(Rimini) “Questa sentenza è l’ultimo capitolo di una vicenda ormai decennale, gestita nel tempo dal Paese con troppa superficialità, abborracciata, in cui si è presto perso l’obiettivo di dare garanzie al rilancio del settore balneare che ha bisogno di certezze e di investimenti”. E’ il commento del sindaco di Rimini Andrea Gnassi sulla bocciatura europea della proroga delle concessioni balneari al 2020 decisa dal govero italiano. “Di fronte alla direttiva europea, l’Italia prima ha fatto finta di niente, poi ha lasciato spazio a confusione e a ipotesi estreme di ogni tipo, poi, poi, poi”.
Il concetto fondamentale “da cui partire, anche per questa storia, è quello dell’innovazione del comparto balneare da un lato e della tutela del diritto di fare impresa in Italia dall’altro. Vale per ogni settore industriale e artigianale del nostro Paese: chi vuole fare impresa deve essere messo nelle condizioni per farlo e chi vuole fare impresa deve innovare. Tutto ciò non è avvenuto negli ultimi anni. Senza fare il processo a chi o cosa, diciamo che adesso ci troviamo più o meno nella condizione di 7 anni fa ma con una differenza: la sentenza della Corte di Giustizia Europea ha ufficialmente fermato l’orologio e adesso dobbiamo rincorrere il tempo. Lo si sta facendo a due livelli. Il primo, a livello centrale, vede il Governo già in commissione bilancio per un decreto legge (per la cui stesura hanno contribuito attivamente Enti locali, Anci e parlamentari riminesi) che renda valide e efficaci le concessioni balneari almeno fino al riordino e alla revisione dell’intera materia attraverso una legge delega, comunque entro il 31 dicembre 2017. Con questo provvedimento, il Governo si prenderà tempo per emanare una serie di modalità per l’attribuzione delle concessioni che, per quanto ci riguarda, non può prescindere da alcuni criteri: limiti minimi e massimi di durata delle concessioni; valore commerciale dell’azienda, derivante dagli investimenti effettuati; riconoscimento della capacità tecnica dimostrata e della professionalità acquisita; individuazione di un numero massimo di concessioni di cui un soggetto economico possa essere titolare; puntuale definizione delle cause di decadenza o revoca; facoltà di rinegoziazione del titolo concessorio, per l’esecuzione di investimenti da effettuarsi anche in forma associata; facoltà per gli Enti locali di forme di premialità per soggetti e imprese che intendano investire, anche in forma aggregata e associata, in progetti di riqualificazione dell’area, coerentemente con le previsioni degli strumenti urbanistici e di pianificazione strategica”.
Gnassi si sofferma su quest’ultimo criterio, “per la sua decisiva importanza rispetto all’evoluzione dello scenario riminese. Quello che Rimini chiede, in ragione di quanto fatto con il progetto di Parco del Mare, è che nella definizione di un periodo transitorio per l’applicazione della Bolkestein, siano favoriti attraverso un’anticipazione temporale i territori che abbiamo già avviato le procedure di riqualificazione del sistema costiero per l’incremento dell’attrattività turistica. In soldoni: Rimini ha in corso la partita strategica del Parco del Mare, con la previsione di modificare radicalmente il waterfront locale principalmente attraverso gli investimenti da parte di soggetti privati, operatori di spiaggia in testa. In tal senso sono oltre 350 i soggetti che hanno presentato, singolarmente o in forma associata, manifestazioni d’interesse per un programma che, oggi, in un momento di assoluta confusione e incertezza, è quanto di più possa essere garantito e agevolato nel Paese per quanto riguarda il futuro della spiaggia e del lungomare. Rimini, sulla base di questo, chiede e pretende sia riconosciuto questo sforzo e questa tensione positiva e concreta, attraverso l’individuazione di un criterio che premi chi è già pronto ad investire su quello che in Italia è il programma integrato di rigenerazione urbana più ambizioso e innovativo attualmente in corso d’opera. Questa ‘case history’ riminese va valorizzata attraverso un’azione intelligente, trasformando quello che è un grave problema nazionale (frutto di errori sparsi in serie) nell’opportunità di dare gambe e modernità a un settore che mai come ora può essere attrattiva bandiera di una ‘nuova’ Italia se saprà investire e ammodernarsi. Rimini non vuole aspettare all’infinito. Siamo pronti per riqualificare lungomare e spiaggia assieme. I nostri operatori sono pronti”.

(Rimini) “Dal punto di vista tecnico faremo nei prossimi giorni ulteriori approfondimenti sulla sentenza della Corte di giustizia europea”, è il commento di Oasi confartigianato sulla sentenza europea che boccia la proroga italiana della concessioni al 2020.
“Al di là della sostanziale bocciatura della proroga al 2020, da subito possiamo affermare che anche per i contenuti della sentenza stessa, e delle sue importanti aperture, sia giunto il momento per l’Italia di dotarsi di una seria legge di uso del Demanio”.
In questi giorni “al Parlamento se ne stanno gettando i principi fondanti attraverso una delega al Governo.
Occorre dare concretezza a questi principi, occorre farlo in tempi brevi”.
Per i bagnini di Confartigianato, “non ci sono più motivi per ritardare l’avvio della riforma e di farlo con il contributo determinante delle rappresentanze delle imprese”.
Le numerosissime aziende che “operano sul demanio lo chiedono da anni e aspettano da tempo di poter rilanciare gli investimenti per alzare ulteriormente la qualità e la quantità dei servizi nel rispetto di una tradizione e di una specificità che hanno fatto del turismo balneare una delle punte di diamante del turismo italiano e che chiedono con forza gli sia riconosciuta”.
Oasi Confartigianato “fin dagli albori della vertenza ha sempre ritenuto che la soluzione esistesse e le aperture presenti nella sentenza della Corte paiono confermare questa posizione. Ci sarà un lungo lavoro da fare, questo spetterà al Governo e le Associazioni daranno come sempre un contributo costruttivo”.

(Rimini) Zio Boris, fumetto creato negli anni '70 da Alfredo Castelli e Carlo Peroni e ora ripreso da Daniele Fagarazzi in appendice a Martin Mystère, sta per diventare un film: ne dà l'annuncio l'albo "Martin Mystère incontra Zio Boris", che fa parte della serie di fascicoli curati da Alfredo Castelli con i disegni di Lucio Filippucci e altri illustratori, pubblicati dal 2003 nell'ambito di Riminicomix a Cartoon Club. Per l'occasione il 15 luglio alle 17:15, in Palazzina Roma, in presenza degli autori del fumetto, del regista e del protagonista, l'amatissimo Enrico Beruschi, verrà proiettato un filmato di 10 minuti che ne costituisce la presentazione. "Non si tratta di un vero e proprio 'pilota' quanto di una sorta di trailer suscettibile di modifiche, che è servito per verificare con la produzione le potenzialità del fumetto nella sua trasposizione cinematografica – spiega il regista Aleister -. Attualmente stiamo lavorando con Excelsior Cinematografica alla pre-produzione di un lungometraggio basato sulle storie scritte da Alfredo Castelli". "L'idea di interpretare Zio Boris mi diverte molto – commenta l'attore Enrico Bruschi, che sostiene la parte dell'ineffabile creatore di mostri -. Ho conosciuto il fumetto ai tempi di Drive In, quando ho interpretato un personaggio vagamente ispirato a quella striscia, Doctor Beruscus, e mi sembra di compiere un salto indietro nel tempo: praticamente ringiovanisco". Accanto a Beruschi recitano Jennifer Rodriguezl (Bloody Mary), Cristiano Militello (Drak), Giovanni Battezzato (Wolf), Andrea Lucchetta (Frankie), Alberto "Zak" Azarya (Igor).

(Rimini) Dopo la prerelazione dell’avvocatura della Commissione europea a inizio anno c’era da aspettarselo: la Corte di giustizia europea è ufficialmente contraria alla proroga al 31 dicembre 2020 per le concessioni demaniali approvata dal governo italiano, perchè in contrasto con i principi di non discriminazione e tutela della concorrenza imposti dalla direttiva Bolkestein.
Nel dettaglio, la normativa europea stabilisce che il rilascio della concessioni “deve essere soggetto a una procedura di selezione tra i potenziali candidati, che deve presentare tutte le garanzie di imparzialità e di trasparenza”.
Un pronunciamento “che era ampiamente preannunciato”, commenta l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini. “Ora occorre accelerare sul percorso intrapreso con il Governo che prevede un atto urgente che salvaguardi le attuali concessioni fino alla fine del 2017 e che rappresenti una norma ponte che ci proietterà nel nuovo regime definito dalla Legge delega sul riordino complessivo della materia”.
La nuova legge “dovrà prevedere un congruo periodo transitorio, il riconoscimento del valore commerciale delle imprese in grado di tutelare gli investimenti effettuati, la quantificazione dei canoni non basate sui valori dell’Osservatorio del mercato immobiliare e soprattutto una lunga durata delle concessioni”.
La Regione, conclude Corsini, “sarà sempre in prima linea nella difesa e nella tutela dei nostri operatori turistici che rappresentano un patrimonio di competenza, innovazione e qualità dell’offerta turistica. Ma soprattutto rappresentano circa 1500 imprese che occupano migliaia di lavoratori”.
Butta acqua sul fuoco anche il deputato di Area popolare Sergio Pizzolante. “Nelle prossime ore il relatore al decreto legge sugli Enti Locali in discussione in Commissione Bilancio alla Camera presenterà un emendamento sintesi di quelli del sottoscritto e del collega Arlotti per garantire la continuità delle concessioni in attesa della legge delega di riordino di concessioni e canoni”.
La legge “è pronta – spiega Pizzolante – e dovrebbe essere presentata in uno dei prossimi consigli dei ministri. Il ministro Costa ha consegnato il ddl nelle mani del premier”.

(Rimini) Cambio di palcoscenico per Róisín Murphy, la cantautrice protagonista questa sera del secondo appuntamento di Percuotere la Mente, sezione della Sagra Musicale Malatestiana. In considerazione delle incerte condizioni meteo previste per la serata, il concerto in programma alla Corte degli Agostiniani è stato spostato al Teatro Novelli (via Cappellini 3 (tel. 0541.793811), sempre alle 21.15. Per informazioni: Comune di Rimini Settore Cultura tel. 0541.704294–96.

Giovedì, 14 Luglio 2016 13:41

Verucchio music fest apre domani con Bollani

(Rimini) Stefano Bollani con il progetto Napoli Trip apre venerdì 15 luglio alle ore 21.30 sul Sagrato della Chiesa Collegiata la XXXII edizione del Verucchio Music Festival, con la direzione artistica di Ludovico Einaudi. La data di Verucchio è il concerto inaugurale del tour estivo che si concluderà il 19 agosto a Taormina.
Questo nuovissimo progetto è su Napoli, un universo musicale che ha ispirato Stefano Bollani e lo ha spinto a comporre nuovi brani e a improvvisare sulla musica napoletana del passato. Ecco perché ha voluto dalla sua parte il sassofonista Daniele Sepe, un grandissimo personaggio napoletano, e un compare di vecchia data di Bollani, il clarinettista Nico Gori. Questi due fiati saranno supportati da Bollani al piano e al Fender Rhodes e dal grande Jim Black alla batteria, per aggiungere nuovi sapori alla ricetta.

(Rimini) Il tribunale di Rimini mette in vendita la Voce. L’avviso è stato pubblicato oggi. In funzione della stima del consulente del tribunale Giuseppe Farneti, all’asta vanno i diritti riconosciuti e derivanti dalla proprietà della testata e dall’utilizzo del marchio ‘La Voce di Romagna’, di proprietà della società ‘La mia terra’ e include di fatto il marchio usato per la publicazione del quotidiano locale, in precedenza della creazione dell’Editrice La Voce il 15 luglio del 2015. Le offerte dovranno arrivare entro le 12 del 1 agosto al commercialista Saul Bazzotti.

Giovedì, 14 Luglio 2016 11:31

14 luglio

Tadei, il giorno del ricordo | Ore contate per il calcio riminese | Sequestrato hotel a Miramare

(Rimini) Tempi più celeri per i provvedimenti disciplinari e per i licenziamenti e maggiori responsabilità, anche penali, per i dirigenti: sono queste le principali novità contenute nel decreto attuativo della ‘riforma Madia’, approvato dal Consiglio dei Ministri del 15 giugno ed entrato in vigore oggi, e che introduce nuove regole sui procedimenti disciplinari per contrastare l’assenteismo dei dipendenti pubblici, fenomeno balzato agli onori della cronaca per alcuni casi eclatanti emersi in Italia negli ultimi mesi.
"L’amministrazione comunale di Rimini è da tempo impegnata per contrastare questo tipo di fenomeno che danneggia l’Ente sia dal punto di vista economico sia sotto il profilo dell’immagine, che può risultare compromessa a seguito di comportamenti isolati. L’entrata in vigore del nuovo decreto quindi è l’occasione per ricordare attraverso un’apposita circolare, inviata a tutti i dirigenti e responsabili delle posizioni organizzative del Comune, quali sono le regole comportamentali che tutti i dipendenti devono seguire quando si assentano dall’ufficio, per invitare gli stessi dirigenti a sensibilizzare i dipendenti sui gravi rischi che i comportamenti scorretti comportano e soprattutto a vigilare affinché non si verifichino violazioni dei doveri d’ufficio".
Secondo quanto previsto dalle nuove regole contenute nel decreto, "i dipendenti della Pubblica Amministrazione che attesteranno falsamente la propria presenza in servizio “mediante alterazione dei sistemi di rilevazione della presenza o con altra modalità fraudolenta” potranno essere licenziati in 30 giorni. Il dipendente che sarà colto in flagrante attraverso gli strumenti di sorveglianza o di registrazione degli accessi o delle presenze dovrà essere sospeso entro 48 ore dal fatto e potrà essere licenziato entro trenta giorni, tempo che serbirà al dipendente per preparare la propria difesa (quindici giorni) e poi per portare a termine l’istruttoria, alla fine della quale potrà scattare il licenziamento. Il dipendente sarà anche obbligatoriamente sospeso dal servizi e privato dello stipendio, usufruendo di un’indennità pari al 50% della retribuzione base mensile.
Altra novità riguarda il ruolo del dirigente responsabile che, pur a conoscenza dei fatti, decida di non prendere provvedimenti: in questi casi l'omessa adozione del provvedimento di sospensione cautelare senza giustificato motivo, costituisce illecito disciplinare a sua volta punibile con il licenziamento. Inoltre sarà segnalato all'Autorità giudiziaria per l’accertamento della sussistenza di eventuali reati".

(Rimini) Qualche gioro fa il Comune di Riccione aveva lanciato l’allarme: durante una riunione in Regione si era detto, infatti, di una riduzione del Fondo dociale locale del Distretto Rimini sud del 25%, causata da mancati trasferimenti da Roma a Bologna e conseguentemente da Bologna a Rimini. “Oggi, congiuntamente - rende noto Giuseppina Morolli della Uil - le due assessore regionali al Bilancio e alle Politiche sociali, affermano che non ci sarà nessun taglio, che si tratta solo di una erogazione in due rate che sarà comunque pari al totale dell'anno precedente”.
La Uil chiede “al Distretto sud, visti l' autorevolezza delle due assessore che pubblicamente hanno assunto un impegno formale”, quindi, “di rifinanziare i progetti del Fondo sociale che erano stati oggetto di tagli”.