(Rimini) Divieti di balenazione. Nel tardo pomeriggio di ieri, sono arrivati i risultati delle analisi sulle acque di Rimini nord commissionate dal comune di Rimini a un laboratorio certificato. Raccontano una verità diversa da quella emersa dalle analsi di Arpae. 

"Sono di pochi minuti fa i risultati dei campioni di acqua di mare per le 7 acque di balneazione del litorale nord di Rimini, commissionati dal nostro Comune al Laboratorio certificato LAV e svolti nella mattinata del 26 luglio, stessi luoghi, stessa giornata e a mezz'ora massima di distanza temporale dai prelievi eseguiti da Arpae e che hanno registrato 28 superamenti dei limiti normativi lungo altrettanti punti della costa romagnola e riminese. Il Comune di Rimini ha voluto eseguire in questa occasione un campionamento autonomo per verificare con un 'doppio controllo' lo stato di salute del proprio mare, vista e considerata l'eccezionale condizione climatica e siccitosa di questa stagione estiva con possibili inediti effetti sull'habitat naturale", spiega il comune.

"I risultati dei campioni analizzati dal Laboratorio LAV per le 7 acque di balneazioni del litorale nord di Rimini, svolti con una delle 2 metodologie certificate e previste dal decreto ministeriale 30 marzo 2010, sono tutti, nessuno escluso, ampiamente sotto i parametri normativi, sia per quanto riguarda la concentrazione di escherichia coli che di enterococchi, e dunque tutte e 7 le acque risultano perfettamente idonee alla balneazione. Un esito completamente opposto a quello di ARPAE, per cui i Comuni del Riminese e della Romagna non individuano alcuna motivazione evidente e plausibile". Per questo "è stato chiesto un incontro urgente a Regione, Ausl e Arpae per la giornata di domani al fine di definire concrete soluzioni per quello che, ogni ora che passa, è un mistero che si infittisce sempre di più".

(Rimini) “Ho appreso come tutti i sindaci del divieto di balneazione temporaneo ieri nel tardo pomeriggio. Abbiamo quindi richiesto insieme a tutti i Comuni della costa coinvolti, un incontro urgente con Arpae. Incontro che si terrà domani e siamo in attesa di nuovi dati per oggi”. Sono cinque nel comune di Riccione i punti in ui in questi giorni vige il divieto di balneazione e interessati dall'ordinanza della sindaca Daniela Angelini. Il divieto di balneazione arriva a seguito della comunicazione di Arpae che martedì 26 luglio ha effettuato i campionamenti programmati e dalle analisi che hanno evidenziato il superamento dei limiti normativi in 28 di questi punti. I divieti infatti riguardano un tratto nel comune di Goro, il tratto di Pinarella di Cervia e 26 tratti in provincia di Rimini, tra questi ultimi anche a Riccione.

“Un incontro tecnico quello organizzato domani che ha l’obiettivo, alla luce anche dei nuovi dati, di analizzare ma soprattutto trovare una risposta a questa anomalia. È probabile, come hanno detto alcuni tecnici, che si tratti di un’anomalia causata dall’innalzamento della temperatura dell’acqua. Se così fosse, chiederò se è in programma da parte degli enti preposti, il coinvolgimento di esperti che studino la causa del fenomeno. Credo infatti sia urgente comprendere le cause per provare a definire una risposta a questa situazione che coinvolge tutto il nostro territorio”. Ha concluso la sindaca.

Tre le donne uccise in casa dai compagni (o ex) da inizio 2022. Angela Avitabile, Cristina Peroni e Noelia Rodriguez sono il segno più recente di quella che l’altra sera, durante il consiglio comunale tematico convocato nell’arena Francesca da Rimini, antesignana storico letteraria delle vittime di femminicidio, è stata definita da più voci “pandemia culturale”. 

“Una piaga”, sottolinea la vicesindaca Chiara Bellini. “Da alcune recenti indagini condotte dalla professoressa Pina Lalli (tra i relatori della serata, ndr) è emerso il fatto che su 408 casi di donne uccise in un arco temporale preciso, il 96% è stato per mano di un uomo, e il 76% di queste avevano un legame affettivo con il proprio assassino. Sette donne su 10 vengono uccise in casa e raramente con armi da fuoco, mentre quasi sempre con strumenti a portata di mano (coltelli, martelli, eccetera). Sei donne su 100 vengono ammazzate di botte. Il femminicidio è l’epilogo di un lungo processo di violenze e prevaricazioni subite dalle donne: non esiste raptus né gelosia che possano giustificarne le cause”. Rimini e provincia sono “una realtà virtuosa nella lotta contro la violenza”, sottolinea Bellini, ma anche qui “si deve fare di più”.

In Emilia-Romagna esistono 22 centri antiviolenza, 44 case rifugio e 16 centri ascolto maltrattanti. Nel Comune di Rimini già dal 2007 è attiva l’associazione di volontariato ‘Rompi il Silenzio’, che in convenzione con l’Amministrazione gestisce il Centro Antiviolenza Comunale e sette strutture di ospitalità in protezione, oltre a collaborare con la Casa delle Donne nell’offrire servizi di accoglienza e consulenza legale e psicologica alle donne della città. Nei suoi circa 14 anni di attività ‘Rompi il Silenzio’ ha sostenuto nel percorso di uscita dalla violenza poco meno di 3mila donne, e nei primi 7 mesi del 2022 ha già seguito 210 donne in prima accoglienza, numero di poco inferiore a quello di tutte le donne accolte nell’intero 2021, che subiscono violenza sessuale, psicologica, fisica ed economica. 

“Mentre il numero dei delitti in generale si abbassa, in percentuale cresce il peso dei femminicidi”, sottolinea nel suo intervento la professoressa Lalli, per rafforzare il concetto che ha fatto da fil rouge lungo tutta la serata: per debellare la piaga della violenza sulle donne è necessario un passo culturale di tutta la società. “Perché nessuna delle tre vittime di femminicidio aveva chiesto aiuto?”, si domanda Elvira Ariano di ‘Rompi il silenzio’. “Perché non riusciamo ad essere intercettate? Dove nasce la difficoltà dell’accesso ai nostri servizi? Dipende dalla percezione che questo tipo di reati ha, la società non riconosce la pericolosità del processo che si conclude nel femminicidio”. Secondo le esperte, c’è quindi una sottovalutazione dei primi segnali. “Nel 2021 il 74,2% che ha chiesto aiuto ha dichiarato di subire violenze da almeno un anno, la restante parte è divisa tra chi subiva violenze da più di sei mesi e chi da meno”. 

Tiene conto di questi fattori, l’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale con 22 voti favorevoli, quelli della maggioranza più dall’opposizione quelli di Gloria Lisi, firmataria dell’odg insieme alle colleghe di maggioranza Annamaria Barilari, Elisa Marchioni, Barbara Di Natale, Manuela Guaitoli, Ilaria Messori, Daniela De Leonardis, Serena Soldati. Stefano Murano Brunori, del gruppo Lisi, e Matteo Angelini, movimento 3V, hanno seguito Lisi e votato sì. Si sono astenuti i consiglieri di Lega e Fratelli d’Italia. 

Il documento approvato impegna sindaco e giunta a potenziare la rete territoriale di contrasto alla violenza in collaborazione con i comuni della provincia, favorire iniziative per sviluppare nella comunità la capacità di riconoscere i segnali e le dinamiche della violenza, formare forze dell’ordine, ordini professionali, in particolare quelli legati alla produzione dei media, istituzioni ed aziende, il personale scolastico. Un ruolo lo giocheranno anche e soprattutto politiche di uguaglianza e pari opportunità fra uomini e donne.

(Rimini) Rendere migliore la qualità della vita delle persone che si rivolgono ai servizi di salute mentale. Specialmente oggi, che sono emerse nuove esigenze legate all'emergenza sanitaria innescata dalla pandemia da covid-19. Per questo la Giunta regionale ha recentemente stanziato oltre 5 milioni di euro per finanziare diversi progetti volti a potenziare i servizi rivolti ai cittadini seguiti dai servizi di salute mentale. I fondi provengono dal ministero della Salute che richiede che i progetti siano conclusi entro il 30 giugno 2023.

I primi due obiettivi che la Regione si propone di raggiungere richiamano direttamente le linee guida individuate dal ministero con un'intesa sottoscritta con le Regioni: superare il ricorso alla contenzione meccanica in tutti i luoghi di cura della salute mentale (in Emilia-Romagna diminuito comunque in 10 anni del 75,9%) e prevedere percorsi innovativi alternativi ai ricoveri nelle REMS (Residenza per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza, cioè le strutture sanitarie destinate gli autori di reato affetti da disturbi mentali, che hanno sostituito gli ospedali psichiatrici giudiziari).

Il terzo obiettivo invece è stato direttamente indicato dalla Regione che lo ha individuato tra le criticità da risolvere: sostenere e curare preadolescenti e adolescenti con problematiche psicopatologiche.

Secondo il parere dell'assessorato regionale alle Politiche per la salute, si tratta di obiettivi ambiziosi, ma raggiungibili, sulla base delle competenze disponibili nell'ambito del Servizio sanitario regionale. Si tratta di ripensare a fondo la cura delle persone affette da disturbi mentali, abbandonando progressivamente strumenti come la contenzione meccanica o il ricovero e intercettando in anticipo i bisogni dei pazienti, già dalla preadolescenza.

Per farlo la Regione ha utilizzato un metodo di programmazione partecipata che ha convolto le direzioni sanitarie, gli specialisti, i direttori di dipartimento. In questo modo le azioni programmatiche volte a individuare le soluzioni per superare le criticità sono state definite e condivise insieme.

Progetto preadolescenti e adolescenti. I progetti finanziati saranno rivolti alla gestione delle problematiche psicopatologiche dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni e comprenderanno diversi ambiti di attività, dall'ambulatoriale, residenziale o di strutture di ricovero, a secondo dei bisogni identificati delle AUSL.

L'obiettivo è di dare risposta ai problemi psicopatologici che affliggono i preadolescenti e gli adolescenti, ridurre il ricovero dei minori nei Servizi psichiatrici di diagnosi e cura, considerando che i disturbi psichiatrici segnalati dai Servizi di neuropsichiatria infanzia e adolescenza in questa fascia di età tra il 2011 e il 2020 sono cresciuti del 62%.

Occorrerà perfezionare la valutazione su preadolescenti e adolescenti, mediante l'acquisizione di strumenti e test di valutazione; migliorare la presa in cura con specifici modelli attraverso un percorso di formazione certificata per i professionisti; strutturare appositi luoghi di cura specificamente dedicati alla psicopatologia di questi giovani pazienti come ambulatori, semiresidenze, centri diurni, residenze, posti dedicati in ospedale.

La ripartizione per Ausl. Alla Ausl di Piacenza vanno 398.423 euro, Ausl Parma 475.173 euro, Ausl Reggio Emilia 692.715 euro, Ausl Modena 752.457 euro, Ausl Bologna 1.031.650, Ausl Imola 148.011, Ausl Ferrara 345.011, Ausl Romagna 1.204.724

(Rimini) Nella seduta della giunta comunale di martedì scorso è stata approvata la deliberazione 26 luglio 2022, n. 272, mediante la quale la Giunta ha approvato lo schema di Documento unico di programmazione per il triennio 2023-25. Come è noto, il DUP è il documento di programmazione di respiro triennale, mediante il quale l’Ente fissa gli obiettivi strategici e gestionali. Nel complesso gli obiettivi assegnati alle strutture organizzative di massima dimensione sono 43. Tra essi possono essere segnalati come particolarmente significativi e rilevanti per la Città i seguenti.

Nuove scuole di Rimini nord, tramite il quale verrà proseguito nel prossimo triennio l’ambizioso programma di riqualificazione, ristrutturazione e nuova costruzione di edifici scolastici, normativamente e funzionalmente adeguati, elevando il livello della sicurezza e al contempo della qualità architettonica al fine di realizzare scuole sicure, scuole nuove, scuole belle, scuole sostenibili dal punto di vista energetico.

Un altro obiettivo strategico, tramite il quale verranno stabiliti l’assetto e lo sviluppo urbanistico della Città è quello che concerne l’adozione e l’approvazione del nuovo PUG (Piano Urbanistico Generale), ovvero dello strumento di pianificazione generale che, ai sensi della L.R. n. 24/2017, il Comune dovrà predisporre la disciplina urbanistica dell’intero territorio comunale. Le scelte urbanistiche saranno orientate, come previsto nel programma di mandato del sindaco, prioritariamente alla rigenerazione del territorio urbanizzato, alla riduzione del consumo di suolo e alla sostenibilità ambientale e territoriale degli usi e delle trasformazioni. Il PUG, attraverso la strategia per la qualità urbana ed ecologico-ambientale, persegue l’obiettivo di rafforzare l’attrattività e competitività dei centri urbani e del territorio, elevandone la qualità insediativa ed ambientale tramite: la crescita e qualificazione dei servizi e delle reti tecnologiche, l’incremento quantitativo e qualitativo degli spazi pubblici, la valorizzazione del patrimonio identitario, culturale e paesaggistico, il miglioramento delle componenti ambientali, lo sviluppo della mobilità sostenibile, il miglioramento del benessere ambientale e l’incremento della resilienza del sistema abitativo rispetto ai fenomeni di cambiamento climatico e agli eventi sismici. Parallelamente alla formazione del PUG si procederà alla predisposizione del Piano Spiaggia che seguirà lo stesso iter formativo del PUG stesso.

Infine, un altro obiettivo strategico, di cui si parla da tanti anni, ma che viene inserito per la prima volta nella programmazione gestionale dell’Ente, è quello concernente la realizzazione di una nuova sede degli uffici comunali, che dovrebbe sostituire buona parte delle attuali sedi degli uffici amministrativi e tecnici distribuite nell’area centrale della città. L’obiettivo si configura come piano di razionalizzazione delle sedi adibite ad uffici comunali, che oramai da diversi anni presentano molteplici criticità. Si passa da edifici che richiedono significativi interventi di manutenzione straordinaria e/o di adeguamento normativo e funzionale ad altri che risultano totalmente inefficienti dal punto di vista energetico, ad altri ancora che risultano insufficienti rispetto alle necessità di allocare correttamente il personale evitando eccessivi sovraffollamenti.

La crisi energetica scaturita dalla guerra in Ucraina e l’innalzamento abnorme del prezzo dei combustibili hanno stimolato una riflessione sulla necessità di realizzare un hub dei servizi comunali, moderno ed efficiente buona parte degli uffici comunali amministrativi e tecnici, superando l’attuale frammentazione delle sedi. La realizzazione di uffici comunali mediante le più moderne tecniche costruttive garantirebbe, infatti, importanti risparmi energetici e consentirebbe di gestire la fiammata dei prezzi senza compromettere gli equilibri di bilancio.

Se, tuttavia, i tempi di avvio e di realizzazione di questo obiettivo sono certamente incompatibili con la presente contingenza, il progetto di realizzare una sede comunale idonea ad ospitare buona parte degli uffici amministrativi e tecnici costituisce una iniziativa suscettibile di migliorare notevolmente la qualità dei servizi forniti alla Città. Va sottolineato ancora una volta come questo nuovo Hub dei Servizi comunali è un pezzo del progetto più complessivo della riorganizzazione degli uffici comunali che, secondo il programma amministrativo 2021/2026, vede nella dislocazione territoriale dei servizi pubblici, in ogni area della città, una delle sue priorità. La nuova sede infatti dovrà essere connessa e in relazione costante con i presidi e gli spazi comunali potenziati e distribuiti in tutto il territorio comunale, dando la possibilità ad ogni cittadino di usufruire o richiedere il servizio nel minor tempo possibile, nelle condizioni più agevoli e senza spostarsi da un capo all’altro della città. In secondo luogo, la realizzazione della nuova sede, progettata e realizzata in funzione delle esigenze di operatività degli uffici e dei servizi, consentirà di migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa, adottando le soluzioni logistiche, organizzative e gestionali più appropriate e funzionali e permetterà di superare le criticità quotidianamente registrate.

La scelta dell’area su cui realizzare la nuova sede degli uffici comunali deve essere operata alla luce delle caratteristiche dell’area stessa, in quanto occorre individuare un’area di dimensioni adeguate ad accogliere la nuova sede degli uffici comunali e le dotazioni di parcheggi e servizi accessori necessarie al suo funzionamento. L’area dovrebbe essere collocata in posizione possibilmente baricentrica rispetto allo sviluppo territoriale della città ed essere agevolmente raggiungibile dalle diverse forme di mobilità pubblica e privata (TPL, mobilità privata, piste ciclabili). Ovviamente, occorrerà tener conto delle previsioni dettate dalla strumentazione urbanistica.

In tale ottica appare particolarmente funzionale l’area limitrofa alla stazione, compresa tra piazzale Cesare Battisti (a nord), il parco Cervi (a sud), la via Roma (a monte) e la via Monfalcone (a mare). Tale area è di proprietà di Sistemi Urbani S.p.A., società controllata da Ferrovie dello Stato, cui è affidata la missione di valorizzare il patrimonio delle Ferrovie. Al riguardo è noto che il Comune di Rimini e Sistemi Urbani hanno avviato da molto tempo specifiche trattative, che hanno portato alla stipula di un protocollo di intesa avente ad oggetto la valorizzazione della stazione e della predetta area limitrofa.

(Rimini) E' divieto di balneazione in 28 acque della riviera dell'Emilia Romagna, di cui 26 nella provincia di Rimini. La decisione è arrivata dopo i rilievi dell'Arpae di martedì scorso che hanno fatto registrare il superamento dei limiti normativi di Escherichia coli. Previsti oggi nuovi campionamenti.

"La situazione riscontrata è senza dubbio anomala e sono in corso alcune verifiche per comprendere le cause che hanno generato questa inattesa situazione. Al momento le ipotesi possibili per spiegarne le cause sono rappresentate da un insieme di eccezionali condizioni meteorologiche, idrologiche e marine (temperatura dell’acqua molto elevata da molte settimane con valori oscillanti intorno ai 30°, prolungata assenza di ventilazione, scarso ricambio delle acque, mancata diluizione delle immissioni nei corsi d’acqua che arrivano a mare per la forte siccità), che, sommandosi, possono aver avuto un effetto particolarmente impattante sulla composizione delle acque marine", spiegano dall'Agenzia reginale per l'ambiente. 

Domani, su richiesta del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad si terrà un incontro tecnico che vedrà la partecipazione di Regione, Asl Romagna, Arpae, Comuni della costa riminese e della Romagna "per analizzare e trovare soluzione all'anomalia dei campioni", spiega Sadegholvaad. Secondo il sindaco di Rimini, quella a cui si assiste è "una contingenza senza alcuna spiegazione tecnica né logica visto che, ad esempio a Rimini, a causa della siccità le paratie a mare non vengono aperte da quasi un mese e mezzo e la stessa Hera, che gestisce il ciclo integrato delle acque, ha formalmente comunicato di non avere riscontrato alcun guasto o difetto alla rete acquedottistica e fognaria. Lo stesso, immagino, per tutti gli altri Comuni fuori parametro".

In merito all'innalzamento della temperatura dell'acqua marina, "se anche così fosse, e al di là di questa o quella ragione, come sindaco di Rimini, città che ha investito negli ultimi 8 anni 250 milioni di euro per la realizzazione delle rete fognaria separata e la trasformazione degli sforatori in canali di acque bianche, insieme a tutte le città della costa riminese e romagnola, sottolineo la delicatezza della vicenda e l'assoluta urgenza per la immediata soluzione di essa da parte degli Enti preposti. Spero e credo che già domani, nell'incontro convocato, si troverà soluzione pratica a questo 'mistero' che rischia di danneggiare interi territori, intere economie per ragioni non individuabili, almeno ad oggi, nella razionalità".

Giovedì, 28 Luglio 2022 10:55

28 luglio

Pronto soccorso lento | Turisti truffati | Nuovo mercato coperto

(Rimini) Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.739.994 casi di positività, 4.187 in più rispetto a ieri, su un totale di 20.835 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 9.756 molecolari e 11.079 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 20,1%

Ricoveri. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 45 (-3 rispetto a ieri, -6,3%), l'età media è di 61,9 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.777 (-27 rispetto a ieri, -1,5%), età media 75,8 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (invariato rispetto a ieri); 2 a Parma (invariato); 3 a Reggio Emilia (invariato); per queste tre province i dati sono però incompleti. 4 ricoveri a Modena (-2); 15 a Bologna (+1); 2 a Imola (-1); 3 a Ferrara (invariato); 3 a Ravenna (-1); 3 a Forlì (invariato); 4 a Cesena (invariato); 5 a Rimini (invariato).

Contagi. L'età media dei nuovi positivi di oggi è di 49,1 anni. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 927 nuovi casi (su un totale dall'inizio dell'epidemia di 359.879) seguita da Modena (683 su 266.729), Ferrara (677 su 123.061), Ravenna (569 su 163.857), Rimini (488 su 164.420); quindi Cesena (339 su 97.711), Forlì (219 su 80.790) e, infine il Circondario Imolese con 138 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 54.541. Come anticipato, mancano i dati di Piacenza e Parma, mentre per Reggio Emilia il dato è parziale (146 nuovi casi su 195.703).

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 75.047 (+4.164). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 73.225 (+4.194), 97,6% del totale dei casi attivi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.

Purtroppo, si registrano 23 decessi, alcuni dei giorni scorsi: 1 in provincia di Piacenza (una donna di 81 anni); 2 in provincia di Parma (entrambi uomini di 72 e 78 anni); 2 in provincia di Reggio Emilia (entrambe donne di 87 e 93 anni); 5 in provincia di Bologna (3 donne di 82, 88 e 91 anni, 2 uomini di 70 e 82 anni); 2 nel Circondario Imolese (entrambi uomini di 64 e 91 anni); 2 in provincia di Ferrara (entrambi uomini di 83 e 87 anni); 2 in provincia di Forlì-Cesena (entrambe donne di 88 e 97 anni nel Forlivese); 7 in provincia di Rimini (4 donne di 64, 90, 97 e 98 anni e 3 uomini di 79, 81 e 88 anni). Non si registrano decessi nelle province di Modena e Ravenna. In totale, dall'inizio dell'epidemia, i decessi in regione sono stati 17.441.

(Rimini) La 3° e 5° Commissione consiliare ha espresso parere favorevole alla proposta di partenariato pubblico-provato presentato dalla società Renco Valore s.r.l per la progettazione, realizzazione e gestione del Mercato Coperto cittadino, un progetto ambizioso che, a questo punto, attende solo il via libera dai banchi del Consiglio comunale. La proposta, in particolare, prevede la demolizione del fabbricato esistente in via Castelfidardo e la ricostruzione, sulla stessa area, di un nuovo e più performante edificio, capace di rispondere ai seguenti obiettivi: valorizzare una parte importante del centro storico riminese; aggiungere uno spazio per eventi culturali, ricreativi, sociali ed economici; realizzare una struttura sostenibile dal punto di vista ambientale; rafforzare l’offerta attuale e dare vita a un luogo in cui le attività economiche e i clienti siano in condizione di limitare la produzione di rifiuti, il consumo di energie non rinnovabili e di risorse naturali.

 La realizzazione dei lavori, a seguito di una gara europea a evidenza pubblica, stando al cronoprogramma, consisterebbe in un periodo di 24 mesi, di cui 6 mesi per la costruzione del mercato temporaneo e i successivi 18 per la distruzione e ridefinizione del nuovo Mercato Coperto di Rimini, il quale sarà dotato di strutture, impianti e apparati in linea con le attuati politiche ambientali e rinnovate tecnologie. Le maggiori novità rispetto all’edificio attuale saranno concentrate al secondo piano, dove si svilupperà un punto di piccola ristorazione - con spazi sia al chiuso che all’aperto - in un’ampia terrazza con vista sul centro storico, dove sarà possibile gustare le eccellenze enogastronomiche del territorio.

Il primo piano, invece, sarà principalmente adibito a funzioni pubbliche di uso del Comune (saranno realizzati uffici destinati al Centro per l’Impiego), oltre a spazi accessori per chi lavora nel Mercato. Per quanto riguarda il piano terra, si ricorda che avrà una naturale appendice nella nuova piazza che verrà creata con i diversi interventi. Al suo interno, oltre agli spazi per i banchi, vi sarà anche il supermercato.

Il progetto, non da ultimo, comprende anche la riqualificazione e valorizzazione dell’area dell’ex convento San Francesco, bombardato durante la Seconda Guerra Mondiale: le rovine del convento verranno trasformate in punti di accesso della struttura mercatale e rese fruibili attraverso la creazione di percorsi pedonali che collegheranno via IV Novembre con la nuova piazza ricavata sul sedime dell’antico chiostro. L’investimento complessivo è pari a circa 27 milioni di euro.

“Con l’ok da parte della Commissione, il progetto del nuovo Mercato Coperto compie un altro importante passo in avanti, in attesa del parere dell’aula - spiega l’Assessore comunale Juri Magrini -. Siamo davanti a un progetto architrave di questo mandato, che mira a valorizzare la rete commerciale locale e la proposta enogastronomica della nostra terra, rendendo il Mercato uno spazio polifunzionale e all’avanguardia”.

Mercoledì, 27 Luglio 2022 15:50

Imprese, novità per la no tax area

(Rimini) Si chiama "Sise" , sostegno alle imprese e sviluppo economico, e si riferisce al programma di incentivi economici che prende il testimone dalla No Tax Area, e sarà disciplinato dalle "Linee Guida" appena approvate, che indicano la direzione per i prossimi cinque anni. Il provvedimento infatti, che potrà sempre essere incrementato dalla Giunta, nel corso del mandato, nasce in un certo senso ‘aperto’ anche per quanto riguarda la finalità di rigenerazione e riqualificazione urbana.

Le misure sono in perfetta continuità con la “No Tax Area 2019-2021”, in quanto valorizzano alcuni fattori di successo, cercando di superare alcune limitazioni emerse nel corso dell’esperienza passata. Esistono infatti forti legami, ma anche rilevanti elementi di discontinuità rispetto al precedente programma. Ad esempio, le risorse investite sono le stesse, ovvero 200.000 € per ogni anno, e le finalità sono state in gran parte confermate.

I contributi perseguono tre tipi di finalità. "Start-up di impresa"è il sostegno alla fase di avviamento di nuove realtà commerciali o produttive con caratteristiche particolari come quella definita "Fiocco rosa”, ovvero nuove imprese costituite in modo esclusivo o prevalente da imprenditrici; il "Sostegno all'imprenditoria giovanile”; i "Centri di sviluppo” riferiti alle nuove attività economiche che contribuiscono in modo diretto e virtuoso alla riqualificazione e allo sviluppo di alcune aree del territorio comunale lontane dal Centro Storico; e in fine la confermata
"Valorizzazione del Centro Storico e dei Borghi".

"Vetrine illuminate” è orientato alla riqualificazione degli immobili commerciali per la salvaguardia e rilancio del decoro, della vivacità e dell'attrattività delle aree commerciali, a contrasto di fenomeni di degrado, di sfoltimento e desertificazione. "Botteghe Storiche" è sostegno alle Botteghe Storiche per i primi tre anni di iscrizione nell'Albo Comunale

La principale differenza rispetto alla "No Tax Area" consiste nel fatto che per le Start-up si abbandona il criterio di “rimborso dei tributi comunali”, da cui scaturivano spesso contributi di ammontare troppo esiguo per rappresentare realmente un sostegno alla competitività e alle possibilità di sviluppo delle imprese beneficiarie. Con le nuove misure il contributo sarà calcolato sulle spese di avviamento e potrà arrivare fino a un massimo di 15.000 euro per ogni singola impresa, nell’arco di tre anni. Una modifica che va incontro alle tante richieste giunte delle associazioni e dalle imprese.

Altro aspetto rilevante è l’introduzione dei contributi per le iniziative in alcuni “centri di sviluppo” riferiti alle imprese insediate nei quartieri anche fuori dal centro città. Un’attenzione che si affianca a quella confermata per le attività del centro storico e dei borghi, in linea con il programma politico dell’Amministrazione. A conferma di ciò, è stato previsto un significativo intervento "accessorio": nel caso l’insediamento della nuova impresa avvenga in un immobile precedente sfitto, anche il proprietario dell’immobile affittato si avvantaggerà di un rimborso IMU per tutti gli anni in cui la start up otterrà i vantaggi dell’aiuto economico.

Importante sottolineare anche le novità che riguardano gli incentivi per le imprese femminili, a fianco di quelli, anch’essi tutti confermati per gli imprenditori più giovani, con l'unica differenza che il limite dei 40 anni si abbassa a 35. Confermato, infine, anche l’aiuto alle botteghe storiche, con due differenze riferite una ai tempi di concessione del contributo, limitato solo ai primi tre anni dell’iscrizione nell’Albo; l’altra riferita agli importi del contributo, con aliquote differenti a seconda dell’importo della Tari.

“Si tratta di misure di sostegno alle imprese, pensate in sostanziale continuità con il progetto ‘No Tax Area’ - sottolinea Juri Magrini, Assessore alle Attività Economiche - Vengono infatti ripresi e valorizzati i fattori di successo della vecchia misura, ma abbiamo voluto aggiungere anche delle importanti novità, come ad esempio il sostegno allo sviluppo delle iniziative imprenditoriali dei giovani, oppure il favorire la diffusione e l'affermazione dell'imprenditoria femminile. Al sostegno delle imprese del centro storico poi è stato affiancato anche quello rivolto alle nuove attività economiche che contribuiscano in modo diretto e virtuoso alla riqualificazione e allo sviluppo di alcune aree del territorio comunale lontane dal Centro, che possono essere caratterizzate da una minore presenza commerciale e produttiva. Si tratta di un pacchetto di misure di sostegno trasversali, che potranno anche essere implementate ne i prossimo anni e che rappresentano un importante aiuto anche alla ripartenza, che sta caratterizzando questo particolare periodo storico che stiamo vivendo.”

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