(Rimini) Due tentativi di suicidio in meno di un'ora, ieri sera, nel carcere dei 'Casetti' di Rimini: i detenuti si sono salvati solo grazie allo spirito di servizio degli uomini della Polizia Penitenziaria intervenuti immediatamente. Nel dettaglio, intorno alle 22.15, un cittadino marocchino di 25 anni ha tentato di togliersi la vita impiccandosi con delle fettucce ricavate da un asciugamano e poi legate alla grata della finestra. L'uomo è stato soccorso da tre agenti della penitenziaria e rianimato dal personale del 118. Proveniente da altro istituto, il 25nne deve scontare una pena definitiva per spaccio di droga di 4 anni e sei mesi. Poco meno di un'ora dopo, intorno alle 23, un detenuto di origine tunisina ha tentato di impiccarsi con la stessa modalità utilizzando però un lenzuolo. Salvato da un agente della penitenziaria, deve scontare una pena di 10 mesi(ANSA). 

Martedì, 29 Agosto 2017 19:00

Tredicenne suicida, la procura indaga

(Rimini) La Procura della Repubblica di Rimini ha aperto un fascicolo d'indagine per il suicidio di una 13enne residente in provincia avvenuto nella notte tra venerdì e sabato scorso. La ragazzina si è gettata dal balcone di casa, un appartamento al primo piano, da un'altezza di almeno dieci metri finendo al suolo del seminterrato. A trovarla, agonizzante, un vicino di casa intorno alle 1.20. Immediati i soccorsi dei medici del 118 che hanno tentato di salvarle la vita ma la 13enne è spirata in ambulanza. L'indagine affidata ai Carabinieri con ipotesi di reato provvisoria di induzione al suicidio sarà lo strumento per la magistratura per verificare se la ragazzina sia stata oggetto di maltrattamenti o atti di bullismo. L'adolescente ha lasciato un messaggio spiegando il gesto disperato e qualche tempo avrebbe compiuto gesti autolesionisti. La magistratura ha comunque disposto la restituzione della salma ai familiari(ANSA).

Martedì, 29 Agosto 2017 18:56

Stupri, Boldrini: Stanno toccando il fondo

(Rimini)  "Trovo agghiacciante il livello del dibattito di questi giorni". Laura Boldrini su Repubblica.it reagisce con forza a chi l'accusa di essere rimasta in silenzio di fronte agli stupri di Rimini. "Sono polemiche deprecabili, di chi mira solo ad avvelenare il clima. La mia condanna è ovviamente incondizionata. Chi dubita del mio impegno in questo ambito è sicuramente in malafede e con intento strumentale". Quanto al leghista che aveva evocato uno stupro ai suoi danni, Boldrini dice:"Un episodio ripugnante.Stanno toccando il fondo" (Ansa).

(Rimini) Un viaggio intorno al mondo durato anni, con due diversi tour. Impegnativi, stimolanti, sicuramente… “dolci”. Obiettivo: diffondere la cultura del gelato artigianale, uno dei simboli del made in Italy alimentare di cui Sigep e Carpigiani sono fieri ambasciatori. La prima è la manifestazione di Italian Exhibition Group (IEG, la società nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza), che si tiene ogni anno a Rimini da 38 edizioni: numero 1 per il gelato, è ai vertici mondiali anche per quanto riguarda pasticceria, panificazione, cioccolato e caffè. La seconda è l’azienda leader indiscussa nella produzione di macchine per la gelateria artigianale.

I due partner, assieme ad altri importanti alleati, hanno dato vita a Gelato World Tour e sono partner strategici di Gelato Festival, entrambi giunti ad un importante giro di boa.

A settembre, infatti, la città di Fellini ospiterà (dall’8 al 10) la finale della seconda edizione, durata tre anni, di Gelato World Tour, mentre Firenze (dal 14 al 17) sarà sede dell’ultima tappa europea 2017 di Gelato Festival prima di ripartire a fine settembre con il debutto ufficiale della prima tournèe americana. A fine anno saranno ben 42 gli appuntamenti organizzati in tutto il mondo per promuovere il gelato artigianale che vedono Italian Exhibition Group coinvolta direttamente fra tappe di Gelato World Tour, Challenge di Gelato World Tour, tappe di Gelato Festival, selezioni e presentazioni della Coppa del Mondo della Gelateria. Finora gli eventi hanno totalizzato oltre 100 appuntamenti internazionali e presenze in più di venti Paesi, con un bilancio di circa 9.000 uscite stampa italiane e internazionali.

E’ dunque tempo di bilanci. “Per noi – spiega il presidente di Italian Exhibition Group, Lorenzo Cagnoni – il risultato di questa lunga cavalcata è estremamente positivo. Abbiamo fatto conoscere ancor più SIGEP nel mondo, portato in fiera i più grandi maestri gelatieri insieme a distributori, importatori ed investitori che vedono sbocchi in questo mercato in continua evoluzione e dalle interessanti prospettive economiche. Ma soprattutto, grazie alla collaborazione delle aziende leader, abbiamo contribuito a diffondere la cultura e il consumo del gelato artigianale, a favore dell’internazionalizzazione della filiera. Un’importante attività, che credo sia fortemente caratterizzante e che nessun competitor può vantare”.

“Sigep – sottolinea il direttore generale di IEG, Corrado Facco - si conferma il miglior hub per il business di settore, contribuendo in maniera fattiva alla crescita del comparto e alla conquista di nuovi mercati. Abbiamo portato nel mondo un’icona del well done in Italy, abbiamo favorito lo scambio di saperi, l’incontro fra professionisti e ora riportiamo in Italia questo tesoro di relazioni, che coltiviamo continuamente curando anche l’Osservatorio SIGEP sulle tendenze e sulle prospettive del mercato. A settembre, dunque, Rimini e Firenze saranno teatro di due grandi show che celebreranno il distretto mondiale della gelateria”.

Da non dimenticare, l’altro importante evento targato Sigep, ossia la Coppa del Mondo della Gelateria, che si tiene ogni due anni al quartiere espositivo riminese di IEG, in occasione della manifestazione. La competizione, giunta all’ottava edizione e organizzata da Gelato e Cultura e Sigep, si rivolge ai migliori professionisti della gelateria, pasticceria, cioccolateria e alta gastronomia, offrendo loro un’occasione unica di confronto e stimolo. In questi ultimi mesi si sono svolte le selezioni per le 12 squadre che si sfideranno alla ottava edizione, a gennaio 2018: Argentina, Australia, Brasile, Colombia, Francia, Giappone, Marocco, Polonia, Spagna, Svizzera, Stati Uniti e la new entry Ucraina. Sarà assente l’Italia, protagonista indiscussa del podio delle ultime edizioni e che, come da regolamento, salterà un turno in quanto attuale detentrice del titolo.

A gennaio scorso, quando si è tenuta la 38esima edizione di Sigep, manifestazione rigorosamente per operatori, si sono contati 161.196 operatori professionali in visita, con un’importante crescita estera, salita a 30.711 presenze (il 20% del totale), con visitatori da 170 diversi Paesi. Prossimo appuntamento, presso uno dei due quartieri fieristici di IEG, quello di Rimini, dal 20 al 24 gennaio 2018.

(Rimini) La fiaccolata annunciata dall'associazione Evita Peron “non fa altro che strumentalizzare la tragedia di tre persone alla disperata ricerca di visibilità. Ci si chiede perfino con quale coraggio Forza Nuova si senta in diritto di fare una manifestazione del genere, dato che sostengono un'idea machista di società per cui le donne vanno protette tenendole chiuse in casa ad allevare figli e cucinare per il padre-marito-padrone. Un vero ulteriore sfregio alle vittime, e una ferita che si riapre nel cuore della comunità che ha visto compiersi questa brutale aggressione”, così Marco Tonti, presidente del circolo Arcigay di Rimini sull’iniziativa annunciata da Desideria Raggi, responsabile dell’associazione Evita Peron, per mercoledì alle 20 a Miramare, in solidarietà alle vittime degli stupri di sabato notte.
“Perché poi non offrono un supporto concreto alle vittime e si limitano a fare fiaccolate? Forse perché in questo modo dovrebbero aiutare anche la trans violentata e pestata, con così tanta attenzione tenuta fuori dai loro comunicati? La vergogna delle discriminazioni non esita a mostrarsi, ma la società civile ha capito che questo è il momento del silenzio (come richiesto dalle vittime) e della concretezza, non delle strumentalizzazioni politiche”.

(Rimini)  Alla luce degli stupri avvenuti a Rimini, nella notte tra venerdì e sabato, "oggi con i leader nazionalisti polacchi e russi abbiamo deciso che, per l'anno a venire, istituiremo passeggiate della sicurezza in tutte le zone critiche e sulle spiagge di Rimini, dove negli ultimi anni sono avvenuti reati gravissimi specialmente contro le donne". E' quanto sostiene, in una nota, il segretario nazionale di Forza Nuova, Roberto Fiore.

"Non possiamo lasciare le nostre donne in balia di esseri che hanno nella loro cultura il disprezzo per le donne cristiane e europee - aggiunge -: Forza Nuova ospiterà questi volontari, dando forma alla prima operazione europea di controllo del territorio e tutela delle donne. Alla donna, all'amico e al popolo polacco dedicheremo i prossimi mesi di lotta, la nostra energia e il nostro sacrificio".

Sulla vicenda, oltre a Fiore, un commento arriva anche del responsabile regionale di Forza Nuova, Mirco Ottaviani secondo cui "non vi sono oramai più dubbi sulla provenienza dei quattro vermi nordafricani che hanno trasformato in un incubo l'ultimo giorno di villeggiatura di una coppia di giovani polacchi, così come oramai non vi sono più dubbi che quanto successo è il frutto di anni di immigrazione incontrollata"

Quindi, argomenta l'esponente del movimento di destra "prosegue il nostro impegno a rendere impossibile la vita a quegli stupratori e a tutti quegli immigrati che per credo religioso, per inciviltà e per arroganza ritengono la donna europea una loro possibile preda e ci auguriamo che non vi sia alcuna pietà per gli autori di quest'ultima violenza, i quali ci piacerebbe vedere sul patibolo in piazza Giulio Cesare davanti agli occhi dell'intera cittadinanza" (ANSA).

  

Martedì, 29 Agosto 2017 17:16

Riccione, balneazione vietata al Marano

(Rimini) L’amministrazione comunale questa mattina ha dovuto emettere un'ordinanza per il divieto di balneazione temporaneo in zona Marano sud. Dai rilievi effettuati e calendarizzati da Arpae è infatti risultato uno sforamento dei parametri previsti confermato dai campionamenti svolti autonomamente e regolarmente dai servizi comunali, che hanno evidenziato un probabile problema nella zona a valle del depuratore, sotto il ponte di Viale Portofino.

Ai fini di individuare con precisione le cause e le anomalie che determinano l'alterazione dei valori delle acque e porre rimedio a queste irregolarità, l'amministrazione comunale ha immediatamente contattato i tecnici Hera per risolvere il più rapidamente possibile il problema.

(Rimini) I gravissimi episodi di violenza avvenuti qualche notte fa, “ci inducono ad una riflessione su ciò che sta accadendo da quel momento attorno alla città di Rimini. Vogliamo innanzitutto partire dal dichiarare pubblicamente la nostra piena solidarietà e vicinanza alle tre vittime della folle aggressione, ma inevitabilmente dobbiamo passare ad analizzare tutta la situazione che si è venuta a creare, dal piano della sicurezza a quello mediatico”, così Gianni Indino presidente provinciale di categoria.
“Come Confcommercio della Provincia di Rimini da tempo ci sediamo al tavolo insieme ad amministrazione, prefettura e forze dell’ordine per affrontare il tema della sicurezza, che da sempre ci sta a cuore. Dunque con cognizione di causa possiamo dire che Prefettura, Questura, forze dell’ordine, amministrazione e imprenditori stanno compiendo grandi sforzi per garantire la sicurezza sul nostro territorio e una tranquilla vacanza ai milioni di turisti che hanno scelto la nostra località per il loro relax e divertimento. Assistiamo invece ad una copertura e ad un’aggressione mediatica al nostro territorio che ritengo ingiusta. Imbarazzanti anche le dichiarazioni che lo mettono in correlazione con gli eventi: è forse proprio durante gli eventi che la spiaggia diventa più sicura con l’afflusso di persone e grazie a controlli e sforzi aggiuntivi”.
Questo “vile” atto sarebbe potuto “avvenire in qualsiasi altro luogo e non può essere un caso, seppur gravissimo, a mettere in discussione l’enorme e meritevole sforzo che tutte le componenti stanno portando avanti, con uomini e risorse limitatissimi. Io non ci sto, Confcommercio non ci sta. E ci auguriamo che tutti, istituzioni, mondo imprenditoriale e società civile siano insieme a noi a denunciare questa vera e propria aggressione mediatica che sta subendo un’intera città. Questa è la terra dell’accoglienza, non della violenza e un fatto gravissimo non può inficiare quanto di buono viene fatto durante tutto l’anno”.

(Rimini) E’ durata tutta la notte, l’attività del personale delle volanti e dei reparti prevenzione crimine, con l’ausilio degli equipaggi dei cinofili della Polizia di Stato, che hanno battuto l’arenile nel tratto compreso tra il bagno 106 e il bagno 140.
Gli agenti hanno condotto presso gli Uffici della Questura 7 stranieri, tutti irregolari sul territorio: su uno di quelli pendeva un provvedimento di rintraccio immediatamente notificatogli. Per gli stranieri sono immediatamente stati adottati i provvedimenti di espulsione.
Alle prime luci dell’alba invece, l’attività dei poliziotti si è concentrata presso lo stabile impropriamente denominato “nuova Questura” di via Ugo Bassi, stabile in avanzato stato di degrado, dove - come nelle ex colonie site tra i comuni di Rimini e Riccione - trovano occasionalmente rifugio sbandati e senza tetto.
Sono infatti 10 le persone ritrovate in quello stabile: si tratta di due italiani, con pregiudizi di polizia, e 8 stranieri, tutti irregolari sul territorio nazionale, posti a disposizione del locale Ufficio immigrazione che ha già predisposto i relativi provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale. Resta al vaglio degli agenti la posizione di due stranieri trovati in possesso di due cellulari rubati.
I controlli di questa notte tutte attività che si stanno svolgendo a latere dell’attività di indagine condotta dalla locale Squadra Mobile e personale dello SCO e relativa ai fatti di sabato.
Si tratta infatti di attività finalizzate anche all’identificazione dei responsabili di alcune rapine commesse nei giorni scorsi nei confronti di prostitute, rapine che non hanno alcuna connessione con il grave fatto avvenuto nella mattinata di sabato scorso.
I controlli di questa notte infatti si inquadrano in una più ampia e articolata gamma di servizi iniziati dall’inizio di questa estate su tutto il lungomare e finalizzata a verificare il rispetto della vigente normativa in materia di permanenza sul territorio e a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti e i reati predatori, servizi che negli ultimi due mesi ha permesso di identificare oltre 12 mila persone e a sequestrare alcuni chili di marijuana diverse centinaia di grammi di cocaina.
Le attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti e al controllo della sussistenza dei presupposti per la permanenza sul territorio nazionale da parte degli stranieri proseguirà anche nelle prossime giornate con l’ausilio delle unità cinofile della Polizia di Stato.

(Rimini)

Il branco aveva già colpito. Prima di violentare la turista polacca, di aggredire e rapinare l'amico e poi stuprare una prostituta transessuale peruviana, sempre in quattro avevano aggredito in strada a Miramare una coppia di turisti di Varese. Presumibilmente sempre gli stessi quattro, si ritiene di origine magrebina, la notte del 12 agosto scorso, in via Vienna a Miramare, hanno avvicinato la coppia, lei 30 anni, lui 32, minacciandola con il collo di una bottiglia rotta, e si sono fatti consegnare il portafogli. Poi hanno tentato di inseguire la donna, di prenderla come poi avrebbero fatto con la polacca e la peruviana.

Ma la coppia era scappata e all'indomani aveva sporto denuncia ai carabinieri di Miramare. Ora la segnalazione è stata inserita nel fascicolo d'indagine sul doppio stupro, perché per modalità e luogo dove si è consumata quella rapina ha molte cose in comune con l'aggressione in spiaggia. "Abbiamo una pista, sono fiducioso, la polizia sta lavorando bene, credo si possa arrivare ad una soluzione in tempi brevi". Non dà nulla per scontato il capo della Procura di Rimini, Paolo Giovagnoli, perché queste sono ore decisive per la caccia ai quattro.

Gli investigatori della Questura non escludono nulla, né che si tratti di giovani stranieri, scuri di pelle ma non neri - come hanno sostenuto le due vittime polacche - presenti a Rimini da poco tempo, né che si tratti di persone che il territorio lo conoscono bene e ci vivono. Forte il sospetto che siano stati ospitati da conterranei. La polizia la notte dopo lo stupro in spiaggia e la violenza sulla prostituta transessuale ha setacciato locali, stabili abbandonati e luoghi dello spaccio forte dell'idea che i quattro ragazzi, probabilmente sotto i 30 anni, che sono stati descritti vestiti bene con felpe, cappellini e bermuda, possano aver usato sostanze stupefacenti e alcol.

Intanto all'ospedale 'Infermi' di Rimini, dove sono ricoverati i due turisti polacchi sono arrivati dal Paese dell'Est europeo i familiari, la mamma del ragazzo e il fratello della ragazza. Nella struttura, racconta il vicesindaco riminese Gloria Lisi, che ha visitato le vittime, "il ragazzo ha subito un intervento, in anestesia locale, per ricomporre la frattura riportata al naso mentre la ragazza è stata visitata agli occhi. La mamma del ragazzo e il fratello della ragazza verranno "ospitati" durante il periodo che trascorreranno in città. Se dal punto di vista clinico le condizioni dei due "migliorano di ora in ora - aggiunge Lisi - e le dimissioni dovrebbero essere a giorni", dal punto di vista del morale "sono visibilmente molto provati". Ieri c'è anche stato un incontro con "le associazioni che si sono messe a disposizione per ogni loro necessità, dai vestiti, all'accoglienza dei parenti". "Per le bestie di Rimini ci vorrebbe la pena di morte" e nel loro caso "non sarebbe male tornare alle torture". Lo ha scritto su Twitter il viceministro della Giustizia polacco, Patryk Jaki. "Ecco i vostri immigrati, li volete in Polonia? Se mai dopo la mia morte", ha aggiunto Jaki, riferendosi alla provenienza nordafricana dei quattro protagonisti della brutale aggressione, ricercati dalla polizia (Ansa).