Turismo e carenza di professionalità: un patto tra Visit Romagna e l'Its
(Rimini) Siglato questa mattina, giovedì 21 luglio, l’accordo di partenariato tra la Fondazione Its (Istituto Tecnico Superiore Tecnologie Innovative per i Beni e le attività Culturali) e la Destinazione turistica Romagna (che comprende le province di Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini), tramite i rispettivi presidenti Pietro Fantini e Jamil Sadegholvaad.
Hanno partecipato, inoltre, l’assessore regionale alla Mobilità e trasporti, Infrastrutture, Turismo e commercio Andrea Corsini e Vincenzo Colla, assessore regionale allo Sviluppo economico e Green economy, Lavoro e Formazione.
“Auspico che questa collaborazione sia solo l’inizio di un rapporto proficuo per la formazione specialistica in ambito turistico. Da subito sono stati individuati corsi che verranno promossi in sinergia da entrambe le nostre realtà. Questa è la prima di una serie di attività che intendiamo sviluppare insieme per la promozione e diffusione della cultura dell’accoglienza del nostro territorio. Inutile sottolineare che la crescita culturale e didattica dei nostri odierni e futuri operatori va nella direzione della riqualificazione generale dell’offerta, che è un modo anche per adeguarci alla crescita dei nostri competitori. Si rende sempre più necessario ripensarci anche in chiave di alta preparazione della didattica. Con ITS siamo certi che tale obiettivo verrà raggiunto. E siamo pronti a continuare a investire nel tempo in tale settore, non a caso l’accordo che abbiamo siglato questa mattina ha valenza triennale”, ha commentato il presidente di Visit Romagna Jamil Sadegholvaad.
La sigla dell’accordo tra i due enti è volta ad affermare la collaborazione per la crescita di competenze specialistiche nell’ambito del sistema turistico, comparto di fondamentale importanza per tutto il territorio, che necessita di figure professionali sempre più preparate e competenti. La Fondazione – Istituto Tecnico Superiore Tecnologie Innovative per i Beni e le attività Culturali, Turismo, Turismo e benessere, ha tra i propri obiettivi la diffusione della cultura tecnica e scientifica in tali ambiti e il sostegno di misure per lo sviluppo dell’economia e delle politiche attive del lavoro, attraverso percorsi di formazione e di integrazione tra i sistemi di istruzione, formazione e lavoro.
“Con la riforma degli ITS Academy, approvata all’unanimità dal parlamento viene riconosciuto in via definitiva il ruolo strategico delle Fondazioni ITS nel sistema dell’istruzione nazionale come accesso alla formazione terziaria professionalizzante per accompagnare lo sviluppo di un settore fondamentale per l’economia regionale come il Turismo e sostenere il passaggio dei giovani dall’istruzione al lavoro. L’accordo di partenariato sottoscritto con la Destinazione Turistica Romagna ha infatti l’obiettivo di creare una collaborazione stabile per favorire la crescita e lo sviluppo di competenze specialistiche e innovative, e promuovere percorsi di carriera nel Turismo, partendo dal presupposto che l’attrattività di un sistema turistico si fonda sulla formazione delle persone, primo fattore competitivo nell’impresa, e sull’innovazione”, ha comentato Pietro Fantini, presidente della Fondazione Its Turismo e Benessere.
L’ente Destinazione turistica Romagna ha tra le proprie finalità la promozione e lo sviluppo delle attività turistiche attraverso il finanziamento di programmi, progetti, iniziative di promo-commercializzazione d'interesse locale e sovralocale e di contribuire al rafforzamento del sistema turistico di informazione e accoglienza. Con questo accordo Destinazione turistica Romagna e ITS opereranno su diversi fronti allo scopo di valutare possibili azioni congiunte, quali ad esempio la ricognizione dei fabbisogni del mercato del lavoro anche nelle sue esigenze di innovazione scientifica, tecnologica e organizzativa.
“La Romagna ha fatto della sua vocazione all’ospitalità un biglietto da visita che vale ogni anno circa i due terzi delle presenze turistiche della nostra Regione. Un’ospitalità fatta di passione, dedizione, spontaneità, ma anche professionalità e competenza. E di professionisti nell’accogliere avremo sempre più bisogno. Ben venga quindi l’accordo tra Visit Romagna e Fondazione ITS, volto proprio ad incentivare i processi formativi in campo turistico per la creazione di figure altamente qualificate. La partita del turismo nei prossimi anni si giocherà sempre più sulla qualità dei servizi e l’innovazione dell’offerta e iniziative come quella presentata oggi faranno trovare pronta -e competitiva- la Romagna delle vacanze”, ha commentato l'assessore al turismo della Regione ER Andrea corsini.
Vincenzo Colla, Assessore regionale allo Sviluppo economico, Lavoro e Formazione, ha sottolineato il fatto che “la Regione Emilia-Romagna ha deciso di fare un investimento mai visto sui saperi e sulle conoscenze, perché sappiamo che prima delle imprese e dei servizi ci sono le persone con le loro abilità e i loro talenti. Per questo stiamo mettendo in campo oltre 100 milioni di euro all’anno da destinare alla formazione delle competenze a tutti i livelli, per accompagnare i nostri territori verso un nuovo sviluppo sostenibile. I percorsi specialistici presentati oggi vanno in questa direzione, poiché consentiranno di formare nuove competenze per qualificare ulteriormente il sistema turistico della Romagna attraverso servizi e accoglienza di alta qualità. Corsi quantomai utili, dunque, per rispondere alle necessità delle imprese verso un mercato sempre più esigente e a uno sviluppo 4.0 del settore, e garantire allo stesso tempo buona occupazione per i giovani in una delle industrie maggiormente identitarie di questo territorio”
Nuova SS16, Confagricoltura: modifiche al tracciato, oppure sarà necessario compensare le aziende
(Rimini) Confagricoltura Romagna definisce quella della nuova Statale 16 una sitiuazione "delicata e potenzialmente esplosiva". La realizzazione della variante alla Strada Statale 16 – così come oggi è prevista – "compromette l'attività di diverse aziende agricole, tagliando letteralmente gli appezzamenti e rendendo complicata, e in alcuni casi insostenibile, la coltivazione. Il rischio, come sottolinea Confagricoltura Rimini, è di mandare sul lastrico intere famiglie e avere pesanti ripercussioni sull'indotto". L'organizzazione già in passato aveva evidenziato alle Istituzioni le problematiche che si sarebbero venute a creare con la realizzazione della variante alla Strada Statale 16 nel tratto Bellaria - Rimini Nord - Misano Adriatico, problematiche – e relative contromisure – ribadite dall'associazione "dopo che Anas ha informato nei giorni scorsi le aziende interessate dell'avvio del procedimento per l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio".
Come Confagricoltura "siamo consapevoli dell'importanza che riveste per il sistema infrastrutturale del territorio la realizzazione di questa variante, ma è altresì imprescindibile che si debba tenere in considerazione anche il valore agricolo dei terreni che saranno attraversati dall'arteria stradale - commenta Carlo Carli, presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini - Ci riferiamo principalmente alla zona di Rimini Nord, quella più vicina alla messa in opera dei lavori. Diventa quindi fondamentale armonizzare le esigenze di mobilità con la tutela delle attività agricole e del lavoro delle imprese coinvolte. Nell'ipotesi in cui non si dovesse riuscire a modificare il tracciato e a limitare l'impatto sulle aziende agricole, per le imprese diventerà fondamentale recuperare la capacità produttiva dei terreni coinvolti nell'esproprio: una compensazione che sia capace di garantire terreni coltivabili in modo da avere le superfici necessarie alle esigenze produttive delle aziende e ai bisogni delle famiglie impegnate nel lavoro in campagna".
Le richieste già presentate alle Istituzioni riguardano prima di tutto una verifica del tracciato per evitare di spezzettare la maglia poderale delle imprese agricole; la possibilità di garantire il corretto scolo delle acque piovane, che in caso contrario rischiano di causare allagamenti pericolosi per le coltivazioni e per l'infrastruttura stradale; e una buona viabilità, che può essere garantita con piccoli accorgimenti che non vadano a intasare la nuova S.S. 16 con mezzi agricoli che necessariamente devono raggiungere i terreni da coltivare.
"Siamo molto preoccupati per le sorti di tutte le aziende agricole che già stanno vivendo un periodo di grande difficoltà e incertezza a causa dell'aumento del costo delle materie prime, della siccità e della scarsa manodopera - spiega Carli - e che rischiano ora di vedersi addirittura dimezzati i propri ettari di riferimento. Mi riferisco soprattutto ad alcuni terreni agricoli posti lungo il tracciato inerente all'innesto con la S.S. 9 Emilia che sarebbero letteralmente tagliati a metà dalla nuova strada. In questo scenario, l'azienda non potrebbe più svolgere il proprio lavoro e di conseguenza sarebbe costretta alla chiusura dell'attività. Le imprese agricole riminesi hanno mediamente una maglia poderale ridotta: se un appezzamento da meno di dieci ettari viene ridotto dall'infrastruttura e poi spezzato in due o più parti, la coltivazione diventa economicamente insostenibile".
In passato gli incontri con le Istituzioni non hanno portato agli esiti sperati ma "riteniamo ci siano ancora le possibilità per risolvere questa situazione e far sì che l'intera variante alla Strada Statale possa avvenire senza causare danni rilevanti a chi in questi territori ci vive e ci lavora. L'attività agricola è un valore per l'economia e la società – conclude Carlo Carli – non dimentichiamoci da dove arrivano i prodotti che finiscono sulle tavole dei consumatori e anche dei tanti turisti che visitano il nostro territorio".
Crisi di governo, 5Stelle: inascoltate le nostre proposte
(Rimini) "Sin dall'inizio il MoVimento 5 Stelle ha deciso di sostenere il Governo Draghi con grande sacrificio e responsabilità, accettando di far parte di una maggioranza formata anche da forze politiche ai nostri antipodi. Lo abbiamo fatto seguendo il voto degli iscritti per consentire l’attuazione del PNRR, difendere le nostre misure approvate nella prima metà della legislatura e per puntare sulla transizione ecologica". Così in una nota i referenti regionali dei 5 Stelle in Emilia Romagna, Gabriele Lanzi e Marco Croatti.
"In questi mesi di governo abbiamo lottato su ogni provvedimento, articolo, comma per difendere le nostre misure dagli attacchi degli altri partiti e del Governo.
Non sempre ci siamo riusciti. Quanto è accaduto sul Superbonus è semplicemente vergognoso. Ancor più grave dell'attacco frontale finale che Draghi ci ha riservato in Parlamento addossandoci colpe del suo Governo. Il Superbonus approvato dal Governo Conte è stato decisivo per raggiungere il 6,6% di PIL nel 2021. Tutti sanno che i problemi sono iniziati proprio quando il governo Draghi lo ha depotenziato con continue modifiche peggiorative".
Guardando a questi mesi di governo "è sempre stato chiaro l'intento di delegittimarci ostacolando l’approvazione delle nostre riforme oppure sabotandole: quanto accaduto con il reddito di cittadinanza, con la riforma della giustizia, con la spesa in armamenti, con il salario minimo, con i sostegni a imprese e famiglie e da ultimo con l'inceneritore di Roma, lo confermano. Da ultimo, sul Decreto Aiuti sono state completamente ignorate le istanze che avevamo manifestato sin da quando il provvedimento è stato licenziato dal Consiglio dei Ministri, dove i nostri Ministri si sono astenuti proprio a causa della norma sull'inceneritore. Una norma estranea al decreto, che abbiamo richiesto fosse stralciata o almeno che fosse evitata la questione di fiducia, che ci avrebbe consentito di esprimere un voto contrario solo su quella norma".
"Tutte le nostre proposte però sono rimaste inascoltate, com'è stata ignorata la nostra richiesta di un cambio di passo del Governo, contenuta nella lettera del Presidente Conte a Draghi. Non abbiamo mai chiesto una poltrona o un rimpasto come hanno fatto gli altri partiti, ma soltanto l'approvazione di misure nell'interesse del Paese, degli ultimi, di chi non ha voce. Come avevamo già detto, non abbiamo mai giurato fedeltà a Draghi, ma al Paese e ai cittadini".
Adolescenti in difficoltà, attivo il bonus psicologico
(Rimini) E' attiva la possibilità di accedere alla misura d'aiuto messa in campo dal Comune di Rimini per il 'Bonus psicologico', una forma di sostegno economico per chi non ha la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia che si aggiunge - e non esclude - il sostegno previsto dal Governo nazionale.
Una misura di sostegno dal valore totale di 110 mila euro, rivolta a 2 categorie in particolare: gli adolescenti in condizioni di disagio evolutivo relazionale e i caregiver famigliari di persone in condizioni di disabilità o non autosufficienza.
Tra i giovani a cui è rivolta questa misura ci sono coloro che hanno un disagio evolutivo e relazionale, fuori dai casi di rischio psicopatologico (già coperti dai percorsi terapeutici del sistema sanitario) e anche coloro che hanno particolarmente sofferto le limitazioni della pandemia e la quotidiana relazione con il concetto di 'morte' e 'malattia' che il Coronavirus ha esacerbato. Le proposte di segnalazioni, nel caso dei giovani vengono intercettate dallo Sportello di ascolto scolastico oppure il Centro per le famiglie.
L'altra categoria che copre questa forma di sostegno economico è quella dei caregiver, ovvero coloro che si occupano dei familiari non autosufficienti, che vengono segnalati dall'assistente sociale che ha in carico l'utente, lo Sportello sociale oppure richiesti dal diretto interessato. Per questi ultimi il comune ha messo a disposizione un pacchetto di 70 mila euro, mentre sono 40 mila quelli stanziati per i giovani adolescenti.
Per entrambi i percorsi il voucher è articolato in 2 interventi: un primo livello di inquadramento con quattro colloqui di un'ora; e un livello di abilitazione-riabilitazione e sostegno con un massimo di 16 colloqui di un'ora. L'importo massimo del contributo è di € 1200, con un valore massimo per ciascuna seduta di € 60, somme che saranno concesse in ordine cronologico alla presentazione della domanda di contributo con relativa fatturati spesa, fino ad esaurimento delle disponibilità.
"Stiamo parlano di un bisogno diffuso - sottolinea Kristian Gianfreda assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini e presidente del Distretto socio sanitario di Rimini Nord - che non va sottovalutato. Un segnale forte che abbiamo voluto dare a Rimini come presa di coscienza di un disagio importante per quelle cittadine e quei cittadini che non avrebbero la possibilità di intraprendere dei percorsi di psicoterapia e a cui ora, grazie alle risorse a disposizione, viene garantito questo diritto. Credo che il tema del benessere psicologico, che finora è stato relegato in piani inferiori della scala delle priorità della sanità, abbia invece un valore enorme anche sul piano culturale. La salute mentale è salute e, proprio per questo, richiede un'adeguata e più accessibile assistenza." Tutte le informazioni disponibili al numero di telefono 0541-704000
Spaccio al parco, un arresto a Rimini
(Rimini) Nella giornata di giovedì 14 luglio, a seguito di attività di appostamento dovuto ad alcune segnalazioni da parte dei residenti, agenti della Polizia locale di Rimini in abiti civili sono intervenuti nei confronti di un giovane di nazionalità straniera. Questo è stato colto in flagranza di reato durante la consegna di una dose di eroina in cambio di denaro, quindi arrestato con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti.
Aggiornamento coronavirus: 3 decessi, 657 nuovi positivi
(Rimini) Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.713.109 casi di positività, 6.487 in più rispetto a ieri, su un totale di 23.406 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 9.933 molecolari e 13.473 test antigenici rapidi. Questi totali comprendono il recupero dei dati della provincia di Piacenza, che non è stato possibile conteggiare ieri a causa di problemi tecnici ai sistemi informatici. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 27,7%.
I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 42 (-1 rispetto a ieri, -2,3%), l'età media è di 60,4 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.736 (+22 rispetto a ieri, +1,3%), età media 75,3 anni. Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Parma (invariato rispetto a ieri); 2 a Reggio Emilia (invariato); 3 a Modena (invariato); 12 a Bologna (-2); 2 a Imola (invariato); 3 a Ferrara (-1); 5 a Ravenna (invariato); 2 a Forlì (invariato); 4 a Cesena (+1); 8 a Rimini (+1). Nessun ricovero a Piacenza (come ieri).
L'età media dei nuovi positivi di oggi è di 48,5 anni. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 1.059 nuovi casi (su un totale dall'inizio dell'epidemia di 354.722) seguita da Modena (994 su 262.901), Reggio Emilia (821 su 193.024); poi Ravenna (701 su 161.051), Rimini (657 su 161.784), Parma (571 su 143.595) e Ferrara (506 su 120.406); quindi Cesena (372 su 95.927), Forlì (308 su 79.508), Piacenza (299 su 86.524) e, infine il Circondario Imolese con 199 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 53.667.
Il conteggio dei nuovi contagi a Piacenza e provincia, come detto, comprende i dati che non sono stati registrati ieri a causa di problemi ai sistemi informatici. I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 82.615 (-1.499). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 80.837 (-1.520), il 97,8% del totale dei casi attivi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Guariti e deceduti. Le persone complessivamente guarite sono 7.971 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.613.159.
Purtroppo, si registrano 15 decessi, alcuni dei quali relativi ai giorni scorsi: 2 in provincia di Piacenza (una donna di 91 anni e uomo di 80 anni); 1 in provincia di Parma (un uomo di 81 anni); 1 in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 94 anni); 1 in provincia di Modena (una donna di 85 anni); 3 in provincia di Bologna (2 donne di 85 e 97 anni e un uomo di 82 anni); 1 in provincia di Ferrara (una donna di 95 anni); 2 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 76 anni e un uomo di 68 anni, entrambi di Forlì); 3 in provincia di Rimini (3 donne, una di 84 anni il cui decesso è stato registrato dalla Ausl di Cesena, e due donne di 90 anni e 91 anni); 1 residente fuori dall'Emilia-Romagna (un bambino di 5 mesi con gravi patologie congenite il cui decesso è stato registrato dall'Ausl di Bologna). Non si registrano decessi nelle province di Ravenna e nel Circondario Imolese. In totale, dall'inizio dell'epidemia i decessi in regione sono stati 17.335.
21 luglio
Alberghi pieni | La fiera si allarga | Pnrr in Romagna
La fiera si allarga: nuove acquisizioni e più spazio per gli eventi in house
(Rimini) Ieri Italian exhibition group ha annunciato che intende crescere da qui a cinque anni portando entro il 2027 il suo volume di affari a 267,2 milioni di euro. Oggi il presidente Lorenzo Cagnoni e l’amministratore delegato Corrado Peraboni hanno ribadito che sono abbastanza certi di potercela fare. Di obiettivo “ragionevole”, ha parlato addirittura il presidente Cagnoni. Nel mezzo “di una condizione di generale imbarazzo politico economico potremmo farci ricattare dalla condizione, restando nell’immobilismo, oppure elaborare nuovi progetti. Questa seconda è la nostra natura. Apparteniamo a quella categoria di aziende che nelle situazioni di difficoltà preferisce muoversi”, ha spiegato Cagnoni. In realtà Cagnoni offre una data quella del 2023. “Lo consideriamo un giro di boa: se entro l’anno prossimo saremo tornati ai livelli del 2019 (pre pandemia, ndr) allora saremo certi di poter raggiungere gli obiettivi fissati per il 2027”, ha confermato i presidente.
“Vogliamo diventare un player globale nel settore fieristico, il lavoro è già in una fase avanzata. Le linee di azione sono due: l’acquisizione di nuovi prodotti in Italia e all’estero e il rafforzamento dei nostri prodotti dotandoci di spazi più ampi e adeguati, quindi agendo a livello strutturale sia a Rimini sia a Vicenza”, ha precisato l’amministratore Corrado Peraboni. In totale si parla di 135 milioni di investimenti di cui poco meno di un centinaio servirà per allargare e migliorare i due centri espositivi. “Noi facciamo un mestiere diverso, noi produciamo eventi, non ci limitiamo a fornire servizi per gli eventi prodotti da altri”, ha ribadito il presidente. Attualmente il valore sui ricavi delle fiere autoprodotto è pari al 58% e lo si vuole portare al 63%. Manifestazione dal successo crescente che richiedono spazi più ampi e adeguati. Si pensa in particolare a Sigep, Ttg, Ecomondo e Key energy a Rimini e a Vicenza oro, per quanto riguarda il polo veneto.
A Vicenza verrà abbattuto un padiglione centrale per realizzarne uno a due piani, “elegante”, per il costo di 40 milioni. A Rimini si acquisiranno nuovi spazi per i parcheggi (raggiungeranno la superficie di 170 mila metri quadrati), che saranno dotati di servizi, ma soprattutto si realizzerà un nuovo doppio padiglione, con un padiglione più piccolo di collegamento, a ovest. “La fiera raggiungerà così la capacità di 72-73mila metri quadri vendibili”. Costo dell’operazione 50 milioni di euro. Per far fronte alla spesa, c’è l’ipotesi di chiedere 40 milioni in prestito, e di farlo sottoscrivere per il 49% ai soci pubblici del lato riminese e per il 19% a quelli vicentini (in virtù della partecipazione societaria). Cosa che però dovrà essere sottoposta al parere degli azionisti. Nel frattempo, la necessità di reperire nuovi spazi verrà soddisfatta affidandosi a strutture temporanee.
E il mega auditorium per la musica, super accessoriato e tecnologico, di cui si era parlato in epoca pre pandemica? Sarebbe dovuto sorgere lato est, è uscito dai radar di Ieg? Per il momento pare proprio di sì. “Abbiamo dovuto cambiare strategia, abbiamo riconosciuto esigenze diverse. Sarebbe anche costato molto, tra gli 80 e gli 85 milioni di euro. Nell’immediato abbiamo bisogno di rispondere alle esigenze degli eventi fieristici. Ma il progetto è solo rinviato”, precisa Cagnoni. Di sicuro non fa parte dei programmi dei prossimi cinque anni.
A margine della presentazione del piano industriale c’è spazio anche per una battuta sulla per ora mancata fusione con la fiera di Bologna. “Si è detto che il motivo fosse legato al rinnovo delle amministrazioni. Era una cosa che faceva comodo dire, ma c’è anche altro”, ha ammesso Cagnoni. “Noi siamo interessati a riprendere il dialogo, ma è fondamentale che abbia luogo in funzione dei piani industriali e non di quelli politici”, ha detto chiaramente il presidente.
C’è anche spazio, sulla fine, per un commento sulla quotazione in borsa. “Peggio di così non potrebbe andare. E il fatto di essere in “buona” o “cattiva” compagnia non è consolante. Nella situazione di oggi forse non faremmo la stessa scelta”. Di fatto i titoli Ieg sono attualmente scesi a 1,89, erano a 3,70 al momento dell’avvio della quotazione e successivamente avevano superato il 5%.
Turismo, la stagione parte col botto
“A inizio anno immaginavamo un contesto diverso, di aver superato la pandemia, il ritorno in riviera di russi e ucraini. Così non è stato”, esordisce il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad. “Ma nessuno - ribadisce subito dopo - meglio di Rimini e della riviera ha avuto la capacità di adattarsi al contesto, ottenendo risultati più che soddisfacenti”. Il sindaco si riferisce ai dati presentati oggi insieme a Federalberghi, Promozione alberghiera e Visit Rimini. “Numeri che dimostrano la capacità di Rimini di risorgere da ogni situazione. Sono tornati anche gli stranieri, molto interessati alle iniziative in programma in città, dal ponte di Tiberio a piazza Malatesta”, sottolinea Patrizia Rinaldis di Federalberghi.
I numeri, che dà Paolo Carasso di Promozione Alberghiera, sono quelli delle banche dati degli alberghi. Mostrano elevati tassi di riempimento delle strutture (sul numero complessivo degli alberghi, aperti o chiusi che siano stati). Il trend positivo parte con la Pasqua e il 70% di riempimento, 80% in occasione dell’adunata degli Alpini, 75% in occasione di Rimini Wellness, 90% per la Notte Rosa. Il dato definitivo delle presenze nel periodo che va dal 1 giugno al 3 luglio parla di una media del 73,4 per cento di occupazione. “Veramente tanta roba”, si lascia sfuggire Carasso. Qui gli italiani sono stati pari al 70,2%, la restante fetta è di stranieri (esclusi ovviamente i russi, o altri turisti dall’est europeo).
“Il 30% di stranieri sul dire che il segmento è cresciuto rispetto al 2019, quando la fetta degli stranieri oscillava tra il 25 e il 27% (il 10% tedeschi, il 2,8 svizzeri, 1,6 austriaci, 1,3 belgi e 14,4% da altre nazioni, ndr). Questo 3% in più è un grande risultato, anche in termini qualitativi perché gli stranieri hanno una migliore capacità di spesa”, sottolinea Rinaldis. “La soglia del 30% di stranieri è il vero traguardo di questo avvio di stagione”, ha ribadito anche il sindaco Sadegholvaad.
Si passa poi alle previsioni per il prossimo mese e si scopre che le prenotazioni (che si fanno sempre più a ridosso della data) sono già al 40% nel peggiore dei casi. “Questo dato per noi vuol dire tutto esaurito in quei giorni. Basti pensare che per agosto e settembre siamo già oltre il 14% di prenotazioni in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E se lo scorso anno nei fatti abbiamo poi raggiunto l’80% di occupazione, vuol dire che quest’anno siamo molto vicini al tutto esaurito”, gongolano Rinaldis e Carasso. Valeria Varisco, direttrice di Visit Rimini, conferma il trend positivo e rivela che per la settimana di ferragosto le prenotazioni sono già al 75%.
Per Rinaldis a fare la differenza su Rimini è l’alto tasso di fidelizzazione dei clienti degli alberghi, pari al 60%. “Quest’anno sono tornati senza battere ciglio sul fatto che ci sarebbero stati gli aumenti causati dalle maggiori spese in bolletta. Hanno prenotato senza nemmeno chiedere a quanto sarebbe corrisposto o corrisponderà l’aumento delle tariffe”, che in ogni caso si aggirerà sul 10% circa.
Estate all'insegna della grande musica, ci saranno anche i mattatori Al Bano e Bennato
(Rimini) Trovare un dj set di sonorità sudcoreane davanti a una colonia sulla spiaggia. O la musica anni ’80 seguendo la playlist musicale, edita e inedita, ispirata ai testi di Pier Vittorio Tondelli. L’arte visuale, i suoni e le luci ispirate al mito di Peter Pan proiettate sui muri degli edifici di pregio nella piazza dei sogni. Oppure le suggestioni mediorientali, jazz, rock, in un abbraccio ecumenico degli stili che travalica le barriere culturali e religiose con Noa fra gli stucchi del Teatro Galli. E poi i miti pop di Al Bano e Bennato che l’1 e il 2 agosto, da piazzale Fellini, danno il via al mese clou dell’estate. I dj set di Salmo e Paul Kalkbrenner, il divertimento con la squadra di Radio Deejay composta da Molella, Fargetta e Prezioso. Le bacchette della Sagra Malatestiana e le note senza confini di Percuotere la mente E tanto altro ancora.
"I turisti chiedono sempre più proposte legate alle esperienze. Tra le 100 messe a punto da VisitRimini, sul podio delle preferite, anche dagli stranieri, troviamo: le uscite in barca, le degustazioni di vini in collina (raggiungibili con il mezzo pubblico) e i city tour in lingua del mercoledì sera alla scoperta delle meraviglie di Rimini", ha sottolineato in conferenza stampa la direttrice di Visit Rimini, Valeria Guarisco.
Dopo il “capodanno dell’estate” che ha dato il via ufficiale alla stagione dei live da Rimini in occasione della Notte Rosa, continua il ‘sound’ dell’estate riminese con un programma fittissimo per quantità e qualità, capace di far convivere le diversità sonore degli emisferi “alto” e “basso”, che coesistono e si rafforzano a vicenda nei vari luoghi della città. Ottanta artisti per 35 eventi che, da fine luglio a fine settembre, accompagneranno l’estate musicale dal vivo di Rimini. Dalle migliori produzioni “contemporanee” di rilievo internazionale, alla convivenza fra passato e futuro, dai fasti della musica popolare a quelli ‘aurei’ di un festival sinfonico come la Sagra Musicale, ai dj set elettronici, attraverso un filo rosso di concerti diffusi fra mare e centro storico, spiaggia e luoghi della storia che diventano contenitori dei suoni più creativi.
Si parte con Giusy Ferreri, La rappresentante di Lista, Ermal Meta, Francesco Gabbani, Michele Bravi, The Kolors, Gemelli Diversi, Samuel, Nika Paris, Room9, Follya, Riky, Vegas Jones, Sottotono, Chadia Rodriguez, Federico Rossi, Mr. Rain, Deddy, Berna, Didy, Naicok, Hanssel Delgado, Briga, Albe, Alfa: i musicisti che compongono la squadra del Coca Cola Live che venerdì 22 luglio si danno appuntamento sulla spiaggia della Rimini Beach Arena, con ingresso libero.
Il mese di agosto si apre invece con due appuntamenti nell’ambito del cartellone ‘La Terrazza della Dolce Vita”: il concerto gratuito di Al Bano, eccezionale performer, talento versatile che ha collezionato successi in tutto il mondo con 26 dischi d’oro e 8 di platino, l’1 agosto porterà sul palco di piazzale Fellini i tanti successi che costellano la sua lunga carriera, da Nel sole con un milione e trecentomila copie vendute a Sharazan, Felicità, Nostaglia canaglia, È la mia vita a quelli più recenti per spaziare dal pop alla romanza, dall’atmosfera festosa a quella più intima. Il 2 agosto, sempre in piazzale Fellini, seguirà il concerto di Edoardo Bennato, il cantastorie che da quarant’anni immortala con le sue canzoni il mondo odierno, fatto di buoni e cattivi, inneggiando alla forza umana delle persone comuni, senza mai dimenticare il più classico tra i sentimenti ispiratori di ogni artista: l’amore. Sul palco davanti al Grand Hotel, Bennato torna live proponendo i suoi brani più celebri e una selezione di nuove canzoni tratte dall’ultimo album ‘Non c’è’.
E ancora la lunga offerta di concerti estivi, che copre tutti i generi musicali, prosegue con: Noa, Skiantos, Vasco Brondi, Max Collini, Lorenzo Kruger, Duo Bucolico, José Gonzalez, Dolcenera, Paolo Belli, Sandy Marton, VillaBanks, Bresh, Cirillo, Federica Babydoll, Jam El Emar, Ricci Jr, Saccoman, Tom Craft, Maceo Plex, Mochakk, Peggy Gou, Seth Troxler, The Martinez Brothers, Sossa, Paul Kalkbrenner, Loco Dice, Marco Carola, Salmo, Armonica, Brina Knauss, Albertino, Molella, Fargetta, Prezioso, Giovanni Sollima, Grazia Di Michele, Hu, Claudio Chieffo, Omar Pedrini, Mirna Kassis, Marketa Irglova, Daniele Maggioli, Rangzen, Vladimir Jurowsky, Paolo Marzocchi, Ricardo Castro, Santtu-Matias Rouvali, Sfera Ebbasta, Naomi Berril, Danusha Waskiewicz. Solo alcuni degli artisti musicali che da luglio a settembre si esibiscono dal vivo a Rimini.