Rivabella, approvazione definitiva per impianto sportivo, lavori in autunno
(Rimini) Con 19 voti favorevoli e 8 astensioni il Consiglio comunale di Rimini ha approvato nella seduta di ieri sera il progetto per la riqualificazione dell'impianto sportivo destinato al rugby e al baseball di Rivabella, un progetto da oltre un milione di euro che trasformerà il vecchio impianto in un nuovo punto di riferimento per gli atleti del rugby e per i tanti praticanti del baseball.
Il progetto approvato, già inserito nel Programma triennale dei lavori pubblici 2018-2020 per un investimento di 1.100.000 euro, prevede l'ampliamento dell'attuale impianto, che comprenderà anche gli spazi in precedenza di uso privato, per un centro sportivo che si estenderà su un totale di 39.847 metri quadrati. L'avvio dei lavori è previsto per l'autunno 2018.
Per il rugby il progetto prevede la realizzazione di un nuovo campo omologato regolamentare in erba naturale e il restringimento del campo esistente da allenamento. Sarà ricostruito il fabbricato in muratura esistente, che sarà destinato a spogliatoi e servizi, dotato anche di infermeria, adeguati alle norme CONI e FIR, così come la tribuna, che potrà ospitare fino a 100 spettatori. Tra i campi di baseball e quelli del rugby saranno realizzati nuovi servizi igienici a servizio degli spettatori dei diversi impianti, oltre a spazi a carattere sociale (club house) dedicati alle diverse discipline.
Per quanto riguarda il baseball, sarà realizzato un nuovo blocco spogliatoi in elementi prefabbricati posizionati in modo tale che entrambi i campi da gioco siano facilmente raggiungibili e si permetterà l'ingresso separato degli spettatori dagli atleti. Come previsto per l'impianto del rugby, anche in questo caso saranno sostituite le due tribune esistenti con altre in elementi modulari fino a 100 spettatori. Per tutte le opere previste sarà acquisito, oltre al parere CONI, anche quello della commissione impianti della Federazione Italiana Baseball e Softball. Tutti i manufatti saranno realizzati con tecnologia "leggera", quindi removibili ed eventualmente riposizionabili, antisismici e isolati termicamente a norma di legge". Saranno previsti spazi a spogliatoio anche per i campi da tennis.
Approvata dal Consiglio sempre a maggioranza (19 i sì, 9 le astensioni) anche la seconda delibera all'ordine del giorno per la costituzione di servitù di condotta fognaria in favore di "Pmr patrimonio mobilità provincia di Rimini" su terreno di proprietà comunale.
Via Macanno, nuova rotatoria davanti al Gros
(Rimini) I lavori per la realizzazione di una rotatoria all'incrocio fra le vie Macanno e Varisco e dell'accesso al Centro Gros sono stati consegnati alla ditta incaricata. Un intervento da costo complessivo di 65.000 euro, dei quali 20.000 a carico del Centro Commerciale Ingrosso Rimini spa quale privato finanziatore.
Obiettivo dell'intervento è migliorare le condizioni di sicurezza dell'incrocio che per la sua conformazione e la mole del traffico in entrata e uscita dal Centro Commerciale Gros Rimini è considerato pericoloso. I progettisti d'Anthea, a cui l'Amministrazione comunale ha affidato progettazione e direzione lavori dell'intervento, hanno così progettato la costruzione di una nuova rotatoria al centro dell'attuale intersezione fra la Via Macanno e la Via Varisco, di forma a "biscotto". Al centro della nuova rotatoria sarà realizzata un'ampia aiuola verde delimitata da cordoli bianchi al cui interno saranno messi a dimora dei cespugli. I quattro "bracci" della rotatoria saranno tutti a doppio senso di circolazione, con 2 corsie, una per ogni senso di marcia, con aiuole di separazione delle corsie in corrispondenza degli ingressi/uscite. L'intero incrocio verrà completamente riasfaltato. Modificate anche l'attuale rete di raccolta delle acque nonché l'impianto d'illuminazione pubblica.
Il cantiere, che avrà una durata massima di 90 giorni, non comporterà variazioni significative alla circolazione stradale.
Elezioni, la Lega riparte dalla famiglia
(Rimini) “La famiglia come luogo di conciliazione, crescita e benessere”. La candidata alla Camera della Lega per il centro destra, Elena Raffaelli, ritiene che “nell’intraprendere interventi di sostegno al welfare e alla natalità, dobbiamo tenere ben presente che la famiglia è il motore di questo Paese e la protagonista indiscussa nel percorso di crescita educativa dei nostri figli”. La Raffaelli sottolinea poi “lo straordinario valore sociale” del nucleo famigliare “che spesso viene dimenticato o bistrattato per lasciare spazio alle più rocambolesche interpretazioni che nulla hanno a che vedere con l’unione naturale di un uomo e una donna”. La candidata sottolinea “il ruolo propulsivo della politica, declinata ad ogni livello, che ha il compito di edificare una vera e propria rete di protezione a tutela della famiglia e dei suoi elementi. Una rete che infonda sicurezza economica e sociale, che incentivi la natalità e che stimoli la diffusione di un habitat sereno e stimolante per genitori e figli”.
Imprese femminili, in Romagna sono una su cinque
(Rimini) In Romagna un’impresa su su è a conduzione femminile. Questo dicono i dati forniti dalla Camera di commercio di Rimini e Forlì Cesena. Al 31 dicembre 2017, sono infatti 15.154 le imprese femminili attive, pari al 21,2% del totale delle imprese(21,0% in regione e 22,6% a livello nazionale). Nel confronto con il 31 dicembre 2016, si riscontra una sostanziale stabilità delle imprese femminili (-0,2%), come si rileva anche in Emilia-Romagna (+0,1%) e a livello nazionale.
Tra i principali settori economici quello del "Commercio" conta il numero più alto di imprenditrici, con 4.432 imprese (pari al 25,7% della totalità delle imprese del settore e al 29,2% di quelle femminili), anche se registra un calo su base annua dell'1,9%. In diminuzione anche le imprese femminili dell'Industria manifatturiera dell'1,0%, che conta 1.105 imprese (incidenza sul totale delle imprese del settore pari al 17,8% e sulla totalità delle imprese femminili del 7,3%), e dell'Agricoltura del 2,5% (1.957 imprese, con un'incidenza sul settore del 21,3% e sulla totalità delle imprese femminili del 12,9%). Noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese è il settore, tra i principali, che è cresciuto di più, rispetto al 2016, +5,9%, con un numero di imprese femminili pari a 518 unità (incidenza sul totale delle imprese del settore pari al 26,7% e del 3,4% sul totale delle imprese femminili).
A seguire, in ordine di crescita annua: Servizi di informazione e comunicazione, con un +3,4% e 240 imprese (pari al 18,1% della totalità delle imprese del settore e del 1,6% sul totale delle imprese femminili); Attività artistiche, sportive e di divertimento, con un +2,9% e 281 imprese (incidenze pari al 17,2% sul settore e del sulla totalità delle imprese femminili); i cosiddetti Servizi alla persona (Altre attività di servizi), con un +2,3% e 1.789 imprese (segnano l'incidenza più alta di imprese femminili all'interno di un settore, pari al 54,7%, mentre l'incidenza sulla totalità delle imprese femminili è dell'11,8%) e le Attività immobiliari, con +1,6% e 1.017 imprese (incidenza nel settore del 18,6% e sul totale delle imprese femminili del 6,7%).
Stabili invece gli Alberghi e ristoranti (-0,1%), il secondo settore per numerosità, con 2.260 imprese femminili (incidenza sul totale delle imprese del settore pari al 30,3% e sul totale delle imprese femminili del 14,9%).
Riguardo alla natura giuridica, la maggior parte delle imprese femminili sono imprese individuali (10.161 unità, 67,1% del totale delle imprese femminili), alle quali seguono le società di persone (2.744 unità, 18,1%) e le società di capitale (2.002 unità, 13,2%); le imprese individuali sono anche quelle con la maggiore incidenza percentuale sul totale delle imprese attive (25,3%). In termini di variazione annua, è da evidenziare la crescita delle società di capitale (+3,0%) che va nella direzione di una maggior strutturazione del sistema imprenditoriale, a cui si contrappone la diminuzione sia delle imprese individuali (-0,5%) che delle società di persone (-1,8%).
Riguardo alla distribuzione geografica, la maggiore concentrazione di imprese femminili si trova nei "grandi centri urbani": per la provincia di Forlì-Cesena più della metà (il 51,3%) delle imprese femminili provinciali sono localizzate nei comuni di Forlì e di Cesena, così come nella provincia di Rimini il 43,9% si trova nella città di Rimini. Buona la presenza anche nel Comune di Riccione, pari al 12,6%).
Nel dettaglio nella provincia di Rimini, al 31 dicembre 2017 si contano 7.462 imprese femminili attive (21,8% del totale delle imprese attive); nel confronto con il 31 dicembre 2016 si riscontra una sostanziale stabilità (-0,2%), come si rileva anche in Emilia-Romagna (+0,1 e, sostanzialmente, anche se con valori lievemente migliori, anche a livello nazionale (+0,4%).
I principali settori economici risultano il Commercio (2.412 imprese femminili, 32,3% sul totale delle imprese femminili), gli Alberghi e ristoranti (1.366, 18,3%), le Altre attività di servizi (764, 10,2%), le Attività immobiliari (616, 8,3%), l'Agricoltura (562, 7,5%), e l'Industria Manifatturiera (437, 5,9%); il settore con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili (sul totale delle imprese attive) è quello relativo alle Altre attività di servizi (52,9%). Rispetto al 2016, calano le imprese femminili attive del Commercio (-2,4%), degli Alberghi e ristoranti (-1,0%), dell'Agricoltura (-2,3%) e del Manifatturiero (-0,9%); crescono invece quelle dei settori Altre attività di servizi (+2,7%) e Immobiliare (+1,5%).
Riguardo alla natura giuridica delle imprese femminili, prevalgono le imprese individuali (4.873 unità, 65,3% del totale delle imprese femminili), in diminuzione dello 0,7%, seguite dalle società di persone (1.434 unità, 19,2%), anch'esse in calo dello 0,5%, e dalle società di capitale (1.055 unità, 14,1%), in crescita dell'1,7%; le imprese individuali sono anche quelle con la maggiore incidenza percentuale sul totale delle imprese attive (26,5%).
Fogne, l’Onu mette tra i virtuosi il piano riminese per la salvaguardia della balneazione
(Rimini) C’è il Piano di Salvaguardia della balneazione ottimizzato di Rimini tra gli esempi virtuosi inseriti in uno dei primi report con specifici casi e approcci innovativi nell'ambito del programma d’azione globale per lo Sviluppo sostenibile definito dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel settembre 2015 e che persegue 17 obiettivi da conseguire in diversi ambiti, fra cui lotta alla povertà estrema, sicurezza alimentare, contrasto alle diseguaglianze e all’ingiustizia, cambiamenti climatici, sanità, consumo e produzione sostenibili, crescita economica e occupazione, sviluppo infrastrutturale, tutela delle risorse naturali, parità di genere. Questo progetto “il primo in Italia del suo genere, è di fondamentale importanza per la città di Rimini e per l’intera provincia – si legge nel documento – dove l’attuale sistema è insufficiente a gestire tutte le acque reflue prodotte. Il piano sta avanzando, con cinque interventi chiusi e quattro in corso”.
“Il riconoscimento della validità di un intervento unico nel suo genere come il Psbo da parte delle Nazioni Unite ci riempie di orgoglio ed è soprattutto la conferma che la città ha intrapreso con lungimiranza la strada giusta per uno sviluppo sostenibile del territorio – sottolinea l’assessore all’Ambiente Anna Montini – Un progetto ambizioso, il primo in Italia nel suo genere, ma che serve a mettere le basi per un futuro che ha nell'ambiente e nel marei suoi asset di crescita e sviluppo. I cantieri procedono in linea con la programmazione e abbiamo già ottenuto i primi importanti risultati, con effetti positivi già riscontrabili”.
Denunciati quattro evasori fiscali, sequestri per un milione
(Rimini) Nei giorni scorsi, i militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Rimini hanno sequestrato beni per un valore stimato di oltre un milione di euro, a quattro persone, ritenute responsabili di evasione fiscale.
Le indagini effettuate nel 2017 dal Nucleo di polizia economico-finanziaria, partite da controlli fiscali ad una società del settore logistico con sede a San Giovanni in Marignano, hanno permesso di ipotizzare “che la predetta società era stata costituita con la finalità, da parte del principale indagato, residente a Rimini, in concorso con altre tre persone, di drenare fraudolentemente beni strumentali e risorse finanziarie provenienti da una società per azioni, con sede ad Ancona, che appunto, dopo una verifica fiscale, avrebbe dovuto versare al Fisco oltre 7 milioni di euro di imposte evase”. Sono state individuate operazioni economiche e finanziarie “come operate per svuotare la società marchigiana di ogni elemento attivo, utile al soddisfacimento delle cospicue pretese tributarie, trasferendolo proprio in favore della nuova società romagnola, sempre riconducibile alla stessa proprietà”.
I militari, quindi, hanno denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Rimini, un riminese di 45 anni, sua moglie e altre due persone, per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, proponendo al pubblico ministero che ha coordinato le indagini, il sostituto procuratore Paolo Gengarelli, di valutare la formulazione della richiesta del sequestro preventivo per equivalente. Il magistrato, condividendo le ricostruzioni investigative svolte dai finanzieri, ha chiesto al giudice per le indagini preliminari, Vinicio Cantarini, il sequestro preventivo “per equivalente” su disponibilità finanziarie e beni per il valore delle illecite operazioni di “svuotamento” patrimoniale poste in essere dagli indagati. Il giudice, ritenendo validi i presupposti che avevano portato ad avanzare la richiesta, ha emesso il provvedimento, nel quale è rientrato anche un appartamento nel comune di Bellaria – Igea marina.
Elezioni, Chicchi: condhotel per recuperare le colonie marine
(Rimini) Il problema delle delle colonie marine abbandonate e lasciate al logorio di tempi e intemperie lungo la riviera è ormai antico per Rimini. Ed è un problema anche di degrado, perché spesso questi edifici diventano dormitorio, se non bese, per sbandati e piccoli criminali. A loro guarda nel suo intervento il candidato alla Camera di Liberi e Uguali, Giuseppe Chicchi.
Le cause del degrado (reso più evidnete in alchni casi con il fallimento delle ditte che avrebbero dovuto recuperare le strutture)? “Ai vincoli architettonici e urbanistici, giustamente imposti dalla pianificazione regionale, si sommano problemi derivanti dalla destinazione d'uso (albergo o direzionale) e dalle dimensioni rilevanti degli interventi. Ad esempio la Bolognese ha una superficie utile di circa 12mila metri quadri, la Novarese di circa 8000, ecc. I capitali necessari al recupero sono ingenti e la realizzazione di alberghi implica costosi anni di avviamento”.
Il Piano Benevolo del 1999 a Rimini aveva previsto la “possibilità di destinare a residenza il 25% della superficie utile di questi edifici, attivando con ciò una sorta di prefinanziamento per il recupero ad uso alberghiero del 75% rimanente. La norma fu però cassata in sede di approvazione finale dalla Provincia”, ricorda l’ex sindaco Chicchi che, quindi, propone una soluzione.
“Ora la normativa nazionale introduce la nuova figura giuridica del Condhotel. Come dice il nome, si tratta di un ibrido che nello stesso edificio o in edifici attigui, vede la coesistenza fino al 40% di residenziale e di un minimo del 60% di alberghiero. In pratica la vendita a privati della quota destinata a residenza (su cui viene rilasciato il cambio di destinazione d'uso), finanzia in misura significativa la realizzazione di alberghi che, per dimensione, per caratteristiche qualitative e per collocazione, sarebbero idonei all'attività del turismo organizzato e di quello destagionalizzato”. Questa nuova figura giuridica “è stata pensata soprattutto come forma di autofinanziamento, di processi di riqualificazione non più rinviabili, per mezzo della vendita di parte della proprietà alberghiera. Il ritardo nell'adeguamento energetico, sismico, tecnologico, negli arredi, ecc. pesa sulla produttività delle strutture ricettive come "diseconomia occulta" e penalizza le destinazioni turistiche "mature" come quella riminese nella competizione sui mercati. Competizione che nel segmento balneare è di livello globale poiché ormai l'offerta è superiore alla domanda. Ovviamente, per una realtà come quella di Rimini, caratterizzata da strutture ricettive mediamente di 40 camere, lo strumento del Condhotel potrà trovare applicazione in direzione di accorpamenti di strutture fuori mercato e sarà il recepimento regionale a definirne caratteri e confini”.
Per il tema colonie invece “è proprio la dimensione rilevante degli immobili a indicare una strada che, oltre agli altri vantaggi già indicati, avrebbe anche quello di superare le criticità di carattere estetico e, talvolta, di ordine pubblico che gli enormi edifici abbandonati presentano. Si sono lette in questi giorni dichiarazioni sul mercato cinese che, pronunciate a Rimini, fanno appena sorridere. Come può arrivare a Rimini il mercato cinese con un aeroporto che, pur avendo la migliore pista di atterraggio della Regione, realizza nel 2017 solo 300mila passeggeri? Ma anche se qualcuno investisse nel mercato cinese (lo fa solo Ital Camel), in quali alberghi troverebbero allotment i Tour Operators che viaggiano con aerei da 300 posti?”, attacca Chicchi, che tornando alle colonie non ha dubbi: “Penso che qualcuno dovrebbe andare in giro per il mondo a proporre ai tour operator la ristrutturazione delle colonie con la formula dell'autofinanziamento attraverso il Condhotel".
16 febbraio
Sarti denuncia l’ex | Deserta l’asta per la questura | La riviera ricorda Ballandi
Spazio Tondelli, doppio sold out per Germano
(Rimini) Doppio dold out per Elio Germano, protagonista del week end allo Spazio Tondelli di Riccione. Domani e sabato alle 21 l'attore romano, già Palma d'oro a Cannes, presenta in prima assoluta il suo nuovo spettacolo La mia battaglia, scritto a quattro mani con Chiara Lagani, drammaturga e attrice cofondatrice di Fanny & Alexander. Sono già sold out entrambe le repliche.
In scena Germano veste i panni di un comico, ipnotizzatore non dichiarato, capace di manipolare gli spettatori in un crescendo pirotecnico. Portatore di un muto volere collettivo, si farà via via più autoritario appellandosi alla necessità di resuscitare una società agonizzante, tra istanze ecologiste, nazionaliste, socialiste, planetarie e solitarie, mutuali e solidali, aneddoti e proclami, appelli appassionati e affondi lirici deliranti.
Lo spettacolo, prodotto da Piefrancesco Pisani e Infinito srl, è stato realizzato con il fondamentale sostegno di Riccione Teatro, che ha messo a disposizione lo Spazio Tondelli per la residenza artistica che ha preceduto il debutto. La mia battaglia è inoltre solo la prima tappa di un più ampio focus sull'opera di Chiara Lagani. L'artista ravennate, vincitrice del Premio speciale per l'innovazione drammaturgica all'ultima edizione del Premio Riccione per il Teatro, sarà infatti tra gli ospiti di punta del prossimo Riccione TTV Festival, in programma a novembre con un ricco calendario di incontri, spettacoli e retrospettive video a lei dedicati.
In questi giorni di prove a Riccione Elio Germano ha incontrato nella mattinata di mercoledì alcune classi di studenti del Liceo Volta-Fellini per presentare loro lo spettacolo e al termine discuterne insieme.
Elezioni, Sarti (M5S) denuncia ex in Questura
(Rimini) La deputata Giulia Sarti ha denunciato in Questura a Rimini, il suo ex fidanzato, Bogdan Andrea Tibusche, accusandolo di aver sottratto alcune migliaia di euro in merito alla vicenda delle restituzioni "fantasma".
Nella denuncia, di cui l'Aansa è in possesso, Sarti racconta di essere stata fidanzata con Bogdan "per circa quattro anni" e nonostante il rapporto fosse finito da circa un anno, "la nostra convivenza è continuata fino ad ora anche se non ci vediamo dallo scorso dicembre". Sarti spiega che Bogdan, consulente informatico si "occupava, con il mio consenso della gestione della contabilità", incluse le restituzioni al fondo del microcredito. "Martedì sera ho fatto un controllo puntuale e mi sono resa conto che non erano stati eseguiti alcuni bonifici al Mef", si legge nella denuncia in cui Sarti sottolinea di aver provveduto il 14 febbraio a sanare la sua posizione versando "le somme dovute, pari a 23mila euro" (Ansa).