Ambiente, Arlotti firma per liberare il mare dalla plastica
(Rimini) Secondo il recente dossier ‘Plastic free sea' di Legambiente il 95% dei rifiuti galleggianti monitorati nei nostri mari è costituito da plastica. Rifiuti che si scompongono in pezzi sempre più piccoli fino a diventare microplastiche, la parte più pericolosa dell’inquinamento marino da plastica.
Per contrastare l’inquinamento marino da microplastiche, anche il deputato Pd riminese Tiziano Arlotti ha sottoscritto la proposta di legge elaborata dal collega Ermete Realacci, che prevede che dal 1 gennaio 2019 sia vietato produrre e mettere in commercio cosmetici contenenti microplastiche e prevede inoltre multe salate per i trasgressori.
“Una delle maggiori fonti di microplastiche - spiega Arlotti - sono proprio i cosmetici: creme, scrub, bagnoschiuma, dentifrici, maschere, rossetti e schiume da barba ne possono essere composti al 90%. Nel 2013, nella sola Europa, ne sono state usate 5 mila tonnellate, finite in gran parte in mare. Essendo di piccolissime dimensioni, pochi millimetri, le microplastiche vengono ingerite e bioaccumulate da pesci e specie marine, entrando così nella catena alimentare”.
La proposta, sottoscritta da oltre 40 parlamentari di gruppi politici sia di maggioranza che di opposizione, è nata anche grazie alla campagna ‘Mare mostro’ di Marevivo.
Sotto inchiesta per peculato, nei guai sei agenti della municipale
(Rimini) In febbraio erano finiti in tre nel mirino della guardia di finanza di Rimini. Oggi si scopre che il numero potrebbe essere raddoppiato. Si tratta degli agenti della polizia municipale che in gennaio effettuarono una perquisizione in casa di uno spacciatore albanese. Trovarono e sequestrarono venti grammi di droga, tra cocaina e marijuana, nascosti dentro un aspirapolvere, nonché 6mila euro frutto dello spaccio e altri 1.400 euro che prò sarebbero stati lo stipendio della fidanzata dello spacciatore. Questi 1.400 mila euro sembrano svaniti nel nulla ed è per questo che i vigili sono finiti nei guai, indagati per peculato. Oltre loro, oggi si scopre che nel fascicolo sono stati iscritti altri tre colleghi.
C’è da dire che a suo tempo le fiamme gialle hanno ispezionato sia gli uffici della municipale, in via della Gazzella sia gli appartamenti degli agendit, senza trovare nulla.
L’inchiesta è andata avanti lo stesso con una svolta a fine febbraio, soprattutto quando alcuni avvocati avrebbero confermato al pubblico ministero Davide Ercolani di aver raccolto delle testimonianze di clienti che avrebbero aver ricevuto perquisizioni simili da parte del nucleo ambientale della municipale, protagonista nel 2013 dell’operazione Kebab che portò agli arresti una cinquantina di spacciatori e dell’operazione Kebab 2 dello scorso anno, con 45 arresti.
Industria, nuove aquisizioni per Maggioli
(Rimini) L’editore Maggioli ha recentemente acquisito Tinn Srl, azienda abruzzese produttrice e fornitrice di soluzioni software per gli enti locali.
“L'acquisizione di Tinn - spiega l’amministratore delegato Paolo Maggioli - arricchisce l'offerta di sistemi informativi del Gruppo Maggioli per la pubblica amministrazione e rafforza quella politica di penetrazione commerciale sull’intero territorio nazionale che stiamo portando avanti da diversi anni e che ci ha fatto diventare il fornitore di soluzioni informatiche più presente negli enti locali con oltre 5.000 Comuni clienti”.
Tinn srl, nata nel 1998, è presente in gran parte del territorio nazionale ma in particolare la sua organizzazione, i progetti di sviluppo, la conoscenza e l’esperienza acquisita sulle tecnologie e le metodologie di produzione software, hanno caratteristiche di unicità nel centro-sud d’Italia, nel segmento dei prodotti software e dello sviluppo visuale avanzato. L’acquisizione di Tinn, società solida dal punto di vista patrimoniale e con un marchio riconosciuto come sinonimo di qualità, rientra in una più ampia strategia di rafforzamento nel mercato nazionale di riferimento, che ha portato negli ultimi anni il Gruppo Maggioli ad acquisire diverse realtà locali, consolidando ed incrementando ulteriormente la propria posizione di forza nel settore della pubblica amministrazione.
4 luglio
Vigili indagati per peculato | Riccionese a Dacca | Cultura sportiva in festa
2 luglio
Notte rosa, stasera il bis | I cattolici ai sindaci: Gli eventi non bastano | Gnassi presenta la giunta bis
Treni regionali, Fs: Sale il gradimento dei pendolari
(Rimini) Sale in Emilia Romagna il numero dei pendolari che giudicano positivamente il trasporto regionale di Trenitalia, e costatano i miglioramenti raggiunti nel corso degli ultimi mesi. E' questa la sintesi dell'ultima indagine demoscopica in materia, condotta da una società specializzata, ovviamente esterna al Gruppo FS.
A fronte di una media nazionale del 79% d'intervistati che - nel corso dell'ultima periodica rilevazione - ha espresso un giudizio positivo sul viaggio nel suo complesso (+2,8 vs 2015 e + 4,8 vs 2014), quella registrata in Emilia Romagna è dell'82%, in crescita di 1,4 punti percentuali rispetto al 2015 e di 3,8 rispetto al 2014.
Gli interpellati hanno indicato nel comfort (+1,8% vs 2015 e + 4,5 vs 2014), nella permanenza a bordo (+5,6 vs 2015 e + 11,7 vs 2014), nella pulizia (+ 1,7 vs 2015 e + 5,5 vs 2014) e nella puntualità (+ 2,8 vs 2015 e + 7,9 vs 2014) gli aspetti maggiormente migliorati.
Al conseguimento di questo risultato hanno concorso le decisive innovazioni operative e tecnologiche introdotte negli ultimi periodi, un radicale turnover del management e, anche in Emilia Romagna, l'arrivo di treni nuovi, più confortevoli, performanti e affidabili. Fra la fine di maggio e l'inizio di giugno tre nuovi Vivalto sono entrati in servizio sulla linea Piacenza – Rimini/Ancona, aggiungendosi ai due nuovi Stadler Etr 350 già da aprile sui binari della linea Porrettana. A loro si aggiungeranno altri cinque nuovi convogli Vivalto – due entro febbraio e tre entro maggio 2017 – fino ad arrivare al completo rinnovo del parco regionale con l'arrivo di 96 nuovi treni a partire dal 2018.
In lieve controtendenza il giudizio sulla security, su cui pesa negativamente l'eco di alcuni atti vandalici o di aggressioni al personale ferroviario. Tuttavia l'81,2% degli intervistati in Emilia Romagna (-0,3% vs 2015) continua a esprimere un'opinione positiva sul livello di sicurezza, sempre intesa nell'accezione di security.
Proprio per migliorare la security a bordo, è stato avviato a livello nazionale un importante progetto di videosorveglienza live. Oltre a registrare le immagini interne al treno, il sistema - primo in Europa - consente di replicarle in tempo reale sui monitor di bordo delle flotte più recenti, come deterrente ad aggressioni e atti vandalici. Le stesse immagini sono trasmesse in tempo reale alle diverse control room sul territorio, per assicurare un costante presidio della situazione a bordo dei treni.
Dopo l'estate il progetto sarà avviato sulla flotta Vivalto seconda serie, cui appartengono i tre nuovi treni inaugurati quest'anno da Trenitalia in Emilia Romagna. I cinque Vivalto in consegna in regione il prossimo anno saranno già dotati di videosorveglianza live di serie.
Lotta all’abusivismo, Confcommercio: Volontà politica ha prodotto risultati
(Rimini) “I risultati che si stanno ottenendo nel contrasto all’abusivismo commerciale sono la testimonianza più lampante che la strategia da noi suggerita era quella giusta”, dichiara il presidente provinciale di Fiva-Confcommercio Nicola Angelini.
“Non solo. Come abbiamo sempre sostenuto, serviva una volontà politica per affrontare e ridimensionare una vera e propria piaga per la nostra città, che da 30 anni sfiancava la nostra economia e la nostra immagine, creando concorrenza sleale, ma anche fenomeni intollerabili quali i mercatini a cielo aperto, il racket degli spazi da occupare in spiaggia, i litigi con i turisti, risse, ferimenti, inseguimenti”.
Oggi “quella volontà politica c’è – continua Angelini - oggi ci sono le risorse, personale della polizia municipale e delle forze dell’ordine che con grande impegno e sacrificio garantiscono un presidio capillare del territorio per l’intero arco della giornata: controllano, sequestrano le merci, applicano le leggi esistenti e, così facendo, fungono anche da deterrente alla calata in spiaggia degli abusivi. Riminesi e turisti si sono finalmente riappropriati della spiaggia e un duro colpo è stato inferto al sistema dell’abusivismo, che comprende sì gli abusivi, ma anche i loro fornitori di merci, le strutture che li ospitano per dormire e mangiare, senza autorizzazioni e il benché minimo rispetto delle norme igieniche basilari”.
Gli fa eco il presidente provinciale di Confcommercio Gianni Indino. “Bene così, ma non bisogna abbassare la guardia proprio adesso che stiamo ottenendo i primi importanti risultati. Anche perché l’efficacia delle azioni intraprese si evince sì dalla minore presenza di venditori abusivi sulla spiaggia, ma anche dai minori flussi degli stessi ai centri di approvvigionamento delle merci, negozi e negozietti del centro storico ormai specializzati nel rifornire gli abusivi di prodotti a prezzi stracciati e spesso di dubbia origine e conformità alle leggi vigenti. Impedire il lavoro degli abusivi soprattutto la mattina e il pomeriggio sta togliendo ingenti introiti alla rete dell’abusivismo che quindi necessita di meno merce e meno persone: si disinnesca così la filiera dell’abusivismo dalla base a risalire”.
Secondo Indino bisogna “insistere perché senza abusivi migliora la spiaggia e la sua fruizione, con la chiusura dei negozietti per gli abusivi migliora la vivibilità della città e si aprono nuove opportunità di riqualificazione del commercio, senza quella concorrenza sleale aumentano le visite e gli acquisti nei negozi, insomma migliora Rimini, la sua immagine in Italia e nel mondo, la sua offerta turistica”.
Marchi contraffatti, Gdf sequestra 3.200 prodotti
(Rimini) La Guardia di finanza di Rimini negli ultimi mesi ha effettuato oltre 200 interventi di polizia economico - finanziaria che hanno permesso di scoprire violazioni in materia di commercializzazione di prodotti privi della marcatura CE o comunque irregolari ai fini della disciplina della sicurezza prodotti, nonché violazioni in materia di sostanze stupefacenti.
Complessivamente negli ultimi mesi le persone denunciate per contraffazione sono state 14 con il sequestro di 3.200 prodotti contraffatti, senza considerare i circa 11.000 prodotti sequestrati.
Il pattugliamento costante del territorio ha consentito di intercettare trasportatori di merce contraffatta, migliaia di pezzi contraffatti sono stati sequestrati e nell’ambito dell’attività di repressione dello spaccio ed uso di sostanze stupefacenti, la Guardia di finanza di Rimini ha sequestrato grazie al fiuto del pastore belga Ulla marijuana, hashish, ecstasy, cocaina ed eroina e segnalato in Prefettura dodici assuntori di droghe.
Nelle ultime settimane, in particolare, sono state sequestrate 239 t-shirt contraffatte in occasione del Rimini Music Park Rock, 135 borse contraffatte di Guess, Gucci, Prada, Chanel, Michael Kors e 300 targhette riportanti i marchi di Michael Kors, Chanel, Burberry, Louis Vuitton, Fendi, Prada, Moncler, Gucci, Guess; 420 custodie per occhiali dei marchi Dior, Prada, Cavalli, Gucci, Ray Ban, Dolce & Gabbana; 83 capi di abbigliamento contraffatti K-Way, Fred Perry, Liu Jo, Lacoste, Polo Ralph Lauren, Burberry, Disquared, 649 cd e dvd musicali.
I tre responsabili, un cittadino italiano ed due di origini senegalesi, sono stati denunciati per i reati di introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi, ricettazione e violazioni delle norme che tutelano la proprietà intellettuale ed il diritto d’autore.
Ad un cittadino extracomunitario è stato notificato anche un decreto di espulsione.
A Santarcangelo a seguito di un controllo ad una sartoria gestita da un cittadino cinese sono stati trovati 4 lavoratori “in nero”.
Gnassi bis, ecco la nuova giunta
(Rimini) Presentata questa mattina la nuova amministrazione comunale riminese (qui il video), la seconda guidata da Andrea Gnassi. Rivelato l’ottavo nome, quello rimasto misterioso fino a poche ora fa. E’ quello di Eugenia Rossi di Schio, professore associato di tecnica industriale al dipartimento di Ingegneria dell’università di Bologna. Per Rimini, Rossi si occuperà di innovazione tecnologica e digitale, ricerca e sviluppo, servizi civici. Una delega nuova di zecca, non la sola coniata da Gnassi per il suo secondo mandato.
Tra le novità, la fine dell’assessorato dedicato alla cultura. Massimo Pulini, tra i quattro riconfermati, si occuperà di ‘arti’ a trecentosessanta gradi. Perché, spiega il sindaco, “l’Italia è arte e perché la cultura non riguarda un solo ambito amministrativo”. Innovativa anche la delega per Anna Montini. Per tornare ai quattro nuovi, la ricercatrice di economia politica al dipartimento di Scienze economiche dell’università di Bologna si occuperà di Ambiente, sviluppo sostenibile, startup, indentità dei luoghi, protezione civile e blue economy, “la nostra economia, quella del mare”, spiega Gnassi.
Agli altri due nuovi, la bocconiana Roberta Frisoni e il piddino Mattia Morolli toccano rispettivamente ‘Mobilità, programmazione del territorio, demanio’ e ‘Scuola, formazione, lavororapporti con il territorio, rapporti con il consiglio comunale, giovani’.
Restano gli ultimi tre riconfermati. A Gianluca Brasini restano bilancio, patrimonio e sport, con l’aggiunta di una nuova prospettiva per il Comune di Rimini, quella del fund raising. A Jamil Sadegholvaad vanno restano sicurezza elegalità, attività economiche e si aggiungono i lavori pubblici. Confermata anche nel ruolo di vicesindaco, Gloria Lisi mantiene il sociale e la sanita, prende le politiche di genere e il personale amministrativo.
Non c’era da domandarselo, il sindaco Gnassi ha tenuto per sé la delega al turismo, prende internazionalizzazione, Europa, università, piano strategico.
Francesco e Benedetto, misericordia e rivoluzione
(Rimini) Cristiana Caricato, giornalista di TV2000, segue da vent’anni i papi nei loro viaggi apostolici. Mercoledì sera ‘Il Portico del Vasaio’ l’ha invitata a Rimini a presentare il libro-intervista di Andrea Tornielli ‘Il nome di Dio è Misericordia’. Pubblichiamo l'intervista a cura del centro culturale (http://blog.porticodelvasaio.org/?p=1376)
È di ritorno dallo storico viaggio di Papa Francesco in Armenia e da un momento altrettanto significativo come la celebrazione del 65° di sacerdozio del Papa Emerito. Parte da qui il racconto di Cristiana Caricato, vaticanista di Tv2000, al seguito di Wojtyla e Ratzinger prima e di Bergoglio poi, da quei tre minuti e mezzo di discorso a braccio di Benedetto XVI che l’hanno commossa.
“La sua bontà”, ha detto Ratzinger rivolto al suo successore, “è il luogo dove abito e mi sento protetto, prima che nella bellezza dei Giardini Vaticani”.
“Vedere l’umiltà di quest’uomo di quasi 90 anni, che è probabilmente uno dei più grandi intellettuali del mondo, dopo tutto quello che ha fatto, vederlo togliersi lo zucchetto all’entrata di Papa Francesco, è un segno di umiltà grandioso! La vera rivoluzione nella chiesa, infatti, non l’ha fatta Francesco ma Benedetto, quando ha dato le dimissioni”. Segno non di debolezza, come hanno detto alcuni, ma di fede e coraggio. E “se non l’ha fatto nessuno prima, è perché nessuno ha mai avuto il coraggio di farlo, prima di lui”.
Perché è così importante la Misericordia per Papa Francesco, tanto da dedicarle un Giubileo?
La misericordia è la chiave interpretativa del pontificato di Papa Francesco, è la prima parola del suo magistero. Ricorre costantemente perché non è semplicemente una disposizione del cuore del Papa ma è la cifra per capire tutta la sua azione, è il modo in cui Dio abbraccia il bisogno dell’uomo. Di fronte a un’umanità dove emergono ferite di ogni tipo, il volto della misericordia è la consolazione. Questo il Papa lo interpreta con dei gesti, per esempio quando visita gli ospedali psichiatrici, gli ammalati e soprattutto coi bimbi. Mi ricordo in Messico il modo con cui si è approcciato ai bambini, scherzando, ridendo, dando loro le medicine, lanciando così anche un messaggio. È un uomo che sa farsi piccolo, sa umiliarsi, come fa Dio con noi”. E lo fa soprattutto nei ‘Venerdì della Misericordia’, quando va a trovare a sorpresa, ogni settimana, le persone più bisognose (un incubo per i vaticanisti che devono indovinare luogo e ora delle visite!).
“Ogni volta le persone che incontro dopo che l’hanno visto: bambini, sacerdoti in crisi, mi colpiscono perché si vede che hanno sentito la maternità della chiesa, si sono sentite amate”.
Un metodo che, come indica padre Spadaro in un suo saggio (‘La diplomazia di Francesco. La misericordia come processo politico’), Bergoglio usa anche in campo ecumenico. Il Papa non si pone mai come un capo di stato distante, ma “anche quando intravede le difficoltà, come nelle relazioni tra Cuba e USA, per esempio, il modo in cui si china tra le parti non è mai quello delle cancellerie, ma quello del pastore che si interessa al destino del popolo”.
In Armenia ha adottato lo stesso metodo. “Era un viaggio complicato, la prima tappa del Caucaso che si chiuderà l’anno prossimo. È una regione contesa con una guerra che va avanti da anni. È riuscito a oltrepassare la distanza e a far accettare alcune cose importanti”. Alla vigilia le diplomazie non si mettevano d’accordo sulla dichiarazione comune, c’erano tanti punti delicati. “Il papa è riuscito a far approvare a sorpresa questa dichiarazione, attraverso la convivenza in comunità di tre giorni, accettando di alloggiare nel Palazzo apostolico di Sua Santità Karekin II Catholicos. Anche con il Patriarca Kyrill ha usato lo stesso metodo. Si trattava di un incontro impossibile, sognato per anni da Giovanni Paolo II. Lui ci è riuscito, semplicemente senza mettere alcuna condizione al suo interlocutore.
Qual è il rapporto tra Francesco e Benedetto XVI?
Nel viaggio di ritorno dall’Armenia, il Papa ha chiarito molte cose: non esistono un ‘Papa orante’ e un ‘Papa che guida la Chiesa’: il Papa è uno e c’è un Papa Emerito che ha un ruolo importante e moltissimi meriti. Primo fra tutti l’aver creato questa nuova figura del “nonno saggio in casa”. Francesco ha una grande venerazione per gli anziani, e per Benedetto un rispetto e un’ammirazione totali. Ratzinger è un uomo puro, di un’intelligenza eccezionale, e sta interpretando un ruolo difficilissimo e unico nella storia. Lui si commuove, lo abbraccia, lo ascolta. Papa Francesco vorrebbe una sua presenza pubblica più decisa, ma Benedetto preferisce vivere ritirato. Nei loro abbracci c’è sempre qualcosa di più commovente, il rapporto di paternità sembra quasi capovolgersi: Benedetto diventa più simile a un figlio”.
Alcuni criticano anche aspramente Papa Francesco perché non ha lo spessore teologico del suo predecessore…
"Non ci dobbiamo dimenticare che appartengono a due generazioni diverse: Bendetto XVI è cresciuto in un seminario preconciliare, con una preparazione molto intensa, ha attraversato la stagione conciliare e ne è stato un protagonista. Francesco ha una formazione gesuita, in America Latina, ha studiato nel dopo concilio, ha un’impostazione meno rigorosa. Ratzinger è un intellettuale unico, di caratura mondiale, è rimasto un professore e un teologo anche da Papa. Francesco è soprattutto un pastore con una grande esperienza. Si critica la sua esperienza teologica, in realtà chi lo conosce bene, sa che ha anche un grande spessore teologico, ma da quando è Papa è prima di tutto vescovo, non dimentichiamo che si è presentato come il Vescovo di Roma. Gli sta a cuore la cura della anime più di tutto".
Cosa significa per te questo Giubileo e cosa chiede ai cristiani?
"È un’occasione enorme per la nostra conversione. Per me vedere un pontefice che porta questa carezza della Chiesa a tutti, capace di amare come una madre, è qualcosa di unico. Abbiamo bisogno di vivere il cristianesimo in modo meno clericale e il papa lo sta facendo, giorno dopo giorno. Per noi è l’occasione per imparare questa Misericordia, che non è altro che l’essenzialità del Vangelo, la risposta del Padre. Possiamo imparare tanto semplicemente dalle opere di misericordia. Anche il suggerimento a commuoverci per l’altro, al nostro bisogno di lacrime, ci aiuta ad abbandonare questo ego enorme, tipico della nostra epoca, vivendo coi nostri vicini e i nostri colleghi, cercando di capire il loro bisogno e di vivere cercando questa prossimità”.