(Rimini) Squadra che vince non si cambia. Il piano antiabusivismo commerciale adottato la scorsa estate dal comune di Rimini ha ottenuto dei risultati tali che si vuole riproporlo per i prossimi tre anni a venire. Dai 115 ritorvamenti di merce del 2014 se ne sono registrati 660 nel 2016, dagli 82 verbali e sequestri a 314.
"Abbiamo ritenuto che il 2016 sia stato un anno determinante – ha commentato l'assessore alla Sicurezza Jamil Sadegholvaad – nella lotta all'abusivismo commerciale a Rimini e ciò grazie alle nuove modalità di ingaggio che ci portato ad aggredire, finalmente con efficacia, il fenomeno. Un fenomeno delicato per come si caratterizza, che attanaglia la quasi totalità delle realtà turistiche simili alla nostra. Il 2016, infatti, è stato l'anno in cui con la continua pressione esercitata sui venditori siamo riusciti a far completamente sparire i mercatini abusivi, quelli che con cartoni e più file negli anni passati hanno invaso tutta la zona sud e centrale della spiaggia e, con alcune sacche di resistenza, anche la zona nord. Quindi le file di venditori e i fenomeni di violenza legati all'accaparramento delle aree di vendita tra più etnie non si sono mai verificati, rendendo la spiaggia un luogo molto più tranquillo degli anni passati”.
Oltre al “vistoso calo” dei venditori "stanziali" su spiaggia, rilevato unanimemente da tutti gli operatori di spiaggia, “la pressione esercitata dalle forze dell'ordine ha determinato anche una modifica delle modalità di vendita verso quella esercitata in forma itinerante. Ciò ha comportato un altro elemento di diversità rispetto agli anni passati, ovvero la diminuzione esponenziale della merce contraffatta circolante sulla spiaggia. Infatti, i pochi venditori rimasti in forma itinerante propongono solo merce amministrativa (bigiotteria ed elettronica) ed in quantità ridottissime rispetto agli altri anni. Ciò lo dimostra la tipologia dei sequestri effettuata dove prevale in forma preponderante la merce non contraffatta rispetto agli anni passati”.
I risultati ottenuti “da un impegno quotidiano lungo 110 giorni in spiaggia come sui viali, su tre turni, per un totale di 350 servizi – ha proseguito l'assessore Sadegholvaad - non sono un'impressione. Sono i numeri, importanti, che confermano l'efficacia di un'attività specifica cominciata nella seconda metà di maggio e conclusasi a settembre. Un'attività della Polizia Municipale di Rimini, di concerto e in sinergia con la Polizia di Stato, con i Carabinieri ma anche con la Capitaneria di Porto e la Guardia di Finanza, che ha saputo incidere portando a una modifica dello stesso fenomeno. Questo ci incoraggia a proseguire su questa strada con l'obiettivo di continuare a lavorare sempre meglio rendendo la spiaggia riminese completamente libera dal fenomeno”.
“Posso già affermare che anche per il 2017 il servizio avrà inizio con una prima parte degli agenti in spiaggia già in anticipo rispetto alla tradizionale stagione balneare, e cioè nella seconda metà del mese di maggio. Verranno adottate le stesse modalità che ci portato a contrastare con molta efficacia il fenomeno negli ultimi due anni, ma che pensiamo sia giunto il momento di tarare anche su altri fenomeni "predatori" come, ad esempio, è diventato lungo tutta la costiera adriatica, dal veneto sino alla Puglia, il fenomeno dei cosiddetti 'pallinari'. Un fenomeno su cui cercheremo il massimo risultato anche applicando a pieno regime il format che ci sta consentendo di vincere la battaglia contro l’abusivismo".

(Rimini)Airiminum apre un confronto con gli operatori turistici per definire il servizio di shuttle privato da e per l’aeroporto internazionale di Rimini e San Marino ‘Federico Fellini’. La società di gestione dello scalo di Miramare ha dato appuntamento ad albergatori & Co. aderenti al consorzio Club destination Romagna per il 21 marzo a Miramare proprio per capire quali siano le necessità del settore in fatto di accessibilità all’aeroporto.
“L'incontro - spiegano da Miramare - è aperto a tutti i titolari di alberghi della Riviera Romagnola (Cattolica, Misano, Riccione, Rimini e Igea Marina - Bellaria) che fossero interessati a dare un contributo a tale sistema. Il progetto si pone l'obiettivo di riunire le idee e le energie virtuose del territorio interessate a tutelare il turista, che è al tempo stesso passeggero, cliente e presenza per i diversi operatori turistici privati e istituzionali”.
Sarà presentata una prima bozza di progetto, quindi, da rielaborare nel corso del confronto. Gli alberghi che non hanno aderito al Club del tour operator Destination Romagna e che desiderassero partecipare all'incontro devono necessariamente accreditarsi inviando una mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Martedì, 14 Marzo 2017 08:32

14 marzo

Muore contro un palo | Coca dalla Spagna | Telecamere sul rosso

(Rimini) Il Comitato spontaneo ProRimini esprime solidarietà alle vittime dell'episodio criminoso verificatosi ai danni di due mamme del campo di Via Islanda. In pratica l’altra notte alcune persone ignote si sarebbero avvicinate al campo minacciando di dare fuoco agli ospiti. Il comitato stigmatizza e respinge “ogni addebito di incitazione all'odio razziale come riportato da alcuni articoli apparsi nei giorni scorsi sulla spampa, ed in particolare quello di sabato nella medesima testata, rispetto al quale si attende adeguata e compiuta pubblicazione della replica trasmessa nella giornata di ieri”.
“Abbiamo ripetutamente evidenziato la necessità che il superamento della situazione del campo di Via Islanda va trovata attraverso una condivisione sociale che sia il frutto del confronto costruttivo e di mero contenuto tra tutte le parti interessate, tra le quali ovviamente la comuntà sinta, anche nello spirito degli osservatori e delle direttive nazionali ed internazionali che, purtroppo, il progetto comunale attuale disattende”.
“Condifidiamo che ai propositi di apertura e confronto espressi dai Consiglieri Piccari e Pasini in conseguenza dell'incontro da noi organizzato martedì scorso, facciano seguito riscontri effettivi che abbiamo, quali obbiettivi primari, quello di rassenerare gli animi e di colmare quella scollatura che si è creata con la cittadinanza, anche a causa delle ammesse difficoltà comunicative della maggioranza, obbiettivi che la nostra attività vuole contribuire a superare”.

Lunedì, 13 Marzo 2017 16:59

Nomadi, Lega critica con M5S

(Rimini) Dopo le esternazioni della consigliera grillina Raffaella Sensoli sui contenuti del progetto voluto dalla Giunta Gnassi sulle microaree, a fare chiarezza è il segretario provinciale della Lega Nord, Bruno Galli, secondo cui “la Sensoli arriva lunga e mal informata. E pensare che sono mesi che nelle piazze e nei consigli comunali del capoluogo si dibatte solo di questa emergenza. Eppure, per qualche strana congiuntura temporale, la consigliera pentastellata ci mette del suo solo adesso”.

Oltre ad essere “fuori tempo massimo” quello della Sensoli è un intervento “fuori luogo” perché “il suo Movimento, in assemblea legislativa, ha prestato il fianco all'approvazione della LR 11/2015 che ha gettato le basi per la messa a punto della strategia fallimentare per l’inclusione di rom e sinti”, ma soprattutto “fuori tema” perché - secondo Galli - “il problema non si annida nella capacità più o meno sviluppata di questa Giunta di individuare preventivamente in delibera le microaree cui destinare le 12 famiglie rom del campo di Via Islanda. La sintesi è molto più semplice ed immediata: i riminesi non le vogliono le microaree; e di questo il Sindaco e il suo entorugae - e anche la stessa Sensoli - ne devono prendere atto, prima che sia troppo tardi”.
“Insomma – conclude il segretario del Carroccio – suggerisco alla consigliera grillina di confrontarsi in prima persona proprio con i cittadini di cui prende maldestramente le difese allo scadere del novantesimo. Così facendo, è molto probabile che la prossima volta intervenga a proposito.”

(Rimini) Il teatro Galli continua a prendere forma. Procedono i lavori di ricostruzione del teatro polettiano, argomento al centro della seduta di questa mattina della IV commissione presieduta da Davide Frisoni, durante la quale l’assessore alle Arti Massimo Pulini e l’ingegner Massimo Totti hanno aggiornato i consiglieri sullo stato di avanzamento dell’opera. In apertura di commissione, l’assessore ha riepilogato le peculiarità di un’opera “che di fatto è composta di tre cantieri. Il primo, quello del foyer, dove si è proceduto con un restauro conservativo andando a valorizzare l’unica porzione di teatro risparmiata dai bombardamenti. Il secondo, quello della ricostruzione, una reintepretazione filologica che resistuirà allo spettatore il teatro all’italiana secondo l’idea di Poletti. Il terzo ‘cantiere’ è quello che riguarda il palcoscenico, che ovviamente conterrà elementi innovativi per venire incontro alle esigenze logistiche e normative teatro contemporaneo”. Dopo l’introduzione dell’assessore, i consiglieri si sono spostati sul cantiere, accompagnati dall’ingegner Totti, che ha mostrato loro le varie fasi dell’intervento in corso e le caratteristiche strutturali del teatro che verrà. Allo stato attuale sono in dirittura di arrivo i lavori di realizzazione delle pareti perimetrali in mattoni della futura sala del teatro e tra poche settimane si procederà allo smontaggio dei ponteggi rendendo così visibili le nuove facciate. Nel corpo di fabbrica relativo al palcoscenico sono stati realizzati i due piani interrati e a breve saranno ultimati i lavori che interessano le due torri scala, che consentiranno l’accesso al piano di lavoro su cui durante gli spettacoli opereranno i macchinisti teatrali. Alla stato dell’arte sono in corso di esecuzione la realizzazione dell’anello murario costituente la futura platea e nel contempo si sta procedendo con la definizione degli apparati decorativi dei futuri palchi. Tutto il complesso apparato decorativo del Teatro Galli è stato definito sulla base della documentazione archivistica e fotografica in possesso e dei reperti architettonici rinvenuti nel corso dei lavori. La produzione dell’apparato decorativo è stata affidata attraverso un bando allo studio Forme di Roma, tra i massimi esperti in Italia nell’arte del restauro.

(Rimini) Il progetto di piazzale Kennedy, una delle principali opere inserite nel piano di salvaguardia della balneazione ottimizzato, è stato al centro dell’incontro che il Comune di Rimini ed Hera hanno organizzato con gli operatori turistici della zona interessata al cantiere. Un’occasione per riepilogare le caratteristiche di un intervento tra i più complessi e più importanti dell’intero Piano e che coinvolge una delle zone centrali della marina riminese.
L’opera di piazzale Kennedy è costituita da una prima vasca di 14 mila metri cubi di volume, che raccoglierà le acque di prima pioggia, da una seconda vasca di 25.000 metri cubi, che avrà la funzione di vasca di laminazione (con lo scopo, cioè, di limitare, attraverso un processo di laminazione della piena, le portate bianche convogliate a valle), e da un impianto di sollevamento con una capacità di pompaggio di 18.000 litri al secondo.
Secondo il cronoprogramma, l’intervento dovrebbe essere terminato entro la prima metà del 2018. Conclusa la prima parte dell’intervento con la riqualificazione del tratto finale dell’Ausa (1,5 milioni di euro di investimenti), la seconda fase dei lavori ha innanzitutto riguardato lo spostamento dei sottoservizi che interferivano con la nuova infrastruttura. Successivamente sono state demolite le sottostrutture esistenti poste sul lungomare e le mura di contenimento del vecchio ponte AUSA.
Attualmente i lavori sono in una fase cruciale e molto delicata: è infatti in corso la realizzazione dei diaframmi in cemento armato che costituiranno le pareti verticali della nuova infrastruttura interrata. Ad oggi circa il 40% dei diaframmi - che arriveranno fino a quasi 40 metri di profondità - è stato portato a termine e ora, dopo essersi concentrati sulle infrastrutture lato monte, saranno realizzate le fondamenta profonde che insistono sul lato sud e sul lungomare. Questa fase di intervento si completerà a metà giugno, in modo tale da poter riaprire al traffico il lungomare, attualmente interdetto alle auto in corrispondenza di piazzale Kennedy. A partire da metà giugno quindi, nonostante l’operatività del cantiere, sarà possibile riaprire il piazzale su tutti e quattro i lati, garantendo la normale viabilità, l’accesso alla spiaggia, ai servizi e alle attività presenti.
“Siamo ben consapevoli che questo cantiere, il più imponente del Psbo per dimensioni e anche costi, comporta disagi – sottolinea l’assessore ai lavori pubblici Jamil Sadegholvaad - Stiamo accelerando al massimo per concludere anche prima del crono programma un intervento che non solo è la pietra angolare dell’intero piano, ma che riqualificherà e darà nuova vita e nuovo impulso a tutte le attività turistiche della zona”.
Quello di Piazzale Kennedy infatti è un progetto di grande rilevanza oltre che dal punto di vista impiantistico, anche per quanto riguarda la riqualificazione urbanistica. Sopra la grande vasca sarà realizzato un Belvedere, un progetto architettonico-paesaggistico pensato per mitigare l’impatto dei volumi necessari alla realizzazione dell’impianto e che, nello stesso tempo, contribuirà alla riqualificazione dell’intero piazzale Kennedy, diventando uno stralcio del Parco del Mare.

Lunedì, 13 Marzo 2017 13:53

VistaRed in arrivo sugli incroci riminesi

(Rimini) Hanno preso avvio quest'oggi i lavori per l'installazione dei nuovi sistemi di rilevamento automatico delle infrazioni semaforiche. Le nuove postazioni saranno installate su Viale Principe Amedeo/Via Matteucci/Via Perseo, dove saranno controllate le corsie in direzione monte-mare e mare-monte del Viale Principe Amedeo; su Via Caduti di Marzabotto/Via di Mezzo/Via Jano Planco, col controllo delle corsie in direzione Ancona/Ravenna della Via Jano Planco e le corsie in direzione Ravenna/Ancona della Via Caduti di Marzabotto; su Via Siracusa/Via Tommaseo, dove saranno controllate le corsie in direzione monte-mare e mare-monte della Via Siracusa.
"Un compito che dalla loro entrata in funzione hanno senz'altro assolto - ha commentato l'assessore alla Sicurezza Jamil Sadegholvaad – contribuendo con il loro potere deterrente non a eliminare, purtroppo, ma sicuramente a far diminuire il numero di una delle violazioni delle norme del Codice della Strada che tutte le statistiche indicano, per l'altissimo tasso di lesività, come una dalle ricadute più pericolose per le persone”.
“Non a caso – ha proseguito l'assessore Sadegholvaad – il Codice della Strada ne sanziona la pericolosità con 163 euro unite alla perdita importante di punti dalla patente. Se proprio in una logica di sicurezza con gli interventi per la fluidificazione del traffico abbiamo eliminato la quasi totalità dei semafori (e conseguentemente i Vista Red lì posizionati) che regolavano la viabilità alle intersezioni sull'asse viario di via Roma, non abbiamo avuto alcun dubbio di rinvestire le risorse economiche liberate nel controllo di altre intersezioni come quelle su cui nei prossimi giorni completeremmo l'installazione dei nuovi sistemi di controllo automatico."
Un sistema che nel corso degli anni ha confermato la propria funzionalità, continuando a dare i propri effetti specie dopo il primo anno d'esercizio quando da 8.285 del 2009 il numero degli accertamenti scese bruscamente a 5.681 nel 2010, per poi continuare a decrescere fino quasi a dimezzarsi con i 4376 del 2015.
Il sistema di Project Automation, denominato PA-RVC, permette di acquisire in caso di infrazione l'intera registrazione video di tutte fasi del passaggio con il semaforo rosso nonché 6 immagini a colori, 2 immagini in B/N che saranno visionate dagli agenti di PM incaricati prima di emettere la sanzione.
Il sistema è omologato per discriminare la tipologia di infrazione secondo quanto previsto dall'articolo 146 del codice della strada, comma2 (veicolo che si ferma dopo la linea di arresto o la mancata osservanza della segnaletica stradale) e comma 3 (prosecuzione della marcia nonostante il semaforo proiettasse luce rossa. Mediante una speciale suite che sarà installata presso l'Ufficio contravvenzioni sarà possibile anche al cittadino visionare personalmente le immagini dell'infrazione.

Lunedì, 13 Marzo 2017 07:54

13 marzo

Anticipo di stagione | Minacce agli zingari | Furto alle clarisse

(Rimini) Circa duecento i manifestanti questa mattina in via Arno, a Villaggio Primomaggio, nei pressi del terreno dove dovrebbe sorgere una delle microaree che ospiteranno le famiglie sinti alla chiusura del campo nomadi abusivo di via Islanda. Nonni e nipoti, mamme e figli, tanti fischietti e cartelloni, qualche fiore. Una manifestazione dai toni pacifici, rasserenati rispetto a quelli dell’assemblea pubblica di martedì scorso. Non si riconoscono nell'intervento sul caso riminese a cura del Centro antidiscriminazioni di Cremona che è arrivato a parlare di incitamento all’“odio razziale” (pubblicato oggi dalla stampa locale).
“Siamo un comitato di cittadini che mantiene toni propositivi e placidi”, spiega per tutti Alessandro Potenza portavoce del comitato ProRimini. “Essere tacciati di razzismo ci ferisce profondamente. Il volantino che ci viene attribuito non è nostro ma di un altro gruppo che abbiamo allontanato. Qui ribadisco che noi non siamo contro i nomadi, ma contro le microaree, un sistema che già altrove ha fallito”.
“Siamo venuti qui con le nostre famiglie - replica alla stampa anche Marco Siliquini - mogli e figli, mentre c’è addirittura chi ritiene che noi possiamo compiere azioni violente contro le famiglie sinte del campo di via Islanda. Queste persone gettano fango non solo su noi, ma anche su tutta Rimini, città dell’ospitalità. Noi diciamo no alle microaree, non ai nomadi e anzi ci auguriamo di vedere i bimbi del campo di via Islanda negli asili, gli adulti abili al lavoro accanto a noi a lavorare, le persone in difficoltà accedere come tutti noi ai servizi comunali. Siamo contrati ai ghetti, terreno fertile per degrado e criminalità. Perché nei programmi del comune c’è di videocontrollare le microaree e mandare pattuglie periodicamente a verificare? Perché in realtà anche gli amministratori sanno benissimo che atti criminali in queste aree potrebbero verificarsi”.

Il Comitato ProRimini chiede che il Comune torni indietro rispetto al piano attuale di chiusura del campo di via Islanda attraverso l'istituzione di microaree in diversi quartieri della citta, tra cui Villaggio Primomaggio, Gaiofana, Orsoleto, Torrepedrera (per quello che è dato sapere ad oggi). "Abbiamo già avuto modo di inoltrare alcune nostre controproposte all'amministrazione, con la quale speriamo di riuscire a dialogare", rilancia il portavoce Potenza.