tortora-scuroRimini | Impianti sportivi: prelazione e interessi legali per le società morose e in crisi

 

Per le casse del Comune di Rimini i canoni pagati dalle società sportive per l’utilizzo di 75 impianti pubblici significa in euro poco più del 10 per cento circa rispetto agli oltre 2,8 milioni spesi dall’ente fare fronte a tutti i costi. Si parla di una realtà, composta da circa 110 associazioni per oltre 1.700, non indenne ai colpi della crisi: una trentina di società sono in difficoltà e lo scorso aprile non sono riuscite e versare la quota dovuta al Comune (per un buco quantificato in 52mila euro). E’ per questo che arriverà in consiglio comunale col parere favorevole della prima commissione (astenuta la minoranza) la modifica al Regolamento della gestione e dell'uso degli impianti sportivi comunali. “Da un lato – ha spiegato l’assessore allo sport (e al bilancio) Gian Luca Brasini – abbiamo voluto facilitare nel miglior modo possibile le società sportive in merito al pagamento della mora per mancato pagamento, con l’applicazione del tasso legale, ovvero quello più conveniente possibile. Dall’altro, vogliamo disciplinare, in maniera più adeguata alle esigenze delle società sportive, anche l’utilizzo dei due impianti principali come il Romeo Neri e il Palasport Flaminio, recependo l’opportunità di garantire spazi per allenamenti e partite alle società emergenti, come ad esempio può avvenire in caso di promozione e passaggi di categoria”.

 
Tra le novità proposte in delibera c’è quella di favorire lo svolgimento delle manifestazioni turistico – sportive, ma non solo. Per esempio, se chi ha in gestione più impianti non paga il canone per uno solo non perderà più il diritto di prelazione per tutti (come precedentemente contemplato). “In consiglio – dice Nicola Marcello (Pdl), presidente della commissione – chiederò che questa regola, giusta perché va incontro a società in difficoltà, valga solo per tre anni e non oltre, perché oltre potrebbe nuocere alle società sane, a chi si sforza per tenere i conti in regola. Si tratta di un limite temporale che in delibera manca e che va aggiunto anche per salvaguardare il Comune”.
Altra novità rispetto al conteggio della morosità: non più 2 euro al giorno, ma gli interessi legali di mora al 2,5 per cento, “perché col vecchio sistema – spiega Marcello – si rischiava di pagare più per la mora che per il mancato canone. Proporrò, invece, un altro emendamento rispetto alla concessione gratuita degli impianti. In occasione di manifestazione per disabili e forze armate si calcola una gratuità del 50 per cento, che nel caso dei disabili vorrei fosse portata al 100 per cento”.
Una modifica importante contenuta nella delibera è quella di smezzare la rata per le società, ma non per il prossimo anno sportivo, che fino ad adesso si è pagata in una unica solo a fine stagione (entro il 30 aprile). La delibera propone di aggiungere un acconto del 50 per cento (con scadenza al 30 novembre) che però la commissione ha rimandato, almeno per ora, viste le condizioni precarie delle società.

tortora-chiaroRimini | Aeradria, Confindustria partecipa ad aumento capitale

 

E' pari a 100mila euro la somma messa a disposizione da Confindustria Rimini per la ricapitalizzazione della società di gestione dell'aeroporto Fellini. Ieri, infatti, il consiglio e la giunta di Confindustria Rimini hanno deciso di “manifestare alla società Aeradria SpA il proprio interesse a partecipare all'aumento di capitale”. “Confindustria Rimini – ha spiegato il presidente Paolo Maggioli - da sempre crede nell'aeroporto di Rimini come infrastruttura trainante per lo sviluppo economico di tutti i settori, dall'industria al turismo, del territorio. Ritengo che un territorio come quello di Rimini, dotato di un tessuto industriale importante e di infrastrutture come la Fiera e il Palacongressi, non possa fare a meno di uno scalo aeroportuale così strategico”. Da qui la decisione di continuare a garantire il sostegno alla società.

Martedì, 09 Luglio 2013 10:20

GIORNALAIO 09.07.2013

giornalaioTurismo, albergatori: dopo la Notte rosa il vuoto. In spiaggia a Rimini non sono arrivate le autorizzazioni paesaggistiche. La rotonda Giussani ci sarà: iter da avviare entro il 16 luglio. Effetto Francesco in diocesi 

 

Prima la Notte rosa, ora il deserto dei Tartari. “Dopo la sbornia di una Notte Rosa da record, crollano le presenze lungo la Riviera. Una calo fisiologico, certo, che però si accompagna «a una netta diminuzione delle prenotazioni e dei turisti come poche altre volte negli anni passati». E che fa lanciare l’appello a numerose associazioni di categoria e imprenditori: «Ci servono più eventi spalmati lungo tutta la stagione estiva, per tornare ai livelli di una quindicina di anni fa»”, CorriereRomagna (p.3). Il presidente di Aia Riccione Bruno Bianchini “chiede a gran voce che si punti «ai grandi eventi, ma da gestire in modo diverso: non come spot in cui si lanciano messaggi dove ognuno può fare quello che vuole. Così rischiamo trovarci il giorno dopo, finita la sbornia, senza quel turismo che davvero conta, quello delle famiglie»”.
Caos nei treni. “La concomitanza tra il primo ponte di luglio e la Notte rosa ha creato però situazioni con forti sovraffollamenti per alcuni convogli, che hanno richiesto l’intervento della Polizia ferroviaria per far scendere i viaggiatori in soprannumero. «Sono estremamente dispiaciuto - è il commento dell’assessore provinciale alla Mobilità Vincenzo Mirra - che i passeggeri siano stati costretti a scendere dai treni perché è mancata la programmazione da parte di Trenitalia. La Notte Rosa ha dato in termini di presenza un enorme successo alla Riviera. Dopo il recente incontro a Roma con Trenitalia, abbiamo deciso di attivare un tavolo tecnico per evitare che si ripetano simili situazioni. Il nostro territorio merita maggiori attenzioni»”, LaVocediRomagna (p.11).


Turismo e qualità, nelle piccole cose. “«Avremo vinto la battaglia quando dai ristoranti spariranno i cartelli ‘menù turistico’ e saranno sostituiti da quelli che indicano ‘menù tipico’». Dopo aver tirato le orecchie agli hotel che prediligono la cucina internazionale a quella italiana e locale, l’assessore regionale al Turismo, Maurizio Melucci, apre un altro fronte nella battaglia sulla ristorazione in Emilia-Romagna. «Quando vediamo le insegne che pubblicizzano i menù turistici, pensiamo subito a scelte fatte per accontentare i turisti, dove non c’è qualità», ammette l’assessore in occasione della presentazione della guida di osterie e ristoranti che hanno aderito al progetto ‘Tipico a tavola’ di Confesercenti. L’assessore, poi, si dice impegnato in un’altra battaglia, quella della tracciabilità delle materie prime con le quali si fanno i prodotti”, LaVoce (p.3).


Ricostruzione teatro Galli. All’attacco il consigliere di centrodestra Gioenzo Renzi. Ieri in commissione ha chiesto “dinnanzi ai ritrovamenti archeologici, evitare la realizzazione di due piani interrati sotto il palcoscenico, rispettando la storia di Rimini e risparmiando una decina di milioni”, LaVoce (p.14). “Non si è votato, si ridiscuterà. Ma il promotore della mozione si proclama insoddisfatto: «vedo una mancanza di consapevolezza dell’importanza della nostra storia, anche nel dirigente Totti». Gli esponenti del Pdl e della Lega, invece, sembravano ieri più interessati a portare avanti i lavori di ricostruzione del teatro nel più breve tempo possibile e possibilisti sull’idea, definita “romantica” da Totti, di un palcoscenico doubleface (interno-esterno) sul retro verso piazza Malatesta”.


La rotonda da battezzare. “ANDREA Gnassi adesso fa dietrofront e assicura: «Entro la seduta di giunta di oggi, e comunque entro martedì 16 luglio, la giunta provvederà a predisporre tutti gli atti per intitolare la rotatoria di via della Fiera a don Luigi Giussani». Il tutto dopo le polemiche di questi giorni, condite dalle rivelazioni choc dell’assessore Irina Imola, che aveva scaricato sul sindaco la ‘colpa’ della mancata intitolazione. Ma attenzione: a rimetterci è un’altra intitolazione illustre, quella di una parte di via della Fiera che (era stato proposto alla giunta) avrebbe dovuto portare il nome di Papa Giovanni Paolo II. Spiega lo stesso Gnassi che «dedicare lo slargo di fronte al Palacongressi a Papa Giovanni Paolo II, causerebbe la divisione di via della Fiera in due tronconi con relativi disagi di numerazione civica». Lo stesso, continua Gnassi, vale a maggior ragione per la proposta (avanzata dalla parrocchia della Riconciliazione) di cambiare tutta via della Fiera in via Giovanni Paolo II: «Tanti residenti si vedrebbero costretti a modificare la propria residenza in tutta la loro documentazione»”, ilRestodelCarlino (p.2). Il quotidiano ricorda anche tutti i precedenti illustri di querelle toponomastiche a Rimini.
“Giusto ieri l’onorevole Sergio Pizzolante (Pdl) firma una nota al veleno. «Gnassi farebbe una più bella figura a chiedere scusa e dare il via, al più presto, all’intitolazione della rotonda a don Giussani. E visto che ci siamo, trovi anche un luogo degno da intestare a papa Giovanni Paolo II, mettendo fine a una querelle che non fa onore a Rimini. In un città che ospita 800mila persone all’anno di un movimento come Cl, Gnassi dovrebbe chiedere scusa a ognuna»”, Corriere (p.8).
Il commento di Sergio Gambini. “Non sono un credente e l’ho sempre rivendicato senza alcun complesso di inferiorità. Però sono riminese e ho vissuto in una città nella quale la presenza di CL, come movimento della cultura e della società, ha contribuito negli ultimi decenni a forgiare identità e profilo comune. La fede religiosa di tante donne e uomini si è fatta storia, anche un laico può vederlo senza rinunciare ad un’unghia delle sue convinzioni”, LaVoce (p.9). Rispetto ai rapporti con Idv (e allo scambio di responsabilità tra l’assessore Irina Imola e il sindaco Andrea Gnassi), Vittoria Vitale dice che “qui non funziona il metodo che usa Gnassi nelle sue cose. Ha sempre rimandato la toponomastica e anche altre cose che fa il nostro assessore, che ha un assessorato che lavora. Capisco che questi argomenti li ritenga meno importanti di altri, ma liquidarli con una frase senza discuterli in giunta… Il sindaco è un politico, doveva coinvolgere la giunta. Rispetto all’IdV, che ce lo dica chiaramente in che considerazione ci tiene! Ma anche in che considerazione viene tenuta la giunta”.

 
In spiaggia le autorizzazioni paesaggistiche promesse da sindaco e  task force comunale (in tempo per l’avvio di stagione) non sono ancora arrivate. “«Per quanto ci riguarda – spiega Mauro Vanni, presidente della Cooperativa bagnini Rimini Sud - abbiamo consegnato tutte le domande entro la fine di giugno ma, al momento, le autorizzazioni rilasciate ai nostri operatori sono pochissime. Credo la maggior parte delle domande esaminate dalla Conferenza dei servizi avrà esito positivo, ma fino a quando i titolari degli stabilimenti balneari non riceveranno materialmente dall’amministrazione comunale la documentazione non sarà possibile procedere all’installazione delle strutture. Ciò significa che non siamo ancora in grado di offrire ai nostri clienti, riminesi e turisti, un servizio completo»”, NuovoQuotidiano (p.3).

 
Vittime di una spiaggia e un mare sottovalutati. “«I TURISTI sono cambiati, quella cultura del nuoto che era propria dei popoli nordici non c’è più. Ora abbiamo molti russi o comunque di provenienza slava che stanno a malapena a galla, ma sono molto spavaldi con il mare e non ascoltano i consigli. E purtroppo a volte finisce male». Da 22 anni ogni estate Andrea Manduchi svolge la professione di salvataggio (ed è il referente per la comunicazione dell’Associazione marinai di salvataggio della provincia di Rimini). n osservatorio privilegiato per cercare di dare una spiegazione del perché si stanno registrando così tanti morti in mare: solo domenica i decessi sono stati quattro. «Quello che purtroppo sto vedendo — prosegue — è che sta venendo meno anche il controllo dei bambini che vanno in mare: la mamma seduta in riva che tiene d’occhio i figli è praticamente scomparsa»”, ilCarlino (p.5). Ci sono poi gli anziani che in spiaggia sono spesso soli, mangiano e bevono di più, fanno maggiore attività fisica in vacanza, fanno più fatica a camminare in acqua e soprattutto si buttano in acqua dopo essersi bene imbevuti di sole: cattive nuove abitudini.

 
Delfini e tartarughe spiaggiati. “PLASTICA e rifiuti in spiaggia: è caccia all’untore. Assolto il Po e il sistema fognario, fortemente indiziati fiumi e torrenti locali. Lo afferma Rita Ferrari, direttore del Centro di ricerche marine Daphne. Mentre il presidente della Fondazione Cetacea di Riccione lancia l’allarme ‘un mare di rifiuti’. «E’ evidente la stretta relazione tra la crescente quantità di materie plastiche e rifiuti ingombranti in mare — dice Pari — e l’aumento esponenziale di delfini e tartarughe che troviamo morti. Altri tre anche ieri fra il litorale sud della provinciale e quello delle Marche»”, ilCarlino (p.4).

 
Effetto Francesco in diocesi. “MACCHINE vecchie, motociclette e ‘cinquantini’. A grandi linee è questo il parco mezzi della diocesi riminese, in linea con la semplicità di Papa Francesco che ha recentemente affermato: «A me fa male quando vedo un prete o una suora con un’auto di ultimo modello». Troppo male non dovrebbe stare il Santo Padre nel vedere don Giancarlo Rossi, parroco della Beata Vergine di Maria di Torre Pedrera, mettersi al volante della sua Citroen Dyane 6, del 1974. «Oltre a questa macchina, abbiamo acquistato un pulmino Fiat Doblò circa sette anni fa, utile per i campeggi. Ma qua in paese giro sempre in bicicletta e in autobus». Lo stesso vescovo Francesco Lambiasi possiede una popolarissima Punto bianca. Auto che non utilizza mai, se non per i suoi piccoli pellegrinaggi. Per tutto il resto si fa accompagnare. Autisti? No, accetta passaggi da parrocchiani e amici, un modo per conoscere i fedeli della sua diocesi. Anche su questo Papa Francesco sarà d’accordo”, ilCarlino (p.6).

neroRimini | Via della Fiera, la giunta verso l’intitolazione della rotonda a don Giussani

 

Alla fine è arrivata (purtroppo per sfinimento/sfiancamento) la decisione del Comune di Rimini di intitolare a don Luigi Giussani, fondatore del movimento di Comunione e liberazione e ispiratore del Meeting per l’amicizia fra i popoli la rotonda in via della Fiera, davanti al nuovo palacongressi (il luogo della città dove il Meeting ha mosso i primi passi). Il tutto avverrà “durante la prossima seduta e comunque entro martedì 16 luglio” della giunta comunale che, “avuti tutti gli elementi tecnici necessari al procedimento di intitolazione di strade e vie (ad oggi 8), provvederà a predisporre gli atti anche per l’intitolazione della rotatoria”.

 
Il Comune, dopo giorni di polemiche e qualche sgambetto, “ribadisce che per l’intitolazione della rotonda a don Luigi Giussani non vi è nessun dubbio né questione relativa all’opportunità. Prova ne sia che l’intitolazione tanto discussa ha seguito l’iter e gli approfondimenti della normale prassi amministrativa e che nel caso particolare la richiesta incrociava altre richieste sulla stessa strada. Inoltre l’Amministrazione ribadisce che scegliere di non stralciare l’intitolazione della rotonda di don Luigi Giussani e di non procedere separatamente dalle altre intitolazioni, tra l’altro in un momento di particolare confusione mediatica per alcune inchieste giudiziarie nazionali, voleva significare e significa togliere l’intitolazione a don Giussani da una probabilissima lettura “politicante” e strumentale”.


Cosa che, invece, secondo la giunta fanno “le esternazioni di queste ore dell’ onorevole Pizzolante”, che “sono la prova provata del fatto che i nostri timori avevano ragione di esistere e che la strumentalizzazione politica è sempre dietro l’angolo. La giunta ha agito nella direzione opposta, proprio per evitare da una parte o dall’altra letture politiche che poco hanno a che vedere con il valore della figura di don Luigi Giussani la cui esperienza di vita è invece da tutti riconosciuta e degna dell’attenzione e dello scrupolo che come giunta abbiamo applicato”.


Precisano, infine, dal Comune che “sulla stessa via della Fiera e nello stesso quadrante è stato richiesto di valutare diverse proposte”, fatto che ha portato l’amministrazione a chiarire due elementi. “Per quanto riguarda la proposta di dedicare lo slargo di fronte al palacongressi a papa Giovanni Paolo II si rileva che il parco prospiciente a via della Fiera è già stato intitolato in anni recenti a papa Giovanni Paolo II; inoltre ciò causerebbe la divisione della via della Fiera in due tronconi con relativi disagi di numerazione civica. Inoltre, per quanto riguarda la proposta ri-avanzata anche in questa legislatura di cambio di nome della via della Fiera in via Giovanni Paolo II, sulla quale è posta la rotonda da intitolare a don Giussani, si ribadisce che ciò causerebbe disagi ai cittadini residenti che si vedrebbero costretti a modificare la propria residenza in tutta la loro documentazione”.

8bNotte rosa, un evento per famiglie? Domanda a Fabio Galli

 

Notte rosa, piccola indagine sociologica. E’ vero (come notava il direttore dell’Enit Andrea Babbi sul Carlino oggi) che il pubblico del capodanno d’estate quest’anno risultava pur nella sua eterogeneità molto più denso di allegre famigliole che gli altri anni, a discapito dello sballo? A giudicare dai numeri degli arresti di ladri e spacciatori no. I dati quando ci saranno confermeranno o meno ogni impressione, ma il sospetto è che in realtà la complessità dell’evento favorisca il sedimentarsi di un pubblico molto segmentato.

 
“Rispetto ai target, la Notte rosa è davvero trasversale – conferma l'assessore provinciale al turismo Fabio Galli – e attrae turisti di tutti i tipi e di tutte le età. Anche perché la proposta va in questo senso. Poi ci sono differenze a seconda delle località. Bellaria ha sempre lavorato nella programmazione della Notte rosa sul tema dei bambini. Questo significa lavorare su un certo pubblico, che lì arriva per tradizione, quello delle famiglie, per rafforzarlo. Altre località tipo Misano hanno un pubblico di famiglie e popolare, da qui il concerto dei Pooh, mentre Riccione ha da sempre un target più giovanile e quindi in programma c’è stato il concerto di Radiodeejay con Malika Ayane. E’ vero quindi che ci sono target molto diversi, a volte anche a seconda di come le singole località ci hanno lavorato negli anni, ma non c’è un target dominante sugli altri, sono tutti ben rappresentati. Certo sono d’accordo con Babbi nel constatare che quest’anno c’è stato un pubblico più popolare, una Notte rosa più tranquilla, nessun problema dal punto di vista della sicurezza”.
Nessun problema dal punto di vista della sicurezza. Ne è sicuro? “Quello che è successo, in termini di interventi del 118 e di servizio delle forze dell’ordine è normale amministrazione in un week end che ha centinaia di migliaia di persone concentrate nello stesso luogo. E’ fisiologico: se si fanno i paragoni con Ferragosto o altri periodi di punta si può notare che siamo nella media”.


Vale comunque quindi l’assioma secondo cui fino a mezzanotte sia più facile ritrovarsi in giro famiglie con bambini, che poi lasciano il campo ad una zona grigia, terra di nessuno dove chi vuol tirare fino a tardi è pronto a tutto pur di farlo (ma non allo scopo di andare a seguire il concerto all’alba che in genere attrae un suo pubblico, gente per intendersi che si è costretta a una levataccia pur di andare a sentire il compositore Nyman in spiaggia). “Il concerto del mattino ha un pubblico diverso, più colto. Ci sono degli orari che vanno a partire dal dopo fuochi in cui in diversi vogliono continuare la serata, ed è chiaro che in maggioranza lo fa in modo sano. Qui dentro ci può essere una fetta di più giovani che puntano per forza a fare mattina e allo sballo. Queste persone dopo la mezzanotte in riviera ci sono in giro sempre, ma si nota di più durante la Notte rosa”.


Oltre agli orari ‘grigi’ ci sono anche dei luoghi, per esempio attorno alle discoteche e ad alcuni locali, da tenere magari meglio sott’occhio? “I luoghi un po’ più sensibili possono essere le stazioni perché è dove arrivano (e da cui ripartono) i ‘pendolari del turismo’, chi arriva per far serata e ritorna a casa al mattino. Nelle stazioni l’assembramento è grande, vi si concentra in assoluto contemporaneamente un numero altissimo di persone. Sono certamente i luoghi da tenere sottocontrollo e in realtà è già così, perché il rischio che siano zone nevralgiche c’è. I locali ci sono dappertutto, ce ne sono tanti, le stazioni sono una per località, da lì partono i bus per locali e i taxi”.

tortora-scuroRimini | Pizzolante sulla querelle toponomastica: E adesso che farà Gnassi? Un ballottaggio tra don Giussani e Giovanni Paolo II?

 

La ciliegina sulla torta potrebbe essere un bel ballottaggio tra il beato quasi santo Giovanni Paolo secondo e il servo di dio aspirante beato don Luigi Giussani. Il deputato del Pdl Sergio Pizzolante commenta gli ultimi scambi di responsabilità all’interno della giunta riminese rispetto all’imbarazzante telenovela legata all’intitolazione o meno di una rotonda (poi, nemmeno di una piazza o di una strada) al fondatore di Cl e ispiratore del Meeting, don Luigi Giussani. Le ultime due puntate ieri e oggi sul Carlino. “Abbiamo appreso dall’assessore Imola – attacca Pizzolante – che è stato il sindaco Gnassi a bloccare l’intestazione di una rotonda a don Giussani, per le note vicende (tutte da dimostrare) del Meeting. Oggi Gnassi bacchetta il suo assessore perché «non doveva parlare», inventandosi che ci sarebbe una candidatura, per la stessa rotonda, anche di Giovanni Paolo II. Immagino che il sindaco come prossima mossa proporrà il ballottaggio fra don Giussani e il Papa Santo. A meno che qualcuno non sollevi un nuovo caso, viste le vicende dello Ior, la banca Vaticana, e anche l’intestazione a Papa Giovanni paolo II venga messa in discussione”.


Secondo Pizzolante è “grave sia utilizzato per nascondere una scelta inspiegabile e vergognosa” la memoria di papa Paolo Giovanni II. “Gnassi farebbe una più bella figura a chiedere scusa e dare il via, al più presto, all’intitolazione della rotonda a don Giussani. E, visto che ci siamo, trovi anche un luogo degno da intestare a Papa Paolo Giovanni II, mettendo fine così a una querelle che non fa onore a Rimini. Ciò per una questione di rispetto della memoria di personalità illustri come quelle in questione”. Il deputato del Pdl fa infine notare che “in una città come Rimini che ospita fra Meeting ed altri eventi 700/800 mila persone all’anno di un movimento religioso come Comunione Liberazione, il sindaco Gnassi dovrebbe trovare un minimo di lucidità per chiedere scusa ad ognuna di queste persone prima che, oltre al danno al buon senso, si provochi anche un danno materiale per la città. Io penso che i riminesi, nonostante Gnassi, debbano poter dire sempre ai tanti amici di Don Giussani: «siete e sarete sempre benvenuti a Rimini»”.

Lunedì, 08 Luglio 2013 12:10

Rimini, in fiera si balla

7bRimini, in fiera si balla

Ballo sportivo a Rimini, debutta infatti da lunedì 8 luglio la sesta edizione di Sportdance il più grande festival della danza sportiva al mondo. Fino a domenica 14 luglio 160.000 presenze si riverseranno nei 60.000 metri quadri dei sette padiglioni di Rimini Fiera per dare vita alla manifestazione nata dalla collaborazione tra la Federazione Italiana Danza Sportiva e Rimini Fiera, assieme a Coni al Comitato Paralimpico e Comune di Rimini. Sportdance unisce la competizione sportiva allo spettacolo e alla vetrina commerciale. Moltissime le discipline della FIDS in gara per quanto riguarda i Campionati Italiani: Danze standard e latino americane, Combinata 10 danze, Liscio, Ballo da sala e Combinata nazionale, Choreographic team, Danze jazz e Freestyle, Danze argentine, Danze folk, Liscio tradizionale, Danze caraibiche, Street dance, Tap dance, Danze orientali, Danza classica, moderna e contemporanea. Sabato 13 e domenica 14 si terrà poi il gran finale con il campionato del mondo di Rock’n Roll a squadre, la Coppa del Mondo Boogie Woogie e Rock’n Roll (Juniors e Youth) e il World Masters (Adulti). “Abbiamo spostato la manifestazione da giugno a luglio – spiega Marco Boroni, responsabile per Rimini Fiera di Sportdance – per consentire la partecipazione di un maggior numero di atleti, considerata la chiusura della stagione agonistica. Sportdance è diventata unica nel mondo sia per qualità delle competizioni nazionali e internazionali, sia per le dimensioni: nei prossimi anni Rimini diventerà sempre di più la capitale della Danza Sportiva Europea”. “Quello tra Rimini e la disciplina della danza sportiva è un connubio solido che dura nel tempo – commenta l’assessore allo Sport del Comune di Rimini Gian Luca Brasini – Sportdance consentirà ancora una volta di accendere i riflettori sulla nostra città, legando il nome di Rimini a valori quali il benessere, la vitalità e il divertimento. Una kermesse importante anche per il nostro turismo, in un periodo storico non certo facile. Sportdance infatti creerà movimento in una settimana solitamente non inflazionata e che arriva subito dopo la Notte Rosa”. “Lo straordinario successo della formula di Sportdance, concepita da RiminiFiera per la nostra Federazione – aggiunge infine Christian Zamblera, neo Presidente della Federazione Italiana Danza Sportiva – è testimoniato dalla crescente adesione dei partecipanti e, quest’anno, anche dalla celebrazione di Campionati e Coppe del Mondo di Boogie Woogie e Rock’n Roll, che vedrà la partecipazione di atleti provenienti da oltre 70 nazioni”.
Francesco Pancari

Lunedì, 08 Luglio 2013 11:14

to fellini

Nella foto la grande tela dipinta nel 1958 dal pittore informale Philip Guston, intitolata To Fellini in omaggio al maestro riminese del cinema.  L'opera, stimata 8 milioni, è stata battuta all'asta a New York da Sotheby’s martedì ed è stata alla fine aggiudicata per 25.883.750 dollari (poco più di 20 milioni di euro, un nuovo record per Guston)

Lunedì, 08 Luglio 2013 09:42

GIORNALAIO 08.07.2013

giornalaioNotte rosa supera nuovi record: arresti, pendolari e famiglie con bambini in fuga. Don Giussani, Rimini continua a litigare sui nomi delle strade e Riccione se ne approfitta

 

“LA NOTTE ROSA ha guadagnato un altro record, quello di arresti. Una notte senza sosta, quella di polizia e carabinieri che hanno infilato le manette a ladri, rapinatori e spacciatori. La parte più ‘movimentata’ è stata quella di Riccione, sia in zona Marano che sulle colline delle discoteche. Per non parlare della stazione ferroviaria della Perla, dove ieri mattina alle sette, c’erano ancora centinaia di giovani che si accalcavano in attesa dei treni per rientrare a casa. Veri ‘zombie’ hanno raccontato i passanti, e per evitare brutte sorprese, i carabinieri del Radiomobili e i poliziotti delle Volanti hanno dovuto organizzare un servizio d’ordine”, ilRestodelCarlino (p.2). In 14 in manette tra ladri e spacciatori. “I primi ad essere arrestati sono stati due giovanissimi stranieri, di 19 e 25 anni, entrambi marocchini sorpresi in spiaggia dal bagnino a rubare, sabato pomeriggio, lo zaino di due giovani turisti italiani… Altri tre arresti sono stati messi a segno nella notte nella zona del Marano: nei guai tre pregiudicati marocchini di 21, 32 e 37 anni… Altri tre arresti (un 19enne tunisino, una 23enne e un 40enne palermitani) in una nota discoteca delle colline riccionesi… Nascondeva invece la droga nel reggiseno la 31enne di Reggio Emilia finita in arresto assieme a un 19enne albanese e a un 21enne di Roma per spaccio di droga…Fermato mentre cedeva 2 grammi di fumo a un giovane turista, anche un 21enne di Sassuolo, pizzaiolo nella vita e già pregiudicato. Arrestato invece per resistenza a pubblico ufficiale il 30enne napoletano che, beccato con un involucro tra le mani, per sottrarsi al controllo ha spintonato i carabinieri cercando di darsi alla fuga. Due arresti, infine, a Rimini, dove un 32enne e un 28enne sono stati sorpresi al bagno 26 mentre nella notte stavano cercando di rubare la borsa a una coppia stesa al buio”, CorriereRomagna (p.3).
Sulle feste all’insegna dello sballo (che l’immagine della riviera rischiano di incrinarla piuttosto che di rilanciarla) interviene Fipe. “Giuliano Lanzetti traccia un “bilancio positivo” del capodanno dell’estate, ma allo stesso tempo chiede un provvedimento “anche temporale” sul consumo di alcolici in vetro. “Famiglie e bambini - sottolinea - non vanno d’accordo con chi gira con bottiglie ad uso sballo”. Così per limitare i danni e non farne di maggiori basta un provvedimento, anche temporale, “per limitare le intemperanze e ripristinare il decoro di eventi così importanti per l’economia della città”, LaVocediRomagna (p.10).
“«Un'edizione da incorniciare». Comune, Provincia e categorie celebrano compatti il grande successo della Notte Rosa 2013. Un evento che mai come quest'anno ha saputo regalare numeri record alla riviera. A gongolare in primis il capoluogo che festeggia il +7% di presenze rispetto all'edizione dello scorso anno, ma i dati parlano di una crescita in tutte le località della riviera per un giro d'affari complessivo da 100 milioni di euro e circa 2 mln di presenze su tutto il week end. Molto bene quindi anche l'aeroporto Fellini con 98 voli e circa 15.000 passeggeri tra venerdì e ieri”, NuovoQuotidiano (p.3).

Secondo il direttore dell'Enit, Andrea Babbi (che la Notte rosa la conosce molto bene essendo per anni stato amministratore di Apt), l'evento ha accresciuto la sua qualità e affinato il suo target. "«In questo weekend ho girato tutta la costa per godermi più eventi possibile. Il dato più interessante è stato trovare una forte tensione culturale: questa Notte Rosa si è caratterizzata per la minor confusione e una dimensione soft, senza eccessi». E’ cambiato il target dell’evento? «Mai come quest’anno ho visto tante famiglie e tanti bambini. E’ stato importante allargare il ventaglio delle proposte: penso anche all’incontro di Cervia dedicato all’economia rosa con Squinzi, Patuelli e Mazzuca»", QuotidianoNazionale (p.16). Anche Babbi, alla fine, non può fare  ameno di rispondere a una domanda sull'abuso di alcool, criticandolo e ipotizzando un progetto che educhi i più giovani a un divertimento sano.


La rotonda di via della Fiera a Rimini. Scambi di battuute tra assessore e sindaco. “«Si tratta di questioni tecniche — spiega il sindaco — Contemporaneamente all’intitolazione della rotatoria a don Giussani è stata ri-avanzata una richiesta di denominare via della Fiera in via Giovanni Paolo II. Richiesta che ha prodotto automaticamente la necessità di un ulteriore approfondimento. Non v’era e non v’è alcuna questione relativa all’opportunità dell’intitolazione. Semmai si è scelto con accortezza di tutelare una intitolazione scegliendo, in un momento di particolare confusione mediatica per alcune inchieste giudiziarie nazionali, di toglierla da una a quel punto probabilissima lettura ‘politicante’ e strumentale, con il rischio concreto di scivolare nella logica che l’istituzione della commissione aveva voluto evitare. Sarebbe stato inopportuno e, soprattutto, del tutto ingiusto per la figura di don Giussani. Ecco perché sorprende che oggi una scelta che nei fatti ha voluto tutelare il significato dell’intitolazione da letture strumentali, venga stigmatizzato come atto ostile verso Don Giussani la cui esperienza di vita è invece da tutti riconosciuta e degna dell’attenzione e dello scrupolo che, come giunta, abbiamo applicato». Segue la stigmatizzazione dell’esternazione pubblica della Imola”, ilCarlino (p.5). Sul Carlino ieri (p.7), l’assessore era stato molto chiaro. “NON CI sta a vestire i panni della nemica di don Giussani e del Meeting.Perché «la decisione di bloccare l’intitolazione della rotatoria al fondatore di Cielle non è stata mia». L’assessore Irina Imola non solo si smarca dalla responsabilità del ‘pasticciaccio’. Ma indica anche un colpevole. E il tormentone estivo di Rimini trova una nuova conferma. «E’ stato il sindaco Gnassi — rivela la Imola — In giunta mi ha consigliato di sospendere la pratica a causa della vicenda giudiziaria che ha coinvolto la fondazione Meeting». Il sindaco le ha imposto questa decisione? «Me lo ha consigliato»”.
Ma un po’ più a sud c’è chi è certo che avrà presto qualcosa di intitolato in onore del fondatore di Cl. “Se Rimini congela la rotatoria dedicata a don Giussani, la Perla Verde, supera a destra, e conta di portare a casa il risultato nella prossima seduta della Commissione Toponomastica. «Non serve fare tanto chiasso davanti a una figura importante e di valore come quella di don Giussani”», bacchetta Emanuele Montanari. A farsi carico di presentare la proposta sarà quindi la lista civica Lega Nord. La Commissione si riunirà entro questo mese, anticipa Montanari, componente di minoranza della Commissione, «viste le polemiche che stanno venendo fuori a Rimini, a intitolargli un luogo pubblico sarà Riccione»”, LaVoce (p.10).


Morti in spiaggia. “UNA DOMENICA nera sulle spiagge riminesi. Quattro le persone morte per malori in acqua e sotto gli ombrelloni, mentre un quinto è stato salvato in extremis dai bagnanti, tra cui c’erano alcuni medici. IL PRIMO allarme è arrivato dal bagno 127 di Riccione, dove un turista di Vicenza, di 78 anni, si era sentito male in acqua. Subito soccorso, hanno tentato a lungo di rianimarlo, ma non c’è stato niente da fare. Tempo pochi minuti, e il 118 è stato chiamato al bagno 59, sempre della Perla. Stessa dinamica, e questa volta si trattava di un romano, di 93 anni, e anche per lui gli operatori sanitari hanno dovuto stendere un lenzuolo bianco sulla sabbia, sotto gli occhi sconvolti dei turisti. Alle 17,30, l’allarme rosso è arrivato invece da Rimini, dal bagno 106. Vittima, un kazako, di 46 anni, che hanno visto annaspare in acqua. Sono riusciti a trascinarlo a riva quasi subito, ma nonostante abbiano tentato di rianimarlo per 20 minuti, alla fine sono stati costretti ad arrendersi. Al bagno 75, stava invece per lasciarci la vita un russo, di 35 anni”, ilCarlino (p.3).
“UN DELFINO in avanzato stato di decomposizione è stato ritrovato ieri, alle 13,38 al Bagno 31 di Riccione. L’episodio ha suscitato la curiosità di centinaia di bagnanti che, per vederlo, hanno fatto la spola al suo capezzale per quattro ore, fino al momento della rimozione. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Capitaneria di porto, la Polizia municipale e i volontari di Cetacea che ieri sono stati impegnati anche per una tartaruga Caretta Caretta, trovata morta al Bagno 91 e un altro esemplare della stessa specie, malconcio, ma vivo, rinvenuto al Bagno 53 e poi ricoverato all’ospedale delle tartarughe, nell’ex colonia ‘Bertazzoni’”.


Intervista di NQ al deputato del movimento 5Stelle Giulia Sarti, (p.7).

Sabato, 06 Luglio 2013 10:42

GIORNALAIO 06.07.2013

giornalaioNotte rosa, bene gli alberghi (che però sparano i prezzi). A Rimini pressione fiscale lievita in due anni. L’enciclica del Papa

 

ABUSIVI a parte, hanno fatto affari d’oro gli operatori. Gli alberghi soprattutto. «Io dico – assicura il sindaco Andrea Gnassi – che, alla fine del weekend, se non sarà record di pubblico poco ci manca. Questa Notte rosa ha coinciso con l’arrivo del bel tempo, e si è visto. E Rimini e la Riviera hanno dimostrato, ancora una volta, di saper superare anche un momento difficile come questo». «E’ andata bene, ma dobbiamo ringraziare il sole – gli fa eco l’assessore regionale al Turismo Maurizio Melucci – che ci ha portato finalmente un bel weekend dopo tanta pioggia». E con i turisti, sono arrivate anche tv dalla Cina, dalla Russia, dalla Germania, a raccontare questa lunga Notte rosa”, ilRestodelCarlino (pp.4-5). I residenti di Santa Giustina (sempre in attesa della circonvallazione) ne hanno approfittato. “Una sessantina le persone (tutte vestite di rosa) che ieri pomeriggio, a partire dalle 17, hanno cominciato ad attraversare la via Emilia avanti e indietro, rallentando le auto dirette alla grande festa”.
C’è sempre qualcuno che tende a fare il furbo. E’ ciò che sostiene Trivago, il più grande motore di ricerca al mondo dei prezzi negli hotel, secondo il quale per il Capodanno dell’estate i prezzi degli alberghi sono cresciuti in misura esponenziale. Trivago raffronta i prezzi della giornata di sabato 6 luglio con la media del periodo. Il risultato è che per la Notte rosa il prezzo medio di una camera doppia varia dai 232 euro di Riccione ai 121 di Misano. L’incremento maggiore lo fanno registrare le strutture della Perla verde con un +58 per cento, poi viene Bellaria Igea Marina dove una stanza si paga 119 euro pari a un rincaro del 27%, a Cattolica una camera si acquista con 135 euro (+26%), a Rimini servono 134 euro (+18%), a Misano 121 euro (+12%)”, CorriereRomagna (p.9). Ieri a Rimini niente fuochi di Scarpato, il padre degli artifici in rosa.


Tra i danni del nubifragio anche questo. “C’E’ CHI HA PERSO l’auto. Chi ha dovuto buttare via mobili, elettrodomestici, vestiti. Ma tra le ‘vittime’ del nubifragio dello scorso 24 giugno ci sono anche tanti libri. E alla Panozzo editore lo sanno bene. L’acqua è entrata anche negli uffici della storica casa editrice di via Clodia. «Abbiamo cercato di salvare il salvabile, ma alcune casse di libri proprio no, non ce l’abbiamo fatta…», allarga le braccia Massimo Panozzo, che con la figlia Francesca manda avanti la casa editrice. PERÒ, QUEI LIBRI ‘alluvionati’, impossibili da mettere in commercio ma ancora leggibili, sarebbe un vero peccato buttarli via. Anche perché «sono tanti. Almeno 300 copie, forse di più. Dobbiamo ancora verificare lo stato dei volumi che erano chiusi in alcuni scatoloni». Il danno è stimabile in almeno 3mila euro, forse 4mila. Ma c’è un danno peggiore: «Quei libri sono destinati al macero, se non trovano una nuova ‘casa’». Da qui l’idea, semplice e geniale, di Massimo e Francesca Panozzo: perché non chiedere ai riminesi di ‘adottare’ uno dei libri alluvionati, pagandoli a un prezzo simbolico di un euro ciascuno?”, ilCarlino (p.9).

 
A Rimini le tasse aumentano. “«La pressione tributaria per ogni riminese nel 2013 aumenterà di ben 258 euro, passando da 593 a 851 euro». Calcolatrice in pugno il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Gioenzo Renzi, fa le pulci al bilancio. E i numeri che evidenzia non fanno certo dormire sonni tranquilli. Capitolo Imu. Nel bilancio di previsione 2013 «l’Imu ammonta a 81 milioni di euro. Erano 34 milioni milioni di Ici nel 2011, 77 milioni nel 2012. Le agevolazioni enfatizzate dal sindaco Gnassi e dall’assessore al bilancio Brasini sono un’inezia”, Corriere (p.6). Altri nodi al pettine: “«Nel bilancio triennale 2013-2015 - nota Renzi - per le fogne sono previsti solo 15 milioni di euro compreso il contributo del Piano città pari a 8 milioni; e non i 23 milioni (15+8) dichiarati da Gnassi»”.
“Forse non sarà solo colpa di Gnassi, per dirla con i “buontemponi” di facebook, ma alla fine del 2013 ogni famiglia media riminese (composta da madre, padre e due figli) avrà nelle tasche 1000 euro in meno. Mille euro che pesano e, soprattutto, se ne saranno andati in Imu (per la seconda casa o per le varie attività produttive) e in Tares (una stangata che per i riminesi prevede un prelievo di 3 milioni e 600 mila euro in favore dello Stato)”, LaVocediRomagna (p.15).


Imu sul posto barca: la Finanza presenta il conto. Controllati e multati tutti gli oltre 600 posti barca alla darsena di Rimini e in quelle minori della provincia: l’agenzia delle Entrate abbuonerà le sanzioni, vista l’indecisione che per mesi ha accompagnato l’interpretazione della norma, ma sulla tassa non si discute. E’ così che termina il controllo al porto turistico di Rimini condotto nei mesi scorsi dalla Guardia di Finanza: decine di migliaia di euro di tributo evaso solo scorrendo il bilancio dei primi sei mesi dell’anno. E non solo Imu, al porto: tra gennaio e giugno scorsi, le Fiamme gialle hanno setacciato anche le prime acque di fronte a Rimini e “schedato” otto yacht, inviando i dati di proprietari e dei reali “utilizzatori” all’Agenzia delle entrate alla ricerca di qualche furbetto dalla dichiarazione misera, ma dalle vacanze extralusso”, Corriere (p.7).


La crisi e il governo Letta visti da Emendatori. “IL SAPORE Letta gli è andato di traverso. Giordano Emendatori, fon datore, anima e motore della Mec3, il colosso mondiale nella produzione di semilavorati per gelaterie e pasticcerie artigianali, dopo aver ‘inventato’ gusti come il ‘Cookies’ e l’‘Hello Kitty’ si è ritrovato con la bocca amara. «Sono un cittadino - esordisce - dotato di un forte senso civico, ma quel proclama del premier Letta ‘Adesso gli industriali non hanno più alibi per assumere’ è stato un colpo al fegato». E come mai? «Un imprenditore non assume a tempo indeterminato, cioè a vita, perché un dipendente costa meno... per 18 mesi, poi. Ma perché ha bisogno. E in questa fase le aziende hanno il problema contrario. Qui di fianco ha appena chiuso una fabbrica con 80 dipendenti». Cosa servirebbe, allora? «Questa non è una crisi passeggera, servono azioni forti. Un’azienda dev’essere lasciata libera di assumere o di lasciare a casa secondo l’andamento del mercato. E lo dice uno che quest’anno ha assunto venti persone e più di quaranta nel 2012»”, ilCarlino (p.13).


La rotonda negata a don Giussani. “«Il caso don Giussani? E’ l’espressione della più vecchia e becera concezione della sinistra. Dimostra solo pregiudizio ed astio». Così il Pdl va all’attacco della mancata intitolazione di una via da parte del Comune al padre fondatore di Cl. L’onorevole Sergio Pizzolante, il consigliere regionale Marco Lombardi e il coordinatore del Pdl Fabrizio Miserocchi affondano il colpo: «Pare evidente che la giunta, sospendendo l’intitolazione della rotonda a don Giussani, abbia rinnegato ogni sua vera o presunta apertura al nuovo»”, Corriere (p.6).
“Nicola Marcello (sempre Pdl), presidente della Commissione 1 - Affari Generali ed Istituzionali che si occupa anche di toponomastica, tiene a precisare: “non è solo la Imola colpevole, ma una giunta troppo spostata a sinistra. Anzi la Imola si è prodigata consentendo un iter velocissimo alla pratica: la richiesta dei 5 ex sindaci, che ho seguito personalmente, è del 20 agosto 2012, dopo il passaggio in commissione dove tutti votammo a favore tranne Galvani (Fds) tutto era pronto per andare in giunta il 30 ottobre. Il referto arrivò in giunta un giorno che era assente Gnassi, si oppose la Visintin (Fds), il martedì successivo, 10 novembre, il sindaco c’era ma proprio quel giorno uscì la storia del Meeting””, LaVoce (p.17).


Letture in spiaggia. Su LaVoce la nuova enciclica del Papa, Lumen Fidei.

Pagina 169 di 206