(Rimini) Il comune di Rimini ha approvato ieri il Piano triennale di Prevenzione della corruzione e per la Trasparenza 2018-2020, che sarà garantito grazie al processo di digitalizzazione e informatizzazione delle procedure, un sempre maggior controllo per il rispetto del codice di comportamento dei dipendenti, un’attenzione costante all’informazione e alla formazione. Così Rimini intende contrastare e prevenire l’illegalità, assecondando un processo già in atto implementando altre azioni specifiche. Il piano, elaborato dal Responsabile anticorruzione dell’Ente con la collaborazione e il coinvolgimento dell’intera struttura organizzativa, così come dei contributi, osservazioni e proposte di cittadini e associazioni, prevede “contromisure centralizzate” (azioni cioè traversali ai vari settori) e “contromisure decentrate” (di competenza delle diverse aree).
Tra le tante azioni previste per il 2018, molte delle quali sono in continuità con quanto avviato già negli anni scorsi, è compresa la prosecuzione di interventi di digitalizzazione dei procedimenti dell’Ente e in particolare degli archivi delle pratiche edilizie, impegnativo processo avviato nel 2017 ed essenziale per assicurare il più efficace funzionamento della gestione digitale dei procedimenti. L’attuazione del progetto impegnerà tutto il triennio e prevede anche la dotazione di un applicativo per la gestione dell’accesso ai documenti per agevolare gli utenti. Sul fronte del comportamento dei dipendenti, l’Amministrazione metterà in campo anche una maggiore tutela del “whistleblower, del dipendente che segnala illeciti o irregolarità nell’ambito di un rapporto di lavoro. La tutela del whistleblower era già contemplata tra le azioni dell’Amministrazione, che ha messo a disposizione dei dipendenti un indirizzo di posta elettronica dove far pervenire le proprie segnalazioni con la garanzia della riservatezza. Con l’entrata in vigore della Legge 30 novembre 2017 n. 179 sul Whistleblowing – che amplia anche al privato e non solo al pubblico queste garanzie – è previsto che l’ente attiverà un sistema di gestione delle segnalazioni conforme alla normativa e alle previste linee guida dell’ANAC nell’ottica di garantire la massima riservatezza del segnalante, avvalendosi di una specifica applicazione informatica. Attraverso questo software le segnalazioni saranno gestite in modo trasparente, tutelando la riservatezza sia dell’identità del dipendente che effettua la segnalazione sia il contenuto della segnalazione stessa, oltre a proteggere il soggetto che gestisce le segnalazioni da pressioni e discriminazioni, con il quale si comunicherà solo attraverso la piattaforma gestionale.

Mercoledì, 31 Gennaio 2018 10:20

31 gennaio

Arrestato prof | Trecentomila passeggeri per il Fellini | Confcommercio: no ampliamento Comet

Mercoledì, 31 Gennaio 2018 08:58

Mamma irrompe a scuola del figlio e fa lezione

(Rimini)  Ha fatto irruzione nella scuolaelementare che frequenta il figlio e, dopo aver spintonato labidella e scostato la maestra, ha iniziato a far una lezioneagli scolari dicendosi meglio delle maestre. E’ successo questamattina in una scuola elementare di Rimini dove è dovutaintervenire la Polizia chiamata dalla dirigente scolastica perfermare una mamma in stato di forte agitazione. La donna, riminese di 47 anni, è stata bloccata dalla Poliziae portata dal 118 in ospedale per un consulto. Ora rischia unadenuncia per interruzione di pubblico servizio (Ansa).

Martedì, 30 Gennaio 2018 16:51

Atti sessuali con minore, prof arrestato

(Rimini) È stato arrestato a Riccione, dagli agenti della Questura di Rimini, il professore di una scuola superiore del luogo accusato di atti sessuali con minorenne. Il professore, 46 anni, di Pesaro è stato fermato dalla polizia lungo il percorso per raggiungere la scuola. La vicenda era stata denunciata nei giorni scorsi dopo che erano stati scoperti alcuni file audio con richieste esplicite inviati a una 15enne (Ansa).

Martedì, 30 Gennaio 2018 16:50

Manifesti inneggianti Mussolini a Rimini

(Rimini) Nei giorno scorsi il cartello fuori da una officina di Rimini, con la scritta che campeggiava all'ingresso del lager di Auschwitz 'Arbeit macht frei'. Oggi, nel centro storico della città romagnola, dei manifesti - visti nella prima mattinata e poi spariti - con l'immagine di Benito Mussolini e la scritta 'Per un mondo più pulito torna in vita zio Benito'.
Parole che hanno spinto a commentare, informalmente, il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi. "Ora, al di là che l'apologia di fascismo è ancora un reato punito dalla legge e una violazione della Costituzione - osserva - e considerato che Rimini è Medaglia d'Oro per la Resistenza e simili gesti sono un'offesa prima di tutto per la città e per la comunità riminese, il mio commento sull'episodio potrebbe orientarsi verso un semplice 'la mamma dei cretini è sempre incinta' oppure - conclude - parafrasando la rima baciata dei fascisti autori del manifesto, 'per un mondo più pulito, il fascista col carcere va punito'".

Martedì, 30 Gennaio 2018 16:44

Aeroporto, da ieri Airiminum è gestore totale

(Rimini) Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con il Ministro dell’Economia e delle Finanze hanno approvato la concessione della gestione totale dell’aeroporto di Rimini Miramare ad Airiminum. Ieri, infatti, Enac ha notificato all’aeroporto Fellini la registrazione del decreto interministeriale approvativo dell’affidamento per la durata di trenta anni.
Parla di “importante traguardo”, l’amministratore di Airimunum, Leonardo Corbucci, intervistato dalla Tv di San Marino. Si completa un percorso “che risulterà determinante per il successo futuro dell’aeroporto”, “frutto di un lavoro di squadra”, aggiunge Corbucci ringraziando il Governo italiano, Enac, il presidente di Airiminum Laura Fincato, i dipendenti e i consulenti del Gruppo, i suoi amici azionisti, il cda, i revisori, Polizia di frontiera, Dogana, Finanza, Vigili del Fuoco, Enav, le istituzioni locali e “i tanti soggetti del territorio che fin dall’inizio hanno salutato con simpatia la riapertura dell’aeroporto da parte di Airiminum e che, comprendendo il difficile compito e l’importanza fondamentale dell’infrastruttura per lo sviluppo del turismo e dell’economia locale, ci sono stati vicini”.
“Ora abbiamo i titoli e gli strumenti adeguati - ha concluso Corbucci - per collocare l’aeroporto nella posizione che merita”.

(Rimini) Poco dopo la mezza notte della notte scorsa, una pattuglia dei carabinieri, su segnalazione al 112, è intervenuta in via Santa Cristina al centro ricreativo ‘Don Pippo’, dove un 34enne, della Repubblica Ceca, si era arrampicato sul traliccio dell’illuminazione degli impianti sportivi, minacciando di suicidarsi. Da primi accertamenti risulta che gesto sia dovuto a una momentanea crisi depressiva s fatto che recentemente lo straniero ha ricevuto l’ordinanza che lo obbliga a lasciare il territorio nazionale entro 30 giorni.
L’uomo riportato alla ragione dopo un’opera persuasiva inizialmente attuata dai militari del 112 che hanno risposto alla sua chiamata e successivamente da parte dei colleghi intervenuti sul posto, è sceso dal traliccio con aiuto dei vigili del fuoco, intervenuti nel frattempo con una autoscala. L’autore della disavventura in buone condizioni fisiche, è stato affidato alle cure dei sanitari del 118 e successivamente ricoverato presso reparto psichiatria dell’ospedale di Rimini per gli accertamenti sanitari del caso.

(Rimini) “Si chiamava Guido Cohen, insieme alla moglie aveva una merceria che si affacciava sulla piazza di Viserba”. La storia del commerciante ebreo la racconta Laura Fontana, responsabile del progetto Memoria del Comune di Rimini, in occasione degli 80 anni dalle leggi razziali.
“Lui, genovese, trasferito a Rimini con la moglie. Ma soprattutto ebreo, quando essere ebreo era una colpa e in molti casi una condanna certa. Da qui la cattura, la deportazione, la fuga, fino al ritorno a casa, a Rimini, dove morì nel 1969. E’ solo una delle tante storie di riminesi, d’adozione e non, che hanno pagato sulla loro pelle le conseguenze delle leggi razziali, di cui quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario della promulgazione da parte del governo fascista e che segnarono l’inizio della tragedia degli ebrei residenti in Italia”.

Quella di Cohen è una delle storie raccontata nel volume ‘Spiagge di lusso - Antisemitismo e razzismo in camicia nera nel territorio riminese’ curato da Antonio Mazzoni e Lidia Maggioli, che ripercorre minuziosamente alcune delle storie di famiglie (circa una trentina in tutto quelle censite) che hanno subito ripercussioni, vessazioni in conseguenza alle leggi razziali. La storia di Cohen, che lui stesso raccontò una volta tornato a Rimini ai suoi clienti e conoscenti che ne hanno poi tramandata la vicenda, come quella di molte altre “è fatta di casualità, coincidenze, secondi che possano determinare la vita o la morte”. Arrivato da Genova, “apre una bottega di merceria a Viserba, in piazza Pascoli, insieme alla moglie Lina, ‘ariana’. La sua origine ebraica però non gli dà scampo: nel 1938 viene schedato come ebreo, nel 1939 lui stesso presenta autodenuncia di appartenenza alla razza ebraica. Viene arrestato nel luglio del 1944, condotto a Verona per essere deportato ad Auschwitz. Nel frattempo gli viene confiscata la sua abitazione, in via Santa Maria del Mare. Per quanto è stato possibile ricostruire, pare che il commerciante sia riuscito a fuggire durante il trasferimento verso nord, rifugiandosi in una clinica della zona di Varese per una decina di mesi. Tornò poi a Rimini, una Rimini distrutta ma libera, riprendendo in mano la merceria a Viserba e dove rimase fino alla sua morte, che avvenne in una casa di cura nel 1969”.
Una famiglia “indelebilmente segnata dalla guerra e dalla follia delle leggi razziali, come lo furono tanti uomini, donne, bambini, alcuni dei quali magari vicini di casa dei nostri genitori, dei nonni, dei nostri avi. La memoria deve passare anche dalla narrazione delle testimonianze, dagli episodi reali, per far sì che il passare degli anni non cancelli il dolore e le ferite della guerra, trasformandole solo in fredda materia per i libri di storia”.

(Rimini) Si è svolta lo scorso fine settimana, presso l’Ucla Royce Hall e il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, una conferenza che ha avuto come oggetto 'The power of art, the power of fame. The extraordinary renaissance court of Sigismondo Pandolfo Malatesta, Lord of Rimini'. Un appuntamento  che ha avuto come tema l'analisi della figura di Sigismondo Pandolfo Malatesta. Alla conferenza, cui ha dato grande impulso il professor Massimo Ciavolella (Sigismondo d'Oro 2016) che ha presentato il libro di Ferruccio Farina dedicato proprio a Sigismondo, hanno partecipato il sindaco di Rimini Andrea Gnassi e il sindaco di Gradara Filippo Gasperi.

"Dovrà esserci nei prossimi anni un lavoro costante, continuo, per affermare Rimini come grande culla d'arte italiana - è la riflessione del sindaco di Rimini Andrea Gnassi al termine della conferenza -. Dalla città romana alla scuola riminese del Trecento, dal Rinascimento all'Ottocento dei bagni marini e di Verdi, al Novecento di Federico Fellini. Un territorio di mare e paesaggi italiani, di vallate, castelli borghi, la Valmarecchia e la Valconca. In qualche modo dobbiamo anche superare questo meccanismo strano e duale: al nostro interno ci diciamo che non abbiamo nulla da invidiare alle grandi e piccole città d'arte italiane, ma poi vi è una sorta di freno o 'complesso' nel promocommercializzare il nostro territorio anche in mercati 'alti' che, come gli Stati Uniti, all'Italia chiedono incanto e bellezza. Un'operazione d'altissimo livello come quella organizzata con massimi esperti mondiali del Rinascimento da una delle più prestigiose università al mondo, la Ucla, e un'istituzione culturale anch'essa unica al mondo come il J. P Getty Museum ha anche questo obiettivo, quello di certificare e accreditare definitivamente Rimini come territorio d'arte e di storia nel mondo e non solo tra le mura di casa. Lo ha fatto pochi giorni fa il NY Times che attraverso Fellini e il Fulgor ha parlato di Rimini come uno dei 52 posti al mondo da vedere; lo deve fare questo lavoro sul Rinascimento, affermando la bellezza unica, densa di fascino e di storia, propria dei nostri tesori, dalla costa a Mondaino, da Gradara a San Leo, a Verucchio, Pennabilli, Montefiore".

(Rimini) Nel corso del 2017 a Miramare si è registrato un numero di passeggeri pari a 301.575 (aviazione commerciale), facendo registrare una crescita del +26,4% rispetto al 2016. Pari a 1.980 il numero di movimenti, corrispondente ad un decremento del 5,9% rispetto al 2016. I dati sono resi noti da Airiminum 2014 spa, società di gestione dell'Aeroporto Internazionale di Rimini e San Marino ‘Federico Fellini’.
Nel 2017 il portafoglio passeggeri commerciali si compone di 167.147 passeggeri provenienti con voli di linea (pari al 55,4% del portafoglio complessivo) e 134.428 passeggeri provenienti con voli charter (pari al 44,6% del portafoglio complessivo).

I passeggeri provenienti da paesi europei sono pari a 37.526 (pari al 14,2% del portafoglio complessivo), mentre quelli provenienti da aree extra Europa sono 263.391 (circa l'87,3% del portafoglio complessivo). Con riferimento a questo mercato, l'aeroporto Fellini si posiziona al nono posto tra gli aeroporti italiani (nella tabella).
I due principali paesi di provenienza sono stati la Russia con 218.388 passeggeri (pari al 72,4% del portafoglio complessivo) e l'Albania con 34.168 passeggeri (pari all'11,3% del portafoglio complessivo).

L'aviazione generale, invece, ha registrato nel corso dei 12 mesi del 2017 un numero di movimenti pari a 2.052 (+12,0% rispetto all'anno precedente) e un numero di passeggeri pari a 4.001 (+37,8% rispetto all'anno precedente).
Nel 2017 il fatturato complessivo del Gruppo è stato pari a 9.326.382 euro (+83,9% rispetto al 2016), di cui 64,2% per le attività aviation, con 5.988.944 euro (+47,7% rispetto al 2016) e 35,8% per le attività non aviation, con 3.337.438 euro (+227,8% rispetto al 2016).