(Rimini) E’ terminata nel giorno della Epifania l'edizione 2016 - 2017 di Centro facile, il servizio di navette gratuito, promosso dal Comune di Rimini e giunto quest'anno alla decima edizione, che dal 3 dicembre, per 28 giornate, ha permesso quasi quotidianamente di raggiungere gratuitamente il Centro storico a tanti riminesi e turisti dai parcheggi di via Caduti di Marzabotto e del Cinema Settebello.
Un doppio servizio gratuito, che anche quest'anno ha dimostrato di essere importante e apprezzato da tanti utenti, specie nella giornata del 31 dicembre quando con 2.230 persone si è registrato il maggior afflusso assoluto.
Sono stati totalmente ben 34.317 gli utenti, spesso famiglie coi loro bambini, che hanno approfittato dell'opportunità, dei quali 18.226 utilizzando la linea che ha collegato il parcheggio del Settebello a piazza Tre Martiri e 16.091 su quella col parcheggio di via Caduti di Marzabotto.

(Rimini) E’ triplicata ìnegli ultimi dieci anni la richiesta del sostegno educativo handicap nelle scuole del comune di Rimini, passando dai 106 alunni assistiti nell'anno scolastico 2006/2007 ai 351 dell'anno 2016/2017. Uno scenario che ha visto aumentare, oltre che le richieste, anche l'investimento del Comune di Rimini, passato dai 513 mila euro del 2006 al circa un milione e settecentomila euro per l'ultimo anno scolastico. Solo per quanto riguarda gli istituti secondari superiori il numero di alunni seguiti è passato dai 66 del 2015 ai 93 dell'anno in corso.
Fino al gennaio 2015 le scuole beneficiarie delle risorse comunali erano infatti quelle di infanzia, primarie e secondarie di primo grado, statali e parificate. A queste, a partire dal gennaio 2015, si sono aggiunte le secondarie superiori che, per competenza, venivano precedentemente coperte dalla Provincia di Rimini. In seguito alla progressiva abolizione delle Province i singoli territori si sono comportati in maniera differenziata, chi semplicemente lasciando scoperto un servizio chi cercando invece di riorganizzare funzioni, responsabilità e risorse. Rimini ha scelto questa seconda strada cercando di convogliare in un servizio fondamentale per tutta la comunità risorse e servizi provenienti dalla diffusa rete socio sanitaria locale. Si tratta di un impegno importante condiviso dalla rete locale di istituzioni in cui ogni anno vengono garantite risorse attraverso investimenti provenienti sia da bilanci dedicati che da risorse provenienti ad esempio dai piani socio sanitari territoriali.

(Rimini) Hera informa che lunedì 16 gennaio potranno verificarsi disagi nello svolgimento di alcuni servizi, causa uno sciopero nazionale del settore elettrico proclamato dalle organizzazioni sindacali confederali e articolato su tutta la giornata.
Hera ricorda che saranno garantite le prestazioni minime, assicurate per legge, e che al termine dello sciopero i servizi torneranno alla normale operatività.

(Rimini) Da Be wizard al concerto di Ligabue, si avrà a Rimini una primavera ricca di eventi e “grandi sfide”, come le definisce il sindaco Andrea Gnassi.
“Tra le grandi sfide che il comparto turistico di Rimini e della Riviera di Rimini avrà davanti nel 2017, se ne intravede una più piccola che in realtà sulla carta si presenta come un’opportunità che non capita spesso. Calendario alla mano, infatti, il nuovo anno espone una congiunzione astrale favorevolissima per ciò che riguarda i ponti primaverili, dalla Pasqua alla festa della Repubblica il 2 Giugno”, sottolinea Gnassi.
“Si passa dunque da anni anche recenti in cui le festività cadevano in giorni che non generavano una potenziale (mini) vacanza, a un 2017 che rispettivamente inanella: domenica 16 e lunedì 17 aprile le festività pasquali, martedì 25 aprile la Liberazione (con ponte turistico in potenza da sabato 22), l’1 maggio che cade di lunedì e infine il 2 giugno che occorre nella giornata del venerdì”.
Si sa “quanto determini un ponte turistico primaverile in termini di crescita degli arrivi e di presenze turistiche, ovviamente condizioni meteo permettendo. Calcoli empirici indicano nel 30 per cento la differenza tra giornate con o senza ‘ponte’ per ciò che riguarda flussi e pernottamenti di visitatori nella Riviera di Rimini nel periodo primaverile. Chiaro, si tratta di numeri poco più che indicativi, ma che in un certo senso confermano sensazioni e esperienze sul campo degli addetti ai lavori. Per la Riviera di Rimini si apre in definitiva nel 2017 una possibilità non frequente, rivolta soprattutto al turismo di prossimità e dunque al mercato italiano, che dovrà essere colta facendo leva sulle capacità e lo spirito di squadra dimostrato, ad esempio, con le tante manifestazioni organizzate su tutto il territorio nell’ultimo Capodanno. E, oltre agli aventi e alle tante iniziative, decisiva sarà la capacità di tutta la filiera dell’accoglienza di essere pronta, creativa, innovativa, puntuale nei servizi e nei trasporti, così come nell’aspetto delle città. Cerchiamo dunque di cogliere il meglio da questi ‘ponti d’oro’”.

Lunedì, 09 Gennaio 2017 14:19

Vigili, Paci vicecomandante

(Rimini) Dopo la nomina di Andrea Rossi come nuovo comandante della polizia municipale di Rimini, è stata individuata la figura che andrà a ricoprire il ruolo di suo vice. L’incarico è stato affidato a Roberto Paci, ispettore con una lunga esperienza nel corpo della Municipale riminese, da oltre 16 anni responsabile della Segreteria del Comando. Negli anni passati ha gestito diversi uffici e di recente ha fatto parte del gruppo di lavoro che ha redatto il Piano anticorruzione comunale. Paci va a ricoprire l’incarico svolto fino a pochi giorni fa dal neo comandante Rossi.

Lunedì, 09 Gennaio 2017 14:13

Inflazione, prezzi su dello 0,5% a dicembre

(Rimini) Nel mese di dicembre 2016 l'indice dei prezzi al consumo a Rimini si attesta su base annua al più 0,5%, in linea col dato nazionale registrato dall'Istat, così come il dato congiunturale al più 0,4%. A fornire i dati è l'Ufficio di Statistica – prezzi del Comune di Rimini (http://www.comune.rimini.it/comune-e-citta/comune/ufficio-statistica/prezzi-al-consumo/comunicati-stampa).
Nel mese di dicembre tutte le divisioni di spesa che compongono il paniere Istat registrano variazioni congiunturali (mensili) positive ad eccezione della divisione "Servizi ricettivi di ristorazione" che registra un calo mensile del -0,3% (su base annua +0,6%), determinato da fattori di natura stagionale. In particolare i "Servizi d'alloggio" calano del -1,5%.
Le divisioni che registrano valori inflattivi nulli nel mese di dicembre sono rispettivamente "Abbigliamento e Calzature", "Mobili, articoli, servizi per la casa", "Servizi sanitari, spese per la salute", "Istruzione" e, per finire "Altri Beni e servizi".
Le vivisioni che registrano invece gli aumenti congiunturali più marcati riguardano la divisione "Ricreazione, spettacolo, cultura", che registra un + 1,8% (su base annua +0,7%) da ascriversi sicuramente agli aumenti della classe "Pacchetti vacanza" che aumentano del 16,7%. Oltre a questa, a seguire, troviamo la divisione "Trasporti" (+1,6%) imputabile a un aumento dei "Carburanti e lubrificati per mezzi di trasporto" e "Trasporto aereo passeggeri" (+28,5%).
L'inflazione media annua 2016 registrata dal Comune di Rimini si attesta a un +0,1% a fronte di un -0,4% registrato nell'anno 2015. "Un dato che conferma – ha commentato l'assessore alle Attività economiche Jamil Sadegholvaad - come l'indice dei prezzi al consumo sul territorio esca da uno stato deflattivo, sintomo di recessione, per registrare, seppur lievemente, una positiva ripresa."
Tra le divisioni positive più importanti che hanno determinato questo risultato ritroviamo la divisione "Servizi ricettivi di ristorazione" (+1,8%), seguiti da "Bevande alcoliche e tabacchi" (+1,5%) e, tutte al +0,7%, "Abbigliamento e calzature", "Ricreazione spettacoli e cultura", e "Istruzione".

Pubblichiamo l'omelia pronunciata dal vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, in basilica cattedrale venerdì nella Santa Messa dell'Epifania, "Messa dei Popoli". Il titolo è "La stella della gioia"

 

I Magi: assetati di luce, esploratori d'infinito, cercatori del re-messia, "la luce vera che illumina ogni uomo" (Gv 1,9). Avevano visto fiorire una stella nella calotta blu-scuro del profondo cielo d'oriente, si erano messi in cammino, e quando la rividero palpitare tenera e alta sopra Gerusalemme, "provarono una gioia grandissima" (Mt 2,10). Forse è vero il detto: "Si trova quello che si cerca". Due carcerati guardavano fuori dalle sbarre della prigione. Uno vide soltanto il fango della strada, e si rattristò. L'altro guardò le stelle, e si rallegrò...


1. La gioia non è uno dei tanti doni dei vangeli del Natale: è il dono dei doni. Al saluto di Maria, il bambino aveva "scalciato di gioia" nel grembo di Elisabetta. E nella notte santa l'angelo aveva svegliato di soprassalto i pastori, con quel messaggio del tutto inatteso: "Vi annuncio una grande gioia". Sì, bisogna immaginare i Magi pieni di gioia quando, dopo aver adorato il Bambino, con un pieno di gioia fecero ritorno al loro paese. Non si tratta solo di alcune vene di gioia, che affiorano nel testo qua e là, ma piuttosto di un ruscello che percorre, limpido e gaio, i vangeli dell'infanzia. Noi però veniamo duemila anni dopo i fatti, e come può allora quell'onda di letizia arrivare a lambire la sponda di noi cristiani del terzo Millennio?


Anzitutto, per via di memoria, nel senso che nella Chiesa noi ricordiamo le grandi cose che ha fatto per noi l'Onnipotente, e Santo è il suo nome. Leggiamo a firma di Giovanni: "Guardate quale grande amore ci ha donato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente" (1Gv 3,1). E' una affermazione percorsa da un brivido di stupore, quasi di attonita sorpresa: è la meraviglia di essere figli. L'amore di Dio è così grande da sbalordirci: la realtà ha davvero superato ogni più ardita immaginazione. Un Dio che è Padre "di suo", il quale non aveva, certo, bisogno di noi per esprimere la sua paternità, eppure ci ha fatti suoi figli! Alle spalle di ognuno di noi non c'è né il fato né il caso, ma il libero, gratuito amore di un Dio Padre-Abbà. E' il mistero del Natale e della sua manifestazione, l'Epifania. Più volte in questo tempo la liturgia ci ha ripetuto l'affermazione audace e inaudita di san Paolo: "Che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito di suo Figlio, il quale grida: "Abbà! Padre!" (Gal 4,6). Alle spalle di ognuno di noi c'è l'evento del nostro battesimo, per cui non solo ci chiamiamo, ma realmente siamo resi figli di Dio. Un'esistenza vissuta senza questo stupore risulterebbe tristemente scolorita, e la gioia di essere cristiani verrebbe irrimediabilmente spenta.


2. Ma la gioia di essere cristiani, oltre che per via di memoria, la sperimentiamo anche per via di presenza, poiché registriamo che anche qui e ora, al presente, Dio non si è ancora stancato di agire per noi, nella Chiesa.
Pertanto, vorrei dire quali sono per noi le ragioni della gioia di essere cristiani.


Sono felice di essere cristiano perché la grazia del Signore mi permette di chiamare Dio con il dolce nome di Padre, di dire a Cristo che sono suo fratello, di pronunciare queste parole con la voce del loro stesso cuore, lo Spirito Santo.
Sono felice di essere cristiano perché la fede in Gesù non mi risparmia di sentire la paura, ma mi dà la forza di non acconsentire alla paura. E' umano provare paura: dei fallimenti, dei conflitti, delle malattie, del futuro, della madre di ogni paura: la morte. Ma per me il Vangelo è il 'solvente' di ogni paura. Perché – mi dice Gesù – credi che io abbia voluto assaporare, nel Getsemani, quella misura sconfinata di paura, se non per avere titolo e merito per liberarti dalla tua? Men che meno devo avere paura di Dio: "Voi – ci ricorda san Paolo – non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli" (Rm 8,15). Perfino nel mio peccato devo ricordarmi che se io peccatore mi separo da Dio, Dio non si separa da me peccatore.


Sono felice di essere cristiano perché la fede nel Dio di Gesù mi fa godere la gioia delle piccole cose. Nel Talmud è scritto: "Ognuno dovrà rendere conto a Dio per tutte le gioie che Dio gli ha dato, di cui non ha saputo godere". Le piccole cose: un sorriso buono, dato o accolto. Una parola di perdono. Una buona notizia ricevuta. Un piccolo servizio prestato per alleviare una sofferenza...


Sono felice di essere cristiano perché la fede in Gesù mi aiuta anche a sperimentare la gioia nella tribolazione. E' la perfetta letizia che si vive nella prova, per la perdita di una persona cara, per un insuccesso personale, per l'ingratitudine degli altri, soprattutto per la persecuzione o la derisione a causa della nostra fede. "Nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi" (1Pt 4,13ss). Anche l'apostolo Paolo "sovrabbonda di gioia" nelle sue tribolazioni (2Cor 7,4). E' la gioia di sentirsi guidati e sostenuti dallo Spirito, che attesta che siamo figli ed eredi, eredi di Dio, coeredi di Cristo. Perché noi soffriamo con lui nell'attesa di essere con lui glorificati (cf Rm 8,15-17). Sono felice di essere cristiano perché la fede mi dà la possibilità di salmodiare con l'apostolo il canto di vittoria: "Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? (...) Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati" (Rm 8,35.37).


Sono felice di essere cristiano perché il comune battesimo mi consegna l'inestimabile capitale e l'impareggiabile gioia di una fraternità universale, in una unica Chiesa che è veramente cattolica. Si può risiedere a Roma, a Rimini, a Lima, ad Aleppo, a Calcutta, ma i cristiani formano una sola grande famiglia, multicolore nella diversità, coesa e unita nella comunione. Qui noi cristiani italiani dobbiamo ricordare che voi, detti 'stranieri', nella nostra Chiesa non siete, non potete, non dovete essere "né stranieri né ospiti" (cf Ef 2,19). E per noi cristiani riminesi, accogliervi e farvi del bene, prima che un dovere, è un bene. Non solo per voi, ma anche per noi. Perché il bene fa sempre bene, non solo a chi lo fa, ma anche a chi lo riceve. Fare del bene è l'unico modo per stare veramente bene.


Oggi il mondo come pure la Chiesa accusano un preoccupante deficit di gioia. I Magi ci ricordano che per noi cristiani, più che una possibilità, la gioia è una responsabilità. Il mondo ha diritto alla nostra gioia: perché è il test più attendibile dell'autentica credibilità di noi credenti.

(Rimini) La scorsa notte, persone ancora ignote si sono introdotte nel cinema Settebello di Rimini e hanno rubato tutto l’incasso della serata precedente, trovato nella cassaforte. La cifra è ancora da quantificare. I ladri, che hanno dimostrato una certa dimistichezza nel ‘mestiere’, sono riusciti ad entrare rompendo una finestra posta sul retro. La cassaforte è stata forzata grazie all’uso di un flessibile. Sono in corso le indagini dei carabinieri.

Giovedì, 05 Gennaio 2017 17:16

Meningite, un caso a Gambettola

(Cesena) E’ stato ricoverato martedì in condizioni “molto critiche” all’ospedale di Ravenna, un uomo affetto da meningite. Il 49enne, calabrese, per le festività a Gambettola in visita ad alcuni parenti, si trova nel reparto di terapia intensiva.
L’Asl Romagna spiega che le analisi di laboratorio hanno portato ad identificare nel sangue la presenza di meningococco di tipo y, uno dei quattro sierotipi contenuti nel vaccino in uso. E’ subito scattata la profilassi antibiotica per tutti i familiari.

(Rimini) E’ arrivato a 37mila il numero delle firme raccolte dall’associazione Punto rosa a sostegno del reparto di senologia dell’ospedale di Santarcangelo. In termini più precisi l’associazione vuole ottenere per il Franchini una ‘unità semplice’ all'interno del reparto di chirurgia generale di Rimini, iniziativa per ora non presa in considerazione dalla Asl Romagna alle prese con la sua riorganizzazione.
“L'obiettivo - spiegano dal Punto rosa - é stato parzialmente raggiunto anche grazie ai numerosi Odg votati in molti dei comuni della Provincia”. Nella prima bozza della riorganizzazione “il reparto era sparito e la chirurgia Senologica di Santarcangelo era una articolazione della chirurgia senologica di Forlì. Esisteva quindi una unica equipe chirurgica aziendale e trasversale al comando del primario di Forlì”. Tra l'altro, dal 13 giugno 2016, il primario di Forlì non è più in servizio per trasferimento a Milano, segnalano dall’associazione. “Allo stesso modo il primario della chirurgia di Santarcangelo non era in servizio per pensionamento (dal 2012). Pertanto entrambi i reparti erano e sono guidati da un facente funzioni del primario”.
La proposta del Punto rosa è partita “proprio da questa insolita ma reale situazione: creare tre unità semplici (Forlì, Rimini e Ravenna) guidate da un coordinamento che avesse come sede Forlì. In questo modo tutti avrebbero pari dignità e verrebbe garantita la regia del percorso chirurgico unitario. La Chirurgia Senologica di Forlì avrebbe il compito di coordinare il lavoro sia livello organizzativo e sia la stesura di protocolli comuni nonché il budget nelle 3 Unità Semplici”.
A questo si aggiunga, “in coerenza con la spending review, il risparmio economico che comporta l'eliminazione di un primariato con otto posti letto. Insomma, il nostro progetto prevede una struttura simile a quella del dipartimento dove il capo dipartimento coincide col coordinatore a Forlì”.
Essendo le tre Unità semplici autonome e di pari grado, “sarebbe più facile per il coordinatore raggiungere l'obiettivo della qualità trasversale nonché esportare o importare in tutte le Unità semplici l'eccellenza acquista sia a Santarcangelo che a Forlì”.