Hotel Aurum, via allo sgombero
(Rimini) È stata firmata l'ordinanza, contingibile e urgente, di sgombero per motivi igienico sanitari dell'ex struttura ricettiva denominata albergo Aurum, in via Dati a Viserba di Rimini.
L'ordinanza segue il recente sopralluogo effettuato dall'Ausl, in cui si è riscontrata una grave situazione igienica, sanitaria ed infrastrutturale con rischi di salute per le persone che vi alloggiano.
Nell'immobile, di proprietà della società Aurum, con sede a Cesena, disposto su quattro piani, si trovano numerose stanze in cui alloggiano persone di nazionalità senegalese in cui sono state riscontrate gravi carenze sanitarie, tra cui: sporco diffuso in tutti gli ambienti; insetti striscianti; rifiuti ingombranti nell'ingresso, sui pianerottoli delle scale e nei corridoi; finestre e balcone prive di vetrate; sistema di riscaldamento, laddove presente, non funzionante; pareti umide, scrostate, presenza di muffa e numerose crepe; cucina dismessa e utilizzo di fornellini da campeggio per cuocere cibi e stufette elettriche per scaldarsi.
Dalle verifiche è dunque emersa una situazione tale da inibire le condizioni di abitabilità degli ambienti, che costituisce un pericolo di grave danno per gli occupanti in primis, e per la salute pubblica più in generale.
Lo sgombero dell'immobile si rende dunque necessario per evitare quelli che a tutti gli effetti sono imminenti ed attuali condizioni di potenziale rischio grave all'incolumità e alla salute delle persone che vi alloggiano. I termini concessi alla società Aurum per provvedere allo sgombero di tutti gli occupanti della ex struttura ricettiva è di venti giorni dalla notifica degli atti.
Tutto l'iter attuativo dello sgombero sarà monitorato non solo dagli uffici igienici e sanitari ma anche da quelli sociali per garantire i minori disagi possibili alle persone coinvolte.
Migranti, l’incontro di Oghogo con don Benzi
(Santarcangelo) “Ho piangiuto tanto” è il titolo del libro di Giorgio Bolognesi (edizioni ilPonte, 2016) che sarà presentato sabato 14 gennaio, in occasione della Giornata del Migrante e del Rifugiato, alle ore 17 presso la Biblioteca Comunale "A. Baldini" di Santarcangelo di Romagna. Parteciperanno l'autore, Giorgio Bolognesi, il responsabile della Biblioteca Angelo Fontana, Valerio Febei, il babbo della casa che ha accolto Oghogho, Silvia Argenti, responsabile delle unità di strada Papa Giovanni XXIII della provincia di Rimini.
Il volume (la cui prefazione porta la firma di Giovanni Paolo Ramonda, responsabile generale della associazione comunità papa Giovanni XXIII) narra la vera storia di Oghogho, ragazza nigeriana, della sua Via Crucis comune a tante ragazze che da paesi poveri dell'Africa partono con il sogno nel cassetto di poter trovare un lavoro dignitoso per sé e per contribuire al mantenimento della propria famiglia d'origine. Determinante per Oghogo l'incontro con don Oreste Benzi e l'associazione comunità Papa Giovanni XXIII, e la lotta contro la schiavitù imposta dal racket della prostituzione. Le peripezie della donna (accolta nel riminese) fino al raggiungimento della dignità di una vita vera.
Danni maltempo, un milione a Rimini
(Rimini) Quasi 14 milioni di euro (13 milioni 852mila) per rimborsare i cittadini dell’Emilia-Romagna che, tra il 2013 e il 2015, hanno subito danni alle abitazioni o ai beni mobili nei numerosi episodi di maltempo per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale. Di questi, 1 milione e mezzo andrà alla provincia di Rimini. Una cifra che garantirà la copertura totale delle domande di rimborso presentate, nel massimo consentito dai criteri fissati a livello nazionale.
Il via libera all’assegnazione delle risorse giunge direttamente dal Consiglio dei ministri, che ha accolto in toto la proposta sull’ammontare dei risarcimenti presentata dalla Regione al Dipartimento nazionale di protezione civile.
“Siamo davvero soddisfatti- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- perché abbiamo ottenuto ciò che ci eravamo prefissati: tutti i cittadini avranno il massimo del contributo possibile. L’impegno per avere quanto richiesto è stato tanto e la risposta è arrivata, grazie soprattutto al lavoro di squadra sviluppatosi attraverso la collaborazione del Governo e quella, fondamentale, dei Comuni. Un risultato importante per l’intero territorio regionale, poiché le successive ondate di maltempo che abbiamo vissuto in questi anni non hanno purtroppo risparmiato alcuna provincia”.
Per la provincia di Rimini, i risarcimenti riguardano 73 privati che hanno presentato domanda di rimborso. La quota più consistente spetta a 5 cittadini del comune di San Leo, a cui saranno complessivamente attribuiti quasi 640 mila euro. A seguire, oltre 380 mila euro saranno assegnati a 39 privati di Rimini; più di 263 mila a 4 di Verrucchio, 148 mila euro a 14 di Santarcangelo di Romagna. A Poggio Torriana 4 cittadini si vedranno riconosciuti complessivamente 18 mila 720 euro, 2 a Bellaria Igea Marina 9.120, 1 a San Giovanni in Marignano 8.875. A completare il quadro, gli indennizzi a 2 richiedenti di Riccione (per un totale di oltre 6 mila euro), 1 di Misano Adriatico (2 mila 316 euro), 1 di San Clemente (1.598).
Le risorse assegnate sono state concesse sulla base dell’esito dell’istruttoria delle domande di contributo svolta dai Comuni interessati. L’importo complessivo è stato determinato applicando le percentuali massime previste dall’ordinanza del consiglio dei Ministri: il 50% per gli indennizzi alle seconde case, l’80% per le abitazioni principali (per un massimo di 150 mila euro, che salgono a 187mila 500 per le case distrutte o da delocalizzare, con l’aggiunta di 10 mila euro “una tantum” per le demolizioni, se necessarie). Anche i beni mobili non registrati, come arredi o elettrodomestici, situati in abitazioni distrutte o allagate, saranno risarciti fino a 1.500 euro.
In caso di interventi di ripristino dei beni immobili ad uso abitativo danneggiati, chi ancora deve svolgere i lavori avrà a disposizione 18 mesi per ultimarli a partire dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della delibera del Consiglio dei ministri che assegna i fondi per i contributi, in programma nei prossimi giorni. Il periodo salirà a 30 mesi per demolizione, ricostruzione o delocalizzazione dell'abitazione distrutta o sgomberata in seguito agli eventi di maltempo.
La liquidazione dei rimborsi seguirà un duplice canale. In caso di opere già completate, per le quali il cittadino ha presentato al Comune la documentazione di spesa contestualmente alla domanda di risarcimento, il beneficiario potrà prelevare l’indennizzo dal conto corrente attivato presso uno degli istituti di credito scelto tra quelli disponibili nell’elenco consultabile in ogni Municipio. Se i lavori devono ancora essere svolti, il titolare del contributo dovrà indicare al Comune in cui si trova l’immobile danneggiato una banca prescelta tra quelle convenzionate. L’istituto di credito provvederà direttamente alla liquidazione delle fatture alle ditte scelte dai cittadini per l’esecuzione degli interventi.
“Viene premiato il grande lavoro d’insieme svolto senza perdere tempo anche grazie al sostegno fornito dalla Regione, durante le varie fasi dell’istruttoria, ai sindaci e ai tecnici dei territori interessati- sottolinea l’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo-. Abbiamo rispettato le scadenze, che erano stringenti: una dimostrazione di serietà grazie alla quale abbiamo ottenuto dal Governo il 100% dei contributi richiesti. Era importante dare da subito risposte certe e univoche ai cittadini e lo abbiamo fatto”.
Nei prossimi giorni, l’elenco riepilogativo dei contributi concessi sarà pubblicato sul sito web dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile. Contestualmente ai Comuni, a cui spetta l’assegnazione dei fondi, sarà inviata una lettera in cui sono specificate le modalità di erogazione, per l’opportuna informazione ai cittadini
Emergenza gelo: 30 contatori ghiacciati, 160 segnalazioni guasti a Hera
(Rimini) Emergenza gelo, oltre 2500 segnalazioni al telecontrollo del Gruppo Hera per interventi su acqua e fognature.
Migliaia le telefonate provenienti dai clienti in Emilia-Romagna negli ultimi 7 giorni per disagi causati dalle basse temperature, di cui moltissime per rotture dei contatori acqua. Maggiormente colpiti i territori di Bologna e le zone collinari, pedecollinari e appenniniche di Imola-Faenza e Forlì. Ma si rischia di avere i contatori ghiacciati anche a Rimini, dove le richieste di intervento sono state comunque oltre 160, di cui una trentina per sostituzione contatori.
Il picco delle chiamate è stato raggiunto nella sola giornata di lunedì, dovuto probabilmente anche alla riapertura delle aziende e attività commerciali dopo le festività.
Per proteggere i contatori dal gelo, i più a rischio sono quelli collocati all'esterno dei fabbricati, in locali non isolati o in abitazioni utilizzate raramente, è consigliabile lasciare che da un rubinetto esca un filo d'acqua. È sufficiente una modesta quantità, evitando inutili sprechi.
I bauletti o le nicchie, compresi gli sportelli, devono essere opportunamente coibentati, ovvero rivestiti di materiale isolante. Si può usare polistirolo o poliuretano espanso, materiali facilmente reperibili presso rivenditori del settore edile. Lo spessore dei pannelli deve essere di almeno due centimetri e mezzo.
I rivestimenti devono ovviamente permettere la lettura del quadrante del contatore. Occorre evitare, invece, di rivestire le tubature avvolgendole con lana di vetro o stracci. Si tratta di materiali che assorbono l'acqua e, ghiacciandosi, possono aumentare il rischio di guasti.
Se i contatori sono in fabbricati disabitati, è bene chiudere il rubinetto che si trova sopra il misuratore e provvedere allo svuotamento dell'impianto. Con temperature particolarmente basse e per lunghi periodi è possibile installare cavetti scaldanti, alimentati elettricamente e dotati di termostato per contenere i consumi di energia.
Com’erano Rimini e le sue persone
Fiere, l’Onu riconosce Ieg per la filiera del gioiello
(Rimini) Prestigioso riconoscimento internazionale per Italian exhibition group Spa (Ieg), la nuova società fieristica nata dall'integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza. Ieri, 12 gennaio, il Gruppo ha ricevuto a New York l'accreditamento formale, tramite Cibjo (Confederazione Mondiale della Gioielleria), presso Ecosoc, il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, per la promozione e l'implementazione delle attività relative alla Corporate Social Responsibility nella filiera del gioiello e dei preziosi.
A rappresentare Italian Exhibition Group agli incontri con gli alti funzionari Onu al Palazzo di Vetro di New York e con il Presidente del CIBJO Gaetano Cavalieri, sono stati il Vice Presidente Esecutivo Matteo Marzotto e il Direttore Generale Corrado Facco.
L'accreditamento di Ieg presso Ecosoc è in particolare dovuto all'attività di Vicenzaoro, tra le più importanti Manifestazione al mondo per il settore orafo-gioielliero, da diversi anni impegnata a diffondere i valori e le pratiche della Csr all'interno del comparto Jewellery internazionale e divenuta interlocutore autorevole riconosciuto a livello mondiale. Ieg, che dal 20 al 25 gennaio 2017 firmerà la sua prima edizione di Vicenzaoro, eredita il ruolo esercitato da Fiera di Vicenza e inizia il proprio percorso nel contribuire direttamente alle politiche etiche, dell'ambiente e della responsabilità sociale delle imprese all'interno di Ecosoc.
Naufragio Costa Concordia, cinque anni esatti dalla tragedia
(Rimini) Cinque anni fa il naufragio della Costa Concordia di fronte all’isola del Giglio. Era il 13 gennaio del 2012. Trentadue le vittime e tra queste due riminesi: Williams Arlotti, 36 anni, e la figlia Dayana, 5 anni.
“Proprio la tragedia della bimba, la più piccola a perire nel naufragio, commosse il mondo. Un angelo e il suo papà per i quali, in quel 2012, Rimini, scossa e commossa, decretò il lutto cittadino durante le esequie funebri che si svolsero nella Basilica cattedrale”, ricorda il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi.
“In quegli stessi giorni riconoscemmo in Municipio l'eroismo dello studente misanese Omar Brolli che si distinse nel naufragio della Concordia mettendo in salvo tre anziani, oltre alla nonna disabile”, ricorda anche il sindaco.
“Dopo cinque anni esatti da quel 13 gennaio 2012, ancora di venerdì, Rimini vuole ricordare pubblicamente l'angelo Dayana, suo papà Williams e ringraziare ancora Omar”, conclude Gnassi.
Aeroporto, 240mila passeggeri nel 2016
(Rimini) Nel 2016 sono atterrati e decollati complesivamente dallo scalo di Miramare 236.897 passeggeri. Questi i dati resi noti questa mattina da Airiminum 2014 S.p.A., la società di gestione dell’aeroporto internazionale di Rimini e San Marino “Federico Fellini”. La variazione, sottolineano da Miramare è di “+50,8 % rispetto al 2015”. Ai 137mila passeggeri di aviaizone commerciale, precisano da Airiminum, si aggiungono 2.851 passeggeri di aviazione generale per un totale pari a 239.748 passeggeri.
Il volume di affari del 2016 è di circa 5 milioni e 44 mila euro (+48,5 % rispetto al 2015) mentre l’Ebotda si attesterà su valori superiori a 1,4 milioni di euro (circa +122 % rispetto al 2015) che corrisponde a circa 6 euro a passeggero.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti nel 2016 – afferma l’amministratore delegato di Airiminum 2014, Leonardo Corbucci. I dati testimoniano che la direzione intrapresa dalla nostra società è corretta, e ci spronano a continuare il nostro lavoro nella convinzione che la crescita dello scalo possa essere un volano per lo sviluppo dell’intero territorio romagnolo”.
Partiti e massa: è crisi. Incontro con Bordignon
(Rimini) C’è oggi una crisi evidente della democrazia rappresentativa: è venuto meno il rapporto tra società e istituzioni, fino a due decenni fa mediato dai grandi partiti di massa. È crollata la credibilità dei partiti, scomparse la militanza e la passione che animavano la loro vita interna e la partecipazione dei cittadini nella vita politica.
Da anni la partecipazione dei cittadini ai momenti elettorali è in forte calo. Quelli che si autoescludono sono soprattutto coloro che sono lasciati ai margini da un punto di vista sociale e che per questo non hanno più fiducia nelle istituzioni.
La democrazia non si riduce a un sistema di governo o di elezione dei rappresentanti in un parlamento, perché è anzitutto una forma di vita e di convivenza nella quale è prioritaria la dignità di ciascuno e di tutti: lo dice bene il Magistero sociale della Chiesa quando descrive i principi di solidarietà, sussidiarietà e responsabilità ai quali si ispirano le democrazie moderne.
Il Progetto Culturale Diocesano, accogliendo la riflessione del Consiglio Pastorale, sta dando vita quest’anno ad un ciclo di conferenze sul tema “La città che ci sta a cuore”. Il terzo appuntamento, dal titolo “Cittadinanza attiva: i modelli di democrazia e partecipazione oggi” si terrà a Rimini, al Teatro degli Atti, venerdì 13 gennaio, alle 21. L’incontro è organizzato e promosso dall’Azione Cattolica diocesana, dalla Fondazione Meeting per l’Amicizia fra i popoli e dal Centro culturale Il Portico del Vasaio. La molteplicità dei soggetti organizzatori è anche segno di impegno cristiano comune nella vita e per la vita della città.
Guiderà la riflessione il professor Fabio Bordignon, che insegna Metodologia della Ricerca Sociale e Politica presso l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. La sua attività di ricerca riguarda temi quali la partecipazione politica e il rapporto tra cittadini ed istituzioni. Fa parte del gruppo di ricerca LaPolis – Laboratorio di Studi Politici e Sociali dell’Università di Urbino – per il quale coordina le attività dell’Osservatorio elettorale.
Gessica Notaro, sindaco Gnassi: Ci costituiremo parte civile
(Rimini) ”Crediamo sia non solo opportuno ma perfino necessario che il Comune di Rimini si costituisca parte civile contro chi si è reso colpevole della drammatica, crudele aggressione nei confronti di Gessica Notaro”, lo dichiarano il sindaco di Rimini Andrea Gnassi il vicesindaco Gloria Lisi.
“La vicinanza e l'affetto che in queste ore tutta la comunità riminese stanno esprimendo nei confronti della ragazza deve essere accompagnata dall'indignazione collettiva per un atto che è un'aggressione anche nei confronti di tutte le donne e gli uomini che vivono in questo territorio”.
“Insieme a Gessica, è Rimini ad avere subito violenza, i nostri valori, la solidarietà, tutto quello che istituzioni, associazioni, semplici cittadini hanno fatto e stanno facendo da anni affinché si affermi in tutti gli ambiti una cultura del rispetto nei confronti delle donne, contrastando la violenza e la sete di annientamento che non raramente uomini rivolgono brutalmente contro le proprie mogli, compagne, figlie, madri”.
La costituzione di parte civile, “insieme all'attivazione del sostegno alla vittima da parte della Fondazione Vittime di reati, è un altro strumento di questa lotta che, proprio oggi in cui massimo è il dolore e lo scoramento, deve essere rafforzata e irrobustita. Soprattutto da parte di un territorio come quello di Rimini in cui massima, fitta e competente è la rete di sostegno e la collaborazione tra forze dell'ordine, Procura, istituzioni e associazioni di volontariato su questo drammatico problema”.
Non solo. “Facciamo appello alla comunità riminesi e a tutte le sue espressioni organizzate e sociali affinché la prossima settimana si organizzi un momento collettivo di solidarietà verso Gessica e di riflessione sul problema della violenza nei confronti delle donne. Le modalità dell'iniziativa saranno concertate con tutti gli attori ma consideriamo doveroso per una città che ogni anno organizza la grande camminata intitolata 'E' per te', aggiungere oggi il nome di Gessica".