12 maggio
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Atteggiamenti allusivi in strada, dal 1 giugno in vigore l’ordinanza anti-lucciole
(Rimini) Entrerà in vigore il 1 giugno 2016 l’ordinanza contingibile e urgente messa a punto dal Comando di polizia municipale del Comune di Rimini per prevenire e contrastare i pericoli derivanti dai comportamenti connessi all’esercizio della prostituzione su strada.
In quanto contingibile, l’ordinanza sarà in vigore fino al 15 ottobre 2016 e sarà applicata su una serie definita di aree, già dal 2015 ampliate rispetto agli anni precedenti, dove il fenomeno della prostituzione su strada si registra con una maggiore intensità. Nel dettaglio il provvedimento riguarderà Viale Regina Elena, Viale Regina Margherita, Viale Principe di Piemonte, Via Cavalieri di Vittorio Veneto, Via Losanna, Via Guglielmo Marconi, via Novara, Via Macanno, Via Casalecchio, Via Fantoni, Via Emilia Vecchia, Via XIII settembre, Viale Matteotti, Via dei Mille, Via Tolemaide. L’ordinanza riguarda anche tutta la Strada Statale ”S.S. 16”- compresa tra il confine con il Comune di Bellaria-Igea Marina e il Comune di Riccione. Inoltre sono compresi Piazzale Cesare Battisti, Via Dardanelli, Piazzale Carso, Via Principe Amedeo, Via Varisco, Viale Eritrea.
“Rimini sceglie di adottare questo strumento per contrastare un fenomeno su cui ancora manca una legislazione chiara e adeguata ai tempi – è il commento dell’amministrazione comunale – Uno strumento dunque che, andando a affiancare lo specifico articolo del regolamento comunale di polizia Municipale, prova a sopperire seppur in maniera inevitabimente ‘artigianale’ all’assenza di un quadro normativo che ancora non considera come la prostituzione su strada, fenomeno che veicola anche criminalità e schiavitù, sia fonte di degrado urbano, di insicurezza e disagio per i cittadini, peggiorandone le condizioni di vita. Si va quindi a sopperire ad una legislazione vaga, con un’ordinanza ‘pilota’ che, pur con i suoi limiti dettati dalla contingibilità, sia nel 2014 sia nel 2015 ha prodotto risultati interessanti in termini di deterrenza e sanzioni elevate (606 nel 2015, divise più o meno equamente tra clienti e prostitute), grazie al lavoro di vigilanza e controllo operato in maniera costante da parte della Polizia municipale di Rimini, in sinergia con le altre forze dell’ordine attive sul terrirorio. Ciò non toglie la necessità di avere un quadro normativo chiaro, che possa in particolare evitare che strumenti efficaci quali l’ordinanza possano divenire armi spuntate perché in collisione con le diverse interpretazioni di vari istituti, anch’essi costretti a fare i conti con la mancanza di regole certe. E’ evidente che a pagarne lo scotto sono i cittadini e il loro diritto a vivere la città in sicurezza”.
Attraverso l’ordinanza, potranno essere puniti con una sanzione amministrativa pecuniaria fino a 500 euro (400 se pagati entro 60 giorni) non solo tutti coloro che porranno in essere comportamenti diretti ad offrire prestazioni sessuali a pagamento, ma anche chi sarà sorpreso a richiedere informazioni a questi soggetti concordando l’acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento.
In particolare i comportamenti colpiti con sanzione amministrativa, specifica l’ordinanza, sono quelli “consistenti nell’assunzione di atteggiamenti di richiamo, di invito, di saluto allusivo ovvero nel mantenere abbigliamento indecoroso o indecente in relazione al luogo ovvero nel mostrare nudità, ingenerando la convinzione di esercitare la prostituzione. La violazione si concretizza con lo stazionamento o l’appostamento della persona o l’adescamento di clienti e l’intrattenersi con essi, o con qualsiasi altro atteggiamento o modalità comportamentali, compreso l’abbigliamento, che possano ingenerare la convinzione che la stessa stia esercitando la prostituzione”.
Sono puniti con le sanzioni previste dal Codice della strada coloro che alla guida di veicoli eseguono manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale per porre in essere i comportamenti prima descritti. In questi casi la sanzione amministrativa di 41 euro prevista sarà elevata a 54,67 se accertata in orario notturno, dalle ore 22 alle 7 di mattina.
L’ordinanza prevede inoltre che, per consentire la valutazione in merito agli accertamenti fiscali, sia portato a conoscenza dell’Agenzia delle Entrate nonché del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Rimini qualunque fatto riscontrato nell’ambito dell’attività di controllo previsto dall’ordinanza stessa.
Videosorveglianza, vertice in prefettura per Zeinta di borg
(Rimini) Oggi ha avuto luogo in Prefettura l'incontro richiesto da Zeinta di Borg tra il Prefetto Giuseppa Strano ed una delegazione dell'associazione. Erano presenti il presidente Arturo Pane e il coordinatore Antonio Cuccolo. Al centro della discussione la videosorveglianza in città, anche alla luce della scarsa adesione del protocollo d'intesa, siglato il 21 gennaio 2015 tra la Prefettura, la Provincia, il Comune e le associazioni di categoria. L'associazione ha posto all'attenzione del Prefetto alcune proposte elaborate da Zeinta di Borg in merito alla possibilità di estendere il raggio d'azione delle telecamere private oltre l'ingresso dell'esercizio commerciale. Inoltre, si è parlato della possibilità di costituire gruppi di esercenti, ad esempio di una stessa via, che si facciano carico di organizzare a proprie spese un servizio di videosorveglianza ambientale, con la supervisione del Comune. Infine l'associazione ha formalizzato la richiesta di uniformare le interpretazioni delle norme esistenti in materia e la possibilità di contenere i costi degli interventi usando le telecamere private già esistenti. Presenti all'incontro anche alcuni soci di Zeinta di Borg, le ditte Secchiaroli e Power Alarm, che hanno fattivamente contribuito alla descrizione tecnica delle possibili soluzioni. Il Prefetto ha ascoltato con attenzione ed interesse, dimostrandosi disponibile a ricercare soluzioni, previo un approfondimento dei temi. L'incontro si è concluso con l'obiettivo di un nuovo appuntamento per formulare una soluzione concreta al problema della videosorveglianza. "Un incontro positivo cui seguiranno altre nostre iniziative in merito" ha commentato soddisfatto a margine dell'incontro il Presidente di Zeinta di Borg, Arturo Pane.
Elezioni, Visintin (Rimini in Comune) sullo sciopero contro l’Invalsi
(Rimini) Sara Visintin, candidato sindaco di Rimini alle elezioni amministrative del 5 giugno, dichiara di sostenere “politicamente” tutti “i lavoratori e le lavoratrici che intendono scioperare il 12 maggio contro l'Invalsi, per ‘boicottare’ le prove che saranno somministrate proprio in questa data ed impedire che la logica distorta della valutazione venga implementata nelle scuole”.
Verso la categoria Visintin esprime “solidarietà” schierandosi “politicamente al fianco di tutti i docenti che si mobilitano contro l'attuazione della riforma e per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro”.
La lista ‘Rimini in Comune - Diritti a Sinistra’ “guarda con fiducia alla possibilità che le sigle sindacali, che hanno indetto le due date di sciopero, possano aprire una nuova stagione di mobilitazione unitaria nelle scuole contro l'attuazione della legge 107 e per la sua abrogazione. Si auspica che vi sia una mobilitazione comune e radicale contro il governo Renzi, come nell’anno scolastico precedente”.
Personalmente, visintin ha “già firmato i 4 referendum abrogativi relativi alla Buona Scuola”. ‘Rimini in Comune - Diritti a Sinistra’ “ritiene che la riforma della scuola del partito democratico sposta l’attenzione dalla centralità docente a una improbabile e – prevedibilmente – fallimentare “centralità” dirigente. In realtà si impone un modello di organizzazione delle scuole simile a quello delle aziende”. L’obiettivo “sarà quello di creare scuole di Serie A e scuole di Serie B, con un meccanismo di intercettazione dei finanziamenti alla scuola delegato all’attrattività e al prestigio della scuola. Compito delle istituzioni sarebbe quello di investire nella Scuola Pubblica, nella crescita del corpo docente e nella creazione di capitale umano, fonte principale di sviluppo sociale, culturale ed economico di un Paese”.
Elezioni, Gnassi (Pd) sulle unioni civili
(Rimini) Tra qualche ora, a scanso di intoppi, il provvedimento che istituisce le unioni civili tra coppie dello stesso sesso diventerà una legge dello stato italiano.
“Facendo gli scongiuri di sorta, anticipo il mio commento ‘Finalmente!’”, dice il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, candidato sindaco del Pd. “Dopo anni di attesa, dopo mesi e mesi di dibattiti, spesso anche sguaiati e strumentali, anche l’Italia avrà uno strumento legislativo in grado di garantire i diritti basilari a quelle coppie che decidono di condividere un percorso di vita, con tutti gli onori e anche gli ‘oneri’ che questo comporta”, spiega Gnassi.
“La legge sulle unioni civili - per il candidato - rappresenta la vittoria di una società matura, profondamente cambiata rispetto a quella di un tempo e alla quale ancora molti fanno riferimento spesso in maniera strumentale. Le tante distorsioni idelogiche però si possono cancellare con un colpo di spugna e ridursi ad un semplice dato di fatto: da domani l’Italia sarà un Paese che garantirà un diritto in più ai propri cittadini, senza togliere nulla ad altri. Un modo anche per allinearsi al continente europeo, dove siamo rimasti gli ultimi a regolamentare la materia, fatta eccezione per Turchia, Romania e pochi altri”.
Per Gnassi si tratta di “un primo traguardo da ascrivere all’ordinario se non fosse che per arrivarci si è dovuti passare attraverso discussioni ‘straordinarie’, urlate, distorte e piegate all’ideologia, con ‘sparate’ ad effetto ad uso e consumo dei media, ma che poco hanno a che vedere con la vita reale, con la quotidianità, di chi semplicemente chiedeva di vedersi riconosciuti opportunità e anche doveri sacrosanti”.
Molti comuni, tra cui anche Rimini, ricorda il sindaco, hanno lavorato per soperire a quello che è stato un “vuoto normativo”. “Lo abbiamo fatto lo scorso anno a Rimini, con l’istituzione del Regolamento delle unioni civili, un primo passo verso l’obiettivo di elevare il tasso di civiltà della nostra comunità. D’ora in poi noi sindaci non avremo più alibi: e per me sarà una gioia ancora più grande celebrare nella sala della Giunta della ‘casa comunale’, il momento in cui una coppia, etero o omosessuale che sia, inizia un percorso di vita comune a Rimini”.
Bracconaggio, denunciato un riminese
(Rimini) Un riminese è stato denunciato dalle guardie ecozoofile per la detenzioni di alcuni volatili appartenenti a specie protette.
L’altro giorno, una pattuglia in servizio ha notato una gabbia trappola (la cui detenzione è vietata dalla legge) al cui interno era presente un esemplare di lucherino, appartenente ad una specie particolarmente protetta. Lo scopo della gabbia era quello di attirare altri esemplari e favorire la cattura. Le guardie hanno quindi allertato la polizia provinciale.
A un controllo più approfondito, l'uomo è risultato detentore di decine di esemplari protetti, tra cui merli, lucherini e uno storno, senza averne alcun titolo, ovvero i permessi rilasciati dalla Provincia per gli allevatori.
E’ quindi scattato il sequestro della gabbia trappola e dei volatili, ma anche la denuncia per la detenzione dei lucherini e dello storno. Gli uccelli sono stati infine affidati ad un'associazione di volontariato che se ne prenderà cura fino alla loro reimmissione in natura.
Maltempo a marzo, Consiglio dei ministri dichiara stato d’emergenza
(Roma) Il Consiglio dei ministri, nella seduta di ieri, ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale per il maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna tra il 27 febbraio e il 27 marzo. Viene così accolta la richiesta della Regione, che esprime “soddisfazione per il risultato raggiunto in tempi rapidi grazie al lavoro di tutte le Istituzioni coinvolte”.
Il provvedimento, arrivato dopo i necessari sopralluoghi svolti dai tecnici del Dipartimento nazionale di Protezione civile, è il passo che precede l'assegnazione di risorse nazionali, indispensabili per proseguire gli interventi urgenti già avviati con i fondi regionali.
Lo stato di emergenza nazionale interessa le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna e alcuni comuni delle province di Ferrara, Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna, individuati sulla base della valutazione delle segnalazioni di criticità che sono state trasmesse dalle amministrazioni municipali, provinciali e dalle strutture tecniche.
Si tratta dei comuni di Formignana, Vigarano Mainarda, Argenta, Ferrara e Cento nel ferrarese; Sant’Agata Feltria, Gemmano, Montecolombo e Coriano nel riminese; Alfonsine, Faenza, Russi, Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme nel ravennate; i comuni della fascia collinare e pedecollinare nel forlivese-cesenate.
Bandiere blu, conferma per Misano Adriatico, Cattolica e Bellaria-Igea Marina
(Rimini) Bandiere blu, è di oggi la notizia che Misano Adriatico, Cattolica e Bellaria-Igea Marina hanno confermato il riconoscimento internazionale assegnato dalla Foundation for environmental education (Fee) ai comuni rivieraschi ed agli approdi turistici, premiando la qualità delle acque di balneazione ma anche il turismo sostenibile.
Nel complesso, però, l’Emilia Romagna perde due bandiere blu e si ferma a sette. A perdere il riconoscimento sono Gatteo Mare e San Mauro Pascoli, in provincia di Forlì Cesena.
Confermate, invece, le bandiere blu anche nelle spiagge di Comacchio e i Lidi comacchiesi (Ferrara), Cesenatico (Forlì-Cesena), Ravenna-Lidi Ravennati e Cervia-Milano Marittima-Pinarella (Ravenna).
Hera in crescita, approvati risultati trimestrali
(Rimini) Il consiglio di amministrazione del Gruppo Hera ha approvato oggi all’unanimità i risultati economici consolidati al 31 marzo 2016, che confermano un trend con i principali valori in crescita nonostante un trimestre difficile.
Da un lato la crescita organica improntata al perseguimento di efficienze e sinergie e la parallela espansione dei mercati sono riuscite a compensare il 75% del taglio della remunerazione delle attività regolate, dall’altro le attività di M&A, relative soprattutto alle acquisizioni effettuate a fine 2015, hanno contribuito alla crescita dei risultati.
Ricavi per 1.235,4 milioni di euro. Nel primo trimestre 2016, i ricavi sono stati pari a 1.235,4 milioni di euro, in calo rispetto ai 1.311,9 milioni di euro dell’analogo periodo del 2015. Tra i motivi di questa contrazione si evidenziano i minori volumi venduti di gas a causa del clima particolarmente mite; i minori ricavi della vendita e trading di energia elettrica e gas a seguito del calo del prezzo della materia prima e l’impatto nei servizi regolati di gas, energia elettrica e ciclo idrico del nuovo metodo di calcolo del tasso di remunerazione del capitale investito. Questi effetti negativi sono solo in parte compensati dall’aumento dei ricavi per i maggiori volumi venduti di energia elettrica e dall’incremento dei ricavi conseguente all’aumento dei rifiuti smaltiti.
Margine operativo lordo (mol) in aumento a 278,4 milioni di euro. Il margine operativo lordo passa da 277,2 milioni di euro dei primi tre mesi del 2015 ai 278,4 milioni di euro di marzo 2016, registrando una crescita di 1,2 milioni di euro (+0,4%). Questo risultato è particolarmente significativo se si considera che è stato ottenuto nel primo trimestre, cioè nel periodo dell’anno in cui la riduzione del WACC nella distribuzione gas, energia elettrica e acqua evidenzia, a causa della stagionalità, l’impatto negativo maggiore su ricavi e MOL, attestandosi – nel caso specifico - a 9,5 milioni di euro. La crescita del MOL è stata sostenuta principalmente dalle attività energetiche, che hanno evidenziato il mantenimento dei margini e più che compensato le performance delle attività regolate.
Utile operativo e utile ante-imposte in crescita, migliora la gestione finanziaria. L’utile operativo al 31 marzo 2016 è di 170,8 milioni di euro, in crescita rispetto ai 170,1 milioni dell’analogo periodo del 2015 (+0,4%), nonostante i maggiori ammortamenti dovuti alle variazioni di perimetro, in parte compensati dai minori accantonamenti. Migliora di 3,7 milioni di euro la gestione finanziaria, pari a 25,7 milioni di euro al termine del primo trimestre (-12,6% rispetto allo stesso periodo del 2015), grazie in particolare al minor indebitamento medio e all’efficienza sui tassi. Alla luce di questa situazione, l’utile prima delle imposte passa dai 140,7 milioni di euro dei primi tre mesi del 2015 ai 145,1 milioni di euro dell’analogo periodo del 2016, evidenziando un ulteriore incremento nel tasso di crescita (+3,1%).
Utile netto per gli azionisti in crescita a 91,2 milioni di euro (+5,3%). L’utile netto segna un progresso del 4,7%, passando dai 92,5 milioni di euro dei primi tre mesi del 2015 ai 96,8 milioni di euro dell’analogo periodo del 2016, a fronte della riduzione del carico fiscale con un tax rate del 33,3% (in miglioramento rispetto al 34,3% dell’analogo periodo del 2015, grazie alla capacità di cogliere nell’esercizio 2016 i benefici conseguenti all’applicazione della “patent box” e del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo, oltre che alle agevolazioni in materia di maxi ammortamenti). L’utile per gli Azionisti è pari a 91,2 milioni di euro, in aumento di 4,6 milioni di euro rispetto ai primi tre mesi del 2015 (+5,3%), anche per effetto della riduzione delle interessenze di terzi, conseguenti prevalentemente alla completa acquisizione delle società Akron e Romagna Compost.
Oltre 70 milioni di investimenti e posizione finanziaria netta in miglioramento. Nei primi 3 mesi del 2016 gli investimenti operativi del Gruppo ammontano a 73 milioni, comprensivi di 4,5 milioni di contributi in conto capitale, in aumento rispetto al dato dello stesso periodo del 2015 (64,1 milioni di euro) ed in linea con quanto previsto dal piano industriale. Hanno riguardato principalmente interventi su impianti, reti ed infrastrutture, a cui si aggiungono gli adeguamenti normativi che riguardano soprattutto l’area gas, per la sostituzione massiva dei contatori, e l’ambito depurativo e fognario.
La posizione finanziaria netta migliora di ben 147 milioni di euro, passando dai 2.651,7 del 2015 ai 2.504,5 del 31 marzo 2016 (-5,6%). Il rapporto PFN/mezzi propri si è assestato al di sotto di 0,96 volte, evidenziando un miglioramento della solidità finanziaria.
Elezioni, Pecci (Lega Nord) su criminalità e abusivi
(Rimini) “Tolleranza zero nei confronti di chi delinque e non rispetta le regole”: questa la ricetta di Marzio Pecci, candidato sindaco della Lega Nord, per ridare fiducia ai cittadini e promuovere il principio della legalità sul territorio riminese.
“La situazione venutasi a creare nell’area agricola di via Verenin Maria Grazia (angolo SS16) - spiega Pecci - è solo un esempio di come il primo cittadino abbia sorvolato sull’emergenza sicurezza e legalità. L’area agricola, infatti, è da tempo luogo di incontro per lo svolgimento di manifestazioni abusive, schiamazzi notturni e disturbo della quiete pubblica. Nonostante le segnalazioni e le proteste dei residenti l’amministrazione comunale ha preferito fare finta di niente e concentrarsi su altre “presunte” priorità ma la situazione è fuori controllo e il germe della microcriminalità sta cedendo il passo a quello della criminalità organizzata e delle infiltrazioni mafiose”.
Per Pecci, “il lassismo del Pd ha prestato il fianco al cancro dell’abusivismo che, com’è noto, non si riduce al proliferare di lavavetri e venditori abusivi sul litorale, ma si traduce altresì nell’indifferenza collettiva al rispetto delle regole”.