con Cristo è ciò di cui abbiamo bisogno per l’esperienza che stiamo vivendo in questo momento storico”».
Per questo, in conclusione, «la nostra gratitudine si esprime nel desiderio di essere come lui, protesi a Cristo e ai nostri fratelli uomini». Domani i funerali si svolgeranno dalle 9,30 nella chiesa della Riconciliazione, in via della Fiera a Rimini.

(Rimini) Questa mattina, con una cerimonia, è stata intitolata alle forze armate la rotatoria posta in via Flaminia all'incrocio con via Fada.  Cerimoniere, l’assessore alla Toponomastica del Comune di Rimini, Irina Imola, presenti il prefetto Peg Strano, il vice questore Nicolì, i vertici dei comandi dei diversi corpi delle forze armate di stanza a Rimini, i labari e i rappresentati delle associazione delle forze armate, il cui ruolo e importanza sono stati ricordati dal prefetto nel suo saluto che ha preceduto l’esecuzione di brani ottocenteschi e dell’inno nazionale da parte del coro Amintore Galli

(Rimini) Strisce blu gratuite per i disabili. Ha ricevuto parere favorevole dalla prima e terza commissione consiliare il nuovo Regolamento per l'assegnazione a titolo gratuito di stalli di sosta riservati a disabili che tra le sue novità prevede l'estensione della gratuità della sosta per gli invalidi anche nei parcheggi comunali a pagamento.
Si tratta di un'opportunità prevista dal Codice della strada che nel suo regolamento non solo riconosce alle amministrazioni comunali la facoltà di assegnare a titolo gratuito nelle zone ad alta densità di traffico un'area di sosta riservata recante gli estremi del contrassegno di parcheggio per disabili del soggetto autorizzato ad usufruirne, ma anche di prevedere la gratuità della sosta per gli invalidi nei parcheggi a pagamento di proprietà e gestione comunale qualora risultino già occupati o indisponibili gli stalli a loro riservati e che ora, con l'approvazione del nuovo Regolamento comunale, potrà diventare una concreta possibilità.
Col nuovo regolamento l'amministrazione comunale potrà così procedere alla riorganizzazione e all'adeguamento degli stalli attualmente presenti sul territorio e alle modalità di assegnazione, individuando nuovi presupposti e requisiti per l'assegnazione dell'area riservata ad personam, partendo dalla considerazione che sono 1.315 gli stalli personalizzati sul territorio comunale e che mediamente, dal 2007, sono stati realizzati 130 stalli personalizzati all'anno.
La proposta di nuovo regolamento, a cui hanno dato il proprio contributo la polizia municipale, l'Azienda sanitaria locale e la Casa delle associazioni di Rimini, individua quale zona ad alta densità di traffico l'area a mare della statale SS 16 Adriatica esclusa, delimitata da via Cavalieri di Vittorio Veneto a sud e viale Tolemaide a nord ed esclusi i lungomari, e comprese le strade esterne all'area sopraindicata prive di spazi di sosta riservati genericamente alle persone invalide e/o strade per le quali in assenza di regolamentazione, sussistono le condizioni tecniche per la realizzazione di uno spazio di sosta personalizzato, in conformità al Codice della Strada.

Venerdì, 15 Aprile 2016 12:45

Scuola, messa in cattedrale con il vescovo

(Rimini) Lunedì prossimo, alle 18,30, nella basilica cattedrale di Rimini, il vescovo di Rimini Francesco Lambiasi presiederà la celebrazione eucaristica per la scuola. Oltre agli studenti delle scuole del territorio, sono invitati i dirigenti scolastici, i docenti, gli studenti, il personale non docente e la cittadinanza tutta.
Il tradizionale appuntamento è organizzato dalla Consulta diocesana del settore di pastorale scolastica diretto daStefano Olivieri. "La Santa Messa per la Scuola come incontro di tutti ... in cammino!" è la proposta di Olivieri.
In precedenza, alle 17, secondo tradizione, il vescovo incontrerà i dirigenti scolastici delle Scuole di ogni ordine e grado presso la Sala San Gaudenzo (di fianco alla Cattedrale) ai quali proporrà una riflessione sull'educazione. Nella stessa occasione, sarà presentato anche il video "La nostra scuola".

(Rimini) “In relazione al ritiro delle concessioni a Casa Andrea Gallo (Don) è mia intenzione chiedere l'opinione del prefetto, dottoressa Peg Strano Materia, e del vescovo, monsignor Francesco Lambiasi". Lo dice Mara Marani in qualità di candidata a sindaco dalla lista ‘Rimini people’ promossa dal centro sociale Casa Madiba. “Questo perché dal colloquio tenuto ieri con l'assessore comunale competente in materia (Gloria Lisi, ndr) è evidente che s'intende trattare la faccenda con atteggiamento formale, senza considerarla per quello che è: un’emergenza".
E’ una la domanda che Marani ripete da due giorni. “Cosa dovremmo fare delle 43 persone oggi ospitate? Se è vero, come dice Gloria Lisi, che l'emergenza freddo è finita, è altrettanto vero che si apre un nuovo problema di emergenza abitativa”. La risposta è dunque insufficiente per Rimini people. “L'intento è forse quello di mettere tutti in una condizione d'illegittimità per chissà quale astruso scopo politico. Per questo riteniamo necessario rivolgerci a due figure istituzionali che non ricadono sotto l'ègida d'interessi da "giardinetto". Casa Andrea Gallo è un riuscito esperimento sociale d'integrazione, riqualificazione e mantenimento della legalità. Sicuramente da prorogare, non da distruggere”, conclude l’aprirante inquilina di palazzo Garampi.

(Rimini) Sara Visintin è la candidata a sindaco di Rimini dalla lista ‘Rimini in comune - Diritti a sinistra’. L’ex assessore all’ambiente della giunta Gnassi, lasciata per divergenze ideologiche in fatto di acqua pubblica ed emergenza abitativa, sarà sabato alle 11,30 al parchetto adiacente all'ex colonia Murri
(vicino alla casina di Bellariva) per presentare questa nuova esperienza e i candidati della lista a suo sostegno, nata “a seguito dell’appello di Leonardo Montecchi con il quale si intendeva e si intende sollecitare l’impegno dei singoli e delle singole a costruire l’unità della sinistra a Rimini”, spiegano i promotori.
“Questo percorso si pone come obiettivo primario la costituzione di una forza cittadina che interpreti le istanze dei più deboli e le nuove priorità dettate dalle esigenze di uno sviluppo economico, sociale e urbanistico sostenibile”, continuano.

Venerdì, 15 Aprile 2016 10:16

15 aprile 2016

Aeroporto pronto per il rilancio | Fiera, azioni congelate | Rimini ricorda don Maioli

Giovedì, 14 Aprile 2016 19:42

La città romana diventa parco archeologico

(Rimini) Per ora è un lavorìo di cantieri, ma presto sarà un parco archeologico che permetterà di conoscere la Rimini romana, con tanto di ‘visit center’ nella chiesa di Santa Maria ad Nives, in corso d’Augusto (la ex sala del consiglio provinciale), che sarà inaugurato lunedì prossimo. Il progetto è stato lanciato questa mattina a palazzo Garampi, in occasione della presentazione dell’esito degli scavi archeologici sotto al teatro Galli, da poco conclusi.
“Un parco archeologico di rilevanza nazionale”, avanza subito Gnassi parlando del percorso (turistico, ma anche identitario per i riminesi) che potrà unire non solo gli scavi del Galli e quelli di Castel Sismondo, ma anche ponte di Tiberio, arco d’Augusto, Domus del chirurgo e ancora gli scavi per i lavori al Leon Battista Alberti e alla Fiera vecchia e altri ancora.
Scavi che offrono “una stratificazione che ha ben pochi altri esempi in Italia”, fa eco al sindaco il sovrintendente per i beni archeologici dell’Emilia Romagna, Luigi Malnati. Perché una Rimini romana così ricca? E’ il sovrintendente a ricordare come la capitale turistica della riviera romagnola, tra III e II secolo prima di Cristo fosse “la capitale romana a nord degli Appennini”, vale a dire la capitale dell’Italia settentrionale, che era detta ‘provincia Ariminum’. In caso di necessità è a Rimini che il console si “stabiliva per guidare le operazioni, da qui partivano coloni e legioni per controllare le altre regioni del nord della penisola”.
Gli scavi della Rimini romana, come testimonia anche un suggestivo video che prodotto dal Comune e che a palazzo Garampi pubblicherà nei prossimi giorni su suoi canali social, sono “una sorta di viaggio a ritroso nel tempo”. Così il filmato “fa scoprire le trasformazioni che questa porzione di città ha subìto. Dal XIX Secolo d.C. con la realizzazione del Teatro, al XVII-XVIII Secolo d.C. con la presenza dei Forni, passando per il quartiere medioevale del XIV-XV Secolo d.C. ed il Sepolcreto Urbano del VII-IX Secolo d.C., fino a giungere ad una Domus Tardo Antica del IV-V Secolo d.C. ed a una Domus Imperale del III Secolo d.C”. E tracce romane, ha fatto notare Renata Curina, l’esperto (qui una sua precedente intervista sulla Rimini archeologica) che la soprintendenza ha incaricato di seguire gli scavi riminesi, “che ne sono anche databili anni ancora precedenti”. Come, per esempio, “tracce di abitazioni costruite su pali di legno”, che la soprintendenza studierà.
I lavori al Galli, in particolare, “sono risultati di grandissimo interesse”, per via dei “rinvenimenti relativi alle fasi più antiche della colonia, o addirittura precedenti la fondazione stessa; gli scavi hanno riportato in luce, infatti, un esteso edificio realizzato con una modalità che prevedeva un largo impiego del legno, soprattutto per quanto riguarda la struttura portante: grossi pali di quercia, che dovevano sorreggere la copertura e rendere più solide le pareti, sono stati trovati ancora infissi nel terreno a testimonianza della particolare tecnica costruttiva. Le analisi dendrocronologiche previste daranno chiare informazioni sul momento preciso in cui i legni furono tagliati per realizzare la casa o le case della colonia”.
Altrettanto importanti le fasi età imperiale: “resti di murature, frammenti di intonaco affrescato nei classici colori rosso, giallo, bianco, di pavimentazioni a mosaico e a cocciopesto restituiscono il quadro di un quartiere articolato in più edifici – ne sono stati infatti individuati quasi sicuramente due – case a destinazione residenziale, proprietà di cittadini appartenenti ad un ceto medio-alto; al IV secolo d.C. risale la costruzione di un grande edificio che si sostituisce alle precedenti domus; significativa la costruzione di una vasta aula absidata (sotto la platea del Galli, sarà visibile attraverso uno specifico percorso, ndr), la cui originaria funzione non è ancora del tutto chiarita”.
A testimoniare la trasformazione della città “con un diverso uso degli spazi urbani sono invece una serie di sepolture, in alcuni casi con oggetti di corredo, collegate alla presenza della Cattedrale di Santa Colomba nelle immediate vicinanze. Alla città romana si sostituisce la città altomedievale e medievale con le sue abitazioni, gli spazi comuni, le strade, un quartiere che verrà quasi completamente abbattuto per lasciare sufficiente spazio e aree libere alla costruzione della Rocca malatestiana”.
Ringraziare la soprintendenza “non è una formalità”, sottolinea l’assessore alla cultura Massimo Pulini. “E’ stato come un lavoro chirugico, un’indagine anatomica, questo agire sul corpo della città, aprirlo per capire come la storia abbia fatto tanti ‘punti e a capo’ sui quali la vita ha continuato a procedere”.