Spiagge, approvata alla Camera riforma demaniale
(Rimini) Con 173 voti a favore, 82 contrari e 41 astenuti la Camera ha appena approvato in prima lettura il disegno di legge Delega al Governo per la revisione e il riordino della normativa relativa alle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico-ricreativo, che ora passa all'esame del Senato. “Siamo arrivati finalmente al traguardo atteso da tempo dal settore - osserva il deputato Pd romagnolo Tiziano Arlotti, relatore del disegno di legge in X commissione Attività produttive e turismo della Camera -, una riforma che favorisce, nel rispetto della normativa europea, lo sviluppo e l’innovazione dell’impresa turistico-ricreativa e del settore balneare, che rappresenta il nostro comparto turistico più importante”.
Il testo approvato, uscito dal lavoro delle Commissioni e dalle audizioni delle associazioni di categoria, della Conferenza delle regioni, dell’Agenzia del demanio e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, risulta integrato e migliorato in molti aspetti rispetto a quello iniziale approvato dal Consiglio dei ministri e presentato in febbraio “Sono stati presentati 180 emendamenti, di cui circa sessanta identici. Una quindicina quelli accolti, e oltre 40 quelli che abbiamo assorbito negli emendamenti dei relatori”.
Diverse le novità e le modifiche introdotte, spiega il deputato. “Viene riconosciuto il principio del legittimo affidamento; è previsto un adeguato periodo transitorio per le concessioni assegnate entro il 31 dicembre 2009; viene riconosciuto il valore commerciale dell’impresa; vengono salvaguardati i livelli occupazionali; vengono valorizzate le peculiarità territoriali, le forme di gestione integrata dei beni e delle attività aziendali e le professionalità acquisite, sia dai concessionari sia dai gestori”.
“Spetterà alle Regioni, con specifica legge, definire il numero massimo di concessioni assegnabili al singolo operatore. Vengono inoltre stabiliti i criteri per l’affidamento delle concessioni introducendo parametri premianti per strutture a basso impatto ambientale e per quelle che offrono servizi di fruibilità della spiaggia ulteriori rispetto a quelli già previsti per legge a favore dei disabili”.
“Viene poi rivisto il sistema di calcolo dei canoni concessori, classificando i beni in un minimo di tre categorie di valenza turistica, e nello stesso tempo andando verso il superamento dei valori dell’Osservatorio immobiliare italiano, la cui applicazione aveva avuto un impatto particolarmente pesante per circa 300 imprese, i cui canoni erano aumentati fino al 3.000 per cento. I Comuni e i concessionari dovranno rendere pubblici online i dati delle concessioni e i relativi canoni”.
“Durante il periodo transitorio, infine, è prevista la regolamentazione degli aspetti giuridici degli atti di pianificazione territoriale e dei relativi strumenti di programmazione negoziata stipulati ai fini del miglioramento dell’offerta turistica e della riqualificazione dei beni demaniali tra le amministrazioni competenti e le associazioni maggiormente rappresentative delle imprese del settore a livello nazionale”.
Corelatore del testo di riforma è il deputato Sergio Pizzolante di Alternativa popolare. “Con il ddl spiagge abbiamo fatto un ottimo lavoro. L’obiettivo è quello di tutelare le imprese, il turismo balneare e far ripartire gli investimenti. Ricordo che si tratta di un settore che vale il 50 per cento del turismo italiano. Uno dei pochi in cui vive una logica industriale. Siamo intervenuti perché le sentenze dei tribunali italiani già nel 2009 hanno dichiarato illegittimo il rinnovo automatico delle concessioni rispetto al diritto europeo. Per i Trattati, prima della Bolkenstein. Sono arrivate poi anche le procedure di infrazione europee. Se non avessimo reagito, già nel 2009, con una proroga al 2015, le concessioni sarebbero andate a gara senza riconoscimento del valore delle imprese esistenti. Poi la Corte di giustizia europea ha dichiarato illegittima la proroga al 2020, equiparandola al rinnovo automatico. Chi oggi propone proroghe di 50 anni sa benissimo che sarebbero bocciate dalla Corte di giustizia europea senza più possibilità di appello per il legislatore italiano, portando così il settore a gare immediate". È quanto ha dichiarato in Aula il vicecapogruppo di Ap Sergio Pizzolante, relatore del ddl Spiagge, nel corso del suo intervento finale.
"Dopo la sentenza della Corte di giustizia, di un anno fa, abbiamo messo in sicurezza le imprese con il decreto Enti locali, che dichiara legittime le attuali concessioni, in attesa della legge di riforma. Che oggi abbiamo approvato alla Camera e che presto, spero, sarà approvata al Senato per poi scrivere ed approvare i decreti attuativi. Le alternative a questo percorso sarebbero: nuova procedura di infrazione e gare subito, senza rete. La Delega - ha aggiunto Pizzolante - prevede un congruo periodo di transizione dal vecchio al nuovo sistema, poi evidenze pubbliche, non le aste, che presuppongono una gara al rialzo dell'offerta economica che non ci sarà. Perché i canoni saranno stabiliti prima. Nelle evidenze pubbliche saranno previsti meccanismi premianti per le imprese atttuali, per la professionalità acquisita e il riconoscimento del valore economico d'impresa. Il tutto grazie ai principi , stabiliti nella delega, del legittimo affidamento e dell'interesse nazionale, ritenuti legittimi anche dalle sentenze della Corte Europea.
Penso sia l'equilibrio migliore possibile per proteggere e valorizzare le imprese e per far ripartire gli investimenti. Le polemiche di Forza Italia sullo strumento della delega e sui contenuti - ha concluso Pizzolante - sono strumentali e puerili. Perché anche il governo Berlusconi era intervenuto con una Delega, poi scaduta, che regolamentava le gare, senza periodo di transizione e senza proroghe".
Teatro Galli, pronto percorso multimediale
(Rimini) Programmata la fine della ricostruzione del Teatro di Rimini e l' apertura attesa da decenni, la Giunta Comunale ha approvato il progetto definitivo con il quale, sotto la Sala dove si siederanno gli spettatori, saranno narrati i 2000 anni della storia della città, dal 220 avanti Cristo, data in cui è stata fondata la colonia romana, fino all'800. Un percorso capace di ripercorrere le tappe di una storia che ha visto svilupparsi e imporsi nel mondo i teatri all'italiana e il melodramma, la maestria e genialità di un architetto come Luigi Poletti, le rappresentazioni che si sono susseguite nel teatro cittadino a cominciare dall'Aroldo, scritto e rappresentato direttamente dal maestro Giuseppe Verdi nell'anno 1857 in occasione della sua inaugurazione.
Una narrazione che si snoderà in un percorso museale dove, sotto la pavimentazione vetrata, si potranno vedere i più bei mosaici ritrovati nel corso della lunga e complessa campagna di scavi archeologici, relazionandosi direttamente con gli apparati multimediali di ultima generazione pensati affinché più visitatori contemporaneamente possano interagire contemporaneamente.
Uno spazio sarà poi dedicato totalmente alle opere del maestro Giuseppe Verdi dove chiunque potrà scegliere, ascoltare ed anche vedere gli spettacoli comodamente seduti in sala.
Il progetto, che godrà del contributo di 500 mila euro da parte della Regione Emilia Romagna a fronte di un investimento complessivo previsto di 630 mila euro, nasce nell'ambito nelle iniziative regionali volte alla crescita dell'appeal turistico e il potenziamento dell'offerta museale della città di Rimini, realizzata in modo che l'area museale sia accessibile sia dall'interno del teatro, dalla sala, sia attraverso un ingresso dedicato, su via Poletti.
Il "Galli Multimediale", che sarà terminato con l'apertura del Teatro di Rimini Amintore Galli, vuole essere un valore aggiunto a una struttura dedicata alla cultura. Non solo sarà l'unico esempio di teatro storico con un ambito museale sotto la propria Sala, ma anche un luogo dove conoscere l'ultima grande opera dell'Ottocento commissionata dallo Stato Pontificio prima dell'Unità d'Italia, che le scelte architettoniche e decorative decise dal Poletti furono capaci di rendere di straordinaria bellezza.
Ponte di Tiberio, l’amministrazione: sui lavori veglia la soprintendenza
(Rimini) “I lavori in oggetto sono realizzati in piena e coerente linea con il progetto approvato dall'amministrazione Comunale e autorizzato da tutti gli enti competenti. I lavori sono periodicamente presidiati e sorvegliati dalla Soprintendenza Archeologia e Belle Arti, su ogni fase esecutiva dall'inizio del cantiere fino ad oggi. Tutta la documentazione tecnica, completa di ogni parere, nulla osta, autorizzazione rilasciata, è stata già trasmessa ai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio di Bologna, nell'ambito della indagine avviata dalla Procura su esposto di privati. I tecnici comunali si sono resi disponibili ad ogni ulteriore verifica e controllo.
Per quanto riguarda la demolizione di una modesta porzione di muratura lato mare, in elevazione dalla quota della pavimentazione stradale, richiamata nel citato articolo, trattasi di un parapetto murario realizzato a metà degli anni '70 (nell'ambito del più ampio progetto Viganò) privo di qualsiasi valore storico e testimoniato tra l'altro dalla presenza di una trave di cemento armato che segna proprio la separazione tra il tratto di muro storico sottostante (non oggetto di intervento) e la porzione superiore totalmente ricostruita (oggetto dell'intervento).
Infine, è attività ordinaria di controllo e di molta importanza, durante l'esecuzione di lavori pubblici, rilevare sul posto misurazioni, effettuare verifiche e rilievi accurati e approfonditi, affinché possa essere assicurata la corrispondenza tra quanto realizzato e progettato, come dispongono anche le normative vigenti. Ciò a garanzia della corretta esecuzione, a regola d'arte, delle opere”.
Esposti ponte Tiberio, nuove segnalazioni in procura
(Rimini)
Gli avvocati Giordano Fabbri Varliero e Davide Grassi del Comitato in difesa del Ponte di Tiberio “hanno provveduto a fornire al Magistrato che si occupa degli esposti sul Ponte di Tiberio ulteriore materiale a integrazione della richiesta di verifica sui lavori del Tiberio Comparto 4 e 3”.
Materiale “non solo costituito da documentazione e indicazioni di documentazione sulla storicità delle mura medioevali-malatestiane, soggette ad un importante restauro nel 1751 e a lavori di consolidamento nel 2009: evidenze ormai pacificamente ammesse dagli stessi tecnici comunali e dalla Soprintendenza. Ma anche da numerose testimonianze fotografiche e video”.
Dal momento che “dopo il nostro esposto e quello di Italia Nostra, la situazione si è ulteriormente evoluta, passando ad una massiccia invasione di dichiarazioni dell'amministrazione comunale, sostenute dalla locale Soprintendenza, e a una continua apologia del loro operato, abbiamo voluto documentare, con foto e video, come si sono svolte realmente sia le operazioni di "scucitura" dei cento buchi o "asole temporanee" delle mura malatestiane e di come si è effettivamente realizzata la rimozione della targa, certificante il restauro del 1751, in maniera assai diversa da come è stata mediaticamente propinata con sfoggio di guanti bianchi a favor d'obiettivo. Per non parlare delle personalità, avanguardia culturale dell'attuale maggioranza, che dichiarano in TV: "archeologico è solo ciò che sta sotto terra". Non pensiamo che il Sostituto Procuratore si possa ingannare con queste pantomime, ma è giusto che abbia materiale suppletivo con cui valutare talune affermazioni. Perché noi, al contrario di chi vuol far credere che i Carabinieri abbiano già decretato la regolarità di tutto, aspettiamo la sua decisione e solo la sua”.
Il Comitato si era proposto, inoltre, “di presentare in seguito altro materiale integrativo riguardante l'intervento sulle mura ottocentesche, come pure in relazione all'impatto sui rischi ambientali determinati dagli interventi realizzati nell'ambito del progetto Tiberio Comparto 3 e dalla prevista passerella galleggiante da sponda a sponda del Tiberio Comparto 4. Ma i tecnici dell'amministrazione comunale non finiscono di sorprenderci. Proprio pochi giorni prima che avvenisse il deposito in Procura, dopo aver visto una di loro prendere misure per alcune mattinate, il risultato è stato l'abbattimento di una considerevole porzione di mura dei bastioni lato mare. Non essendo questo intervento previsto nel progetto, ci correrà l'obbligo di segnalare anche questo alla Procura”.
Droga e minacce, agli arresti affiliati di ‘nonno carabina’
(Rimini) Nuovi capi d’accusa per ‘nonno carabina’. Attilio Zandatina Da Corte, 74enne già in carcere per il tentato omicidio di Augusto Mulargia in via Zavagli nell’aprile del 2016, continuava a gestire anche agli arresti un giro di circa 2.000 cessioni di droga, soprattutto cocaina, in 4 mesi (tanto sono durate le indagini) per un valore di 160mila euro. Tre sono le persone sono finite in carcere, mentre una ha obbligo di presentazione, per tentato omicidio e minacce a un maresciallo dei carabinieri.
Agli arrestini Roberto Cardilli a cui Zandatina Da Corte aveva inviato una sua cartolina nella fonriva indicazioni su alcuni pagamenti e segnalava un sinquirente che aveva condotto le indagini che lo avevano portato in carcere. Agli arresti anche la moglie, Tiziana Cappelli e Cesare Giuffreda. Obbligo di firma per il 54enne titolare di un videonoleggio di Viserba, diventato base d’appoggio per lo spaccio.
Notaro, 8 anni per stalking a Tavares
(Rimini) Un'altra condanna, stavolta a 8 anni di reclusione per stalking, per Eddy Tavares, il 29enne di Capo Verde che ha sfregiato l'ex fidanzata, la riminese finalista di Miss Italia Gessica Notaro, gettandole acido sul viso il 10 gennaio scorso. Tavares, che era stato condannato la scorsa settimana a 10 anni di reclusione con rito abbreviato, è stato nuovamente condannato per aver perseguitato l'ex fidanzata, per minacce a ex colleghi di lavoro e per maltrattamenti su animali (6 anni e 6 mesi per lo stalking e le minacce, un anno e mezzo per i maltrattamenti su animali). La sentenza del giudice monocratico del tribunale di Rimini, Manuel Bianchi, ha anche escluso dal risarcimento danni le parti civili (il Comune di Rimini e la Regione Emilia Romagna), mentre ha assegnato una provvisionale di 10 mila euro a Notaro (Ansa).
26 ottobre
Abusa di 13enne | Incastrato dall’altezza | Tavares, oggi sentenza per stalking
Vigili offesi, riminese molesto li risarcirà
(Rimini) Risalgono al mese di maggio del 2012 i fatti per cui un cittadino riminese fu denunciato all'Autorità Giudiziaria per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale nei confronti di due agenti della PM che stavano svolgendo i propri compiti istituzionali col controllo dei veicoli in sosta sulla pubblica via.
Un comportamento di cui l'autore si era pentito, presentando le formalmente proprie scuse e chiedendo, tramite il proprio legale alle parti lese, di poter provvedere alla riparazione del danno causato con l'oltraggio mediante il risarcimento dello stesso con una somma in denaro, così come previsto dal codice penale.
Una somma che il Comune di Rimini – a cui come agli agenti la legge riconosce la lesione del proprio onore e prestigio - ha deciso d'accettare con l'atto approvato dalla Giunta comunale nella seduta di ieri, estinguendo così il reato come la legge prevede quando l'imputato, prima del giudizio, ripara interamente il danno, mediante risarcimento di esso sia nei confronti della persona offesa sia nei confronti dell'ente di appartenenza.
A ognuna delle parti ora l'imputato potrà versare la somma di 500 euro giudicata congrua in riferimento al parere reso dall'Avvocatura di Stato.
Furbetti del cartellino, a Rimini controllo assenze in tempo reale
(Rimini) Sono 14 i nuovi rilevatori di presenze acquistati dall’Amministrazione comunale per consentire una verifica ‘in tempo reale’, e dunque immediata e tempestiva, dell’attività dei dipendenti. I nuovi macchinari, dotati di una tecnologia più avanzata rispetto a quella dei rilevatori attualmente in funzione, dovrebbero essere collaudati entro la fine dell’anno e consentiranno di accertare all’istante la presenze e i movimenti dei dipendenti comunali, garantendo così la possibilità di definire un quadro preciso della situazione lavorativa in maniera puntuale e immediata, facilitando anche le necessarie verifiche per il rispetto degli orari di lavoro ed eventuali anomalie. I nuovi rilevatori di presenze rappresentano dunque un necessario e atteso ammodernamento tecnologico, nell’ambito di una migliore e più efficace distribuzione del lavoro. I terminali acquistati sono inoltre dotati di tecnologia ‘biometrica’, sono cioè predisposti per un controllo attraverso il rilevamento delle impronte digitali; una ulteriore possibilità di verifica che potrà essere introdotta in futuro, se il quadro legislativo nazionale sarà meno confuso e contraddittorio rispetto ad oggi.
“L’amministrazione comunale è da tempo impegnata per garantire la trasparenza e la correttezza dell’operato dei suoi dipendenti – è il commento dell’Amminstrazione – a garanzia dei cittadini e degli stessi dipendenti. Queste nuove apparecchiature consentiranno di avere un monitoraggio in tempo reale dei movimenti dei dipendenti ed eventuali assenze saranno immediatamente verificabili. Sarà un ulteriore stimolo alla responsabilizzazione e ad osservare in maniera scrupolosa le regole comportamentali che tutti devono seguire quando si assentano dall’ufficio e anche per i dirigenti che sono chiamati a vigilare. Fino ad oggi i casi di gravi inadempienze sono stati isolati e puniti, ma l’Amministrazione continuerà nella sua attività di controllo, per contrastare ogni forma di violazione che danneggia l’Ente e i dipendenti stessi sia dal punto di vista economico, sia sotto il profilo dell’immagine”.
Rimini città 'social' con vista sul ponte di Tiberio 3.0
(Rimini) Rimini sul podio, al secondo posto nazionale delle Amministrazioni più popolate su facebook e twitter, e nella top 30 tra quelle più smart (ovvero più vicine ai bisogni dei cittadini, più inclusive, più vivibili), con un salto in avanti da un anno all'altro di 3 posizioni, attestandosi per l'anno in corso al 22esimo posto in Italia (25esimo nel 2016). A dirlo è il report sulle Smart city italiane "ICity Rate 2017", presentato ieri a Milano alla manifestazione ICity Lab. Quelle con il maggior numero di cittadini virtuali sui profili Facebook e Twitter sono Roma e Milano, ma se guardiamo al numero di Fan e Follower rispetto alla popolazione residente la demografia dei social urbani cambia un po'. In proporzione alla propria cittadinanza le città più popolate di Facebook e Twitter sono Venezia (con una community pari al 39,3% della sua popolazione), Rimini (17,8%) e Firenze (17,6%). Secondo lo Smart City index 2017, inoltre, Rimini rientra nella top trenta (al 22 posto, guadagnando tre posizioni rispetto l'anno scorso) delle città più 'smart' in Italia e tra le più virtuose per vision e programmazione strategica.
Un protagonismo sul web sempre più dinamico, testimoniato anche dall'alto livello di interazione web tra cittadini e Amministrazione, come quello generato da forme anche innovative di partecipazione digitale come quella del nuovo Ci.Vi.Vo digitale, avviato solo qualche mese fa e che conta una ventina di volontari digitali. Proprio i volontari del Civivo digitale sono stati i protagonisti del sopralluogo di ieri pomeriggio al cantiere del Tiberio 3 e 4 insieme ai tecnici del Comune di Rimini. La visita ha permesso di approfondire il lato più digitale del "cantiere Tiberio", quello delle sue infrastrutture digitali legati al "Laboratorio aperto" sui temi del digitale, del turismo, del wellness attivo e della qualità della vita. Al fianco dell'attrattore culturale (rappresentato sia dal monumento romano, dal porto antico e dal paesaggio storico naturalistico dell'invaso), è la realizzazione di una parte infrastrutturale importante del 'Laboratorio aperto' l'altro aspetto caratterizzante l'intervento sull'area del ponte di Tiberio.
Concretamente parliamo di 4 nuovi hotspot, punti di accesso digitale per il wi-fi alimentati dal potenziamento di più 1.500 metri di fibra ottica comunali, in grado di permettere la connessione contemporanea di più di 200 accessi liberi e pubblici; un potenziale unico a Rimini e tra i più importanti in assoluto. Una nuova dotazione in grado di ampliare i potenziali di utilizzo di servizi pubblici di app, streaming e coperture digitali per eventi, guide e di predisporre le strutture per la installazione di sensori e dispositivi IOT(per videosorveglianza, controllo del traffico e delle traiettorie, risparmio energetico, sistemi per agevolare la fruizione culturale e l'accessibilità). Tra i possibili campi di azione di cui si è discusso ieri pomeriggio, quello della creazione di app legate alla veicolazione di informazioni di carattere culturale e storico, di servizi cittadini e di percorsi dedicati a disabili sensoriali o fisici, potenziando ulteriormente l'accessibilità del sito.
"Innovazione e accessibilità – è il commento di Eugenia Rossi di Schio, assessore all'innovazione digitale del Comune di Rimini – sono il binomio che caratterizza gli interventi del Laboratorio aperto all'interno del cantiere Tiberio. Al fianco della riqualificazione materiale, fisica e urbanistica ne esiste una complementare e altrettanto importante, quella immateriale e digitale, che al pari della prima permette di rendere usufruibile per i cittadini informazioni, contenuti e servizi di grande importanza. Il materiale e l'immateriale, la storia passata e l'innovazione del futuro si incontrano in un luogo di grande suggestione che diventerà un fulcro dell'offerta digitale libera e pubblica del Comune di Rimini".