Mercoledì, 31 Agosto 2022 16:44

Economia, a Rimini in amento imprese femminili

(Rimini) L'imprenditoria femminile, come il lavoro femminile in genere, ha subito maggiormente gli effetti negativi della pandemia, perciò la crescita registrata dall'analisi dei dati è un segnale importante, anche se non soddisfacente. Infatti, la percentuale di imprenditrici nel settore manifatturiero è ancora bassa, mentre il contributo della componente imprenditoriale femminile è importante per il rilancio industriale dell'economia italiana, necessario per la ripresa economica. Perché questo accada, le imprese femminili devono essere maggiormente sostenute attraverso interventi la rimozione delle diverse barriere che le donne imprenditrici devono superare, tra cui la carenza di politiche dedicate. Al riguardo, positiva è stata l'introduzione del Fondo per il sostegno dell'Impresa Femminile, a dicembre 2020, con lo stanziamento di risorse dedicate, derivanti anche dal PNRR, che sostiene la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese guidate da donne, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati - commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna -. Infine, dall'ultimo Rapporto sull'Imprenditoria femminile presentato da Unioncamere emergono considerazioni interessanti:
- nel biennio 2020-2021 le imprese femminili hanno investito di più, rispetto alle altre non femminili, nelle tecnologie digitali (14% vs 11%)
- nel biennio 2020-2021 le imprese femminili hanno investito di più, rispetto alle altre non femminili, nella sostenibilità ambientale (12% vs 9%)
- nel biennio 2020-2021 il 44% delle imprese femminili che hanno innovato valorizzando la ricerca scientifica ha registrato un aumento del fatturato e dell'occupazione (vs il 36% di quelle che non l'hanno fatto)
- nel biennio 2020-2021 il 47% delle imprese femminili che hanno investito in tecnologie digitali ha registrato un aumento del fatturato e dell'occupazione (vs il 36% di quelle che non l'hanno fatto).

Le Imprese Femminili nella Romagna – Forlì-Cesena e Rimini

Al 30 giugno 2022 nel territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 15.342 imprese femminili attive, che costituiscono il 21,3% del totale delle imprese attive (21,3% anche in Emilia-Romagna e 22,7% in Italia). Nel confronto con il 30 giugno 2021 si riscontra un aumento delle imprese femminili dell'1,4%, superiore sia all'incremento regionale (+0,4%) sia a quello nazionale (+0,3%). Tale variazione risente, anche se in forma minima, dell'ingresso dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio (ex provincia di Pesaro) nella provincia riminese; la crescita al netto di tale componente esogena sarebbe pari a +1,0%.

Nel dettaglio, la variazione tendenziale 1° semestre 2022-2021 risulta essere la maggiore, al pari di quella di fine dicembre scorso, tra le variazioni tendenziali negli ultimi dieci anni, periodo nel quale risultano prevalenti cali o fasi di stabilità.

I principali settori economici risultano, nell'ordine: Commercio (27,5% delle imprese femminili), Alloggio e ristorazione (14,6%), Altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone) (12,2%), Agricoltura (11,8%), Attività immobiliari (7,6%), Industria Manifatturiera (6,8%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (4,0%) e Attività professionali, scientifiche e tecniche (3,7%). In termini di variazione annua si registra un incremento in cinque dei principali settori: +1,9% nelle Altre attività di servizi, +4,1% nell'Immobiliare, +1,4% nel Manifatturiero, +5,3% nel settore Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese e +8,0% nelle Attività professionali, scientifiche e tecniche. In diminuzione, invece, il Commercio, dello 0,3%, e l'Agricoltura, dell'1,0%, mentre risultano stabili i servizi di Alloggio e ristorazione.

Le imprese femminili con la maggior incidenza percentuale sul totale delle imprese attive appartengono ai settori Altre attività di servizi (57,1%), Alloggio e ristorazione (29,7%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (27,5%), Commercio (25,6%), Agricoltura (20,9%) e Attività professionali, scientifiche e tecniche (20,6%).

Riguardo alla natura giuridica, la maggior parte delle imprese femminili sono imprese individuali (65,4% del totale), alle quali seguono le società di persone (17,2%) e le società di capitale (15,9%). Nel confronto con l'anno precedente crescono le imprese individuali (+0,7%) e, soprattutto, le società di capitale (+5,8%), a cui si contrappone la sostanziale stabilità delle società di persone (+0,2%).

Le Imprese Femminili: focus provinciale Rimini

Al 30 giugno 2022 in provincia di Rimini si contano 7.733 imprese femminili attive, che costituiscono il 21,9% del totale delle imprese attive (21,3% in Emilia-Romagna e 22,7% in Italia). Nel confronto con il 30 giugno 2021 si riscontra un aumento delle imprese femminili del 2,3%, nettamente superiore sia all'incremento regionale (+0,4%) sia a quello nazionale (+0,3%). Tale variazione risente, in minima parte, dell'ingresso dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio (ex provincia di Pesaro) nella provincia riminese; la crescita al netto di tale componente esogena sarebbe pari a +1,7%.

Nel dettaglio, la variazione tendenziale 1° semestre 2022-2021 risulta essere la maggiore tra le variazioni tendenziali negli ultimi dieci anni, periodo nel quale trend crescenti si sono alternati a fasi di calo o situazioni di stabilità.

I principali settori economici risultano il Commercio (29,8% delle imprese femminili), l'Alloggio e ristorazione (17,7%), le Altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone) (11,0%), le Attività immobiliari (9,2%), l'Agricoltura (7,1%), l'Industria Manifatturiera (5,4%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (4,4%) e le Attività professionali, scientifiche e tecniche (3,5%); rispetto al 30 giugno 2021, eccetto la sostanziale stabilità nel Commercio (-0,1%), si registrano incrementi in tutti i principali settori: +0,7% nell'Alloggio e ristorazione, +3,5% nelle Altre attività di servizi, +3,9% nell'Immobiliare, +1,9% nell'Agricoltura, +2,9% nel Manifatturiero, +2,7% nel settore Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese e +14,7% nelle Attività professionali, scientifiche e tecniche.

I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive sono, nell'ordine: Altre attività di servizi (56,3%), Alloggio e ristorazione (28,6%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (28,4%), Commercio (26,6%) e Agricoltura (22,0%).

Riguardo alla natura giuridica delle imprese femminili, prevalgono le imprese individuali (63,0% del totale), seguite dalle società di persone (18,2%) e società di capitale (17,6%); in termini di variazione annua crescono le imprese individuali (+1,5%), le società di persone (+0,9%) e, soprattutto, le società di capitale (+7,1%).

In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come la maggioranza delle imprese femminili provinciali si trova nel comune di Rimini (42,9%), classificato come "Grande centro urbano"; buona anche la presenza nei comuni di Riccione (13,5%), Bellaria-Igea Marina (6,7%), Santarcangelo di Romagna (5,9%) e Coriano (2,3%), ossia nei cosiddetti "Comuni di cintura" (totale 28,4%), e di Cattolica (7,6%), Misano Adriatico (3,8%) e San Giovanni in Marignano (2,1%) ("area del Basso Conca", totale 13,5%). Ad essi vanno aggiunti i comuni di Morciano di Romagna (2,2%) (Valconca), Verucchio e Novafeltria (rispettivamente, 2,2% e 2,0%) (Valmarecchia).

In ultimo, i comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive risultano essere Maiolo (32,1%), Cattolica (26,2%), Novafeltria (25,5%), Casteldelci (25,4%), Riccione (24,3%), Pennabilli (24,3%), Talamello (24,1%), Montefiore Conca (23,4%), Morciano di Romagna (23,3%) e San Leo (23,3%).

(Rimini) Si è tenuta ieri in videoconferenza l'assemblea sindacale provinciale dei marinai di salvataggio "cui hanno preso parte decine di lavoratori. Il tema all’ordine del giorno era il prolungamento del servizio pubblico essenziale di salvamento e una valutazione in merito alla possibile proclamazione dello stato di agitazione sindacale", spiegano Cgil e Cisl. 

L’assemblea "ha confermato l’assoluta contrarietà ad ipotesi inattuabili come la riduzione delle torrette presidiate o il “salvataggio a singhiozzo” (solo nei week end).
Mentre gli stabilimenti balneari resteranno aperti per “elioterapia”, le ordinanze balneari fissano alla seconda settimana di settembre la cessazione del servizio di salvamento.
L’industria del turismo in riviera, dunque, riconosce l’attività dei bagnini ma lascia fuori i marinai di salvataggio". 

Tutti gli interventi, inoltre, "si sono soffermati sul tema della qualificazione e potenziamento del servizio a tutela dei cittadini e dei turisti. Una risposta adeguata a questo problema – la cessazione precoce del salvamento - non è più eludibile e va individuata dal 2023 una soluzione strutturale nell’ambito delle ordinanze balneari, innanzitutto regionale, e comunali.
Per quanto riguarda il 2022 la base di partenza della discussione resta la proroga piena del servizio di salvamento fino all’ultimo fine settimana di settembre". 

L’assemblea si è conclusa "affidando alle organizzazioni sindacali il mandato per la proclamazione dello stato di agitazione sindacale dei marinai di salvataggio della provincia di Rimini. Nei prossimi giorni – in assenza di risposte soddisfacenti da parte delle Amministrazioni Comunali – si valuteranno le opportune iniziative pubbliche a sostegno della vertenza. Argomentazioni che negano i presupposti per una proroga del salvamento quali ad esempio: alberghi chiusi, mancanza di personale, assenza di eventi o avvio dell’anno scolastico (peraltro fino al 14 settembre gli studenti frequenteranno le spiagge) appaiono poco credibili. Le spiagge e il mare siano sicuri per tutto il mese di settembre, tanto più che proprio in questo mese si colloca parte di quel turismo sociale che coinvolge fasce di utenza bisognosa di servizi".

Mercoledì, 31 Agosto 2022 16:39

Pasolini, la mostra al Fulgor

(Rimini) Il 9 settembre al Palazzo del Fulgor sarà inaugurata una mostra dedicata a Pier Paolo Pasolini per celebrare il centenario della sua nascita. Nel palazzo settecentesco che ospita su tre piani la sede del Fellini Museum dedicata principalmente all'informazione, allo studio e all'immaginario di Fellini attraverso documenti, immagini, locandine originali, immagini, approda la mostra delle foto di Roberto Villa sul set del film "Il fiore delle Mille e una notte", realizzato da Pasolini nel 1973 quale ultimo capitolo della Trilogia della vita.
La mostra dal titolo "Gli Orienti di Pasolini" sarà inaugurata alle ore 12 di venerdì 9 settembre, grazie alla collaborazione con la Fondazione Cineteca di Bologna, proprietaria del Fondo Villa. Le immagini inedite di Roberto Villa, costruite seguendo le filosofie compositive della storia dell'arte e della teoria della comunicazione, illustrano il set e il fuori set del film. E' merito degli scatti perfetti di Roberto Villa, presente sul set per 100 giorni in Iran e nello Yemen, nelle incantate città di Isfahan e di Sana'a, che può essere ricostruito quel clima di lavoro finalizzato al film pasoliniano più fiabesco e leggero. Il valore che sorregge le immagini è soprattutto il rispetto verso la cultura e l'umanità orientali, in cui il fotografo Villa e il regista Pasolini paiono straordinariamente solidali.
Alle ore 16,30 al Cinema Fulgor, Roberto Villa e Massimo Roccaforte dialogheranno e presenteranno il film "Il fiore delle Mille e una notte" nella versione restaurata in occasione dei 100 anni dalla nascita di Pasolini.

Mercoledì, 31 Agosto 2022 16:37

L'Astoria ritorna con un evento al giorno

(Rimini) Quello partito ad agosto sarà un calendario ricco di iniziative per i ritrovati spazi dell'ex cinema Astoria: dalla scuola di fumetto agli spettacoli di jazz, dagli stage di recitazione, doppiaggio, ai corsi di restauro e pittura, le mostre, le presentazioni di libri, gli incontri con gli autori e i gruppi culturali. Un evento al giorno grazie al contributo di una ventina di associazioni e un migliaio tra cittadini e studenti che hanno partecipato alla prima fase partecipativa del progetto "Ritorno all'Astoria". Una sperimentazione che sta dando ottimi risultati, con un approccio che ribalta i concetti abituali: nessuna gestione imposta dall'alto, nessuna leadership, nessun processo up-down, ma un gruppo di cittadini e associazioni che lavorano insieme alle scuole e alle istituzioni, in un vortice che lega le idee ai processi, l'esito finale alle sperimentazioni di percorso.
A fase partecipativa conclusa, da agosto, è partito un cartellone di eventi condivisi, in continuo aggiornamento e consultabile sulla pagina www.facebook.com/RitornoAllAstoria/, che vedrà animare ogni giorno gli spazi dell'ex cinema con iniziative legate al mondo della cultura e delle arti performative, tra eventi, corsi, spettacoli e formazione.

Un futuro da hub culturale di comunità. Il progetto "Ritorno all'Astoria" terminerà il 31 dicembre 2022, ma l'Amministrazione comunale di Rimini ha le idee chiare sul suo futuro. È stata infatti presentata questa mattina la domanda per accedere ai contributi prevista dalla legge regionale 13/19 per gli investimenti nel settore dello spettacolo. L'obiettivo è quello di trasformare l'ex cinema Astoria in un hub culturale di comunità. L'idea è quella di uno spazio in grado di coniugare l'uso performativo e di pubblico spettacolo (teatro, danza, concertistica), la formazione (residenze, laboratori, seminari) e la partecipazione (sale civiche, spazi ad uso delle vicine scuole e centri giovani), attraverso un percorso di rigenerazione urbana a servizio di tutta la comunità riminese. Si ricorda che l'Astoria è stato attivo come cinema, con due sale di proiezione, dal 1977 al 2008.

Mercoledì, 31 Agosto 2022 10:10

31 agosto

Nonni al freddo? | Venditori scorretti | Incidenti in calo

(Rimini) Nel Paese e soprattutto nelle tribune elettorali il tema dell’energia è al centro del dibattito. "Tra differenziazione degli approvvigionamenti, tetti al prezzo e agli aumenti, disgiunzione del prezzo dell’energia elettrica da quello del gas, le proposte oggetto di campagna elettorale sono molte, più o meno condivisibili", spiega Federconsumatori della provincia di Rimini. "In particolare, l’ipotesi di scollegare il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas fa parte, da tempo, delle proposte che abbiamo avanzato al Governo e della piattaforma unitaria delle Associazioni dei consumatori. Questa propone l’adozione della media ponderata dei costi di approvvigionamento delle diverse fonti per la determinazione del prezzo medio nazionale sul mercato tutelato dell’energia, il quale va ulteriormente prorogato rispetto alle prossime scadenze". 

Ben venga, anche, l"’applicazione di un tetto agli aumenti dei prezzi dell’energia, che stanno diventando proibitivi per le famiglie e per le imprese, e il rafforzamento delle misure di sostegno ai soggetti deboli, insieme all’ estensione della platea dei beneficiari. In quest’ottica auspichiamo un intervento rapido da parte del Governo: ci troviamo in una fase in cui, piuttosto che fare a gara per rivendicare la paternità delle diverse proposte, è opportuno agire per il bene del Paese, attraverso misure che non si limitino più ad avere carattere emergenziale ma che siano strutturali, in grado di fronteggiare una crisi che non si prevede di breve periodo". 

Oltre a ciò, "è indispensabile che l’ARERA e AGCM intervengano per regolare un mercato interno ancora troppo caratterizzato da scorrettezze e comportamenti illegittimi dei venditori di energia, che si stanno approfittando della situazione di difficoltà ed incertezza delle famiglie: a questo risponde l’adozione di un vero e proprio albo dei fornitori, che sappia accreditare i soggetti in possesso di validi requisiti tecnici, finanziari, industriali e commerciali e inibire l’attività di chi, invece, non li possiede. L’art. 3 del Decreto Aiuti bis prevede, infatti, che fino alla prossima primavera le aziende fornitrici di gas e luce non potranno aumentare i costi delle nostre bollette, nemmeno utilizzando la scappatoia del diritto di recesso". 

Nonostante ciò, "alcune società, ignorando il divieto imposto, stanno continuando a proporre modifiche contrattuali in modo del tutto arbitrario ed illegittimo: sono numerosi i consumatori che ci stando segnalando i tentativi di contatto, sia telefonico che online, da parte di alcune aziende fornitrici. Ma vi è di più: a coloro che hanno un contratto in scadenza entro settembre 2022, le modifiche unilaterali vengono “camuffate” come proposta di rinnovo dell’offerta in scadenza, di fatto mettendo in atto un goffo tentativo di eludere la normativa in vigore. Monitoreremo attentamente questi fenomeni e siamo pronti a raccogliere tutte le segnalazioni che gli utenti ci invieranno, al fine di intraprendere ogni azione necessaria a tutelare i diritti degli utenti".

(Rimini) Le bollette alle stelle rischiano di mandare in tilt il sistema. A dirlo sono le rappresentanti degli Istituti religiosi che gestiscono le case di riposo private della Provincia di Rimini: Maestre Pie dell'Addolorata, le suore di Maria Bambina con il Maccolini, le suore di S. Onofrio, gli istituti religiosi di Don Masi.

"Da più parti sale la protesta per l'aumento sconsiderato dell'energia – dichiara Suor Mirella Ricci legale rappresentante dell'Istituto Maestre Pie dell'Addolorata – sentiamo parlare giustamente del mondo turistico, del terziario e della manifattura. Nessuno però si è preoccupato delle case di riposo che ospitano gli anziani del nostro territorio. Queste ultime sono state duramente colpite dalla pandemia. Le spese che abbiamo dovuto affrontare per gestire il Covid sono state ingenti, ricordiamo che solo le case di riposo accreditate hanno ricevuto dei ristorni dalla Regione, mentre le private hanno dovuto affrontare di tasca propria tutte le spese sia per il contenimento alla diffusione del virus (mascherine, camici, disinfettanti, DPI, etc.) sia per riorganizzare i piani di lavoro degli operatori. Ora arriva questa stangata che ci metterà in grande difficoltà. Chiediamo un interessamento da parte delle istituzioni perché non riteniamo giusto far pesare gli aumenti dell'energia sulle rette applicate ai nonni".

"Gli anziani hanno bisogno di cure e non di razionamento del calore – dichiara Suor Emilia Valente, coordinatrice della casa di riposo Maccolini e medico di struttura – è impensabile gestire la casa di riposo basandosi su una 'impostazione di termostato'. Ci preoccupano, e non poco, le notizie di questi giorni che parlano di razionalizzazione dei consumi di gas e di esponenziale aumento dei costi energetici. Nelle nostre strutture non può essere ridotto il consumo di gas, perché significherebbe mettere a repentaglio la salute dei nostri ospiti fragili e cagionevoli, in ragione della loro età e del loro quadro clinico."

Il nodo pesante che incombe sulla prossima stagione invernale è quello legato al riscaldamento. Basti pensare che l'Istituto Maccolini che ospita circa 170 anziani (tra laici e religiose poste a riposo) ha visto aumentare nei primi sette mesi dell'anno (gennaio-luglio) il costo del gas del 107% e quello dell'energia elettrica del 37,45% rispetto allo stesso periodo del 2021. Parlando di valori assoluti il costo del gas del periodo in questione è passato da 65mila euro del 2021 a oltre 135mila euro nel 2022, mentre l'energia elettrica va da 33mila a oltre 46mila euro.

Non è diversa la situazione nelle altre strutture e ciò che si prospetta per il prossimo autunno/inverno desta non poche preoccupazioni.

La situazione è grave, e comune a tutte le realtà, per questo nasce l'appello a tutti coloro che nella vita pubblica hanno un ruolo o 'aspirano' ad averlo affinchè si trovino da subito risposte e progetti per far fronte alla difficoltà di questo settore.

Mercoledì, 31 Agosto 2022 08:41

Strade, incidenti dimezzati dal 2000

(Rimini) Negli ultimi vent’anni, gli incidenti stradali nel Comune di Rimini sono sostanzialmente dimezzati. Si passa infatti dai 2.585 dell'anno 2000 ai 1.331 (il 49%in meno) del dato statistico complessivo riferito al 2021. E’ quanto emerge dal report degli incidenti stradali registrati nel 2021 sul territorio del Comune di Rimini, elaborato dal dell’ufficio studi e statistiche del Comune di Rimini e appena pubblicato, completo dei dati provenienti dalle varie fonti (Polizia stradale e Polizia Locale in primis), sulle pagine del sito e open data dell’ente Bollettino%202021_Incidenti.pdf (google.com)

Nel 2021 i sinistri nel territorio del Comune di Rimini sono stati complessivamente 1.331 contro i 1.581 del 2019, ultimo dato di riferimento prima del Covid del 2020, quando per la paralisi nazionale anche della mobilità dovuta al lockdown pandemico gli incidenti rilevati a Rimini furono 1.081.

Prosegue dunque il trend in discesa degli incidenti stradali rilevati nel Comune di Rimini. Dopo il calo di quasi il 32%, registrato nel 2020 per l’evidente, tangibile effetto del lungo lockdown primaverile, i sinistri stradali nel 2021 ritornano su quella linea di decremento statistico registrato dal 2000 in avanti.

Dai dati esposti nel report si rileva che nel 2021 il numero dei sinistri è il più basso dal 2000 (anno di avvio della ricerca) ad oggi, se si eccettua la parentesi del 2020. Ancora più rimarchevole il raffronto su feriti e vittime: 2.448 feriti e 29 morti nel 2000, 1003 feriti (il 59% in meno) e 6 deceduti nel 2021 (il 79% in meno).

Il costo sociale degli incidenti a Rimini cala ancora, toccando i 65.991.963 euro. Dieci anni fa, 2011, il dato registrava 104.387.340 euro e all'inizio del terzo millennio sfondava e non di poco i 200 milioni di euro (-36,78 per cento). resta ancora tanto da fare e da mettere a sistema, perché potremo essere soddisfatti quando il numero sarà zero ma certamente quello registrato nel 2021 per il costo sociale è un dato importante.

Anche per quanto riguarda le principali cause degli incidenti, dal report dell’ufficio studi e statistiche emerge che tra le cause degli incidenti le responsabilità del conducente sono prevalenti, a partire dalla guida con eccesso di velocità (139 casi), guida distratta ed indecisa (126 casi), il mancato rispetto del segnale di dare precedenza (78 casi). Da segnalare le 12 verbalizzazioni di mancata precedenza al pedone in regolare attraversamento sulle apposite strisce stradali. Ancora troppi gli incidenti - 65 in tutto - causati dal mancato mantenimento della distanza di sicurezza, sono 47 i sinistri causati dal mancato rispetto dello stop.

I mesi estivi di giugno, luglio e agosto sono i mesi in cui si registrano il maggior numero di sinistri, rispettivamente 160, 174 e 177. Venerdì è il giorno con più sinistri, facendo registrare 228 incidenti ed è anche il giorno con il maggior numero di feriti, 191. Il giorno con il maggior tasso di gravità e mortalità risulta essere la domenica. L’83% degli incidenti avviene in contesto urbano, il 13% su strade statali e provinciali ed il rimanente in ambito extra-urbano.

Quello che emerge dalla lettura dei dati sull’incidentalità riminese dal 2000 ad oggi è un quadro dettagliato e minuzioso sulle cause, sui comportamenti degli utenti, sullo stato e la funzionalità delle strade, sulla localizzazione del sinistro, a servizio della pianificazione delle politiche per la sicurezza stradale e per il miglioramento delle condizioni di sicurezza.

Martedì, 30 Agosto 2022 16:23

Start Romagna, abbonamenti al via

(Rimini) Con l'avvio della scuola che si avvicina, si è attivata la macchina organizzativa di Start Romagna che, oltre a predisporre quanto necessario per la gestione del nuovo programma di esercizio, è alle prese con l'iter relativo alla vendita degli abbonamenti. Tipologie e tariffe sono esplicati nell'apposita pagina del sito www.startromagna.it. Agli abbonamenti tradizionali si è affiancato, negli ultimi anni, il progetto "Salta Su", l'abbonamento gratuito riservato agli studenti di scuole elementari, medie e superiori voluto dalla Regione Emilia – Romagna. Le richieste, attive da fine luglio, devono essere presentate seguendo le istruzioni presenti sulla piattaforma Salta su! (https://salta-su.it/).

Quanti non hanno i requisiti per usufruire della gratuità regionale ma non hanno compiuto ancora 27 anni alla data di avvio della validità del titolo di viaggio, possono beneficiare delle opportunità previste dagli abbonamenti Under 26. Si tratta di abbonamenti che hanno una validità annuale e consentono di viaggiare con più mezzi nell'ambito delle zone prescelte (info e tariffe https://www.startromagna.it/abbonamenti/under-26/).

Sarà attivo da settembre, invece, il portale governativo www.bonustrasporti.lavoro.gov.it del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per la richiesta del "Bonus trasporti", istituito con il Decreto Aiuti del 17 maggio scorso. Si tratta di un contributo di 60€ spendibili da settembre 2022 per l'acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale mensili o annuali. Il buono è riconosciuto nel limite massimo di valore pari a 60 euro per ciascun beneficiario per l'acquisto eseguito entro il 31 dicembre 2022 di un solo abbonamento, annuale, mensile o relativo a più mensilità. Potranno richiederlo le persone fisiche che nell'anno 2021 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 35mila euro.

Quest'anno grazie all'importante contributo di UniBO (Università di Bologna) gli studenti iscritti all'ateneo bolognese potranno usufruire di abbonamenti annuali personali ad un prezzo molto scontato. Per poter accedere alla tariffa agevolata dovranno esibire il Certificato di Iscrizione ad Unibo, che è possibile scaricare dal portale "Studentionline". Maggiori informazioni sul sito di Start Romagna (https://www.startromagna.it/studenti-unibo/).

L'acquisto di un nuovo abbonamento annuale o mensile può essere effettuato elusivamente presso i Punto Bus Start Romagna. L'acquisto dell'abbonamento necessita del rilascio della tessera di riconoscimento personale Mi Muovo (tessera a microchip a validità pluriennale). Il primo rilascio ha un costo di 5 euro. È necessario presentare una fototessera recente. Può essere effettuato online, invece, il rinnovo di abbonamenti annuali Under 26 (https://www.startromagna.it/abbonamenti/acquista-o-rinnova/).

L'orario invernale entrerà in vigore dal 15 settembre, giorno in cui è fissata la ripresa della scuola. I nuovi libretti orari, differenziati per bacini, sono già consultabili e scaricabili sul sito web di Start Romagna nell'apposita sezione (https://www.startromagna.it/servizi/orari-e-percorsi/). È in vigore da ieri, invece, l'orario invernale del Metromare a Rimini.

(Rimini) Ultimo appuntamento mercoledì 31 agosto con la Rimini Shopping Night, che anche quest’estate ogni mercoledì di luglio e agosto ha acceso le vetrine del centro storico con negozi aperti negli orari serali e con iniziative speciali. Per questa ultima serata sarà possibile fare shopping fino alle 23,30, approfittando delle offerte dell’ultima giornata di saldi. 

L’edizione 2022 della Rimini Shopping Night si chiude "con un bilancio più che positivo, registrando una presenza che ha raggiunto i livelli della pre-pandemia, trascinata dalla voglia di trascorrere una serata in compagnia, curiosando tra le tante proposte delle attività commerciali e i pubblici esercizi che anche quest’anno hanno aderito numerosi all’iniziativa, animando i vicoli del centro e del Borgo San Giovanni. La riuscita di questa edizione la si deve anche alla grande affluenza di turisti stranieri, curiosi di scoprire la bellezza e i tesori di un centro storico sempre più attrattivo, grazie al patrimonio di arte e cultura che custodisce", spiega l'organizzatrice, Katia Damiani. 

Per l’ultima shopping night, spazio anche alla musica: all’Osteria dei Poeti (p.zza Malatesta) si esibiranno per beneficenza i “Doors to Balloon”, mentre sono previsti djset allo Zibaldone (piazzetta Gregorio da Rimini) e al Circus (piazzetta San Martino).

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