Aggressione a Marina Centro, solidarietà della Chiesa riminese alla vittima
(Rimini) Ferma condanna nei confronti del violento gesto perpetrato verso il ragazzo nigeriano, arriva dal vicario generale della Diocesi di Rimini, don Maurizio Fabbri che a nome tutta la Chiesa riminese manifesta “tutta la più piena solidarietà e vicinanza nei confronti dell’aggredito".
Anche la Chiesa riminese “si sente fortemente interpellata dal grave, inqualificabile gesto di intolleranza e di violenza perpetrato a Rimini nei confronti di un ragazzo nigeriano di 25 anni”, sottolinea don Fabbri. “Purtroppo, tendiamo ad assuefarci cosi velocemente ad ogni tipo di aggressività che anche questo brutale episodio rischia di lasciare la traccia di una notizia di cronaca nera su un quotidiano o al telegiornale”, aggiunge.
“Fatti come questi - conclude il vicario - mostrano come sia urgente un lavoro educativo al rispetto della dignità di ogni persona, di ogni uomo e donna, di qualunque cultura, religione, tendenza sessuale, provenienza e condizione sociale, da attuarsi nelle famiglie, nella scuola, nelle parrocchie e nelle diverse realtà associative ecclesiali, nei luoghi del divertimento e del tempo libero, e sui mezzi di informazione e comunicazione.
In caso contrario ci fermeremmo solo ad una condanna retorica e quindi sterile”.
Lavoro, Indino (Confcommercio) chiede la reintroduzione dei voucher
(Rimini) “E’ inutile rivolgersi in campagna elettorale alle piccole e medie imprese esaltandone il ruolo e la capacità imprenditoriale, quando poi si decide di abolire uno strumento che aveva garantito flessibilità aziendale e sviluppo economico”. Si parla di voucher lavoro, a scendere in campo in difesa dello strumento appena abolito è Gianni Indino, il presidente della Confcommercio della provincia di Rimini. “Come associazione territoriale e come sistema chiediamo a tutte le forze politiche di riprendere il confronto parlamentare durante l’iter di conversione del Decreto con l’obiettivo di intervenire con modifiche volte a reintrodurre l’utilizzo dei voucher”, annuncia Indino.
“Conosciamo l’assoluta necessità di preservare lo strumento, sempre disponibili ad alcuni correttivi per evitare forme di abuso. Le aziende per uscire dalla crisi hanno puntato sulle risorse umane a partire dai cosiddetti contratti stabili, hanno mantenuto l'occupazione e hanno utilizzato tutti gli strumenti per far fronte ad un mercato più flessibile. I numeri parlano chiaro, prendiamo ad esempio il comparto dei pubblici esercizi: l’intero settore nel 2015 ha acquistato circa 19 milioni di voucher (prevalentemente i ristoranti), che corrispondono a 19 milioni di ore di lavoro ossia più o meno all’attività di 11mila lavoratori a tempo pieno. Se confrontiamo questo dato con i 703mila lavoratori dipendenti del settore, risulta difficile sostenere che il lavoro accessorio abbia rappresentato l’alternativa ad altre forme di rapporto di lavoro. In termini di costo del lavoro i voucher valgono l’1,1% del totale”.
Sono numerose, spiegano da Confcommercio, le aziende del territorio che si sono rivolte agli uffici “per beneficiare della detassazione dei premi di risultato erogati ai dipendenti fino ai 3mila euro di importo, applicando ad essi l’imposta sostitutiva del 10%. Tutto questo è reso possibile grazie all’Accordo per la Detassazione firmato da Confcommercio Emilia Romagna e dalle organizzazioni sindacali regionali dei lavoratori: un accordo - sottolinea Indino - di grande importanza, soprattutto perché pone in primo piano e coinvolge una grande platea di lavoratori e di imprese”.
Turismo, Gnassi: Potenziale di 30mln di presenze per Destinazione Romagna
(Rimini) “Le quattro Province della Destinazione Romagna (Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna, Ferrara) nell’anno 2016 hanno totalizzato circa 30 milioni di pernottamenti (presenze) - e per la precisione 29.903.428 - e circa 6,5 milioni di arrivi (turisti) -e per la precisione 6.520.668. Siamo un distretto turistico naturale che, insieme, già oggi entrerebbe nelle prime 25 posizioni delle città al mondo con più arrivi turistici”. E’ quanto riferito dal sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, di rientro dal convegno promosso da Legacoopromagna con a tema il turismo sostenibile.
“Nell’arco di neanche 100 chilometri - prosegue Gnassi - abbiamo i mosaici di Ravenna, l’Appennino, il mare, Fellini, Piero della Francesca e il Tempio Malatestiano di Leon Battista Alberti, la biblioteca malatestiana di Cesena. La competizione si fa per sistemi e non per singoli campanili”, torna a ripetere Gnassi.
“Per intenderci, la destinazione turistica Romagna registra il doppio delle presenze turistiche di una delle più importanti Dmo (Destination management organization) del mondo – Barcelona Turisme – che è la quinta in Europa”.
Il caso di Barcellona è, per Gnassi, “emblematico. La Dmo è nata dentro il Piano Strategico della città nel 1990 e, a partire dalle Olimpiadi del 1992, ha progressivamente acquisito un’alta attrattività sotto il profilo turistico, come luogo “cool”, culturalmente all’avanguardia, con un'architettura sorprendente, cibo e clima eccellente, un’ atmosfera elegante e vitale. I flussi turistici sono cresciuti in modo straordinario, fino a superare i 7,5 milioni di arrivi e 16 milioni di presenze”.
Rimini si trova “dentro a una traiettoria per certi versi simile: in coerenza con la pianificazione definita dal Piano strategico è nato il Parco del Mare: un’infrastruttura per il benessere, un’infrastruttura per aumentare l’attrattività di Rimini. E’ notizia di questi giorni che, con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con l'Agenzia del demanio, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, “il triangolone” – ovvero l’area compresa tra viale Cristoforo Colombo, Lungomare Tintori, Largo Boscovich – è diventato patrimonio dello Stato ed è quindi pronto per essere ceduta al Comune di Rimini che finalmente può avviare un progetto complessivo di riqualificazione generale della nostra cartolina balneare, da integrare nel più ampio disegno di trasformazione urbana previsto dal Parco del Mare. Nel settembre 2015 l’Amministrazione ha pubblicato l’avviso per raccogliere le manifestazioni d’interesse per il progetto del Parco del Mare”.
Il sindaco ricorda, quindi, che sono 155 le proposteprevenute al Comune, 367 i soggetti proponenti (di cui 134 operatori di spiaggia, 111 albergatori e ristoratori, 14 privati cittadini e 97 operatori economici e di spiaggia accorpati e 11 altri soggetti).
Manifestazione contro il razzismo, Comune al lavoro con associazioni, partiti e sindacati
(Rimini) “Avevamo chiesto una risposta corale e questa risposta corale è arrivata”. Oltre una trentina di rappresentanti di altrettante associazioni, sindacati, partiti e movimenti politici, amministrazioni locali della provincia e forze dell’ordine hanno accolto l’appello lanciato ieri mattina dall’Amministrazione Comunale per promuovere una importante manifestazione antirazzista che possa coinvolgere l’intero territorio. Un’iniziativa che nasce dalla volontà di dare un segnale forte e soprattutto collettivo dopo la grave aggressione subita dal giovane Emmanuel, profugo di 25 anni attualmente ricoverato all’Infermi e vittima di una violenza inaudita, resa ancora più intollerabile dallo stampo razzista di cui si macchia. Tutti gli intervenuti hanno accolto la proposta e hanno dato la propria disponibilità per contribuire all’organizzazione di una manifestazione “che nasce senza distintivi – hanno sottolineato il sindaco Andrea Gnassi e il vicesindaco Gloria Lisi durante l’incontro – perché di tutta la comunità riminese. Una risposta collettiva, corale, per mostrare la Rimini che accoglie e include, aperta e ospitale, quella che da subito si è voluta incontrare per reagire alla viltà della violenza e dell'ignoranza con la forza della partecipazione e della coesione”.
In queste ore quindi l’Amministrazione si sta relazionando con tutti i soggetti del territorio per definire i dettagli della manifestazione. Inoltre sta seguendo da vicino le condizioni di salute di Emmanuel, monitorandone gli sviluppi insieme ai medici. “Lo spirito condiviso nell'incontro di ieri – sottolinea il vicesindaco Lisi - è stato quello di segnare una presa di posizione collettiva, forte e inequivocabile in grado di andare oltre, di avviare un processo di responsabilizzazione che tenga conto anche dell’importanza e del potere della parola, troppo spesso capace di fomentare l’odio e la violenza. Ieri abbiamo capito che si possono gettare le basi per un progetto di comunità che abbia come obiettivo la promozione di una cultura contro ogni forma di violenza, intolleranza e discriminazione”.
Sol et salus, sequestro confermato e citazione in giudizio
(Rimini) Clinica Sol et salus. Scatta il sequestro conservtivo di beni per 6milioni 100mila euro (in sequestro preventivo da dicembre). La richiesta, eseguita dalle Faimme gialle di Rimini, è arrivata dalla Corte dei Conti. Sigilli, dunque, sull’immobile e sulle somme dovute dall’ospedale privato accreditato all’Asl Romagna. Le indagini della Gdf, partite due anni fa, si sono concentrate sull’esame di più di 4300 cartelle cliniche. E’ risultato che presidente del cda, mmministratore delegato e direttore sanitario della clinica avevano predisposto ricoveri ordinari di pazienti residenti fuori regione in regime di “riabilitazione intensiva”, sebbene per non ve ne fosse un’effettiva esigenza. Ai pazienti, infatti, in realtà venivano somministrati trattamenti riabilitativi “non complessi” e per un numero di “ore giornaliere” inferiore a quello stabilito dal regime “intensivo”.
La clinica, così facendo, ha incamerato dalla Regione un profitto corrispondente le tariffe previste per il “regime intensivo”, cure che, però, di fatto, non venivano somministrate. Le tariffe quindi venivano applicate indebitamente.
Nei giorni scorsi la corte dei conti ha anche emesso la citazione in giudizio per danno erariale.
Rifiuti, sconti Tari per i bagnini ‘decorosi’
(Rimini) Basta cassonetti sporchi e puzzolenti a ridosso del lungomare (si spera già dalla prossima stagione). Il Comune di Rimini ha un piano per rendere decorosa la raccolta dei rifiuti differenziati e indifferenziati che ha proposto ieri agli operatori balneari e dei ristobar. Nei prossimi mesi l’iniziativa sarà estesa agli altr operatori commerciali. Ad illustrarla ai bagnini è stata ieri l’assessore Anna Montini.
Le linee guida sono molto precise. In pratica, si chiede agli operatori balneari e alle attività produttive di realizzare schermature dell'area in cui sono posizionati i contenitori per la raccolta dei rifiuti dati in dotazione dal Gestore; le schermature dovranno essere realizzate in listelli orizzontali di legno preferibilmente composito, di larghezza minima 10 entimetri, distanziati tra loro circa 3 centimetri, con struttura metallica e di altezza dal suolo pari o inferiore a 1,5 metri di colore o bianco o legno. Potranno essere utilizzate anche schermature con fioriere o piante, purché efficaci allo scopo e di gradevole impatto visivo.
Le disposizioni sono inserite nella modifica al regolamneto Tari che dovrà essere approvato dal consiglio comunale e che prevede anche di applicare una riduzione tariffaria, a partire dal 2018. Si prevedono anche future agevolazioni per stabilimenti balneari e chioschisti che vorranno realizzare un'unica schermatura in forma associata per un'unica area in cui riporre i contenitori.
24 marzo
Coca nel sangue dell’aggressore | Epidemia a scuola | Carim, assemblea infuocata
Via Islanda, il piano del vicesindaco Lisi
(Rimini) Sono tre le strategie del Comune di Rimini per arrivare alla chiusura del campo nomadi di via Islanda, un parcheggio, in realtà, occupato abusivamente da decenni (e che la legislazione europea intima di chiudere). Anche attraverso investimenti che aiuteranno gli undici nuclei familiari sinti a trovare una sistemazione definitiva. La delibera della giunta comunale 356 del luglio 2016 prevede, spiega il vicesindaco Gloria Lisi a BuongiornoRimini (rispondendo ai dubbi sollevati dalla consigliera regionale Raffaella Sensoli), “alcuni strumenti già in uso per fronteggiare situazioni di disagio abitativo, attraverso percorsi differenziati in base alle caratteristiche del nucleo”. Vale a dire che verranno messi in campo tutti gli strumenti a disposizione dell’amministrazione per risolvere la questione, non solo la legge Regionale 11 (quella che recepisce le disposizioni Ue), ma anche la convenzione con Acer per l’emergenza abitativa e altri interventi economici previsti dallo sportello sociale del Comune.
Per tre famiglie, per esempio, sono stati messi sul piatto 64.800 euro che le aiuteranno economicamente, per un po’,a pagare un affitto. “Si tratta - precisa l’assessore - di nuclei già seguiti dai servizi sociali, ed è per questo che avranno accesso al sostegno”. L’aiuto avrà una durata temporale precisa, non ancora definita, avrà dunque una scadenza. Gli alloggi saranno reperiti nell’ambito della convenzione sottoscritta con Acer per gli alloggi non Erp in caso di emergenza abitativa.
L’assessore precisa anche che “tutti i nuclei familiari residenti saranno comunque invitati a fare domanda di alloggio di Edilizia residenziale pubblica”.
Il Comune ha anche previsto un contributo di 24mila euro (nell’ambito dell’aiuto offerto dallo sportello sociale) che aiuterà altre tre famiglie sinti a trovare “una nuova soluzione abitativa”. Riceveranno il contributo economico per pagare un residence o altro, in attesa di una sistemazione definitiva. Gli uffici del Comune stanno anche studiando di aprire questa possibilità ai non residenti presenti nel campo, vale a dire una trentina di rumeni (non rom). Il meccanismo è semplice ed è lo stesso che il Comune di Rimini applica ai residenti, in presenza di un reddito basso, alle “famiglie sfrattate perché, per esempio non riescono più a pagare l’affito. Si dà un contributo economico affinché possano saldare la rata, oppure possano trovare alloggio in un residence, in attesa di una sistemazione definitiva”.
Resterebbero così da ‘sistemare’ cinque famiglie sinte. E’ per loro che entra in gioco la legge regionale, quella che prevede la realizzazione della microaree su terreni di proprietà comunale. Il comune garantirà gli allacci ai servizi e s’impegna nel controllo delle aree (anche in termini di sicurezza), ma garantisce l’assessore che “le soluzioni abitative (casette di legno, ndr) rimarrebbero a carico dei concessionari”, così come stabilisce la legge regionale.
Per le microaree, il comune comunque spenderà poco più di 125mila euro in opere di urbanizzazione, allacci e impianti, pavimenti, recinzioni, superamento delle barriere architettoniche, spese tecniche e di progettazione, iva.
Il piano di chiusura del campo di via Islanda, infine, prevede anche costi per il personale impiegato (40mila euro) e per il sostegno alla scolarizzazione (15mila euro). In totale si parla di quasi 270mila euro di investimento pubblico. Non si prevedono costi per l'acquisto di terreni, che dovrebbere essere tutti comunali.
Montecopiolo e Sassofeltrio, Commissione Camera approva passaggio in aula
(Rimini) “Questo pomeriggio la Commissione Affari costituzionali ha votato alla unanimità il mandato ai relatori per riferire in Aula sulla proposta di legge “Distacco dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla regione Marche e loro aggregazione alla regione Emilia-Romagna, nell’ambito della provincia di Rimini”, da me presentata nel giugno 2013.
E’un passaggio importante, che accogliamo con soddisfazione ma anche con una certa amarezza. Ci sono voluti infatti 10 anni per arrivare a questo momento e dare una risposta alle popolazioni di Montecopiolo e Sassofeltrio, che nel 2007 si espressero a larghissima maggioranza per il passaggio all’Emilia-Romagna. In mezzo ci sono stati l’inadempienza dei ministri dell’Interno, che si sono susseguiti da allora ad oggi senza presentare la proposta di legge come avrebbero dovuto, e l’ostruzionismo del Consiglio regionale delle Marche, che non ha mai dato il proprio parere sul distacco. La provincia di Rimini ha invece deliberato in due legislature differenti il parere favorevole ed unanime per il passaggio dei due comuni, mentre la prima commissione Affari Generali della Regione Emilia-Romagna ha votato all’unanimità parere favorevole in tre legislature differenti.
Vi è un interesse nazionale a cui dare seguito nel rispetto della Costituzione e dunque è ora ed è giusto che il dibattito approdi in Aula per mettere fine ad anni di ingiustizie e disagi per la popolazione dei due Comuni. Auspichiamo che il passaggio alla Camera avvenga con celerità, affinché l’Aula voti il provvedimento e questo passi poi al Senato per arrivare finalmente alla conclusione della vicenda".
Teatro Galli, variante da 150mila euro per l’acustica
(Rimini) Riqualificazione Galli, sarà necessaria una variante al progetto della volta di sala per garantire qualità a custica e standard di sicurezza. La variante costerà al Comune circa 150mila euro (iva inclusa). “Nella ricostruzione del Teatro di Rimini "Amintore Galli" la volta di sala rappresenta uno degli aspetti più importanti per essere non solo il soffitto con i magnifici decori del Poletti ma anche una componente fondamentale per la qualità acustica da garantire agli spettatori”, spiegano da palazzo Garampi.
C’è stato tutto uno studio da parte del Comune che portato a preferire un struttura “composta da una orditura di travicelli in legno della stessa altezza e in grado di resistere al fuoco, su cui fissare un unico pannello in legno multistrato, sempre trattato e da ricoprire con un intonaco dello spessore di 3 centimetri per raccordare i vari elementi e creare la corretta curvatura il più possibile vicino a quella polettiana".