Aeroporto, Air Vallèe e Aeroclub denunciano Airiminum
(Rimini) Tra decolli e atterraggi a Miramare fioccano anche le denunce. Due quelle inoltrate a danno di Airiminum, la società di gestione dell’aeroporto Federico Fellini. La notizia oggi sul quotidiano Il resto del carlino.
Air Vallée, la compagnia a cui Enac ha sospeso la licenza, probabilmente dopo che da Airiminum avevano segnalato il mancato pagamento di alcuni debiti, ha presentato un esposto in procura corredato di bonifici per dimostrare di averli effettuati i pagamenti.
Fabio Falsetti, presidente dell’Aeroclub, ha denunciato l’amministratore di Airiminum Leonardo Corbucci dopo una “furiosa” lite sulla gestione dei parcheggi. Sulla vicenda indaga la polizia aeroportuale su mandato della procura.
A ciò si aggiunge il fatto che società di gestione dello scalo sarebbe ai ferri corti anche con alcuni soci e fornitori, per esempio Aircoop (gestisce il bar e la ristorazione al Fellini’ da quarant’anni) per il rinnovo del contratto d’affitto.
17 giugno
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Buccellati: In Siria si combatte ai confini del tempo
Intervista all'archeologo Giorgio Buccellati che, insieme alla moglie Marilyn, ha scoperto e lavorato 30 anni agli scavi di Urkesh,
una delle città più antiche del mondo, oggi a soli 60 km dal confine con i terroristi dell’Isis.
“Venga all’incontro dopo, vale la pena sentire Padre Ibrahim” Si rivolge all’albergatore prima di salire in camera a prepararsi. “Purtroppo non posso, devo restare in hotel a lavorare, mi racconterà”. Insieme al marito Giorgio e a padre Ibrahim Alsabagh, parroco francescano di Aleppo, Marilyn Kelly-Buccellati interverrà all’incontro sul tema 'Siria. Salvare la memoria per ricostruire il futuro. Adesso', organizzato dalla Fondazione Avsi, il centro culturale Portico del vasaio e il comitato Nazarat.
Colpiscono l’umiltà e la sincera curiosità di questa coppia di archeologi che ha da poco festeggiato i 50 di matrimonio, 30 dei quali passati a lavorare agli scavi di Urkesh, nella Siria nord-orientale. Città del popolo urrita, tra le più antiche del mondo: risale infatti al 3500 avanti Cristo. Dal 2011, da quando in Siria è scoppiato uno dei più terribili conflitti del nostro tempo, i coniugi Buccellati non possono più seguire di persona la loro più grande scoperta. Ma non l’hanno abbandonata, continuano infatti a seguire, passo dopo passo, ogni giornata di lavoro dei colleghi archeologi e degli operai, finanziandoli e consigliandogli su come preservare il sito, “non tanto dalla guerra, che sarebbe impossibile”, quanto dalle intemperie, come la fitta neve invernale.
La guerra ha reso anzi più stretti i rapporti, nonostante la distanza. “Una delle cose commoventi è che ci danno una carica umana inaspettata”, racconta commosso Giorgio, “abbiamo iniziato come archeologi e scoperto una serie di conseguenze del fare archeologia che sono davvero sorprendenti. Quello che abbiamo visto è che cercando di rendere rilevante il reperto si ottiene una risposta emotiva profondissima. I nostri ritrovamenti sono cosi antichi che non appartengono a nessuna tradizione contemporanea: non sono arabi, né armeni, né siriaci o curdi. E non sono neanche così spettacolari come il Colosseo o le Piramidi. Però hanno grande importanza e quindi abbiamo spiegato alle persone che vivono lì che li devono proteggere. La risposta è stata straordinaria, perché si sono profondamente identificati con questo passato, al punto che ora, dopo cinque anni di assenza, manteniamo un rapporto molto stretto e continuo di lavoro. Loro sono sempre presenti, noi lo siamo altrettanto, nel senso che li sosteniamo anche finanziariamente, ma soprattutto con suggerimenti e anche mostrandogli che siamo vicini, che consideriamo anche noi questi beni culturali importanti”.
Perché i terroristi dell’Isis vogliono distruggere l’archeologia?
“La tragedia del terrorismo culturale dell’Isis mette in luce la controparte, in sostanza, quello che facciamo noi. Vogliono appropriarsi di un territorio distruggendone il passato. Non c’è più, secondo l’Isis, l’identità preislamica: quindi la distruggono. Quello che noi diciamo, invece, è che questa identità preislamica, precristiana e ‘pre tutto’ in sostanza, è invece una dimensione importante della loro attualità, perché è il loro territorio: tutti siamo legati al territorio dove siamo nati e cresciuti, non si tratta solo del paesaggio, ma anche del paesaggio culturale. Noi abbiamo offerto invece loro questa possibilità di avere un senso di identità nel paragone con il proprio passato. Un’altra dimensione importantissima di questo è la dimensione culturale e politica, che tutti i siriani hanno in comune: opposizione e governo, curdi e arabi, cristiani e musulmani. Siamo appena stati, Marilyn e io, a un convegno dell’Unesco a Berlino, dov’erano presenti membri dell’opposizione e del governo, e dove una delle cose che sono state dette è che, nonostante le divisioni politiche che hanno, vivono una profonda identità culturale tra loro. Ecco, l’archeologia non è una torre d’avorio, ma è qualcosa di estremamente importante per la gente, ha una grande rilevanza”.
In cosa consiste maggiormente questo patrimonio culturale comune?
“Nell’architettura innanzitutto. Anche se non si tratta di edifici spettacolari, i siti archeologici sono molto importanti, soprattutto se spiegati bene, come noi abbiamo sempre fatto, mostrando anche il senso della profondità temporale. Come facciamo a sapere che un oggetto è di 6000 anni fa, infatti? E poi ci sono gli oggetti che vengono esposti nei musei. Una delle cose più belle della Siria è che anche le città più piccole, di venti-trenta mila abitanti, hanno dei centri culturali molto attivi, con biblioteche, corsi per la preservazione dell’eredità intangibile di oggetti, vestiti. Anche tradizioni come la poesia sono sentite molto più che da noi: organizzano anche presentazioni dove la gente del posto legge i poemi o mette in mostra i propri quadri”.
Questo succede anche oggi, con la guerra in corso?
“Sì, infatti una delle cose che ci ha commosso di più è che nel gennaio del 2015, poco più di un anno fa, sono riusciti anche a mettere in piedi una mostra. Elias Suleiman, direttore delle Antichità della Provincia di Qamishli, era venuto al Meeting nel 2014 per vedere la nostra mostra (‘Dal profondo del Tempo: all’origine della comunicazione e della comunità nell'antica Siria’, ndr) e gli è piaciuta così tanto che ne ha voluta fare una anche in Siria, nella sua città che si trova a circa 60 km dal confine con l’Isis, senza barriere di alcun tipo. Hanno fatto questa mostra, noi li abbiamo aiutati trovando i fondi, le foto, loro hanno tradotto i testi in curdo. Mi pare fossero 21 pannelli, che sono stati esposti in un loro centro culturale. In seguito li hanno anche portati in giro nelle altre piccole città della zona con questi camioncini. È diventata una vera e propria mostra itinerante”.
Com’è attualmente la situazione degli scavi seguiti da voi a Urkesh?
“Una cosa che faremo vedere stasera all’incontro, ed è incredibile, è che ci sono tuttora delle visite: abbiamo le foto per esempio di un gruppo, il 13 maggio scorso, che è andato a vedere gli scavi, saranno stati una ventina di giovani universitari… Si facevano anche i selfie! Un’altra piccola cosa che facciamo è vendere qui in Italia i loro prodotti artigianali, in particolare le bambole realizzate da alcune donne. Anche questo è bellissimo perché, innanzitutto, gli permette una piccola entrata, ma soprattutto dà loro il senso della dignità: fanno qualcosa che a noi interessa. Tra l’altro paghiamo i nostri operai che ci mandano i resoconti delle ore che lavorano e per ognuna segnano quello che fanno. Ci tengo molto a questo perché dà loro un senso di dignità: lavorano per cose abbastanza importanti da poter essere pagate”.
Khaled Al-Asaad, storico direttore degli scavi di Palmira, è stato torturato e ucciso dall’Isis quasi un anno fa, proprio perché non ha voluto cedere a questo terrorismo culturale di cui parlavamo prima. Possiamo definirlo un martire della memoria. Voi eravate amici, che ricordo avete?
“È un ricordo vivissimo, Marilyn e io lo abbiamo conosciuto nella nostra seconda luna di miele, cinquant’anni fa. Ci eravamo sposati ad aprile, ad agosto siamo andati a Palmira, eravamo gli unici stranieri in quel periodo. Siamo stati un mese per una ricognizione nella steppa, li attorno. Tutto questo paesaggio che si vede oggi nelle immagini dell’Isis è quello che noi abbiamo percorso giornalmente per studiare i siti archeologici. Avevamo appena iniziato la carriera universitaria, lui quella alla sovrintendenza. Eravamo i suoi ospiti, quindi siamo diventati amici e da allora siamo sempre andati a trovarlo quando andavamo a Palmira, anche con ospiti, perché è una città straordinaria. Ed è stato quindi un colpo, anche personale, molto duro: vedere questa brutalità e questa volontà di impossessarsi della memoria è terribile. È una forma di terrorismo nuova, neanche quello dei vandali era così, era forse più casuale, ora è così violento e crudele... Anche l’uccisione di Khaled è stata più un voler distruggere quello che lui rappresentava: secondo la loro logica non ci può più essere qualcuno che crede nell’archeologia”.
Rimini gli ha dedicato il giardino interno del Museo della città.
“Oh che bello! Dobbiamo andare assolutamente a vederlo e raccontarlo agli amici in Siria”.
Lei prima ha detto che questa distruzione da parte dell’Isis dei siti archeologici, paradossalmente, mette di più in luce il valore del passato. Può spiegare meglio questo concetto?
“Quasi tutte le persone con cui parlo avrebbero voluto fare l’archeologo e non lo storico, perché l’archeologia ha sempre qualcosa di tangibile, di concreto, che testimonia un passato vissuto. Quindi è più facile da capire rispetto a un documento di archivio, o a una ricostruzione astratta della storia. L’archeologia è una testimonianza, quindi distruggerla vuol dire far fuori la testimonianza del valore del passato, abolirla. D’altro lato identificarsi con l’aspetto tangibile del proprio passato, significa ritrovarsi in un paesaggio concreto e vivo. Pensiamo alle nostre città, per esempio: Rimini ha sofferto molto la distruzione della guerra come Milano, Firenze molto meno. Visitando città come Firenze o come Siena si può vivere ancora un’integrità della continuità con il passato. Ci si identifica con questa realtà visiva e tattile in un modo che nient’altro ci può dare.
Per questo l’archeologia è una dimensione così forte della vita”.
Alessandro Caprio
Urbanistica, Pd su bocciatura piani attuativi: Danno alla città
(Riccione) “Nei giorni scorsi l’amministrazione ha bocciato tardivamente, senza motivazioni e con un parere del dirigente comunale a dir poco approssimativo, i piani urbanistici attuativi che avrebbero potuto portare sviluppo alla città”, rendono noto i consiglieri comunali Alberto Arcangeli, Cinzia Bauzone e Tommaso Pazzaglini del Pd.
“La defenestrazione dei Pua presentati, coinvolge per lo più le aree dei quartieri di San Lorenzo e Fontanelle. Viene così azzerata la pianificazione urbanistica prevista dalle passate amministrazioni, procurando un danno alla città che avrebbe ampiamente beneficiato di aree o infrastrutture derivanti dalla perequazione con i privati interessati”.
Come “non sottolineare, infatti, la soluzione che si era trovata per dare una risposta ai fruitori del campo di calcio delle Fontanelle, oggi su terreno privato, che sarebbe diventato di patrimonio comunale? Oppure la disponibilità di aree vicine ai plessi scolastici (vedi quella di Via Finale Ligure) che avrebbero risolto problemi di parcheggi e altro. O di Aree adiacenti al depuratore che, divenendo di proprietà del Comune, sarebbero servite per eventuali ampliamenti del depuratore stesso. Senza considerare, poi, tutta una serie di interventi di rifacimento della viabilità esistente richiesti ai privati beneficiari dei Pua”.
Come “non ricordare, ancora, che la pianificazione urbanistica bocciata prevedeva anche una importante quota di edilizia convenzionata con prezzi di vendita calmierati e la previsione di aree completamente urbanizzate per edilizia pubblica?”.
Va considerato inoltre “l'aspetto sociale di questa bocciatura, laddove il blocco della pianificazione crei non pochi problemi mettendo in crisi dei cittadini che, acquistando questi lotti attraverso mutui bancari, si trovino oggi in forte difficoltà finanziaria. A fronte di un investimento per costruire l'appartamento ai figli, oggi diverse famiglie, grazie a questa Amministrazione, rischiano il tracollo finanziario”.
Il sindaco, “pensando solo alla visibilità personale e alle sciocche promesse contro il mattone fatte in campagna elettorale, non solo danneggia lo sviluppo e il mondo dell'artigianato che gira attorno alle opere, ma danneggia tutti i cittadini togliendo quella possibilità di sviluppo in termini di servizi che ha sempre caratterizzato la nostra città. Con l’azzeramento delle previsioni urbanistiche sarà facile assistere a ricorsi al TAR con conseguenti richieste di Danni che, una volta esecutive, si andranno a sommare alle penali che già noi riccionesi dobbiamo pagare per i ritardi al cantiere del Trc”.
Comune, proclamato il nuovo consiglio. Prima seduta entro dieci giorni
(Rimini) Oggi alle 12,30 sono stati proclamati eletti i 32 nuovi consiglieri del consiglio comunale di Rimini. Sono venti consiglieri di maggioranza: per la lista Partito democratico Morolli Mattia Mario, Magrini Juri, Petrucci Matteo, Donati Sara, Di Natale Barbara, Bellucci Giorgia, Piccari Enrico, Bertozzi Simone, Casadei Giovanni, Frisoni Lucilla, Falcioni Milena, Grassi Fabio, Corazzi Giulia; per la lista Patto civico con Gnassi Erbetta Mario, Zamagni Marco, Frisoni Davide, Muratori Mirco, De Leonardis Daniela; per la lista Rimini attiva Gianfreda Kristian; per la lista Futura con Gnassi Pasini Luca.
Dodici i consiglieri di minoranza: per la lista della Lega Pecci Marzio (candidato sindaco), Zoccarato Matteo, Mauri Cristiano, Trombetta Diana, Grotti Carlo; per la lista Forza Italia Marcello Nicola, Spina Carlo Rufo; per la lista Fratelli d'Italia Renzi Gioenzo; per la lista Uniti si vince per cambiare Rimini Mauro Gennaro; per la lista Obiettivo civico Luigi Camporesi (candidato sindaco) Zilli Filippo, Bellucci Andrea. Il primo consiglio comunale della seconda amministrazione dovrà, secondo quanto stabilito dalla legge, essere convocato entro dieci giorni a aprtire dalla proclamazione, cioè da oggi.
Restyling scuole, in estate lavori per 700mila euro
(Rimini) Con la fine dell’anno scolastico e l’avvio delle vacanze estive, entra nel vivo la serie di interventi che l’Amministrazione comunale ha pianificato nelle tante strutture scolastiche del territorio. Si tratta di lavori di piccola o media entità, già in corso o che partiranno a breve ad opera di Anthea, che interessano una quindicina di plessi scolastici da Miramare a Torre Pedrera, per un investimento complessivo di circa 700mila euro.
L’intervento più impegnativo è quello che riguarda la ristrutturazione della Scuola XX Settembre, che andrà ad ospitare gli uffici della Direzione Didattica. L’intervento, dal costo complessivo di 150 mila euro, arriva a seguito alla realizzazione della nuova scuola per l’infanzia completata qualche settimana e costruita per dare spazi e strutture adeguate al crescente numero di alunni della materna. Importante anche il lavoro attualmente in corso alla scuola media di Duccio, sulla quale si sta intervenendo per l’adeguamento e la riqualficazione della centrale termica. Anche in questo caso il valore dell’opera è di 150mila euro, finanziato attraverso fondi del Ministero. In partenza con la chiusura dell’attività scolastica anche i lavori alla scuola primaria Toti: in programma il trasferimento della sala mesa in quella che era la casa del custode, la sostituzione di alcune vetrate e la realizzazione di una rampa per disabili. L’intervento è stato concordato con la Soprintendenza, per un valore complessivo di circa 60.000 euro. Gli altri interventi previsti sono di minore entità, ma comunque importanti: si va dagli adeguamenti alle scuole elementari De Amicis e Montecieco e alla scuola d’infanzia La Giostra, alla riqualificazione dell’area verde della scuola media Panzini. Piccole sistemazioni anche alla scuola d’infanzia Capriola (scivolo esterno per la cucina e il pavimento delle aule), alla materna Gabbianella (nuovo scivolo), alla scuola elementare Villaggio Nuovo di Miramare, alla scuola elementare Ferrari (sistemazione delle pertinenze) e alla scuola elementare Flavia Casadei (percorso esterno). Infine in programma due interventi sulle palestre delle scuole media Bertola e della scuola elementare Rodari: previsto in entrambi i casi il rifacimento del fondo della palestra e nuove tinteggiature per un importo rispettivamente di 75mila e 94 mila euro.
Economia, prezzi: in giugno cresce l’inflazione
(Rimini) Nel mese di maggio 2016 l'indice dei prezzi al consumo a Rimini si attesta su base annua al –0,3% in linea col il dato nazionale, su base mensile registra invece una variazione positiva del +0,4% (a fronte di un +0,3% nazionale). Sono questi i dati che emergono dal lavoro dell'Ufficio di statistica e prezzi del Comune di Rimini in pubblicazione sul sito dell'ente.
“Dopo i dati negativi dei primi quattro mesi – commenta l'amministrazione comunale - è questo il primo segnale di crescita inflattiva che fa sperare, pur tenendo conto del periodo temporale legato al turismo balneare, in un segno di ripresa del tessuto economico locale e della sua capacità produttiva”.
Dal rapporto emerge come le divisioni che hanno registrato le variazioni più importanti su base mensile siano state la divisione ‘Servizi ricettivi e di ristorazione’ che si attesta a maggio rispetto al mese d'aprile a +1,4%, determinati principalmente da fattori di natura stagionale, e la divisione ‘Bevande alcoliche e tabacchi’ che registra a maggio, sempre rispetto ad aprile 2016, un'inflazione positiva pari a +1,4%, determinato dal rialzo dei prezzi delle sigarette in applicazione delle determinazioni delle agenzie delle Dogane e dei Monopoli definite a livello nazionale.
Anche nella divisione ‘Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili’ si registra un trend positivo con un tasso inflattivo mensile del +0.2%, più basso di quello registrato nel 2015 (allora fu +0,5%) in quanto la tariffa Tari per l'anno 2016 è rimasta invariata.
Da segnalare infine il calo della divisione ‘Altri beni e servizi’, che registra infatti un tasso inflattivo mensile del -0,5%, determinato principalmente da un calo sostenuto sul nostro territorio delle assicurazioni sui mezzi di trasporto (-2,9%).
Blitz antidegrado, identificati 37 extracomunitari
(Rimini) Sono 37 le persone extracomunitarie identificate nel corso dei controlli scattati all’alba di stamattina. Dieci i carabinieri scesi in campo contro degrado urbano e abusivismo commerciale, insieme a due ispettori della Asl. Quattro gli appartamenti ispezionati nelle vie Locatelli, Baronzio e Lagomaggio. In due, i militari hanno contestato complessivamente sette sanzioni amministrative per sovraffollamento per un totale di 350 euro. Negli immobili controllati in via Lagomaggio e via Baronzio, i carabinieri hanno riscontrato sovraffollamento, rispetto alla capienza massima degli immobili e gravi carenze igienico sanitarie, pertanto, saranno inoltrate al Comune attraverso la Asl le richieste per l’emissione di ordinanza per l’adeguamento del numero legale dei residenti nonché ripristino delle condizioni igienico sanitarie.
Complessivamente sono stati identificati 37 extracomunitari, la maggior parte di nazionalità bengalese e solo 8 di origine senegalese, risultati regolari sul territorio nazionale.
Fogne, Renzi (FdI): Gli scarichi continueranno a finire in mare
(Rimini) “La pioggia di un’ora, domenica pomeriggio, ha fatto defluire sotto il nuovo tombinamento del canale terminale dell’Ausa migliaia di metri cubi di ‘merda in mare’”. Sottolinea il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Gioenzo Renzi. “Con l’apertura delle paratoie installate sotto il ‘belvedere’ della nuova passeggiata di piazzale Kennedy, la battigia e la sabbia sono scomparse in un baleno, travolte e sommerse dallo scarico in mare delle acque nere”.
Ad una settimana dall’inaugurazione “elettorale, con tanti complimenti del presidente della Regione Bonaccini e del presidente del Consiglio Matteo Renzi, la passeggiata tra la sabbia, costata 1.720.000 euro, nasconde per un tratto di spiaggia gli scarichi fognari dell’Ausa ma quando arriva la pioggia o il temporale, gli scarichi riemergono e finiscono, come sempre, in mare”.
Spiega quindi Renzi che “al di là della propaganda, gli scarichi fognari nel mare non verranno eliminati con i progetti approvati dalla Giunta Comunale e cantierati. Infatti con la realizzazione della vasca di prima pioggia di 13.000 metri cubi e la vasta di laminazione di 22.000 metri cubi, le acque reflue e meteoriche saranno convogliate al depuratore ma dopo il riempimento dei suddetti volumi di accumulo verranno scaricate in mare con tre condotte sottomarine della lunghezza di 1 chilometro”. Il rischio è che “i materiali inquinanti siano trasportati dalle correnti verso la spiaggia e di impedire la balneazione”.
La giunta comunale, ricorda Renzi, “ha approvato la spesa ingente di oltre 47 milioni di euro, di cui 30 milioni per le vasche Ausa e 17 milioni per le condotte sottomarine, senza la risoluzione definitiva del problema degli scarichi fognari in mare”.
Processo Carim, l’esercito delle parti civili
(Rimini) Superano il numero di 150 gli azionisti Carim che hanno chiesto di potersi costituire parte civile nel processo agli ex vertici dell’istituto di credito, a seguito delle indagini delle fiamme gialle per il periodo compreso tra il 2009 e il commissariamento del 2010. Sono per lo più riuniti in Cadacons o nel Comitato dei piccoli azionisti, ma tra loro c’è anche chi si muove in solitaria. Nel processo la Carim risulta parte offesa, Fondazione e Cda non hanno ancora presentato richiesta per la costituzione.