(Rimini) E’ stato il forte vento che, proveniente da nord – est, si è abbattuto sull'intera costa romagnola nella notte con valori medi sempre di 70 km/h e raffiche fino a 90 km/h, a determinare sul lungomare riminese il formarsi di forti accumuli di sabbia che, non appena le condizioni meteo lo permetteranno, le squadre Anthea provvederanno a rimuovere sia con l'utilizzo di scavatori che di spazzatrici.
La nuova allerta di queste ore dell'Agenzia regionale della protezione civile infatti prevede anche, fino alla mezzanotte di oggi martedì 17 gennaio, condizioni di forte ventilazione da nord-est sul mare Adriatico che determineranno condizioni di altezza dell'onda superiore ai valori di soglia sottocosta (3 metri) con possibilità di ingressioni marine.
Fortunatamente al momento le Centrali operative di Polizia municipale e d'Anthea non hanno registrato altri danni sul territorio ad eccezione della caduta di un cipresso all'interno del cimitero monumentale e di un albero a san Martino in Venti, in prossimità del ristorante Squadrani.
La Protezione civile raccomanda ai gestori di attività all'aperto di sistemare e fissare gli oggetti sensibili agli effetti del vento o suscettibili d'essere danneggiati nonché di non accedere a moli e dighe foranee.

(Rimini) E’ nata l’Agenzia della mobilità della Romagna. Ieri sindaci di Rimini, Ravenna, Forlì e Cesana hanno sottoscritto l’atto conclusivo che realizza l’aggregazione.
L’atto di indirizzo triennale 2011-2013 in materia di programmazione e amministrazione del TPL, approvato con deliberazione dell’Assemblea Legislativa Regionale della Regione Emilia-Romagna n.32 del 20 dicembre 2010, confermava il processo di razionalizzazione del sistema del TPL, attraverso uno snellimento organizzativo delle Agenzie, per ridefinirne il riassetto territoriale, il ruolo e la ripartizione delle competenze rispetto alle società di gestione, evidenziando così la distinzione fra le funzioni di controllo e quelle di gestione del trasporto pubblico. L’atto confermava, altresì, le funzioni delle Agenzie locali quali soggetti regolatori pubblici di bacino nell’ambito del governo del TPL, nonché di attuatori delle politiche di mobilità individuate dagli Enti Locali e prevedeva percorsi di fusione tra Agenzie locali per la mobilità.
La Regione Emilia Romagna con delibera di Giunta n. 908 del 2/7/2012) ha individuato 5 ambiti ottimali per l’organizzazione del trasporto pubblico su gomma, tra i quali l’ambito “Romagna”.
L’art.23, comma 4, della L.R. n.9 del 25/07/2013 così come modificato dall’art.27, comma 1, della L.R. n.17 del 18/07/2014, ha previsto che Province e Comuni, al fine di semplificare la governance del sistema, dovessero attuare la fusione delle Agenzie Locali per la mobilità in coerenza con gli ambiti sovrabacinali già precedentemente definiti dalla Regione stessa.
Le nostre Amministrazioni, unitamente alle tre agenzie provinciali, hanno pertanto intrapreso un lavoro intenso e complesso a partire dal 2014, con le delibere assunte da 71 comuni, 3 province e 3 agenzie, in cui veniva affermata la volontà di aggregare le tre agenzie romagnole per poi procedere ad una gara unica per affidare il servizio.
Nasce quindi la Agenzia Mobilità Romagnola S.r.l. consortile che è dunque operativa, con un Amministratore Unico di qualificata professionalità, il dr. Pier Domenico Laghi, con proprio personale dedicato proveniente in continuità dalle preesistenti agenzie a seguito di accordo sottoscritto con le rappresentanze sindacali, con capacità di governance condivisa tra i Comuni soci, che sono quindi pronti per la prossima importantissima scelta: l’affidamento del servizio. La nuova Agenzia Romagnola si appresta a gestire una complessa fase di transizione in cui coesistono tre modalità di servizio attualmente in essere nelle tre province, per circa 24 milioni di km, servendo 1.100.000 abitanti e la mobilità pubblica al servizio del nostro turismo.
Da questo momento, dunque, l’impegno di tutti i comuni romagnoli, insieme alla nuova agenzia AMR, sarà volto alla predisposizione della gara per l’affidamento del trasporto pubblico nell’intero ambito, che terrà conto delle specificità dei servizi nei singoli bacini, nella prospettiva di armonizzarli ed integrarli.
Riteniamo che si evidenzi, ancora una volta, la capacità della Romagna di saper fare sistema, di sapersi proporre come un’unica area integrata, e di essere interlocutore serio ed affidabile per le politiche regionali, in grado di affrontare le inevitabili difficoltà che i processi di razionalizzazione comportano, ma di saperle superare avendo a cuore le soluzioni migliori per i cittadini. Ciò è avvenuto per la risorsa idrica, per la sanità ed ora si completa anche il sistema di governance per il trasporto pubblico, per cui, già nel 2011 era stata costituita una azienda unica per la gestione del servizio, Start Romagna spa. Infatti, nella chiarezza dei diversi ruoli, l’azienda Start ha oggi superato la prima sfida della integrazione, avendo reso omogenee le diverse modalità gestionali preesistenti, ottenendo efficientamenti ed ora mettendo in atto investimenti rilevanti per la qualità della mobilità.
Confidiamo pertanto che, nell’ambito dei processi che la Regione ha attualmente messo in atto, sia debitamente tenuta nel dovuto conto tale capacità politica ed amministrativa, anche in considerazione del fatto che non ovunque in Emilia-Romagna ciò sia avvenuto.

Martedì, 17 Gennaio 2017 08:18

Per Gessica, 800 in piazza

(Rimini) Ottocento persone si sono strette in un abbraccio ideale a Gessica Notaro, la 28enne riminese sfregiata con l'acido dall'ex fidanzato Jorge Edson Tavares nella serata di martedì. Questo pomeriggio in piazza Tre Martiri a Rimini si è svolta la manifestazione per far sentire alla ragazza la vicinanza della città e dire basta alla violenza sulle donne.
"Questa piazza - ha detto il sindaco di Rimini Andrea Gnassi - è la risposta all'acido gettato in faccia. Gessica si riprenderà. È una ragazza bella dentro e bella fuori. Chi le ha fatto questo è solo un vigliacco" (Ansa).

(Rimini) Siccome sono amico (amico non così per dire...) di Bruno da trent'anni e siccome gli voglio bene questa volta devo rispondergli. Come faccio a leggere le code dei suoi articoli che amabilmente mi dedica, così, scrollando le spalle. Non è un gesto amichevole. Se mi vedesse ci rimarrebbe male. Quindi non lo faccio e gli rispondo.
Bruno in uno dei suoi pezzi interviene sulla privatizzazione dei servizi scolastici in difesa delle posizioni( definite dai più) iper stataliste del politico riminese da lui ricreato, il signor Camporesi.


Sacchini dice che non è statalismo , semplicemente lui pensa che quei servizi non debbano andare alle cooperative perché queste sono l'arrivo di Dio( ma quello dei comunisti... Lenin per capirci) in terra emiliana. Le cooperative come protesi del comunismo che vive e vegeta in Comune a Rimini( nonostante Pizzolante ect ect...). Ora Bruno mi dovrebbe spiegare, senza chiedere consulenze a Focchi che si è arrampicato sui grattaceli di Londra per metterci su i suoi muri a specchi, come mai essendo ancora vivo il corpo di Lenin nell'ufficio del sindaco in Comune, sarebbe meglio che i servizi scolastici rimanessero in casa del grande ideologo?


Poi Bruno si supera!
Siccome quei servizi, come si è visto, non sono andati alle cooperative ma al Ceis, egli dice..." a parte la soluzione finale favorevole al Ceis?"
Dai Bruno, come a parte,dai!
Se vanno al Ceis tutta la tua impalcatura argomentativa decade... o no? Direbbe Ferrini...parlo del famoso comunista romagnolo non di altri.


Ma Bruno non è uno qualunque. Uno che scrive una cosa e la spiega così, con argomenti comprensibili ai più. No, siccome lui pensa che i più siano tutti un po' ignoranti, salvo una decina di persone sparse per il mondo, comprese alcune delle quali( soprattutto appartenenti al suo mondo) si è poi ricreduto, allora deve spiegare, deve scavare nella storia.
Voi mi criticate ed attaccate uno ricreato da me perché non conoscete Togliatti,Lenin, Stalin e, soprattutto, Gramsci. Pensa un po' così Bruno.


Dai Bruno, hai preso una cantonata anche su questo.
Togliatti( un genio) non è vero che non voleva le cooperative nel partito per non fare un dispiacere ai commercianti.
Non le voleva perché le cooperative sino al 48( l'anno del Fronte Popolare e dell'errore storico di Nenni), non erano a guida comunista ma socialista. Anzi erano figlie della grande tradizione del socialismo umanitario e riformista dei Turati e dei Bissolati. Le società di mutuo soccorso.... sussidiarietà ed altro. Nobile cosa... che alcune esperienze di altri colori, che tu conosci bene, hanno poi copiato.
Togliatti le conquisto usando la teoria gramsciana dell'egemonia. E quindi diventarono le casseforti del comunismo italiano e lo strumento di penetrazione del capitalismo.
E Gramsci non era la versione italiana e tanto meno emiliana di Lenin e Stalin. E' stato molto di più.
È stato il tentativo di una via al comunismo senza la violenza ma con la forza dell'egemonia culturale. L'occupazione delle Case Matte del potere che Togliatti applico' in Patria.
Comunque, dai, ne parliamo...non annoiamo oltre chi avrà l'amabilità di leggere. Offrimi una cena, invita qualcuno di quei dieci rimasti e ci sfiniamo fra di noi.
Baci.

Lunedì, 16 Gennaio 2017 14:17

Gessica Notaro, il caso approda in Regione

(Rimini) “Cara Giulia, condivido talmente tanto la tua proposta di costituirci parte civile, che l'ho annunciata già giovedì scorso, poche ore dopo la drammatica aggressione subita da Gessica, quando mi sono recato a trovarla all'ospedale Bufalini di Cesena, per sincerarmi di persona delle sue condizioni e per portarle la vicinanza di tutta la comunità regionale”.
Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, risponde alla consigliera Giulia Gibertoni (M5s), che ha presentato oggi una interrogazione alla Giunta in cui chiede appunto alla Regione di costituirsi parte civile nell’ambito del procedimento penale a carico del responsabile dell’aggressione a Gessica Notaro, la ragazza riminese sfregiata al volto con l’acido, fatto per il quale è stato arrestato l’ex compagno.

Lunedì, 16 Gennaio 2017 14:07

Obbligo di lavoro per i profughi

(Rimini) Mercoledì il ministro dell’Interno Marco Minniti illustrerà in Parlamento il nuovo pacchetto di misure sull’immigrazione. Tra i punti principali del provvedimento, stando a quanto si apprende dalla stampa nazionale, dovrebbe esserci l’introduzione dell’obbligo per i richiedenti asilo in Italia di svolgere lavori socialmente utili, nell’attesa di avere la possibilità di accedere allo status di rifugiato. “Credo si tratti di un elemento di novità importante a livello nazionale, che la nostra comunità ha peraltro già iniziato a mettere in pratica in via sperimentale da diversi mesi”, commenta il vicesindaco Gloria Lisi.
“Già a settembre 2015 infatti la Giunta ha provveduto a integrare il regolamento disciplinare dei Ci.vi.vo proprio inserendo la possibilità per i rifugiati o le persone a cui sia stata già riconosciuta una qualche forma di protezione umanitaria e inserite in progetti di accoglienza dal Ministero dell'Interno, di partecipare alle attività di volontariato. Un percorso che abbiamo avviato sperimentalmente con il coinvolgimento di alcuni richiedenti asilo nei gruppi Ci.vi.vo attivi sul territorio e che abbiamo ritenuto utile proprio allo scopo di una reale integrazione di queste persone nella nostra realtà, nel tentativo da una parte di scardinare quelle resistenze basate sulla paura e sulla diffidenza e dall’altra parte di dare un’opportunità ai migranti che arrivano nel nostro Paese, consentendo loro di sentirsi utili alla collettività e di dare il loro contributo. Finora sono stati più di venticinque i richiedenti asilo che hanno prestato attività all’interno dei gruppi di volontariato, impegnandosi in particolare nella cura del verde pubblico e dei giardini, nella piccola manutenzione delle scuole e dei cimiteri o ancora aiutando nella realizzazione di eventi e di attività culturali. E’ un modo di instaurare un rapporto di collaborazione naturale tra la comunità accogliente e chi è accolto, valorizzando le capacità e le diversità, perseguendo un obiettivo comune. Mi piace sottolineare in particolare il ruolo dei nostri anziani che si trovano ad insegnare ai giovani migranti mestieri e lavori, dandogli competenze che gli potranno servire in futuro e allo stesso tempo facendogli conoscere elementi della nostra cultura e della nostra identità; diventando cioè esempio reale di cosa significhi integrazione e impegno costruttivo per la comunità”.
E’ chiaro che “nel momento in cui questo ‘esperimento’ messo in atto da Rimini dovesse diventare disposizione legislativa, l’impatto positivo sarebbe molto più elevato e sistematico”.

(Rimini) Questa sera alle 18,30, presidio in piazza Tre Martiri per Gessica Notaro, mentre migliorano le consizioni della la giovane donna riminese aggredita con l’acido qualche sera fa dal suo ex fidanzato. L’iniziativa, promossa dall’associazione ‘Rompi il silenzio’, ha raccolto il sostegno da parte delle istituzioni locali, quello trasversale di vari politici e quello dell’associazionismo.
Per i sindacati Cgil, Cisl Uil, la parola d’ordine è ‘prevenire’. “Diciamo che oltre a tutto quanto di importante già viene fatto e oltre all'applicazione delle leggi, si potrebbe istituire nel territorio un coordinamento di tutti i soggetti che sono o possono essere parte attiva in un'opera che tenda alla prevenzione. Pensiamo anche che questo coordinamento, pur nel rispetto dei singoli ruoli, possa farsi promotore di un protocollo dove si definiscano alcune linee guida di comportamento dei soggetti che ne fanno parte. In certe situazioni, ad esempio, oltre a provvedimenti di carattere repressivo potrebbero rendersi necessari degli interventi di tipo psicologico o di altra natura che spetterà agli esperti individuare. Riteniamo che questo protocollo possa essere condiviso anche dagli organi di informazione che svolgono un ruolo di orientamento dell'opinione pubblica molto importante, perchè anche il rischio di emulazione è molto forte”, sono le parole affidate dai sindacati, che stasera saranno in piazza, a una nota stampa.
All’iniziativa aderisce anche l’Arcigay riminese. “Alla notizia dell'ennesima violenza nei confronti di una donna, Gessica Notaro aggredita con l'acido dalla mano di un uomo, è necessario combattere l'indifferenza e mostrare la solidarietà di tutte e tutti. Per questo sosteniamo e saremo presenti al presidio indetto da Rompi il Silenzio di Rimini, centro anviolenza sulle donne. Come Arcigay lottiamo da sempre contro la radice di questa violenza che ferisce e uccide: il maschilismo criminale. Anche oggi faremo la nostra parte perché ci si renda conto che questo è una tragedia per tutta la società e non solo per le vittime. È necessario e urgente che il Parlamento approvi norme specifiche di contrasto al maschilismo criminale, come già sono presenti in altri Paesi europei come la Spagna fin dal 2004”, sottolinea il presidente del club Turing, Marco Tonti.

(Rimini) Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi sale nella governance poll del Sole 24 Ore, la graduatoria annualmente pubblicata dal quotidiano di Confindustria, un’analisi del gradimento della figura del sindaco basata su diversi fattori.
La percentuale di gradimento di Gnassi sarebbe del 55%, cifra che porta al secondo posto in Emilia Romagne, preceduto dal primo cittadino di Parma Federico Pizzarotti, con il 60% di indice di gradimento.
Nel 2015 e 2016 Gnassi era settimo, con percentuali rispettivamente del 46,5% e 50%.

Rispetto al giorno delle elezioni, Gnassi decrementa del 2 per cento (ha vinto con il 57 per cento il 5 giugno 2016). Muzzarelli (Modena) cala del 9,6 per cento, Tagliani (Ferrara) del 2,1 per cento, Drei (Forlì), dell’1,8 per cento, Vecchi (R. Emilia) del 4,4 per cento, Dosi (Piacenza) del 7,8 per cento, Merola (Bologna) dell’1,6 per cento, Cresce Pizzarotti (Parma) dello 0,3 per cento.

‘Ho sempre detto  - questo il commento del sindaco Gnassi - di non essere ammalato di ‘sondaggite’ perché più che le rilevazioni conta il consenso o il dissenso che i cittadini esprimono nelle urne. E pochi mesi fa, a Rimini, i cittadini hanno espresso il loro giudizio. Insindacabile e ufficiale. E ho sempre aggiunto che quello del Sole 24 Ore altro non è che un ‘gioco’ che può piacere o meno, che può essere letto in maniera strumentale o meno, ma comunque gioco rimane. Visto il risultato di quest’anno, nettamente superiore alle ultime due rilevazioni annuali, non posso che dire che questo gioco esprime una conferma netta, quasi calligrafica, del risultato elettorale dello scorso giugno ma soprattutto esprime in estrema sintesi una opinione diffusa circa l’operato di questa amministrazione comunale che sono chiamato a rappresentare. C’è un forte gradimento verso i programmi di rinnovamento della città in corso d’opera e, come ho detto anche pochi giorni fa, questo conta per i cittadini più di ogni altra cosa, al netto del carattere o della simpatia personale. Dunque, per Rimini, per questa Amministrazione comunale bene così, avanti così. Dal punto di vista politico registro positivamente come tutti i primi cittadini dell’Emilia Romagna siano oltre il 50 per cento di gradimento nel sondaggio del Sole 24 Ore, così come il soddisfacente risultato del Presidente Stefano Bonaccini che con il suo 52 per cento è tra i Governatori di Regione più apprezzati del Paese.”.

Venerdì, 13 Gennaio 2017 17:46

Sosta, da lunedì nuove regole

(Rimini) Da lunedì 16 gennaio 2017 entrano in vigore le disposizioni del nuovo Piano della Sosta del Comune di Rimini che, tra le novità, prevede l'introduzione delle nuove agevolazioni per i lavoratori del centro, l'adozione del biglietto unico e l'adeguamento tariffario nei parcheggi a gestione comunale.


Introduzione del biglietto unico. Con l'introduzione di questa opportunità sarà possibile col medesimo biglietto trasferirsi tra i vari parcheggi a gestione comunale delle zone A e B nell'ambito del pagamento orario effettuato.
In particolare, con modalità valida esclusivamente per il Centro storico, l'utente potrà utilizzare (sino ad esaurimento per 24 h) il biglietto di fascia A in tutti i parcheggi e sui posti in strada di zona A e il biglietto di fascia B in tutti i parcheggi e sui posti in strada di zona A e B.
In questa fase di cambiamento, l'utente potrà valersi dell'indicazione della zona stampata sul biglietto ed anche visibile sulla segnaletica verticale relativa al parcheggio fruito. Sul frontale del parcometro verranno indicate le possibilità di utilizzo del biglietto in tutti i parcheggi e posti in strada delle relative zone, ovvero A e B ed anche la validità del biglietto di zona B nei parcheggi e posti in strada della zona A.
Si ricorda che parcheggi comunali della "Zona A" sono Tiberio, Bramante, Parco Cervi, Soleri Brancaleoni, Via Bramante, San Gregorio, Tosi Ceccarelli, Via Saffi, Via Montefeltro, Via XX Settembre, Caduti Di Cefalonia, Vie Melozzo/Cignani, Tribunale, Ex Consorzio, mentre i parcheggi comunali della "Zona B" sono: Largo Gramsci, Santa Rita, Piazza Ferrari, Piazzetta San Martino, Via Gambalunga, Via Tonti, Corso Giovanni XXIII, ex Sartini; Via Clementini, Via Roma. In particolare si evidenzia come sono esclusi dalle disposizioni del nuovo Piano Sosta sia il parcheggio Scarpetti che Rocca in quanto a gestione privata e non comunale.


Agevolazioni per i lavoratori del centro. Il Piano sosta introduce nuove agevolazioni per i titolari di attività e ai lavoratori del centro storico. Per questi viene introdotta, nel limite massimo del 20% dei posti disponibili, una sensibile riduzione pari al 20% del costo degli abbonamenti, ovvero con un costo finale annuo di 200 euro anziché 250, come previsto dalla tariffa attuale, per i parcheggi comunali posti "fuori mura", ovvero Bramante, Cervi, Soleri Brancaleoni, Tiberio, ex Sartini, e le aree Melozzo da Forlì e via Cignani. Un abbonamento che potrà essere utilizzato indifferentemente in tutti gli stalli di sosta su strada ("strisce blu") della zona A analogamente a quanto potrà avvenire per i biglietti. Considerato il limite massimo degli abbonamenti, nei prossimi giorni sarà pubblicato un avviso esplorativo per raccogliere l'interesse dei potenziali utenti ed entrare nella fase operativa per la definizione delle assegnazioni.


Le nuove tariffe sui parcheggi comunali. Accanto a queste azioni di riorganizzazione, il Piano della Sosta introduce anche un adeguamento delle tariffe sui parcheggi comunali che entrerà in vigore da lunedì 16 gennaio 2017.
Le tariffe sono state diversificate a seconda della localizzazione, partendo dall' 0,60 all'ora (prima era 0,50 euro), per i parcheggi situati "fuori dalle mura" o sul lungomare nel periodo 1° ottobre – 24 aprile (con 2,50 euro è permessa la sosta fino alle 20); passando per € 1,20 all'ora (prima € 1) per il parcheggi più interni al centro con forfait giornaliero a € 5 (prima € 4); per arrivare alla tariffa di 1,80 euro (prima 1,50) sui lungomari Tintori, Murri, Di Vittorio, Spadazzi e Largo Boscovich in periodo estivo con forfait di sei ore a € 6,50 (prima € 5,50).

Venerdì, 13 Gennaio 2017 17:37

Appalti, governo punta su Legge Biagi

(Rimini) Tornare alla responsabilità solidale negli appalti riconducibile alla legge Biagi e resa operativa nel 2007 dal Governo Prodi. E' ciò che prevede la proposta di legge del presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, e sottoscritta fra gli altri dal deputato Pd romagnolo Tiziano Arlotti. Il provvedimento intende rispondere ad una delle criticità sollevate dai referendum della Cgil sul lavoro accolti dalla Corte costituzionale, ricordando che in materia di responsabilità solidale in caso di appalto il Parlamento è intervenuto più volte negli ultimi anni.
“Le sentenze della Corte Costituzionale – commenta Arlotti - vanno accolte con rispetto. I temi sollevati dai referendum sul lavoro vanno comunque affrontati perché evidenziano alcune criticità, tra cui l’esigenza di una responsabilità solidale e della tutela dei lavoratori nella filiera degli appalti. Ora è compito della politica, indipendentemente dalla tenuta dei referendum, intervenire per rispondere alle sollecitazioni degli oltre 3 milioni di cittadini che hanno sostenuto l’iniziativa del sindacato”.
La proposta di legge ripristina una norma della legge Biagi resa operativa nel 2007 dal Governo Prodi: la responsabilità solidale in capo al committente per tutta la catena degli appalti in modo da tutelare le retribuzioni dei lavoratori e i contributi previdenziali. “La proposta intende ripristinare integralmente la responsabilità solidale negli appalti – spiega il deputato -: in caso di appalto di opere e servizi, il committente imprenditore o datore di lavoro è obbligato in solido con l’appaltatore, nonché con ciascuno di eventuali subappaltatori a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi, i contributivi previdenziali e i premi assicurativi”.
“Il testo mira inoltre a stimolare la contrattazione tra le associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative del settore, affinché possano individuare clausole di maggior favore per i lavoratori. Altro aspetto importante, infine, è l'esclusione dalle gare di appalto indette dalle amministrazioni pubbliche le imprese condannate in via definitiva per violazione delle disposizioni in materia di responsabilità solidale”.