Venerdì, 29 Luglio 2016 10:09

29 luglio

Ballerine in nero e niente diritti Siae, chiusi Prince e Bobo | Autovelox, 60mila multe | Lefevriani scomunicano il gay pride

(Rimini) Si è chiuso il 30 giugno il temine per l'istituzione ufficiale dei “distretti turistici” italiani regolati dalla legge sull'Art Bonus. Ora si apre la fase in cui i distretti possono presentare progetti pilota per aumentare l'attrattività e vanno attivati gli sportelli unici di coordinamento.
Il distretto turistico emiliano-romagnolo è stato tra i primi ad essere istituito già nel gennaio 2014 (oggi sono in totale 33 nel Paese). “I distretti turistici costituiscono 'zone a burocrazia zero' -riferisce il deputato Pd riminese Tiziano Arlotti - e si sta procedendo alla definizione di specifici percorsi applicativi delle relative agevolazioni e semplificazioni, che valgono per tutte le aree e gli immobili ricadenti nel territorio del distretto”.
Nell’ambito del distretto “possono essere realizzati inoltre progetti pilota per aumentare l’attrattività e creare aree favorevoli agli investimenti (Afai) attraverso la riqualificazione, opere infrastrutturali, aggiornamento professionale del personale, promozione delle nuove tecnologie. Gli eventuali interventi dovranno essere concordati con i Ministeri competenti in materia di semplificazione amministrativa e fiscalità”.
Come prevede la norma, “deve essere attivato lo sportello unico di coordinamento delle attività delle Agenzie fiscali e dell’Inps, ma soprattutto i distretti vanno inseriti anche nel Piano strategico del turismo nazionale che sarà varato nei prossimi giorni, per fare in modo che nella Legge di stabilità 2017 vengano inserite specifiche risorse, come preannunciato dal viceministro dell'Economia Enrico Morando. E' il lavoro che porterò avanti, affinché oltre alla conferma del credit tax per la ristrutturazione e la digitalizzazione delle strutture turistiche, di cui chiederemo l'aumento degli importi visto il successo delle richieste pervenute, in Legge di stabilità vi siano risorse per interventi di riqualificazione e per l'acquisizione in proprietà delle strutture alberghiere da parte dei gestori. La Cassa depositi e prestiti ha stanziato 15 miliardi di euro nel piano poliennale degli investimenti per il sostegno e lo sviluppo dell'economia nel settore del turismo. Una buona parte di questi, per ciò che mi riguarda, dovrà trovare allocazione specifica proprio nei distretti”.

(Riccione) Sull’assestamento di bilancio del comune di Riccione arriva la minaccia did enuncia alla Corte dei conti da aprte dei consiglieri comunali del movimento 5Stelle Vincenzo Cicchetti e Morena Ripa. Al momento della votazione i due si sono allontanati dall’aula denunciando un errore materiale nella delibera
Secondo i consiglieri del Movimento 5 stelle, spiegano dal Comune, "nel 2015 l'imponibile Tari è di 12.680.744,56 euro e l'IVA applicata del 10% pari a 971.038,17 euro. Mentre per il 2016 risulta inferiore e precisamente pari a 12.596.287,36 euro con un aumento dell'IVA ad oltre un milione di euro".
Per il sindaco di Riccione, Renata Tosi, “nulla di più inesatto al riguardo”. Gli importi ha cui fa riferimento il Movimento 5 stelle “non sono tutti "base imponibile" ai fini IVA e quindi dei detti 12.680.744,56 una parte è appunto esente dall'imposta IVA determinando un'applicazione della stessa, solo parziale, con una conseguente riduzione della posta di bilancio del 2016 sul 2015”.
Ai consiglieri del Movimento 5 stelle il sindaco ricorda “che le Commissioni così come gli uffici sono sempre disponibili al fine di fugare dubbi in merito alle pratiche di Consiglio Comunale soprattutto su quelle attinenti al bilancio che portano con sè tecnicismi non proprio comuni. Così come detto in sede consiliare, non possiamo accettare una siffatta sterile osservazione per coprire di ombra un bilancio, come quello del Comune di Riccione, che soprattutto negli ultimi anni ha guadagnato la giusta trasparenza anche con l'inserimento sul portale del Comune”.
Per la cronaca, il consiglio comunale nella seduta di ieri sera ha quindi, con voto a maggioranza, approvato l'assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri per l'anno 2016.

(Rimini) La riforma per il riordino delle Camere di commercio (che prevede accorpamenti in ambito di area vasta romagnola) “è un danno per le imprese, per i professionisti, per i lavoratori” per Cgil, Cisl e Uil. I sindacati ritengono serva “una riforma che potenzi le camere di commercio, che ne faccia il fulcro della ripresa delle aziende italiane”.
La rappresentanza sindacale dei dipendenti della Camera di commercio esprime “forte preoccupazione per i contenuti del decreto legislativo di riforma del sistema camerale previsto dalla legge 124/2015 e sul proprio futuro”. 
In questi giorni è in programma una nuova riunione del Consiglio dei ministri per definire il contenuto del decreto di riforma del sistema camerale, che prevede la riduzione del numero e delle funzioni attribuite alle Camere di commercio, la soppressione delle sedi secondarie non essenziali, il taglio del personale di almeno il 15%, percentuale che sale al 25% del personale adibito alle funzioni di supporto per le Camere di commercio accorpate quale quella della Romagna, nata dalla fusione delle Camere di Forlì-Cesena e Rimini. 
“La riforma delle Camere di commercio che il Governo vuole chiudere in questi giorni estivi è un danno per le imprese italiane, per i professionisti e per i lavoratori delle Camere, che dispongono di professionalità uniche nel sistema della pubblica amministrazione italiana”, commentano i sindacati. 
“In un periodo storico-economico in cui sarebbe necessario potenziare gli strumenti a supporto del mondo del lavoro, e quindi rafforzare le Camere di Commercio, il Governo vuole ridurle a enti burocratici che non saranno più in grado di offrire servizi moderni alle aziende italiane. 
Ma la strada per riformare la pubblica amministrazione deve essere lastricata di innovazione, non di riduzione delle Camere di commercio, dei servizi alle imprese, dei dipendenti. 
Per far ripartire il sistema imprenditoriale italiano, le Camere di Commercio vanno invece rafforzate, con servizi nuovi e innovativi, che vadano a sommarsi ai servizi attualmente esistenti, per rispondere alle imprese che chiedono celerità e innovazione. 
Per questi motivi chiediamo al Governo, a tutti i parlamentari e alle forze politiche che hanno a cuore il futuro delle imprese italiane, di modificare subito il decreto di riforma in discussione in Consiglio dei Ministri, che crea soltanto disservizi al sistema imprenditoriale, e chiediamo di riscriverlo, focalizzando su innovazione, ampliamento di servizi, mantenimento del personale e delle sedi territoriali”.

(Rimini) “Tanta gente ieri sera non ha voluto mancare all’ultimo appuntamento con ‘I mercoledì della Rimini Shopping Night”, raccoglie gli allori il comitato Centoper centro, organizzatore delle iniziative che hanno animato nelle ore serali tutti i mercoledì di luglio e l’ultimo di giugno.
“Un progetto pensato con umiltà, ma ambizioso e che abbiamo voluto con grande determinazione – spiegano gli organizzatori – perché eravamo convinti del grande potenziale. La risposta della città e della gente in questi cinque appuntamenti lo ha confermato: il centro storico si è presentato in tutta la sua naturale bellezza, forte anche di un nuovo spirito di collaborazione tra gli operatori delle diverse categorie. Per la prima volta si è potuta toccare con mano una sinergia solida tra commercianti ed esercenti, superando scetticismi e resistenze e sposando con convinzione un obiettivo comune, quello di valorizzare il nostro centro e le nostre attività”.
Oltre l’80% delle attività del centro storico ha aderito al progetto che ha proposto aperture serali dei negozi con promozioni speciali, in una cornice suggestiva fatta di musica e intrattenimento nei vicoli e nelle piazze, mercatini, degustazioni, musei aperti e tanto altro. Dopo il successo di pubblico della Rimini Shopping Night del 29 giugno, sono stati in migliaia tra riminesi e turisti a partecipare anche alle quattro serate successive, “un ottimo risultato non solo in termini di presenze – commenta il Comitato – ma anche in termini di lavoro per le attività che hanno aderito. La città ha dimostrato di essere essere flessibile e di essere pronta a rivedere i suoi ‘orari canonici’ per cercare di farsi conoscere con il tanto che ha da offrire. Per questo motivo come Comitato ci impegneremo a ripetere l’iniziativa anche l’anno prossimo e, perché no, ad organizzare e promuovere altri eventi in grado di attrarre visitatori e clienti nel centro storico”.

(Bologna) Il 30 giugno il consiglio di amministrazione di Hera ha approvato all’unanimità i risultati del primo semestre 2016. Il documento, spiegano dalla società, “evidenzia un miglioramento dei principali indicatori economici e patrimoniali, nonostante l’impatto negativo determinato dalla recente evoluzione normativa sui ricavi regolati”.
“I numeri della semestrale 2016 sono ancora una volta positivi - commenta il presidente esecutivo Tomaso Tommasi di Vignano - e mostrano come il Gruppo sia stato in grado di fornire ai propri Azionisti una solida risposta in termini di risultati sia economici che patrimoniali, maggiormente apprezzabili alla luce di un quadro macro economico tuttora caratterizzato da instabilità. A tali risultati hanno contribuito anche l’attività di M&A, che ha portato all’acquisizione di impianti di trattamento rifiuti, e la crescita della base clienti”.
Ricavi a 2.152,7 milioni di euro. Nel primo semestre 2016, i ricavi sono stati pari a 2.152,7 milioni di euro, in lieve calo rispetto ai 2.213,0 milioni al 30 giugno 2015 (-2,7%). “Sono diversi i motivi di questa contrazione: dai minori ricavi nei servizi regolati, soprattutto nelle aree gas e ciclo idrico, determinati dalla recente evoluzione normativa, ai minori ricavi della vendita e trading di energia elettrica e gas derivanti dal calo del prezzo della materia prima, fino ai minori volumi di vendita nel servizio gas causati dal clima più mite dell’inverno 2016”.
Margine operativo lordo (Mol) in crescita a 470,1 milioni di euro. In crescita il margine operativo lordo che passa dai 459,1 milioni di euro al 30 giugno 2015 ai 470,1 milioni del primo semestre 2016 (+2,4%). “Questo risultato è particolarmente significativo se si tiene conto che il semestre sconta minori ricavi nella distribuzione gas, energia elettrica e acqua per 17,9 milioni (5,3 sul gas, 1,4 su energia elettrica e 11,1 sull’acqua) a seguito della riduzione della remunerazione sul capitale investito regolato. La crescita dell’energia elettrica per 26,7 milioni compensa le contrazioni delle altre aree d’affari, grazie sia ai recuperi derivanti dall’applicazione delle tariffe (delibera 654/15/R/eel), sia ai maggiori margini derivanti dagli impianti di produzione di energia elettrica”.
Reddito operativo e utile ante imposte in crescita. Il reddito operativo sale a 257,4 milioni, +5,1% rispetto ai 245,0 milioni del primo semestre dello scorso anno, mentre l’utile prima delle imposte arriva a 199,4 milioni, in crescita dell’8,5% rispetto ai 183,7 milioni al 30 giugno 2015, grazie anche al miglioramento della gestione finanziaria (in calo del 5,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). “Le buone performance sono dovute sia al minor indebitamento medio, sia all’efficienza sui tassi ottenuta grazie al rimborso di alcuni prestiti, oltre che all’ottimizzazione delle disponibilità liquide”.
Utile netto per gli azionisti a 121,0 milioni di euro (+12,8%). L’utile netto segna un aumento del 11,1%, passando dai 115,4 milioni di euro dei primi sei mesi del 2015 ai 128,2 milioni dell’analogo periodo del 2016, a fronte della riduzione del carico fiscale con un tax rate del 35,7%, in miglioramento rispetto al 37,2% dell’esercizio precedente (grazie ai benefici conseguenti all’applicazione della “patent box” e del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo, oltre che alle agevolazioni in materia di maxi ammortamenti). L’utile di pertinenza degli azionisti del gruppo sale a 121,0 milioni di euro, in aumento del 12,8% rispetto ai 107,3 milioni del primo semestre 2015, anche per effetto della riduzione delle interessenze di terzi, conseguenti prevalentemente alla completa acquisizione di due società partecipate nel settore ambiente.
Oltre 150 milioni di euro di investimenti e una posizione finanziaria solida, in miglioramento rispetto al 2015. Nei primi sei mesi del 2016 gli investimenti lordi del Gruppo ammontano a 157,2 milioni, in linea con quanto previsto dal piano industriale, e destinati principalmente a interventi su impianti, reti e infrastrutture. Di questi, oltre 60 milioni sono stati destinati al ciclo idrico integrato e circa 40 milioni all’area gas.
La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2016 si riduce dai 2.651,7 milioni del 2015 a 2.624,4 al 30 giugno 2016, principalmente grazie al buon andamento del capitale circolante. “I positivi flussi finanziari generati dalla gestione sono aumentati e hanno consentito di coprire integralmente il pagamento a giugno dei dividendi e delle attività di M&A”.
“Siamo soddisfatti - spiega l’amministratore delegato Stefano Venier - in quanto le azioni messe in campo hanno prodotto i risultati attesi e consentito in soli sei mesi di compensare il taglio dei ricavi regolati. La buona performance anche finanziaria e fiscale ha permesso, in un anno difficile, di chiudere il semestre con una crescita positiva dell’utile netto e dei principali indicatori nonché con una riduzione del debito”.

(Rimini) Diritto d’autore e tutela della proprietà intellettuale, abusivismo commerciale, locazioni in nero e lavoro sommerso, nel mese di luglio si sono intensificati i controlli della Guardia di finanza, in sinergia con la Siae (Società italiana autori ed editori).
Si chiama Summer nights l’operazione della fiamme gialle che fino ad ora ha effettuato sette accertamenti nei locali da ballo più in e frequentati della riviera. In un caso è stato verificato l’omesso pagamento alla Siae dei diritti relativi a spettacoli musicali svolti tra maggio 2014 e febbraio 2016 in quattro discoteche, due di Rimini e due di Riccione, per un totale di circa 63 mila euro.
Al responsabile, un modenese di 42 anni, è stato contestato il reato di diffusione abusiva di opere musicali tutelate dal diritto d’autore. Le fiamme gialle hanno quindi chiesto al pubblico ministero, Paolo Gengrelli, di richiedere al giudice per le indagini preliminari il sequestro preventivo delle apparecchiature utilizzate per la diffusione della musica nei quattro diversi locali da ballo.
Il provvedimento è stato eseguito nei giorni scorsi presso una sola discoteca della collina di Riccione. Gli altri 3 locali dove si erano svolti gli eventi senza il pagamento dei diritti sono risultati attualmente gestiti da altre persone non coinvolte negli illeciti.
Violazioni del diritto d’autore sono state rilevate anche per un altro locale da ballo, mentre in una delle altre 3 discoteche gestite dal modenese sono state rilevate irregolarità contributive per sette persone (ballerine, vocalist e DJ) soprese a lavorare nel locale completamente in nero. Oltre a sanzionare il gestore le fiamme gialle hanno anche segnalato la situazione Direzione territoriale del lavoro (Dtl) la sospensione dell’attività imprenditoriale. Il provvedimento è stato eseguito nei giorni scorsi.

(Rimini) Sono tutte eccellenti e balenabili le acque marine del litorale riminese, Bellaria a Cattolica, anche alle foci dei fiumi, secondo il quinto bollettino stagionale pubblicato da Arpa martedì. Al di sotto dei livelli di guardia tutte le acque classificate nel capoluogo come eccellenti, eccetto alla foce del Marecchia dove sono classificate come buone.

(Rimini) Il Comune e la Camera di Rimini hanno invitato un centinaio di imprenditori della città venerdì 29 luglio alle ore 12,30 presso la CCIAA di Rimini (via Sigismondo, 28) per mettere a fuoco la situazione del calcio riminese, ovvero per cercare sponsor per sostenere la rinascita dei biancorossi dalla Lega dilettanti. L’obiettivo sarebbe la serie D, ma di soldi ne servono tanti, 150mila euro. Le iscrizioni scadono il 5 agosto. L’invito in via Sigismondo è preceduto da una lettera firmata Andrea Gnassi, il sindaco, e Fabrizio Moretti, presidente dell’ente camerale.
“Come avrete letto dalla stampa il presidente della Figc (Federazione italiana gioco calcio) Tavecchio ha risposto positivamente alla richiesta dell’amministrazione comunale circa la possibilità di attivare la procedura prevista dai regolamenti affinché una squadra che rappresenti la nostra città possa iscriversi ad un campionato di calcio dilettantistico”, così parte la missiva.
“Il presidente Tavecchio, nel rispondere positivamente, specifica inoltre quelle che sono le diverse condizioni per iscriversi alle singole categorie del campionato dilettantistico, che possono essere il campionato d’Eccellenza e il Campionato Interregionale (serie D)”.
Gnassi e Moretti ritengono che “le condizioni poste per l’iscrizione prima e lo sviluppo poi di un progetto relativo al campionato interregionale serie D (quota iscrizione 150.000 euro), siano tutte condizioni (economiche ed organizzative) alle quali un territorio come il nostro possa essere in grado di adempiere. L’elemento “sfidante” è quello relativo ai tempi dettati, che prevedono che la proposta di iscrizione della squadra in rappresentanza della nostra città avvenga entro e non oltre il 5 agosto”.
Il percorso previsto dai regolamenti della Figc prevede che venga costituita una società di calcio da affiliare alla stessa Figc la quale potrà fare domanda di iscrizione ad uno dei due campionati (appunto serie D o Eccellenza). I regolamenti della Figc prevedono, inoltre, che sia l’amministrazione Comunale a valutare e accreditare presso la Figc la proposta e il progetto ritenuto migliore con una lettera motivata di accreditamento con la quale l’amministrazione Comunale manifesta il gradimento al progetto e ne conferma la serietà. “E’ possibile immaginare che alla luce dei progetti che verranno proposti, il progetto che si caratterizzerà con i requisiti di serietà richiesti dalla Figc, possa essere in qualche modo affiancato, sostenuto e accompagnato anche dal contributo di un insieme di protagonisti e imprese locali”.
Dopo le traversie degli ultimi anni e mesi “siamo di fronte ad un libro bianco per lo sport che tutta la città può scrivere insieme. E’ tangibile l’opportunità di dare vita ad un nuovo progetto sportivo che facendo leva sui valori di comunità possa sostenere lo sport riminese, la rinascita e lo sviluppo della Rimini Calcio, storica società sportiva fondata oltre un secolo fa, nel 1912”.
In altre parole “è auspicabile che un insieme di forze possa affiancare un progetto, che per quanto riguarda il nome Rimini non sia solo rappresentato dai colori bianco rossi, ma sia un progetto dove quegli stessi colori trovino linfa e forza dalla compagine sociale e da sostenitori del nostro territorio, allo stesso modo di come avviene in numerose altre città d’Italia”.
Per questo Comune e Camera di commercio immaginano “luoghi e strumenti da affiancare alla proposta di una nuova società che si affilierà alla Figc, attraverso i quali un certo numero di soggetti, imprese, professionisti, tifosi concorrano ad alimentare un fondo, destinato allo sport e alla rinascita della Rimini Calcio. In questo senso è immaginabile anche che un eventuale sostegno economico, volto a sostenere il “Progetto Sport”, possa essere soggetto a meccanismi di detrazione fiscale nell’ambito delle specifiche normative previste”.
Oggi “c’è da scrivere un libro bianco per lo sport riminese le cui pagine dipendono da tutti e possono avere come sprone gli storici colori della Rimini Calcio 1912. Nella redazione ideale di questo ‘libro bianco’, di questa nuova ripartenza, l’Amministrazione Comunale e la Camera di Commercio si mettono pienamente e senza alcun dubbio a disposizione: in un’opera sia di ‘moral suasion’, che di ‘stimolo’ verso tutti coloro che vorranno rispondere a questo appello a favore dello sport cittadino e della ripartenza della Rimini Calcio”.
Per quanto riguarda “il programma di riqualificazione e modernizzazione dell’impiantistica sportiva diffusa avviato in città, si coglie anche l’occasione per ribadire quanto è stato già dichiarato pubblicamente dall’Amministrazione Comunale e cioè la disponibilità, anche a partire dal nuovo “Progetto Sport”, a ripensare, riorganizzare, riconfigurare nei servizi e nelle funzioni, lo stesso quadrante urbano comprendente lo Stadio Romeo Neri, quadrante che va dal palazzetto Flaminio alla via Lagomaggio, in una coerente visione di città complessiva. Tutto ciò, alla luce di quello che si sta facendo in altre Città italiane ed europee, con il coinvolgimento e la collaborazione del tessuto economico imprenditoriale che vorrà cimentarsi a partire dalla sfida sportiva”.

Giovedì, 28 Luglio 2016 09:59

28 luglio

Terrorismo, alta l’allerta | Rimini calcio, vertice in Camera di commercio | San Marino, è caduto il governo