Immobiliare in nero, due indagati
(Rimini) La Guardia di finanza di Rimini ha sequestrato a Riccione un villino di oltre 150 metri quadri, due abitazioni di tipo residenziale, due garage e un altro appartamento a Rimini, in totale sei immobili (del valore stimato pari ad oltre 400 mila euro) tutti riconducibili a due uomini, uno resindete a Riccione, l’altro a San Clemente, indagati dalla procura di Tempio Pausania.
L’indagine parte da accertamenti di natura fiscale condotti dall’Agenzia delle entrate di Sassari. Dopo aver appurato che una società a responsabilità limitata operante nel settore dell’intermediazione immobiliare aveva omesso di indicare nella dichiarazione dei redditi ricavi per oltre 1.526.000 euro (pari a 419.661 euro di tasse non versate), ha segnalato alla Procura i due soggetti residenti in provincia di Rimini, risultati rispettivamente rappresentante legale e presidente del cda dell’impresa. L’ipotesi di reato è di infedele dichiarazione.
Sindaco arrestato dal Gip: "L'ho fatto per la città"
(Rimini) "Quello che ho fatto l'ho fatto per la città, per la comunità e non ho intascato un soldo". Si può riassumere così la posizione del sindaco di Morciano di Romagna ai domiciliari da venerdì per i reati di indebita induzione a dare e promettere utilità emersi nell'indagine del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Rimini su false sponsorizzazioni per le Fiera di San Gregorio. Difeso dall'avv. Piero Venturi, il sindaco, che ha immediatamente presentato le dimissioni, è stato interrogato davanti al gip Vinicio Cantarini, respingendo ogni addebito e motivando le proprie condotte per il bene della comunità. Per gli investigatori della Gdf invece si è trattato di sponsorizzazioni false ossia mai pagate ma registrate nei bilanci del Comune sotto forma di "residuo attivo". In tal modo il Comune ha potuto aggirare il vincolo di spesa in proporzione alle entrate eludendo la norma specifica del "Patto di Stabilità". Il Gip dovrà decidere sull'attenuazione della misura cautelare(Ansa).
Avvocato rapinato in pieno centro, uomo in bicicletta gli sfila l’orologio
(Rimini) E’ stato rapinato del suo orologio Bulgari (15mila euro di valore circa) ieri alle 21 circa in pieno centro storico Rimini. Protagonista un noto avvocato riminese che stava rincasando dopo una giornata di lavoro e aveva appena lasciato il suo studio in piazza Tre Martiri. Arrivato in via Giovanni XIII un uomo in bicicletta lo ha affiancato, lo ha stratonato e gli ha sfilato dal polso il prezioso orologio. L’avvocato, 72 anni, ha tentato di inseguire il rapinatore, ma poi si è arreso e ha chiamato la polizia. Il malvivente in bici è riuscito a dileguarsi, ma la scena potrebbe essere stata registrata dalla video sorveglianza. Per questo al vaglio della polizia ci sono ora le immagini di alcune telecamere di sicurezza.
Il Gusto della solidarietà fa 10mila
(Rimini) Il Gusto della solidarietà pesa 10.435 euro. E' questa la cifra raccolta dall'iniziativa promossa dal Banco di solidarietà al termine del 38esimo Sigep (il salone del dolciario artigianale, tenutosi alla fiera di Rimini dal 21 al 25 gennaio scorsi) che ha visto la consueta raccolta agli stand del gelato in eccedenza, poi venduto con offerta libera al centro commerciale 'I Malatesta'.
Nelle ultime ore di svolgimento della manifestazione è subito partita l'organizzazione dei volontari che hanno raccolto, con la preziosa collaborazione delle aziende espositrici (ben 54 quelle che quest'anno hanno aderito al progetto), circa 2.500 vaschette daun chilo e mezzo l'una. Tutto l'incasso della vendita è stato destinato dal Banco di Solidarietà all'acquisto di generi alimentari da devolvere a famiglie bisognose del territorio. Così come la manifestazione, che ha chiuso con oltre 208.000 visitatori provenienti da 170 Paesi, anche l'iniziativa benefica ha riscosso grande successo, superando abbondantemente le 1.700 vaschette vendute nel 2016.
Rivoluzione alla stazione, intesa tra Comune ed Fs
(Rimini) Sarà un formale protocollo d'intesa ad avviare il confronto sull'utilizzo dell'area Stazione tra Comune di Rimini e FS Sistemi Urbani, società controllata al 100% dalla Capogruppo FS che ha il compito di valorizzare il patrimonio del Gruppo non funzionale all'esercizio ferroviario.
Un protocollo che sarà formalizzato entro il mese di febbraio, su cui gli uffici sono al lavoro dopo l'incontro avvenuto nei giorni scorsi tra Amministrazione comunale – col Sindaco Andrea Gnassi gli assessori Gian Luca Brasini e Roberta Frisoni nonché tutti i tecnici comunali, dall'urbanistica ai lavori pubblici, al patrimonio – e l'Amministratore delegato di Sistemi Urbani Ing. Carlo De Vito.
"E' per noi un'area strategica – ha detto il Sindaco Gnassi presentando le idee maturate dall'Amministrazione comunale specie col Masterplan – perché cerniera del lavoro che stiamo portando avanti sul centro storico a monte della ferrovia con la Città della Cultura (Teatro Galli, Museo Fellini, Fulgor, bacino del Ponte di Tiberio) e la zona a mare destinata ad essere rivoluzionata con gli interventi per la sua riqualificazione ambientale come con il Psbo e contemporaneamente con la partenza del Parco del Mare ("via le auto", 150 manifestazioni d'interesse, 350 imprese coinvolte).
Abbiamo quindi bisogno di ragionare e intervenire sulla "Piattaforma stazione" – ha proseguito il sindaco Gnassi – e pensare alle funzioni essenziali di quel quadrante di città su cui, ormai a brevissimo, entrerà in funzione il Trc che qui avrà il suo capolinea."
Intermodalità, assestamento Tpl, spazi utilizzo e interscambio per le biciclette, accesso ai binari, area sosta, apertura della stazione sulla parte a mare, incremento aree verdi... questi alcuni degli elementi al centro delle idee con cui la Giunta andrà nelle prossime settimane al confronto con i gruppi consigliari, le forze economiche e sociali, la città anche con momenti specifici capaci d'attingere al meglio della progettualità europea, così come avvenuto a Milano nel dicembre scorso quando proprio su temi simili – "la riqualificazione scali ferroviari dismessi, idee e visioni per la città del futuro" - insieme a progettisti di livello internazionale e istituzioni si sono sviluppati tre giorni di workshop e dibattiti aperti alla cittadinanza per sviluppare idee utili alla riqualificazione delle aree non più funzionali alle attività ferroviarie e per immaginare la città del futuro.
Trasporti. Il Titano corteggia il Trc, Rimini dice sì
(Rimini) “Per noi, per tutta la Riviera, la realizzazione di un link di trasporto pubblico con San Marino è una questione strategica”. Lo sostiene l’assessore alla mobilità riminese Roberta Frisoni, commentando quanto ha riferito nei giorni scorsi al congresso di stato il ministro sammarinese del Territorio Augusto Michelotti. Presentando il prossimo piano regoltore, il segretario di Stato ha espresso la necessità per il Titano di un collegamento pubblico con Rimini. “Ci vorremmo agganciare alla linea metropolitana costiera di Rimini”, ha detto Michelotti.
E Rimini coglie la palla al balzo. Quella di un collegamento pubblico tra la costa e il monte non è una esigenza scoppiata nelle ultime ore. “Se ne ragiona da parecchio tempo - ricorda l’assessore Frisoni - visto che è palese come sia quanto mai necessario un intervento che renda la viabilità stradale più fluida di quanto sia ora ma soprattutto più sicura e anche, proprio per i flussi di traffico che ne fanno la strada più trafficata dell'intero territorio provinciale, meno inquinante e più sostenibile”.
Risale a qualche anno fa lo studio della Provincia per la realizzazione di un “nuovo modello di viabilità sul collegamento Rimini – San Marino, arrivando ad analizzare i punti di forza e di debolezza delle diverse ipotesi che potrebbero essere messe in campo, prima fra tutte quella del recupero del tracciato della preesistente ferrovia, ed anche a tracciare soluzioni tecniche che già individuavano ipotesi del tracciato di 25,7 Km che avrebbe toccato, partendo da Rimini Ferrovia per arrivare a San Marino ex Stazione FS, 7 stazioni”.
Da palazzo Garampi al Titano il messaggio è chiearo. “Ci attiveremo affinché in tempi brevi alle dichiarazioni (di Michelotti, ndr) possa seguire uno sviluppo concreto degli interessi manifestati”.
Premio allo studio per figli e nipoti di Banca Carim
(Rimini) Premio allo studio per quindici giovani neolaureati figli o nipoti di soci Banca Carim che hanno conseguito la laurea triennale o magistrale con risultati d’eccellenza (12 si sono laureati con lode). Madrina per una tradizione che si è rinnovata anche quest’anno è stata Vera Negri Zamagni.
“Con il bando conclusosi a fine anno – commenta il presidente di Banca Carim Sido Bonfatti – la banca testimonia l’impegno a favore di qu, i giovani che con dedizione e passione hanno brillantemente ottenuto la laurea nelle più diverse discipline. Come ricordava stamane la Vera Negri Zamagni, promuovere lo studio universitario rimane l’elemento essenziale per lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio, anche se talvolta può diventare particolarmente oneroso per studenti e famiglie. Con questa consapevolezza Carim rinnova il sostegno ai migliori neolaureati clienti e soci della Banca, con l’augurio che possano ben presto mettere a frutto quanto appreso negli anni di formazione universitaria”.
Evasione, due denunce e 5 immobili sotto sequestro
(Cattolica) La Guardia di finanza di Rimini ha effettuato una verifica fiscale nei confronti di un negoio di casalinghi di Cattolica. La società, pur avendo presentato le dichiarazioni d’imposta annuali ai fini delle imposte dirette e dell’iva, aveva omesso di contabilizzare e dichiarare ricavi derivanti dagli incassi delle vendite di prodotti per la casa per oltre 4 milioni di euro facendo emergere un reddito imponibile, sottratto al fisco, di oltre 2 milioni di euro con una evasione di Iva per circa 600.000 euro.
I prodotti, commercializzati dall’impresa italiana anche attraverso un sito internet, venivano acquistati da una società sammarinese.
Avendo superato le soglie di punibilità penale, l’amministratore di diritto della società è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Rimini. Le successive indagini di polizia giudiziaria eseguite dai finanzieri della Tenenza e coordinate dal pm Paolo Gengarelli, hanno consentito di individuare anche l’amministratore di fatto, residente a Gabicce Mare, che è stato denunciato, in concorso con l’amministratore di diritto, per il reato di dichiarazione infedele.
Posti sotto sequestro 5 immobili situati nella provincia di Pesaro del valore stimato pari ad oltre un milione di euro, risultati nella disponibilità dell’amministratore di fatto, sebbene intestati ad una società le cui quote sono risultate essere di proprietà dei figli dello stesso.
Ladri al Palaflaminio, assalto al bar
(Rimini) Sono entrati nel palasport rompendo un vetro sul lato sud. Questa notte i ladri hanno fatto visita al Flaminio di Rimini. E’ in corso di accertamento l’ammontare dei danni e degli ammanchi provocati. Dopo essersi introdotti furtivamente, hanno perlustrato la struttura forzando e danneggiando le porte di cinque uffici nel seminterrato e di un altro ufficio al piano terra (in concessione alle società sportive). Al momento non risultano grandi ammanchi.
Da un primo sopralluogo risulta il bar del Palazzetto a essere maggiormente stato preso di mira, ma la quantificazione del furto è ancora in corso. In queste ore sia i referenti delle diverse società sportive sia i gestori del bar completeranno l’elenco dei danni e degli ammanchi subiti. L’amministrazione comunale ha già provveduto a inoltrare denuncia ai Carabinieri.
Sindaco arrestato, le motivazioni del giudice
(Rimini) Reiterazione del reato. E’ questa la prima motivazione che ha spinto dil gip Vinicio Cantarini a firmare l’ordine di arresto per il sindaco dimissionario di Morciano di Romagna (che sarà interrogato oggi). Secondo il giudice l'arrestato si sarebbe rapportato con i cittadini “sempre in modo personalistico e fiduciario promettendo favori e piccoli abusi allo scopo di ottenere un maggiore consenso elettorale”.
L’ordinanza, ricca di esempi, parla di “condotta abituale, spesso illegittima, altre volte illecita che è sempre finalizzata ad acquisire meriti agli occhi di alcune categorie, anche se per ottenere tale risultato l’indagato non si faccia scrupolo di ‘aggirare’ una serie di norme poste a tutela della collettività, come quelle dello sviluppo ordinato del territorio, della fruibilità paritetica degli spazi comuni, della stessa incolumità pubblica”.