La Camera di commercio della Romagna ha tenuto la conferenza stampa di anticipazione dei temi dell'evento di presentazione del Rapporto sull'economia della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini 2023 e scenari. Nell'occasione ha diffuso gli scenari di previsione delle principali variabili e il posizionamento, rispetto al contesto regionale e nazionale, del territorio Romagna, con approfondimento sulle province di Forlì-Cesena e di Rimini, con le ultime previsioni Prometeia per il 2023, rilasciate a gennaio.

Alla Conferenza stampa hanno partecipato Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio e Massimo Sideriinviato ed editorialista sui temi di scienza, innovazione e tecnologia per il Corriere della Sera e professore aggiunto di Storia socio-economica dell'Innovazione all'Università Luiss di Roma, che sarà relatore e moderatore dell'evento.

"Gli ultimi dati disponibili confermano la reattività del nostro tessuto sociale ed economico che resiste, pur con le difficoltà dello scenario generale e nonostante la drammatica alluvione che ha colpito duramente alcune aree e danneggiato importanti infrastrutture – ha commentato Carlo Battistini –. Il nostro sistema produttivo è infatti caratterizzato da elementi di particolare dinamismo e forza che hanno determinato nel tempo buoni risultati in termini di crescita e di coesione. Un vero sviluppo, quindi, diffuso e con una buona distribuzione della ricchezza e delle opportunità, che conferisce stabilmente ai nostri territori un posizionamento di tutto rispetto a livello nazionale. Va però evidenziato che il nostro sistema produttivo, così come il mondo, è in continuo cambiamento ed è sempre più orientato a percorsi capaci di sintetizzare efficienza economica e sostenibilità ambientale. È indispensabile quindi percorrere con determinazione la "via alta dello sviluppo", fare dei dati e della conoscenza un differenziale competitivo puntando sull'innovazione, sulle nuove tecnologie e sulle competenze. Su questi punti è necessaria una forte convergenza della governance territoriale per operare con un approccio nuovo scelte largamente condivise, poiché si è competitivi, come imprese e come persone, se si è inseriti in un sistema territoriale competitivo. Serve una profonda e diffusa "innovazione", direi una vera e propria "evoluzione". Con questo approccio, abbiamo pensato l'evento di presentazione del Rapporto sull'economia e coinvolto importanti relatori a condividere le loro esperienze: per aiutarci a disegnare questa forte visione e investire sul futuro".

La presentazione del Rapporto sull'Economia della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini realizzata dalla Camera di commercio della Romagna con il sostegno della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, si terrà lunedì 25 marzo alle 15, a Forlì, nella sala Zambelli della sede camerale, piazza Saffi 36.

Per partecipare in presenza è obbligatoria l'iscrizione, a causa del numero limitato di posti, dalla pagina dell'evento sul sito www.romagna.camcom.it.

L'evento potrà essere seguito anche da remoto in live streaming sulla pagina Facebook, sul canale Youtube e sul sito web della Camera della Romagna.

L'evento, come consueto, è un'occasione per condividere i risultati e le strategie per il nostro territorio, ma è anche una grande opportunità di confronto con protagonisti del panorama nazionale e internazionale su temi fondamentali per lo sviluppo sociale ed economico.

In particolare, il focus dell'edizione di quest'anno "Talento, conoscenza e innovazione... e se Darwin fosse in Romagna?è dedicato a conoscenza, innovazione e lavoro di squadra. Il programma è organizzato in "tre atti", ciascuno dedicato a un tema specifico.

Il primo, "AI versus Sapiens?" sarà animato da Massimo Siderie Valentina Suminiingegnera e architetta chesi occupa di innovazione, robotica, innovazione e sostenibilità.

Nel secondo "La conoscenza dei dati, il valore delle politiche",Carlo Battistinipresidente della Camera di commercio della Romagna presenterà dati e strategie per il territorio in un dialogo conGianmario Veronaeconomista ed esperto di politiche dell'Innovazione, capitale umano e tecnologia digitale. Alessandro Quarta,violinista e compositore di fama internazionale concluderà l'atto con il suo intervento "Numeri, note e codici binari: ritmo, armonia e melodia".

Nell'ultimo atto "Andiamo sulla luna non perché sia facile ma perché è difficile" (dal discorso di JFK alla Rice University, Texas, nel 1961), l'astronauta Maurizio Cheliaffronterà il tema del lavoro di squadra, inteso anche come rapporto tra Istituzioni.

Il posizionamento del territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini nel 2023

I dati 2023, segnati da uno scenario complesso e per i nostri territori anche da gravi fenomeni alluvionali, rilevano un lieve incremento del valore aggiunto pari allo 0,3% (in termini reali, a prezzi costanti anno 2015), inferiore al dato sia regionale (+0,9%) sia nazionale (+0,7%).

A livello settoriale si stima una crescita della ricchezza prodotta nelle Costruzioni (+1,1%) e nei Servizi (+2,5%) e una diminuzione nel Manifatturiero (-3,8%) e nell'Agricoltura (-5,9%).

L'export per il 2023, invece, è stimato in calo (-1,6%) (sempre in termini reali, a prezzi 2015), in misura superiore alla flessione regionale (-0,8%) e nazionale (-1,2%).

In crescita del 5,5% il reddito disponibile delle famiglie (elaborato a prezzi correnti), con un trend sostanzialmente sovrapponibile a quello nazionale (5,5%) ma inferiore al trend regionale (+6,2%).

Il valore aggiunto per abitante, pari a 28.900 euro (a prezzi costanti) si mantiene inferiore al dato regionale (33.300 euro) ma superiore a quello nazionale (27.300 euro).

Nel 2023 il territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) è stato caratterizzato da una elevata partecipazione al mercato del lavoro, con tassi di attività e occupazione superiori al livello nazionale, ma più contenuti rispetto al dato regionale.

Il tasso di disoccupazione (5,2%) risulta nettamente inferiore a quello nazionale (7,7%) ma superiore a quello regionale (4,8%).

Infine, nel 2023 la produttività per occupato (65.400 euro) si mantiene inferiore a quella nazionale (68.400 euro) e soprattutto a quella regionale (73.500 euro).

Non sarà capitale italiana della cultura 2026, ma Rimini è "con certezza capitale della pianificazione strategica". Un pizzico di amarezza ieri nelle parole del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, ma anche la consapevolezza del valore che il lavoro del Piano Strategico ha avuto per Rimini. "Una felice intuizione", la definisce. "Anche la candidatura di Rimini a capitale della cultura è frutto di questo lavoro molto importante dal punto di vista metodologico i cui frutti sono sotto gli occhi di tutti. Rimini in questi anni ha cambiato pelle". Il riferimento è alla ricostruzione di buoni pezzi di centro storico, all'avvio del piano della salvaguardia della balneazione ottimizzato e del parco del mare. 
Nell'avvicinarsi al suo diciottesimo compleanno (l'esperienza è iniziata nel 2007), il Piano Strategico di Rimini è ora pronto a dare inizio alla sua seconda fase. Il 27 marzo alle 17,30 al cinema Fulgor sarà presentato 'Oggi è domani' il percorso partecipacipativo che segna l'inizio di una nuova era per il Forum Rimini Venture.  
"L’incontro pubblico del 27 marzo rappresenta di fatto l’apertura dei lavori di questa nuova fase di pianificazione strategica, che durerà oltre un anno durante il quale la comunità in tutte le sue espressioni sarà chiamata a dare il contributo per costruire una consapevolezza collettiva sulle sfide dell’attualità e le opportunità del futuro, identificando prima e co-progettando poi azioni su tre ambiti: territorio e ambiente – sociale – economia e lavoro", spiega la coordinatrice dell'Agenzia del Piano strategico Valentina Ridolfi. "Dopo la presentazione pubblica aperta a tutti coloro che hanno voglia di partecipare, mettendosi in gioco per costruire da oggi il nostro domani insieme, il percorso prevede una serie di incontri ispirazionali sulle tematiche di lavoro con relatori  nazionali e internazionali, utili a costruire una consapevolezza collettiva sulle sfide a cui i territori sono chiamati. Seguiranno momenti di confronto, workshop e laboratori di co-progettazione. Il tutto per arrivare nella primavera del 2025 a restituire alla comunità il primo Piano di Azione Strategico 2030". Chiunque lo desideri "è caldamente invitato a partecipare", agigunge Ridolfi. Ci si iscrive compilando il fom al link http://bit.ly/oggiedomani
Lo spirito del lavoro sarà lo stesso degli esordi, ma qualcosa dovrà cambiare. Le sfide da affrontare sono diverse. "Siamo costretti a fare i conti con un mondo che sta cambiando volto velocemente, con problematiche di carattere globale. Sanità, nuove tecnologie, economia, demografia. Gli obiettivi che ci siamo dati per affrontare questa nuova fase sono quelli dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Se nel 2008 le strategie abbiamo dovuto inventarcele da noi, e siamo riusciti a trasformare quelli che erano sogni in fatti. Adesso le linee guida sono già tracciate", spiega il presidente del Forum Rimini Venture Maurizio Ermeti. "Come le sfide globali si possono adattare al territorio? Questa secondo me è la nostra sfida". Con la certezza, spiega Ermeti, che grazie al lavoro già fatto "la reputazione di Rimini è già molto cambiata" e che "oggi i riminesi possono guardare con fiducia il futuro e non con sospetto", grazie all'impegno del Piano Strategico.
Quali sono i sogni che la nuova fase vuole rendere realtà? "Il piano di sviluppo della fiera da 70 milioni. Permetterà sia alla fiera sia al comparto turistico di lavorare davvero dodici mesi all'anno e così contribuirà al miglioramento delel condizioni lavorative di molti riminesi e alla riqualificazione dell'offerta turistica", non ha dubbi il sindaco Sadegholvaad.

Di seguito l'intervento del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad a seguito della cofnerma dell'Aquila capitale italiana della cultura 2026

“Prima di tutto sinceri complimenti a L’Aquila per questo riconoscimento che premia l’impegno, la storia e la voglia di rinascita di un pezzo di Italia bellissimo tragicamente colpito 15 anni fa da un devastante terremoto. Da tempo L'Aquila ambiva a questo prestigioso riconoscimento. Complimenti che tengo ad estendere a tutte le città che sono arrivate a questa fase finale di selezione: dieci realtà anch'esse bellissime e differenti, per dimensione, per storia, per vocazioni, che messe a fianco l’una accanto all’altra compongono la fotografia di un’Italia che crede nella forza e nel valore del suo patrimonio culturale e di tradizioni e che vede in questo ‘capitale’ una delle leve per uscire dalle incertezze del presente e guardare al futuro”.

Così il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad al termine della cerimonia di assegnazione del titolo di capitale italiana della cultura 2026, che si è svolta a Roma alla Sala Spadolini del Ministero della Cultura. Un ultimo atto, arrivato a poco più di una settimana dalla sessione di audizioni, che ha visto il Ministro Sangiuliano conferire il titolo alla città di L’Aquila, che dunque raccoglierà il testimone da Agrigento, capitale 2025. Rimini era presente insieme ai primi cittadini e agli amministratori delle altre città candidate: oltre a L’Aquila, erano in ‘gara’ Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Treviso e l’Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena).

“Territori, come detto, profondamente differenti – sottolinea il sindaco – ma che hanno contribuito, ognuno a modo proprio, a mostrare quella che credo sia la faccia più suggestiva e affascinante del nostro Paese, lavorando per mesi nell'intento di costruire un programma di futuro che pone al centro la valorizzazione della nostra ricchezza più preziosa e forse più sottovalutata seppur universalmente invidiata. Città piccole, medie, grandi che compongono la spina dorsale dell’Italia e che hanno dimostrato come questo patrimonio culturale così sfaccettato abbia le possibilità per uscire da un approccio tradizionalista e conservativo per essere messo al centro di politiche innovative per lo sviluppo sociale ed economico del Paese. Rimini e la Romagna da questo punto di vista hanno dimostrato ancora una volta di essere protagoniste di questa 'faccia bella' dell'Italia e di poter dare un contributo concreto e tutt’altro che banale a un Paese che ha bisogno come l'aria di valorizzare lo straordinario patrimonio che ha, abbandonando una volta per tutte i conservatorismi e soprattutto prassi e comportamenti che troppo spesso lo zavorrano.

Se infatti quest’esperienza ci consegna questa rinfrancante consapevolezza, dall’altra ci ha mostrato anche il lato peggiore e ahimè radicato del nostro Paese, con quella catena di ‘invasioni di campo preventive’, scomposte anche da parte di chi dovrebbe essere super partes e poi di illazioni e di ombre che hanno velato la coda finale di quella che per i territori candidati non è una semplice competizione. E' la regola del sospetto a cui neanche questa partita si è potuta sottrarre. Nulla di nuovo, ma non per questo bisogna ogni volta allargare le braccia e dire 'è così'. Proprio perché consapevoli dello sforzo e del risultato riconosciuto da tutti da parte di Rimini e della Romagna, ci sarebbe voluta più attenzione, più rispetto e meno interessata sguaiataggine da parte di una politica che evidentemente vuole perennemente far sapere al mondo che 'mi manda Picone' vale più di qualsiasi sostanza e educazione istituzionale.

Non aggiungo sul tema altre parole, che invece voglio dedicare al lungo percorso che ci ha condotto qui oggi. Nessuno compete per perdere, ma sono sincero nel dire che il primo risultato più importante l’abbiamo già ottenuto: quello di risvegliare l’orgoglio di una città e di una comunità, che in maniera compatta ha lavorato per condividere un progetto che va oltre alla candidatura e che riguarda l’idea che abbiamo della Rimini di domani.  Il mio primo grazie quindi va alla città, che ha creduto e condiviso la sfida, così come lo hanno fatto gli amministratori di Ravenna, Cesena, Forlì, Faenza e Lugo che hanno dato conferma di come la Romagna sappia ritrovarsi e fare fronte comune sulle partite decisive. Grazie al sindaco e alla città di Carpi, al presidente Bonaccini e all'assessore Felicori. Grazie poi alle due direttrici artistiche di candidatura, Francesca Bertoglio e Cristina Carlini, a Paolo Verri, a Giorgio Tonelli che ha ‘acceso’ la scintilla, alle donne e agli uomini del settore cultura del Comune di Rimini che hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo, a tutti coloro - e sono stati tantissimi- che hanno aderito e partecipato al progetto negli ultimi due anni.

Voglio dire che il progetto 'Vieni Oltre' andrà comunque Avanti e Oltre, nel senso che quello che, come Rimini, abbiamo fatto a suon di investimenti per affermare che siamo "qualcosa di più di una sola spiaggia e ombrellone", prosegue secondo un percorso già tracciato. Nessuno ci può togliere quello che abbiamo fatto e nello stesso tempo nessuno ci può impedire di concretizzare quello che abbiamo già pianificato per il prossimo futuro. Nel dossier di candidatura è programmata la realizzazione del Piano Strategico della Cultura che sarà il prossimo compito che ci attende di qui alla fine di questo mandato amministrativo: anche questo seguirà dinamiche di partecipazione assoluta perché dovrà alimentarsi di quell'entusiasmo diffuso che in questi mesi abbiamo toccato con mano in tutta Rimini. Nel frattempo chiudiamo questa bellissima e coinvolgente prima parte dell'avventura, così come avevamo cominciato lo scorso settembre: con una festa. Il 13 aprile aprirà ufficialmente il nuovo percorso museale del Trecento Riminese, straordinaria opera di valorizzazione del nostro patrimonio artistico, e quella sarà l'occasione per una intera giornata dedicata ai nostri musei, alle nostre bellezze, interamente a disposizione di tutta la nostra comunità. A questa seguirà poi di pochi giorni la 'vernice' della Biennale del Disegno, che torna in città dopo 6 anni e che presenteremo sabato pomeriggio (16 marzo ore 17) alla città al Teatro Galli. Grazie davvero a tutti”.

“L’industria del turismo e dell’ospitalità, insieme al manifatturiero, sono i pilastri dell’economia del nostro territorio. Da tempo sosteniamo che per essere attrattivi dobbiamo pensare ad un nuovo modello turistico che ci permetta di essere competitivi nel Paese e a livello internazionale. Per farlo riteniamo importante che si agisca in un’ottica di sistema con il coinvolgimento di tutti, istituzioni, enti, imprese. Appuntamenti come questo sono un’occasione importante per ragionare insieme sul percorso da percorrere”. Lo ha detto  Alessandro Pesaresi presidente delegazione territoriale di Rimini di Confindustria Romagna in occasione l’incontro che si è tenuto fra la delegazione territoriale di Rimini di Confindustria Romagna, il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad e l’assessora all’urbanistica e pianificazione del territorio Roberta Frisoni accompagnati dal dirigente Carlo Mario Piacquadio e dal referente tecnico Lorenzo Turchi e il presidente di Forum Rimini Venture Maurizio Ermeti. L’appuntamento, che si è tenuto martedì 12 marzo nella sede riminese di Confindustria Romagna, ha avuto come argomento la presentazione del nuovo piano dell’arenile e rientra nella programmazione di iniziative ed incontri che la delegazione riminese di Confindustria Romagna sta portando avanti con l’obiettivo di confrontarsi per trovare il percorso migliore per la crescita e lo sviluppo di tutto il territorio. 

“Il nuovo piano dell’arenile è un’opportunità unica per proiettare Rimini e la sua spiaggia nel futuro – ha sottolineato il sindaco Jamil Sadegholvaad – É sicuramente una sfida ambiziosa, ma che poggia su basi solide date dal grande lavoro condotto in questi mesi per arrivare a disegnare un arenile in grado di essere complementare ed armonico con la trasformazione del Parco del Mare. Un investimento epocale che racchiude in una visione e pianificazione unitaria spiaggia e lungomare, con l’obiettivo di rendere la fascia turistica sempre più attrattiva 365 giorni l’anno e quindi maggiormente competitiva a livello internazionale, dando ulteriore stimolo all’economia e all’occupazione del territorio”. 

“Proseguiamo nel percorso di confronto con la città, avviato nei mesi scorsi, così da accompagnare questa fase in cui i cittadini, le associazioni e tutti i soggetti interessati hanno la possibilità di formulare le osservazioni sui contenuti della proposta di piano assunta dalla Giunta, entro il termine del 3 aprile – ha spiegato l’assessora alla pianificazione del territorio Roberta Frisoni – Crediamo che il lavoro di confronto che si sta portando avanti con le varie componenti della città sia utile per arrivare alla condivisione di un piano che rappresenta uno strumento decisivo per l’innovazione della spiaggia nel segno della qualità ambientale, della sostenibilità, dell’inclusività e dei servizi”.

"Rimini è una città in cambiamento e il suo cambiamento viene apprezzato costantemente a livello nazionale e internazionale – ha sottolineato Maurizio Ermeti presidente Forum Rimini Venture - Cambiare l'arenile e armonizzarlo con i progetti del Parco del Mare può rappresentare un nuovo salto di qualità che permetterà di caratterizzare sempre di più la nostra destinazione a livello nazionale ed internazionale. Negli anni Sessanta abbiamo insegnato al mondo un modello di vivere la spiaggia, che poi è stato replicato ovunque. Ora tocca ancora a noi essere precursori e innovare quel modello".

A chiusura di incontro, Maurizio Ermeti in veste di Presidente IEG Italian Exhibition Group, su invito del Presidente Alessandro Pesaresi che ha ribadito il ruolo di grande importanza della fiera come infrastruttura strategica, ha aggiornato i presenti sull’andamento e sulle prospettive future del Gruppo condividendo l’importanza dell’agire in un’ottica di sinergie ed obiettivi comuni per la crescita di tutto il territorio. 

Martedì, 12 Marzo 2024 19:20

Sport, per Rimini "un anno da record"

Il 2024 sarà un anno straordinario e di grande sport per la città di Rimini, con un calendario senza precedenti scandito da appuntamenti di caratura internazionale, in primis la 111a edizione del Tour de France 2024, con Rimini al centro della “Grand Depart” per lo storico arrivo della prima tappa della corsa ciclistica più seguita al mondo che arriverà dopo un percorso di 205 km da Firenze attraversando gli Appennini, passando per la Valmarecchia e San Marino, prima di raggiungere l’arrivo sulla costa riminese.

Anche i padiglioni della Fiera di Rimini si confermano centro pulsante degli eventi indoor con due grandi appuntamenti: i Campionati Europei di Ginnastica Artistica Maschile (24-28 aprile) con la partecipazione di 38 nazioni, 179 atleti senior, 137 atleti junior per un totale di 316 atleti e Femminile (2-5 maggio) con 37 nazioni, 156 atlete senior, 133 junior per un totale di 289 atlete totali, un'arena che potrà ospitare oltre 4.000 spettatori e 605 atleti che si sfideranno. A settembre sarà la volta dei mondiali di pattinaggio artistico a rotelle, che ha in Italia tra i più grandi campioni a livello mondiale della storia di questa disciplina, inseriti nel cartellone dei World Skate Games 2024 con eventi in quattro regioni.

Punte di diamante di un lungo elenco di eventi sportivi che ad oggi il Tavolo di programmazione degli eventi sportivi istituito dall’Assessorato quantifica in 87 appuntamenti per il 2024, confermando la vocazione allo sport della città anche grazie alla collaborazione con organizzazioni sportive, federazioni nazionali e società del territorio che rappresentano l’ossatura del movimento sportivo della città.

A fare il punto sugli eventi del 2024, la seduta della sesta Commissione Consiliare Permanente che si occupa di turismo e sport e che si è riunita oggi pomeriggio per la prima volta da quando è stata istituita in seguito alla revisione del regolamento sul funzionamento del consiglio comunale.

“Si è aperto per la città un anno da record, con una concentrazione tale di qualità e di quantità di eventi sportivi mai visti prima – sottolinea l’assessore allo Sport Moreno Maresi - come poche altre realtà in Italia possono vantare. Fra tante conferme e importanti novità, l’arrivo storico del Tour de France è per noi motivo di orgoglio e soddisfazione incredibile. Rimini, un po’ per Dna un po’ per la piattaforma di servizi turistici oltre che sportivi che sa offrire, costituisce un caso d’eccellenza di come il binomio eventi sportivi-territorio possa essere strategico per il territorio. Gli 87 eventi sportivi che ad oggi sono confermati sul nostro territorio quest’anno sono capaci di generare presenze importanti, con effetti positivi anche sotto il profilo della destagionalizzazione. Ciclismo, pattinaggio, ginnastica artistica, pallacanestro, danza, motociclismo, frisbee, corsa, auto d’epoca: tutti gli sport e le discipline sono presenti, comprese alcune particolarità come il tchouckball, con le sue 3500 presenze che a Rimini ogni anno trovano casa da venti anni. Un fermento che conferma l’attenzione per tutte le discipline, più e meno diffuse, dal valore sociale e di collante per la comunità - conclude l'assessore Maresi e che trova conferma anche nell’alto numero di patrocini – 94 - rilasciati dal Comune nel 2023 per gli eventi sportivi e che nei primi due mesi del 2024 sono già arrivati a quota 30”.

Agonismo e spettacolo, grandi campioni e grandi emozioni, sport di squadra e individuali, discipline maggiori e solo apparentemente minori, ma anche atleti e squadre, spettatori e accompagnatori, staff, giudici di gara; operatori dei media: numeri e presenze dal grande impatto economico diretto sul territorio.

Ad aprire il cartellone primaverile degli appuntamenti sportivi internazionali sarà il Paganello con una XXXIII edizione che si annuncia l’edizione più grande di sempre. Infatti, il Paganello 2024 ospita 142 squadre, con 2000 atleti partecipanti da tutto il mondo nel weekend in Pasqua, dal 30 marzo al 1 aprile 2024.

Compie 20 anni di sport a Rimini l’evento internazionale di Tchoukball più grande e divertente al mondo: torna la due giorni (10-12 maggio) il festival di 2 giorni aperto a tutti e composto da 5 tornei giocati sulla spiaggia di Viserba con 20 campi da gioco montati lungo 1 Km di spiaggia.

Sempre a maggio torna Rimini Wellness in programma come di consueto per il ponte della Festa della Repubblica (30 maggio-2 giugno) in contemporanea con il suo fuorisalone RiminiWellness Off. Alla fine di giugno è atteso Ginnastica in festa Summer edition con i suoi 25mila partecipanti per un evento lungo dieci giorni in collaborazione con la Federazione Ginnastica d’Italia (FGI), si prosegue con luglio e l’arrivo di Sportdance, il più importante Festival Europeo di Danza Sportiva organizzato da FIDS, che si terrà presso i padiglioni di Rimini Fiera.

Riflettori anche sui motori: dalla grande novità dei Campionati Mondiali di FormulaE (13/14 aprile) al motomondiale con il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini che accenderanno il Misano World Circuit (6/8 settembre), passando per la Transitalia Marathon (20/22 settembre).

Tanti tra la primavera e l’estate anche i tornei di calcio promossi dalle realtà sportive del territorio, così come gli appuntamenti con la vela e i diversi appuntamenti dedicati a chi ama il basket nei playground presenti in città, a partire dal Rimini Beach Court che vedrà tornare accanto al Belvedere di Piazzale Kennedy importanti appuntamenti dedicati alla palla a spicchi

Non sono eventi sportivi in senso stretto, ma eventi legati a doppio filo con lo sport quelli che sono stati ricordati durante la seduta della commissione: dall’esposizione della Coppa Davis in città nell’ambito di Rimini Wellness nella sede della fiera, preceduta dall’esposizione anche all’interno del Teatro Amintore Galli offrendo a tutta la città la possibilità di ammirare questo trofeo, all’apertura del calciomercato nella sede del Grand Hotel di Rimini, fino all’academy degli allenatori di calcio Coach Experience che si terrà in giugno alla fiera con oltre mille partecipanti.

 

Martedì, 12 Marzo 2024 08:09

Santa Giustina, la variante contestata

A Santa Giustina sta per partire un cantiere che, nel parere di tanti abitanti della frazione, produrrà uno scempio del territorio e non risolverà i problemi di traffico e di inquinamento da tanto tempo denunciati. Anche qui si spezzetteranno o perderanno completamente ampie aree di produzione agrcicola. Proprio come per i lavori per la nuova Statale 16. Anche qui verranno a generarsi danni ambientali, oltre che economici. Ma se c'è un grande movimento di oppositori alla complanare, con le associazioni degli agricoltori, qualche gruppo ambientalista, lo storico comitato dei residenti di Santa Giustina nel tentativo di mettersi di traverso alla realizzazione dell'opera, nessuno invece alza un dito rispetto all'altro scempio, identico se vogliamo, che sta per essere messo in atto con la realizzazione della circonvallazione alla via Emilia. I lavori tanto attesi e chiesti dai cittadini per eliminare il problema del traffico dalla statale e limitare i carichi di inquinamento sul centro abitato che stanno partendo (siamo in fase di espropri) non eliminano però il disagio, ma lo spostano semplicemente qualche metro più a monte, verso il fiume Marecchia."Si impiegano 22 milioni di euro per spostare una strada (di fatto pochi metri più in là) che sarà lunga poco più di 2 chilometri ma che ha reso necessario l’esproprio di oltre 64.000 metri quadri, tra cui 50.000 metri quadri di suolo produttivo, che saranno cementificati, alcune attività agricole azzerate e altre 20 tagliate a metà, alcune abitazioni con la nuova strada a meno di 20 m", spiega l'associazione 'Vivibene a Santa Giustina', che invita ufficialmente il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad ad andare verificare cui i suoi occhi la situazione. 
 
"Nessuno vuole negare i problemi legati al traffico di Santa Giustina, ma perché appesantire ancora di più il nostro territorio e circondarlo ulteriormente di smog? Perché condannare il nostro paese ad un’altra colata di cemento che taglia a metà le nostre terre e ci impedisce di viverle? Abbiamo già la via Emilia, 3 linee dell’alta tensione, il biogas, il depuratore che abbiamo dovuto accettare senza possibilità di replica. Ogni lato del paese presenta criticità e per questo vediamo quotidianamente tanti dei nostri compaesani passeggiare in queste zone perché non ci sono a disposizione altre vie per farlo", spiega l'associazione 'Vivibene a Santa Giustina', i cui referenti, a suo tempo avevavno presentato un progetto per la realizzazione della circonvallazione accanto al tracciato dell'autostrada e utilizzando in gran parte terreni già espropriati. si tratta del progetto Ecolife "presentato in seconda commissione all’Amministrazione comunale di Rimini l'8 maggio 2015, presidente era Carla Franchini, e consegnato all’attenzione del presidente del Consiglio Comunale Vincenzo Gallo l'11 maggio 2015. Un progetto "con osservazioni concrete e dettate dal buon senso e dalle evidenze, proponendo soluzioni alternative e più sostenibili che fossero valide per tutti i cittadini di Santa Giustina".
 
In pratica, "abbiamo cercato di promuovere un dialogo a partire dalla conoscenza del nostro territorio e dei suoi abitanti, delle loro esigenze e abitudini. Non siamo stati ascoltati su nessuna osservazione e proposta avanzata; è stato deciso di portare avanti sempre e comunque il progetto comunale, che è stato più volte rimaneggiato ed ogni volta peggiorato, delegandone infine la realizzazione ad Anas". Tra i peggioramenti i residenti segnalano l'eliminazione dei "sottopassi e le rotonde previsti nelle stesure iniziali, lasciando solo una strada ad una corsia per senso di marcia che taglia a metà, devasta, una strada che isola e divide". Diverse le persone anziane, segnalano dall'associazione 'Vivibene a Santa Giustina' le cui abitazioni resteranno a monte della nuova circonvallazione.
 
"Il paese sarà di fatto tagliato, penalizzando le attività che rimarranno a monte del tracciato (lato Marecchia) visto che non ci sono sottopassi o rotonde che permettono di raggiungere facilmente il centro paese e il cimitero, limitando di fatto i contatti e gli spostamenti a piedi e delle persone che non utilizzano le vetture, come gli anziani, e allungando il percorso a tutte le altre (ovviamente anche nel senso contrario verso il fiume), il tutto a 400 metri in linea d’aria dalla nostra scuola elementare, una delle poche a offrire ancora ai bambini uno sguardo sul verde; impedendo agli agricoltori impossibilitati a raggiungere con i mezzi agricoli le parti di terreno tagliate a metà di poterle coltivare e interrompendo infine i percorsi sociali esistenti. Il tutto per spostare il problema senza risolverlo", spiega l'associazione.
 
"Ma di questo non parla nessuno. Perché in questo territorio i danni dovrebbero essere diversi dai “gravi danni ambientali irreversibili” di cui si parla invece in riferimento alla statale16? Il nostro appello va anche alle associazioni ambientali: perché la statale 16 no e la variante alla statale 9 – Circonvallazione sì? Cosa hanno di diverso queste zone per non meritare nessuna attenzione? Perché per risolvere un problema ne dobbiamo creare un altro ugualmente grave? Come cittadini di Santa Giustina, è nostro dovere proporre e chiedere alla nostra amministrazione soluzioni sostenibili per tutti". Da qui un rinnovato invito al sindaco.
 
Tra l'altro da qualche giorno nel cantiere sono visibili alcuni strani scavi, che potrebbero fa pensare a ritorvamenti archelogici: una tomba romana? Si vedrà.
 

Imprenditori e amministratori hanno partecipato insieme in gran numero al convegno “La città che cambia. Il commercio al centro dell’economia urbana - La nuova Legge regionale e i contributi per le imprese” organizzato da Confcommercio della provincia di Rimini e CAT Confcommercio Rimini con il patrocinio di Regione e Provincia, per entrare nei dettagli della nuova Legge della Regione Emilia Romagna sullo sviluppo dell’economia urbana. Auditorium “Campana” gremito per ascoltare come il nuovo dispositivo regionale impatterà sulle città e sui borghi del territorio per valorizzare i luoghi e sviluppare l’economia locale legata alle piccole e micro imprese nel segno di quella sinergia pubblico-privato alla base della Legge.

“Sono in arrivo sostegni importanti per le imprese del commercio di prossimità e per i pubblici esercizi che comprendono anche le discoteche – sottolinea nei suoi saluti agli intervenuti il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino –. Ma questa nuova legge non va vista solamente come contenitore di aiuti a fondo perduto, bensì come grande opportunità di rigenerazione e riqualificazione del territorio, unendo in progettualità sinergiche la parte pubblica a quella privata del tessuto economico cittadino. Si tratta di un nuovo modo di approcciare allo sviluppo delle nostre realtà, della nostra comunità, con tanti attori che insieme contribuiranno alla riqualificazione e alla valorizzazione del contesto in cui vivono e operano portando benefici a tutti. Non ultimo il ruolo delle associazioni, sempre più fondamentali come collettori tra piccole imprese e amministrazioni, sia in ausilio agli imprenditori, sia come collaborazione per il pubblico nella definizione degli obiettivi strategici e nella realizzazione degli interventi”.

A spiegare nei dettagli il provvedimento regionale è stato l’assessore al Commercio e al Turismo, Andrea Corsini: “Abbiamo voluto mettere mano alla Legge 41 del 1998, che è stata importantissima nel sostegno alle piccole imprese e di cui per questo abbiamo confermato alcuni ambiti, ma che andava rinnovata per stare al passo con i grandi cambiamenti avvenuti in questi anni. L’obiettivo di questa nuova Legge sull’economia urbana, votata all’unanimità, è aprire una fase nuova sostenendo l’ossatura della nostra economia che è formata dalle piccole e micro imprese, evidenziando anche il loro grande valore per la comunità. Lo faremo attraverso i bandi, il primo dei quali di 18 milioni di Euro uscirà a giorni e andrà a co-finanziare gli investimenti delle imprese di commercio e pubblici esercizi che da anni ormai stanno vivendo oggettive difficoltà. Sosterremo vari ambiti, dalle opere murarie agli impianti, dalle attrezzature agli arredi. Successivamente, attraverso i decreti attuativi, prima dell’estate arriveremo a delineare concretamente quelli che abbiamo chiamato “hub urbani” e “hub di prossimità”, ovvero luoghi decisi dai Comuni d’intesa con le associazioni di categoria, nei centri storici o anche nelle periferie, che presenteranno progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana migliorando aspetti come accessibilità, mobilità, parcheggi. La Regione sosterrà questi progetti che andranno presentati in forma aggregata, non solo al momento della progettualità, ma anche nello sviluppo con un ulteriore bando da 40 milioni di euro su tre anni. Si aprirà così una fase nuova per le nostre città. Non pretendiamo che questa Legge da sola sia risolutiva di dinamiche sociali e cambiamenti più grandi di noi, ma si prefigge di sostenere le piccole imprese dando loro una mano a stare sul mercato con idee nuove e incentivi economici importanti e mirati”. 

“Come Provincia di Rimini siamo orgogliosi che la Regione abbia presentato qui questa nuova Legge – ha detto la consigliera provinciale Alice Parma -. Una Legge che guarda ai bisogni attuali delle nostre città, dei nostri borghi, ovvero dei nostri centri commerciali naturali che sono anche i luoghi abituali d’incontro delle persone, delle famiglie. La nostra economia è basata sulle micro e piccole imprese, che rendono vie e piazze cuori pulsanti della comunità e il legislatore ha voluto agire su fattori importanti come accessibilità, inclusione, sostenibilità ambientale, attivando un circolo virtuoso che porta occupazione e vivibilità. È arrivato il momento giusto per ripensare al commercio che ha bisogno, lo dicono i numeri, di una modifica sostanziale. Insieme il pubblico, le associazioni e gli imprenditori hanno ora la possibilità di dare impulso a questo sviluppo”.

Marco Leoni, presidente della società di ricerca e consulenza nel settore distributivo Iscom Group, ha mostrato alcuni esempi di provvedimenti simili sul territorio italiano, andando nello specifico dei vari casi regionali. “Gli Hub saranno caratterizzati da una pluralità di funzioni e soggetti rispetto ai quali le attività commerciali fungono da motore per accrescerne attrattività, rigenerare il tessuto urbano, garantire integrazione e valorizzazione delle risorse presenti sul territorio per rispondere alle esigenze quotidiane delle persone. In più, non viene dimenticato il ruolo fondamentale della formazione, in particolare sulla transizione verde e digitale. La creazione di questi nuovi spazi di vita e di servizi permetterà di rispondere ai bisogni del cittadino mettendo al centro il ruolo proattivo della comunità. Tutti insieme ci rimboccheremo le maniche per non disperdere gli importanti obiettivi fissati dal legislatore, che ha compreso come pubblici esercizi e attività commerciali di prossimità possano fungere da propulsore per la rigenerazione dei territori”. 

Salute e sicurezza sul lavoro: a gennaio 2024 già un morto sul lavoro in Emilia-Romagna. Lo ricorda la Cgil, pubblicando il rapporto dell'osservatorio regionale permanente. La denuncia d’infortunio con esito mortale arriva da Parma. Si tratta di un lavoratore migrante, che lavorava nel settore del terziario. Nel 2023 le denunce erano state 2 nel solo mese di gennaio.

In particolare, nel territorio riminese, si riscontra un aumento del 15,1% degli infortuni sul lavoro, con 305 denunce; un aumento superiore a quello regionale.Per quanto riguarda le malattie professionali il dato di gennaio 2024, rispetto allo stesso mese del 2023, conta già 23 denunce. Si tratta in questo caso di un significativo aumento del 91,7%; un dato che, per trovare conferma nelle sue tendenze, andrà confrontato con il suo andamento nel corso del 2024. In ogni caso si sta riscontrando un aumento di denunce di malattie professionali, stando all’attività del patronato INCA CGIL Rimini.

A gennaio 2024 il 37,4% delle denunce di infortunio in provincia di Rimini ha riguardato donne (+1,2% rispetto allo stesso periodo del 2023). In generale la fascia di età dove si è concentrata la maggior parte degli infortuni è stata quella 41-65 anni. Raddoppia nello stesso periodo la quantità di infortuni che riguarda gli ultra 65enni (da 5 a 10). Il settore che in provincia di Rimini conta il maggior numero di infortuni è quello delle costruzioni (8,3% sul totale). Continuano ad essere numerosi (ed in aumento) gli infortuni nei settori della sanità e del sociale: 16 (erano 12 a gennaio 2023).

Vale sempre la pena ricordare che, in tema di infortuni mortali, dal 2002 al 2023 in provincia di Rimini hanno perso la vita per causa di lavoro 108 persone.

La situazione regionale: 5.169  infortuni denunciati a gennaio 2024 (+6,2% rispetto ai 4.866 dello stesso periodo 2023);
1 denuncia d’infortunio con esito mortale a gennaio 2024 (nel 2023 sono state 2 nello stesso periodo);
513 malattie professionali denunciate a gennaio 2024 (+17,9% rispetto alle 435 dello stesso periodo del 2023).

Analizzando i settori dove sono avvenuti gli infortuni in Emilia-Romagna, essi sono: industria e servizi (4.078), agricoltura (204), attività per conto dello Stato (887). A gennaio 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023 aumentano significativamente gli infortuni denunciati nei settori: industria alimentare (+3,4%), metalmeccanica (+3,8%), costruzioni (+4,6%), commercio (+5,6%), trasporto e logistica (+6,4%), sanità ed assistenza sociale (+6,4%. Questi settori che hanno visto un incremento di denunce d’infortunio anche su tutto il 2023, insieme a quello di alloggio e ristorazione che, per le dinamiche stagionali, a gennaio 2024 ha visto “solo” un incremento di denunce del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2023 (totale 2023 su 2022: +4,9%).
Per quanto riguarda gli infortuni denunciati e gli infortuni con esito mortale risulta rilevante il numero di denunce in cui non è possibile determinare il settore di appartenenza. Va inoltre evidenziato che i dati INAIL non consentono l’imputazione degli infortuni e delle malattie professionali ad eventuali attività in appalto. Non è dunque possibile rilevare quanto percepito nell’attività sindacale quotidiana; vale a dire che nella filiera di appalti e subappalti appaiono più frequenti gli infortuni e le malattie professionali. Dato l’aumento di criticità lavorative legate agli appalti, si tratta di elementi che meriterebbero attenzione.

Giovedì, 07 Marzo 2024 08:53

Regione in missione a Bruxelles

La delegazione dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, guidata dalla presidente Emma Petitti e composta dai membri dell'Ufficio di Presidenza - i vicepresidenti Silvia Zamboni e Fabio Rainieri, il consigliere questore Gianfranco Tagliaferri, la consigliera segretaria Lia Montalti -, dal presidente della commissione Territorio, ambiente, mobilità Stefano Caliandro e dai vicepresidenti di commissione Luca Sabattini (Bilancio, affari generali e istituzionali), Gabriele Delmonte (Politiche economiche), Daniele Marchetti (Politiche per la salute e politiche Sociali) e Stefania Bondavalli (Cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità), ha concluso una missione di due giorni a Bruxelles che si è svolta dal 4 al 6 marzo.

I consiglieri si sono confrontati con alcuni degli interlocutori chiave della Regione a Bruxelles nell'ambito di un programma di incontri promosso dall'Assemblea legislativa, con il supporto della Delegazione presso l'UE della Regione Emilia-Romagna. Duplice l'obiettivo: da un lato, approfondire le priorità dell'agenda politica europea di maggiore rilevanza per il territorio, dall'altro, presentare e promuovere il lavoro svolto in Emilia-Romagna per cogliere le opportunità europee. Il contesto in cui si è inserita la missione istituzionale, a pochi mesi dalle elezioni europee, è quello di un'UE che si appresta a chiudere una legislatura caratterizzata dalla necessità di far fronte a sfide senza precedenti, fra cui Brexit, pandemia, guerra in Ucraina e poi in Medioriente, crisi climatica ed energetica.

"È fondamentale che le amministrazioni locali, a tutti i livelli, si confrontino periodicamente con i propri rappresentanti in sede UE per poter rispondere al meglio alle richieste delle comunità, che possono percepire l'Unione europea come distante dalle questioni quotidiane. Una distanza fittizia, se si pensa anche solo all'impatto che i fondi dell'Unione europea hanno sui territori e quindi sulla vita dei cittadini. La collaborazione fra istituzioni locali, regionali, nazionali ed europee, pertanto, è la chiave per vincere le nuove sfide e costruire un futuro in cui la transizione ecologica e la trasformazione digitale siano il volano per una ripresa economica inclusiva, che garantisca lavoro di qualità e coesione sociale. Il raggiungimento di questi obiettivi, peraltro, è possibile solo se vi è il coinvolgimento del territorio e delle associazioni e portando l'Europa più vicina ai cittadini" ha sottolineato la presidente Emma Petitti.

A metà del percorso di Next Generation EU e nel pieno della programmazione europea 2021-2027, PNRR italiano, politica di coesione, politica agricola comune, sfide energetiche e climatiche sono stati al centro degli scambi con i rappresentanti delle Istituzioni europee e italiane a Bruxelles. A tal fine, il programma della missione ha previsto incontri con il segretario generale del Parlamento europeo, gli europarlamentari della circoscrizione nord-est, i rappresentanti permanenti di Camera e Senato a Bruxelles, la Task Force Recovery della Commissione Europea, le due Direzioni generali per la coesione e il clima sempre della Commissione Europea e la Rappresentanza permanente d'Italia presso l'UE.

“Prima di tutto grazie, a tutti coloro che in vari modi hanno contribuito a questo percorso che oggi ha vissuto un momento emozionante e intenso con la presentazione del dossier di candidatura di Rimini capitale italiana della cultura 2026 alla giuria. Siamo orgogliosi: del lavoro fatto, dell’idea di futuro che abbiamo proposto, fortemente incardinata sul protagonismo delle nuove generazioni. Orgogliosi di aver presentato una Romagna unita, oltre la forma e la facciata. Un territorio capace di valorizzare i propri campanili superandoli allo stesso tempo attraverso un progetto comune. Un territorio eterogeneo ma con una unica forte identità culturale. A prescindere dall’esito della selezione, questo percorso conferma le grandi potenzialità e capacità della Romagna di guardare al futuro insieme”. 

Così il sindaco Jamil Sadegholvaad a chiusura della giornata che ha visto Rimini e la Romagna protagoniste alla Sala Spadolini del Ministero della Cultura, sede delle audizioni che da ieri ha visto le dieci città finalista esporre i propri programmi, idee e azioni.

Alle 11.30 è iniziata l’audizione di Rimini, con le parole del sindaco Sadegholvaad. “Grazie alla commissione per questa opportunità, offerta a Rimini e alla Romagna intera. Corriamo sotto le insegne di un motto: Vieni Oltre. A Rimini il desiderio di conoscenza,  la curiosità verso gli altri ci fa ogni volta alzare i piedi per guardare cosa c’è oltre il limite del presente. Una storia importante e anticonformista quella di Rimini, dove la dialettica tra contraddizioni, vere o apparenti, e tra gli stessi stereotipi ha alimentato il terreno di una perenne spinta verso il futuro. Il dossier di candidatura ne è perfetta impronta digitale. Questa candidatura è un atto collettivo di volontà e ragione, di sinergia strategica tra territori amministrativamente anche differenti, che sanno essere uniti non solo nel momento del bisogno ma nel quotidiano impegno a favore delle proprie Comunità. Lo dico con orgoglio infinito e, forse, con una punta di immodestia ma la Romagna da sempre contribuisce e contribuirà da protagonista alla crescita di questo Paese”.

Lo sguardo verso le nuove generazioni incarnato negli occhi e nelle parole di Diletta Casali, volto del video realizzato e presentato a sintesi di questo percorso iniziato mesi fa. “Sono onorata ed emozionata – ha esordito Diletta Casali – Noi giovani amiamo Rimini perché ci permette di creare solide radici e di sviluppare la consapevolezza che sarà sempre punto di riferimento e una casa. Rimini è letteralmente e metaforicamente un mare dove ognuno può trovare il suo posto, in cui si creano infinite reti di relazioni vere. Rimini per noi è un luogo di incontri con i riminesi di una volta, con chi siamo noi oggi e con chi vorremmo essere in futuro. Noi vogliamo essere accompagnati, ed è ciò che si propone questo progetto, ma anche liberi di esprimerci, di essere noi i protagonisti della nostra città. A partire da questa tappa ha un lungo percorso alle spalle e tanto ne ha ancora davanti. Con questa candidatura vorremmo che la nostra voce fosse ascoltata, per costruire il nostro futuro qui e ora. I giorni scorsi abbiamo presentato un questionario in collaborazione con l’università rivolto agli under 30. La prima domanda era se si era conoscenza della candidatura e del dossier di Rimini. Il 90% ha risposto sì. Quel sì è la nostra voglia di rispondere alle sfide che la città e il futuro ci propone. Diciamo Vieni Oltre”.

E’ stata poi la volta delle due direttrici artistiche di candidatura, Francesca Bertoglio e Cristina Carlini. “L’amore che ha Diletta per la sua città l’abbiamo incontrato continuamente – Francesca Bertoglio - ed è un amore ricambiato. Lo abbiamo incontrato nei giorni di percorso partecipato che abbiamo condotto con centinaia di persone di ogni età, professione, estrazione sociale. E i giovani? Mai incontrati così tanti giovani innamorati della loro città in maniera così potente, consapevoli magari di dover fare una ‘volo’ fuori, ma con la consapevolezza e con il desiderio di tornare. Questo è stato un percorso partecipato, Rimini è allenata al percorso partecipativo, ne fa un modello da 15 anni. Rimini è una città che ha un immaginario potentissimo, giovane, dinamico e creativo. Pupi Avati che parla di habitat. Siamo davvero di fronte ad una forza creativa che ha nel Dna, come essere generativi ed ispirazionali. Vieni oltre non avere paura, mescolati con la nostra capacità di creare, creiamo insieme nuovi immaginari. Mettiamo a disposizione questa energia giovane, abbiamo un territorio che ha eccellenze. I giovani che vogliono tornare in questa città, ai giovani che vogliono essere protagonisti: a loro diamo le redini”.

“Rimini capitale vuole essere laboratorio di sperimentazione, dove le nuove generazioni della Romagna e di tutta Italia saranno invitate a sperimentare e innovare – ha sottolineato Cristina Carlini - Parleremo di un grattacielo dove convivono 18 differenti nazionalità, di una costa italiana del 2126 che affronta un innalzamento della temperatura di 3 gradi, raccoglieremo VHS e vecchi filmini da chiunque li abbia nel mondo per creare una grande opera collettiva, racconteremo la storia e il futuro di una spiaggia e dei corpi che l’hanno abitata, canteremo e balleremo passando dall’italodisco al liscio e poi ai ritmi e alle contaminazioni contemporanee. Useremo la tecnologia per esplorare la casa di un chirurgo dell’antichità, porteremo gli artisti dentro le aziende per cambiare punto di vista sul lavoro, apriremo cantieri creativi e nuove filiere per moltiplicare la scintilla produttiva legata alla cultura, legheremo la Provincia e la Romagna con nuovi cammini, catene di luce e opere di street art.  Sono progetti coraggiosi, dove abbiamo scelto di correre rischi e affrontare temi difficili e questioni non risolte. Tutto ciò è possibile perché Rimini da 15 anni ha costruito percorsi partecipativi e di coprogettazione con centinaia di cittadini, che hanno consegnato alla politica delle linee strategiche che affrontavano i problemi e rispondevano a necessità reali”.

“Curiosità, accoglienza e capacità di andare incontro all’altro sono le caratteristiche che da 45 anni distinguono il Meeting – sottolinea Emmanuele Forlani per il Meeting di Rimini – ed è anche l’occasione che dimostra come essere luogo di incontro e di vacanza non significhi assenza di proposta culturale, ma, al contrario, pienezza di contenuti. Per queste ragioni sosteniamo appieno e convintamente questo progetto”.

“Ci sono tre ragioni per cui la Regione Emilia Romagna sostiene questo progetto – spiega l’assessore Mauro Felicori - La prima è che è una candidatura generosa: Rimini subito dopo l’alluvione di maggio ha scelto e chiesto di allargare la proposta alla Romagna. La seconda è che è una candidatura sostenibile: pragmaticamente, non solo la Regione sarà impegnata finanziariamente a sostegno della capitale, ma tutte le nostre compagnie, il sistema museale e dello spettacolo lavoreranno per il programma culturale. La terza è che è una candidatura ambiziosa: c’è chi si candida per una medaglia, per avere un voto in pagella, Rimini si candida perché è una città che ha una vocazione globale”. Un intervento, chiuso sulle note emozionanti di Romagna Mia nella versione di Federico Mecozzi.  

Nella seconda parte dell’audizione le domande dei commissari, con gli interventi anche del sindaco di Ravenna De Pascale in rappresentanza delle amministrazioni della Romagna che hanno sottoscritto il progetto di capitale, tutti presenti in sala: il sindaco di Faenza Massimo Isola, il sindaco di Lugo Davide Ranalli e gli assessori alla Cultura di Cesena e di Forlì Carlo Verona e Valerio Melandri, che si sono uniti al sindaco Sadegholvaad e a Diletta per l’appello finale, nel segno di una Romagna che unita insegue un sogno.

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