il teatrante al novelli
La stagione teatrale di Rimini 2013/2014 ospita al Teatro Ermete Novelli (via Cappellini, 3) giovedì 6 febbraio al Teatro Ermete Novelli alle ore 21 (Turno D – Altri Percorsi, in abbonamento) è di scena Franco Branciaroli in Il Teatrante di Thomas Berhnard: a fianco dell’attore e regista dello spettacolo ci sono Daniele Griggio, Tommaso Cardarelli, Valentina Violo, Valentina Mandruzzato, Melania Giglio e Barbara Abbondanza. Scene e costumi di Margherita Palli, luci di Gigi Saccomandi
04 02 2014 | Rimini | Fiere in crisi, Vitali bacchetta Bologna
Rimini | Fiere in crisi, Vitali bacchetta Bologna
La fiera di Rimini al quarto posto in Italia dopo Milano, Bologna e Verona secondo il rapporto del Sole 24 ore. “Il report 2014 sulle Fiere italiane, pubblicato quest’oggi sul Sole 24 Ore, mette in evidenza la difficoltà del settore in Italia, a fronte della robustezza complessiva della compagine tedesca”, commenta il presidente della Provincia, Stefano Vitali. Con 62,4 milioni di euro di fatturato di gruppo previsto nel 2013, RiminiFiera fa un passo indietro rispetto all’anno precedente, pur mantenendo inalterato il Margine Operativo Lordo.
“Cade subito e banalmente all’occhio che se si unissero le forze tra le Fiere di Bologna e Rimini (e magari Parma che ha un fatturato previsto in 37 milioni di euro e un mol in ascesa) si metterebbe insieme una ‘potenza di fuoco’ in grado di tenere il passo della concorrenza tedesca e svizzera, altrimenti inarrivabile”, propone Vitali secondo cui la “questione è lineare”: anticipare i tempi in attesa della ripresa.
“Come non pensare di ridare una scossa a quel progetto di ‘sistema fieristico regionale’, più volte affrontato negli anni scorsi ma puntualmente finito tra gli scogli, soprattutto a causa di una Bologna più propensa a recitare la parte di capitale turrita che di punto di riferimento naturale e vocato della regione? I cambiamenti economici e sociali, i traumi e gli errori (gli aeroporti), i prossimi mutamenti istituzionali, i processi già attuati o in atto in altri settori (trasporti, sanità), conducono tutti a riprendere in mano con forza quella prospettiva di unione o partnership tra il secondo e il quarto quartiere fieristico d’Italia. Credo, in questo senso, che lo stesso presidente Errani abbia, in buona sostanza, il medesimo orientamento ‘culturale’”.
In questo dovrà metterci del suo Rimini, “a partire dalla compagine societaria di RiminiFiera attesa a scelte per il futuro delicate e decisive nei prossimi mesi”, ma anche Bologna, “sin qui capace solo a singhiozzo di esercitare il ruolo che storia, natura, risorse gli consegnano, preferendo magari infrangere la propria ‘intangibile solitudine’ davanti a proposte provenienti da fuori i confini regionali (vedi vicenda Motor Show)”.
Piscina, nessuno sa perché vuole farla e gestirla il Comune da solo
Piscina, nessuno sa perché vuole farla e gestirla il Comune da solo
Era una sorta di ultimo appello il comunicato firmato dal presidente provinciale della Cna Fabrizio Moretti e dal segretario comunale Davide Ortalli, un estremo tentativo per cercare di capire se le porte del dialogo erano ancora aperte o definitivamente chiuse. «Temo siano chiuse – spiega Ortalli – Il Comune ha convocato una riunione con tutte le associazioni sportive e il Garden non è stato invitato».
Il tema è quello della piscina (il progetto Acquarena) che l’amministrazione comunale vorrebbe realizzare nei terreni della Fiera vicino al Palacongressi. Cna è intervenuta per dire che non si capisce la necessità dell’ennesimo investimento pubblico quando c’è un privato, il Garden Sporting Center, disposto a pagarlo di tasca propria e in convenzione con il Comune. «Siamo intervenuti perché il Garden è il nostro socio, ma pensiamo che il suo interesse in questo caso sia l’interesse dell’intera collettività», puntualizza Ortalli.
Le ragioni di buon senso sembra essere tutte quelle sostenute dalla Cna e dal Garden. La società sportiva realizza un impianto avvalendosi del diritto di superficie, con una convenzione si stabilisce non solo che dopo un determinato numero di anni l’impianto passa al Comune ma anche le regole della gestione che deve essere aperta a tutti. Il Garden avrebbe inoltre la possibilità di realizzare una piscina da 50 metri mentre quella che il Comune pensa di costruire sarebbe la solita 25 metri. Inoltre si verrebbe a creare l’assurda situazione di due impianti a pochi metri uno dall’altro, una concorrenza ravvicinata che rischia di danneggiare entrambi.
E allora perché il Comune insiste sull’investimento pubblico? «Questo non l’abbiamo capito. Dicono che loro sono per l’investimento pubblico. È una scelta strategica, di principio». Arriveremmo così al paradosso che per far fronte ad un colossale indebitamento che rischia di far saltare Fiera e Palacongressi, il Comune si rimette nella stessa logica. «Sia chiaro – sottolinea Ortalli – noi non siano contro la variante, speriamo anzi che l’amministrazione trovi il modo di valorizzare al massimo quei terreni e così risolvere il problema dei debiti del Palacongressi. È la piscina che in quel contesto è fuori luogo. Quando c’è un privato disposto a realizzare un investimento, non dico di fargli i ponti d’oro ma almeno di prendere in considerazione la proposta, visto come stanno le finanze pubbliche»
Sembra prevalere la vecchia logica che è pubblico solo ciò realizza direttamente l’ente pubblico. «E infatti dopo il nostro comunicato è subito intervenuto Sel per dire che va bene così, la piscina deve farla il Comune. Ma se la piscina la fa il privato, il Comune cercherà di ottenere un progetto condiviso, porrà delle regole sulla gestione, negozierà una convenzione che tuteli l’interesse collettivo».
Il ragionamento non fa una grinza, ma sembra non trovare ascolto a Palazzo Garampi. Ortalli segnala infine un altro rischio: «Una piscina nel contesto dell’impianto del Garden può avere una compatibilità economica. Un impianto isolato rischia la rimessa. Magari dopo qualche anno la società di gestione è costretta a lasciare perché i conti non tornano. È già successo in qualche Comune vicino».
GIORNALAIO 04.02.2014
Palas, intervista a Berardi. Aeradria, indagini prorogate di sei mesi. Partecipate, le poltrone tecniche e politiche. Ex Pdl rivendicativi. Pd, non è sempre tempo e luogo per le primarie
Palacongressi di Rimini, LaVocediRomagna intervista Roberto Berardi, (p.11). “«Non si può giudicare una gestione soffermandosi sugli ultimi sei mesi del 2013. Stiamo parlando di un’opera proiettata tra trent’anni, una struttura che crea valore per tutto il territorio»… Cosa prevede per il 2014? Incrociando le dita, siamo fiduciosi. Abbiamo già chiuso contratti per 5 milioni e 900 mila euro, 51 gli eventi in calendario. Stiamo lavorando molto non solo sull’acquisizione di nuovi clienti, ma anche sulla fidelizzazione. Come già succede per il Grande Oriente d’Italia, il Meeting, Rinnovamento dello Spirito e Federanziani ad esempio… Cliente difficile il congressista? «In realtà è il settore che è in continuo cambiamento». Anche per questo CBRR ha commissionato un’indagine sull’evoluzione del comparto, a livello nazionale e internazionale (a giorni la presentazione). Dando un’occhiata al bilancio 2012 le aziende congressuali della provincia di Rimini hanno ospitato 6.650 eventi a cui hanno partecipato 1 milione e 345 mila persone, tradotto in 2,6 milioni di presenze sul territorio. Numeri quelli delle presenze in crescita costante tra il 2004 (1 milione e 800 mila) e il 2012 (il picco nel 2010, 2 milioni e 700mila). Ma quanto vale in media un congressista per il territorio? Secondo uno studio di settore se italiano circa 300 euro al giorno (tra albergo, ristorante e varie), 400 se straniero”.
Gli ‘ incaricati’ riminesi. Bruno Tani, Lorenzo Cagnoni, Maurizio Ermeti, Salvatore Bugli, Mauro Gardenghi, Mirco Pari, Richard di Angelo. “NON chiamateli i Mastrapasqua riminesi. Con l’ex presidente Inps non hanno nulla da spartire, se non il fatto di vantare numerosi incarichi in aziende e società pubblico-private. In molti casi, alcune delle cariche ricoperte non sono remunerate, mentre altre sono ‘figlie’ dei ruoli detenuti in questa o quella associazione di categoria”, ilRestodelCarlino (p.4). E ci sono anche gli incarichi tecnici: Piero Venturelli, Maurizio Temeroli, Marco Tognacci, Paolo Damiani.
Aeroporto. “Sono state prorogate di altre sei mesi le indagini relative al crac Aeradria. Il giudice Fiorella Casadei ha accolto la richiesta in tal senso formulata dal sostituto procuratore Gemma Gualdi, titolare dell’inchiesta affidata al Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Rimini. Il provvedimento è stato notificato agli indagati della prima ora, e relativamente al filone inaugurale per reati previsti dalla legge fallimentare (al quale si è poi affiancato quello relativo alle controllate), membri del vecchio consiglio di amministrazione più un bancario. La scadenza del nuovo termine è adesso il mese di giugno”, CorriereRomagna (p.4).
Cittadella dello sport, per ora resta in mano ad Amati. “Sembra allontanarsi almeno per il momento la possibilità, ventilata nei giorni scorsi, che il Comune proceda in tempi rapidi alla risoluzione del contratto con la Football Village srl per quanto riguarda la vicenda ormai annosa della Cittadella dello Sport. A farlo capire è l'assessore allo Sport Brasini, reduce da un lungo faccia a faccia domenica con il presidente della società (ed ex presidente della Rimini Calcio) Biagio Amati, durante il quale sono arrivate rassicurazioni sulla ferma volontà della Football Village di sbloccare al più presto i lavori nell'area ex area Ghigi: «Ci è stato garantito il massimo impegno per portare a termine il progetto – spiega Brasini – e questo è evidentemente per noi un elemento di cui tenere conto. Certo massimo impegno non significa certezza che alla fine si arriverà al risultato sperato. Ecco perché fare previsioni e eventualmente sbilanciarsi per un esito positivo della vicenda rimane impossibile. Noi rimaniamo in attesa speranzosi»”, NuovoQuotidiano (p.5).
Ex Pdl. “La Moretti parla di “nuovo” dimenticandosi che da oltre un decennio, così come la collega di partito Mulazzani, siedono nelle istituzioni con attività quantomeno sconosciute ai più, e si identificano come una rivoluzione “giovane” rispetto agli “altri”, con la differenza che NCD aggrega i professori, mentre un partito come FdI gli studenti delle scuole. Questa spinta giovanilista è una balla propagandista: la Mulazzani 4 anni fa aveva intrapreso una crociata per l’isolamento politico a Riccione dell’allora 22enne consigliere, nonché collega del suo partito, Andrea Usai. La solita memoria corta di chi fa politica”, dice Alessandro Pracucci a LaVoce (p.14).
E’ scontro tra Ravaglioli e Giudici. “Ma il Pdl non è scomparso? «No, il regolamento del Comune di Rimini impone di mantenere il nome dei partiti o gruppi coi quali si è stati eletti. A meno che i componenti votino unanimi per un altra denominazione. Cosa che non è certo avvenuta»”, spiega Ravaglioli. “Di fatto il Pdl si spacca, con 5 esponenti andati al Nuovo Centrodestra (Giudici, Marcello, Moretti, Cingolani, Mauro), Valeria Piccari che aderisce a Forza Italia e Ravaglioli che non si schiera. «Di certo dopo quanto successo non vado con Ncd — prosegue l’ex capogruppo —. Entro poche settimane deciderà cosa fare. Potrei anche non stare con nessun partito sino a fine mandato, e poi lasciare». Quel che rileva Ravaglioli è che «tutte le cariche istituzionali più importanti siano state prese da Ncd: vicepresidenza del consiglio con la Moretti, presidenza prima commissione con Marcello, capogruppo consiliare con Giudici». Giudici si limita a dire: «Giovedì sono stato eletto capogruppo a mia insaputa». E le cariche di Ravaglioli e Valeria Piccari nelle commissioni? «Deciderà Ncd», annuncia”, ilCarlino (p.6).
Pd, primarie per le amministrative in soli 4 comuni. “Alla fine solo Riccione, Misano, San Clemente e San Giovanni in Marignano sceglieranno il candidato Pd alle prossime elezioni amministrative attraverso le primarie. Altrove infatti dopo settimane di discussione e in alcuni casi, leggi Santarcangelo, anche di tensione, le varie anime del partito sono riuscite a convergere verso un'unica figura, in molti casi il sindaco uscente. La battaglia quindi sarà tutta concentrata nella zona sud, dove si annunciano almeno in riviera– si vota il 3 marzo - settimane incandescenti”, NQ (p.9).
03 02 2014 |Rimini | Residenza protetta Covignano, Renzi: Sarebbe il caso di indagare
Rimini | Residenza protetta Covignano, Renzi: Sarebbe il caso di indagare
Rispetto alla vicenda della residenza protetta alle Grazie, “sarebbe il caso di indagare su tutto quello che non ha funzionato”, dice il consigliere comunale Gioenzo Renzi (Fd’I) uscendo dalla commissione in comune a Rimini dove si è discussa la sua mozione. Non lo hanno convinto le parole dell’assessore Gloria Lisi (che i lavori alla struttura termineranno entro marzo, mese in cui si procederà con il collaudo, e che entro otto mesi risarà il bando per affidare la residenza in gestione).
“Io so che le cose non sono così semplici - spiega Renzi - perché i lavori sarebbero dovuti finire a settembre scorso e invece siamo ancora là, con difficoltà crescenti soprattutto a seguito dell’allagamento del 24 giugno scorso (15 centimetri di grandine per 35mila euro di danni, ndr). Dopo il collaudo ci sarà ancora una lunga fase di lavori all’esterno. Chi prenderà la struttura in gestione dovrà arredarla (a sue spese) e selezionare il personale. Se andrà bene aprirà nel 2015: dopo 15 anni di lavori”.
Per la residenza, che potrà ospitare 53 anziani, si saranno spesi alla fine della fiera 6milioni di soldi pubblici (quasi 4 per i lavori e 2 in diritto di superficie da erogare ogni anno ai frati dal 2000). “I lavori hanno cambiato - ha spiegato il vicesindaco Gloria Lisi - tre appaltatori, con i tempi dei relativi bandi, e con le leggi mutate in corso d'opera”.
Renzi, che si è dichiarato insoddisfatto e non vede l’ora di portare tutto in consiglio, ricorda, adesso con la conferma dei dirigenti, le tappe della vicenda. Dalla delibera del 1999, alla costituzione del diritto di superficie ammontante a 1.800.183 euro oltre all’Iva (in aumento nel frattempo al 22%) nel 2000, “per la durata di 44 anni a partire dal 1 gennaio 2000 con rate annuali di 49.444 euro, di cui già versate 10 annualità per 410.838 euro e 34 annualità residue”. “Ci sono voluti 3 anni al Comune per approvare nel 2003 il progetto di ristrutturazione dell’immobile comprendente tre piani ( interrato, terra , primo piano). L’appalto è stato assegnato due anni dopo, nel 2005, alla impresa costruttrice Deco Srl di Roma, a cui è subentrata nel 2006 la Ditta CMR di Viterbo, subentrata a sua volta nel 2007 dalla Comagei di Civitavecchia. I lavori sono durati 9 anni, e costati 3.870.621 (in aumento di 1.304.000 euro dall’importo contrattuale di 2.565.751) ma non sono ancora terminati, resterebbero quelli esterni, piazzale, illuminazione per circa 200mila euro”.
Da non credere, conclude Renzi, la “finta inaugurazione della casa protetta, senza luce, riscaldamento, scarichi fognari, nel maggio 2011 a ridosso della campagna elettorale. Nel frattempo, però, continuiamo ad essere gli ultimi in Regione, per posti letto degli anziani non autosufficienti nelle case protette e nelle rsa della nostra Provincia, non rispettiamo il previsto parametro regionale del 3% anziani sopra i 75 anni, ci mancano almeno 100 posti, a cui provvediamo in parte con un utilizzo improprio delle casette di via Ovidio dell’Ospedale Infermi”.
03 02 2014 | Rimini | Maltempo, piccoli disagi in alta Valmarecchia
Rimini | Maltempo, piccoli disagi in alta Valmarecchia
Maltempo, problemi alla viabilità in alta Valmarecchia dove si è reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco e del servizio viabilità della Provincia di Rimini lungo la strada Maiano-Monte Maggio, nel Comune di San Leo, e all’altezza di Molino di Bascio, nel Comune di Pennabilli, dove si sono verificati fenomeni di smottamento e colate di fango. In entrambi i casi la viabilità non è interrotta e risulta percorribile regolarmente. Anche il livello dei fiumi continua ad essere monitorato tramite sensori elettronici che al momento non segnalano criticità. Nemmeno il Marecchia, quello con la portata maggiore, desta particolare apprensione.
Pochi disagi, quindi, nel riminese in occasione di questa ondata di maltempo che sta coinvolgendo tutta la penisola. Nonostante il persistere costante di precipitazioni, la loro lieve entità ha fatto sì che non si siano registrate emergenze o chiamate con richiesta di intervento alla protezione civile. Per i prossimi giorni è previsto il perdurare di precipitazioni e nubi basse nel riminese, ma sempre lievi e con un graduale aumento della temperatura che dovrebbero continuare a scongiurare situazioni critiche e di particolare gravità. La Protezione civile dell’Emilia Romagna ha proclamato un nuovo stato di allerta fino alle 15 di venerdì, con particolare attenzione alla zona del modenese, del parmense e del piacentino.
GIORNALAIO 03.02.2014
Rimini in tilt, il sindaco: Non è colpa mia. Né bimbi né anziani, la nuova moda negli hotel della riviera. Multe, i riminesi ne prendono poche e soprattutto le pagano di meno
Traffico in tilt e case di riposo chiuse, Gnassi si difende sul Carlino. “«Sui lavori di Anas lungo il corridoio dell’Adriatica meglio stendere un velo pietoso. Anas è il soggetto preposto per legge ad intervenire e garantire sicurezza e percorribilità alle strade statali. Chiediamoci: lo ha fatto o lo sta facendo? No: dai ‘buchi neri’ degli incroci con la Statale 72 alla Montescudo-Coriano a tutto l’asse nord della via Emilia e della Ss16 verso Ravenna, la responsabilità (anche economica) è transitata per inerzia e disperazione, ma da ‘fuori legge’, al nostro Comune. Se abbiamo ottenuto le rotonde alle intersezioni Covignano e Grottarossa e otterremo quelle sulla Ss72 e Montescudo Coriano, ciò è dovuto fondamentalmente al lavoro congiunto tra Comune e Società Autostrade, che non dovrebbero intervenire sulle strade statali». Continua il sindaco: «Se Anas brilla per assenza strutturale, dall’altra parte per un limitatissimo lavoro di manutenzione, irrilevante per la mobilità futura, procede senza neanche preoccuparsi di informare preventivamente cittadini, Comune, Prefettura»”, (p.5).
“La colazione fino alle 13, bar e reception aperti tutta la notte, ammessi (più o meno) gli schiamazzi notturni e, per carità, libero accesso ad internet ovunque. Ma sia chiaro: né bimbi né anziani tra i piedi. Eccoli gli alberghi pensati solo per i ragazzi: discoteca a un passo, stabilimento balneare alla moda, camere colorate e i volti dei miti del rock appesi alle pareti, così che non sembri di stare distante da casa (se non fosse per la totale assenza dei nonni e dei fratellini pestiferi). Carica tre. Sono già tre gli hotel a Rimini pensati solo per la clientela tra i 16 e i 35 anni: «E’ un mercato fiorente e i clienti sono per lo più ragazzi stranieri stranieri: tedeschi in prima fila», dicono i gestori. Nella catena Young people hotels, a Rimini, rientrano gli alberghi Morfeo 1 e Morfeo 2, entrambi a Marebello e distanti 30 metri l’uno dall’altro coi servizi in comune. Mezzo chilometro più in là, a Rivazzurra, sta invece l’hotel Elba”, Corriere (p.3).
In comune a bilancio mancano 1,6 milioni dalla voce multe. “SETTE milioni di euro incassati dalle multe. Minimo storico, che non si registrava da diversi anni quello segnato nel 2013 dall’amministrazione comunale (dal 2002 al 2011 le cifre erano sempre salite, da 4 a circa 8,6 milioni di euro, primo calo nel 2012 con 7,5). Una diminuzione in quasi tutti i settori, dai divieti di sosta alla Ztl. Lievi aumento solo per il Vista Red, le telecamere piazzate in quattro incroci strategici (via Flaminia Conca - via Della Repubblica - via dalla Chiesa; via Roma - Via Tripoli - via Ugo Bassi; via Rimembranze - via Marrani - via Melucci; viale Pascoli - via Ugo Bassi - via Giuliani). La contrazione di introiti — spiegano dall’amministrazione comunale — ha una doppia motivazione. Da un lato il calo del numero di contravvenzioni, scese da 91.951 del 2012 a 83.715 del 2013, in parte anche legato alla crisi e alla riduzione di veicoli in circolazione. Dall’altro gli sconti del 30% per chi paga entro 5 giorni dalla sanzione, introdotti dal governo lo scorso 21 agosto”, ilCarlino (p.3).
Casa di cura. “La querelle è cara al consigliere che l’aveva già portata in ottobre all’attenzione del consiglio comunale. E in effetti non si può dire che Renzi non abbia le sue ragioni. «A Covignano - attacca - sono stati spesi 4,5 milioni di euro per ristrutturare un immobile che dovrebbe avere 53 posti letto, ma che dopo 14 anni è ancora inutilizzabile ». L’esponente di FdI ripercorre così la vicenda: «La prima delibera del consiglio risale al 1999. Ci sono voluti tre anni (2003) per l’approvazione del progetto da parte del Comune. I lavori di ristrutturazione dell’immobile sono in corso da 8 anni. Ma soprattutto il Comune paga da 10 anni il diritto di superficie di oltre 40mila euro all’anno per una struttura che non viene utilizzata». Quanto costa? Renzi chiede lumi sul prezzo dell’opera. «La spesa è aumentata dai 2.600.000 del 2005 ai 3.900.000 del 2009, mentre la quota che doveva versare il Comune era di circa 2 milioni»”, Corriere (p.5).
“RICORDATE il Conca tramutatosi in ‘Fiume rosso’, come una delle dieci piaghe d’Egitto o un western spaghetti alla Sergio Leone? Per quella strana colorazione scarlatta del corso d’acqua al confine tra Cattolica e Misano la Provincia ha inflitto una multa di 507 euro a Romagna Acque - Società delle Fonti spa, nella persona del presidente Ariana Bocchini. Il fatto risale al marzo del 2012. Arpa fece una verbale il 30 del mese, notificato il 12 aprile. Si contestava «la presenza di una anomale colorazione rossa del Conca in prossimità della foce». La causa, è stato appurato, l’immissione di una sostanza attraverso la rete fognaria dell’impianto di potabilizzazione di San Giovanni in Marignano. «Niente di tossico», segnalava il direttore Arpa Mauro Strambazzi. In pratica permanganato di potassio o di sodio, utilizzato normalmente per rendere l’acqua potabile, sono finite per errore a valle dell’invaso, e non all’interno dello stesso”, ilCarlino (p.3).
Rimini, dopo il mercato palla puntata sul biancorosso
Rimini, dopo il mercato palla puntata sul biancorosso
Il Rimini chiude la sessione invernale di mercato con una minirivoluzione, scandita da dieci partenze e altrettanti arrivi, che consegna a mister Marco Osio un gruppo qualitativamente migliorato ma da plasmare in fretta, per affrontare il finale di campionato che deciderà le sorti sportive e societarie della maglia a scacchi. Con gli arrivi delle ultime ore di Ramzi Aya, difensore centrale proveniente dalla Reggiana, e Mattia Migani, portiere con trascorsi nelle giovanili biancorosse (prima parte di campionato alla Torres) il Rimini è infatti cambiato parecchio in ogni reparto. In attacco sono arrivati Cesca, Radoi, Herrera e Faralli, a centrocampo Nigro, Degeri, Stirati, in difesa Tomi e appunto Aya e Migani. Almeno sette tra i nuovi arrivi sono potenziali titolari, mentre le partenze veramente significative sono quelle di Morga, Zanigni, Valeriani e Sereni. Il saldo di un mercato, che ha anche ricalibrato la rosa in funzione del modulo di Marco Osio, è quindi sulla carta positivo ma ci sono alcune scommesse da vincere. La prima riguarda l’inserimento in tempi rapidi di diversi titolari nell’undici: gli automatismi di squadra richiedono lavoro ma questo campionato non aspetta nessuno e saranno soprattutto le nove partite dei prossimi due mesi di pallone a decidere molto futuro in attesa della volata finale con le ultime quattro gare di aprile e maggio. La seconda scommessa riguarda lo scarso impiego nella prima parte di stagione di alcuni giocatori arrivati nella sessione invernale di mercato: giocatori come Radoi, Herrera e Aya dovranno trovare velocemente il ritmo partita nel momento più caldo dal punto di vista agonistico della stagione. Quest’aspetto si somma al prossimo rientro dagli infortuni di giocatori importanti come Baldazzi e Nicastro, fuori da più di due mesi, così come lo stesso capitan Marco Brighi, lontano dai campi da prima di Natale: per tutti la condizione non potrà essere al top ma occorrerà stringere i denti e lavorare sodo. L’ultimo aspetto sta nei numeri, perché detto dell’importanza del recupero di Nicastro e Baldazzi (dal loro infortunio i gol del Rimini sono crollati circa del 50%), va evidenziato che tra partenze arrivi, il saldo netto dei gol fatti negli ultimi due anni e mezzo da ex biancorossi come Morga, Zanigni e Valeriani è quasi il doppio di quello realizzato dai nuovi arrivi nello stesso arco temporale. Si parla di feeling con il gol ma anche di momento, di stagioni, di condizione fisica: giocatori come Cesca, Radoi, Herrera e lo stesso Nigro, hanno qualità per fare male alle difese avversarie ma servirà la parte migliore di loro per essere davvero decisivi in biancorosso. Il primo banco di prova oggi al Romeo Neri, nello scontro diretto contro il Monza formazione che insegue il Rimini a una lunghezza di distanza in classifica. Marco Osio schiererà i suoi con il classico 4-3-3 con Scotti in porta, Andrea Brighi, Martinelli, Rosini e Gasperoni sulla linea di difesa, con Lorenzo Degeri, all’esordio in cabina di regia, affiancato da Nigro e Spinosa in mediana, davanti a loro tridente offensivo composto da Fall, Cesca ed Herrera.
Francesco Pancari
GIORNALAIO 01.02.2014
Spiaggia, sos rifiuti. Acquarena, l’impasse in comune. Delfini, in arrivo la denuncia di Viserba calcio. Sgr assume
Spiaggia, sos rifiuti. “«C’è poco da scherzare» ci dicono, «ci sentiamo come Penelope - ribatte Franco Pezzei presidente del Consorzio Marina Centro -. Dai giorni precedenti il Natale noi bagnini ci armiamo di buona volontà, andiamo sulla spiaggia quando fa una mareggiata e sulla sabbia si fermano i detriti. Non facciamo altro che ramazzare, fare i mucchi di legna e altri rifiuti, ma qui nessuno passa. Attendiamo Hera da quasi un mese e mezzo, e nel frattempo i nostri cumuli vengono colpiti dalle mareggiate e i detriti sparsi sulla sabbia. Così noi torniamo a fare pulizia, ma poi torna il mare. Va avanti così da settimane ed Hera non si vede»”, ilRestodelCarlino (p.7).
Campi di calcio. “«A breve presenterò una denuncia nei confronti dei Delfini Marecchia». Firmato, Ermanno Baldini, presidente del Viserba calcio. La telenovela relativa alla concessione dei campi comunali, si arricchisce di una nuova puntata. E anche questa, dopo l’esposto presentato dal Rivazzurra alla procura della Repubblica pochi giorni fa, passa dalle parole ai fatti… A scatenare la rabbia del presidente viserbese, un’ingiunzione arrivatagli pochi giorni fa. «E’ un’ingiunzione di pagamento per una fattura di oltre 23mila euro emessa dai Delfini Marecchia per l’utilizzo da parte della società che rappresento dell’impianto di Torre Pedrera. Peccato che noi, su quel terreno, non ci abbiamo mai messo piede. L’ingiunzione nasce da un documento di concessione che i Delfini hanno consegnato in mano a una persona che ha apposto su quel documento il timbro della società e soprattutto una firma che non ha nessun valore, visto che l’unico a firmare documenti originali per la società Viserba calcio è il sottoscritto. E i Delfini, questo, lo sapevano benissimo. Quindi come mi hanno detto i miei avvocati, questa è solamente carta straccia. In più, questa concessione, porta la data del 15 aprile 2013. Da bando, invece, doveva essermi consegnata all’inizio dell’attività, il primo settembre 2012. E qui le domande da porsi sarebbero tante. Visto che i Delfini continuano ad andare a dire in giro che come Viserba calcio siamo morosi nei loro confronti di questi 23mila euro, e visto che continuano a fare della facile ironia sulle mie rimostranze, ho deciso di denunciarli. Partiamo con la diffamazione, ma sono sicuro che salterà fuori anche dell’altro»”, CorriereRomagna (p.8).
Acquarena. “L'impasse dentro il Palazzo è evidente. Una parte della maggioranza (a partire dal consigliere renziano Samuele Zerbini) sembra non digerire l'operazione piscina e si mostra sensibile alle sollecitazioni arrivate da Cna che nei giorni scorsi ha perorato la causa del Garden. Un'uscita, quella dell'associazione di categoria, che non ha mancato di provocare una certa irritazione nei corridoi del municipio. L'assessore allo Sport Gian Luca Brasini preferisce non commentare. Si limita solo a ricordare che “Rimini ha bisogno di una nuova piscina comunale, visto che l'attuale presto dovrà chiudere”. Già in altre occasioni l'assessore aveva sottolineato che il progetto gode dell'approvazione delle società natatorie”, NuovoQuotidiano (p.3).
Lavoro, Sgr assume. “CHI L’HA DETTO che la crisi per un’azienda si combatte con tagli e licenziamenti? Il Gruppo Sgr di Rimini (società gas) la sconfigge con nuove assunzioni: quasi una cinquantina negli ultimi 5 anni. Solo nel 2013, al posto di una sola persona che se n’è andata, i nuovi dipendenti (tra impiegati, tecnici e operai specializzati) sono stati dieci. Tre i nuovi contratti di collaborazione”, ilCarlino (p.7).
31 01 2014 | Rimini | Ex Pdl crescono, via ai primi circoli. Giudici capogruppo in consiglio
Rimini | Ex Pdl crescono, via ai primi circoli. Giudici capogruppo in consiglio
Alle prese con la sua riorganizzazione il gruppo consiliare del Pdl a Rimini ha eletto il suo nuovo capogruppo dopo le dimissioni di Alessandro Ravaglioli. Lui, il capogruppo uscente, a quanto pare, nella riunione di ieri sera ha confermato ancora una volta la sua intenzione di non scegliere da che parte stare dopo la fine del partito che lo ha portato in consiglio e la nascita di Fi e di Ncd. Nodo sciolto, invece, da Valeria Piccari che qualche giorno fa ha manifestato la sua volontà di aderire a Forza Italia.
Comunque, il Pdl in consiglio a Rimini ha un nuovo capo. E’ il cattolico popolare Eraldo Giudici: ma non era entrato nel gruppo misto? “Avevo dato comunicazione al presidente del consiglio del fatto che volevo uscire da una situazione caotica e non chiara dentro al Pdl, per andare a fare il Nuovo centro destra in maniera inequivoca ed esplicita. Volevo che ogni consigliere si chiarisse le idee su quel che ciascuno voleva fare. Adesso, con la scelta di Valeria Piccari e con la non scelta di Ravaglioli, questo è accaduto”.
Come si si è arrivati alla sua candidatura? Nel gruppo diverse persone sarebbero potute essere interessate al posto che adesso occupa lei. “Potenzialmente eravamo tutti interessati, ma molti sono molto impegnati per motivi professionali, altri ricoprono già cariche istituzionali e quindi alla fine è stato il partito a chiedere a me la disponibilità”. Tuttavia, se da un lato Nicola Marcello è presidente della prima commissione e Giuliana Moretti è vicepresidente del consiglio, ci sono almeno altri due consiglieri aderenti a Ncd che restano con la bocca asciutta: Liliana Cingolani e Gennaro Mauro. E Mauro, in particolare, nelle ultime settimane sembra avesse assaporato il gusto di quella poltrona. Ieri però alla riunione non c’era.
Ancora poco delineata, restando in tema Ncd, sembra la situazione della nuova formazione politica sotto l’aspetto organizzativo. Quella attuale è la fase della formazione dei circoli, da portare a termine entro metà febbraio. Domani ne sarà presentato uno, quello giovanile, dedicato a Vaclav Havel, ma chi sarò a guidare il partito a livello comunale e provinciale?
Nicola Marcello ammette di non aver voluto assumersi l’onere di capogruppo in consiglio perché “pur essendo stato il più votato perché nel partito preferisco fare altre cose, preferirei lavorare all’organizzazione”, spiega. A domanda quindi su un suo possibile incarico in coordinamento provinciale Marcello glissa: “E’ prematuro”, dice. C’è da notare che, guardando al modello regionale, con due coordinatori (Sergio Pizzolante e Valentina Castaldini), tra un po’ potremmo tornare qui a scrivere di una poltrona in multiproprietà anche per la provincia.