La spiaggia è un bene demaniale, pubblico, "patrimonio comune di tutti i cittadini, funzionale primariamente all’uso gratuito e generalizzato della comunità e solo secondariamente all’ utilizzo per interessi imprenditoriali". L'avvocato Roberto Biagini, presidente del Conamal, Coordinamento nazionale mare libero, lo ribadisce da tempo, e lo fa anche in occasione della presentazione delle osservazioni al nuovo piano dell'arenile del Comune di Rimini. Un piano che, non solo secondo Biagini, prevede poche spiagge libere, sotto la soglia del 40 per cento sul totale, come invece dovrebbe.

"Con le previsioni del nuovo piano, quindi con l’incremento del 37 per cento di quella risibile attuale, resteremmo circa al 10 per cento delle spiagge libere a fronte del 90 per cento in concessione", rileva Biagini. "L’assessora Frisoni (Roberta, delega al demanio, ndr) dimentica sempre che lo strumento di disciplina dell’arenile deve essere funzionale al pubblico interesse, al miglior assetto di utilizzo della spiaggia per l’uso comune e gratuito e non al “business plan” dei futuri nuovi concessionari", sottolinea Biagini ribadendo quella che rispetto alle logiche che hanno guidato il dibattito politico e le mosse (presunte o tali) dei vari governi attorno alla questione delle concessioni balneari sembra un capovolgimento di prospettiva.

"Il trend del racconto pubblico si è per lo più basato sul luogo comune della tutela delle imprese. Ma il Codice della navigazione dice che deve essere sempre il pubblico interesse a guidare l'azione amministrativa. Se si parla di spiaggia l'interesse pubblico primario è la fruizione, libera e gratuita, dei cittadini. Poi possono esistere delle eccezioni, per cui in determinati periodi e casi, per motivi economici, si può destinare un pezzo di spiaggia in concessione onerosa. Ma si tratta di eccezioni. Con il nuovo piano dell'arenile possiamo uscire dai luoghi comuni e ritornare nella legge. Invertire questo trend quindi è positivo", spiega Biagini.

Legittimo quindi azzerare tutto?

"L'azzeramento delle strutture a servizio di uno stabilimento non è previsto solo nella nuova pianificazione, è previsto anche nelle singole condizioni di concessione. Il contratto con il concessionario prevede che una volta scaduto lui abbatta tutto quello che serviva per lo stabilimento senza indennizzo.
Il codice della navigazione prevede anche che l'autorità amministrativa, la capitaneria di porto di concerto con l'agenzia del demanio (autorità a cui compete la tutela dominicale del bene "spiaggia") debbano prendere atto dell' avvenuto incameramento ex lege di tutte le opere di difficile rimozione presenti sull' arenile ed inserirle nel "Testimoniale di Stato" come pertinenze demaniali. Se quel bene è in cattivo stato o contiene abusi edilizi, allora, il demanio può imporre all'ex concessionario di demolirlo lo stesso a sue spese e anche qui senza nessun tipo di indennizzo come prevedono le condizioni di concessione accettate e firmate dal concessionario".

Come si traduce questa inversione di tendenza in bando pubblico?

"Quando l'amministrazione ritiene discrezionalmente di porre a bando una determinata area di spiaggia, nelle condizioni di bando può anche inserire l'obbligo dei concessionari limitrofi di occuparsi della spiaggia libera nel mezzo, tenendola pulita, sorvegliandola, retribuendo il marinaio di salvataggio, illuminandola, ecc...". 

Qual è la prospettiva che renderà i bandi di Rimini più giusti rispetto a quelli di Jesolo?

"In maniera semplice: il Comune può, come sta facendo, mettere a bando singoli lotti o aggregazioni, ma solo se molto piccole. A Jesolo hanno messo a bando un chilometro e mezzo di spiaggia tutta insieme. A Jesolo ha vinto una cordata con bagnini e imprenditori turistici, il concessionario precedente fatturava oltre 3 milioni l'anno. Un'altra accortezza utile, sarà impedire i subaffitti e i subingressi". 

Se le aste non fossero contemporanee... potrebbe essere problematico?

"Potrebbe creare delle condizioni di disparità. Le evidenze pubbliche dovrebbero essere contemporanee".

Come sarà la stagione 2024?

"Leggendo la delibera 504 di Giunta di dicembre, si vede come da un lato si prenda atto che le concessioni sono scadute, dall'altro non si impedisce ai bagnini di rimanere al loro posto. Ma se io quest'estate prendessi un ombrellone e andassi a piantarlo nel mezzo di uno stabilimento "scaduto", cosa potrebbe fare l'ex concessionario per mandarmi via?"

Bella domanda.Intanto prendiamo atto che alla data di scadenza, le 24 di mercoledì 3 aprile, sono state 335 le osservazioni al Piano dell'arenile arrivate al protocollo comunale. Per dare una scala di grandezza, spiegano da palazzo Garampi, nel 2015 furono 925 le osservazioni per il Piano strutturale comunale (Psc) e nel 2021 ben 1.146 per il Regolamento Urbanistico Edilizio (Rue).

Entro la fine del mese di maggio l'amministrazione comunale porterà in consiglio le controdeduzioni alle osservazioni, "accogliendo tutte quelle migliorative all'impianto del piano e all'equilibrio sostanziale della proposta (5 gli obiettivi strategici: migliorare la qualità dell'offerta complessiva per mantenere e potenziare l'attrattività internazionale della nostra spiaggia attraverso il rinnovamento delle strutture di spiaggia e l’alleggerimento delle superfici; innovare il prodotto turistico, aumentare la fruibilità libera delle spiagge, migliorare la resilienza e sostenibilità ambientale della fascia a mare) nell'esclusivo interesse della città di Rimini", sottolinea l'amministrazione comunale.

Giovedì, 04 Aprile 2024 08:24

Airbnb, da 0 a mille in pochi anni

Erano 50 nel 2017, sono passati a 500 nel 2019 e sono 1.185 nel 2023. E’ questa la fotografica scattata dagli uffici tecnici di Palazzo Garampi relativamente al numero di immobili a disposizione per gli affitti brevi turistici in forma non imprenditoriale. Un trend in continua espansione attraverso la piattaforma Airbnb, nato sulla scia della sharing economy e diventato oggi croce e delizia per tante città con vocazione turistica che, assieme al giro di affari e l’indotto turistico, vedono aumentare anche le difficoltà di lavoratori, studenti e famiglie nel trovare case in affitto tutto l’anno.

La crescita degli affitti a breve termine a sfavore di quelli a lungo termine non conosce crisi e se nel 2019 gli introiti della tassa di soggiorno nel comune di Rimini su questa tipologia di appartamenti sono stati di 119.000 euro (di cui 97.000 euro riversati da Airbnb con tariffa della tassa di soggiorno di 0,70 euro per pernottamento e 4% sul costo della camera per gli affitti su Airbnb), nel 2023 hanno superato i 247.000 euro (di cui 168.500 euro riversati da Arirbnb con la tariffa della tassa di soggiorno aumentata dal 1 gennaio 2023 a 1,50 euro per pernottamento e 4% sul costo della camera per gli affitti su Airbnb).

“La logica perseguita dall’amministrazione comunale- commenta l'assessore alle attività economiche, Juri Magrini- è quella della regolamentazione attraverso un insieme di misure pubbliche e private che hanno lo scopo di immettere sul mercato nuovi alloggi per così dire tradizionali e di arginare, per quanto possibile, gli effetti distorsivi degli alloggi turistici che tolgono disponibilità e spazi per le famiglie. Una dinamica questa riscontrata in tutte le città d'Italia, d'Europa e del mondo a forte attrattività turistica. Coerentemente, come ente comunale, abbiamo aumentato anche per quest’anno l’aliquota dell’imposta di soggiorno per le locazioni a breve termine (con un ulteriore scatto dal 4% al 5% del corrispettivo) e con un innalzamento della tariffa da 0,70-1 a 1,50 sino a 2 euro per i pernottamenti effettuati in unità abitative come B&B, case per ferie, appartamenti vacanze eccetera. Anche il pacchetto Casa Rimini si inserisce proprio in questo percorso che vuole dare una scossa a questa situazione di ‘paralisi’, riaprendo ‘le porte’ agli affitti familiari attraverso una serie di agevolazioni e garanzie per i proprietari che scelgono la strada degli affitti lunghi. Ma serve una stretta coraggiosa, per questo guardiamo al governo per chiedere di limitare le agevolazioni fiscali della cedolare secca restringendole da tre a un solo appartamento da affittare in regime privatistico, riallineando quindi il beneficio fiscale all'effettiva capacità contributiva. La seconda azione chiama invece in causa la Regione alla quale chiediamo di armonizzare e aggiornare la legge regionale, così come già avviene in altre regioni, relativamente al codice identificativo che viene assegnato alle strutture ricettive anche agli immobili destinati a locazione breve ai sensi del DL 50|2017, meccanismo utile per il recupero dell’evasione dell’imposta di soggiorno e dell’Irpef togliendo il divieto, per gli appartamenti ammobiliati a uso turistico, di farsi pubblicità”.

"Un Piano dell'arenile partito con il piede sbagliato, nel metodo e nel merito". E' in sintesi il giudizio di Confesercenti della provincia di Rimini, che ha presentato le proprie osservazioni alla proposta del nuovo strumento urbanistico pubblicato dall'amministrazione comunale riminese.

"Il Comune – attacca Confesercenti – ha avviato l'iter di approvazione del Piano dell'Arenile senza un vero confronto con la città: non vi è stato confronto con le categorie economiche, con le rappresentanze della società civile in generale, tutto è stato rimandato alle eventuali osservazioni formali ad un piano già pubblicato".

Nel merito sono numerose le valutazioni critiche dell'associazione. "Il piano fa la scelta di considerare la spiaggia un foglio bianco per ridisegnarla come se si trattasse di un unico grande lotto libero. Le aree che saranno date in concessione e quelle che dovranno essere mantenute libere sono diverse da quelle attuali, senza una riga che stabilisca come ciò possa essere attuato, né alcuna norma transitoria".

Non solo. "Il nuovo piano individua quale unica modalità di intervento la demolizione e ricostruzione dell'esistente con il pretesto degli strumenti urbanistici sovraordinati, ma la vera ragione è completare il Parco del Mare, avvalendosi degli investimenti dei futuri concessionari. Al di là dell'inesattezza giuridica, contestiamo l'opportunità politica di tale scelta e dubitiamo della reale possibilità di realizzazione, in assenza di una disciplina certa e definitiva sulle norme future per il rilascio delle concessioni".

A giudizio di Confesercenti, dunque, "un progetto che considera sole le forme architettoniche in funzione del Parco del Mare, diventa un azzardo e rischia il fallimento. Ancora più grave è che il Comune abbia predisposto un piano che finisce per azzerare il valore aziendale dell'impresa e dei beni materiali ed immateriali degli attuali concessionari favorendo l'entrata, nella gestione della spiaggia di soggetti (vedi Jesolo) che snatureranno le tradizioni e la storia che hanno fatto di Rimini la capitale europea del turismo".

"L'arenile, il balneare, sono il principale prodotto della nostra economia – conclude l'associazione – ed un piano urbanistico dovrebbe valorizzare e tutelare il territorio per premiare e rendere possibile l'innovazione e riqualificazione di un prodotto capace di cogliere rapidamente ed anticipare le tendenze di mercato. Se vogliamo rimanere una meta all'avanguardia nella proposta di accoglienza, capace di attrezzare la spiaggia alle tendenze e richieste della domanda, dobbiamo dotarci di strumenti e norme adeguate, sostenibili ed economicamente realizzabili. A questo punto auspichiamo che si avvii un dibattito che faccia emergere le contraddizioni e i limiti della proposta di piano e che si apra un confronto con tutte le forze politiche prima dell'approvazione".

“Le previsioni turistiche per la Pasqua 2024 sono positive, a detta di tanti operatori della nostra Riviera". Il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad interviene in occasione del primo evento di primavera. "E queste sensazioni incoraggianti seguono un’apertura di anno (mesi di gennaio e febbraio) per Rimini in grande crescita, con numeri superiori al 2023 e al 2019 grazie al Capodanno, al Sigep, al boom della fiera Key Energy e a una città sempre viva e ricca di servizi e opportunità per 12 mesi all'anno".

Un'indagine condotta dal Centro Studi di Firenze sui trend del prossimo week end, quello di Pasqua appunto, nelle strutture ricettive ufficiali dell'Italia prevede rispetto allo scorso anno un incremento (nonostante l'anticipo della festività) dell'1,2 per cento degli ospiti e complessivamente 7 milioni di presenze negli alberghi italiani. "Vale la pena però guardare nello specifico questi dati perché probabilmente introducono elementi di valutazione che si snoderanno lungo l'intero corso del 2024. Il dato in crescita è dovuto principalmente dall'incremento di turismo estero: + 3,2 per cento rispetto alla Pasqua dello scorso anno mentre il turismo italiano segna ancora una flessione, seppur contenuta (- 0,8 per cento). Più nel dettaglio, durante il ponte pasquale saranno le regioni del Nord Ovest a registrare le variazioni più significative del movimento con il +1,8% (-0,4% di italiani e +4,2% di stranieri), seguite dalle regioni del Centro con il +1,2% (-0,9% di italiani e +3,4% di stranieri). La stima per le aree del Sud-Isole si ferma invece al +0,7% (-0,4% di italiani e +2,3% di stranieri). Per il Nord Est la stima è del +0,9% (-1,1% di italiani e +2,7% di stranieri)", sottolinea il sindaco.

"E' purtroppo costante il meno del turismo interno ed è altrettanto spiegabile la riduzione del potere d'acquisto, dovuta principalmente a stipendi che non crescono in misura pari a quella di tutti gli altri Paesi d'Europa, che incide sui budget e sulle scelte di consumo. La vacanza, appunto, è una scelta di consumo. E' un fenomeno che abbiamo già registrato nel 2023 e al quale occorre dare una risposta di sistema Italia. Il ritorno alla crescita dei consumi, che ha effetti veri e tangibili anche sull'industria turistica del Paese, si 'finanzia' mettendo più soldi in tasca alle famiglie, creando più posti di lavoro e meglio pagati e, in aggiunta, cercando di rendere più sostenibile il costo di cibo, bollette e carburanti. Possiamo dire e fare qualsiasi analisi sofisticata, ma il tema centrale è questo per quanto riguarda il turismo italiano: consentire una ripresa dei consumi attraverso stipendi più robusti".

Per quanto riguarda il dato estero, "anch'esso segue il trend che già avevamo notato per Rimini negli ultimi due anni. Rimini è stata la località che più è cresciuta dopo il Covid grazie soprattutto al boom di turismo straniero, tornando a superare quote (30 per cento) inavvicinabili dagli anni Ottanta in poi. Su questo stiamo investendo risorse economiche importanti e strutturali, sia sul fronte dell'attrattività internazionale della città, sia su quello dell'accessibilità. Il Comune di Rimini, infatti, ha deciso di incrociare la propria traiettoria promozionale sull'estero con l'ambizioso piano triennale di sviluppo dell'aeroporto di Rimini. Su questo, come da programmazione societaria, ci aspettiamo il massimo nel triennio 2025/2027 ma già dal 2024 sarebbe auspicabile avere segnali di una crescita di frequenza delle rotte esistenti e rotte strategiche e passeggeri che per la nostra Riviera, con un turismo italiano in flessione, diventa qualcosa di ben più importante di un numero percentuale”.

Mercoledì, 27 Marzo 2024 20:08

Pasqua sicura, il piano della prefettura

Nel corso del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal prefetto di Rimini, hanno preso parte l’Assessore alla Sicurezza del Comune di Rimini, un rappresentante della Provincia, il Questore, il Dirigente del Compartimento di Polizia Ferroviaria dell’Emilia-Romagna, i rappresentanti dei Comandi provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Comandante della Capitaneria di Porto, nonché i referenti delle specialità delle Forze dell’Ordine (Roan, Polizia Stradale e Polizia di Frontiera Aerea), dell’Esercito Italiano (7° Aves “Vega” e “Strade Sicure”), dei Vigili del Fuoco, della Polizia Locale di Rimini, dell’Anas e di Autostrade per l’Italia.

L’incontro – intervenuto a conclusione di una serie di vertici tenutisi nelle ultime settimane – è stato occasione per condividere con gli altri enti competenti le recenti direttive del Ministro dell’Interno sul rafforzamento delle misure di sicurezza e sulla pianificazione dei servizi di vigilanza e controllo in vista delle imminenti festività pasquali, anche alla luce della complessa situazione internazionale.

In particolare, è stato verificato e confermato il rafforzamento dei dispositivi di vigilanza con presidi fissi e dinamici sui cosiddetti “obiettivi sensibili”, con un’azione coordinata delle Forze dell’Ordine e dei Servizi di Specialità che interesserà in particolar modo i luoghi di culto, meta di numerosi fedeli partecipanti alle funzioni religiose, nonché i siti d’interesse turistico e culturale e le zone a maggiore vocazione commerciale.

Saranno, inoltre, intensificati il controllo e il monitoraggio della rete stradale ed autostradale, dei siti ferroviari e delle infrastrutture del trasporto pubblico, in particolare le stazioni di Rimini e di Riccione e l’aeroporto “F. Fellini”.

Grande attenzione sarà anche riservata ai centri storici e ai locali frequentati soprattutto dai giovani, con servizi interforze nelle ore serali per la prevenzione di comportamenti che possano mettere a rischio la vivibilità dei luoghi di ritrovo abituale.

  Concorreranno ai servizi programmati – che da giovedì a martedì pp.vv. vedranno l’impiego giornaliero di 150 / 160 operatori – oltre alle Forze dell’ordine (comprese le menzionate Specialità), le Polizie Locali e l’Esercito Italiano, secondo la consolidata esperienza di collaborazione tra i soggetti partecipanti al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. 

  È proprio lo strumento del Comitato a garantire quella circolarità delle informazioni determinante per calibrare al meglio le risposte all’esigenza di sicurezza delle singole realtà territoriali. Attraverso la pianificazione e la corretta informazione viene, così, fornita ai cittadini una cornice di sicurezza, evitando al contempo di alimentare allarmismi infondati.

Il percorso verso il prolungamento del sistema di trasporto rapido costiero (Metromare) da Rimini Fiera a Santarcangelo di Romagna compie un significativo passo avanti: l’intervento è al centro del protocollo d’intesa che coinvolge i Comuni di Rimini e Santarcangelo insieme alla Provincia di Rimini e alla società Patrimonio Mobilità Romagna, incaricata dell’attuazione del progetto.

Dopo l’approvazione di uno specifico atto d’indirizzo da parte delle due Giunte comunali, con la prossima firma del protocollo d’intesa scatteranno i 90 giorni entro i quali Pmr dovrà predisporre il documento di fattibilità delle alternative progettuali, con l’analisi costi-benefici e una prima bozza del progetto di fattibilità.

A questo primo elaborato seguirà l’elaborazione della documentazione tecnica richiesta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per la partecipazione al bando relativo alla realizzazione di interventi nel settore del trasporto rapido di massa, che verrà preventivamente approvata dalle due Giunte comunali.

Per la redazione dei diversi documenti progettuali, il protocollo d’intesa prevede la costituzione di un gruppo di lavoro operativo formato da referenti di ciascun ente, incaricato di valutazione gli aspetti tecnici della progettazione, che si riunirà a cadenza periodica con il coordinamento della stessa Pmr.

Obiettivo principale del protocollo d’intesa, infatti, è individuare la migliore soluzione tecnica per il prolungamento del Metromare fino a Santarcangelo, sviluppando la documentazione necessaria per ottenere finanziamenti, dal bando ministeriale e non solo, per la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’opera.

“Credo che mai come in questa fase storica la provincia di Rimini sia 'in movimento' per tutto quello che riguarda il cosiddetto sistema della mobilità – commenta il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad -  Il protocollo che firmiamo con Santarcangelo segna l’evoluzione del trasporto rapido ‘costiero' verso un orizzonte provinciale, che dalla linea del mare arrivi al primo entroterra. Santarcangelo è un naturale approdo, così come spero che lo stesso accada per Misano e Cattolica, facendo così di questo sistema la spina dorsale trasversale della provincia di Rimini. Occorre continuare a lavorare affinché, in parallelo al miglioramento del sistema stradale, si creino corridoi di trasporto pubblico efficienti: il metromare è pensato in questa ottica”.

“Gli studi svolti per la redazione del Pums di Santarcangelo hanno rilevato che ogni giorno oltre 1.700 persone arrivano a Santarcangelo da Rimini (35% del totale), mentre quasi 3mila santarcangiolesi raggiungono il Comune capoluogo, quasi metà di chi si sposta fuori città” dichiara la sindaca di Santarcangelo, Alice Parma. “Alla luce di questi dati, la realizzazione di un sistema di trasporto pubblico veloce e frequente con una fermata strategica nella zona artigianale di Santarcangelo, che attrae buona parte dei lavoratori in entrata, consentirebbe di sgravare significativamente la via Emilia da una fetta consistente del traffico che la interessa ogni giorno”.

“Il prolungamento verso Santarcangelo rappresenta un collegamento strategico non solo perché risponde alle esigenze di mobilità verso nord offrendo l’opportunità di snellire un asse viario fondamentale come la via Emilia, ma perché consente di aprire un ragionamento più ampio sul trasporto pubblico locale provinciale, proponendo il centro clementino come nuovo snodo dal quale mettere in connessione la Valmarecchia – sottolinea l’assessora alla mobilità del Comune di Rimini Roberta Frisoni - Questo lavoro sull’infrastrutturazione del tpl, tanto verso nord quanto verso la zona sud del territorio provinciale, deve avanzare di pari passo all’ampliamento della rete di percorsi pedonali e ciclabili, proprio nella prospettiva di offrire agli utenti soluzioni integrate per una mobilità pienamente sostenibile”.  

“Il prolungamento del Metromare fino a Santarcangelo, peraltro già previsto dagli strumenti urbanistici del Comune, è un intervento assolutamente strategico nel quadro della complessiva revisione del sistema della viabilità provinciale” afferma l’assessore alla pianificazione urbanistica di Santarcangelo, Filippo Sacchetti. “Arrivare in pochi minuti al centro di Rimini senza dover usare l’auto né consultare l’orario delle corse è la possibilità che serve per scegliere di muoverci in modo più sostenibile, oggi fino a Santarcangelo e in futuro verso gli altri Comuni della Valmarecchia”.

Rimini si conferma nella top 20 delle città in Italia con il clima migliore. L’indicazione arriva dall’indice del clima pubblicato oggi dal Sole 24 ore, aggiornata con i dati forniti da 3bmeteo relativi al decennio 2013-2023. L’analisi - utilizzata nella consueta indagine annuale della Qualità della vita del quotidiano economico - si propone di raccontare in quali tra le 107 città capoluogo si viva meglio dal punto di vista climatico, in base a dieci parametri che misurano le più frequenti condizioni di “bel tempo”: soleggiamento (cioè ore di sole al giorno), indice di calore, ondate di calore, eventi estremi, brezza estiva, raffiche di vento, piogge, nebbia, giorni freddi.

La graduatoria vede Rimini posizionarsi al 17esimo posto, in miglioramento rispetto alla rilevazione pubblicata nel 2022, confermandosi prima tra le città emiliano romagnole. A favorire Rimini il suo posizionamento sulla costa, fattore che accomuna tutte i capoluoghi con il clima migliore (ad eccezione di alcune città in quota come Aosta ed Enna) che sono avvantaggiati rispetto alle aree interne per una maggiore circolazione dell’aria, per le maggiori ore di sole e per un indice di calore mitigato dalla brezza estiva. Altri fattori positivi, analizzando i diversi parametri, sono le poche ondate di calore (cioè superamenti di 30° di temperatura per almeno 3 giorni consecutivi), posizionandosi al 6° posto per la specifica categoria.  Positivo anche il dato che emerge dall’indice di calore, che tiene in considerazione la media annua di giorni con temperatura percepita maggiore a 30 gradi (15° posizione).

L’indagine fa poi un approfondimento anche sull’innalzamento complessivo della temperatura nel decennio, che secondo dati certificati da più fonti internazionali, è stato il più caldo mai registrato: +2 gradi di media al nord, + 1,8 al centro, +0,9 al sud. Rimini secondo i dati elaborati dal Sole 24 ore registra un innalzamento +1,35 gradi.

“L’analisi del Sole poggia su un assunto: il clima, in questo quadro globale di fenomeni climatici estremi sempre più frequenti e una ‘temperatura’ del pianeta in continuo rialzo, rappresenta un fattore imprescindibile quando si parla di benessere della popolazione e di vivibilità della città – sottolinea l’assessora Anna Montini – Per questo è decisivo per il futuro sostenibile delle nostre comunità continuare ad investire sia in interventi che favoriscano l’adattamento dei centri urbani ai cambiamenti climatici sia in quelli di mitigazione. Oltre alle opere ‘macro’ che rappresentano la bussola su cui è orientata l’azione amministrativa come il Psbo e il Parco del Mare, l’approccio ‘resiliente’ è divenuto un cardine di ogni tipo progettualità: penso ad esempio alla ricerca del de-sealing, cioè la de-impermeabilizzazione del suolo attraverso la rimozione di cemento e asfalto e con l’utilizzo di materiali drenanti, aspetto virtuoso del nuovo piano dell’arenile o di progetti specifici come la riqualificazione il Parco don tonino Bello a Viserba. Altro aspetto che vogliamo incentivare è quello della riforestazione della città e dell’ampliamento delle aree verdi, anche attraverso il piano del verde e il programma di riqualificazione diffusa dei parchi della città”.

Il Sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, ha indicato il nome di Moreno Maresi nel nuovo Consiglio di amministrazione di IEG.  Contestualmente, in data odierna, Moreno Maresi ha rimesso al sindaco le deleghe assessorili allo Sport, al Patrimonio e alla Governance delle Società Partecipate, assunte nell'ottobre 2021.

"Ringrazio Moreno per il lavoro svolto da assessore in questi oltre due anni, un lavoro caratterizzato da grande impegno e da risultati tangibili a favore della città - dichiara il sindaco Sadegholvaad - La decisione di proporlo al nuovo Cda di IEG nasce da un ragionamento molto pragmatico: la governance di IEG, a partire dal presidente Ermeti e dall'ad Peraboni, ha presentato nelle scorse settimane un ambiziosissimo piano di sviluppo, ideato nelle sue linee portanti da Lorenzo Cagnoni, che dovrà consentire alla società e soprattutto al territorio riminese quel definitivo salto di qualità in termini di competitività internazionale per 12 mesi all'anno.  

Un'operazione complessa che richiede cura, attenzione e conoscenze specifiche; elementi questi ampiamente in possesso da parte di Maresi che, da assessore alle Partecipate, ha seguito per conto del Comune questo strategico percorso, dal quale Rimini si attende nel medio termine risultati e crescita importanti. Sulla stessa falsariga, ho chiesto a Moreno di supportare fino all’autunno 2024 chi gli succederà alla delega dello Sport sul palinsesto degli eventi sportivi, che proprio nell'anno in corso vivrà un anno straordinario. Ottantasette manifestazioni, dall'arrivo del Tour de France ai Campionati Europei di ginnastica artistica maschile e femminile, ai Mondiali di pattinaggio a rotelle, alla competizione iridata della Formula E a Transitalia Marathon. Tutte partite che Maresi ha seguito in prima persona e per questo la sua conoscenza dei dettagli e delle relazioni saranno molto utili nell’anno in corso. Moreno ha accettato con entusiasmo questa proposta, che esaurirà a completo titolo gratuito.

Sarà Michele Lari ad assumere la delega assessorile allo Sport, insieme a quella della Cultura. Cultura e sport stanno vivendo un momento molto intenso, per certi versi mai visto in precedenza, e positivamente impattante nelle dinamiche di sviluppo e di comunità di Rimini. L'opportunità dell'ampliamento delle strutture sportive, a partire dalla piscina, dalla nuova pista di atletica, dalla stadio, dall'RDS Stadium, dal'ex area Ghigi, corre parallela alla necessità di dare gambe e sostanza al dossier che ha accompagnato la candidatura a capitale della Cultura 2026.  

Al di là dell'esito, la strada tracciata è quella, sia nelle realizzazioni indicate che, soprattutto, nella redazione di quel Piano Strategico della Cultura che dovrà caratterizzare la seconda metà di questo mandato amministrativo.  

Tutto ciò attraverso la continuità e se possibile l'ampliamento di quel metodo della partecipazione diffusa tra tutti i soggetti che fanno e producono cultura sul territorio, costante del percorso di candidatura.  

Investire oggi su un giovane come Michele, impegnato in ambito culturale, sociale e sportivo, credo possa essere un modo nuovo e propositivo per allargare ancora di più i confini di tutte le diverse azioni in corso, progettate e di quelle che verranno ideate di qui in avanti.

"Ho colto con piacere ed orgoglio la proposta che mi ha fatto il sindaco - è la dichiarazione di Moreno Maresi – che ha così inteso rinnovare la propria fiducia verso di me. Ho passato circa due anni e mezzo molto intensi, ma ancora più entusiasmanti in Comune. E quanto sta accadendo di straordinario nel 2024 per lo sport cittadino ne è il perfetto esempio. Molte sono le cose che restano da fare, ma devo dire che il lavoro svolto è stato importante e di questo ringrazio davvero tutti i dipendenti ed i collaboratori dell’Amministrazione, i colleghi di giunta e soprattutto tutti gli sportivi riminesi e le società sportive del territorio, che sono e restano il motore dello sport della nostra città. Un particolare e sentito ringraziamento lo devo rivolgere al Sindaco ed amico Jamil, che mi ha sempre supportato e che non ha mai fatto mancare la necessaria attenzione e partecipazione ai complessi problemi che si sono dovuti affrontare quotidianamente.  

Mi accosto all'impegno di IEG con lo stesso spirito di servizio alla mia città con cui mi sono avvicinato all'impegno pubblico negli ultimi anni. Credo necessario che ognuno di noi, ad un certo punto della propria vita, restituisca in qualche modo quanto riceve dalla propria città e dalla propria comunità. Il futuro impegno di IEG, alla vigilia di un piano di sviluppo di eccezionale portata per l'intera società locale, rientra anch'esso in questo discorso e costituisce , in prospettiva, un positivo stimolo".

Negli hotel riminesi, i giorni della Pasqua risultano già al 61% di occupazione. Non è tutto qui: sulle prenotazioni estive il risultato è già al +6% rispetto all'anno scorso. I dati diffusi durante l'evento 'Rimini 2024: Ci siamo', organizzato da VisitRimini, Associazione Albergatori Rimini, Promozione Alberghiera, AIA Palas, RivieraBanca e HBenchmark, diffondo ottimismo tra gli operatori turistici. 

“Le prenotazioni di Pasqua in linea con lo scorso anno? Lo consideriamo un dato molto positivo - commenta Antonio Carasso di promozione alberghiera - perché la Pasqua cade a marzo, anziché ad aprile come nel 2023, e quindi abbiamo la concorrenza non solo di località di mare ma anche di montagna, città d’arte e vicine ai laghi.” Continua: “Questo ci dà entusiasmo. Le richieste sull’estate poi sono moltissime e il dato eclatante è quello del 6% di prenotazioni in più rispetto al 2023, che in questo periodo era un anno che si stava prospettando eccezionale.”

Dai dati presentati durante l’evento emerge un segno positivo anche per la pressione della domanda sull’estate. Nel dettaglio le richieste di preventivo per l’estate a Rimini, pervenute dal 1 gennaio al 15 marzo 2024 rispetto al 2023 sono in aumento del 10%: con incremento anche per i mercati esteri sia consolidati, come Germania, Francia e Svizzera, che nuovi, come la Polonia. 

Patrizia Rinaldis, Presidente AIA Rimini, ricorda l’importanza del progetto di raccolta dei dati degli hotel di destinazione: “In un momento come questo dove le prenotazioni sono influenzate quotidianamente da infinite situazioni è importantissimo avere sempre una fotografia aggiornata del mercato. Oggi l’imprenditore turistico per mettere in campo tutte le strategie di revenue e di marketing ha infatti bisogno di informazioni: proprio quelle informazioni che piattaforme come HBenchmark possono darci in tempo reale, sia sulla parte di consuntivo, ma soprattutto su quella previsionale.”

Continua Coralie Delaubert, Destination Manager VisitRimini. “Per noi che gestiamo la destination management company ufficiale di Rimini - spiega - avere in tempo reale dati previsionali e consuntivi è fondamentale. Ci permette di definire importanti campagne di marketing e di comunicazione in base ad una nutrita serie di indicatori di performance che analizziamo. Ogni giorno capiamo se andiamo nella direzione giusta o no perché, come sappiamo, il turismo vive di pianificazione, programmazione e di reattività agli eventi.”
E chiude con un’apertura agli operatori: “Invitiamo i gestori di hotel a partecipare a questa iniziativa per avere i dati più ampi possibili, in modo che tutti insieme possiamo fare massa critica e lavorare sempre meglio per Rimini.”

Anche Andrea Montanari, referente Turismo RivieraBanca, sottolinea la valenza territoriale del progetto. “In un contesto economico evoluto e mutevole come quello attuale, la valenza del dato scientifico aggiornato prevale sulle sensazioni e sull’analisi delle serie storiche. HBenchmark, attraverso un sistema di business intelligence, fornisce una sintesi attendibile del recente passato e risulta fortemente predittivo quando riferito al divenire. Aiuta ad interpretare il futuro limitando le incertezze, attraverso l'elaborazione di proiezioni e valutazioni ispirate ad una logica propria della scienza statistica”.

Si è insediato ieri pomeriggio, con la prima riunione operativa, il gruppo tecnico di lavoro voluto dall'Amministrazione Comunale per la valutazione dello studio di fattibilità del nuovo stadio Romeo Neri. La nuova struttura interna, che coinvolge trasversalmente i diversi settori comunali interessati dal progetto (facility management, lavori pubblici, bilancio, polizia locale, sport, attività economiche, ecc) avrà il compito di esaminare nel dettaglio il documento di fattibilità depositato lo scorso 11 marzo dal Raggruppamento temporaneo di Imprese costituito da Aurora Immobiliare e Rimini Calcio  per arrivare entro la data del 10 maggio alla valutazione dell'interesse pubblico dell'intervento proposto, step indispensabile per poi poter procedere con le successive fasi della progettazione.   

Ad aprire i lavori di questo primo momento di confronto nella sala giunta di Palazzo Garampi è stato il sindaco Jamil Sadegholvaad, a sottolineare l'impegno e la volontà dell'Amministrazione di portare avanti con la massima puntualità e nei tempi stabiliti questo articolato percorso amministrativo finalizzato a dotare la città di un impianto per il calcio moderno e funzionale.   

"Vi aspetta un lavoro impegnativo – ha detto il sindaco – con una deadline prossima fissata entro il 10 maggio, termine di questo primo decisivo step. Le aspettative sono alte per un intervento che interessa il principale impianto sportivo della città e con esso tutto il quartiere in cui sorge. Abbiamo l'occasione, anche con la contestuale progettazione del nuovo centro di atletica a Rimini sud, di completare finalmente la dotazione di impiantistica sportiva della città".  

Nel corso dell'ultima seduta di Giunta, nell'ambito degli interventi di manutenzione straordinaria per gli impianti sportivi dell'annualità 2024 sono stati approvati due lotti che interessano la modernizzazione dello stadio Romeo Neri che saranno realizzati in linea con i requisiti richiesti dai criteri infrastrutturali Lega Pro per l'iscrizione della società di calcio al prossimo campionato. A tale scopo, entro giugno 2024, è prevista la sostituzione delle lampade di due delle torri faro e, a seguire, la riqualificazione strutturale della tribuna, allo scopo di migliorarne la sicurezza e la funzionalità. Quest'ultimo lavoro, dal valore di 155 mila euro, include la riparazione locale sulla copertura e sui pilastri.  

Una minima parte dell'importo del secondo lotto inerente la manutenzione straordinaria degli impianti sportivi sarà destinata poi al centro sportivo di via della Fiera per la manutenzione della recinzione e dei cancelli.  

Si ricorda inoltre che questa primavera vedrà lo 'start' di numerosi interventi sull'impiantistica sportiva di quartiere, a cominciare dal campo di calcetto di San Vito con la posa del nuovo manto sintetico e la revisione del sistema di illuminazione. In parallelo, la 'stagione dei fiori' vedrà l'avvio dei lavori per la realizzazione del nuovo campo da bocce al Parco Spina Verde, in via Giubasco, un'opera molto attesa dai residenti di Miramare, zona dove in estate si procederà anche con la realizzazione del nuovo campo da calcio (500 mila euro). Sempre in estate, al via anche la riqualificazione della Palestra Carim calendarizzata per il mese di giugno. A questo piano si aggiungono  i lavori già in corso: dal campo da calcio in erba naturale al centro sportivo di Corpolò (con annesso blocco per gli spogliatoi con impianto fotovoltaico) al prosegue del cantiere della piscina comunale di Viserba, intervento dal valore complessivo di 10,5 milioni di euro partito nel luglio scorso che si innesta anche con la riqualificazione del parco su cui si affacciano le vasche, il "Don Tonino Bello", andando così a creare un polo per lo sport e per l'aggregazione indoor e outdoor che sarà consegnato alla città nella sua completezza tra la fine del 2025 e l'inizio del 2026.   

"La cura, la riqualificazione e l'ammodernamento dell'impiantistica sportiva rappresenta un asset strategico di questo mandato, al fine di restituire alla comunità, dagli atleti agli appassionati, passando per le realtà associative che vi gravitano attorno, delle strutture con standard di qualità elevate e adeguate alle esigenze – è il commento dell'assessore all'impiantistica sportiva del comune, Mattia Morolli -. Una pianificazione capillare, intensa, che guarda a tutte le discipline e a tutte le aree della città, in un'ottica trasversale e diffusa che mette al centro lo sport come volano per lo sviluppo e l'attrattività del territorio". 

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