22_05_2012 | RIMINI 2012, PROVE DI BILANCIO: SONO 17 I MILIONI A MANCARE ALL’APPELLO

Martedì, 22 Maggio 2012

1

RIMINI 2012, PROVE DI BILANCIO: SONO 17 I MILIONI A MANCARE ALL’APPELLO


Bilancio di previsione 2012: sono 17 i milioni da recuperare, la differenza tra le entrate e le uscite. “Non si tratta di un buco – precisa subito il sindaco Andrea Gnassi – perché non siamo noi a spendere di più di quanto previsto”. Il bilancio per mandare avanti la baracca a Rimini nel 2012 ammonta a 130 milioni all inclusive (anche trasporto pubblico per 3 milioni e il nevone per 900 mila euro stanno dentro) mentre le entrate arrivano a 113 milioni e dunque tirando una bella linea col segno meno la differenza fa 17milioni di “sbilancio”.


Sono 23,69 i milioni in meno di trasferimenti statali: quest’anno il Comune di Rimini ne riceverà 9,41 invece di 33,1. Facendo alcuni calcoli (con l’imposta allo 0,4 sulla prima casa e allo 0,76 sulla seconda) il Ministero ha stabilito che dall’imu Rimini guadagnerà 85 milioni di euro, di “questi – fa notare il sindaco – solo 34 (poco più del 40 per cento) arriveranno al Comune mentre 50 (il 60 per cento scarso) andranno allo Stato”. Di fatto le cose andranno comunque diversamente e basandosi sulla vecchia ici che portava 36 milioni il conto dell’imu per Rimini dovrebbe arrivare a 49 milioni di cui 13 per lo Stato. Una “fregatuta” l’imu (ribattezzata polemicamente isu), secondo il sindaco, che sarà comunque una delle quattro le leve fiscali su cui dopo intensi studi si concentrerà lo sforzo di bilancio dell’amministrazione, assieme ad addizionale irpef, la tassa di soggiorno e le tariffe.
Su cinque punti in bilancio, inoltre, l’amministrazione non intende scendere a compromessi: welfare, istruzione e sicurezza che assorbiranno da soli il 40 per cento della spesa, cultura e turismo. La manovra dovrà essere approvata dal Consiglio entro giugno.


L'imu sulla prima casa in questa nuova bozza è stata portata dallo 0,4 allo 0,5: un punto in più dell'aliquota base Governo. “Perché i valori catastali su cui si calcola l'imposta a Rimini – spiega il sindaco – sono inferiori anche del 15 e del 20 per cento rispetto ad altri comuni limitrofi”. Per gli immobili diversi dalla prima casa è allo 0,99; 1,06 per le case sfitte; 0,76 per i canoni concordati; 0,1 per i fabbricati agricoli. Porterà nelle casse del Comune 14,5 milioni.
Altra novità sulla discussa imposta, la possibilità per i cittadini riminesi di pagarla in 12 rate lungo 2 anni senza aggio (pagando solo gli interessi legali), a partire dal 16 dicembre. “La terza rata – spiega l’assessore Gianluca Brasini – ci è sembrata totalmente inutile: meglio rateizzare fino a 2 anni anche per andare verso un rapporto diretto con i nostri cittadini, per chiedere loro relazione e collaborazione. La rateizzazione sarà comunque possibile per chi ha più bisogno”.


Tra le agevolazioni previste la franchigia a 200 euro e l’esenzione di 50 euro a figlio fino a 26 anni di età e fino al quarto (e non oltre), questione su cui si è già espressa negativamente l’associazione famiglie numerose. Previste anche agevolazioni per un importo di 1,7 milioni per anziani residenti in case di riposo, cooperative di edilizia a proprietà indivisa, fabbricati agricoli e canoni concordati


Capitolo addizionale irpef: invariata l'aliquota allo 0,3 con l’annunciata esenzione sui redditi fino a 15mila euro (certificati da isee) che interesserà oltre 29mila riminesi.
La tassa di soggiorno, applicata dal 1 ottobre (ma non su chi ha meno di 14 anni e su chi resta almeno sei giorni), porterà in cassa 500mila euro, mentre ancora in fase di studio la quarta leva della manovra finanziara: aumenti alle tariffe.
Due, invece, le tasse cassate dall’amministrazione: l'imposta di scopo, che valeva 2,4 milioni, e quella sui passi carrai.


In atto anche revisioni di spesa a partire dall’illuminazione pubblica. Con il subentro di Enel Sole a Hera Luce Rimini si è assicurata energia e manutenzione per 5 milioni di euro risparmiando 800mila euro all’anno (per otto anni) da reinvestire in ristrutturazione degli impianti e dei semafori.
Tagli previsti anche per gli incarichi esterni (370 mila euro) e per il personale. Non saranno aperti nuovi mutui. Fuori bilancio gli oneri di urbanizzazione perché “se consumi il territorio, ciò che incassi va al territorio”.
Sono 6 i milioni destinati alla salvaguardia della balneazione a al risanamento fognario, 600mila euro per la sala del commiato al cimitero, 100mila in previsione della sanatoria paesaggistica.