Arriva la app, parcheggi agevolati a lungomare
(Rimini) Il Comune di Rimini istituisce in via sperimentale un abbonamento agevolato che consentirà a prezzi ridotti la sosta sul lungomare nel settore C1, ovvero Tintori, Murri, Di Vittorio, Spadazzi e Largo Boscovich.
La giunta comunale ha infatti approvato nell’ultima seduta l’istituzione del nuovo servizio che nasce dall’incontro delle proposte avanzate dalle categorie economiche e dagli operatori riminesi e la disponibilità della EasyPark srl, la ditta operante in Europa leader nel pagamento della sosta attraverso il sistema digitale Mobile Payament che ha acquisito nelle scorse settimane la Brav Servizi, titolare di “Sosta Facile” l’ App con cui è possibile pagare la sosta nei parcheggi comunali riminesi attraverso lo smartphone.
Da questo incontro, capace di ampliare la gamma offerta relativa ai pagamenti elettronici della sosta e al contempo ottimizzare la fruizione del sistema della pubblica favorendone l’utilizzo durante il giorno, è nata questa particolare forma di abbonamento agevolato.
L’abbonamento consentirà, a fronte di un acquisto anticipato, di rendere disponibili tariffe agevolate della sosta da effettuarsi con pagamento elettronico attraverso l’uso di un App. L’acquisto dovrà essere effettuato da un'associazione o cooperativa o consorzio o forma associativa analoga, in grado di ripartire a sua volta tra gli operatori i pacchetti di sosta.
Ogni singolo operatore, accedendo all'App. con un proprio codice identificativo, potrà attivare pacchetti di sosta su richiesta dei propri clienti, caricando il numero di targa dell’autovettura dello stesso.
Ciò consentirà di applicare tariffe ridotte rispetto a quelle in vigore, ovvero 4 euro per la sosta fino a 4 ore (mezza giornata), o 7 euro fino a 9 ore (giornata intera). Il cliente dovrà solo posizionare un tagliando in posizione visibile nell'auto e rimborsare all'operatore il costo della sosta, che eventualmente potrà essere prolungata attraverso l'App.
In questo caso ogni singolo operatore economico o associato, accedendo all'App. con un proprio codice identificativo, potrà attivare ticket di sosta su richiesta dei propri clienti che necessitano di parcheggiare sul lungomare. Il cliente, dietro pagamento all'operatore del costo della sosta, riceverà un tagliando che dovrà posizionare in posizione visibile nell'auto. Il sistema prevede anche che al soggetto sottoscrittore del servizio venga inviato un report con la quantità di sosta emessa, eventualmente suddivisa per singoli operatori associati, in modo da poterne in caso distribuire i relativi rimborsi.
L'operazione riveste carattere sperimentale nella prospettiva della realizzazione del Parco del Mare e non riguarderà la sosta nella fascia oraria compresa dalle ore 23 alle ore 8. L'amministrazione provvederà in questi giorni a divulgare tra le categorie economiche i contenuti di questa nuova proposta contrattuale.
Rapina in villa col cacciavite, preso uno dei 4 malviventi
(Rimini) Arrestato dalla polizia un uomo, di origini napoletane del 1984, responsabile dei reati di rapina pluriaggravata e lesioni aggravate commessa lo scorso mese di maggio nei confronti di una famiglia residente nel riminese all’interno della propria abitazione.
Dopo un sopralluogo effettuato negli istanti immediatamente successivi al fatto, personale della Polizia di Stato ha accertato che poco prima, mentre si trovava in salotto al primo piano del proprio casolare, ove si è addormentato davanti alla TV, il capofamiglia è stato bruscamente svegliato dall’irruzione di quattro malviventi, due dei quali travisati e due a volto scoperto. Uno dei quattro, brandendo in mano un grosso cacciavite, gli ha intimato di non agitarsi e, condotto nella camera da letto di una delle figlie, gli ha sottratto il portafogli che custodiva nella tasca posteriore dei pantaloni. Gli altri componenti il gruppo, dividendosi, hanno invece raggiunto le altre stanze da letto locate sullo stesso piano: dopo avere svegliato bruscamente entrambi i ragazzi, li hanno radunati insieme al padre, ove rimaneva a loro guardia almeno uno dei malviventi, alternandosi, mentre gli altri rovistavano in tutta la casa.
In quelle fasi, uno dei residenti ha tentato una reazione, mordendo con forza un dito della mano di uno dei malviventi che teneva la mano sulla bocca per impedire di urlare, mentre con una mano ha stretto con forza i genitali di un secondo malvivente, il quale non ha esitato a colpirla con violenza al capo con una barra di ferro che portava al seguito, quasi certamente un piede di porco, provocando una vasta ferita (per la quale poi, al termine dell’azione delittuosa, i medici del 118 intervenuti sul posto, hanno dovuto praticare le necessarie cure). Mentre almeno uno dei malviventi continuava vigilare il gruppo familiare radunato in un’unica stanza anche sotto l’intimidazione di due grossi coltelli prelevati dalla cucina, gli altri complici hanno iniziato a rovistare l’interno dei locali situati al primo piano del casolare, asportando denaro contante per un totale di circa 400, euro custoditi, in parte, all’interno della borsetta, dalla quale risultava altresì prelevata la sua copia del mazzo di chiavi di casa e del locale ove prestava attività lavorativa, mentre il resto nelle altre stanze del piano.
Quindi, dopo avere devastato la casa ed essersi limitati ad impossessarsi del denaro contante i quattro hanno preso le chiavi dell’autovettura, lasciata la sera precedente parcheggiata nell’aia sottostante l’abitato, per poi fuggire a bordo della stessa.
Gli accertamenti effettuati dal personale della Polizia scientifica e la successiva attività investigazione da parte del personale della Squadra Mobile ha consentito di identificare e arrestare uno dei quattro autori della efferata rapina.
I rilievi effettuati dagli specialisti della Polizia Scientifica sui due coltelli da cucina, armi queste utilizzate per compiere il delitto, hanno consentito infatti di raccogliere elementi per poter proseguire le attività di indagine con metodi tradizionali e con l’ausilio della strumentazione tecnica.
Gli uomini della Mobile dopo articolati servizi di appostamento sono riusciti a individuare il covo che l’uomo, sentendosi “chiuso” dalla Polizia di Stato, si era ricavato per rendersi irreperibile: l’uomo infatti è stato arrestato mentre dormiva all’interno di un garage posto al piano terra di una palazzina in zona Rivazzurra.
Spaccia marijuana al bagno 3, pusher in manette
(Rimini) Era appena trascorsa la mezzanotte, quando un equipaggio delle Volanti della Questura di Rimini, nonché personale dei Reparti Prevenzione Crimine e Cinofilo di Bologna impegnato nel servizio di controllo del territorio finalizzato al contrasto dei reati predatori nonché al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope nella zona dei locali da ballo del lungomare Tintori di Rimini, ha notato all’interno dello stabilimento balneare “3”, diventato ormai luogo che calamita centinaia di minorenni, un gruppo di giovani presumibilmente stranieri, i quali erano seduti sotto un ombrellone ed uno di questi in piedi: gli agenti hanno colto in particolare il momento in cui uno di quei giovani ha ceduto a un altro giovane un involucro di cellophane bianco contenente marijuana, cessione documentata da altri poliziotti che, in abiti civili, hanno percepito in maniera chiara e inequivocabile la cessione della sostanza stupefacente proprio mentre l’acquirente apriva la sua confezione per verificarne il suo contenuto.
Bloccati in sicurezza, l’acquirente ha subito confermato di aver acquistato quell’involucro dal giovane straniero lì presente, pagando la somma di Euro 20,00, banconota subito rinvenuta nella tasca posteriore destra del pantalone del giovane “pusher”
Il fiuto del cane ha consentito inoltre di rinvenire altre dosi di sostanza stupefacente: il cane poliziotto infatti si è diretto immediatamente verso il gruppo di giovani mentre il pusher ha cercato di disfarsi di un ulteriore involucro di marijuana confezionato con le stesse modalità di quello trovato in possesso e sequestrato al giovane romeno.
Ruba vino al supermercato, arrestato dominicano
(Rimini) Erano le 16 quando è giunta al centralino della Sala Operativa della Questura di Rimini una segnalazione relativa a una furto avvenuto poco prima presso un supermercato della città di Rimini. Giunti immediatamente sul posto, i poliziotti hanno assunto le dichiarazioni dei presenti e, dopo aver effettuato tutti i necessari accertamenti, hanno ricostruito la dinamica di quanto poco prima accaduto, individuandone l’autore: si tratta di un uomo di 48 anni nato nella repubblica dominicana. Uno dei dipendenti del negozio, fuori dal servizio, aveva notato la presenza di una persona di sesso maschile, vestito con pantaloncini mimetici, camicia azzurra e carnagione olivastra, che usciva dall’esercizio con fare sospetto.
Il dipendente, rilevata l’ “anomala” condotta han quindi chiesto l’intervento della Polizia di Stato, subito intervenuta sul posto.
Dagli accertamenti è emerso che l’uomo ha chiesto alle cassa una birra per l’importo di quaranta centesimi e, non ottenendo quanto chiesto, è uscito dal supermercato. Il direttore del negozio, notando un vistoso rigonfiamento sulla tasca destra del pantalone indossato dall’uomo, ha deciso di seguirlo intimandogli di fermarsi, ma questo, vistosi scoperto, si dava a precipitosa fuga. Durante la fuga lo stesso perdeva dalla tasca destra una confezione di vino che veniva recuperata successivamente.
L’uomo, raggiunto dal direttore e dal dipendente fuori servizio, non ha esitato ad utilizzare violenza, al fine di guadagnarsi l’impunità. Immediatamente bloccato in sicurezza dai poliziotti sopraggiunti sul posto, è stato condotto per l’identificazione presso gli uffici della Questura di Rimini, dove è stati arrestato per rapina impropria, delitto per il quale è stato giudicato nella mattinata odierna con rito direttissimo.
Ospedale, ruba bici col trapano
(Rimini) Il primo a finire in manette nella tarda mattinata di ieri è stato un uomo di 46 anni residente a Misano Adriatico per tentato furto aggravato. Un equipaggio delle Volanti della Questura di Rimini è infatti intervenuto nei pressi del parcheggio dell’Ospedale Infermi, lato via Settembrini, dove era stato segnalata la presenza di un giovane indossante una maglietta di colore blu intento a forzare con un trapano la serratura di un catenaccio che teneva legata una bicicletta nel suo stallo in metallo.
I poliziotti, impegnati nei servizi di controllo del territorio per il contrasto ai reati predatori, hanno notato la presenza di un uomo la cui descrizione era perfettamente corrispondente alla descrizione diramata dalla Sala operativa: l’uomo è stato prontamente fermato e sottoposto a controllo. Bloccato in sicurezza, i poliziotti hanno verificato che quell’uomo aveva precedenti per reati in materia di stupefacenti e guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche e al fine di verificare possesso di oggetti atti all’effrazione hanno effettuato la prevista perquisizione. I dubbi dei poliziotti erano fondati: la perquisizione infatti ha dato esito positivo in quanto all’interno dello zainetto che portava in spalla gli agenti hanno rinvenuto un trapano a batteria funzionante con apposta una punta palesemente appena utilizzata in quanto sulla sua superficie vi erano ancora residui di metallo, nonché altre punte e accessori, tutto materiale posto sotto sequestro.
Da un successivo accertamento su un’area posta sulla sinistra rispetto all’ingresso dell’ospedale, area adibita al parcheggio di motocicli e velocipedi in appositi stalli in metallo, i poliziotti hanno notato tre biciclette da uomo legate negli stalli con catenacci, le cui serrature, tutte e tre, presentavano chiari segni di effrazioni provocati da un trapano, in quanto risultavano forate, ma non aperte.
L’uomo è stato quindi condotto presso gli Uffici della Questura dove è stato arrestato per tentato furto aggravato, reato per il quale dovrà rispondere nella mattinata odierna giudizio direttissimo.
Via maestra, negozi in chiusura.Sciopero dei dipendenti
(Rimini) ’Via maestra’, sciopero dei lavoratori. L’azienda, con un punto vendita al centro commerciale Le befane di Rimini, sta per chiudere i battenti.
“Come tante storie italiane agli onori della cronaca specialmente negli ultimi anni, ci troviamo di fronte ad una famiglia che nel 1920 fonda un brand solido e innovativo, resistente a decenni di evoluzione e di cambiamenti, che conta oggi circa 40 negozi e 140 dipendenti”, spiegano dalla Cgil.
“Gli eredi del fondatore, decidono di dismettere totalmente l’azienda e di chiudere i punti vendita localizzati tra Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, senza alcuna speranza o prospettiva per l’attività e per i propri lavoratori”, continua il sindacato.
Dopo alcuni “confronti con le organizzazioni sindacali del territorio piemontese, dove ha sede lo Studio D&D, proprietario del marchio e degli immobili, da giorni è calato il silenzio tombale e nessuna risposta alle richieste di confronto viene concessa”.
Lavoratrici e lavoratori “continuano a svolgere la loro attività responsabilmente e tra mille difficoltà dovute alla gestione confusa, imprecisa, insufficiente della proprietà”.
L’azienda “non formalizza” se e quando erogherà i saldi dello stipendio di giugno e della quattordicesima, e anzi “ha iniziato a svuotare i negozi di tutti gli arredi di valore e diffonde voci allarmanti circa la crisi che attraversa ed il probabile accesso ad una procedura concorsuale, elemento che aggraverebbe ulteriormente la condizione dei punti vendita, della sede amministrativa e della prosecuzione di attività”.
Riuniti in assemblea i lavoratori, “preoccupati” anche “per le sorti, le conseguenze sociali ed economiche che il degenerare della situazione potrebbe comportare” hanno proclamato lo stato di agitazione a livello nazionale. Negozi chiusi quindi oggi a Cuneo e domani in tutta Italia.
Casette nomadi, Zoccarato: Soldi investiti in operazione fallimentare
(Rimini) “La drammatica roulette dei quartieri ha pescato i suoi vincitori”. Così la Lega nord di Rimini alla notizia che sarà il comune di Rimini ad accollarsi non solo l’urbanizzazione delle microaree che ospiteranno le ‘casette’ dei nomadi, ma anche l’acquisto dei prefabbricati, che saranno dati in affitto alle famiglie sinte. Costo totale dell’operazione casette è pari a 300mila euro, sembra da indiscrezioni di stampa.
Rese note anche aree definitive che ospiteranno sette degli undici nuclei familiari da sistemare, gli altri hanno accettato di andare in appartamento. Le vie riminesi individuate sono: via Cupa a Corpolò (due famiglie), via Feleto sulla via di Coriano (due famiglie), via Montepulciano a Gaiofana (due famiglie), via Lontra alla Grotta Rossa. A Viserba si andrà in via Orsoleto o in via Tombari, più probabile.
“Fuori - commenta il consigliere comunale della Lega Matteo Zoccarato - quelli più ostinati e attivi nella protesta: Villaggio primo maggio, Via Orsoleto, e Torre Pedrera. A riprova che il tandem comitati/Lega Nord ha prodotto gli effetti sperati, dentro la Gaiofana del capogruppo di Patto Civico Erbetta che ad agosto 2016 aveva dichiaro guerra al progetto della Giunta Gnassi e che invece, a un anno di distanza, ne ha ‘vinte’ 2 di famiglie (4 se contiamo anche quelle di via Feleto). Dentro anche Viserba e Corpolò e soprattutto la Grotta Rossa, che quest’inverno aveva abbandonato la protesta dopo aver ricevuto rassicurazioni da Palazzo Garampi e che ora, per buona misura, si beccherà la sua quota di sinti".
Sembra che l’operazione costerà “300 mila euro che pagheremo tutti, a prescindere dal quartiere di residenza! Con l’auspicio, negli intenti fiabeschi di questa Amministrazione, di risolvere la questione e incassare da questa gente, nota al pubblico per gli allacciamenti abusivi alla rete idrica ed elettrica, i furti e la morosità dei canoni di occupazione del suolo pubblico, utenze e un affitto mensile”, continua Zoccarato.
“Ci sarebbe da ridere se non fosse che a prevalere è la disperazione – conclude Zoccarato – Gnassi e la Lisi stanno scialacquando soldi pubblici per un’operazione già fallita. E pensare che le priorità, per il nostro Comune, sarebbero ben altre”.
Aeroporti, nuovo piano Ryanair per Rimini
(Rimini) Ryanair ha siglato un nuovo piano di crescita con AIRiminum 2014, la società di gestione dell'Aeroporto di Rimini, che faciliterà il ritorno della compagnia aerea al "Fellini" e offrirà nuovi collegamenti verso l'Europa a partire dalla primavera 2018. Lo rende noto AIRiminum. Ryanair sta finalizzando la programmazione dell'estate 2018, che sarà annunciata nei prossimi mesi, e sta portando avanti le negoziazioni con AIRiminum 2014 per potenziali nuove rotte.
"Siamo lieti di annunciare un nuovo piano di crescita siglato con AIRiminum 2014 - dichiara David O'Brien, Chief Commercial Officer di Ryanair - e il nostro ritorno a Rimini da dove il prossimo anno lanceremo nuove rotte. Siamo pronti a lavorare a stretto contatto con l'Aeroporto di Rimini e a incrementare traffico, rotte e posti di lavoro nei prossimi mesi e anni".
Secondo Leonardo Corbucci, Ad del 'Fellini', "per noi e la Romagna tutta è una grande opportunità lavorare nei prossimi anni con la principale compagnia aerea in Italia e in Europa" (Ansa).
21 luglio
Casette nomadi: paga il comune | Carim: assemblea rinviata | Progetto Tiberio: arriva l’esposto
Furti, due arresti ieri in zona mare
(Rimini) Sono due le persone tratte in arresto dagli agenti della squadra Volanti della Questura nella giornata di ieri, 19 luglio. Il primo arresto è stato effettuato nel tardo pomeriggio, quando una “volante” è intervenuta sulla spiaggia all’altezza dei bagni 41, per la segnalazione di un furto di bicicletta.
Giunti sul posto, gli agenti hanno individuato e preso in consegna l’autore del reato, bloccato nel frattempo da alcuni passanti; gli accertamenti hanno permesso di stabilire che il ladro, vistosi scoperto, ha tentato la fuga spingendo e sgomitando gli inseguitori, ma invano poiché è stato ugualmente bloccato.-
Condotto in Questura il giovane, un 29enne di origine romena, è stato dichiarato in arresto per rapina e trattenuto presso le camere di sicurezza in attesa del processo per direttissima previsto per la mattinata odierna.-
Il secondo arresto è stato effettuato nei confronti di un 30enne di origine piemontese, resosi responsabile, nella nottata appena trascorsa, di un furto di un I-PAD all’interno di un hotel in viale Regina Elena; gli agenti di una “volante”, transitando per il viale, hanno notato l’uomo che, con fare furtivo, cercava di allontanarsi dalla zona; immediatamente bloccato dai poliziotti, non ha saputo dare loro giustificazioni convincenti in merito all’apparecchio elettronico che cercava di nascondere sotto il braccio.-
Incalzato dalle domande, ha infine ammesso di averlo appena rubato nella hall di un hotel li vicino, indicando la struttura ai poliziotti, i quali sono così stati in grado di restituire l’I-PAD al legittimo proprietario.
Nel corso degli accertamenti gli agenti hanno appurato che l’uomo, arrestato per furto pluriaggravato, era stato arrestato il giorno prima dai Carabinieri per un fatto analogo ed era stato processato per direttissima la stessa mattinata, al termine del quale era stato sottoposto al divieto di dimora nel comune di Rimini, provvedimento per la cui inottemperanza è stato ulteriormente segnalato all’A.G.-
Al termine dell’udienza tenutasi nella mattinata odierna, il giudice ha disposto nei confronti dell’uomo la sua traduzione presso il locale Carcere.